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Autore: vale93    05/08/2008    10 recensioni
VECCHIA VERSIONE. (NUOVA QUI: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2478857 )
La storia si ambienta durante l'ultimo anno di apprendistato ad Hogwarts, il 7°, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli horcrux nè del fatto che Draco sia diventato un Mangiamorte. Questa non sarà la storia di Hogwarts, nè di come Harry Potter salvò il mondo magico. Non sarà la storia di Voldemort, nè di Lucius, nè di Albus Silente.
Questa sarà la storia di due ragazzi. Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Tutto comincia con una scommessa.
"Gli amori vanno via, ma il nostro, ma il nostro no.
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente, se non lo fai tu.
E intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana, mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me, non chiedermi perché. 
Sarà che mi hai cambiato la vita, sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita"
-Draco, tu non vuoi solo usarmi vero?-
Nata dall'ascolto di "Eppure mi hai cambiato la vita".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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-Hermione ma cos'hai oggi?-
-Perché?- chiese lei sorridendo
-Sei strana! Prima sei moscia e assente poi sparisci e torni più allegra di una pasqua!-
Hermione sorrise. Harry aveva ragione. Si sentiva euforica. Quello che le aveva detto Draco...
-Avevo solo bisogno di rilassarmi- si giustificò.
-Dillo che stai così perché hai incontrato il tuo ragazzo!- le bisbigliò Ginny senza farsi sentire.
-Ginny ti ho già detto che non ho un ragazzo!-
-Ma c'è qualcuno con cui ti incontri no?-
La ragazza non rispose. Sollevò il calice per bere e vide riflesso sull'oro scintillante la tavolata di Serpeverde. Lo cercò e lo trovò, la stava guardando! Si girò impercettibilmente, quel poco che bastò a far incrociare i loro sguardi. Gli sorrise. Lui ricambiò.
-A chi stai sorridendo, Draco?-
Il ragazzo si rigirò.
-Nessuno-
Tiger e Goyle si guardarono, poi alzarono le spalle e tornarono a concentrarsi sul cibo.
Blaise lo guardò curioso. L'aveva forse visto sorridere alla Granger? Scosse la testa. No, forse si sbagliava.

Hermione quella sera impostò sul suo MP3 la riproduzione continua. Sapeva che ci avrebbe messo molto ad addormentarsi, e voleva farlo con quella canzone nelle orecchie, quelle parole che ora le sembravano così stranamente familiari. Non poteva crederci. Draco Malfoy le aveva detto che era felice di averla conosciuta! E che dal giorno in cui si erano incontrati lì al lago era sempre tornato con la speranza di trovarla!! Sorrise senza rendersene conto. Forse perché anche per lei era stato lo stesso. Perché si era svegliata anche lei con una nuova forza, una nuova voglia di vivere, e aveva sentito qualcosa. Nello stomaco. Le farfalle! Sì, le aveva sentite, solleticarle dentro e volare su come aria fresca, riempendole il cuore... ma quelle fragili creature alate erano ancora inesperte, come ballerine principianti, che non conoscono bene i passi, e non erano ancora riuscite a volare via. Le ci voleva qualcuno, qualcuno che le aiutasse, le prendesse per mano e le accompagnasse in paradiso. E quel qualcuno lo aveva trovato...

*

Hermione si svegliò come non si era mai svegliata prima. Era serena, felice, non ricordava precisamente cosa avesse sognato, sapeva solo che doveva essere stato qualcosa di... magico! Si alzò lentamente godendosi le carezze dei raggi del sole che chiedendo permesso alle tende della finestra erano entrati ad illuminare la stanza. Notò con stupore che anche Ginny era già sveglia.
-Ciao- le disse
-Ciao- rispose la rossa con uno sbadiglio.

Anche Draco si svegliò bene quella mattina. Sì alzò e andò ad aprire le tende per far entrare la luce del sole che lo investì e gli illuminò il volto sereno. Anche il cielo si stupì di vedergli quell'espressione felice. Draco si preparò e pensò subito alla grifoncina. Sorrise ricordando le sue guance rosse e le sue parole sussurrate... e per stare con te. Provò qualcosa di indescrivibile all'altezza dello stomaco. Ma non sapeva come spiegarlo, non aveva mai letto romanzi rosa che lo aiutassero a dare un nome a quello strano formicolio che sentiva dentro di se, ne a quel venticello leggero che gli solleticava il cuore. Ma se lo avesse letto da qualche parte lo avrebbe riconosciuto di sicuro. Andò a farsi una doccia e a prepararsi per scendere, bisognoso di rivederla.

Scese con l'amica e incontrò subito Harry, Ron e Neville in sala comune. Uscirono e nei corridoi incontrarono anche Luna. Tutti insieme andarono in Sala Grande per la colazione. Proprio in quel momento entrarono anche Draco, Tiger, Goyle, Zac, Blaise, Pansy e altri Serpeverdi. La ragazza lo cercò con gli occhi e scoprì che anche lui stava facendo lo stesso. Si sorrisero. Poi lei abbassò lo sguardo per nascondere il rossore sulle guance. Ma Draco se ne accorse e sorrise fra se, euforico.
-Hey Hermione?-
-Sì Ron?-
-Ecco, io...- il ragazzo si chiese se questa volta sarebbe finalmente riuscito a dirglielo.
-Ricordi l'uscita ad Hogsmeade?-
-Uh sì, certo, cosa volevi dirmi?-
-Ecco, se volevi venire con me-
Hermione fece per aprire bocca ma lui la fermò -No, aspetta, io intendo dire... io e te... e basta. Senza loro-
La ragazza lo guardò sorpresa e incredula.
