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Autore: I aint bothered    11/08/2008    7 recensioni
"Era una giornata come le altre nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Mentre, come al solito, James e Sirius stavano seduti alla scrivania della McGrannit per scontare la loro ennesima punizione, Remus era in biblioteca e studiava in compagnia di Lily."
...E poi cosa succederà?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà! Grazie a tutti quelli che hanno letto, a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti e a quella simpaticona che ha commentato! ;)
Ecco la seconda parte! Commentate in tanti, per favore! Per sapere se vi è effettivamente piaciuta! Mi raccomando!
Buona lettura!



La scritta

Quando finalmente furono le 17 e 30, James non stava più nella pelle. Era vestito in maniera molto semplice, ma che dava nell'occhio: un jeans azzurro con una camicia blu, portata con le maniche arrotolate fino al gomito e leggermente sbottonata sotto il collo.
Mentre camminava freneticamente e con impazienza avanti e indietro nella Sala Comune, ecco che all'improvviso arrivò Lily, in tutto il suo splendore.
I capelli rossi e ondulati raccolti in una treccia, tenuta da un fermaglio di swarowsky. Un trucco leggero metteva in risalto gli occhi smeraldo.
Portava un vestito di cotone bianco fino al ginocchio, e aveva in vita una cintura di cuoio marrone. Ai piedi dei sandali bianchi con una cavigliera d'argento.
"Wow! Sei bellissima, piccola!"
"No, nient..."
"Ah, ah, ah! Oggi è il mio giorno! Concedimi almeno di chiamarti come voglio! Per un giorno puoi fare un sacrificio..."
"E va bene... Ma solo per un giorno! Vedi di non abituartici!"
Lui le schiacciò l'occhio e le porse un braccio.
"Andiamo?"
"Sì, ma dove mi vuoi portare?"
"Dal momento che, conoscendo il tipo, questa potrebbe essere la prima e l'ultima volta..."
"Sono contenta che tu abbia questo concetto ben chiaro in mente..."
"...Che potrebbe essere la prima e l'ultima volta, vorrei lasciarti un bel ricordo. Voglio lasciarti a bocca aperta. Non voglio essere banale come Mark..."
"Evita i commenti, possibilmente..."
"Okay, non voglio essere banale, come qualunque altra persona al mondo, perciò avevo in mente di farti passare una serata diversa da quelle che hai già trascorso. Voglio che sia tutto speciale. Unico."
"E quindi dove si va?"
"Ehm... Soffri di vertigini?"
"No, perchè?"
"Menomale! Sei mai salita su una scopa?"
"No, ma perchè? Cosa c'entra questo??"
"Niente. Tranquilla. Fidati di me...Per una volta. Ti puoi fidare di me. Non permetterei mai che ti possa succedere qualcosa."
"Okay..."
"Vieni..." e le prese dolcemente una mano, attento a non farle del male. Lei si accorse di tale delicatezza, e apprezzò il gesto. Così si lasciò guidare, fidandosi, come aveva chiesto lui.
Uscirono dalla Sala Comune e andarono a prendere la scopa di James. Usciti in cortile poterono spiccare il volo.
"Ma dove stiamo andando?"
"Sorpresa! Ti piacerà, vedrai."
"Se lo dici tu..."
Dopo aver sorvolato e superato il castello proseguirono per qualche altro chilometro. Lily guardava il panorama dall'alto, sbalordita. Il castello era senz'altro un'altra cosa visto da lì.
Ad un certo punto, arrivati sopra una radura piena di alberi e fiori, si accorse che James aveva cominciato ad atterrare. Mano a mano che si avvicinavano al terreno si accorse che al centro di questa radura vi era un tavolo con due sedie, un pugno di fiori posti al centro, vicino ad una candela, e un servizio di posate d'argento.
Scesi dal loro mezzo andarono subito a sedersi. Lui l'accompagnava tenendole la mano.
"Wow! Che posto magnifico! Ma chi...?"
"Nessuno sa dell'esistenza di questo pezzo di Paradiso, solo io e i Malandrini."
"Non è che..."
"No tranquilla, non verranno." poi alzò lo sguardo al cielo
'Luna piena!' pensò, e poi disse :"Hanno altro da fare, altri impegni."
"Okay! Beh... Tutto questo è solo per me?"
"Certo che no, per TE e per ME, è diverso!" e accennò un sorriso.
