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Autore: embracemydreams_    30/07/2014    6 recensioni
"Li chiamano così i Titani, gli Hunger Games, i giochi della fame. Lo scopo è far divertire Gea e i suoi figli, ah e dimenticavo, far soffrire i nostri genitori che sono costretti a vedere i loro figli uccidersi a vicenda. Ecco a cosa servono : 24 ragazzi, dodici del campo Giove e dodici del campo Mezzosangue, sono rinchiusi in un’arena, devono uccidersi e solo uno può sopravvivere. Tutto questo è avvenuto quando Gea ha preso il sopravvento sull’Olimpo, o meglio io glie l’ho lasciato fare,ma tralasciamo. "
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO IV

« Prima di tutto dovete trovare degli alleati e mi sembra che ne abbiate già abbastanza. Avete in squadra i semidei più potenti e forti e di questo non c'è da preoccuparsi.» Dice Luke mentre affila Vipera. La osserva per un po' e, soddisfatto del lavoro, continua il discorso « Un consiglio pratico appena entrate nell'arena e siete sulle pedane davanti alla cornucopia: allontanatevi da lì il più possibile. E' proprio alla Cornucopia, mentre tutti si accalcano per prendere gli oggetti, che si consuma la carneficina più atroce». Ci fissa, ma io non riesco a guardarlo in faccia. I suoi occhi azzurri cullano il ricordo di quel giorno in cui è morto per salvare l'Olimpo e i miei sensi di colpa tornano a galla. Che senso ha avuto il suo sacrificio se poi non sono riuscito ad impedire che Gea prendesse il potere? 
« Non mi sembra che abbiate domande da farmi, perciò andate a dormire che domani vi aspetta una lunga giornata. Buonanotte» Mentre mi alzo dal divano, Luke mi ferma:« Devo parlare in privato con  te Percy, ci metterò poco giuro. Intanto Annie tu vai a dormire, ti vedo parecchio provata». Lei resta interdetta per un po' e poi va a letto, deve essere stanchissima. 
Dopo di che il fantasma si schiarisce la voce e attacca a parlare.
« Percy posso immaginare quello che hai passato negli ultimi e come tu ti possa sentire, ma devi essere invicinbile perchè se sei debole sarai il primo a crollare nell'arena. Dov'è finito quel ragazzo pieno di coraggio e spavalderia che ha combattuto fino all'ultimo contro Crono? Dov'è quel ragazzo che è caduto nel tartaro o che si è buttato nello Stige?» 
Sento la gola seccarsi e il cuore fermarsi. Come posso spiegargli che quel ragazzo non esiste più? 
« E' andato distrutto con l'Olimpo, è inutile che tu e tutti gli altri mi chiediate dove è andato a finire, perchè non c'è più. Il coraggio e la spavalderia ecco a cosa mi hanno portato. Ho combattuto contro Gea e ho messo in ginocchio il mio mondo solo per salvare ciò che mi era più caro. Capisci che tutte le morti di ragazzi  che come me hanno combattuto fino all'ultimo, sono state vane? »
« Quindi anche la mia morte è stata vana per te?»
 Non rispondo, lascio che il silenzio lo faccia al posto mio. « Oh capisco. Percy per me è stato un onore morire quella sera sull'Empire State Building. Sai, prima di venire qui ho parlato con Beckendorf e  con molti altri ragazzi che sono morti nello scontro contro Gea e sono tutti orgogliosi di essere morti da combattenti e non da codardi. Negli Inferi dicono che sei destinato a grandi cose, quindi non buttarti giù. Ormai gli errori sono stati fatti e non si può tornare indietro. Fra meno di quarantotto ore sarai catapultato nell'arena e dovrai far vedere quanto vali. Dimostra ai semidei che ti guarderanno che Gea non è riuscita a piegarti, che non sei una stupida pedina del suo stupido gioco. Perseus Jackson tu...» Non riesce a completare la frase perchè si sentono delle urla strazianti provenienti dalla camera da letto di Annabeth. Sono terrorizzato da ciò che potrebbe esserle successo e  corro subito da lei.
 Quando entro nella stanza,  vedo che si dimena e urla parole incomprensibili : sta avendo un altro dei suoi incubi. Mi avvicino e la chiamo dolcemente, come si fanno le madri con i bambini.
« Era soltanto un incubo scusa» Mi dice con il fiato corto.
« Annie figurati, succede anche a me, buonanotte» Le do un bacio sulla fronte e sto per tornare di là quando lei mi chiama «Percy, resteresti con me?» Mi sdraio accanto alla figlia di Atena, dimenticando che molto probabilmente nell'altra stanza mi sta aspettando Luke. 
Annabeth poggia la sua testa sul mio petto e mi stringe forte, come se da un momento all'altro dovessi andare via.
«Percy, com'è che non capisco mai quando tu hai un incubo?» Mi chiede.
« Non lo so. Non credo di urlare o di agitarmi o roba simile. Mi sveglio soltanto, paralizzato dalla paura»
« Dovresti svegliarmi» Mi dice quasi con aria di rimprovero. Molto probabilmente ripensa a tutte quelle notti in cui si è svegliata tre quattro volte e ci è voluto il mio intervento per poter riaddormentarsi.
« Non è necessario. Nei miei incubi di solito ho paura di perdere te- Le confesso- E sto bene quando mi accorgo che ci sei» 
***
Per la prima volta dopo anni e anni, ho avuto una nottata senza incubi e non mi sono svegliato pieno di sudore e con il respiro corto.  Forse i demoni del passato hanno deciso di lasciarmi in pace nei sogni per potermi torturami nell'arena e nella vita reale. 
Mentre mi preparo per l'incontro con lo stilista, sento il discorso di Luke e le parole di mio padre che rimbombano nella testa. 
"Negli Inferi dicono che sei destinato ancora a grandi imprese"
" Tu puoi mettere fine a questa sofferenza"