-Intendi dire... noi due.. da soli?-
Il ragazzo arrossì.
-Ecco, sì. Um, sì esatto-
Hermione rimase per un attimo a bocca aperta, confusa. Ron se ne accorse e ancora più in imbarazzo cercò di rimediare
-Beh se non vuoi...-
-Oh- fece lei -No, non è che non voglio...-
Non sapeva che dire. Perché Ron voleva che andassero solo loro due? Per un attimo gli tornarono in mente le parole di Draco, il giorno prima. Lui non sembra pensarla allo stesso modo. No, non poteva essere.
In quel momento sentì Neville fare la stessa proposta a Luna. E in un attimo le fu tutto chiaro. Ma certo! Come aveva fatto a non capirlo?! Era per Harry e Ginny!! Per lasciarli soli! Le venne da ridere al pensiero che avesse sospettato che Ron ci stesse provando con lei.
-Ma certo Ron- fece sorridendogli -Mi sembra un'ottima idea!-
Il ragazzo sembrò sollevato e le sorrise a sua volta.
-Perfetto- disse -Sono felice che tu abbia...- non terminò la frase.
Hermione sorrise -Tranquillo, ho capito-
Ron la guardò. Non poteva crederci. Era riuscito a chiederglielo! E lei gli aveva detto di sì! Di sì!! E aveva detto che aveva capito! E gli aveva sorriso!! Questo voleva dire che...
Ma Hermione si era già avviata con gli altri.

-Ehi Draco-
Il biondo si girò e si trovò faccia faccia con due profondi occhi blu.
-Cosa c'è?-
-Possiamo parlare?-
Draco sbuffò. No. Non aveva nessuna voglia di rovinarsi la giornata con le sue solite prediche.
-Blaise, davvero..-
-No, Draco aspetta! E' tanto che non parliamo... non ci siamo più detti niente e...-
-Blaise, io ti direi tutto, ti ho sempre detto tutto, ma tu non hai mai cercato di condizionarmi! Adesso invece...-
-Ma...-
-No aspetta! E' una cosa che non mi piace. Sai che preferisco agire di testa mia. Io so quello che sto facendo e perché. Non ho bisogno che tu mi dica ancora nulla. Ci sarebbero tante cose da dire è vero,  ma non ne ho voglia. Un tempo sì, forse. Un tempo pensavo di potermi aprire con te. Ma adesso non mi riesce più-
Detto questo il ragazzo si voltò e si allontanò dall'amico. Blaise rimase a guardarlo con un velo di tristezza nello sguardo. Avrebbe tanto voluto parlargli. Dirgli tutto, spiegargli... Avrebbe tanto voluto aprirgli occhi. Ma non sapeva che lui li aveva già aperti.

Aula di Pozioni. Gli studenti avevano i libri aperti sui banchi e i calderoni che bollivano. A piccoli gruppi andarono a prendere gli ingredienti necessari per l'infuso dentro all'armadietto di classe. Hermione era rilassata. Non era una pozione difficile. Aspettò che alcuni studenti si servissero e poi andò anche lei  a cercare quello che le serviva. Appena la vide alzarsi Draco Malfoy la raggiunse e aprì insieme a lei l'armadio.
-Salve- le sussurrò in modo che lo sentisse solo lei.
La ragazza sorrise senza distogliere lo sguardo dai numerosi ingredienti disposti ordinatamente sugli scaffali.
-Salve-
-Come stai?-
-Bene- rispose lei prendendo una radice azzurrognola da un barattolo di vetro -E tu?-
-Bene, senti che ne dici di fare prima sta sera?-
Lei si voltò a guardarlo stupita.
-Perché?-
Lui le si avvicinò tanto da costringerla ad appoggiarsi con le mani sugli scaffali dell'armadio dietro di sè.
-Perché non ce la faccio ad aspettare- le sussurrò a un soffio da lei. Poi la guardò negli occhi aspettando la risposta.
Lei deglutì sotto quello sguardo che già il giorno prima l'aveva indotta a dire la verità.
-A che ora?-
Il ragazzo sorrise.
-Cinque?- chiese alzando un sopracciglio in quel modo che a lei faceva impazzire.
-Così avrai pure il tempo di studiare- aggiunse in tono canzonatorio.
-Quello che dovresti fare pure tu, Malfoy- ribatté lei con un sorrisetto sulle labbra.
-Magari una volta potresti aiutarmi tu- rispose lui -Sai, io studio in camera...- e detto questo le lanciò un'occhiata divertita e se ne tornò a posto.
La ragazza si rigirò svelta. Era arrossita. Lo vedeva dall'immagine del suo viso riflesso nel barattolo di vetro che aveva davanti a se.

-Hermione dove vai?-
-Scusate devo scappare-
-Ma dove vai così di fretta?-
-Devo studiare-
-Ma è presto!-
-Sì, ma dopo ho da fare-
-Ma sono solo le due e mezza e non hai ancora finito di mangiare!-
-E dove devi andare dopo?-
Ma la ragazza era già fuggita verso l'uscita.

Draco la osservò correre via in fretta e sorrise fra se.
-Ah Tiger, anche oggi sei incaricato di farmi i compiti- disse semplicemente, senza sprecarsi in spiegazioni.
