Mi sveglio. Non riesco a credere di essere ancora viva, ringrazio quel Dio che quand'ero abnegante mi hanno insegnato a pregare, ma non so se è esiste davvero visto che eravamo solo un esperimento ben riuscito agli occhi del dipartimento.
Mi sento la mano addormentata, Tobias me la stringe ma dorme e non voglio svegliarlo anche perché non sono sicura di riuscire a parlare.
Poco dopo si sveglia e solleva la testa dal letto, sono ancora visibili i suoi occhi lucidi e il suo viso arrossato, ma sorride come non ha mai fatto prima e io sono felice perché lo amo e non riesco a pensare a una vita senza di lui, perché è ciò che mi tiene in vita, è l'aria che respiro, è tutto per me, è la mia famiglia.
Mi giro e vedo fuori dalla stanza Cristina e Caleb insieme a Cara e Mattew. Tobias mi guarda e poi mi bacia lentamente, cerco di sollevarmi per mettermi in una posizione più comoda ma ho ancora la ferita che fa male e non ho forza, così ci rinuncio.
Cristina sembra molto stanca e stremata e non solo per me ma anche per Uriah perché anche se sostiene che non c'è niente tra di loro, io so che non è vero.
Caleb bussa piano piano non avendo alcuna intenzione di disturbare. Guarda Tobias in un particolar modo.
Lui sembra capire e se ne va. << Mi dispiace, sono stato un codardo non dovevo permetterti di farlo >> dice.
Lo interrompo << Ti voglio bene, ti perdono, e non voglio che ti senta in colpa, sei l'unica persona che mi è rimasta oltre Tobias è ho bisogno di entrambi per vivere, perciò niente rimorsi, sto bene >>
Lui mi abbraccia mi fa male alla ferita ma non gli dico niente, lascio che le sue braccia mi stringano, mi mancava mio fratello, io e Caleb non eravemo più cosi vicini da non so quanto tempo.