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Autore: vale93    30/07/2008    9 recensioni
VECCHIA VERSIONE. (NUOVA QUI: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2478857 )
La storia si ambienta durante l'ultimo anno di apprendistato ad Hogwarts, il 7°, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli horcrux nè del fatto che Draco sia diventato un Mangiamorte. Questa non sarà la storia di Hogwarts, nè di come Harry Potter salvò il mondo magico. Non sarà la storia di Voldemort, nè di Lucius, nè di Albus Silente.
Questa sarà la storia di due ragazzi. Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Tutto comincia con una scommessa.
"Gli amori vanno via, ma il nostro, ma il nostro no.
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente, se non lo fai tu.
E intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana, mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me, non chiedermi perché. 
Sarà che mi hai cambiato la vita, sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita"
-Draco, tu non vuoi solo usarmi vero?-
Nata dall'ascolto di "Eppure mi hai cambiato la vita".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
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8
Rimasero così a fissarsi per una manciata
di secondi che ad Hermione sembrarono ore.
Poi finalmente, lui parlò.
-Ciao-
*  *  *  *  *  *  *   *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *   *  *

-Ciao- rispose lei esitante. 
-Beh che fai, rimani là in piedi come un'allocca?-
Hermione sorrise. Era lui.
-Molto gentile Malfoy- rispose sedendosi affianco al ragazzo.
Restarono così per una manciata di secondi, guardando dritti davanti a sè.
-Come stai?- gli chiese, dopo un po'.
-Bene- rispose lui. Esitò un attimo, indeciso -E tu?-
-Bene- rispose lei.
-Ancora quel libro?- chiese alludendo al mattone che la ragazza stringeva fra le braccia
-Sì, ancora quel libro-
Sbuffò -Non lo sopporto!-
-Perché?-
-Mi sta perseguitando!-
-Oh no, io credo invece che tu stia perseguitando lui! Ogni volta che vengo qui per leggerlo mi ti ritrovo fra i piedi e non ci riesco mai-
-Preferiresti quindi che io non ci fossi?-
La ragazza non rispose subito.
-Mah, no...- sussurrò poi così piano che Malfoy non avrebbe potuto sentirla. Ma la sentì. E, stranamente, fece finta di niente, riportando noncurante lo sguardo all'acqua.
-Che cosa cercavi l'altro giorno?- le chiese a un certo punto
-Uhm?-
-Nel lago. Prima che io arrivassi, stavi cercando qualcosa...-
-Oh- la ragazza si sentì avvampare -Non stavo cercando qualcosa-
-E allora che stavi facendo?-
Hermione arrossì. Non poteva dirglielo. Le avrebbe riso in faccia.
-Ecco...- ma non trovò niente da dire. Così non terminò la frase, lasciandola in sospeso.
Draco la guardò e si accorse del rossore sulle sue guance. La sua curiosità crebbe ancora di più.
-Allora?-
Lei sembrò in difficoltà.
-Io... pensavo che.. mi domandavo...-
La serpe era tutta orecchi.
-... se si nascondesse un mostro, in fondo al lago- buttò lì senza trovare niente di meglio.
-Un mostro?!- ripeté il biondo, tra l'incredulo e lo scettico. Non sembrava crederle.
-Già- rispose -E tu invece?- chiese in fretta cambiando discorso
-Io?-
-Sì, anche tu guardi spesso il lago-
-Oh, io.. non lo faccio perché ci vedo qualcosa di preciso-
Già. Lo faceva solo per sfuggire al suo sguardo. Per non creare troppo contatto. Non guardava mai una persona troppo a lungo; negli occhi si potevano leggere tante cose, troppe. E quegli occhi lo spaventavano ancora di più, avevano qualcosa.
-Ah- fece lei.
Il sole, che aveva cominciato a tramontare già da quando lei stava in biblioteca a studiare, ora era solo una sottile linea luminosa sopra l'orizzonte. La sera calò dall'alto. Era autunno, le giornate si accorciavano.
-Hai sentito oggi la lezione della McGranitt?-
-Um?- il ragazzo alzò un sopracciglio
-Sì, sugli Animaghi-
-Oh, sì..-
-Non l'hai trovata interessante?-
Il ragazzo la guardò -Interessante?-
-Sì, pensa come potrebbe essere bello potersi trasfigurare in un animale! Io l'ho sempre sognato. Mi incuriosirebbe tanto sapere che animale sarei... un animale che rispecchia il mio animo, la mia storia- si voltò verso di lui, con un luccichio negli occhi -Tu che animale saresti?-
Il ragazzo rimase interdetto. Non ci aveva mai pensato. Un animale che rispecchiasse il suo animo, la sua storia... ma quale animale! Se solo ci avesse provato già sapeva cosa sarebbe diventato. Una statua di ghiaccio.