-Sì capo, certo capo-

Hermione corse  in biblioteca. Mentre si dirigeva velocemente al suo solito posto appellò qualche libro che sapeva le sarebbe servito e svuotò la borsa sopra al tavolo. Con le mani che le tremavano per la fretta prese la penna e la pergamena e aprì i libri saggiando le pagine con le dita inumidite. Trovò quello che cercava e si mise subito al lavoro senza pensare a nient'altro. Doveva fare in fretta. Aveva a malapena due ore!
Per i 120 minuti che seguirono Hermione fece scorrere velocemente gli occhi fra le righe impresse sulle pagine gialle, raschiò l'inviolata superficie di una pergamena nuova e ripeté ad alta voce i concetti principali. Quando ebbe finalmente finito guardò l'orologio: 16:40. Venti minuti. Con un colpo di bacchetta infilò tutto nella borsa e ripose i libri della biblioteca al loro posto sugli scaffali. Era agitata. Doveva sbrigarsi. E perché poi? Non cascava mica il mondo se arrivava un po' in ritardo. Ma non voleva. Quello che aveva detto Malfoy valeva anche per lei: non ce la faceva ad aspettare. Volò in camera sua. Ginny non c'era. Forse era andata a studiare da un'amica. Si sentì un po' in colpa. Ultimamente la lasciava sempre sola. Prima studiava e poi usciva. Era tanto che non parlavano. Che non si confidavano i loro segreti. Perché non le voleva dire di Draco? Forse perché non c'era niente da dire. Insomma, stavano solo diventando... amici.  Solo amici. Non voleva illudersi. E sapeva che per farlo doveva evitare di prendere tutto troppo sul serio. Non parlarne aiutava. E poi si sentiva quasi... in colpa. Come se stesse facendo qualcosa di proibito. Non sapeva spiegarsi bene il perché di questa sensazione. Forse perché lei era quella che lo aveva sempre detestato e che continuava a ripetere: "è solo un viscido bastardo pallone gonfiato pieno di se" e "non capisco come facciano le altre a cadergli ai piedi così facilmente".  E invece ora stava succedendo anche a lei. Si stava innamorando di Draco Malfoy.
Poggiò la borsa sul letto e si diede una sistemata davanti allo specchio. L'occhio le cadde per un attimo sulla trousse dei trucchi di Ginny. Fu tentata. Seriamente tentata. Ma poi si riscosse. A cosa le serviva truccarsi? Non voleva che Draco pensasse che anche lei era come tutte le altre. Non voleva farsi bella per lui. Beh però un po' di profumo se lo mise. Fiorucci. Il suo preferito. La boccetta era ormai quasi vuota perché l'aveva prestato una miriade di volte a Ginny. "I profumi babbani sono davvero buonissimi" diceva sempre. Sorrise. Se ne spruzzò un po' sul collo e dietro le orecchie. C'è gente che se lo spruzza persino sui polsi. Non capiva perché. Insomma, chi è che ti va a odorare i polsi?? Forse in altri tempi, quando andava ancora di moda il baciamano... Fece per andare a prendere il libro dal comodino ma cambiò idea. Prese invece l'MP3. Chissà che effetto faceva ascoltare la musica al lago... ebbe idea che doveva essere qualcosa di emozionante. Così se lo infilò in tasca e uscì.

Draco aprì gli occhi. Accidenti, si era addormentato! Guardò l'orologio. Le 16:45. Maledizione!! Si alzò con un balzo e corse verso la porta veloce come un fulmine. Prima di uscire però si fermò. Tornò indietro. Diede un'occhiata allo specchio. Sorrise compiaciuto e uscì. Corse. Non doveva fare tardi! Per la prima volta sarebbe arrivata prima lei. Entrò nella foresta dove un venticello freddo corse a scompigliargli i capelli. Controllò l'ora. Accidenti. Le 17:00. Rallentò rassegnato all'idea di arrivare dopo la ragazza. Camminò più lentamente per dar modo al suo respiro di tornare regolare. Si avvicinò alla parete di cespugli. Li scostò con le mani. E la vide. Per un attimo, avvolta nella luce del tramonto, stagliata davanti all'acqua cristallina che scintillava al sole, gli sembrò un'apparizione angelica.
Le si avvicinò da dietro. La ragazza sembrò non accorgersi di nulla. Lui, dal canto suo, cercò di fare meno rumore possibile. Ora si trovava dietro di lei. Piano piano si abbassò inginocchiandosi alla sua altezza e le tappò gli occhi con le mani. La ragazza sussultò.
-Chi sono?- chiese 
Lei emise una risatina. Aveva riconosciuto la voce.
-Mm, non lo so... Chi sei?-
-Come non lo sai??-
La ragazza rise.
-E se ti dicessi che sono il tuo amante segreto?- fece lui con tono ironico.
-Ti farei una lista di tutti quelli con cui mi incontro la sera- rispose lei
Il ragazzo non si smontò.
-Allora comincia questa lista. Voglio proprio sapere a chi è che dovrò spaccare il muso-
Lei rise.
-Avanti Malfoy non scherzare-
-Ma io non sto scherzando!- ribatté lui scivolandole di fianco. La ragazza non rispose, ma abbassò lo sguardo.
-Visto che sapevi chi ero?-
Lei sorrise.
-Dillo che hai sbirciato-
-No che non ho sbirciato, non si riusciva a vedere un accidenti-
-Eh sono bravo-
La ragazza non rispose.
Solo in quel momento Draco si accorse delle cuffie che portava alle orecchie. Seguì il percorso dei fili bianchi che si abbandonavano sull'erba finendo attaccate a un sottile rettangolino azzurro e grigio.
-Cos'è?- le chiese
Lei lo guardò stupita.