Lei ricambiò.
"E allora, quando si mangia?"
"Subito! Aspetta un secondo..." si allontanò e scomparve dietro un cespuglio. Poi tornò con un carrellino con delle portate sopra.
"Mi sono permesso di deliziarti con la mia cucina! Dicono che non cucino affatto male... però mi fiderei di più di un tuo giudizio..."
"Se ci tieni tanto... cosa propone lo chef da mangiare?"
"Linguine allo scoglio, con frutti di mare, ho saputo che è il tuo piatto preferito..."
"Mmmh! Gnam! Dai, bando alle ciance! Fammi provare! Il viaggio mi ha fatto venire fame!"
Lui le porse la sua porzione. Mangiarono bene. Lei chiese pure il bis. Alla fine della cena il tavolino scomparve magicamente e al suo posto comparve un tappeto di fiori coloratissimi. James ne raccolse un paio e glieli porse, poi la invitò a sedersi vicino a lui sull'erba.
"Davvero, James, sei un cuoco bravissimo! Potrebbe aprirti una strada per il futuro..."
"Niente da togliere ai cuochi, ma avrei ben altre aspirazioni per il mio futuro..."
"Interessante. Hai organizzato tutto tu?"
"Sì. Ti è piaciuta l'atmosfera?"
"Fantastica, complimenti."
"Te l'ho detto, volevo che fosse speciale, indimenticabile per te."
"Lo sarà..."
"Davvero?"
Lei arrossì e cambiò immediatamente discorso.
"Ma si può sapere perchè guardi sempre l'orologio?! Hai fretta forse?!"
"No, assolutamente no. Fosse per me starei qui con te per tutta la vita... Guardo l'orologio perchè tra un poco c'è una sorpresa per te. E devo stare attento all'orario perchè se no ce la perdiamo, e dopo che l'ho organizzata..."
"Di cosa si tratta?"
"Non te lo dico, è una sorpresa."
"Ma io sono curiosa!"
"Non manca molto, te lo prometto."
"E va bene..."
"Che bellina che sei quando fai l'imbronciata, sembri una bambina piccola, e mi fai una tenerezza incredibile!"
"Grazie..."
"Figurati."
"Parliamo di altro? Così non penso alla sorpresa..."
"Sì, posso farti una domanda?"
"Se proprio devi..."
"Mi dispiace, ma devo. é una cosa che mi logora dentro... Tu l'hai fatto apposta a baciare Mark davanti a tutta la scuola, quella volta, vero? Dimmi la verità, ti prego..." Lei arrossì di vergogna, l'aveva sorpresa con questa domanda.
"Sì e no..."
"Che vuol dire 'sì e no'?"
"Che mi sono fatta baciare perchè ce l'avevo a morte con te..."
"Mi fa piacere che usi un tempo al passato... Comunque, e perchè no?"
"Perchè poi lui ci ha preso la mano e non mi mollava più..."
Lui ebbe un fremito, e a Lily parve che avesse stretto i pugni per la rabbia. Si sentiva in colpa.
'E Remus che voleva togliere la parte del pugno dal piano! Io lo massacro! Altro che semplice pugno...'
Guardò per l'ultima volta l'orologio, poi picchiettò con il dito sulla spalla di Lily e le indicò il cielo, in silenzio.
Non appena ebbe alzato lo sguardo le si presentò uno spettacolo strabiliante.
Moltissime stelle si mossero per formare una nuova costellazione. L'immagine rappresentava un volto maschile con gli occhiali e un altro femminile con la fronte leggermente coperta da una ciocca di capelli ondulati. Incredula riconobbe il volto suo e di James uniti in un bacio e sotto quest'immagine dopo qualche secondo comparve la scritta:
"Lily, piccola mia, ti amo! Non lasciare che ciò rimanga solo un sogno."
E' inutile dire che lei rimase a bocca aperta.
"T-tutto questo solo per me?"
Lui si limitò ad annuire.
"E'...é...Unico."
"Menomale, sono contento. D'altronde era questo che volevo, no?"
"Non pensare a Mark, James. Te ne prego. Adesso sono con TE non con LUI."
"Hai ragione, non voglio rovinare la serata. Devi avere un bel ricordo."
"Ne avrò uno splendido ricordo."
Lui le sorrise. Lei, sollevata, ricambiò.
Passarono dell'altro tempo a parlare, scherzare, ridere. Insomma Lily non poteva assolutamente lamentarsi.
Durante il ritorno, Lily si addormentò. A James Sembrava una bomboniera.
Arrivati al castello, la portò in braccio fino alla Sala Comune, poi dovette svegliarla. Si salutarono. Lei lo ringraziò, e salì nel suo dormitorio.

