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Autore: viktoris    13/08/2014    2 recensioni
Sono passati dodici anni dalla fine della guerra magica. Hermione, stanca di combattere e ferire, ha intrapreso la strada opposta: è diventata una famosa Guaritrice al San Mungo. La sua vita attiva e laboriosa è turbata solo dal peso della celebrità..e da quello della solitudine. L'amicizia, il lavoro, i libri sono belle cose, ma le basteranno per sempre? Un'emergenza sul lavoro darà una svolta nella sua esistenza, portando a galla ricordi, esperienze passate e mostrandole una nuova strada.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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"Potrei assumerti come elfo domestico dopo questo, sai. Pagato, chiaramente." grungì Malfoy divorando il pollo al forno con patate messo insieme in quattro e quattr'otto da Hermione.

"Oh, ti avverto che chiederei uno stipendio davvero altissimo." gli sorrise lei. Ogni disagio era scomparso, lasciando solo la dolcezza della compagnia e delle chiacchiere. La casa di Malfoy era piccola e caotica, disseminata di mappe, antichi manoscritti, manuali di Aritmanzia e dizionari delle lingue più disparate. Qualche strano oggetto dalle proprietà misteriose faceva capolino tra gli scaffali o sotto un mucchio di fogli, destando la sua curiosità. Tutto sommato le piaceva l'ambiente, anche se aveva l'aria un po' trascurata.
"Ma guarda che ore sono! Devo assolutamente tornare a casa, Malfoy, domani mattina devo essere al Wizengamot per un processo e non ho ancora finito di preparare la documentazione." esclamò Hermione parecchio tempo dopo aver finito di mangiare.
"Un processo? Sei una Guaritrice, non un avvocato magico. Hai fatto causa a qualcuno, rompiscatole?" Hermione scosse la testa, ignara della piega che stava per prendere il discorso.
"No, no, due famiglie Purosangue hanno fatto causa a me per via delle trasfusioni di sangue." impallidì davanti allo sguardo confuso dell'altro. Narcissa non gli aveva spiegato nel dettaglio cos'era successo? Insomma, l'aveva riferito alla madre di lui apposta per evitare di doverglielo spiegare lei stessa guardandolo in faccia!
"Cos'è una trasfusione, Granger? L'ho già sentita questa parola ma non riesco a collegarla a nulla."
"Non sono sicura se sia il caso di spiegartelo." ribattè Hermione incerta. L'ultima cosa che voleva era farlo arrabbiare di nuovo; è vero anche che l'uomo che lei conosceva, che la portava al cinema e ordinava birre Babbane al bar come se fosse sempre cresciuto in quel mondo, non era il tipo da fare una scenata per una trasfusione di sangue sconosciuto. Macchè sconosciuto, peggio ancora, era del sangue della Mudblood per eccellenza che stava parlando. Forse dopotutto si sarebbe risentito.
"Decidi tu, Granger, ma vorrei davvero sapere perchè ti hanno fatto causa." replicò Malfoy tranquillamente. Rassicurata, Hermione si decise a parlare.
"Vedi, quanto ho iniziato a lavorare in ospedale ho cercato di introdurre alcune pratiche mediche Babbane che ritenevo necessarie per migliorare la qualità delle cure che potevamo offrire. Tra queste la prima e più difficoltosa è stata la trasfusione: in parole semplici consiste nell'immettere in un paziente che ne necessita per varie ragioni, primariamente per gravi emorragie, materiale sanguigno proveniente da un donatore. Probabilmente l'hai sentito nominare perchè l'abbiamo dovuto fare a te quando sei stato ricoverato." concluse velocemente.
"Mi avete messo...dentro...il sangue di un donatore?"
"Credevo che tua madre te lo avesse detto, le avevo spiegato tutto. Ti ho trasfuso un po' del mio sangue perchè l'ospedale non voleva darmene perchè, be', eri tu. Allora ho fatto una piazzata in mezzo alla Sezione Donazioni e ho donato del sangue in tuo favore." era proprio necessario aggiungere quella parte? Non poteva starsene zitta e tralasciarla? Cercò di sviare il discorso: "Capisci, immagino, perchè i Purosangue a cui ho prescritto trasfusioni mi hanno fatto causa." 
Ma Malfoy stava pensando a tutt'altro, lo sguardo fisso. Sembrava sconvolto.
"Sì, sì. Forse è meglio se vai a casa allora, domani devi essere ben sveglia. Ci vediamo sabato mattina per andare al matrimonio, d'accordo? Buonanotte."
In un battibaleno Hermione si trovò sulla scogliera ventosa, la porta chiusa alle spalle, le stelle che scintillavano fredde sopra di lei, senza darle risposta alle sue domande: si è arrabbiato di nuovo? Cosa diavolo aveva?
Solo una cosa tratteneva dal bussare per chiedergli spiegazioni all'istante: aveva scorto nei suoi occhi l'espressione tormentata di chi ha bisogno di stare da solo per pensare e venire a patti con qualcosa. Rassegnata davanti a quell'evidenza si allontanò per Smaterializzarsi.
Draco giaceva su una poltrona, la testa tra le mani, pensando a quanto dannatamente doveva alla Granger.