-Non lo sai?-
Lui scosse la testa.
-Mai visto-
-Oh... si vede che da voi non esistono. E' un lettore MP3-
-Un lettore che?!-
Hermione rise.
-Serve ad ascoltare la musica. Ce la metti dentro e poi con queste cuffie la senti-
-Oh. Quindi adesso stai sentendo musica?-
-Sì. La mia canzone preferita per precisione.-
-Oh... Posso?-
Hermione sorrise. Sembrava un bambino curioso che scopre qualcosa di nuovo.
-Tieni- disse porgendogli la cuffia.
Ma i fili erano troppo corti e i due dovettero avvicinarsi per non far cadere le cuffie.
-Hai un buon profumo- 
Lei lo guardò.
-Oh...- arrossì -grazie- 
Premette un pulsante e fece ripartire la canzone da capo. La melodia iniziò. All'iniziò Draco si lamentò che era troppo lenta, ma Hermione lo zittì e gli disse di ascoltare le parole. Draco acconsentì e dovette ammettere a se stesso che il testo non era male. Un po' troppo sdolcinato però. Che razza di uomo avrebbe mai detto quelle cose a una ragazza?! Hermione non era d'accordo.
-Malfoy come al solito tu non capisci niente! Questo ragazzo è romanticissimo!!-
-E' uno smidollato! Ci sono tanti modi per corteggiare una ragazza, questo è assolutamente il più insulso!-
-Lui non la sta corteggiando, l'ha persa e adesso sta cercando di farle capire che per lui è importante, tanto da avergli cambiato la vita!-
-Mio dio, mi sta per venire il diabete!-
-Ah, non capisci proprio niente! Questo ragazzo è sincero! Ed è dolce, è tenero, la fa sentire importante... ma tu non puoi capire-
-Che cosa vuol dire che io non posso capire?!-
-Che tu non sei ne dolce ne tenero ne romantico, quindi...-
-Ah è così che la pensi eh? Beh però mi sembra che ti emozioni comunque quando stai con me-
La ragazza si voltò a guardarlo di scatto apparentemente sconvolta.
-Io non mi emoziono!-
-Sì invece-
-No!-
-Sì! Quando mi avvicino tu arrossisci, ti tocco e rabbrividisci, ti...-
-Malfoy smettila!- gridò lei, arrossendo.
-Non è vero niente! Non è vero!!-
Lui rise.
-Ecco, esattamente come adesso!-
Lei lo guardò a bocca aperta, ma non riuscì a trovare le parole giuste, così incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
Il ragazzo rise a vederla così.
-Che c'è, visto che non sai più che dire fai l'offesa?!- disse divertito, con un sopracciglio alzato.
-Malfoy, ti illudi soltanto, io non arrossisco, è il sole! E rabbrividisco solo perché quando guardo i tuoi occhi mi sembra di venire ricoperta di ghiaccio!-
Era la scusa più stupida che potesse trovare, ma almeno aveva risposto qualcosa!
-Ok, Granger, mettiamola così allora. Ora ti coprirò gli occhi così tu non potrai vedere niente, e mi metterò davanti a te, così il sole non potrà colpirti...- rispose lui avvicinandosi alla ragazza.
-Cosa? Ma che ti salta in mente?! No! Lasciami!!-
-Buona, buona, stai buona, non ti mordo mica- rise lui divertito cercando di schivare i colpi che la ragazza gli stava menando per allontanarlo.
-Malfoy non ti avvicinare!-
-Ok ok calma, non ti tocco- disse lui ridendo.
La ragazza la smise di menare l'aria e lo guardò torva.
-Ogni tanto tu mi preoccupi Malfoy-
-Dì piuttosto che ti imbarazzo-
-Oh, ancora con questa storia?!-
Il ragazzo scosse la testa e rise. Hermione pensò che Malfoy fosse un ragazzo stramaledetto. Ancora non riusciva a credere di essersi potuta innamorare di lui. Era assurdo! Aveva passato la vita intera a disprezzarlo e a detestarlo! A pensare quanto fossero stupide le altre a cadergli ai piedi.
Eppure doveva ammettere che con lei lui era diverso. Era sempre stronzo, smaliziato e perennemente convinto di essere il migliore, ma era anche scherzoso, simpatico e... stramaledettamente bello! Doveva ammetterlo. Lo guardò di sottecchi. Con sua grande sorpresa scoprì che anche lui la stava guardando. Distolse subito lo sguardo. Il silenziò volò intorno a loro frusciando, soffiando sui loro capelli come per spingerli a parlare...
-Che aveva da dirti oggi Weasley?-
-Um?-
-Ho notato che stava cercando di balbettarti qualcosa mentre camminavate in corridoio. Sembrava piuttosto teso... che cosa ti ha detto?-
Hermione alzò un sopracciglio sorridendo incredula -Ti interessa?-
-Beh, non è che... sì, diciamo...-
La ragazza rise.
-Oh, mi ha solo chiesto di andare insieme ad Hogsmeade, io e lui...-
-Da soli?- chiese lui
-Sì... perché?-
-E ti pareva- grugnì lui corrucciandosi.
Lei lo guardò divertita.
-Che c'è, sei geloso?-
Lui la guardò sorpreso.
-Geloso??-
Era geloso? ..... Sì.
-No, ma che dici?!-
-E allora perché hai detto "e ti pareva" e hai fatto quella faccia?-
-Quale faccia? Io non ho fatto nessuna faccia!-
-Oh, sì invece!-
Lui la guardò per un attimo. Era evidente che aveva ragione.
