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Autore: Sarapia    27/07/2014    2 recensioni
Ciao a tutti, con questa ff mi sono immaginata come Ginny sarebbe potuta rimanere incinta del suo primo bambino.
...E se fossero stati colti in flagrante?
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Mio padre mi aveva lasciato andare e mi guardava per la prima volta come se non mi conoscesse.

-Ma utlimamente voi...- fece Hermione, senza capire. -Io ho visto Harry, non si è mai allontanato.-

E con tempismo perfetto l' incantesimo svanì.

Fortuna che indossavo una maglia larga!

Il pancione si mostrò in tutta la sua imperiosità e io lo accarezzai, fiera di poterlo fare davanti a tutti senza vergognarmi.

Harry stava ancora lì per terra e osservava con gioia immensa quel mio pancione, da dove stava per crescere suo figlio.

Nostro figlio.

Tutti parvero un po' spiazzati e per qualche istante nessuno reagì, solo Ron aveva gli occhi sgranati e balbettava frasi senza senso, mentr diventava tutto rosso.

Mia madre e mio padre avevano la bocca aperta e in qualche modo si sentivano traditi, era evidente.

La McGranitt avanzò verso di me, tra tutti, e senza dire una parola mi diede delle piccole carezze sulle spalle.

-Per la barba di Merlino, Ginny! - esclamò Percy. -Ma a che mese sei?-

-Il momento è ormai giunto.- dissi, e con quella consapevolezza avertii la prima e forte contrazione, tanto che dovetti piegarmi in due per il dolore.

-ORA BASTA!- urlò Voldemort, scosso.

Aveva gli occhi rossi fuori dalle orbite e tra le sue file molti Mangiamorte lo stavano abbandonando.

-No, tornate!- urlava Bellatrix, come impazzita, ma vidi che tra quelli che se la davano a gambe c' erano anche i Malfoy, che andarono spediti senza tirarsi indietro, fino a smaterializzarsi al confine di Hogwarts.

Ora che però tutti si erano ripresi, la battaglia era ricominciata, più viva e terribile di prima.

Vidi Bellatrix che si scagliava verso di noi con furia, insieme ai Mangiamorte più fedeli.

Anche Voldermort avanzava, e chiunque osasse interferire nel suo cammino trovava la morte.

Bellatrix continuava ad avanzare e la vidi avanzare verso di me.

I suoi fini erano chiari: uccidere il piccolo Potter prima che nascesse.

Non mi sarei tirata indietro.

Sfoderai la bacchetta e l' affrontai a testa alta, evitando ogni sua Maledizione e affondando con convizione ogni incantesimo, ignorando le contrazioni sempre più dolorose.

Sentii un dolore più acuto di tutti i precedenti messi insieme e vidi una Maledizione sfiorarmi la clavicola.

-No, mia figlia no, cagna!- urlò mia madre interferendo nel nostro duello, mentre io ero impegnata a calmarmi.

Urlai per il dolore, ma nel caos nessuno mi udì.

Qualcuno però esultò quando mia madre sconfisse Bellatrix Lestrange una volta per tutte. Per prima cosa mia madre venne da me e mi guardò con pena.

-Piano Ginny, piano.- e mi diede un bacio sulla mia fronte imperlata di sudore.

Stavo per sedermi, ma vidi tutti radunarsi in cerchio intorno a qualcuno

Nessuno osava fiatare.

Mi avvicinai e vidi Harry che si preparava allo scontro finale, dicendo a Voldemort qualcosa che non riuscii a sentire, presa com' ero a preoccuparmi di non urlare.

Il dolore era ormai insopportabile.

Vidi Harry fermarsi e finalmente la maledizione di Lord Voldemort andò a incontrare l' Expelliarmus di Harry.

Erano in perfetta parità, in una situazione di stallo.

Sentii qualcosa di liquido bagnarmi le gambe e scendere giù.

Sgranai gli occhi.

-Mi si sono rotte le acque.- mormorai.

Harry si voltò verso di me e temetti che potesse perdere la concentrazione. Invece sorrise come se fosse l' uomo più felice al mondo e il suo incantesimo raggiunse una potenza disumana, tanto che nulla potè Lord Voldermort, il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi.

Appena il cadavere di Voldemort cadde a terra, io feci lo stesso e mi accasciai, incpace di rimanere oltre in piedi.

Harry fu vicino a me prima di chiunque altro.

-Possiamo spostarla?- domandò Harry a Madama Chips, appena accorsa.

-No Potter, dovrà partorire qui, non c' è altra soluzione.- sentenziò l' infermiera.

-Ginny, amore, ti prego resisti.- mi disse Harry e lo ammirai per come riuscisse a trovare ancora la forza di starmi vicino dopo lo scontro più epico a cui il mondo magico avesse mai assistito.

Ron stava più distante e guardava Harry con tanto d' occhi, indeciso se ucciderlo o attendere.

-Signorina Weasley, - mi disse Madama Chips -ora deve spingere più forte che può.-

E io spinsi, mentre il dolore quasi mi uccideva.

-Spingi amore, spingi.- mi incoraggiò Harry asciugandomi la fronte.

-Dai bambina mia, spingi.- questa era la mamma.

Spinsi più forte e ancora più forte.

Sentivo il bambino lasciarmi e con il pensiero che finalmente avrei potuto tenerlo tra le braccia, spisi ancora più forte.

Il bambino lasciò il mio corpo e io urlai un' ultima volta.

Harry ruppe il cordone ombelicale immediatamente e mi porse il bambino.

-Un maschietto.- disse Madama Chips mentre si affrettava a ricucirmi con la magia.

Lo presi tra le braccia e vidi che la creatura era bellissima.

-Sarà forte e coraggioso come il papà.- esalai senza forze.

-Spero che sia meno stronzo, però.- commentò Ron, ma non c' era ostilità nel suo tono di voce. Andò invece a congratularsi con Harry e quando quest' ultimo tornò a tenermi il capo tra le sue gambe, mi lasciai andare dopo tutto quel dolore.

-Ti amo.- sentii dirmi da Harry prima che io svenissi.

Niente più bugie.

Solo una vita coronata dall' amore.

Oltre la passione.

   
 
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