L'indomani mattina Lily non si presentò a colazione e James ebbe timore che potesse essere colpa sua. Ad un certo punto sentì dire ad un'amica di lei che era chiusa nel suo dormitorio a piangere perchè le era arrivata all'orecchio la voce che lui, James, aveva detto a tutti che la sera prima si era portato a letto Lily.
Ovviamente non era così, la loro uscita della sera prima era stata molto pulita. E i suoi amici lo sapevano bene, per fortuna.
Di nascosto, usando la Mappa e il Mantello dell'Invisibilità, nel pomeriggio si era intrufolato nel dormitorio femminile e aveva cercato di parlare con Lily, per dirle la verità.
"Ti giuro, Lily! Non ho detto niente! Quante volte te lo devo dire??" continuava a ripeterle, ma lei non sentiva ragioni.
"Non voglio vederti piangere! Mi fa morire!"
"SEI UNO STRONZO! MI FAI SCHIFO!"
"Ma Lily... Ti prego!"
"VATTENE! ESCI DALLA MIA VITA!"
"No, Lily! Non farmi questo! Pensa a ieri sera! A quanto ci siamo divertiti!"
"MI HAI INGANNATA!"
"Io non ti ho ingannata! Io non ti ingannerei MAI!"
"VATTENEEEEEEEEEE!"
"Okay, me ne vado... non ti disturbo più..."

Dopo circa una settimana gli arrivò all'orecchio che era stato Malfoy a inventarsi tutta quella storia.
"Lily! Lily! Che ti avevo detto? Non ero io! è stato Malfoy maledetto a imbastire tutta quella scenata patetica!" gridò lui, correndole incontro nel corridoio del quarto piano.
"Capisco..."
"Ma, non sei contenta che puoi avere una conferma che io non sono quello che credi?"
"Onestamente non mi interessa..."
"Ce l'hai ancora con me, vero?"
"Esatto."
"Ma anche se non c'entro niente??"
"Tu c'entri sempre qualcosa."
"Grazie, mi stai dicendo che sono sempre nei tuoi pensieri?"
"No. Ti piacerebbe..."
"In effetti, sì."
"Cosa vuoi Potter?"
"Hai dimenticato il mio nome? Mi chiamo James..."
"Che vuoi Potter?"
"Uhm, Uhm. James..."
"Che vuoi Potter?"
"James."
"Potter."
"Non ti dico cosa voglio se non mi chiami con il mio nome di battesimo, Evans..."
"Cosa vuoi?"
"Non cercare di aggirare l'ostacolo non chiamandomi! E dai, che ti costa, Evans, mi piace come dici il mio nome, Evans..."
"Che vuoi... James?" disse finalmente lei, sbuffando.
"Usciresti con me di nuovo?"
"No."
"Come no? Perchè? Ci divertiremo un sacco!"
"Perchè non mi va!"
"Capito... Peccato... A dopo!" e scappò via svelto. All'inizio lei non ci fece caso, ma poi durante le lezioni pensò che le sembrava strano che avesse insistito così poco.
Alla fine di tutte le lezioni, e anche dopo la cena si sentirono dei botti venire da fuori, simili a degli spari. Quasi tutti gli studenti uscirono di corsa per vedere cosa stesse accadendo.
Non appena fu fuori, Lily vide James a cavallo della sua scopa e dietro di lui, sotto gli occhi di tutti, dei fuochi d'artificio che formavano la scritta : "LILY, POTRAI PERDONARMI PER QUELLO CHE NON HO FATTO? VUOI USCIRE CON ME E DARMI UN'ULTIMA POSSIBILITA'?"
"Allora? Vuoi uscire con me?" urlò lui dall'alto.
"Sì..." disse emozionata.
"Vedi che non puoi più tirarti indietro, lo sai?"
"Okay!"
Sceso dalla scopa, si avvicinò a lei e la portò in disparte.
"Preparati, perchè alle nove si esce! A dopo!"
"Dove vai?"
"A prepararmi! Devo farmi bello per la mia dama, no?" lei sorrise.

