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Autore: asjarosa    10/07/2014    1 recensioni
Si avvicinava sempre di più con quel suo passo leggero,aggraziato ma nello stesso tempo dimostrava palesemente di voler raggiungere il suo obbiettivo a qualunque costo dimostrando, se l’occasione lo necessitava la sua forza sovrumana senza confini.
Con questo ragazze spero di aver attirato la vostra attenzione.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Continuai a parlare con quel ragazzo così oscuro per molto tempo fino a quando una guardia aprì la cella in cui ero rinchiusa e fece entrate una sagoma nera molto alta con solo un mantello che lo ricopriva da capo a piedi. La persona coperta dal mantello si fermò davanti a me e disse con voce lugubre:
" cibo per il prigioniero " dedussi che era un uomo,dopo mi lanciò addosso il piatto con il cibo e il bicchiere d'acqua lo mise ai miei piedi. Presi con scatto fulmineo il pezzo di pane e incominciai a staccarne qualche pezzo. All'improvviso l'uomo si girò verso la guardia e cominciò a strozzarla senza neanche sfiorarla. Mi alzai in piedi tremante pronta ad usare anche il piatto con sopra il pane, pur di difendermi.
" no, Luca, non farle del male lei ci serve viva. Pensavo che non saresti più venuto a prendermi, ci hai messo tanto " Luca fece un inchino voltandosi e andando dall'altre parte per aprire la cella del ragazzo. Quando entrò prese un altro mantello e incominciò a strofinare il corpo del ragazzo, pulendolo così dalla fuligine.
" signorino Jeremy dobbiamo andare prima che sia troppo tardi, se volete potete trasportare anche la ragazza con noi nelle catacombe del mondo di mezzo " sentii per la prima volta il nome del ragazzo assetato di vendetta, perchè essendo così attratta e concentrata dal racconto che mi aveva rifilato mi ero completamente dimenticata di chiedergli il suo nome.
" si, sicuramente il nostro signore sarà contento di averla ritrovata dopo tanto tempo " Jeremy fece un sospriro poi si alzò in piedi e uscì dalla cella seguito dopo da Luca. Dedussi che sicuramente era il suo servitore. Jeremy mi fece cenno di seguirlo, così uscii dalla cella barcollando ma cercando comunque di reggermi alla ringhiera quando salimmo le scale. Ci nascondemmo in una specie di ripostiglio e Jeremy incominciò a creare per terra un disegno, una specie di mezza luna, con un gessetto preso da chissà dove. Dopo aver completato il disegno si mise in ginocchio proprio al centro del cerchio che circondava la mezza luna. Pronunciò parole così antiche che non ci capii proprio niente. All'improvviso dal controrno di tutta il disegno rappresentato si innalzarono delle fiamme blu. Non mi stupii molto visto che il mio primo elemento che ero riuscita a controllare meglio fin dall'inizio era stato il fuoco. Jeremy si voltò verso me e Luca facendoci cenno di entrare nel cerchio che conteneva la mezza luna. Una volta all'interno il fuoco incominciò a risucchiarci. Sembrava molto simile al vortice che mi aveva risucchiato quando ero entrata nella biblioteca dell'inferno per la prima volta. Questo vortice però sembrava non finire mai e dopo un po' non ricordo perchè ma svenni e Luca mi prese al volo. Non so per quanto tempo rimasi inerme su qualcosa di soffice ma ogni volta che cercavo di aprire gli occhi perdevo i sensi di nuovo. Nei periodi in cui rimasi incoscente sentivo che sulla mia fronte veniva posta una benda fresca e che delle mani calde stringevano le mie ogni qual volta quella persona mi veniva a far visita. Quanto avrei voluto che al mio risveglio ci fosse una persona sola, per quanto mi avesse fatto soffrire e per quanto mi stesse contro sia nell'anima che in guerra, l'unica persona che mi strappava sempre un sorriso anche quando c'era da piangere a dirotto, l'unico che mi avesse fatto sentire viva dopo un sacco di anni passati in totale monotonia, purtroppo il fato a voluto che la nostra relazione non continuasse.
" anzi non era mai iniziata a causa della mia natura ma anche della sua " pensai prima di riuscire finalmente ad aprire gli occhi. Vidi un viso angelico e riconobbi subito l'arcangelo Gabriele in tutto il suo splendore, con quel sorriso da far impallidire anche il sole, vestito solo con una tunica bianca che risplendeva sulle sue ali bianche ma con striature azzurre.
" era molto bello ma non era lui, non lo sarebbe mai stato " pensai tra me e me ma lo stesso ricambiai il suo sorriso anche se un po' confusa su dove mi trovassi. L'arcangelo Gabriele lo capì subito infatti disse prontamente:
" ci troviamo nelle catacombe del mondo di mezzo ma ora credo che sia meglio se ti lascio con la servitù così potrai prepararti per la cena, ovviamente se te la senti, poi ti racconterò tutto quando ti sarai ripresa completamente " l'attendere non fece altro che aumentare la curiosità sulle risposte alle domande che volevo porgli. Balzai giù dal letto appena l'arcangelo Gabriele uscì dalla stanza facendo entrare la servitù che mi preparò un bagno caldo e poi mi fece vestire per la cena. Dopo un tempo in cui tutte le ragazze rimasero in silenzio una di loro mi rivolse la parola:
" signorina Giada l'arcangelo Gabriele la attende per cenare, seguitemi " uscimmo dalla stanza e attraversammo un corridoio coperto interamente da quadri che ritraevano delle figure regali, molto probabilmente alcuni vecchi arcangeli che avevano governato e quindi di sicuro molto importanti. Quando scendemmo le scale notai che la ringhiera era ricoperta da rose bianche così come anche la sala da pranzo. Le finestre avevano tende bianche che svolazzavano a causa del vento facendo entrare ancora più luce di quanta non filtrasse già dai tendaggi.
" ti piace Giada? questo posto non è incantevole? " mi girai di scatto e notai che la ragazza che apparteva alla servitù era scomparsa, al suo posto c'era l'arcangelo Gabriele che aveva spostato una sedia per invitarmi e sedermi. Appena mi fui sistemata l'arcangelo si sedette di fronte a me e chiamo la servitù che ci portò una gran varietà di piatti squisiti. Dopo un po' decisi di rompere il silenzio:
" arcangelo Gabriele vorrei avere delle risposte... a le domande che sto per porle " l'arcangelo non ebbe bisogno di voltarsi perchè già da tempo mi guardava ammaliato come una falena attratta dalla fiamma in questo caso forse dal calore che la mia essenza emanava essendo comunque " in parte umana ".
" chiamami solo Gabriele non c'è bisogno di mettere gli      onorifici " disse in tono sbrigativo ma subito dopo continuò:
" comunque risponderò a tutte le tue domande, almeno quelle che riterrò opportune " emisi un sospiro di sollievo e incomiciai a farmi più seria e concentrata pronta a capire subito quello che avrebbe detto in seguito.

Scusate tanto del ritardo di aggiornamento. Spero vi sia piaciuto il capitolo e spero di avere qualche recensione così da capire se devo continuare a scrivere o meno. A presto!!!

 

    





















 
 







 



 
  
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