-Ma che diavolo vuoi che ne sappia!- esclamò, brusco.
-Oh, scusa, era solo una domanda!-
Hermione rimase a guardarlo di sottecchi. E si continuò a chiedere quale animale potesse essere. Fino a pochi giorni prima avrebbe detto, senza esitazione: una serpe velenosa! Ma ora non ne era più tanto convinta. E la cosa la interessava parecchio. L'animo di Malfoy... Decise comunque di non insistere per non irritarlo ulteriormente.
Alzò lo sguardo. Nel cielo ammantato d'indaco erano apparse le prime stelle. Vide Venere, e poi altre più piccole sparse qua e là, lontane le une dalle altre. Piano piano cominciarono a spuntarne delle altre, sempre di più, e cominciarono a prendere forma le costellazioni.
-Draco- disse il ragazzo improvvisamente anche lui con gli occhi rivolti al cielo.
La ragazza alzò un sopracciglio.
-La stella- proseguì lui.
-Che c'è, adesso cominci con le tue manie di grandezza?- chiese, sarcastica.
Lui la guardò, poi scoppiò a ridere. 
-Che cosa ti ridi?!-
-Ma no, che hai capito!- riuscì a dire la serpe fra le risate -Mio dio, non posso credere che tu non lo sappia!-
-Ma di che cosa stai parlando?- chiese lei senza capire
-Lassù!- disse lui puntando il dito verso il cielo.
La ragazza alzò la testa seguendo la direzione indicatagli dal ragazzo
-La costellazione!-
-Oh..- disse lei -E' la costellazione del Dragone, quella-
-Sì- annuì il ragazzo -Ma originariamente si chiamava Draco-
-Davvero?- chiese lei spostando lo sguardo su di lui e poi di nuovo al gruppo di stelle luminose nel cielo.
-Già. Evidentemente non sei proprio la so-tutto-io che vuoi far credere!-
-Ehi, attento a come parli. E poi non c'è scritto da nessuna parte che il vero nome di quella costellazione sia Draco!-
Il ragazzo alzò le spalle.
-Quando ero piccolo mia madre mi parlava spesso delle stelle- disse perdendo il suo sguardo nell'immensità del cielo blu.
-Narcyssa?-
Lui annuì.
-Diceva che non esiste niente di più potente della luce delle stelle. Loro sono a miliardi e miliardi di anni luce lontane da noi... eppure anche da qui sono perfettamente visibili in tutto il loro splendore. La loro luce è così forte che riusciamo a vederla chiara e limpida persino a questa distanza. Ed è così potente che permane ancora nello spazio, anche quando la stella è ormai morta...-
La ragazza rimase ad ascoltarlo senza dire una parola. Era impressionata. Non si sarebbe mai aspettata di sentir parlare Draco Lucius Malfoy in questo modo. Era semplicemente sconcertante. E si sentì al contempo onorata, perché le sembrava di star assistendo ad uno spettacolo unico e irripetibile.
-Mia madre desiderava tanto un figlio- aggiunse lui -E mi ha confidato di aver espresso questo desiderio alle stelle. Un giorno, finalmente, sono arrivato io. E lei ha voluto darmi il nome di una costellazione. Per ricordarmi che "tu vieni dalle stelle", come mi diceva sempre...-
Terminò di parlare continuando a fissare quel luminoso aggruppamento di palle infuocate. E lei guardò lui, affascinata. Non aveva mai creduto che Narcyssa Malfoy fosse una donna così affezionata a suo figlio, e in qualche modo anche così profonda...
-Hai detto parole molto belle- disse in un sussurro
Lui si voltò a guardarla e incontrò di nuovo i suoi occhi dorati. Questa volta non distolse lo sguardo.
Le sorrise.
-Grazie-
Ricambiò.
Draco continuò a fissarla e ripercorse con lo sguardo i lineamenti del suo corpo. Le lunghe gambe snelle che terminavano con due piccoli piedini affusolati. Su i fianchi erano morbidi e si incurvavano armoniosamente a formare una vita sottile. Il busto dritto e armonioso, e all'altezza del petto due sporgenze sbucavano dalla divisa, rivelando la sua femminilità. Il collo non molto lungo non troppo corto era sottile. E poi il viso... fine, aggraziato. Incorniciato da quei boccoli castani che sembravano essere morbidi e soffici. Due dolci labbra rosse non molto carnose, delineate perfettamente come fossero state disegnate da un artista. E quegli occhi nocciola, nelle cui profondità sembrava brillare oro puro. Oro in polvere, sparso nelle iridi, come polverina fatata. Doveva ammettere che era di una bellezza innegabile.