-Ok Granger hai vinto-
Hermione lo guardò stupita.
-Ho vinto?-
-Sì, hai ragione tu. Mi da fastidio che ci vai insieme. Da soli voi due.-
-Oh...- fece lei, non sapendo bene cosa dire -P-perché?-
Lui alzò lo sguardo su di lei.
-Ma non lo capisci?! Ci sta provando con te! Ti sta perennemente appiccicato e adesso pretende pure di fare coppietta mano nella mano per Hogsmeade!!-
Hermione lo guardò stupita, non si aspettava che reagisse così. Era una delle poche volte in cui lo vedeva perdere il controllo.
-E' ridicolo! Assolutamente ridicolo!! E se ci vuole davvero provare con te, beh.. potrebbe farlo pure un po' meglio!-
-Malfoy ma cosa cavolo stai blaterando?! Ron non ci vuole provare con me, è solo...-
-Ecco! Questo è quello che mi fa più rabbia di tutto! Tu- e a quel punto puntò il dito contro di Hermione -Tu neanche ti accorgi di questo! Neanche ti accorgi che cerca ogni scusa per starti appiccicato, per toccarti, per...-
-Malfoy fermati! Tu non hai capito niente! Ron non ci sta provando con me! E' per Harry e Ginny che mi ha invitata ad Hogsmeade! Per lasciarli soli! Anche Neville l'ha fatto con Luna!!-
-Tzè, state messi uno peggio dell'altro..-
-Cosa?!-
-Niente-
-E così stare con me sarebbe stare peggio!-
-Ma che stai dicendo! Sei te che stai peggio a stare con quel deficiente di un Weasley!-
-Non parlare così di Ron!-
-Allora anche a te lui piace!-
-Malfoy non piace anche a me per il semplice fatto che neanch'io piaccio a lui! Siamo migliori amici!!-
Il ragazzo sbuffò.
-Pensala come ti pare-
Il vento tornò a frusciare fra loro. Ma sta volta per dividerli. Non dovevano litigare.
Draco si mise a strappare i fili d'erba, nervoso. Accidenti!! Aveva perso il controllo! Gli succedeva molto, molto raramente. Di solito non esternava affatto i suoi stati d'animo, li teneva tutti dentro, ingabbiati, a lottare l'uno contro l'altro fino a lacerargli l'anima. Ma sta volta non aveva saputo resistere. Aveva dovuto dirglielo. Non era giusto che quel cretino di Weasley potesse giocare con lei come gli pareva e lei neanche ci faceva caso! Almeno se ne rendesse conto!!
Hermione era stupita. Non capiva perché Malfoy si fosse agitato tanto. E poi come gli era potuto venire in mente una cosa del genere?! Lei e Ron erano migliori amici da sempre, come potevano innamorarsi?! Per lei era come un fratello, ed era certa che anche per lui fosse la stessa cosa. Ma quello che la sconvolgeva più di tutto era stata la reazione di Draco. Perché se l'era presa tanto? Lasciò passare un po' di tempo per dare modo al ragazzo di calmarsi. Poi non resistette più.
-Malfoy... prima hai detto che.. ti da.. fastidio?-
Il ragazzo alzò lo sguardo su di lei. 
-Sì, Granger l'ho detto-
-Ah- fece lei, deglutendo -Quindi sei... geloso?-
Il ragazzo la osservò bene. Teneva la testa china, lo sguardo fisso sulle ginocchia. Un lieve rossore le aveva imporporato le guance. Non poté fare a meno di sorridere. Era troppo bella. Provò un impulso inarrestabile di prenderle il viso fra le mani e baciarla. Ma si trattenne e si limitò a rispondere.
-Sì-
Hermione sentì il proprio cuore compiere un salto. Respirò profondamente. Sentiva sulla punta della lingua un'altra domanda. Ma non sapeva bene quale. La sentiva e basta. Come si sente l'ansia di essere interrogati quando ancora il professore non ha neanche finito di scorrere il registro. Fece un altro respiro. Non riusciva più a ragionare, a pensare a niente. Aveva detto che era geloso. Geloso di lei.
-Ah- disse. Solo "ah". Che stupida! Poteva trovare qualcosa di meglio.
-E tu?- chiese per interrompere quel silenzio imbarazzato che si era involontariamente andato a creare.
-Io cosa?-
-Tu... con chi ci vai?-
Il ragazzo la guardò senza sapere cosa rispondere. Con chi ci andava lui? Con nessuno. Ovvero, con i suoi amici. Amici...
Adesso che ci pensava non c'era mai andato con una ragazza. Tutte quelle che frequentava se le portava direttamente a letto. Non esisteva altro. Chi avrebbe potuto portarci? Chi che non fosse stata per lui solamente una ragazza da prendere e portare a letto? Una ragazza con cui gli sarebbe piaciuto anche solo passeggiare e sentirla parlare. Prenderle la mano e portarla ovunque. Con cui era stato più di un giorno, con cui aveva parlato... Si rese conto che la risposta si trovava proprio lì di fronte a lui. Per un attimo si immaginò a camminare con lei. Mano nella mano. Scosse la testa. Lei ci andava con Weasley. Strinse i pugni.
Non era giusto.
-Con nessuno- rispose secco.
La ragazza rimase stupita dal tono del ragazzo. Era tornato freddo. Insofferente.
Non aveva nessuno con cui andarci. Magari poteva... No, lei doveva già andarci con Ron.