"Dimostra ai semidei che ti guarderanno che Gea non è riuscita a piegarti, che non sei una stupida pedina del suo stupido gioco"
Io non sono una pedina. Non lo sono e non lo sarò mai. Lei pensa di avere in pugno tutti noi, ma si sbaglia. Porrò fine a  questo e non lascerò più che Gea o chicchesia prenda il potere. Non è un obiettivo da raggiungere, è una promessa.
***
Io e Annabeth ci dirigiamo titubanti verso l'appartamento del nostro stilista e aspettiamo che qualcuno venga ad aprirci. Ci accoglie un uomo alto, dalla carnagione scura e i capelli rasati. Indossa una semplice camicia nera e i pantaloni in tinta. L'unico sfarzo che ha è una linea di eyeliner dorato che mette in risalto gli occhi verdi.
« Ciao Annabeth e Percy. Sono Cinna il vostro stilista» Ci dice con una voce tranquilla.
« Ciao» Azzardo con cautela.
Lui si ferma e ci analizza centimetro per centimetro molto attentamente, fin quando la sua attenzione non si posa sulla mia spilla. Da quando me l'ha data mio padre, la metto tutti i giorni.
« Chi ti ha dato questa spilla?»
« Mio padre» Rispondo.
«  Una ghiandaia imitatrice. Beh è davvero bella. Che dite se vi accomodate?»Dice.
Ci accomodiamo su uno dei due divani rossi, dove c'è già un'altra ragazza che ha dei fogli in mano.
« Lei è la mia socia Portia e si occuperà di Annabeth,mentre io di Percy. Dunque, io e lei abbiamo in mente di farvi indossare dei vestiti che possano rimanere impressi nella memoria di tutti. Dobbiamo mettere in risalto le vostre qualità e ciò che vi distingue dagli altri tributi. Per Annabeth abbiamo in mente qualcosa di molto semplice poichè la saggezza non ha bisogno di essere oscurata da fronzoli . Basterà solo una piroetta. Mentre te Percy, sei il figlio del mare e dei terremoti. Sei agitato di natura e questo ci sarà molto utile per realizzare il tuo abito» Dice compiaciuto. Siamo in buone mani e questo mi consola. Ascolto con attenzione tutte le idee che ha in mente Cinna per noi e so questa sera faremo scalpore. Letteralmente.

