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Autore: Flawless_hunter    30/07/2014    3 recensioni
Fangirls e Fanboys hanno trovato il modo di entrare nei loro libri preferiti e instaurare lì un loro dominio, il Fandom. A dieci anni dalla fine dalla Rivolta di Panem, i Fans costringono i protagonisti delle loro saghe preferite (Hunger Games, Divergent, Shadowhunters, Harry Potter, etc..) a prendere parte ad un'ultima edizione degli Hunger Games: i Fandom Games.
Chi vincerà? Stavolta per Katniss e Peeta non sarà una passeggiata vincere contro semidei, nephilim, re, regine, maghi e quant'altro
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Spoiler!
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Note dell’autore: Allora, allora… lo so che è un po’ prestino, ma avevo già chiaro in mente cosa doveva succedere nel secondo capitolo e avevo un tempo morto, così… eccolo qua. Ringrazio The_shipper_number1per la recensione ed averla messa tra le storie preferite e spero che la storia sia piaciuta anche agli atri 47 lettori non recensori. Ripeto che un paio di righe di recensione, per farmi sapere cosa ne pensiate della storia, mi fanno solo piacere. Dedico questo secondo capitolo a due mie amiche D. ed S. (manteniamo l’anonimato). Questo è principalmente un capitolo di passaggio. Scoprirete che il crossover comprende più fandom di quanti EFP me ne abbia fatti selezionare. Grazie e a presto, Hunter ;)
 
Percy rimase sbalordito dal posto dove si trovava.
Insomma, aveva visto l’Olimpo, Roma e Nuova Roma, e lui viveva a New York City… ma caspita, il posto oltre il portale era a dir poco spettacolare.
Nick, il Fan che aveva accompagnato lui, Annabeth e Chirone oltre il portale, faceva loro strada, indicando questa o quell’attrazione o edificio.
Annabeth, da brava aspirante architetto, guardava tutto con bocca spalancata dalla meraviglia, additando i materiali innovativi, le linee semplici ed eleganti…
Il figlio di Poseidone non era mai stato un grande appassionato di architettura, e non amava particolarmente i discorsi da cervellona di Annabeth, ma adesso non poteva che capirla.
-… E pensate che, quest’intera dimensione è stata creata con il solo scopo di ospitare i Fandom Games. Non è magnifico?- stava dicendo Nick.
Percy venne invaso da un impeto di rabbia, e cacciò la mano in tasca alla ricerca di Vortice, ma ovviamente non la trovò.
Il Fan si era fatto consegnare tutte le armi appena oltre il portale.
Percy era rimasto piuttosto sorpreso e deluso di scoprire che, la spada magica, non gli fosse apparsa nuovamente in tasca, come suo solito.
All’improvviso, davanti ai loro occhi, apparve una maestosa e imponente torre, più alta, secondo le approssimative stime di Percy, di sei o sette ciclopi uno sopra l’altro.
Nick fece loro strada all’interno dell’edificio, tenendo aperto l’ascensore per loro.
- Dunque, dunque, dunque….- cinguettò il Fan tutto radioso –Voi non avete mai partecipato agli Hunger Games, né ne avete mai sentito parlare. Per cui mi pare giusto e doveroso informarvi su cosa vi attende-.
-Tipo un combattimento mortale con altre persone?- chiese sarcastica Annabeth.
-No, cara la mia figlia di Atena, intendo cosa vi aspetta prima, di quello!- rise il Nick, divertito.
Chirone gli lanciò un’occhiataccia.
-Allora, domani incontrerete i vostri stilisti, i quali vi truccheranno e vestiranno così da attirare sponsor. Gli sponsor sono fondamentali, sapete. Sono quelli che possono, o non possono, inviarvi oggetti utili nell’arena. Più sponsor avete, più probabilità avrete di sopravvivere- Nick fece un sorriso amabile, come se stesse discutendo degli ultimi gossip in un liceo, cosa che, secondo Percy, a giudicare dall’età, era probabilmente l’ultima cosa di cui aveva parlato prima di incontrare loro tre.
Le porte dell’ascensore si aprirono e i quattro uscirono.
Si trovavano in una specie di loft, con un ampio salone luminoso, una grande sala da pranzo, tre camere da letto ed due bagni enormi.
Nick continuò il suo discorso.
- Dopodichè vi aspettano due settimane di allenamento con i nostri allenatori e il vostro mentore, al termine delle quali mostrerete le vostre capacità ad una serie di giudici, e vi verrà dato un punteggio da 1 a 12- il ragazzo si girò a guardare Annabeth negli occhi –Solo allora verrà la parte del combattimento mortale-.
Detto ciò chiamò nuovamente l’ascensore e si dileguò.
- Chissà se Nico, Jason, Leo, Piper, Hazel, Frank e gli altri stanno bene- commentò Percy, con sguardo preoccupato, guardando fuori dalla finestra.
- Con tutto il rispetto, Testa d’Alghe- sbottò Annabeth seccata –Non sono loro che devono sottoporsi ad un combattimento mortale, quindi, con ogni probabilità, staranno meglio di noi!-
Chirone annuì.
-Annabeth ha ragione, Percy. Venite, credo sia ora di controllare contro chi dovrete misurarvi- commentò, accendendo il televisore.
 
