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Autore: vale93    22/07/2008    6 recensioni
VECCHIA VERSIONE. (NUOVA QUI: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2478857 )
La storia si ambienta durante l'ultimo anno di apprendistato ad Hogwarts, il 7°, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli horcrux nè del fatto che Draco sia diventato un Mangiamorte. Questa non sarà la storia di Hogwarts, nè di come Harry Potter salvò il mondo magico. Non sarà la storia di Voldemort, nè di Lucius, nè di Albus Silente.
Questa sarà la storia di due ragazzi. Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Tutto comincia con una scommessa.
"Gli amori vanno via, ma il nostro, ma il nostro no.
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente, se non lo fai tu.
E intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana, mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me, non chiedermi perché. 
Sarà che mi hai cambiato la vita, sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita"
-Draco, tu non vuoi solo usarmi vero?-
Nata dall'ascolto di "Eppure mi hai cambiato la vita".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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3
-Secondo te gli piaccio?-
Hermione guardò l'amica sdraiata sul letto con il cuscino fra le braccia. Aveva lo sguardo perso dritto davanti a sè, come se stesse rimuginando su qualcosa di davvero importante.
La osservò per qualche istante in silenzio. Ginevra Weasley. La sorella minore del suo migliore amico, che andava dietro all'altro suo migliore amico da quando l'aveva visto per la prima volta alla stazione di King's Cross. Ormai erano passati sette anni, e finalmente il suo sogno più grande si stava per realizzare. Perché ad Harry Ginny piaceva, ormai era chiaro. Si capiva dal modo in cui aveva cominciato a guardarla a settembre di quel settimo anno, come se l'avesse improvvisamente vista per la prima volta. Per non parlare del mutato atteggiamento nei suoi confronti, le gentilezze di troppo, i riguardi.. Erano segnali abbastanza chiari. Solo uno stupido non se ne sarebbe accorto. Solo Ron... A quel pensiero rise sotto ai baffi.
-Ridi?-
-Uhm? No assolutamente. Ma è ovvio-
-Cosa?-
-Sto rispondendo a quello che hai chiesto-
-Sì??-
-Sì. Ma non secondo me. Secondo il mondo intero-
-Davvero?- saltò su stringendo il povero cuscino al petto.
-Sicuro. L'unico che sembra se ne stia accorgendo solo ora è tuo fratello, ovvio-
Rise. -Quindi gli piaccio-
-Gli piaci-
-Gli piaccio...-
Hermione sorrise. Com'era buffa la sua amica quando faceva l'innamorata. Vide che il viso della ragazza aveva assunto un leggero colorito aranciato e un sorriso beato le era sbocciato sulle labbra mentre con i piedi scodinzolava alla maniera di un cucciolo.
Scuotendo la testa tornò a studiare sul grosso tomo di biblioteca poggiato sulla sua scrivania. Ma dopo un po' il suo sguardo si perse distrattamente oltre i vetri della finestra, al di là dei monti e delle cime degli alberi.
Perché non riusciva ad innamorarsi? Desiderava anche lei avere un sorriso come quello sulle labbra. Voleva avere anche lei un motivo in più per svegliarsi la mattina. Voleva sentire le farfalle nello stomaco,  e 
farsi trasportare da loro su su in alto, fino a toccare il cielo con un dito, sentendosi tutta sottosopra. 
-Domani c'è l'uscita ad Hogsmeade-
-Mm?- chiese risvegliandosi dai suoi pensieri.
-Domani c'è l'uscita ad Hogsmeade- ripeté la rossa -Magari me lo chiede-
-Magari...-


* * *


Era Sabato. Si era alzato tardi, tanto prima delle 9.00 non si sarebbe combinato niente. Aveva fatto una doccia e si era pettinato i capelli all'indietro, come sempre. Poi si era vestito ed era uscito, incontrando gli altri studenti di Serpeverde in sala comune.
Vide Blaise seduto sul divano fumarsi una sigaretta. Si avvicinò. Il loro fu un saluto silenzioso, prima che gli si mettesse accanto. Restarono per un po' così, ognuno immerso nei propri pensieri.

-Com'è andata?- chiese a un tratto il biondo
Blaise aspirò la boccata di fumo caldo scaturita dal bastoncino che reggeva fra le dita e se l'allontanò dal viso.
-Non ci sono andato- disse dopo aver gettato fuori uno sbuffo di fumo grigiastro.
-Come mai?-
-Non mi andava-
Si riferiva alle due bionde. Come di consueto lui gliele passava, così che potesse divertircisi; Blaise le avrebbe consolate a modo suo. Ma 'sta volta era diverso. C'era qualcosa di strano, Draco lo sentiva.
-Perché?-
-Perché sono stanco-
Draco lo guardò perplesso, inarcando un sopracciglio. Blaise allora soffiò un altro sbuffo di fumo e riprese:
-Ci ho pensato e mi sono stancato. Non mi piace più questo gioco-
L'altro emise un verso di incredulità, quasi ridendo -Ma che ti è successo? Stai bene?-
-Benissimo, non è successo niente. Semplicemente: basta-
Draco lo fissò in silenzio senza dire più nulla. Poi venne l'ora di andare. Si alzarono e uscirono seguiti dagli altri Serpeverde.

