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Autore: vale93    22/07/2008    6 recensioni
VECCHIA VERSIONE. (NUOVA QUI: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2478857 )
La storia si ambienta durante l'ultimo anno di apprendistato ad Hogwarts, il 7°, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli horcrux nè del fatto che Draco sia diventato un Mangiamorte. Questa non sarà la storia di Hogwarts, nè di come Harry Potter salvò il mondo magico. Non sarà la storia di Voldemort, nè di Lucius, nè di Albus Silente.
Questa sarà la storia di due ragazzi. Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Tutto comincia con una scommessa.
"Gli amori vanno via, ma il nostro, ma il nostro no.
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente, se non lo fai tu.
E intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana, mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me, non chiedermi perché. 
Sarà che mi hai cambiato la vita, sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita"
-Draco, tu non vuoi solo usarmi vero?-
Nata dall'ascolto di "Eppure mi hai cambiato la vita".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Draco Lucius Malfoy camminava lento e composto nel corridoio.
Aveva appena chiesto a Tiger e Goyle di dileguarsi prima che ci pensasse lui a farli sparire. Blaise Zabini invece era andato via poco prima. Era una ragazzo in gamba, gli piaceva. Era l'unico poi che non gli era stato troppo addosso con la storia delle due bionde. Tra loro c'era un patto: quelle che lui usava gliele passava e lui non gli avrebbe rotto troppo le scatole con domande sciocche come quelle di Tiger e Goyle. Aveva capito da subito che quel ragazzo era diverso. Non gli volteggiava attorno come gli altri ed era pacato. Non si accollava e non si immischiava in affari che non lo riguardavano. Ed era stato per questo che fra i due, senza che ci fosse stato il bisogno di dirselo, si era instaurato da subito un certo rapporto. Avrebbe potuto definirlo il suo migliore amico, forse.

Svoltò l'angolo e sorrise fra sè pensando ai due bocconcini che l'aspettavano, quella sera, in camera. Erano nuove, e lui le aveva subito adocchiate. Belle ma stupide: così dovevano essere. Si sarebbero lasciate fare da lui tutto quello che avrebbe voluto, avevano pure accettato di essere usate entrambe nello stesso momento. Un ghigno gli si stampò sulle labbra.
Quant'erano stupide le ragazze. Tutte forme e niente cervello. Ma a lui andava bene così, non doveva mica sposarsi nessuna. Anzi, non ci si doveva nemmeno mettere, con nessuna. Erano solo oggetti. Solo oggetti. Ripensò agli anni passati, fece un breve calcolo mentale e pensò che in media se ne faceva cinque a settimana. Un record: nessuno lo superava. Certo, Potter avrebbe potuto: erano i due ragazzi più ambiti della scuola. Ma c'era una netta differenza tra lo sfregiato e lui. San Potter non sapeva cogliere le occasioni; lui sì.

Lui non amava. O meglio amava, a modo suo, per una sera. Perché per lui l'amore non era altro che divertimento, gli piaceva pensarla così. L'amore era saper dare e ricevere piacevoli attenzioni; offrire sensazioni, uno scambio reciproco a livello esclusivamente corporeo e fisico, lontano da ogni coinvolgimento psicologico. Ciò spiega il perchè non potesse durare a lungo. Questione di attrazione. E' come continuare a giocare sempre con lo stesso giocattolo: alla lunga è stuccante. Questo era amore.
Forse in fondo sapeva di starsi raccontando favole. Che questa elegante e sterile costruzione dei fatti era solo ciò che cercava di ripetersi all'infinito fino a farlo diventare una routine, fino a farlo diventare reale. Ma non poteva farci niente,  lui era così, ed è più facile modellare la realtà a misura nostra piuttosto che impegnarci a conformarci ad essa. E lui non sapeva amare, semplice. Il suo cuore non era fatto per provare un sentimento del genere. Che si trattasse di una scelta o di una caratteristica immutabile, quello era il destino di un Malfoy. I sentimenti erano... una parola qualunque presa dal vocabolario. Senza alcun significato. E a lui stava bene così.
A cosa serviva un amore, in fondo? A sentirsi in gabbia, aggiungere altre regole. E lui non si faceva mettere in gabbia da nessuno.

Entrò in camera sbuffando e si buttò sul divano, cacciando via quei pensieri inutili. Avrebbe dovuto riposarsi per essere più sveglio che mai quella sera. Come tutte le sere.

