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Autore: lexus988    26/06/2014    4 recensioni
Il figlio di Poseidone Percy Jackson ed il figlio di Giove Jason Grace, dopo le svariate sventure di cui sono stati vittime (ultima la battaglia con le forze di Gea), si ritrovano catapultati all'interno di una "arena". Non una qualsiasi ma quella utilizzata nei 75esimi Hunger Games. All' interno di questa trappola saranno messi a dura prova e subiranno pressioni fisiche e mentali. Riusciranno i due semidei ad eludere le varie insidie all'interno dell'arena e a spodestare coloro che manovrano questi giochi?
Che i giochi abbiano inizio.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Jason Grace, Percy Jackson, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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La domanda di Percy mi ha scombussolato all'improvviso! Sono figlio di Giove! Dio del cielo e degli dei! Ovviamente non possono piacermi i sotterranei. Forse non l'ho mai detto a nessuno perché non ce n'era mai stato il bisogno, ma penso che ora dovrei dirlo a Percy.

"Emh non so come dirtelo ma.." mi blocca e cerca di finire la frase

"Hai una cotta per me?"

"No diamine, ma come ti è venuto in mente? Bleah!"

"Ah menomale perché volevo ricordarti che ho una SPLENDIDA ragazza a casa!" mi sorride e mi fa l'occhiolino "e poi se anche fosse, non sei il mio tipo Jas." lo dice con una risata strozzata in gola.

"Per tutti gli dei, vuoi sentirmi invece di continuare a sputare parole a caso da quella tua boccaccia?"

"Mhh penso di poterci riuscire.... Spara!"

"Sono claustrofobico!"

"Claustroche???? È un insulto o qualcosa del genere?"

"No! A volte penso proprio che tu mi stia prendendo in giro. Comunque vuol dire che ho paura degli spazi chiusi e stretti!"

"Mi dispiace per te amico, questo è l'unico modo per raggiungere Nico"

"Bene, allora mi sforzerò...." lo dico con una voce talmente abbattuta che anche Percy capisce che è un'azione che faccio contro voglia, però sembra non dargli tanto peso perché si gira e si getta nella voragine. Io lo seguo a capofitto.

Devo dire che in quanto a atterraggi non sono molto fortunato, diciamo che sono una specie di gatto al contrario, e anche questa volta, per non smentire nessuno, atterro rumorosamente di schiena.

"Ahia!" esclamo.

"Amico dovresti curare il tuo atterraggio o rischi di romperti qualcosa, un giorno di questi!" mi guarda sorridendo.

"Già" dico rialzandomi in piedi "se usciamo vivi di qua mi darai un pò di ripetizioni tu giusto?"

"Ai suoi ordini Giove Junior"

Non obbietto sulla scelta del soprannome perché so che poteva capitarmi di peggio, molto di peggio.

Il tunnel è lungo e stretto e a me già manca l'aria. Non so come faccia Percy a sentirsi a suo agio nonostante sia figlio di Poseidone. Di solito mare e terra non vanno molto d'accordo!

"Ehi Percy" dico con il respiro affannato "perché sei così a tuo agio sotto terra?"

"Diciamo che un po mi hanno aiutato le metropolitane di New York"

"E l'altro po? Chi ti ha aiutato?" chiedo con il fiato corto

"Diciamo che è uno dei pochi benefici che porta essere stato nel tartaro..."

Lo dice in tono cupo quindi preferisco non continuare il discorso.

Camminiamo, camminiamo e CAMMINIAMO. Da quanto tempo ormai? Ho perso il conto delle ore dentro questa trappola ma sto tenendo quello dei giorni. È appena il secondo e sento già venire meno le mie forze. Non appena inizio a pensare a dove poter trovare cibo nelle prossime ore, Percy mi ferma con un gesto della mano. Sta sbirciando da dietro un angolo di roccia. Cosa sta spiando? Mi avvicino a lui e mi affaccio.

No. Non è possibile. Non può essere lei. Solo qualche mese fa avevamo distrutto la sua casa, le sue fantastiche opere ed ora era di nuovo davanti ai miei occhi. Dopo averla vista trascinarsi nel tartaro anche i miei amici?

Non faccio in tempo a chiedere a Percy se era davvero lei che il figlio di Poseidone è scomparso. Ora è in mezzo all'ampia stanza che ospita quell'orrendo mostro! Tira fuori Vortice dalla tasca e subito dopo urla:

"Aracne sporca tessitrice!" il mostruoso ragno si volta lentamente come per assaporare l'odore di quelle parole. Vorrei andare al fianco di Percy ma sono sicuro che sarò più d'aiuto se resterò nella penombra ad aspettare.

"Perceus Jackson, fidanzato di Annabeth Chase, non che figlio di Poseidone e di Sally Jackson. Potrei chiamarti sporco mezzosangue per ricambiare la tua offesa ma dato che sono al di sopra dei tuoi insulti ti chiamerò solo moscerino, perché è questo che sei!" la sua voce non è alta, non sta urlando eppure mi fa irrigidire come se lo stesse facendo. In quel momento Aracne "spara" una ragnatela addosso a Percy il quale viene attratto verso una rete più fitta e più grande.

"Ecco" penso tra me e me "è questo il momento giusto per uscire allo scoperto!". Faccio un passo verso la sala, ma poi mi blocco. No, non posso andare, almeno non senza una strategia. Ed è in quel momento che vedo che la missione sarà più ardua. Appeso, apparentemente privo di sensi, a testa in giù c'è un ragazzo.

"Nico!"

  
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