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Autore: Wall_Hellsong    31/05/2014    2 recensioni
Mi trovo a Londra per lavoro, o meglio, ho scelto questo lavoro per stare a Londra, la città dei miei sogni. Quando Amie mi propose di lavorare nella sua caffetteria, non rimasi a ragionarci nemmeno un istante [...] Fu proprio dietro il banco che conobbi Tom. E vi sembrerà strano, ma conobbi proprio lui: Tom Hiddleston.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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From London With Love – Capitolo 9
Di Wall Hellsong
 

 
“I must be fine because
my heart’s still beating”
 
 
 
Can't think of anything to do,
my left brain knows that
all love is fleeting. 
 
(Feel in Love with a Girl – White Stripes)




Come arrivo in camera mia mi tuffo letteralmente nel letto a pancia in giù e sento di voler sprofondare lentamente nel mio piccolo – si vabbè piccolo – lago della vergogna.
Non ho nemmeno la forza di prendere qualcosa dall’armadio con la quale coprirmi.
Schiaccio la faccia contro il materasso morbido e con un braccio, senza muovere nessun altro muscolo del corpo afferro il cuscino e me lo ficco sotto il viso.
« Voglio morire… » borbotto con le labbra schiacciate sul cuscino.
« Voglio avere una morte rapida e indolore » continuo.
« E la voglio adesso. »
Ad un tratto la porta si spalanca e io sobbalzo nuovamente coprendomi con il cuscino.
« Cazzo calmati, sono io! » mi fa Rebby cercando di non scoppiare a ridere.
Non appena mi rendo conto che è solamente Rebby, mi volto nuovamente e ri schiaccio la faccia sul cuscino.
« Vai via » borbotto con parole molto confuse.
« Eh? Chiara non si capisce un cazzo se ti schiacci la faccia con quel cuscino! » mi fa lei.
Alzo appena un po’ la faccia per poi ri farla sprofondare: « Vai viaaa… » sbotto.
« Suvvia! » mi sprona lei.
Non rispondo.
« Invece di schiacciarti il cuscino, alza quelle cazzo di chiappe al vento e schiacciati Tom!! »
Mi alzo.
« Vaffanculo!!!! » sbotto.
« Cazzo, Reb! Mi ha vista nuda!! Anzi peggio!! Ero su di lui…. NUDA!!! »
« E sapessi che scandalo… » mi fa lei.  
« Sarebbe anche l’ora che pure lui si togliesse un po’ di roba da dosso! » conclude.
« Ma cosa dici Reb!! » una lacrima mi scende giù per la guancia e sento che sto per scoppiare.  
« Tu non capisci! » singhiozzo. Ora le lacrime scendono copiose e mi bagnano le labbra. Il loro gusto salato mi pervade la bocca e mi sento ancora peggio di prima.
« Tesoro! » mi intima Rebby sedendosi affianco a me, appoggiandomi una coperta sulle spalle.
« Perché piangi? » continua lei accarezzandomi la schiena.
« Sono una cazzo di cogliona, ecco perché! » ansimo singhiozzando ancora.
« E la cosa peggiore è che sono una cogliona imbranata che si ridicolizza davanti alla persona che… » mi blocco per cacciare via le lacrime con il polso.
« che? » mi domanda Reb premurosa.
« che amo cazzo!!! Ecco l’ho detto!! » sbotto.
« Mi sono innamorata di un attore che ha 15 anni più di me, cazzo!! » mi avvolgo nella coperta dandoci uno strattone secco.
« Io pensavo che fosse una cotta più che ovvia… una cotta per uno come… » prendo fiato.
«… uno come lui » mi riprendo.
« e invece, no! Dovevo innamorarmi, cazzo… » torno a piangere.
« Rebby! È tutto sbagliato!! Non doveva accadere questo… » vorrei fermare le lacrime ma sono come lava che trabocca da un vulcano. Più scendono più mi sento bruciare dentro. Odio piangere, cazzo! Mi fa sentire debole.
Io non sono debole.
Non lo sono più.
« Chia’… Le cose belle della vita non vanno a comando…» mi fa lei con un tono comprensivo, non molto da Rebby a dire il vero .
« …e tantomeno non hanno regole! » afferma dandomi una pacca sulla spalla.
« Prendi la vita per com’essa è! » mi incoraggia lei, ma io mi sento sempre più debole.
« Lui ha un interesse per te ed è palesemente ovv…
« NO! Non è palese e non è ovvio! Lui mi crede una pazza maniaca che gli si butta nuda addosso, che lancia tanga, che rovescia di tutto, che cade, e ri cade, e.. e…» mi manca la voce.
« … una ragazza bella, intelligente e sensibile!! » mi interrompe lei.
Io con voce strozzata cerco di contraddirla ma non riesco bene a parlare a causa delle lacrime che mi colano giù per la gola.
« Cazzo, Chiara!!! Se io non avessi aperto la porta, lui prima ti avrebbe baciata!! Non fare la finta ingenua!! » urla.
« Gli piaci!!! E sai che ti dico? » raccoglie fiato per poter alzare il tono di voce: «È più grande di te? Amen. Affanculo! » sbotta.
« C-cosa? » ansimo io.
« Sì, hai capito bene! Affanculo le convenzioni! » mi urla contro.
« E Affanculo pure te che vuoi sprecare questa occasione!! » da un pugno sul comodino.
Rebby mi ha mandata a fare in culo.
Ora.
In questa stanza.
In queste circostanze.
« Tom è un ragazzo come si deve, cazzo!!! Provaci almeno!! Se poi andrà male allora potrai menarmi!! Ma almeno non avrai rimpianti, chia’...» il suo tono sembra affievolirsi.
Silenzio.
Tiro su con il naso.
Odio il fatto che Rebby, la più irresponsabile fra le due, sia diventata più saggia di me. Ok, odio pure il fatto che mi abbia mandata a fare in culo, ma vabbè.
La fisso.
Silenzio.
« Cazzo, Rebby.. Gli sono finita addosso nuda. » le faccio.
«  nuda. » ribadisce lei.
« nuda. » ripeto io.
« con le chiappe al vento. » mi fa lei.
La guardo interdetta.
« Ha ancora il segno delle tue tette bagnate sulla maglietta.. » dice lei guardando il vuoto.
« come prego? » sobbalzo.
« si, vabbè… “tette” »
« non insultare il mio decoltè! »
« ah, no! Mai! »
« sarà meglio! »
« … »
« … »
« Si però potevi prenderla meglio la mira e fartele un po’ strizzare!!! »
« REBBY!!!! »
Ridiamo tutte e due.
« Cazzo, però è vero! »
Le tiro una cuscinata in faccia e tutte e due iniziamo a ridere istericamente.
« Ti voglio bene, Reb! » la abbraccio.
« Anche io, albachiara! » mi da una strizzatina.
« Però, tesoro! Vai giù adesso… e magari vestiti… magari…» mi fa lei ironica.
Iniziamo un po’ a darci fastidio a vicenda ma poi ci ricomponiamo e inizio a prepararmi.
 