***
 - Harry Potter e Hermione Granger, sono maghi, eccellenti maghi!- disse Caspian, rivolto alle immagini in tv.
Peter fece un verso simile ad un gemito mal trattenuto.
- Non preoccuparti troppo, mio re, senza bacchette non possono compiere alcuna magia- lo tranquillizzò il sovrano di Telmar.
- Ma i Fan procureranno sicuramente loro delle bacchette- commentò Susan.
Caspian non potè fare a meno di notare quanto il vestito che indossava le stesse bene.
- Certo, mia regina, ma saranno molto all’interno della Cornucopia, e dovranno anche riuscire a prenderle. Fino ad allora sono tra i meno preoccupanti. Coloro di cui mi preoccuperei veramente sono loro: Bella ed Edward Cullen, marito e moglie. Vampiri- sentenziò Caspian.
- Come li uccidiamo?- chiese Peter, feroce.
-Non lo so, mio re- confessò Caspian –La migliore possibilità che avete è che si concentrino su qualcun altro o che qualcuno li uccida. Sono molto più veloci, forti e duri da uccidere di tutti gli altri. E non hanno neppure bisogno di dormire. I Fan già li chiamano Favoriti-.
-Incoraggiante- sbottò Susan –Cosa mi dici di loro?- chiese poi, indicando due ragazzi, al massimo di vent’anni.
La cosa che aveva attirato l’attenzione della figlia di Eva erano gli animali che i due si portavano costantemente appresso: una martora ed un gatto nero, il cui manto riluceva però di mille sfumature.
- Loro sono Lyra Belacqua e Will Parry, la martora si chiama Pantalaimon e la gatta Kirjava- rispose Caspian –I due animali sono la manifestazione delle loro anime, cosa che dà loro tanto vantaggio quanto svantaggio. Se è vero che con due paia di occhi in più saranno più vigili e più difficili da sorprendere, è anche vero che ferendo l’uno si ferisce anche l’altra, e uccidendo uno si condanna l’altra- spiegò.
-Non ce la faremo mai- sbuffò Peter, sconsolato.
- Certo che ce la farete, mio re- ribattè l’altro ragazzo, severo –Avete combattuto contro la Strega Bianca, avete combattuto contro Telmar, siete re e regina di Narnia. Non potete non farcela-.
Il figlio d’Adamo non parve particolarmente convinto dalle parole di conforto, ma sisforzò ugualmente di fare un sorriso.
- Lucy saprebbe cosa fare- si lamentò ancora.
Le mancava la sorella, e le mancava anche il fratello, Edmund, nonostante non fosse particolarmente incline ad ammetterlo.
- Ma Lucy non c’è, Peter- ringhiò Susan, infastidita dall’arrendevolezza del fratello – E se vuoi che almeno uno di noi torni da lei sarà il caso che ti dia una controllata e che tanti di vincere, o hai perso in partenza-.
Peter fu talmente colpito dallo scatto d’ira della sorella da rimanere senza parole.
-Cosa direbbe, Aslan, a vederti così, mio re, dopo aver riposto in te così tanta fiducia?- rincarò Caspian.
-Ma Aslan non ci ha aiutati, Caspian- rispose Peter, tonando a fissare gli occhi sullo schermo –Non è arrivato, ruggendo, a interrompere la Mietitura e impedire che ci portassero via.-
  
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