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Autore: jiulia_oh_gosh    30/06/2014    0 recensioni
Ecco una raccolta di fanfic su code lyoko, in particolare su Ulrich e Yumi e sul loro futuro da fidanzati, conviventi, coniugi e genitori di 3 bellissimi bimbi (che poi diventano ragazzi adolescenti…) Xana c’è, ma arriva dopo, e non è cattivo ma buono, il cattivo è un altro…non dimentichiamo di aggiungere che ci sono i loro vecchi amici con le loro favolose famiglie.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ulrich mandò un messaggio alla sua amata:
"amore mio, ti ricordi, per caso, se abbiamo ancora dei contatti per rintracciate i nostri vecchi amici?? Ti amo!!! –Ulrich."
Gli arrivò poco dopo la risposta:
"quali amici?? Quelli che abbiamo conosciuto al mare due anni fa?? Penso che il loro numero di telefono sia nell’agenda… ti amo anch’io - Yumi".
Ulrich era arrivato al lavoro:
"no, quelli del college… Aelita,Odd,Jeremi e William - Ulrich".
Yumi finì la riunione e rispose a Ulrich:
"ah… non lo so… penso che anche loro siano nell’agenda…aspetta forse in una scatola ho anche qualche recapito… perché ti interessa?? –Yumi"
Ulrich sorrise:
"così avevo voglia di rincontrarli… era un po’ che non li sentiamo!!! - Ulrich>>
"arriverò a casa sicuramente prima io; te li cerco e te li metto sul tavolo. -Yumi"
"perfetto amore, ci vediamo a casa!!! –Ulrich"
"ciao <3 –Yumi"
Ore 15
Ulrich lavorava in azienda, mentre Yumi stava per parcheggiare la macchina a casa; lei salì le scale ed arrivò in camera sua e di Ulrich, si arrampicò su una scala e raggiunse una scatola ingiallita e impolverata. La tirò giù e l’aprì sul letto.
Dentro c’erano i suoi più preziosi ricordi d’infanzia, la sua bambola di quando era piccola, una foto della sua famiglia quando suo fratello era nato, vari diplomi e, c’era anche il suo vecchissimo diario segreto.
Lo aprì e incominciò a leggerlo, sorrideva, ogni volta che leggeva le “gesta” di Ulrich a Lyoko.
Nella sua testa arrivarono, tutti di colpo, tantissimi ricordi, tantissime avventure bellissime, ma che comunque le ricordavano tantissime paure.
La sua faccia si velò di malinconia.
Ad un certo punto vide che attaccata con del nastro adesivo c’era una foto di Ulrich.
Il suo volto cambiò.
Era passata dalla felicità per i vecchi ricordi alla tristezza.
Staccò la foto.
Più avanti c’era la foto di tutti quanti alla fine del college: Jeremi, Odd, Aelita, William, lei e Ulrich.
Si soffermò su Ulrich.
Confrontò la foto che aveva strappato con la foto di gruppo, Ulrich era cambiato, le due foto distavano esattamente due anni.
Due anni in cui Ulrich era cambiato in tutto, aveva perso quel bambino che era in lui fisicamente e aveva fatto posto a quello che doveva essere un bel uomo.
Nella foto c’era ancora un ragazzo cresciuto che presto sarebbe diventato padre.
Ora doveva essere un bel uomo.
Yumi corse giù in una mano aveva la foto di Ulrich il primo anno che si erano conosciuti e nell’altra la foto di gruppo.
Arrivò nell’atrio della casa, c’era una foto di famiglia.
La guardò, guardò la foto di gruppo, poi di nuovo la foto di famiglia, poi di nuovo la foto di gruppo.
Si sentì svenire.
No non era possibile.
Lasciò cadere le foto per terra e andò in cucina, prese un bicchiere e aprì il rubinetto, mentre riempiva in bicchiere gli vennero alla mente strane parole…
“voi siete miei… il tempo si è fermato da ora… per farlo partire bisogna che mi lasciate distruggere il mondo!”
Ritornò in camera da letto e finì di leggere il suo diario: sul diario, esattamente l’ultima pagina scritta c’era scritta esattamente la frase che si era ricordata, che aveva detto Franz Hopper.
Quando era finita l’ultima battaglia, avevamo spento il super computer. Si erano promessi che avrebbero ricominciato una vita normale, tutti insieme, da capo.
