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Autore: ambra_chiara    23/08/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Sono Axel, figlio di Ade e Persefone. La mia vita, già non molto normale di per se, sarà sconvolta dall'arrivo di una figlia di Zeus ed Era... una maledizione, un nuovo nemico e tanti incubi incomberanno nella mia vita come quella strana ragazzina dalla pietra nera.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le tre pietre '
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Facemmo colazione e, giusto per far qualcosa, feci un giro per New York, tanto la ragazza non sarebbe di certo arrivata subito quella mattina.
Così lasciai a guardia del mio mini accampamento nel bosco Beastly, sapendo che avrebbe dormito però almeno avrebbe intimidito la gente.
Entrai nel primo bar per mezzosangue che vidi, presi un po’ di caffè allungato con un pochino di nettare (alcuni trovano questo mix disgustoso, ma a me piace), dopo poco arrivò una ragazza che mi chiese se poteva sedersi al tavolo con me perché erano tutti occupati, e non si può certo dire di no a una bella figlia di Afrodite come era quella.
Parlammo un po’, e alla fine mi lasciò il numero ma non vi racconto come ho fatto ad ottenerlo… vi annoiereste e basta.
Sta di fatto che nel tardo pomeriggio tornai nel boschetto:
“Beastly, sarai contento, lungo il tragitto c’era un supermercato e ho comprato un tacchino… possiamo mangiarcelo stasera a cena! Non ho fatto un pranzo molto abbondante” urlai al mio segugio sapendo che mi avrebbe sentito e raggiunto.
Ma ciò non avvenne ed io iniziai a preoccuparmi, con la borsa del tacchino in mano corsi e vidi un cavallo bianco, mi preoccupai: c’era qualcuno.
Sentì Beastly ruggire, corsi da lui e vidi una ragazzina che emanava scintille con un arco incoccato pronta a colpire il segugio infernale.
“No!” urlai, lei si voltò verso di me e io la placcai, la ragazza senza esitazione mi diede una ginocchiata in pancia e poi un calcio in faccia ed estrasse un pugnale che mi puntò alla gola.
Aveva i jeans sgualciti circa sulla coscia, Beastly l’aveva morsa, fortunatamente per lei erano solo delle escoriazioni superficiali.
“Chi sei?” mi chiese non abbassando la lama
“Axel, figlio di Ade, non fare del male a Beastly ti prego! Non voleva ucciderti, ti sarai avvicinata troppo a lui…” il mio amico si avvicinò a me e strofinò il suo enorme muso contro la mia spalla ringhiando alla ragazzina, lei come risposta iniziò ad emettere delle scintille poi abbassò l’arma: “Sono Ambra, figlia di Zeus” mi porse la mano.
Gliela strinsi e Ambra notò l’anello: “Sei tu?” si controllò la sua mano… aveva una bussola tatuata il cui ago si muoveva e indicava furiosamente me.
“Sei tu!” gridò eccitata “Finalmente! Due giorni per trovarti, ci avrei messo di meno se non continuavi a muoverti!”
“Tu sei la ragazza che mi aveva detto Nico” lei non mi ascoltò, continuava a farneticare e borbottare per poi chiamare il suo cavallo.
Ebbi tutto il tempo per osservarla, era bella, decisamente bella, emetteva ancora scintille ma che forse la rendevano ancora più carina: era certamente più piccola di me di due anni circa, era abbastanza bassa, mingherlina con un bel fisico, vestita soprattutto di nero.
Aveva due occhi enormi e nocciola, i capelli a caschetto biondi erano spettinati ma riuscivano a incorniciarle il viso e renderlo più grazioso.
“Stai sanguinando! Scusa!” disse prendendo un fazzoletto e tamponandomelo sulla faccia con non molta delicatezza “Scusa per il calcio… ma mi avevi aggredita, cosa avrei dovuto fare?”
“Tranquilla non fa niente”
“Devo avere qualche cerotto”
“Passa di già” non era vero, il taglio sullo zigomo continuava a sanguinarmi imperterrito
“Si certo come no…” prese un kit di pronto soccorso e mi mise un cerotto sopra.
“Ecco fatto… ora scusa, mi fascio un attimo il morso del tuo cagnolino, non sapevo che fosse addomesticato” il cavallo la spintonò con il muso “Vuoi il dolcetto vero Buckie?” ridacchiò ed estrasse da una tasca due zollette di zucchero, una per l’equino e l’altra per lei, poi prese una garza dal suo zaino e iniziò a fasciarsela intorno alla ferita.
Quando ebbe finito si sdraiò per terra e disse: “Dovrei spiegarti un paio di cosette”
“Tu credi?” le risposi “Nico mi aveva già avvertito ma non mi ha spiegato molto”
Ambra appoggiò la testa ad un tronco ed iniziò a raccontare:
“Parliamo prima di tutto della mia esperienza personale, e potrai notare, che ci saranno cose molto simili… tipo l’anello che porti, è evidentemente come la mia collana” mostrò una collana di cordoncino con al centro una pietra di ossidiana, che prima era nascosta perché la ragazza l’aveva messa sotto la maglietta e il giubbetto di pelle “sono degli amuleti che ci proteggono da una maledizione” alzai un sopracciglio “Non te lo ha detto Nico?”
“No… ti sembra che quel enigmatico di un ragazzo me lo abbia detto? Comunque maledetto? Io? e perché?”