Hermione Jane Granger andò a letto prima del solito, stremata. La notte precedente l'aveva passata praticamente in bianco ed ora era rimasta fino a tardi ad aiutare il suo migliore amico con la relazione per Piton.
Biascicò una veloce buonanotte a Ginny, quindi accese l'MP3 che le avevano regalato il Natale scorso. La voce calda di un uomo accompagnato dalla chitarra sussurrò alle sue orecchie stanche. "Eppure mi hai cambiato la vita" era una canzone uscita prima dell'estate, una di quelle che passano alla radio quasi inosservate perchè non pretendono di ergersi a tormentone estivo nè di far cantare gruppi di giovani ragazzi in vacanza con le birre in mano. Ovviamente, se ne era innamorata subito.


Sarà che mi hai cambiato la vita
Sembra ieri...

Ascoltarla le infondeva un raro senso di malinconia mista a speranza. Il testo era palesemente triste e nostalgico, ma c'era qualcosa nelle parole che la confortava. Poteva essere l'idea di un amore che resisteva ai litigi e nella paura di perdersi trovava ancora la forza di cercarsi, o la sensazione di non essere l'unica a rincorrere ancora sentimenti autentici a dispetto di ciò che facevano tutti.. Qualcosa in quelle strofe la portava a immaginare storie di ragazzi innamorati, diversi magari incompatibili, ma innamorati. 

Eppure mi hai cambiato la vita

Una bella fantasia, ci voleva a fine giornata.



La mattina dopo si svegliò con le cuffie dell' MP3 sparse sul materasso. Erano le 7:20. Si alzò ed andò dritta in bagno a farsi una doccia. Quando uscì vide che la piccola di casa Weasley si era già svegliata e si era prontamente piazzata davanti allo specchio per truccarsi. Si vestì e aspettò che la rossa finisse il suo lavoro di make-up per darsi una pettinata davanti allo specchio.
Ginny guardò l'amica passarsi lentamente la spazzola sui capelli. Era una bella ragazza, alta, magra. Sul suo viso angelico, incorniciato da una cascata di soffici boccoli castani, scintillavano due grandi occhi dorati, pieni di coraggio e bontà, prontezza di spirito, testardaggine e orgoglio da vendere, ma anche un'infinita dolcezza. Se solo si fosse truccata ogni tanto...
-Herm vuoi provare il mio nuovo mascara? Allunga le ciglia in maniera incredibile! Guarda- e sbatté le palpebre come una velina della pubblicità. Hermione osservò quei begli occhi verdi risaltare come smeraldi incorniciati dal sottile velo nero del trucco. Ginny aveva ragione, era formidabile. Le donava uno sguardo a dir poco accattivante. Fu quasi tentata di provarlo, chissà come ci sarebbe stata lei con uno sguardo come quello? Ma si riprese subito.
-Stiamo andando a lezione, Ginny, non a una sfilata-
La rossa sbuffò sonoramente roteando gli occhi al cielo.
-Eh però, Herm, che pizza! E' solo un po' di mascara, sono certa che ti starebbe benissimo. Hai gli occhi chiari e luminosi, sono stupendi, perchè non valorizzarli?-
-Non lo metto in dubbio, Ginny. Grazie, magari alla prossima festa-
Già, ad una festa. Alle feste si permetteva di conciarsi un po' più vistosamente del solito. Ma per una mattinata di lezione non le sembrava proprio il caso. E poi su chi avrebbe dovuto fare colpo? Ginny aveva Harry, certo. Ma lei? Chi doveva ammaliare lei? Nessuno, ecco. Nessuno per cui valsse la pena perdere tempo a farsi bella. Nessuno che le facesse battere il cuore a mille, o le facesse venire le cosiddette farfalle allo stomaco e i nodi alla gola. Non che non le interessassero i ragazzi, anzi. Semplicemente non ne aveva ancora trovato uno adatto a lei. Uno serio, che non cercasse di farsi notare con stupide battute senza senso. Un ragazzo che non la guardasse solo per l'aspetto fisico, ma anche per come era dentro. Di ragazzi così conosceva solo Harry e Ron. E su di loro non aveva mai fatto fantasie. Erano solo amici. Grandi amici, certo. Ma solo amici.
-Comincio ad andare, ci vediamo giù- disse avviandosi alla porta stringendo la cinghia della borsa in mano.
Ginny emise un verso soffocato, finendo di imburrarsi le labbra.