Nel distretto 9

Luke.
Questo nome resta infisso nella testa di Thalia e non va via. Qualsiasi cosa le fa tornare i mente il biondo. Anche adesso, mentre Nico e Bianca discutono sulle insidie dell'arena, la sua mente è altrove, persa nei ricordi vissuti insieme a Luke.
« Thalia siamo in ritardo per l'incontro con la stilista, dobbiamo sbrigarci.» Le dice ad un tratto Nico, svegliandola dallo stato di trance in cui era entrata. Mentre vanno dalla stilista, Nico la prende per mano e le chiede « Ehi tutto bene? Ti vedo un po' assente ultimamente» «Sto bene Nico, grazie»  «Senti Thalia se hai bisogno di qualcuno con cui parlare ci sono io. Ormai siamo una squadra e ci dobbiamo supportare a vicenda» Le risponde guardandola negli occhi. Lei  gli sorride e lui ricambia. 
"Non è così male come credevo, potremmo davvero essere amici. Non mi sembra possibile che sia lo stesso ragazzino che giocava a Mitomagia " Pensa la ragazza mentre bussa alla porta della stilista. In quel momento il ricordo di quando salvarono i fratellini Di Angelo dalla Westover Hall le attraversa la mente. Chi l'avrebbe mai detto che con quei due avrebbe condiviso  gli ultimi giorni prima della sua vita? 
Sì perchè lei è consapevole di una cosa:
 " Se davvero  dovessi vincere questa edizione significherebbe solo che Jason... Jason non ce l'ha fatta e con lui Annabeth, Percy,Nico e gli altri e io non riuscirei a vivere con questo pensiero. Preferisco essere uccisa per prima nell'arena piuttosto che vederli morire davanti i miei occhi. Tanto io non ho nulla da perdere"
Quando la stilista apre loro  la porta, lei si siede velocemente sul divano, cercando di trattenere le lacrime. 
"Pensa a qualcosa di bello"
Dice con una voce appena udibile. Proprio in quel momento,si fa spazio nella sua testa l'immagine di un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri e una cicatrice sul volto 
Lui.
Luke.

***
Percy's pov
Manca meno di un'ora all'inizio delle interviste e sono decisamente nervoso. Ho il timore di non piacere al pubblico e di risultare antipatico. 
« Percy sii te stesso, fai finta che tu stia parlando con me. Ti adoreranno » Mi dice il mio stilista mentre mi aggiusta la cravatta. 
Cinna ha realizzato un capolavoro con il mio abito: la mia giacca e i mei pantaloni sono blu  e a seconda della luce assumono diverse sfumature, come l'oceano.
« Cinna grazie, io non riesco a trovare le parole ma... » E in quel momento lui fa un gesto che non mi sarei mai aspettato: mi abbraccia forte come se fosse un padre.
Non devi ringraziarmi, per te farei questo ed altro Percy. Ora andiamo, Annabeth e Luke ci aspettano e siamo in ritardo» Mi dice e andiamo da loro due.
Dire che Annabeth è mozzafiato è dire poco. I suoi lunghi capelli biondi e ricci le scendono lungo le spalle e il trucco mette in risalto i suoi occhi grigi. Il suo abito è un lungo peplo bianco, come quello che utilizzavano le dee nell'antica Grecia e vestita in quel modo, è impossibile non notare la somiglianza con la madre. MI sembra di essere in compagnia di Atena che della mia ragazza.
«Ricordati, basterà solo una piroetta e il pubblico ti amerà» Le ricorda Cinna mentre ci incamminiamo verso lo studio.