***
"Processo numero 237 della categoria Malaguarigione. Le famiglie Selwyn e Greengrass contro l'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche, in particolare con la Guaritrice Hermione Jean Granger. Documentazione prodotta..." Hermione si distrasse lentamente da quell'elenco di scartoffie e testimoni sconosciuti per l'accusa e la difesa, ripassando i suoi studi di magimedicina e le sue ricerche in favore della trasfusione. Il processo si trascinò lentamente, lei espose subito le sue argomentazioni solide e ben ragionate, mettendo più volte a disagio lo stupido avvocato dei Purosangue e collaborando bene con il proprio assistente legale. Ma dopo la sua testimonianza purtroppo ne venivano molte altre: studiosi di dubbia provenienza, ciarlatani, Guaritori che stavano lì a decidere se la pratica della trasfusione nel caso di quelle famiglie era stata veramente indispensabile, vantaggi, svantaggi...che idioti. Era palesemente necessaria.
"Ultimo testimone per la difesa: Draco Lucius Malfoy." Hermione alzò di scatto la testa. Il suo legale non aveva fatto una piega e si stava dirigendo lentamente avanti per interrogare l'uomo. Doveva essere a conoscenza della cosa, ma quando diavolo potevano essersi contattati se Malfoy la sera prima era totalmente ignaro di tutto?
"Signor Malfoy, perchè si trova qui oggi a testimoniare in favore della signorina Granger?"
"Perchè anche io sono stato sottoposto a una trasfusione e penso di avere molto da testimoniare in favore della pratica." replicò quello tranquillamente. Si schiarì la voce.
"Sapete tutti che io sono nato Purosangue e sono stato educato a ritenere la nostra razza superiore a chiunque in virtù di ciò che scorreva nelle mie vene. Ma lo scorso luglio ho subìto un grave infortunio sul lavoro, la documentazione del quale è già in possesso di questa corte, per cui la signorina Granger qui presente, dopo aver combattuto per salvare la mia vita, ha ritenuto indispensabile sottopormi a una trasfusione. Non solo, ma lei stessa ha donato il sangue per me. Cosa ne ho ricavato io da ciò? I miei poteri magici sono rimasti immutati , la mia forza è la medesima, il mio fisico anche. Non fatico a compiere incantesimi o a Smaterializzarmi. Questo sangue che mi ha dato una Nata Babbana non ha influito minimamente sul mio essere mago, ha solo abbreviato enormemente i giorni della convalescenza e il mio dolore, mi ha allontanato dal baratro. Mi ha salvato. Questo è quello che voglio dire: la vita che abbiamo è importante, ed è la stessa per tutti! La vita è gioia, dolore, è piena di errori e di possibilità di scusarsi. Ci sono persone che lavorano giorno e notte senza mai fermarsi per imparare a conservarla al meglio, e quando ci salvano grazie alle loro scoperte tutto quello che sappiamo fare è rivoltarci contro di loro per paure inesistenti e pregiudizi vecchi di secoli, marci. Scordate la cosa fondamentale... ha salvato le vostre vite e la vostra salute. Ci ha salvati." Nel pronunciare l'ultima frase guardò Hermione intensamente, come cercando comunicarle qualcosa che lei non era sicura di capire.
"Grazie signor Malfoy, non ho domande da porle, ritengo che le sue parole da sole siano sufficienti. L'accusa forse...?" si rivolse interrogativamente all'avvocato dei Purosangue, che fece un cenno sdegnoso con la testa. Sapeva che la causa era già persa prima della testimonianza "innocente e semplice" dello Spezzaincantesimi. La votazione per il verdetto era, come al solito, collettiva e pubblica, per alzata di mano. Hermione trattenne il respiro quando chiesero quanti fossero a favore dell'assoluzione dell'ospedale... Quasi tutti alzarono la propria mano, sorridendo incoraggianti. Pochi un momento dopo dopo levarono la loro in favore dei Purosangue.