La ragazza portava la divisa anche ora che erano fuori orario e i capelli erano sistemati ben ordinatamente, senza un ciuffo fuori posto. "Perfettina in tutto a quanto pare!" pensò il ragazzo. "Se solo a volte fosse meno ordinata, più... spontanea"

All'improvviso, ebbe un'idea un po' matta.
-Soffri il solletico?- le chiese, gli occhi accesi di un qualcosa che alla ragazza non piacque per niente.
-S-sì... perché?- ma prima che potesse finire la frase il biondo brandì la bacchetta e le lanciò addosso un incantesimo formicolante. Prima che la ragazza avesse il tempo di capire che cosa le avesse fatto cominciò a sentirsi formicolare da tutte le parti e non si trattenne più. Scoppiò a ridere e cominciò a rotolarsi sull'erba per cercare di alleviare il fastidio.
-Malfoy!!- urlò fra le risate -Che cosa ti è saltato in mente?? Annulla subito l'incantesimo! Annullalo!-
Malfoy scoppiò a ridere godendosi lo spettacolo.
-Non penso proprio Granger! La tortura è appena iniziata!- rispose agitando la bacchetta in modo da pervaderla di pizzichi invisibili sui fianchi e sulla pancia.
La ragazza urlò e cominciò a sfregarsi la pelle con le mani come se in quella maniera avesse potuto allontanare le mani invisibili dal suo corpo.
-Malfoy sei un lurido bastardo!! E sei anche un codardo!-
-Codardo?!- ripeté lui scandalizzato -Io un codardo?!!-
-Sì, tu Malfoy. Proprio tu!- esclamò lei strillando affannata per le risate e i tentativi di far cessare quel supplizio -Tu! Hai preferito usare la bacchetta! Sapevi che se ti fossi battuto da uomo sarei stata più forte io! Hai paura a venire a combattere qui a mani nude!-
-Che coosa?! Io non oso avvicinarmi per il semplice motivo che non voglio tornare al castello sporco e spettinato come sei ora tu!-
La ragazza spalancò gli occhi, lui ghignò. Ooh che soddisfazione. Aveva cancellato ogni traccia di precisione e ordine dalla figura della ragazza che ora aveva tutti i capelli arruffati e la divisa alzata.
-Uh, ma guarda che si vede!- disse lanciando un'occhiata maliziosa alle gambe scoperte della grifoncina. La ragazza avvampò e trovando la forza di alzarsi da terra si scagliò su di lui come un fulmine.
-Sudicio depravato pervertito stronzo...-
-Oddio, ma è proprio la Granger che parla?- fece lui facendola arrabbiare ancora di più
-Dammela!- urlò cercando di afferrare la bacchetta dalla mano di Malfoy -Dammela immediatamente!-
-Mi spiace, Granger, ma non posso proprio dartela. Se vuoi posso dartelo-
La grifoncina avvampò
-Aah sei un cretino! Un cretino un cretino un cretino!- continuò a urlare cercando di strappargli quella dannata bacchetta dalle mani mentre il formicolio lungo tutto il suo corpo aumentava sempre di più. Con uno scatto più veloce degli altri finalmente riuscì ad acchiapparla e ci si aggrappò con tutte le forze cercando di prendersela.
-Mollala! Mollala!!-
Ma Malfoy non aveva nessuna intenzione di mollare la presa. Nel disperato tentativo di impossessarsi della bacchetta che la stava torturando diede una spinta a Draco che finì lungo disteso sull'erba. Prima però afferrò la bacchetta dalle sue mani e nel momento in cui lui, colto di sorpresa cadeva indietro, gliela strappò di mano. Nel momento in cui la bacchetta non si trovò più nella mano di Malfoy l'incantesimo cessò. Hermione ora lo sovrastava e lo guardava minacciosa dall'alto con la sua bacchetta puntatagli contro.
-Volevi fare il furbo eh Malferret?! Beh ti è andata male!-
-Avanti Granger era solo per ridere un po'-
-Mi stai chiedendo pietà?- disse lei con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra. Certo aver messo al tappeto Draco Malfoy e puntargli contro la sua stessa bacchetta rappresentava una vera vittoria per lei.
