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Autore: bulabula00    18/06/2014    1 recensioni
Una raccolta dove ogni capitolo rappresenta una singola storiella, dedicata ogni volta a una coppia diversa.
La prima vicenda, incentrata su Gray e Juvia, racconta della dolce maga d'acqua che, stanca dei continui rifiuti del mago di ghiaccio, decide di andare avanti senza di lui. Ce la farà il gelido mago a far risplendere il sole?
Il secondo racconto è basato sulla coppia Nalu! È vero che Natsu non ha paura di nulla? Scopritelo leggendo questo capitolo! ^-^
*PREMESSA*
Questo è il primo racconto che scrivo basato su un fanon (e si vede), ma ultimamente sono proprio impazzita per questo manga e le sue "coppie", quindi ho deciso di provarci, sebbene io non abbia mai amato molto le fanfiction.
Buona lettura, spero molto vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Mirajane, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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La battaglia contro i mostri di Zeref era terminata da appena una settimana, ma tutti quanti si stavano dando un gran daffare per (ri)ricostruire la gilda, eccetto Natsu, che, preso dal suo spirito “combattivo”, aveva solo arrecato danni.
Era un pomeriggio soleggiato,  i membri di Fairy Tail erano di buon umore e, sebbene stessero lavorando, non mancava il sottofondo di risate allegre.
I maghi di Sabertooth si erano aggregati alla ristrutturazione, così come quelli di Lamia Scale, con grande disappunto di Gray, che, infastidito, teneva sott’occhio Lyon.
Persino alcuni cittadini di Magnolia avevano preso parte ai lavori, entusiasti di poter aiutare la gilda più celebre e potente di Fiore.
Grazie alla pozione preparata da Porlyusica, Laxus e tutti gli altri feriti si erano ormai ripresi e la preoccupazione dei loro compagni era finalmente svanita.


Ad un certo punto il master, con voce autoritaria, chiamò Natsu, che veniva giusto di concedersi uno spuntino insieme a Happy.
Salamander si avvicinò svogliato, per poi chiedere: “Che c’è nonnetto?”
Makarov, ora imbarazzato, venne circondato da altri maghi della gilda e iniziò a spiegare: “Beh ascolta Natsu… siamo un po’ a corto di soldi e avremmo bisogno che tu accettassi un lavoro per guadagnare denaro a sufficienza per completare la ricostruzione.”
“Ohh, dovrò combattere e distruggere cose! Whaa, sono tutto gasato!” esclamò Natsu euforico.
“Beh ecco,” continuò il vecchio “questo è un incarico un po’ diverso. Dovrai essere la cavia di un esperimento magico”.
“Cooooooosa?!” esclamò Natsu indignato. “Non se ne parla! Non sono uno stupido topo!”
“Sapevo avresti reagito così” disse sconsolato Makarov “ma sappi che il tuo compito consiste solo nel dormire.”
Gli occhi del drago di fuoco si illuminarono: “Ok, accetto!”
Il master sorrise divertito.
“Bah, in fondo non c’è molta differenza fra Natsu e un topo” s’intromise Gray.
“Come osi, ghiacciolo striminzito?!” urlò Salamander gettandosi su Gray, che gridò a sua volta: “Idiota dal cervello bruciacchiato, ora ti faccio vedere!!!”
Fortunatamente, Erza sfoderò la spada e disse: “Ci sono problemi?”, interrompendo immediatamente il combattimento.
“Lucy, che ne dici di accompagnare Natsu e Happy?” propose Erza, facendo intendere che non era un consiglio bensì un ordine.
La maga degli spiriti stellari, notando il tono di Titania, si affrettò ad annuire spaventata.
Mentre gli altri parlottavano frenetici, Mirajane si avvicinò discretamente al master, domandandogli: “Ci teneva proprio ad allontanare Natsu dai lavori, eh?”, facendolo sorridere maliziosamente.


Dopo che il dragon slayer si era fatto fare un incantesimo da Wendy contro la chinetosi,
Natsu, Lucy e Happy si erano incamminati verso la stazione di Oshibana.
Il viaggio risultò comunque disastroso: a quanto pare la magia non aveva avuto effetto.
Così Lucy trascorse tutto il tragitto sorreggendo il suo disorientato amico, che alla fine si era sdraiato appoggiando la testa sulle sue gambe.
Una volta arrivato a Onibs e sceso dal treno, il trio si allontanò dalla stazione, con Natsu che strisciava a terra piagnucoloso.
“Sei proprio cattiva Lucy, perché non aiuti Natsu?” domandò Happy con fare sorpreso.
“C-cosa?! Io?! Ma se l’ho aiutato per tutto questo tempo!” sbottò la bionda “E non ha nemmeno ringraziato! Piuttosto tirarlo su tu, Happy!” il piccolo Exceed ubbidì subito, impaurito, mentre Lucy accelerò il passo rabbiosa.

