Rose Weasley era stesa supina in un luogo che non riconosceva. Aveva la vista annebbiata e si sentiva molto debole. Le ci vollero tutte le sue forze per mettersi sui gomiti, e appena ci riuscì, cadde di nuovo supina. Tutto ciò che poté fare fu aprire gli occhi e cercare di capire dove si trovava: anche se la vista era annebbiata riuscì a distinguere degli alberi e ad udire lo scricchiolio delle foglie che si spezzettavano sotto di lei, quindi capì di essere in una foresta, o qualcosa del genere. Già, ma come ci era finita?
Poichè non riusciva a fare altro, cercò di mettere in moto la mente: l'ultima cosa che ricordava era di essere ad Hogwarts, nella sala comune Grifondoro. Poi buio totale. Non ricordava null'altro. Improvvisamente, sentì che le forze la stavano abbandonando di nuovo; l'unica cosa che captò prima di ricadere nuovamente nel vuoto fu un suono di passi sicuri e pesanti, poi più niente.
L'uomo guardò il corpo incosciente di Rose Weasley. “Per sicurezza...” pensò, prima di iniettarle della pozione nuovamente, e finire il tutto con uno Stupeficium. Poi si smaterializzò.
*
«Cosa succede?» Ron uscì in giardino e si sedette accanto a Hermione.
«Niente, stavo pensando.»
«Oh, per le mutande di Merlino, smettila un po' di pensare! Piuttosto... è arrivata una lettera da Hogwarts.» la informò, mostrandola. «È da parte di Rosie... ho pensato di aprirla insieme!»
Hermione sfoggiò un enorme sorriso. Aprirono la lettera, e cominciarono a leggere:
Cari Hermione e Ron,
non è la vostra Rose che vi scrive. Sono la professoressa McGranitt. Mi scuso di non essermi fatta sentire prima, ma qui a scuola ci sono dei problemi ed io non posso muovermi. Vi prego di raggiungermi a Hogsmeade al più presto o potrebbe essere troppo tardi. Vi spiegherò anche perchè vi ho scritto da parte di Rose.
Saluti,
Minerva McGranitt.
Hermione e Ron si guardarono negli occhi preoccupatissimi. Si alzarono subito ed andarono in cucina, si misero un cappotto e senza neanche spiccicare una parola, si guardarono nuovamente negli occhi, si presero per mano e si smaterializzarono.
*
La professoressa McGranitt aveva appena incontrato i suoi due ex-studenti e, seduti in un piccolo locale, si stava apprestando a cominciare a parlare.
«Allora?» incalzò Ron. «Cosa è successo?»
«Mi dispiace incontrarvi in questa situazione, ma devo informarvi. Vostra figlia Rose Weasley è scomparsa da Hogwarts.»
Hermione credette di svenire. Si aggrappò a Ron, il cui cuore stava battendo a mille.
«Co-come è potuto su-succedere? Insomma, è impossibile scomparire da Hogwarts!» esclamò con enfasi, balbettando qua e là.
«A quanto pare no, signor Weasley. Neanche io mi spiego come sia potuto accadere, ma stamattina ce ne siamo accorti, e non sappiamo neanche quando sia scomparsa esattamente. Ciò che è sicuro è che ieri sera era qui.»
«Per... per favore... professoressa McGranitt... ci dica tutto quello che sa... » pregò Hermione singhiozzando e tenendosi la testa con le mani.
«Naturalmente.» cominciò la McGranitt, la quale appariva come nessuno l'aveva mai vista: preoccupata e scossa. «Come ho detto, non so come possa essere accaduto. Non credevo fosse possibile. Sicuramente non si è smaterializzata. Non poteva nemmeno andare ad Hogsmeade per poi smaterializzarsi... sarebbe poco possibile anche quello... tutti i professori della scuola stanno indagando, vi faremo sapere al più presto. Hugo sta bene... il suo primo anno procede senza intoppi. Per ora... mi dispiace dirlo... ma è tutto ciò che so.»
«Resteremo qui.» affermò Ron, sull'orlo di una crisi.
«Certo. Sarebbe stato più felice ospitarvi in altre occasioni, ma è inutile dire che Hogwarts è sempre la vostra casa.»
Questo è il primo capitolo! Anche se già siamo dentro la storia, è ancora tutto molto introduttivo, credo che gli altri capitoli saranno un po' più lunghetti... ad ogni modo, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!
A presto!