Aprì gli occhi lentamente. Un raggio di sole impertinente era riuscito a filtrare dalla coltre verde della tenda chiusa davanti alla finestra. Rimase sdraiato sul materasso a fissare il soffitto, pensando a quello che lo aspettava fuori. Ogni volta la stessa storia. E ogni volta doveva sorbirsi le lamentele e i piagnucolii insulsi di quelle oche. Indubbiamente, era la parte meno piacevole della vicenda. Se ci fosse stata la possibilità di delegare lo scaricamento a terzi, come si fa con la busta della spazzatura una volta chiuso il sacco, l'avrebbe certamente colta. Che dire, prima se le toglieva dai piedi e meglio era. Percui si alzò, andò a farsi una doccia e si vestì. Sistemò con cura i dettagli allo specchio, passando le dita sottili fra i fili biondi dei capelli e aggiustando le spalle della camicia bianca. Puntò il suo sguardo dritto in quello del suo clone riflesso, rimirando la glacialità dei propri occhi. Soddisfatto, uscì.
Scese in sala comune e aprì la porta. Eccole lì: tutte sorrisi e  occhi sbrilluccicanti.
-Ciao Draco- trillarono insieme -Come ti sei sv-
Lui le gelò con una sola occhiata e proseguì.
Percepì il loro sbigottimento prima ancora che lo raggiungessero e cercassero di farsi spiegare cosa fosse successo.
-C'è qualche problema?-
-Hai dormito male?-
Sentì lo stomaco contrarsi dal disgusto, come prima di emettere un conato di vomito. Cielo, che asfissia!
-Che ci fate qui, non avete lezione?-
-Volevamo salutarti, ieri ce ne siamo andate così-
-Io vi ho fatto andare- precisò lui prontamente.
Le due si guardarono sbigottite, non abituate a quel tono di voce.
-Ma.. è per caso successo qualcosa?-
-Assolutamente no. E' questo il punto. Sto ancora cercando di capire per quale ragione siate venute a scocciare di prima mattina senza alcun apparente motivo-
-Come sarebbe a dire?!- saltò su una delle due
L'altra le mise una mano sul braccio, probabilmente con l'intento di trattenerla. 
-Sarebbe a dire- rispose Malfoy senza cambiare minimamente espressione nè andatura -Che non apprezzo la vostra visita, che non eravate aspettate nè tantomeno desiderate. Se avete deciso di trasformarvi nelle fatine del Buongiorno e distribuire nausea e fastidio in giro per il castello vi avverto che la mia stanza è fuori dalla vostra lista, il mio nome dalla vostra portata-
-Ma-
-In caso non fosse chiaro non voglio più vedervi nè di fronte nè di fianco-
-Bel modo di trattare una ragazza!- esclamò la stessa ragazza di prima, stizzita.
Lui si girò a guardarla.
-Prego?-
-Hai sentito-
Malfoy sembrò sul momento impietrito. Poi scoppiò a ridere.
-Se c'è una cosa di cui sono fermamente convinto è che ognuno in questo mondo ha quello che si merita. La feccia verrà trattata come feccia, i signori da signori e le puttane da puttane-
Vide le pupille degli occhi delle due ragazze allargarsi visibilmente, per lo shock o per la rabbia, non avrebbe saputo dirlo. Il loro silenzio bastò a considerare la faccenda chiusa, così voltò i tacchi e salì le scale.

Hermione vide entrare Malfoy dalla porta e notò subito che era solo. Le due bionde non erano con lui, segno che le aveva già liquidate. Lo seguì con lo sguardo fino al tavolo dei Serpeverde dove si sedette di fronte a Blaise Zabini, accanto a una ragazza dal caschetto nero corvino. Pansy Parkinson gli rivolse un sorriso soddisfatto, stringendoglisi addosso. Era tornato da lei.
Pansy era la cosiddetta ragazza ufficiale di Malfoy, quella insomma che si passava più volte senza mai scaricarla. In teoria stavano insieme, in pratica lui si faceva questo mondo e quell'altro e ogni volta che si stancava tornava da lei come tornerebbe un cane al pupazzo di gomma in attesa di trovare un osso nuovo. E visto che ciò avveniva tutti i giorni, ormai tutti sapevano che Pansy era quella fissa, quella con cui si divertiva negli intervalli tra una nuova ragazza e l'altra. La cosa più squallida in tutto ciò era che lei sapeva e lo accettava.
Hermione fece una smorfia guardandola mentre gli faceva le moine e si faceva raccontare sghignazzando come lui avesse fatto per togliersi le due biondine dai piedi. Si sentiva superiore, era evidente. Superiore a tutte le altre, perché lei era quella che stava con Malfoy quando lui non aveva nessun'altra con cui giocare. Lei quella che lo vedeva tutti i giorni, che aveva il permesso di mangiare con lui ai pasti e di fargli compagnia nei pomeriggi in sala comune. Lei l'unica che lui non avesse mai liquidato.