Luke's Pov
La sala dove ci fanno aspettare per le interviste è fin troppo affollata per i miei gusti. Decido che è meglio uscire un attimo di fuori senza che nessuno si accorga di nulla. Mi incammino e mi siedo su uno dei davanzali che si trovano nel corridoio deserto e osservo la notte. 
« Credevo di essere l'unica a detestare i posti affollati» Interviene qualcuno, prima di sedersi accanto a me. Se fossi ancora vivo, credo che il cuore batterebbe all'impazzata.
« Thalia Dovresti tornare di là, fra un po' è il tuo turno. Nessuno avrà buona stima di te se ti presenterai in ritardo»
«Non mi importa di avere il consenso del pubblico»
«Se vuoi sopravvivere ti...»
«E chi ti ha detto che io voglia sopravvivere nell'arena? Non ho più un motivo per restare in vita. Tutte le persone che amavo non ci sono più. La mia sopravvivenza costerebbe la morte di altri ragazzi e io non voglio» Inchioda i suoi occhi color ghiaccio nei miei e poi abbassa lo sguardo
«Thalia mi fa male vederti così»
«Ti interessa di ME solo ora? Non ti è importato di me  quando sei passato dalla parte di Crono? »
«Mi è sempre importato di te. Io te e Annabeth eravamo, siamo e saremo una famiglia, sempre. Quando ho voltato le spalle all'Olimpo ho pensato principalmente a voi»
«LUKE TU NON CAPISCI» E' sul punto di piangere e in quel momento le parole mi escono spontanee dalla bocca.-
«TU non capisci Thalia. Sei tra i miei pensieri anche ora che sono solo un fantasma. Sei stata la prima persona che ho visto dopo che mi sono buttato nello Stige e ...»
«Io sono innamorata ancora di te Luke Castellan. Anche se non sono ricambiata. Anche se non posso toccarti. Anche se non posso baciarti. Anche se tu sei morto.  Io sono innamorata di te e me ne sono resa conto quando tu ormai eri andato via. Sì perchè tra le persone che amavo e sono scomparse, ci sei tu in cima a tutti» Ha gli occhi lucidi ma non piange. Si sta tenendo tutto dentro, come al solito.
« Thalia come potrei non ricambiarti? Se potessi tornerei in vita solo per poterti stringere forte, ma non mi è possibile, ormai non appartengo più a questo mondo» Provo a sfiorarle una guancia, ma non ci riesco.
«Beh ho visto molti semidei tornare in vita. Il rapporto tra i vivi e i morti è cambiato, ti basterebbe solo fare una richiesta o uscire di nascosto dalle porte della Morte.»
«Pensi che io non ci abbia già provato? Me lo impediscono» Le dico guardando basso.
« Luke promettimi che ci riproverai.»
« E tu promettimi che combatterai fino all'ultimo in questi giochi» Ci guardiamo di nuovo negli occhi e infine diciamo all'unisono 
«Lo prometto» 
In quel momento arriva di corsa il figlio di Ade e dice che a momenti sarà il loro turno. Sembra quasi imbarazzato quando vede che lei è in mia compagnia. 
«Ehm, vi auguro buona fortuna ragazzi» Entrambi mi sorridono e noto che Thalia sta per dire qualcosa, ma sparisco nel nulla.
*****
Percy's Pov
Da quando sono stati indetti gli Hunger Games, Mr D intervista i tributi. Fa un po' paura, perchè il suo aspetto è rimasto praticamente invariato per tutto questo tempo, al contrario delle altre divinità.Ha un abito da cerimonia blu scuro che usa per tutte le volte, punteggiato di mille minuscole lucine elettriche che brillano come stelle. Per questa edizione  ha i capelli azzurro polvere, molto meglio rispetto all'anno scorso, quando aveva scelto di tingerseli di cremisi e sembrava che sanguinasse. Come al solito, prima di cominciare fa qualche battuta e poi si mette all'opera.
La prima a salire sul palco è Dawn del distretto 1 e a seguire Cedric. Sembrano le spietate macchine per uccidere.
Ogni intervista dura solo tre minuti. In seguito scatta un segnale acustico e tocca al tributo successivo. Mi siedo in un angolo e cerco di tranquillizarmi mentre i distretti si susseguono.
1, 2 , 3 , 4, 5 , 6, 7 , 8... E' il turno di Reyna con il suo vestito rosso sfavillante. Mi fa strano non vederla con l'armatura e la treccia scombinata. Dopo una breve intervista, lascia lo studio con molto stile.
 Poi è il momento di Leo.
Quest'ultimo indossa un completo nero con motivi di fiamme a contrasto. Come al solito, l'umore del figlio di Efesto fa colpo tra il pubblico. Quanto vorrei avere la sua tranquillità. Prima di andarsene fa un inchino e il suo vestito diventa infuocato. Il pubblico lo acclama e sento che Mr D lo soprannomina « Leo Valdez, il ragazzo di fuoco» .
9... Thalia appare sinuosa nel suo completo color zaffiro. Ma il suo sguardo mi incute paura. Sembra che stia per scagliare delle saette da un momento all'altro.
« Beh Thalia ti vedo arrabbiata, come mai?» 