-Pietà? Ma neanche per sogno! Con o senza bacchetta sarò sempre più forte di te-
-Ah davvero?- fece lei con un ghigno sulle labbra. Le parole di Malfoy non erano volute essere offensive, e lei lo aveva capito. Così stette al gioco.
-E sentiamo, che cosa avresti intenzione di fare solo e disarmato contro una che ha ben due bacchette insieme?-
-Questo per esempio!- rispose il biondo e con un rapido gesto della gamba le fece lo sgambetto e la buttò a terra, facendole rotolare via anche la bacchetta.
La ragazza la vide e cercò di rialzarsi per riprendersela ma Malfoy la acchiappò da dietro e la trattenne.
-Eh no! Niente bacchetta. Volevi che si combattesse ad armi pari no?-
La ragazza lo guardò torva.
-Solo quando fa piacere a te Malfoy!- sibilò
-Ovviamente- rispose ghignando.
-Sei un lurido idiota..-
-Ricominciamo?- chiese lui alzando gli occhi al cielo.
La ragazza lo spinse di lato e cominciò a tempestarlo di pugni su tutto il torace.
-Ehi!! Ehi ehi ferma! Sei matta?!-
-Vuol dire che ti sto facendo male?!- disse lei aumentando la forza con cui lo colpiva.
-Assolutamente no ma se fai così mi sgualcisci la camicia!- e detto questo le afferrò le mani, la spinse sotto di sè e le fermò i polsi ai lati della testa.
-Ecco, così non darai più fastidio a nessuno!-
La ragazza cominciò allora a riempirlo di calci.
-Ehi! Ma allora sei violenta!-
-Legittima difesa!- ribatté lei -Lasciami subito!-
-Non ci penso proprio! Non dopo aver osato puntarmi la mia bacchetta contro!- rispose quello fermandole le gambe fra le sue ginocchia.
-A proposito dov'è la tua?- chiese con un ghigno.
-Cosa? Non ti azzardare a prenderla brutto...-
-Ok, se non vuoi dirmi tu dov'è vorrà dire che me la cercherò da solo!-
E così detto cominciò a tastarle la divisa. Hermione trattenne il fiato. Draco si accorse dell'irrigidimento della ragazza e sorrise.
-Che cosa c'è? Ti da fastidio essere toccata?- chiese con un ghigno malizioso sulle labbra.
La ragazza avvampò -Toglimi le mani di dosso Malfoy!-
-Uuh... sentila... siamo sicuri che è questo quello che vuoi?- le chiese con voce melliflua. E fece scivolare la mano sulle cosce della ragazza. Lei trattenne il respiro.
-In tasca non c'è...- disse lentamente per assaporare meglio quella piccola vendetta. Risalì pian piano sui fianchi, struciando sulla divisa attaccata alla pelle -Dove l'hai nascosta Granger?-
-Dove tu non oserai arrivare!- rispose lei riprendendosi e staccando con una spinta le mani del ragazzo dal suo corpo.
Lui la guardò divertito.
-Deve essere in un posto molto interessante...-
-Smettila di fare il viscido- esclamò la ragazza e tirò fuori la bacchetta dalla manica della divisa.
-Ed ora la metterò al sicuro- disse infilandosela in fretta sotto la maglietta -dove tu non oserai arrivare-
-Questo lo dici tu- ribatté il ragazzo maliziosamente
-Lo dico e lo ripeto!- rispose lei e incrociò con forza le braccia sul busto.
Il ragazzo ghignò e la guardò dall'alto dei quaranta centimetri che li separavano. Solo in quel momento si rese conto di una cosa importantissima: era sopra di lei.
Anche la ragazza se ne accorse, e sentì la gola seccarsi. Oddio.. pensò. Erano così vicini. Il suo cuore cominciò a battere forte mentre il respiro le si fece a un tratto irregolare.
Draco la guardò coi suoi chiari occhi argento e si rese conto che non era più semplicemente carina. Era bella. Bella. Con quei capelli spettinati sparsi sull'erba, le braccia incrociate sotto al petto che stringevano un po' i seni fra loro. Bella. Il viso arrossato per le risate e la lotta. Bella.
Il petto le si alzava e si abbassava al ritmo del respiro che, lui se ne accorse, cominciava ad essere affannato.
Era inginocchiato sopra Hermione Granger e si trovava a soli quaranta centimetri da lei. Quaranta centimetri. In una qualsiasi situazione avrebbe saputo benissimo che fare. Sarebbe bastato un attimo. Leggeva nei suoi occhi che lei non se lo sarebbe aspettato, ma che, forse, avrebbe accettato. Eppure restò a fissarla senza muovere un muscolo.