TOM  P.O.V.
 
Oh santo cielo! Mi sento scombussolato come non mai… Non riesco nemmeno ad alzarmi da terra e a scoprirmi gli occhi.
Lasciatemi qua nel mio lago di sudore e di vergogna.
Josh sta cercando di farmi alzare, dicendo che per terra è bagnato, ma io non lo ascolto.
Insomma era completamente nuda!
Senza niente addosso!
Niente, cielo benedetto!
Profumava di vaniglia.
Dio, quell’odore.
Era nuda su di me!!
I capelli ancora zuppi e il corpo caldo e umido.
Era su di me.
Ed io sono rimasto a bocca aperta come un merluzzo.
Dio, la vergogna!
Cerco di rimanere dritto immobile sperando che Josh non si accorga del mio evidente… ecco di lui.
Spero che nemmeno Chiara se ne sia accorta.
Insomma non si può pretendere che un uomo, di fronte a certe situazioni rimanga “composto”.
Sono rigido. E non sono il solo ad esserlo.
Santo cielo, Tom! Pensa a qualcos’altro, pensa a qualcos’altro!
Cielo benedetto!! La stavo per baciare. Cosa mi è saltato in mente??
Lei ha solo ventidue anni!! Però è così… Così bella!! Bella, intelligente, un po’ imbranata ma è una parte di lei che adoro.
Quando la vedo mi sento completamente scombussolato! Mi agito e divento imbranato pure io. Cazzo, sono entrato nel bagno invece che nel ripostiglio!!
Eppure non so… Mi piaci, Chiara! Mi piaci!
Sei MOLTO più giovane, sei Italiana, sei… sei lontana anni luce ma io credo di non poter più fare a meno di te.



