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Autore: Caillean    05/09/2008    2 recensioni
Questa è una breve raccolta di one-shots su un personaggio che adoro, Kingsley Shacklebolt. Ho deciso dopo aver un po' provato varie idee, di iscrivermi al Challenge della Community di LiveJournal, "Syllables of Time". Spero che la mia idea personalissima di Kingsley non deluda o infastidisca nessuno dei suoi fans.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prima di questo nuovo capitolo, un grazie grande grande a BlackRoseImmortal. Spero anche questo secondo momento del passato possa piacerti.

Caill

Le vecchie abitudini sono dure a morire.

Ti alzi dalla sedia, abbandonando sazio un piatto ben più ricco di quelli che potresti mai conoscere a casa.

Un' abbondanza che, all'inizio, ti ha messo perfino un po' a disagio.

Ma in questa serata nessuna emozione ha il tempo di far da padrona, troppa la velocità con la quale viene subito scalzata.

Soltanto la sottile inquietudine che ha preceduto lo smistamento ti ha reso un po' insicuro.

E' davvero tutto...reale? - hai pensato, prima che venisse chiamato il tuo nome.

Le gambe un po' ti tremavano, mentre camminavi verso lo sgabello, accanto alla strega che ha chiamato tutti i ragazzi arrivati insieme a te sulle barche.

E' stato appena un attimo, l'incrociarsi del tuo sguardo meravigliato con quello del Preside, un vecchio dalla lunga barba grigia e gli occhi chiari, sereni dietro a un paio di occhialini a mezzaluna.

Devi essertelo immaginato, non può aver strizzato l'occhio proprio a te.

Ti sei seduto, cercando teso una posizione mentre il vecchio cappello veniva posato sulla tua testa.

Silenzio.

Grifondoro! ”

La gioia ha superato ogni altra emozione, mentre ti alzavi e andavi a prendere posto alla tavolata della tua casa, tra applausi che non sei abituato a sentire rivolgersi a te.

Una ragazza dai capelli ramati alza la voce sopra al rumore delle sedie mosse e l'accavallarsi dei commenti liberi, dopo la conclusione del discorso del Preside.

Io sono Lily Evans, una dei Capi-scuola. Benvenuti a tutti voi. Se mi seguite, vi mostro la strada per la Torre dei Grifondoro e per le vostre camerate. ”

Come le piace assumere il comando...” commenta sottovoce qualcuno.

Senti alle tue spalle una risata sommessa, alla quale la Evans risponde con un'occhiataccia, senza sentire il bisogno di controllare a chi appartenga.

Remus, sei un Capo-scuola anche tu...” - nella voce della ragazza c'è una nota divertita. “ Staccati da quei perdi tempo dei tuoi amici e aiutami. ”

Ai tuoi ordini. ” Lo studente che la raggiunge ha il colorito un po' pallido, ma sorride e si avvia con la fila, già partita verso i corridoi.

Attenzione alle scale magiche! ”

L'avvertimento del Capo-scuola viene preso dannatamente sul serio, quando un paio di ragazze tentano una scorciatoia e si ritrovano a piagnucolare due pianerottoli più sotto.

Vado io, Remus, vai avanti con gli altri ” si offre la Evans, tranquillamente.

D'accordo. Ti aspetto per il regolamento. ”

Kingsley, sai se i letti nelle camere si possono scegliere? ” chiede Sean, uno dei compagni conosciuti sull'Espresso.

Non lo so. ”

Speriamo. Potremmo stare nella stanza insieme, noi tre. ”

Sì, volentieri! ” annuisci, affiancandolo e cominciando a chiacchierare insieme a lui e a Jacob.

Sono tutti e due di Belfast, grandi tifosi di Quidditch. Ti hanno spiegato molte cose su questo sport dei maghi che prima di questa sera avevi appena sentito nominare.

Decidi che potrebbe piacerti provare, ma per il momento preferisci ascoltare i loro discorsi e quelli degli altri compagni, rincuorato dal fatto di non essere il solo così emozionato.

La fila si ferma davanti ad un quadro enorme, animato come tutti quelli che avete passato.

La parola d'Ordine per passare viene cambiata ogni due settimane ” comincia a dire il Caposcuola. Dopo averla pronunciata sottovoce, entra nel passaggio venutosi a creare dall'apertura del quadro, la donna in esso ritratta che li guarda passare, parlottando con l'amica Violet in toni un po' alticci.

Non comunicate a studenti delle altre case la parola d'ordine, mi raccomando. Ora, mentre aspettiamo la Evans e le due ragazze, potete guardarvi un po' intorno con calma, questa è la vostra sala comune. ”


Il giorno seguente, la prima colazione è entusiasmo che si rinnova, dopo la notte passata insonne con i compagni della camerata.

Ricevi ringraziando la pergamena con gli orari fatta passare dalla Evans, dando al tutto uno sguardo curioso, mentre ti raggiunge alle spalle una risata piena di sarcasmo.

Ti volti, trovandoti faccia a faccia con un Serpeverde molto più grande di te.

Ah. Allora ci senti...”

Ci sento, sì. ”

Torni a voltarti, deciso a non avere guai proprio il primo giorno, anche se la battuta offensiva di quel damerino dai capelli scuri e i lineamenti alteri meriterebbe una bella lezione.

Attento, Regulus. Questo ragazzo è più alto di te, potrebbe abbatterti con un pollice! ” interviene uno dei Grifondoro del settimo anno che ieri scherzava con i compagni, prendendo bonariamente in giro la Evans.

Nessuno ti ha chiesto nulla, fratellone...”

Fratellone? Quei due sono fratelli...sul serio?

Bene, mi sembrava invece di aver sentito le battute infantili di qualcuno che non ha di meglio da fare...Meglio così. ”

Smettila, Black...”

Oh, solo perchè lo comandi tu...Mulciber...” ride sarcastico il Grifondoro, scuotendo la testa e prendendo posto a tavola, tra la Evans e un ragazzo moro dai capelli neri e gli occhiali.

Dov'è Remus? ” chiede la ragazza a quest'ultimo, che appoggia il bicchiere.

Non stava bene...scende a lezione. ”

Questa mattina il gruppetto siede a tavola proprio di fronte a te. Il ragazzo che ha avuto quel piccolo scontro “inter – case” ti guarda, come se chiedesse scusa al posto del Serpeverde.

Annuisci, per dire che è tutto ok, e riprendi a mangiare.

Ma è veramente strana questa presenza massiccia di sangue misto a Hogwarts, non credi? ” continua a dire qualcuno al tavolo dei verde-argento.

Ti accorgi di stringere forte le posate. Molto forte.

Sangue misto...” ti volti verso di loro. La tua occhiata sembra ridurre al silenzio un paio di studenti che siedono accanto al Caposcuola che sembra chiamarsi Rutger.

Mulciber, smettila! ”

Non sa nemmeno difendersi da solo...Il cappello parlante deve essersi sbagliato a metterlo tra i coraggiosi Grifondoro. ”


Per una frazione di secondo – mentre poche ore dopo attendi davanti all'ufficio del Preside di ricevere la tua prima punizione - sei attraversato da un pensiero tristemente famigliare.

Anche nel Mondo Magico razzismo e ignoranza.

Anche nel Mondo magico, la paura del “diverso”.

Le vecchie “abitudini sono dure a morire.

Continua...


   
 
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