Il silenziò calò ancora fra di loro. Hermione non riusciva a sopportarlo. E non riusciva a sopportare ancora la sua espressione fredda, gelida. Non dopo averla vista sciogliersi.
Non puoi chiedermi di tornare a vivere nel buio,
dopo avermi fatto vedere la luce...
-Soffri il solletico?-
Il ragazzo alzò lo sguardo su di lei.
-Cosa?-
Cosa centrava adesso il solletico?!
-Soffri il solletico?- ripeté lei
-S-sì...- rispose lui guardandola un po' strano. Forse aveva già capito.
La ragazza non aspettò altro e si gettò su di lui.
-Ehi, ma che fai?! Ferma! Sei matta?!- gridò quello cercando di fermare la ragazza che aveva cominciato a riempirlo di pizzichi sulla pancia.
-E' la mia rivincita!- 
-R-rivincita?!- ripeté lui incredulo cercando di difendersi
-Sì, per l'attacco dell'altra volta! E come vedi io sono molto più leale di te! Non uso la bacchetta io!- disse lei solleticandolo da tutte le parti.
-Ah sì?! E allora ti faccio vedere io!- ribatté  quello contrattaccando simultaneamente e cominciando a riempire a sua volta di pizzichi la ragazza che cercò di liberarsi e lo spinse di lato. Hermione rideva. Draco pure non poté più trattenersi e i due cominciarono a rotolare sull'erba senza neanche rendersene conto. Sembravano proprio due bambini. Ma era così bello esserlo...
-Non mi batterai un'altra volta Malfoy!- esclamò Hermione ritrovandosi sopra di lui.
-Questo è tutto da vedere- ribatté quello spingendola di lato e mettendosi a sua volta sopra di lei.
-Lo vedrai infatti- rispose lei spingendolo via e rimettendosi sopra di lui
-Non credo che sarà facile per te, sono troppo forte, io sono un ragazzo e tu una ragazza è già chiaro chi sarà a vincere!- esclamò lui ributtandola giù e risalendole sopra.
-Cosa cosa? E' chiaro chi sarà a vincere solo perché sei un ragazzo?!- esclamò lei buttandolo di lato -Questo proprio non lo dovevi dire!-
-Che c'è, colta sul vivo?!- fece lui rispingendola via e risalendole sopra.
-No, caro, semplicemente hai detto la cavolata del secolo!- rispose lei ribaltando ancora una volta le posizioni.
I due continuarono così per un altro po' di tempo, continuando a rotolare sull'erba l'una sopra all'altro decisi a non darsi per vinti.
-Allora sto vincendo?!- disse la grifoncina ritrovandosi ancora una volta sopra di lui .
-Non credo proprio!- rispose lui spingendola di lato e salendole sopra. Hermione stava già cercando di farlo rotolare via ma sta volta lui si tenne bene e non le diede modo di liberarsi.
-Sei in trappola!- esclamò il ragazzo compiaciuto riprendendo subito a torturarla.
La ragazza rise cercando di fermare le dita e le mani del ragazzo.
-Uffa! Non vale- esclamò rossa in volto per le risate -Tu sei più forte!-
-Te la sei cercata, Granger! Non sono stato io cominciare-
-Ok ok basta hai vinto!-
Il ragazzo alzò un sopracciglio guardandola con un sorrisetto sulle labbra
-Ti stai arrendendo?!-
La ragazza la guardò torva.
-Guarda che hai vinto solo perché sei più forte...-
-Quindi ammetti che..-
-No! Non perché sei un ragazzo, ma perché se tu fossi un mollaccione dopo tutti gli allenamenti del Quiddich saresti proprio messo male!- ribatté quella
-E poi ora che mi ci fai pensare non hai ancora vinto- aggiunse sgattaiolando fulminea da sotto il ragazzo -Prima dovrai riuscire a prendermi!-
E detto questo cominciò a correre.
-Cosa?! Ehi, non vale! Sei partita prima!-
La ragazza rise.
-Che c'è, paura di non farcela?-
-Paura? Non mi conosci!- rispose lui alzandosi in piedi con uno scatto e precipitandole dietro.
Hermione rise e continuò a correre veloce. Non sarebbe riuscito a raggiungerla. Se c'era una cosa in cui era imbattibile, oltre allo studio, era proprio la corsa. Ah-ah, glie l'avrebbe fatta vedere lei a quel pallone gonfiato!
Draco correva veloce ma ancora non era riuscito a prenderla, doveva ammettere che la ragazza era una vera gazzella.
-Allora Malfoy, cosa c'è, abbiamo trovato qualcosa in cui sono più brava di te?- chiese lei voltandosi a guardarlo mentre continuava a correre -A parte la bravura la furbizia e l'intelligenza?- aggiunse
-Ridi finché puoi. Ti ho dato vantaggio. Ma adesso preparati!- e detto questo Hermione vide il ragazzo scattare e correre più veloce.
Sì rigirò facendo ondeggiare la lunga chioma ricciuta ed emanò una risata cristallina. Draco rimase quasi ipnotizzato da quella visione e decise che l'avrebbe presa a tutti i costi. La ragazza si inoltrò nella foresta correndo fra gli alberi che ogni tanto la nascondevano alla vista del ragazzo.
-Che fai, ti nascondi?-
Una risata gli fece intuire che si trovava dalla parte opposta dalla quale stava cercando. Si voltò e la vide fare capolino da dietro un albero. Poi si rimise a correre e lui la inseguì.
-Certo che sei strana! Prima vuoi fare ad acchiapparella e poi vuoi giocare a nascondino!-
-Ti sto mettendo alla prova!- rispose la sua voce da dietro un abete poco lontano. Lui corse in quella direzione ma quando ci arrivò e vi sbirciò dietro lei era già scomparsa.