“Ci sto arrivando… siamo stati maledetti da Pandora… mi sono scontrata con lei, qualche giorno fa. Non so quanti siano maledetti, ma certamente non siamo solo noi due, l’ago adesso indica ad est” disse mostrandomi il palmo “questo tatuaggio me lo ha donato mia madre, Era, per localizzarti”
“In cosa consiste la maledizione? Perché Pandora lo ha fatto?”
“Non lo so e non lo so… Pandora ha parlato di vendetta e governare il mondo ma io non ne so proprio nulla!” disse mettendosi le mani tra i capelli e iniziando a emanare scintille “Sarai sconvolto…” mi disse dopo un po’.
“no guarda sto al settimo cielo!” dissi sarcastico mentre Beastly e Buckie si rincorrevano “Tu pensi davvero che io possa crederti?” lei sbuffò
“Sei come me figlio di due divinità, ti sarai mai chiesto perché sei qui e non nell’Olimpo vero? Ti sarai mai chiesto il perché di quel anello che porti?  Non ti sei mai chiesto nulla? Perché se lo hai fatto io ho le risposte… non hanno potuto tenerci per via della maledizione, dovevano tenerci al sicuro al Campo Mezzosangue dove avremmo potuto crescere e sconfiggere Pandora.
Non si sono mai scordati di noi… se lo avessero fatto non avremmo questi gioielli, non avremmo nulla… saremmo semplicemente dei mezzosangue. Mezzosangue morti per la maledizione molto probabilmente, perché una delle poche cose che ci tiene in vita sono questi” si tolse la collana e me la mostrò indicando anche il mio anello “Tu ci sei grazie a quell’anello, come io ci sono grazie a questa collana… sono parte di noi, e forse sempre lo saranno. Ma io non voglio essere legata a un gioiello… voglio spezzare questa maledizione uccidendo Pandora e non posso farlo da sola. Ho bisogno di te per farlo, perché anche tu sei come me”.
Guardai l’anello: “Si me lo sono chiesto, tante, troppe volte. E potrai contare su di me” lei sorrise e disse: “Bravo! Ora dovrei chiamare delle persone…” trovò una pozza, formò un arcobaleno e mise una dracma dentro:
“Ambra! Novità tesoro?” chiese un ragazzo
“Chiamami ancora così e giuro che ti taglio la lingua Jim…” lui ridacchiò
“Quanto sei romantica…Non mi hai risposto, novità?”
“Direi di si… Axel” mi chiamò, conoscevo il ragazzo nell’messaggio iride.
“Figlio di Ade” disse quella sottospecie di scimmia
“Figlio di Apollo”
“Vi conoscete?” mi chiese la figlia di Zeus
“Si, purtroppo” rispondemmo in coro
“Se volete che vi lasci soli, ma non pensavo che Jim avesse avuto come ex ragazza Axel” continuò Ambra scherzando
“Figlio di Ade potresti sputarle in un occhio da parte mia?” chiese il ragazzo
“provaci” disse lei sfidandomi
“lo farai tu quando vi vedrete” mi limitai a rispondere
“Logico” risposi “Comunque non so perché vi conosciate e non lo voglio nemmeno sapere, piuttosto mi potresti chiamare Chirone?”
“Michelle che stai facendo?!” urlò Jim dall’altra estremità, ma dopo poco il ragazzo cadde spinto da una bellissima ragazza
“Ambra! Come va?” chiese
“Michelle! Bene grazie tu?”
“Bene. Hai trovato l tuo compagno di maledizione?” domandò
“Si, ed era l’ex di Jim” sorvolai sull’affermazione
“Piacere! Sono Michelle e tu?” chiese rivolgendosi a me
“Axel… non ho mai parlato con una ragazza così bella come te” risposi
Ambra fece una smorfia borbottando: “Lecca culo”
Michelle invece accennò a un sorriso poi chiese alla sua amica: “Vuoi che ti passi il tuo ragazzo?”
“No grazie” le rispose
“Ehi! Ti sento!” esclamò Jim comparendo in un angolo e spintonando Michelle che se ne andò per chiamare il centauro
“L’unica ragazza non romantica me la becco io”
“Per tua correttezza sono stata più che romantica prima di partire, che poi mi sia lavata a dovere la faccia per non avere il tuo DNA addosso è un’altra questione” si scambiarono una linguaccia finché non comparve Chirone, Ambra gli raccontò tutta la vicenda in poco meno di cinque minuti:
“Axel, non avrei mai pensato che fossi tu” feci spallucce poi l’allenatore di eroi continuò: “Siate prudenti, se incontrate pandora non affrontatela solo voi due…” io e Ambra annuimmo
“Ora dovrei andare… Dioniso sta facendo un guaio dietro l’altro, c’è qualche problema con divinità romane e greche, ma voi non preoccupatevi di questo”
“Sappiamo già tutto Chirone sulla profezia dei sette, non c’è bisogno che spieghi… voi occupatevi di Gea e del campo romano, e noi di Pandora” disse Ambra “Buona fortuna”
“Anche a voi” poi, dopo aver salutato Jim e Michelle la ragazza passò la mano nel messaggio iride così che scomparve.
“Per carità, sono strana io, però anche il mondo con tutti questi nemici non scherza” disse Ambra facendomi fare una risata.
  
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