"L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche, e in particolare la Guaritrice Hermione Jean Granger, sono assolti da tutte le accuse. Le famiglie Selwyn e Greengrass dovranno risarcire i sopracitati delle spese legali. La seduta è tolta." proclamò il presidente del Wizengamot. Hermione uscì dall'aula stordita dal sollievo e dalla felicità. Non ne aveva parlato mai con nessuno, ma la questione di quel processo le aveva pesato parecchio, perchè metteva in discussione lei come professionista.
"Ce l'abbiamo fatta, Hermione!" ruggì il suo assistente legale abbracciandola di botto.
"Se avete finito con le effusioni vorrei parlare con la signorina Granger." una voce seccata quanto conosciuta raggiunse Hermione da un punto imprecisato alla sua destra. Imbarazzata si sciolse immediatamente dall'abbraccio del legale e gli diede qualche colpetto amichevole sulla spalla.
"Grazie, Wilson. Ora se vuoi scusarmi..." lo liquidò rapidamente. Wilson era un po' appiccicoso, diamine. "Malfoy, ciao! Perchè sei venuto a testimoniare?" no, non andava bene, la frase era troppo dura, sembrava fosse contrariata. "Cioè, grazie, davvero, per essere spuntato fuori così all'ultimo momento, è stato così...non lo so, ma bello! Come hai fatto a convincerli a lasciartelo fare?" l'altro scrollò le spalle, fingendo indifferenza ma in realtà ben lieto di riavere su di sè tutta l'attenzione della donna. Quel damerino dell'assistente legale lo guardava storto da una distanza di sicurezza.
"è stato Wilson, quando l'ho intercettato stamattina presto, a convincerli che la mia testimonianza era indispensabile per avere l'opinione di un soggetto che avesse esperienza diretta della materia... in realtà voleva dare un tocco 'umano' alla cosa, credo. Sembra una scemenza, non serviva veramente la mia testimonianza per i vostri fini, avreste vinto comunque, ma serviva a me." le diresse un'occhiata penetrante come quella che le aveva lanciato poco prima, dopo aver testimoniato. Un'occhiata che sembrava dire tante cose, così confuse.
"Perchè ne avevi bisogno?" chiese cautamente Hermione, concentrandosi solo su Malfoy. Quando comunicavano seriamente era così, perdeva il contatto con la realtà circostante per captare le sue reazioni, le sue smorfie, il suo respiro. Le sembrava di conoscerlo bene in quei momenti.
"Ieri sera ti ho praticamente buttata fuori di casa perchè mi sentivo come sotto shock. Questo era il mio modo per farti capire che non ero arrabbiato o irritato, volevo solo riflettere su di te."
"Mi sembra un modo piuttosto eclatante. Sorvolando sul fatto che pensandoci su l'avevo comunque capito, sarebbe bastato dirmi domani mattina 'hei Granger, non ce l'ho con te, sono solo un incredibile lunatico sociopatico', sai." sorrise Hermione. Gli impiegati del tribunale e i pezzi grossi del Wizengamot sciamavano intorno a loro, diretti agli ascensori, ma nessuno dei due li notava minimamente, persi nella loro comunicazione in parte verbale e in parte silenziosa. "Sei giunto a qualche conclusione nelle tue riflessioni?"
"Credo di sì, ma se permetti me le tengo per me ancora per un po'. Ora devo andare in banca, non tutti qui sono Eroi del mondo magico che possono ignorare il lavoro come se nulla fosse. Per il matrimonio di domani siamo già d'accordo, no? Spero per te che il tuo vestito sia verde come la Casa più bella del mondo." le strizzò l'occhio scherzosamente davanti alla sua espressione furente e fu rapido a schivare un suo schiaffo.
"Siamo irritabili oggi." risero insieme e si salutarono con un bacio veloce sulla guancia. Solo dopo aver percorso qualche metro in direzioni diverse si resero conto della cosa e sussultarono, imbarazzati come ragazzini, mentre uno stupido sorriso aleggiava sulle loro labbra.


AAAAAAH lo so mi odierete alla morte perchè vi ho promesso un matrimonio e invece vi do un processo! xD scusate ma sentivo il bisogno di richiamare un po' la realtà che continua a scorrere intorno a loro... so che non è il massimo come capitolo, ma porta comunque qualcosa di nuovo nel loro rapporto. Ma il prossimo viggiuro che sarà il matrimonio e che non dovrete aspettare mille anni, croce sul cuore! A presto! 

   
 
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