Qualche minuto dopo i tre raggiunsero una casetta di pietre situata al limitare della città. L’abitazione sembrava abbandonata.
Lucy bussò, titubante.
La porta si spalancò improvvisamente e un vecchio uomo con i capelli grigi arruffati si piombò loro davanti, esclamando": “Ahhh voi siete i maghi! Benvenuti-benvenuti! Io sono Dom”.
Natsu, Lucy e Happy balzarono indietro dallo spavento.
“Allora, chi sarà la mia cavia?” domandò Dom con uno sguardo inquietante.
“Ehm, io credo di dovermene andare” bofonchiò Natsu facendo retrofront, ma la maga degli spiriti stellari lo afferrò per la maglietta, impedendogli di scappare.
“Non essere vigliacco Natsu. Hai forse paura?” lo provocò Lucy.
Il dragon slayer s’irrigidì e si voltò di scatto, urlando: “Io non ho paura di nulla!” poi, rivolto all’uomo misterioso: “Sono io la tua cavia! Forza vecchio, iniziamo!!!”

I maghi furono accolti e il signore dai capelli crespi fece sdraiare Natsu su un lettino.
“Andrà tutto bene”, disse Dom prima di far inalare alla sua cavia un gas argenteo, che fece cadere il dragon slayer in un sonno profondo.


Natsu si svegliò improvvisamente. Si guardò intorno agitato: nella casa non era rimasto più nessuno. Era solo.
Un attimo dopo, dalla porta posteriore, rientrò Dom, sorridente, con Happy che gli volava dietro.
“Allora, come ti senti?” chiese il vecchio.
“Sto bene, voglio dire… come al solito” rispose Natsu “ma dov’è finita Lucy?”
Dom guardò la sua cavia con aria sopresa: “Ragazzo, non su di cosa tu stia parlando. Chi è questa Lucy?”
Salamander si alzò di scatto e afferrò l’uomo dalla maglietta, sollevandolo da terra. “Cosa hai fatto alla mia amica?!” urlò Natsu furioso.
“Natsu… cosa stai facendo?” domandò preoccupato Happy “Non conosciamo nessuna Lucy!”
“Voi mentite!!!” urlò il mago di fuoco con gli occhi lucidi, che corse fuori dalla casa chiamando il nome della sua compagna.
Non udendo alcuna risposta, il mago cadde in ginocchio, affranto. “Ti troverò Lucy! Giuro che ti troverò!”
Poi tutto divenne nero.
Quando riaprì gli occhi, Natsu si sentiva spaesato. Dove si trovava?  
Poi nella sua visuale apparve una chioma bionda, e il dragon slayer riconobbe subito Lucy. Sollevato, con uno slancio il mago abbracciò la ragazza, rimasta impietrita di fronte a tale reazione.
Un attimo dopo, imbarazzato, Natsu si staccò, domandando al vecchio: “Cosa diavolo è successo?!”
Dom rispose tranquillamente: “Ti ho dato un siero della paura. Coloro che lo assumono vengono proiettati nello scenario che più li terrorizza. Vedendo come ti agitavi nella brandina, dovrebbe aver funzionato.”
Natsu arrossì violentemente e poi, riassumendo un atteggiamento incurante, disse": “Ok, ora però pagaci, siamo di fretta”.

Il trio camminava silenzioso verso la stazione, quando Lucy domandò, curiosa: “Allora Natsu, qual era il tuo scenario?”
Il ragazzo si limitò a sbuffare e a fissare il pavimento.
Lucy incrociò le braccia, indispettita: “Mi chiedo proprio cosa sia venuta a fare. Prima ti comporti come un ingrato, mentre dopo mi ignori! Tornatene a casa senza di me, Natsu!” esclamò con rabbia la maga stellare, mentre imboccava un’altra via.
All’improvviso, Natsu fece uno scatto maldestro verso di lei, bloccandole la via e afferrandola per i polsi.
 Lei lo guardò dritto negli occhi, con sguardo duro.
Natsu prese un respiro profondo, dopodiché mormorò: “Non mi abbandonare, Lucy. Non è vero che non ho paura di nulla… io ho paura di una vita senza di te. E grazie, grazie per tutto, Lucy.”
Lucy, inizialmente esterrefatta, si rilassò e sorrise raggiante, buttandosi al collo di Natsu e baciandolo con ardore. Il dragon slayer ricambiò e quando le loro labbra si staccarono, i due iniziarono a ridere felici, mentre Happy dall’alto esclamava: “Si pppppiacciono!”
   
 
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