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Autore: Sarapia    26/07/2014    1 recensioni
Ciao a tutti, con questa ff mi sono immaginata come Ginny sarebbe potuta rimanere incinta del suo primo bambino.
...E se fossero stati colti in flagrante?
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Era maggio e ormai avrei dovuto partorire da un momento all' altro.

Stavamo nella Stanza delle Necessità e ormai tra un incantesimo e l' altro qualcuno aveva scoperto il bambino. Era stato inevitabile. Stavo ora su un' amaca piuttosto alta, sotto le coperte, e coccolavo quello che ormai era un vero pancione.

Madama Chips mi aveva detto che era un bel maschietto e io già me lo immaginavo bello e coraggioso come il papà.

-Attenzione, il fulmine ha colpito! Il fulmine ha colpito!- urlò qualcuno al megafono e io strabuzzai gli occhi. Non poteva essere.

Mi tirai subito su e sentii un dolore improvviso, però lo ignorai.

Trassi subito la bacchetta e pronunciai rapida: -Minor puer!- poi scesi dall' amaca senza il minimo segno del bambino.

Corsi là dove stava il quadro che conduceva da Aberforth e la folla che si era radunata si aprì all' improvviso per lasciarmi passare.

Harry era lì dinnanzi a me e mi accorsi che i miei ricordi non gli avevano affatto reso giustizia. Era sporco, malconcio e travagliato da una visibile sofferenza, eppure mi sorrideva come se avesse visto un miraggio.

Non poteva sapere che i miraggi erano due.

Corsi da lui e lo abbracciai forte. Lui ricambiò mentre Ron, al mio fianco, baiscicava qualcosa a proposito di come ignorassi i fratelli. Ma Seamus aveva ragione: di fratelli ne avevo tanti!

Stavo per dire qualcosa, ma Harry mi allontanò e cominciò un breve discorso. La sua avventura per salvarci tutti da Voldemort non era ancora finita.

Avrei dovuto dirglielo lì?

Probabilmente sì, ma non lo feci. Non era quello il momento.

-Allora, - disse Harry alla fine -qualcuno mi può portare nella Sala Comune dei Corvonero?-

-Io.- si offrì Cho. Le rivolsì uno sguardo carico di disprezzo. L' avevo sentita più e più volte parlare di quanto Harry fosse bello e coraggioso e incredibile.

Sgualdrina, pensai.

-No, verrà Luna.- dissi in fretta e Cho mi incenerì con lo sguardo.

Ben le stava.

In breve tempo la Stanza delle Necessità si affollò più di quanto avessimo previsto. Fred, George, mamma e papà.... c' era tutta la famiglia.

Vennero organizzate strategie e contrattacchi.

-Bene,- dissi verso la fine. -Io dove vado?- domandai vedendo la Stanza svuotarsi mentre ognuno andava a prendere una posizione.

-Tu rimani qui.- disse mia madre come se fosse scontato.

-Cosa?!-

-Sì, Ginny, non discutere e ascolta tua madre.- ricalcò la dose mio padre.

Loro mi consideravano ancora la loro bambina. Ancora non immaginavano che in quei mesi ero diventata una donna capace di affrontare molte difficoltà, tra cui una gravidanza da sola.

Vidi arrivare Harry.

-Harry, digli qualcosa per favore!- esclamai sgranando gli occhi.

-Hanno ragione, Ginny. Rimani qui.-

Questo era troppo. Glielo avrei detto lì, davanti ai miei genitori.

Invece no. Tutto accadde troppo velocemente, fatto sta che nella Stanza rimanemmo in pochissimi. Attesi che i miei uscissero e corsi fuori.

Il padre di mio figlio stava per combattere e probabilmente perdere la vita. Doveva sapere.

Corsi senza una meta e ogni tanto schiantavo qualcuno.

Dopo un po' sentii che l' incantesimo stava già per cedere.

Puntai la bacchetta contro la mia pancia e urlai: -Minor puer!-, poi tornai a correre.

Vidi Harry in mezzo alle scale e non attesi un istante di più. Corsi verso di lui e Harry mi baciò, quasi con disperazione.

Ecco, era quello il momento per drglielo? No, non lo era di sicuro, con le Maledizioni che ci sfioravano da tutte le parti.

Harry corse via, preso dalla sua missione di sconfiggere Lord Voldermort. Ripresi a correre e a mettere fuori combattimento quanta più gente possibile.

Dopo un' ora, o anche più, forse, una voce gelida interruppe ogni mossa e Voldemort parlò.

Harry sarebbe andato a sacrificarsi.

Il padre del mio bambino sarebbe andato a farsi ammazzare e non avrebbe nemmeno saputo del piccolo che era cresciuto dentro di me per tutto quel tempo.

Glielo avrei detto, una volta per tutte.

Entrai in Sala Grande e vidi i morti a terra, mentre al mio fianco veniva trasportato un piccolo cadavere. Era Colin Canon, lo conoscevo.

Poi andai in fondo alla Sala Grande e caddi a terra.

Urlai.

Urlammo.

   
 
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