« Sì che sono arrabbiata. Hanno inventato questi giochi  per poter ridere delle nostre morti e questa edizione li divertirà più di tutte. Finalmente tutti quei semidei che non sono riusciti ad annientare si uccideranno a vicenda. Ma sapete che vi dico? VAFFANCULO A VOI. VAFFANCULO A LEI. FANCULO A CHIUNQUE ABBIA A CHE FARE CON QUESTA STORIA.»  Sta per aggiungere altro, ma due giganti la portano via. Dopo di che le interviste riprendono e Nico sale sul palco. Indossa una semplice camicia nera che mette in risalto il suo fisico muscoloso.
10... Frank parla di come sia stato fantastico avere la possibilità di stare con sua sorella in questi giorni ed Hazel parla dei sentimenti che prova per il figlio di Marte. Tutto il pubblico si emoziona sentendo le loro interviste.
11 Piper si accomoda sulla poltrona con molta classe. Il suo vestito mette in risalto le sue splendide forme e mentre parla, utilizza tutto il potere della sua lingua ammaliatrice. Quando abbandona il palco, le esclamazioni del pubblico rimbombano dappertutto. 
Il segnale acustico scatta.
E' il turno di Jason e prima che salga sul palco mi avvicino e gli dico « Buona fortuna fratello» Lui mi abbraccia ed entra in scena.
12... Sale Annabeth sul palco e il pubblico si zittisce. La sua bellezza non è passata inosservata 
Ovviamente le viene chiesto come si è sentita quando mi sono offerto volontario al suo posto
« Mi sono sentita morire quando la Sorte ci ha detto che entrambi avremmo combattuto nell'arena. Ma ho sofferto ancora di più quando gli altri si sono offerti. E' stato  un vero  gesto di amicizia e altruismo, ma è costato caro a tutti » Ha risposto con le lacrime agli occhi. Le fanno qualche altra domanda e poi l'intervista è terminata. Ma prima di andarsene, fa una piroetta su se stessa e si sente qualche urlo provenire dal palco. Il suo semplice peplo bianco si sta trasformando in un abito lungo grigio, fatto di piccole piume d'uccello. Solleva sbalordita a mezz'aria le lunghe maniche fluenti e in quel momento tutti si rendono conto che sono delle vere e proprie ali. Cinna l'ha trasformata in una civetta.
 Non sento il segnale acustico, perciò sono costretti a chiamarmi. E' arrivato il mio momento. Questi attimi mi sembrano secoli. Il pubblico è ancora sconvolto da quello che è successo pochi minuti prima.
« Dunque Percy Jackson...»
« Beh finalmente è riuscito a non storpiare il mio nome e cognome» Il pubblico ride. La tensione si scioglie.
« Apprezza il mio sforzo Jackson. Insomma, torniamo indietro al momento della mietitura. Il tuo gesto è stato davvero eroico. Cosa hai pensato quando hai urlato quelle parole?»
«  Mi è venuto spontanteo. L'ho fatto senza neanche pensarci» Rispondo con un filo di voce. In seguito mi chiede se a casa abbia una ragazza. Ma non è più che evidente chi sia la mia ragazza? Esito e poi scuoto la testa.
« E invece per me una ragazza c'è e sai cosa potresti fare per conquistarla? Vincere e tornare a casa» Mi dice in tono incoraggiante. "Sa interpretare molto bene la parte del finto tonto" penso.
« Mr D non credo che possa funzionare nel mio caso, perchè lei è venuta qui insieme a me. Io mi sono offerto volontario per risparmiarla da questi giochi, ma non ha funzionato.»
Per pochi secondi lo studio tace e sento tutti gli sguardi puntati su di me. Poi, quando Mr D mi congeda, il clamore del pubblico è assordante. Sono riuscito a colpirli essendo solo ed esclusivamente me stesso. 
Prima di abbandonare lo studio, faccio ciò che mi ha consigliato Cinna. Schiocco le dita e il palco si apre sotto i miei piedi. Si formano delle spaccature. Velocemente, cerco di richiamare più acqua possibile. Questa zampilla dalle fratture e inizia a prendere la forma di qualcosa di concreto.
Un tridente. Il simbolo di Poseidone.





Carissimi Lettori,
vi prego di perdonarmi se non sono riuscita ad aggiornare al più presto. 
Questo mese è stato davvero impegnativo per me.
Per farmi perdonare, ho reso questo capitolo molto più lungo rispetto agli altri.
Vi avevo lasciato con Octavian/Ottaviano che si dichiarava a Reyna e ora sbuco fuori dopo un mese con i Thaluke.
Ho provato a renderlo più sdolcinato possibile, ma mi direte voi se ci sono riuscita o meno.
Cosa ne pensate di Leo "the boy on fire?"
E di Cinna? Molto probabilmente vi starete chiedendo perchè ho deciso di inserirlo nel crossover. Ci ho riflettuto giorni interi e non sono riuscita a trovare nessuno che potesse sostituirlo, perciò eccolo qui in tutto il suo splendore.

Dunque, nel prossimo capitolo i nostri eroi avranno l'incontro con Gea. Cosa pensate che possa uscirne fuori?
Cercherò di aggiornare il più presto possibile, lo giuro! Anche perchè nel sesto capitolo i tributi affronteranno finalmente l'arena.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, (non ne sono molto convinta ma ok).
Recensite in numerosi!
 A presto (lo spero)

embracemydreams_


 
  
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