Hermione passeggiava per le vie assolate con Harry, Ron, Ginny e Neville. Fecero un breve giro in compagnia, poi Harry e Ginny andarono a prendere un gelato da soli e lei entrò con Ron e Neville in una libreria. Doveva assolutamente comprare un libro sulle "Leggende delle terre del Nord" che aveva visto su una rivista di Lavanda. Aveva letto la recensione di un giornalista che ne parlava bene ed era rimasta affascinata dalle figure ritratte in copertina. Erano creature selvatiche, che assomigliavano a fauni con il naso adunco e le dita lunghe e affusolate. Appena ebbe pagato incominciò subito a sfogliarlo e non poté fare a meno di incominciare a leggere qualche riga della prima pagina. Uscì dal negozio con il viso piegato sul libro e non si accorse di star andando a sbattere finché non fu troppo tardi. Non fu un gran colpo, ma le cadde comunque il libro di mano. Si chinò subito a raccoglierlo per evitare che si rovinasse appena acquistato e quando si rialzò si ritrovò faccia a faccia con l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare.
-Malfoy- disse sfidando lo sguardo della serpe che la guardava con un ghigno made-in-Malfoy stampato sulle labbra.
-Mezzosangue, che succede, caschi anche tu ai miei piedi adesso?- quella battuta scatenò le risa di tutta la combriccola che lo accompagnava.
-Veramente mi sono chinata a raccogliere questo- rispose sbattendogli in faccia il libro.
Lui non si scompose minimamente ma anzi continuò con quel suo sarcasmo strafottente che la mandava letteralmente in bestia.
-Come, ho sentito bene? Ti sei pure inchinata?-
E giù di nuovo a sghignazzare come iene.
-Scordatelo Malfoy, non mi inchinerei mai di fronte a te-
Lui si avvicinò fissandola con aria di sfida
-Ne sei sicura?-
Lei sostenne lo sguardo decida ed inflessibile:
-Mai stata più sicura-
In quel momento Ron e Neville, che erano rimasti nel negozio attratti da un manuale di scherzi magici appena uscito, la raggiunsero. Quando la videro in compagnia del ragazzo si scurirono subito e affiancandola le chiesero se andasse tutto bene.
-Sto benissimo, grazie. Questo qui mi è venuto addosso con la grazia di un elefante mentre camminavo, ma per fortuna il libro è ancora intero-
-Ma sentitela, grazia di un elefante! Forse non sai, mocciosetta, che hai di fronte l'emblema della grazia quando si tratta di muoversi. E poi sei tu che mi sei piombata addosso mentre leggevi quello stupido libro- ribatté la serpe e poi aggiunse, con voce melliflua -Potevi cercare una scusa migliore per farti notare-
-Io non volevo farmi notare- sibilò lei infastidita dall'insinuazione.
-Non mi aspetto che tu lo ammetta- rispose lui con un ghigno.
Fece per ribattere ma fu preceduta dal biondo che se ne andò via senza troppi complimenti superandola.
Per i tre istanti succesivi rimase interdetta a fissare il vuoto di fronte a sè, poi scossa si voltò, guardandolo allontanarsi con la rabbia che le faceva salire il sangue alla testa. Che nervi! Una montagna di spocchia ed arroganza, insopportabile e maleducata. Gente del suo rango avrebbe dovuto avere modi più raffinati, per potersi permettere di sfoggiare quelle arie di superiorità. Però una cosa doveva ammetterla, se pur a malincuore: aveva una camminata che avrebbe fatto invidia a un dio...