Aveva cambiato diario. Quello di combattere un mostro era una cosa passata, e poi presto avrebbe dovuto avere un figlio con Ulrich, che intanto si era dichiarato. No, non poteva tornare indietro. Quello era il presente e lo doveva vivere. E ora si trovava lì, aveva finito di leggere il suo diario, poteva anche prendere il suo attuale, dove scriveva solo le cose importanti, e leggerlo ma non c’era bisogno, non era importante ora. C’era qualcos’altro di molto importante, che si era accorta solo ora, in 10 anni non ci aveva minimamente pensato. Franz Hopper è con loro e ha influenzato la sua vita e lo sta continuando a fare. Forse spegnere il super computer pensando, ormai, che tutto al suo interno fosse morto, non sembra, ora come ora, una bella idea. Sono passati più di 10 anni dall’ultima battaglia, da quando Jeremi aveva creato uno spettro che, dovunque eravamo ci avrebbe materializzato su Lyoko senza l’ausilio degli scanner. Da quando se era messo in contatto con lo stesso Xana e si scoprì che la sua intelligenza è pari a una nocciolina e chi lo comandava era sempre stato lui: Franz Hopper. Ha sconvolto anche noi la notizia. Perché colui che ha creato Lyoko e che ha vissuto sulla Terra con Aelita voleva anche distruggerlo? Voleva catturare Aelita? Voleva ammazzarci tutti? Non si sa con precisione: odio?
Nell’ultima battaglia avevamo convinto Xana a stare dalla nostra parte e intanto Jeremi cercava di inserirgli qualche conoscenza, era davvero stupido. L’abbiamo anche incontrato, su Lyoko, era un fantasma nero che fluttuava, sembrava non avesse potere, che fosse indifeso e invece poteva fare quello che gli pareva, alzare rocce, uccidere senza neanche colpire con qualcosa, poteva creare mostri e ridarci i punti vita: era fantastico.
Era stata dura l’ultima battaglia, tutti contro il padre di Aelita che essendo il “creatore” si era difeso bene con dei mostri anche lui. Alla fine le torri furono disattivare e Jeremi bloccò Xana, mostri e Franz Hopper all’interno del super computer, spegnendolo.
Forse bisognava finire il lavoro, distruggere completamente Franz Hopper e, mi dispiace per lui, ma anche Xana e Lyoko e il super computer. Nessuno deve trovarlo e riaccenderlo, nessuno deve conoscere quello che abbiamo conosciuto noi. Ora era tornato il terrore, non avrebbe detto nulla a Ulrich ne a i suoi figli. Guardò dentro la scatola e non c’erano i recapiti, guardò nell’agenda e nemmeno lì li trovò. Avrebbe detto a Ulrich che si erano smarriti.
Riprese le foto e ritornò in camera.
 Prese la foto di Ulrich da ragazzo e la confrontò con quella di gruppo finita la scuola: Ulrich era cresciuto, sia fisicamente, sia mentalmente.
Ripose la foto di Ulrich nel diario, prese la foto di gruppo e la foto di famiglia, e ciò che vide fu solo la copia esatta di Ulrich: era cresciuto solo mentalmente, non aveva fatto nessun progresso fisicamente.
Quando sarebbe invecchiato?
Le preoccupava la cosa, anche lei era come lui? Anche lei non invecchiava?
Penso proprio di sì. Rimise la foto di gruppo nel diario, il diario nella scatola, la scatola sull’armadio e scese dalle scale. Anche gli altri non sarebbe invecchiati?
Ripose la foto di famiglia nell’atrio.
La fissò.
Aveva cambiato diario, aveva cambiato vita, e ora non le interessava. Chiuse gli occhi e respirò profondamente. Era tutto solo e soltanto passato e non gliene doveva importare di niente. E sarebbe stato così.
La serratura della porta scattò: Ulrich era a casa. Quest’ultimo si spaventò a trovarsela davanti.
“hey Yumi”
“ben tornato” e l’abbracciò, aveva bisogno di un abbraccio. ”non ho trovato i recapiti” continuò seria lei.
“immaginavo, sono passati troppi anni, non importa controllo se nel mio diario ci sono, se no pazienza” la baciò dolcemente, lei annuì.
Entrò in casa e si tolse la giacca e l’appoggiò nell’appendiabiti, Yumi lo osservava ferma, poi lui:
“cosa ci facevi dietro alla porta?” era ritornato dalla cucina con una lattina in mano e si era seduto sul divano. Yumi si sedette e lui l’abbracciò.
“ niente, guardavo la foto di famiglia” sorrise lei.
“ah sì, e io che pensavo che mi volessi attendere un agguato” sorseggiò la bibita, gliela porse e lei la bevve.
“abbiamo una bella famiglia, e io ho una bella moglie.” Yumi sorrise, a Ulrich non scappava mai l’opportunità di complimentarla.
“ma noi non ci siamo mai sposati…”
Ulrich si girò e la guardò “particolari, cara…” la fece sdraiare mentre lei appoggiò la lattina sul tavolino lì vicino, si sdraiò sopra di lei sostenendosi un po’ per paura che il suo peso le facesse male. Yumi gli avvolse le spalle con le braccia e lui la baciò appassionatamente.
Era giusto non dire niente a Ulrich? Era giusto dimenticare tutto?
Sì… probabilmente era la cosa migliore!
  
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