Povera illusa. Non capiva di essere il tappabuchi a cui il ragazzo ricorreva nei tempi morti. Gli spazi che non venivano riempiti dalle altre ragazze erano riservati a lei, e quella che era un'evidente situazione di squallore lei la trasformava in motivo di vanto. Disgustoso.
-Che cosa stai guardando, Herm?-
-Eh? Mm, niente Harry... mi sono incantata-
-Beh sbrigati, non lo vedi che è tardi?-
-Finisco subito-
-Hai un viso più riposato oggi. Tu invece- continuò il moro rivolto a Ron - hai una cera terribile. Che ti è successo?-
-Niente, ieri ho riscritto la relazione con l'aiuto di Mione, ma poi mi è venuta la strizza. Non vorrei che Piton mi interrogasse  apposta perchè ieri non ero pronto! Così ho deciso di studiarmela, nel dubbio-
-Bravo Ron, bisogna sempre essere preparati, ma a maggior ragione dopo aver tradito la fiducia di qualcuno, bisogna dare il massimo per riconquistarla!-
Il rosso, Harry e Ginny si voltarono a guardarla sbigottiti, interrompendo l'opera di masticazione, inzuppamento o sorseggiamento in cui erano impegnati.
-Accidenti- commentò la rossa -Conversazioni pesanti per essere mattina-
La grifoncina sbuffò
-Quello che intendo dire è che è importante essere preparati sempre ma ancora di più dopo essere stati beccati impreparati, perché è probabile che Piton ti voglia interrogare ora, per vedere se hai studiato o hai copiato la relazione da qualcuno-
-Ah- fece il roscio, ancora perplesso -Beh sì..-
-E' ora di andare- irruppe Ginny alzandosi.
-Oh no aspettatemi!- esclamò Hermione precipitandosi a finire il caffellatte di cui la tazza era piena.
-Non posso, la McGranitt è inflessibile con gli orari, lo sai-
-Ti accompagno- si affrettò Harry alzandosi maldestramente dalla sedia
Lei sorrise ma non fece a meno di notare:
-Farai tardi alla tua lezione..-

-Non c'è problema, per oggi sono coperto. La relazione ieri l'ho fatta- rispose il Grifondoro lanciando un occhiolino all'amico.
-Perfetto, ci vediamo in cortile!-
Hermione vide Ron lanciare un'occhiata storta all'amico. Rise sotto i baffi. Che addormentato. Ancora non si era accorto di quello che stava nascendo fra la sua amata sorellina ed Harry?
-Tu non vai?- gli chiese ironica
-Mm, ho come l'impressione che non sia il caso..- mormorò il rosso rimuginando tra sé. 
-E poi faccio compagnia a te, così non resti sola-
-Grazie-
-Figurati. E poi... è anche un modo per ringraziarti per ieri no?-
Hermione non poté non notare un leggero rossore accendersi sulle guance lentigginose dell'amico. Ma pensò di sbagliarsi e tornò a concentrarsi sul suo caffellatte.








Salve a tutti gente!!
Allora, che ve ne pare d qst 2° capitolo? Vi è piaciuto? Vi ha fatto skifo? Vi prego, lasciatemi le vostre impressioni, ditemi cosa ne pensate, se va bene, se va male... per me i vostri commenti sn molto importanti!!
Ringraziamenti a:
Arwen_90
: sn contenta ke il capitolo t abbia incuriosita. Sì, credo ke ne succederanno delle belle, ma nn t anticipo nulla! XD
vacanziera
: ciao! sn contenta ke ti sia piaciuto, e spero ke anke i prox cap nn t deludano!! ^^
lilycullen
: eheh e già... staremo a vedere cm andrà a finire! Cioè, io lo so XD
Sn felice ke l'idea t piaccia, mi frullava in testa da qnd sn partita x le vacanze e cioè da un mese intero!! Spero ke continuerai a pensarla positivamente anke cn i prox capitoli!

          1 bacione a tt e grazie x seguire la mia nuova ff... ciauuu ^^


   
 
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