-Ah davvero?- disse lui cercandola fra le fratte.
-Beh ci riesci bene...- si affacciò sopra ad un cespuglio, ma non la trovò neanche lì. A quel punto si sentì bussare alla schiena. Si voltò di scatto ma lei si era già allontanata correndo.
-Sei furba Granger..- disse riprendendo a rincorrerla.
Ma la leggiadra figura della ragazza era già sparita fra gli alberi.
-Sono solo brava- rispose lei con falsa modestia, nascosta chissà dove.
-Te piuttosto mi deludi- riprese la voce, la sentì affannata.
-Credevo fossi più bravo- il suono veniva dallo stesso punto di prima, e riuscì ad individuarla nascosta dietro a un albero a pochi metri da lui. Sorrise fra se.
-Soprattutto credevo fossi più veloce, per giocare a Quiddich...-
Si avvicinò pian piano stando il più attento possibile a non farsi sentire.
-Vabbè che su una scopa non sei tu ad andare veloce... Però adesso ammetterai che in una cosa sono decisamente migliore di te! E... uh!!- la ragazza sussultò e trattenne il fiato per il colpo. Malfoy era appena sbucato da dietro l'albero dov'era nascosta e aveva poggiato le braccia sul tronco chiudendoci in mezzo la ragazza.
-Trovata-
-Ehm... già- arrossì
-A quanto pare ho parlato troppo...- si morse il labbro.
-A quanto pare...-
Hermione si guardò intorno nervosamente sempre mordendosi il labbro inferiore. All'improvviso si abbassò e sgattaiolò via dalle braccia del ragazzo.
Ma non fece in tempo a correre via che si sentì afferrare per il polso.
-Eh no! Sta volta non mi scappi-
Il ragazzo la tirò di nuovo a se. Hermione cercò di divincolarsi ma Draco la spinse nuovamente contro l'albero, intrappolandola.
-E adesso?-
La ragazza lo guardò continuando a torturarsi il labbro.
-A quanto pare non sei poi così furba-
-Eh già- rispose lei distrattamente cercando disperatamente con gli occhi un'altra via di fuga. Lui se ne accorse e le si avvicinò ancora di più ritrovandosi a sfiorare il corpo di lei con il suo.
-Che fai, cerchi di scappare?- soffiò a pochi centimetri da lei.
La ragazza si accorse in quel momento di quanto fosse vicino il viso di Draco al suo e trattenne il fiato.
-Mi spiace, sta volta non te lo permetto-
Continuando a fissarla si avvicinò ancora fino a far sfiorare le punte dei loro nasi. Poteva chiaramente sentire il respiro affannoso della ragazza che aveva assunto un inconfondibile colorito rosso sulle guance. Tutto d'un tratto però lei si abbassò e scivolò via da lui. Draco si voltò. Lei lo guardò poi corse via. Il ragazzo restò per un po' a guardarla allontanarsi. Credeva che stesse fuggendo, poi però all'ultimo momento lei si voltò e gli sorrise. Poi gli fece cenno con la mano di seguirla e continuò a correre.
Hermione correva a perdifiato, non si sarebbe fatta raggiungere. Ripensò al viso del ragazzo così vicino al suo. Ne era sicura, stava per baciarla. Sentì il cuore martellarle forte in petto. Non poteva. Non doveva assolutamente permetterglielo. Non voleva essere usata. Lui non avrebbe mai potuto darle nulla. Non l'avrebbe mai amata come lei amava lui. Lo sapeva. E non poteva permettersi di rovinare tutto. Non voleva soffrire. Si voltò a guardarlo. Le veniva dietro. Aveva un'espressione confusa e insieme dispiaciuta dipinta sul volto. No, forse era solo confusa... non era abituato a venire scansato da una ragazza. Questo pensiero in parte la consolò. Non si era pienamente convertita allo stato di oca senza cervello. Sorrise tristemente. Per quanto cercasse di restare se stessa, non poteva impedire al proprio cuore di battere per lui.
Sbucarono nuovamente al lago, lei corse fino a  riva e lì si buttò a terra, atterrando sull'erba soffice. Draco la raggiunse.
-Tana!- esclamò Hermione ridendo.
-Non vale- si lamentò lui, ma sorrideva.
Si buttò a sua volta a terra, accanto alla ragazza.
-Ti ho battuto, Malfoy!-
-Solo perché ti nascondevi!-
-Si chiama mimetizzazione, è un meccanismo di difesa-
-Oddio Granger, vuoi farmi biologia?-
-Ti servirebbe acculturizzarti un po'-
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. Poi gli venne un'idea.
-Se ci fosse qualcuno ad aiutarmi... sai, da solo non riesco molto a concentrarmi...-
Si girò su un fianco appoggiando il mento su una mano.
-Qualcuno molto bravo, che prenda bei voti...- la fissò con i suoi imperscrutabili occhi grigi.
-Arriva al punto, Malfoy-
-Vieni da me domani pomeriggio e aiutami a studiare-
La ragazza sgranò gli occhi.
-Cosa?! Intendi in camera tua?!?-
-Sì-
-Stai scherzando?!?-
-Assolutamente no, perché, c'è qualche problema?-
-N-no... ma...-
-Ma?-
Il cervello di Hermione non riuscì a trovare nessuna risposta plausibile. Per cui non rispose.
