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Autore: Flawless_hunter    30/07/2014    6 recensioni
Fangirls e Fanboys hanno trovato il modo di entrare nei loro libri preferiti e instaurare lì un loro dominio, il Fandom. A dieci anni dalla fine dalla Rivolta di Panem, i Fans costringono i protagonisti delle loro saghe preferite (Hunger Games, Divergent, Shadowhunters, Harry Potter, etc..) a prendere parte ad un'ultima edizione degli Hunger Games: i Fandom Games.
Chi vincerà? Stavolta per Katniss e Peeta non sarà una passeggiata vincere contro semidei, nephilim, re, regine, maghi e quant'altro
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Spoiler!
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Note dell’autore: Spoiler di Città del fuoco celeste. Dopo aver visto un’immagine su facebook mi è venuta l’ispirazione per questo mega-crossover. E’ il primo crossover che scrivo in vita mia, e forse aver inserito anche noi, fangirls e fanboys, è stata un po’ una forzatura, ma lo vedremo più in là. Vi prego di recensire e farmi sapere cosa ne pensate di questa mia storia e se ne vale o meno la pena di continuarla. Spero di sì. Mi prendo ancora qualche riga per dedicare questo crossover a albaTH, che mi ha messo tra gli autori preferiti e LilyHerondale, dalla quale ho ricevuto la mia prima (nonché meravigliosa) recensione in assoluto. Grazie :*
 
 
- Non avevamo chiuso, con questa roba?- gridò Katniss, non appena Peeta spense la tv.
- Katniss, calmati- le intimò Haymitch, freddo.
Ma la ragazza non riusciva affatto a calmarsi; e come avrebbe potuto?
La sola idea di rivivere gli Hunger Games, dopo tutto quello che avevano passato era insopportabile.
Le faceva affiorare alla mente brutti ricordi, ricordi che sperava fossero spariti, sepolti da qualche parte in profondità nel suo inconscio.
Oltretutto aveva paura, e non solo per sé.
Aveva paura per Peeta, per Haymitch, per i suoi figli e per Gale.
Gale, che non vedeva da così tanto tempo.
Erano passati dieci anni dalla fina della rivolta e lei pensava di essere finalmente al sicuro, o almeno lo aveva pensato fino a un anno e mezzo prima, quando il primo portale era stato aperto.
La notizia aveva invaso i canali di comunicazione: uno squarcio si era aperto, dove un tempo c’era la zona centrale di Capitol City, permettendo l’arrivo di nuove persone.
Si erano definiti Fan e avevano instaurato un dominio su Panem, dominio tutto sommato pacifico, che aveva preso il nome di Fandom.
Gli ex abitanti di Capitol e dei Distretti non si era trovata male; quella gente sembrava sapere tutto, della ribellione, della loro politica, dei loro usi e costumi, e avevano governato bene e saggiamente, fino ad allora.
Ma Katniss era troppo diffidente per natura e non si era fidata, al contrario di Peeta, dei nuovi politici, e la notizia appena ricevuta le dimostrava che aveva fatto bene.
Magra consolazione, tutto sommato.
Il servizio televisivo informava che “I Fan avrebbero indetto un’ultima edizione degli Hunger Games, dove avrebbero partecipato due Tributi, un maschio e una femmina, secondo le tradizioni di Panem, per ognuno dei mondi appartenenti al Fandom”.
-Calmati- ripetè l’uomo, con voce più imperiosa.
Facendosi violenza la ragazza, che avrebbe preferito scaricare la tenzione camminando in circolo come stava facendo fino a quel momento, si sedette sul divano, accanto a Peeta, che la abbracciò forte.
- Stavolta verranno scelti due di noi da tutto il nostro mondo, non da un solo Distretto.- la cercò di tranquillizzare il ragazzo dai capelli dorati, accarezzandole dolcemente la guancia –Le possibilità di essere scelti sono notevolmente più basse. No?- aggiunse, rivolgendo l’ultima domanda a Haymitch che se ne stava immobile a guardare lo schermo nero del televisore.
Lo sguardo che aveva negli occhi non tranquillizzò affatto Katniss.
 