 
***
 


Ho infilato il primo paio di jeans e la prima maglietta che ho trovato nell’armadio e sono corsa giù per le scale mentre mi allacciavo gli stivaletti di cuoio marroni.
Ho ancora i capelli bagnati, spero non si noteranno molto.
Rebby mi corre dietro chiamandomi ripetutamente ma io non le do retta.
Arrivo in corridoio e con un balzo arrivo in salotto.
La TV è sintonizzata sul Nintendo Wii, sul divano c’è una serie di telecomandi sparpagliati e sul tappeto c’è addirittura un asciugacapelli.  
« Eccola qua la donna nuda! »
Mi volto di scatto verso l’angolo cottura e vi trovo Josh e Tom che preparano le pizze.
« Finalmente ci degni della tua presenza! » continua Josh cercando di sdrammatizzare, ma questo peggiora la situazione.
Tom mi guarda per un istante ma poi abbassa timidamente lo sguardo ed io un attimo dopo di lui.
« Chiara come la vuoi la pizza? » continua Josh cercando di sciogliere il ghiaccio.
« IO… la voglio vegetariana! » urla Rebby che si unisce a noi.
« Rebby, non fare l’egocentrica! Già lo sapevo! Tu, Chiara? » continua lui con aria seccata.
« Acciughe. Grazie! » rispondo io secca.
« Dai allora mettetevi a tavola che io finisco di preparare! » ci intima Josh.
« Anzi no, aspetta! » lo interrompe Rebby.
« Chiara Tom mi cercate NELLO STANZINO » e sottolinea stanzino « hem! Le…. No! I tovaglioli nuovi?? Grazie!!! » sbianco.
Sbianca.
« Ehh… No, vado io! » mi propongo timidamente dirigendomi verso il ripostiglio.
« Ti aiuto! » mi fa Tom seguendomi.
Ansia.
Turna!
Mi traballano le ginocchia.
Entriamo nello stanzino.
Con lo sguardo cerco dove possano essere i tovaglioli di carta ma non li trovo.
« Li vedi? » mi chiede lui molto timidamente.
« No… » rispondo io piuttosto tesa.
« Ah! Eccoli! Sono su quello scaffale!! » li indico soddisfatta.  
Tom socchiude gli occhi per aguzzare la vista ma non li vede.
« La in cima guarda! » gli faccio io mettendomi in punta di piedi per arrivare allo scaffale più in alto.
« No, aspetta! Faccio io!! » mi dice lui precedendomi nell’afferrarli.
Me li porge.
« Oh.. Grazie! » faccio io.
Cala il silenzio.
Nessuno dei due osa aprir bocca, ma quando faccio per uscire dallo stanzino, Tom mi frena afferrandomi delicatamente il polso con la mano.
« Ehhh.. Chiara? » mi fa lui, in soggezione.
« Senti… ecco… riguardo a quello che è successo prima... »
Lo interrompo.
« Non ti preoccupare, Tom! È acqua passata! » gli dico mentre con una mano mi strofino il braccio.
« Insomma… » continuo. « Sono un po’ un disastro e mi dispiace di esserti scivolata a dosso in quelle condizio… »
Ora mi interrompe lui.
« Chiara, davvero! Scusami tu! Sono io che sono entrato nella stanza sbagliata, al momento sbagliato! » mi dice con tono compassionevole mentre mi afferra ambe due le mani.
« Diciamo che è stata la situazione che è stata ecco… scomoda. »  dico io cacciando fuori una parvenza di risatina.
« Ehehe… già… » conclude lui, grattandosi il capo.
« Insomma ti ho fatto bagnare pure l’unica maglietta asciutta! » gli dico ridendo.
Anche lui ride dicendomi di non preoccuparmi; lui e Josh avrebbero rimediato al bagnato sui Jeans e sulla maglietta con un semplice asciugacapelli.
Pochi istanti dopo ci rechiamo in cucina e apriamo il pacco di tovaglioli da mettere a tavola.
Rebby e Josh mi guardano interrogativi, ma io mi limito a fargli un sorrisetto vago.
Ci mettiamo a tavola, mangiamo le pizze e brindiamo, con un ottimo vino rosso al successo lavorativo di Tom e di noi – come dice Rebby – “persone del popolo”.
Durante tutta la cena Tom ride, scherza e sembra proprio essere a proprio agio. Io lo guardo sempre sorridendo e lui fa lo stesso: la tensione sembra essere svanita nel nulla, anche se Tom, a causa mia, ora non mi guarda più dal collo in giù.
Ci mettiamo pure a giocare al Nintendo Wii ed io, Rebby e Josh ci sbizzarriamo nel creare l’avatar di gioco a Tom.
Rebby, che ha in mano il telecomando l’ha creato molto simile a Loki, così, il giovane attore britannico si mette a replicare qualche battuta del suo Dio degli Inganni e tutti ci mettiamo a ridere chiassosamente.
Ad un tratto il suo viso si avvicina molto al mio e le sue labbra mi ringhiano: “I am Loki, of Asgard and I’m burdened with glorious purpose” fra le due frasi lascia trapassare una lieve risata, ma poi si ricompone subito e le risate ricominciano… tranne le mie.
Quel suo tono di voce mi fa venire un brivido lungo la spina dorsale e sora le labbra e non posso fare a meno di mordermele nervosamente.
 