-Quindi è deciso?-
-Ok..-
-Subito dopo pranzo allora. Ti aspetto-
-Ehi, aspetta ma dovrei scendere nei sotterranei da sola, entrare nella sala comune Serpeverde e...-
-No no ferma. Ti dirò io quando venire, ti manderò un gufo-
-Ma...-
-Ma?-
-Ma devo venire da sola fino là?-
Il ragazzo alzò un sopracciglio.
-Che c'è hai paura?-
-Certo che no, ma con tutti quei viscidi Serpeverde...-
-Ehi, attenta a come parli-
-Ok, però non ti pare che se mi vedesse qualcuno... insomma, sono una Grifondoro...-
-Sta tranquilla, ti manderò un messaggio quando non ci sarà nessuno- rispose calmo il ragazzo.
Hermione lo guardò. Non si fidava pienamente, non era mai scesa nel covo dei Serpeverdi e si sentiva un po' in ansia.
Intanto la sera era calata e il cielo scuro era illuminato qua e la da tante piccole stelline che sembravano avanzare e indietreggiare ritmicamente come in una strana danza notturna.
I due ragazzi si misero a guardarle in silenzio godendosi quel venticello fresco che scendeva ad accarezzare loro il viso.
Draco si mosse per mettersi più comodo e per un momento incontrò accidentalmente le dita della mano della ragazza. Fu un contatto breve ma intenso. Lei ritrasse subito la mano ed evitò accuratamente di guardarlo, restando immobile a fissare un punto indefinito sopra di se. Il ragazzo anche rimase con la testa rivolta verso l'alto ma il suo sguardo si spostò sulla ragazza di fianco. Il suo profilo si allungava sinuoso sull'erba che con i suoi steli lunghi e sottili ondeggiava lentamente intorno a lei. Era leggermente illuminata dalla luce della luna il che la faceva apparire una creatura eterea, quasi una fata. Nei suoi profondi occhi dorati luccicava il riflesso tremolante delle stelle. Draco provò una voglia incontenibile di saltarle addosso, sentirla sotto di se e baciarla. Voleva sentire il sapore di quelle labbra invitanti che non erano mai state violate da nessuno, voleva sentire la morbidezza del suo corpo sotto il suo, voleva vedere cosa nascondeva sotto quella lunga divisa, così seria e pudica. Ma si limitò a guardarla, sospirando. Perché era sempre sfuggita appena lui le si avvicinava? Non voleva? Sapeva che non era come le altre. Non si sarebbe fatta fare da lui tutto quello che avrebbe voluto. E questo non aveva altro esito che accrescere ancora di più il suo desiderio. Si rese conto che non sarebbe riuscito ancora a lungo a reprimere i suoi istinti. E' vero, quella ragazza gli aveva fatto provare qualcosa di più del semplice desiderio, di più profondo, gli aveva fatto vibrare il cuore, ma non poteva negare di essere incredibilmente attratto anche dal suo fisico minuto e così inconfondibilmente femminile. Si immaginò ad accarezzare la sua pelle liscia, sentire sotto le sue mani quelle curve così ben nascoste dai vestiti, baciare quelle labbra succose e farvi accesso, entrando così dove nessuno era mai entrato. Rimase incantato a guardarla e a fantasticare su di lei così a lungo che non si accorse del tempo che passava. Ad un certo punto la ragazza si alzò e guardandolo di sfuggita gli disse che era ora di andare. Lui obbedì in silenzio e insieme tornarono al castello. Domani. Si disse. Domani non le sarebbe resistito più.











Ciaooo!! Scusate se aggiorno così tardi, ma ho avuto 1 po' d problemi... spero cmq ke il cap vi piaccia!^^ Allora, chissà di che cosa voleva parlare Blaise a Draco? E cosa succederà in camera del bel serpeverde? Ed Hermione? Per quanto ancora gli resisterà? Spero di avervi abbastanza incuriosite ^^
Ringraziamenti a...
Arwen_90: Ginny e Luna infatti sono un po' pericolose... quanto a blaise e Pansy... (puntini puntini), spero ke il cap t sia piaciuto! Conto d pubblicare presto il prox, sempre ke nn ci siano altri problemi...
Biscottolina_: iiii 1 nuova lettrice!!  *.*  ke bello, sn emozionata!! ciao! sn contenta ke la mia ff ti piaccia, e ke apprezzi il modo in cui scrivo ^^ spero d nn averti fatta aspettare tr x qst cap, ma cm ho detto ho avt 1 po' d cosucce da fare... spero cmq ke anke qst ti piaccia^^
lilycullen: davvero ti ha detto qst?? Ma allora sta davvero cambiando! E io ke credevo fosse tt 1 mia vana speranza! XDXD Spero di nn starmi facendo odiare tr x rimandare sempre qst dannato bacio... ma ogni cosa a suo tempo! Sxo cmq ancora d nn averti delusa! =)
mediana: sono contenta ke tu sia daccordo nel far aspettare questo bacio ancora 1 po'... il punto è ke nn riesco proprio ad immaginarmi Hermione ke cede così facilmente! Già il fatto ke si stia innamorando d Draco... ma arriverà, arriverà, prima o poi... ^^
whateverhappened: vegente, nn t smentisci mai, anke sta volta hai detto qlks ke fa capire ke tu sai cosa scriverò... ma nn dico nnt, così x ki nn l'avesse ancora capito... spero ke anke qst cap t sia piaciuto! 1 bacio ^^

           ... e anke a tt qll ke leggeranno solamente!
                             1 bacio a tt, ciauuuuuuuuuuu ^^
   
 
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