Si portò alle labbra il boccale di burrobirra mentre con gli occhi scrutava lo sguardo di Blaise, seduto davanti a lui. Era un dialogo muto, il loro. Lui cercava ancora di capire cosa fosse successo all'amico e quest'ultimo non faceva niente per spiegarglielo. Di sottofondo le stupide chiacchiere senza senso degli altri Serpeverde.
Sbuffò, facendo scorrere  il boccale sul tavolo di legno e appoggiò la schiena alla sedia, lanciandogli un'occhiata che intendeva: "Mi arrendo. Oggi proprio non ti capisco".
Nel frattempo i discorsi dei Serpeverde si erano spostati ancora una volta sulla storia delle due bionde.
-Caspita, Malfoy, sei riuscito a convincerle a essere portate in due! Ma come hai fatto? Sei un dio-
-Già, è un record! Calcolando poi che le hai prese e acchiappate così, al volo, non ti conoscevano neanche-
-Sei una forza, ci sarebbe da scommettere su di te-
-Già, da scommetterci proprio-
A sentire quelle chiacchiere Malfoy scoppiò a ridere
-Scommetterci? Voi vorreste scommettere su di me? E su cosa, sentiamo?-
-Beh... se sei arrivato a questo punto, ora dovresti fare qualcosa di davvero grosso!-
-Già... tipo farti la McGranit!-
Scoppiarono tutti a ridere e il Serpeverde fece una smorfia di disgusto.
-No, quella me la toglie appena la vedo la voglia-
-Eh eh già...-
Calò il silenzio. Un silenzio però nel quale si potevano quasi sentire i cervelli ronzare e ronzare alla ricerca di un qualcosa da far fare al Serpeverde per superare il limite, il record al quale era arrivato.
-Ci vorrebbe qualcosa di improbabile..-
-Che lasci tutti a bocca aperta...-
Intanto Malfoy prese in mano il boccale e mandò giù un altro sorso della bevanda calda che conteneva. I suoi amici erano proprio stupidi ma certe volte avevano idee davvero interessanti. Una scommessa... chissà cosa avrebbero tirato fuori...
-Di scandaloso...-
-Sì, ma più che scandaloso di... sorprendente..-
-..di inaudito..
-...di impossibile..-
-...la Granger!-
Malfoy quasi si strozzò con il sorso caldo che stava mandando giù.
Tutti gli altri avevano sbarrato gli occhi e si erano voltati verso quello che aveva parlato. Era Zac Barker. Un ragazzaccio, di quelli di cui non ti puoi fidare, di quelli che lanciano spesso le sfide, che combinano le peggio cose.
Malgrado avesse tutti gli sguardi puntati su di sè non si fece intimorire e continuò, con una strana luce negli occhi: -Potresti farti la Granger-
La serpe lo guardò allibito. Quella era davvero l'ultima cosa che si sarebbe aspettato di sentire. Farsi la Granger?! Ma stiamo scherzando? Quella lurida Mezzosangue mocciosetta so-tutto-io?!
L'idea sembrò piacere però agli altri, che incominciarono a parlare uno sopra all'altro sempre più concitati.
-La Granger! Già, come abbiamo fatto a non pensarci!-
-Sarebbe proprio il massimo! Malfoy che si fa la Granger... Wowou!-
-Ahah, ve la immaginate?-
-Ma siete scemi?!- sbottò il ragazzo alterandosi -Io con la Granger?! Quella lurida Mezzosangue insopportabile so-tutto-io?! Ma neanche se mi pagate! Ci sono tante altre ragazze nella scuola che non mi sono ancora fatto, perché proprio lei?-
-Ma perché è l'unica che non ti sia ancora cascata ai piedi!-
-Pensa, tutta la scuola vi ha sempre visti litigare e insultarvi nei corridoi, come reagirebbe a sapere che tu te la fai?-
-Sarebbe il fatto del secolo!-
Il biondo Serpeverde li guardò. Era un'idea folle, ma che cominciava a stuzzicarlo. Era vero, lui e la grifona non si erano mai potuti sopportare. Lei era una sporca Mezzosangue testarda e orgogliosa e lui il principe delle serpi, bello e famoso. Se fosse riuscito a farla cadere ai suoi piedi lei avrebbe rinunciato a quel suo dannato orgoglio a cui teneva tanto. E alle ridicole rispostine acide con cui rispondeva a tutto ciò che le diceva. Un ghigno gli si stampò sulle labbra pensando ad una Granger completamente sottomessa a lui.
-Quindi dovrei farla innamorare di me...-
-Già, poi te la fai-
-E il giorno dopo la scarichi come tutte le altre!-
-Non lo sopporterebbe-
-Secondo me arriverebbe persino a suicidarsi dalla vergogna!-
Scoppiarono in una risata sghignazzante.
-Allora, che ne dici?- insistette Zac lanciandogli uno sguardo eloquente.
Sentì lo sguardo di Blaise puntato su di sè da una parte e quello di Zac dall'altra. Sapeva che l'amico non avrebbe approvato. Ma sapeva anche che non poteva tirarsi indietro di fronte a una sfida. Soprattutto una di questo genere. E poi quella scommessa cominciava a piacergli... l'avrebbe usata come una puttana, quella sporca Mezzosangue, e poi l'avrebbe ferita nell'orgoglio, trattandola come tutte quelle altre oche che lei disprezzava tanto. Sarebbe stata anche lei una di loro. Come loro.
-Ci sto- rispose con fare noncurante evitando di guardare Blaise negli occhi -Datemi una settimana e sarà mia-







Salve! Allora che ne dite? Siamo finalmente arrivati al punto cru della situazione. Malfoy ha accettato la sfida, ma riuscirà ad ingannare la nostra grifoncina e a farla innamorare di se? Spero di avervi incuriositi abbastanza da spingervi a continuare a leggere la mia ff. Un grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono e mettono fra preferiti!! In particolare a:
whateverhappened
e valval x aver recensito il capitolo precedente! Grazie^^  1 bacio ciauu =)
   
 
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