Quando lui andò a prenderla indossava una gonna blu e una camicetta bianca con dei sandali di corda, lui invece una camicia azzurra portata dentro un semplice jeans bianco.
"Stavolta ti porto a ballare!"
"Adoro ballare! Che bello!"
"Sono contento di avere azzeccato anche stavolta."
"Dove mi porti?"
"Al 'Magic Pub', dicono che stasera ci dovrebbero essere le Sorelle Stravagarie, so che ti piacciono."
"Grande!"
Quella sera fu davvero uno spasso per i due, ballarono tutto il tempo, da soli e insieme. Insomma avevano passato una bella serata. Al ritorno parlarono di quello che era successo l'ultima volta che erano usciti e dell'equivoco. Lui le spiegò che era stato Malfoy, e lei si scusò per come lo aveva trattato.
Quando arrivarono davanti al quadro della Signora Grassa si accorsero che era vuoto e che quindi non sarebbero potuti entrare perchè  nessuno avrebbe aperto il quadro se non qualcuno da dentro, e alle tre del mattino era davvero difficile trovare qualcuno uscire dalle Sale Comuni.
Decisero allora di andare al lago per riprendersi dal rumore assordante del concerto.
Mentre andavano via si accorsero della Signora Grassa che dormiva in un altro quadro.
"Sai Lily, sento di potermi fidare di te..."
"Certo che puoi."
"Vorrei confidarti un mio grande, enorme segreto..."
"Dimmi pure, sono tutta orecchie..."
"Ti ricordi quel cervo che hai spesso incontrato qui vicino al lago?"
"Sì"
"Beh... vedi..."
"E' tuo?"
"Non proprio... Vedi... Insomma, SONO io..."
"Come SEI tu?"
"Sì, sono io. Sono un Animagus. Pure Sirius e Peter lo sono."
"Davvero?"
"Sì"
"E Remus?"
"Per Rem la cosa é diversa... Lui non può scegliere."
"Che vuoi dire?"
"Lui... Lui... Ricordi che almeno una volta al mese non lo si vede per alcuni giorni?"
"Sì, è un tipo fragile, cade spesso malato..."
"No, Lily. Lui manca perchè ha bisogno di riposo dopo la trasformazione."
"Trasformazione?"
"Lily, Remus è un lupo mannaro. Io, Sirius e Pete siamo diventati Animagus per poterlo aiutare nelle notti di luna piena."
"Non ci posso credere..."
"Ti prego di non farne parola con NESSUNO...."
"Stai tranquillo, non saprà niente nessuno. Povero Rem..."
"Ormai l'ha accettato... Grazie al nostro aiuto anche..."
"Siete dei bravi amici..."
"Era il minimo che potessimo fare."
"Sono orgogliosa di te, James."
Lily chiuse gli occhi e si lasciò finalmente baciare. Fu un bacio dolce, ma impetuoso, passionale. Non era come se lo aspettava.
Rimasero per qualche minuto a baciarsi, poi lui si allontanò dolcemente e le disse:"Ti amo, Lily."
"Ti amo, Pott...James."
Lui la guardò ad occhi aperti, sbalordito.
"Ho sentito bene?"
"Sì, ti amo James. E sono stata una cretina a non capire prima la persona fantastica che sei!"
Non potè fare a meno di ribaciarla. A quel punto fu inevitabile dischiudere le labbra e fare incontrare le loro lingue in una dolce danza.
I due si baciavano con trasporto, con sentimento vero e pulito.
Quando si divisero, fu lui a parlare per primo.
"Allora, dato che sono una persona fantastica non ti dispiacerà diventare la mia ragazza?"
"Certo che no!"
"Lily Evans, sei davvero in te? Che ne hai fatto della mia Lily??"
"Scemo!" disse buttandogli le braccia al collo gli diede il loro primo bacio da fidanzati.
Continuarono a scherzare per quasi tutta la notte finchè non si addormentarono distrutti, abbracciati sulla riva del lago.

La mattina dopo per i Malandrini fu una grande sorpresa vederli arrivare mano nella mano.
"Cosa mi sono perso?" chiese Sirius.
"Niente, Sir, ne parliamo poi..."
"Allora Lily, posso considerarti mia cognata?"
"Non correre troppo Sirius..." intervenne Remus.
"No, ha ragione. Sì, puoi." gli disse lei.
"Che bello! Ora finalmente quando parlerò con James, non sarà per lamentarsi o per organizzare piani per come uccidere meglio Mark..."
"A proposito di Mark... Devo fare una cosa... Arrivo subito..." e Lily si allontanò da loro per avvicinarsi a Mark.
"Mark?"
"Lily!"
"Volevo solo dirti che ho saputo che sei stato tu a inventare tutta quella cosa. Beh, non è servito a niente, perchè io e James stiamo insieme e tu adesso per me sei soltanto un idiota!"
"Insieme?"
"Sì, siamo felicemente fidanzati da un giorno, anzi da una notte."
"Capito..." disse lui con un filo di voce.
"Beh, cancella il mio numero e tutto ciò che mi riguarda dalla tua vita, io ormai appartengo e apparterrò per sempre a James. Addio." e dopo essersi voltata tornò al tavolo dei Malandrini.
Da quel giorno lei passò tutte le sue giornate con James e i suoi amici, e così Remus ricevette una mano per fare i compiti agli amici, perchè ormai di James si occupava lei, e da aiutare gli restava solo Sirius.
   
 
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