La ragazza, incapace di muoversi o parlare, restò come una statua ad aspettarsi qualsiasi cosa. Lui continuava a guardarla e lei sentiva ad ogni secondo che passava che non erano più in quella posizione per caso. Certo, c'erano finiti per sbaglio. Ma adesso? Perché ci erano rimasti? Perché non si era alzato e l'aveva lasciata libera? Dentro di sè sentiva il cervello gridare messaggi di rifiuto, le diceva "mandalo via, alzati tu". Ma c'era una parte di lei che si stava beando di uno sguardo che mai aveva visto, che accettava con stupore la sensazione di essere fissata come mai era stata fissata prima. Nessuno l'aveva mai guardata così.Malfoy non l'aveva mai guardata così!
In quel momento il ragazzo si sollevò e si tolse da sopra di lei. Hermione restò qualche secondo sdraiata lì, confusa. Poi si riprese e si alzò a sedere. Il ragazzo la guardava, ma ora il suo sguardo era diverso. Era come se un incanto si fosse rotto. 
-Scusa- le disse con indifferenza, gli occhi che guardavano altrove.
-Figurati, è stato un incidente- rispose lei, ma in fondo sentiva che non era vero.
-Già- mentì.
La ragazza si rialzò e si sistemò la divisa. Il ragazzo si passò una mano fra i capelli.
-Andiamo- disse -Si è fatto tardi-
-Sì. Tieni- e gli porse la bacchetta. Lui la prese senza guardarla e se la infilò in tasca.
In silenzio si avviarono verso la scuola. In silenzio: come il giorno prima. Ma sta volta Draco non andò avanti lasciandola sola. Aveva fatto buio, non era prudente lasciarla indietro.
Camminavanol'uno accanto all'altra senza però mai sfiorarsi . Limitando i contatti. Dopo quello che era successo, qualsiasi movimento sembrava loro equivoco.
Hermione sentì il cuore batterle ancora forte dentro al petto. Che cosa le era successo? Perché non si era ribellata, non aveva spinto via Malfoy? Era come se durante quegli attimi fosse stata stregata. Non era più stata capace di fare niente: di muoversi, di parlare. Ma cosa era realmente accaduto fra loro? Per un attimo aveva pensato che avrebbero potuto baciarsi, stando così vicini. Ma poi non era successo. Che si fosse immaginata tutto? Insomma, magari era stato davvero tutto solo un incidente. E lei aveva frainteso. Insomma, Malfoy non era certo uno che non approfittava di certe occasioni... anche se, doveva ammetterlo, non era più sicura al cento per cento di chi fosse Malfoy. Negli ultimi tempi stava conoscendo un ragazzo diverso da quello che aveva sempre conosciuto.
-Senti...- disse il ragazzo all'improvviso.
Lei alzò lo sguardo su di lui.
-Verrai anche domani a leggere?-
Lo guardò sorpresa. Si stava informando se lei sarebbe venuta, o le stava chiedendo di venire? 
-Sì, verrò...- rispose senza pensarci.









Salve a tt!! Allora, ke ne dite d qst cap? ci stava quasi quasi x scappare un bacio ma... eh lo so sn xfida! Xò nn voglio far crollare Hermione subito così e sopratt se Draco nn l'ha ftt c sarà 1 motivo, no? Se volete scoprirlo leggete il prox cap^^
Grazie a...

Arwen_90: Draco inftt nn ha nex intenzione di farsi rubare il posto da Ron!   E allora xkè nn ha baciato Hermione ora ke ce ne era l'occasione?, mi kiederai... eh lo so... forse xkè aveva paura ke lei lo respingesse... e  ke importa qst ai fini della scommessa? beh, ma abbiamo capito tt ke nn si tratta + sl della scommessa giusto? e poi cmq la scommessa parlava kiaro: farla innamorare e portarsela a letto. lui nn sa se lei sia innamorata d lui o no e nn può xmettersi d allontanarla a causa d 1 semplice bacio, preferisce aspettare e fare le cs x bn... ^^ sxo cmq ke il cap t sia piaciuto, anke senza il "bacio finale" =)
lilycullen: sxo di aver aggiornato abbastanza presto, c ho messo tt la giornata x scriverlo xk nn ne ero mai completamente convinta.. sxo ke qst basti x risparmiarmi la fattura... :S aiuto!!
whateverhappened: a Blaise piace qlk1... dici? mm staremo a vedere =P
           1 bacio a tt!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ^^
   
 
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