Sono le 23:00 ed io, Tom, Rebby e Josh siamo ancora sul divano a ridere dei nostri punteggi proiettati sullo schermo del televisore.
Tom, in Just Dance ci ha completamente stracciato… okey, anche nei giochi di sport è stato il migliore, ma c’è da dire che anche Josh se l’è cavata bene, nonostante non riesca a sopportare di essere arrivato secondo quasi in tutto.
« Dai Josh, non te la prendere! Dopotutto non sei sempre arrivato secondo!! In Just dance eri ultimo, ad esempio!!  » ride Tom, infastidendo giocosamente Josh.
Ridiamo tutti.
« Ah…ah…ah! Ridi, ridi Dio delle malefatte! Che la prossima volta ti farò mangiare la mia polvere! » ribatte scherzosamente Josh – forse anche meno scherzosamente –.
« Uhhhhhhhhh!!! Pesante questa!!! » urliamo io e Rebby in coro.
« Hehehe… » ridacchia Tom. « vedremo, vedremo you mewling quim! » gli fa Tom imitando Loki.
« HAHAHAHA!! SPENTO!!! » urla Rebby rivolta a Josh.
La serata non poteva concludersi meglio, penso io con un’aria totalmente appagata.
 
Poco dopo Tom afferra il cellulare e nota le 48 chiamate perse da parte di Luke, quindi decide che è meglio avviarsi verso casa; si propone di dare uno strappo a Josh in macchina e lui accetta.
Io e Rebby li accompagniamo alla porta.
« Uh! Per la maglietta come facc..? » Tom fa per parlare ma Josh lo interrompe.
« Non ti proccupare! Tienila! Me la riporterai la prossima volta o in caffetteria! » gli sorride.
« Tom, alla tua camicia ti ci do una lavata veloce e te la porto in caffetteria! » continuo io.
« Oh siete gentilissimi! » ci fa lui. « Ma davvero, Chiara non preoccuparti, la lav… »
« Non ci pensare nemmeno! » lo interrompo. « Se ti fidi te la lavo io a mano! » continuo cercando di essere premurosa.
« Se sicura? Davvero io… »  
« Sicura, sicura! »
 