***
 
Nell’Istituto si respirava adrenalina pura, mista ad ansia.
Jace si aggirava per i corridoi a disagio, come un’anima in pena.
Aveva fatto l’errore di prepararsi in anticipo e adesso non aveva alcuna occupazione che lo distraesse, né qualcuno con cui parlare, dato che tutti quanti erano intenti a vestirsi.
Da quando erano arrivati i Fan aveva sentito accennare a cose come “Hunger Games”, “Tributi” e “Mietitura” e le aveva sempre considerate cose crudeli e inumane, e mai avrebbe creduto di trovarsi in una situazione del genere.
Ma non era questo che lo spaventava, no.
Era convinto che sarebbe stato in grado di sconfiggere una massa di persone, d’altronde era cresciuto per uccidere demoni e aveva preso parte alla terribile Guerra Mortale e Guerra Oscura.
No, non era questo a spaventarlo.
A spaventarlo era la remota ipotesi che Clary venisse estratta e che lui fosse costretto a guardarla rischiare la morte; o peggio, dover essere lui a dargliela.
Piuttosto la morte, se mai fossero arrivati a quel punto si sarebbe suicidato, non avrebbe mai potuto vivere senza Clary.
Mai.
-Pronto?- chiese una voce calda e familiare alle sue spalle.
Alec era vestito con la tenuta da combattimento, i capelli corvini arruffati come al solito.
Dietro di lui Clary, Isabelle e Simon indossavano anch’essi la rispettiva divisa da combattimento.
Simon versione Shadowhunter gli faceva ancora leggermente impressione, ma i suoi occhi d’ambra si posarono subito su Clary e lì rimasero.
-Andrà tutto bene, vedrete- disse Izzy con voce flebile.
Non poteva saperlo, pensò Jace, ma non lo disse: non c’era bisogno di aumentare l’ansia già persistente.
Fuori dall’Istituto li aspettava Magnus, che salutò Alec con un fugace bacio sulle labbra e gli altri con un rapido gesto delle dita smaltate di viola glitterato.
I sei si incamminarono silenziosi versi Times Square, sulla quale, per l’occasione, era stato montato un immenso palco e i cui maxischermi mandavano, in tempo reale, le immagini della Mietitura di quel mondo.
I sei si mischiarono alla folla mormorante.
Per l’occasione, sulla piazza più famosa di New York City era stato lanciato un incantesimo così che i mondani, esclusi a quell’evento, non vi si avvicinassero, né notassero nulla di strano.
- Benvenuti, benvenuti- trillò una voce, amplificata dagli altoparlanti, facendo cessare all’istante ogni conversazione che si stava tenendo in quel momento tra la folla.
La voce apparteneva ad una ragazza sulla quindicina, con meche rosa shocking tra i capelli biondi, e strani disegni tracciati a penna sulle braccia e sulle mani.
Grazie ai maxischermi Jace notò una brutta copia della Runa del Potere Angelico, disegnata sul dorso della mano destra.
Il ragazzo si era sempre chiesto come mai non ci fossero molti Fan al di sopra dei trent’anni, e pochissimi di età compresa tra i venti e i trenta, ma nesuno, neppure Magnus, seppe dargli alcuna risposta.
- Benvenuti ai primi e ultimi Fandom Games- continuò la ragazzina, facendo una pausa ad effetto nella quale, forse, si aspettava un fragoroso applauso.
Nessuno applaudì.
Non parve farci troppo caso.
- Da quest’urna- aggiunse spedita, indicando un grosso contenitore di vetro pieno zeppo di bigliettini ripiegati, con la mano –pescherò il nome di un Tributo maschio, mentre da quest’altra- aggiunse, indicandone un’altra alla sua sinistra –pescherò il nome di un Tributo femmina. Possa la fortuna essere sempre a vostro favore- esordì infine, ridacchiando, come se avesse detto qualcosa di buffo.
Jace non lo trovò affatto buffo.
- Ehi- sentì dire Simon –Questa qua, con i suoi capelli e lo sguardo da pazza, non vi ricorda Maureen?-.
Clary sorrise.
Effettivamente la somiglianza c’era, almeno, per quel che Jace riuscisse a ricordare.
- Allora, prima le ragazze- riprese la brutta copia di Maureen, tuffando una mano nel recipiente di vetro e estraendone un biglietto.
L’intera folla trattenne il fiato.
- Clarissa Adele Morgenstern!- gridò la Fan a squarciagola.
Jace sussultò, l’intera folla si voltò verso Clary, sbiancata.
- Forza Clary, non essere timida- la invitò la Fan, dal palco, con un gesto.
Clary, tremando, si avvicinò lentamente al palco e salì.
Jace provç a raggiungerla, ma un muro di Nephilim e Nascosti glielo impedì, e Alec lo trascinò nuovamente indietro.
- Un applauso per Clarissa- chiese la ragazzina Fan.
Un timido applauso riempì la piazza.
- E ora, i maschi… Parteciperà ai Fandom Games… Alexander Gide…- iniziò la ragazzina, ma fu interrotta da un grido dal pubblico.
- Mi offro volontario come Tributo-.
Clary impallidì ancora di più, perdendo anche l’ultima lieve traccia di colore dal viso.
A parlare era stato Jace.
- Jace, no.- sibilò Alec, ma ormai era fatta.
-Ohohoh, molto bene- trillò la ragazzina, scostandosi la ciocca rosa da davanti agli occhi –Benissimo Jonathan Chrisopher Herondal, raggiungici sul palco- lo invitò.
Jace si fece strada, e questa volta nessuno dei presenti gli si parò davanti, spostandosi, anzi.
Arrivato sul palco abbracciò Clary.
- Che scena tenera- esclamò la ragazzina – Benissimo, ora… c’è qualcuno che si offre come Mentore o devo…?-.
Non fece in ttempo a concludere la frase che un uomo dagli occhi azzurri e la camicia di flanella si fece avanti, arrampicandosi sul palco.
Luke, il patrigno di Clary.
Dopo un futile discorso sul coraggio di Jace, e sull’amore che vince ogni cosa, la ragazzina, che si presentò con il nome di Kassandra, aprì un portale alle loro spalle e invitò i tre a precederla.
Jace prese la mano a Clary e sparì oltre l’apertura dimensionale
  
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