Dopo qualche istante ci salutiamo e ci abbracciamo con tutti e quando arriva il momento di salutare Tom, lui mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia all’altezza dell’orecchio e mi sussura: « grazie davvero di tutto, Chiara! Sono davvero contento di averti incontrata! » mi stampa un altro bacio sulla guancia, risaluta tutti e si incammina con Josh lungo il vialetto per raggiungere l’auto.
Una volta entrati in macchina, ci salutano premendo più volte il clacson e schizzano via.
« Che serata Rebby! » mormoro languidamente.
« Chia’… pensi ancora di non piacergli? » mi dice lei spavalda.
« Suvvia Rebby… »
Chiudiamo la porta d’ingresso a chiave e ci dirigiamo in salotto per riordinare, anche se Tom ha insistito per aiutarmi a mettere su la lavastoviglie, quindi il da farsi è poco.  
Dopo alcuni minuti saliamo nelle nostre camere, ci mettiamo in pigiama e poi torniamo in salotto per chiacchierare allegramente sul divano.
« Allora? » mi fa lei con aria ambigua
« Come ti senti? » continua con lo stesso tono di voce.
Non so che risponderle, perché in realtà mi sento come se mi fosse esplosa una bomba di fuoco dentro, ma allo stesso tempo il calore del fuoco mi rende più sciolta e rilassata e di conseguenza più felice.
Non rispondo; mi limito a sorridere.
« Okey, sei inebetita. » afferma lei facendomi “toc toc” sulla fronte.
« Rebby!!! » le urlo (ridendo) dandole una manata in faccia.
« Dai, su! Sii sincera! Cos’hai provato quando eravate… ci siam capite…» mi fa lei strizzando l’occhio.
« Ti dirò! » mi rannicchio in un angolo del divano abbracciandomi le ginocchia.
« Quando mi ha sfiorato la pelle completamente scoperta, ecco… ho sentito un tremolio dentro di me! » continuo io.   
Mi imbarazza un po’ parlare di questo genere di cose, ma di Rebby mi fido ciecamente.
« Insomma, non avevo mai sentito quel brivido! » affermo cercando con lo sguardo la risposta nel vuoto.
« Te lo dico io che era quel “brividino”, come lo chiami tu… » mi fa lei.
Aspetto una risposta.
« Eri eccitata come una lupa in calore!!! HAHAHAHA!!! » ride.
L’imbarazzo sale dentro di me e inizio a torturarmi istericamente le mani.
« Ma…c-che dici, Reb-b-b…» balbetto io goffamente.
« Non sei un caso clinico, albachiara! Devi solo fare sesso! Sesso con l’uomo di cui ti sei innamorato, il quale ricambia i tuoi sentimenti in modo palese!!! » mi dice Rebby tutto d’un fiato.
« Smettila! » le faccio io ridendo.
« Non essere ipocrita, Chia’! Non lo faresti sesso con lui? » mi chiede retoricamente.
« Bhè, è ovvio! Solo che ci metterei molto ecco… »
« Amore? Come t’ho detto… » ribadisce lei con un sorriso malizioso stampato in faccia.
« Secondo me a letto… » continua lei. «… Tom dev’essere un po’ un Loki assetato di…. CALORE UMANO!! Hahahaha!!! » se la ride tutta convinta.
« Pervertita!! Ecco cosa sei!! Una pervertita affamata di p…
« HEM HEM!!!!!! » grazie a Dio mi interrompe.
Ridiamo chiassosamente tanto che i vicini urlano di chiudere il becco, ma noi ce ne freghiamo e continuiamo ad immergerci nel nostro piccolo laghetto abitato da piccoli e deliziosi pesci rossi.
Mi stendo sul divano e la prima cosa a cui mi viene da pensare è “Credo di essere ancora viva: il mio cuore batte ancora”.



 
N.B. ANGOLO SCRITTRICE:
Salve a tutti carissimi lettori <3
Che ve ne pare di questo capitoletto? Lo so, lo so, è breve ma penso sia molto importante poiché preannuncia ciò che sta per accadere!
Nel prossimo capitolo ci sarà finalmente una SVOLTA!!!!!! Ma niente sopiler!!! ;)
Fra due giorni massimo sarà caricato anche il capitolo 10!!!! Tenetevi pronti e sintonizzati qua o sulla mia pagina facebook!!!!!! ;) fra poco succederà l’incredibile!!! <3
P.S. vi consiglio di leggere il brano con le canzoni da me indicate per una lettura più coinvolgente <3
Baci,
Wall.

 
 
 
 
 
 
 
  
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