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Autore: JKEdogawa    23/08/2014    1 recensioni
Una guerra tra culture, l'ultima cosa che il mondo si sarebbe aspettato. Ha mietuto tante vittime, troppe sopratutto innocenti. Troppe secondo gli déi di tutto il mondo. I Mezzosangue, i Faraoni, i Druidi, tutti coloro che sono legati alla religione( e non solo) sono stati segregati in luoghi fuori dal tempo e dallo spazio.
Nico fa parte della Casa di Ade ed aspetta solo che quattro dei suoi fratelli vengano designati dagli déi per combattere in un Colosseo per decretare il più forte. Costretti a combattere e a vedere i propri cari morire, in un macabro gioco che non ha spiegazione.
Non sono Hunger Games, non sono Giochi Romani, sono Olimpiadi Culturali nell'accezione peggiore del termine.
Sarai ancora disposto a lottare in nome di un dio?
[Presenta personaggi di un'opera non ancora uscita e che spera di vedere la luce, inoltre questa FF ha partecipato ad un concorso su Facebook, forse qualcuno l'ha già letta. Comunque, buona lettura.]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Nico di Angelo, Quasi tutti, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Vado sul palco con la faccia da funerale, più o meno la solita, insomma. Non oso guardare Basel mentre mi metto vicino a lui. Lui è diverso, lui dev'essere eliminato.
Veniamo scortati all'interno dell'edificio da dove partirà il treno per il Nucleo. Non parleremo con nessuno prima di partire, sarebbero troppi quelli da salutare. Clelia inizia a parlare con Suzanne, probabilmente per smorzare la tensione, ma io non posso parlare con uno che ucciderò alla prima occasione. Sarà anche mio fratello, ma non posso dire che lo ritengo tale. Troppo timido, troppo sognante, troppo Egizio. Lo pensiamo in molti qui: lui è troppo di un'altra cultura. Lo si vede dalle armi che sceglie per allenarsi, dalle cose che fa per passare il tempo, dalla lingua che ogni tanto gli scappa di usare. Lui non è Greco, però non è nemmeno del tutto Egizio. Basel Al Shareni cos'è veramente?
Non lo so dire, ma è l'ultimo dei miei problemi. Se farà qualcosa di storto non avrò pietà.
Lo guardo mentre cammina tremante e pallido. Gli occhi sono sgranati quasi pronti a piangere. No, decisamente non è un figlio di Ade. Come abbia fatto ad arrivare qui è un mistero per tutti, ma nostro padre avrà avuto le sue buone ragioni.
Arriviamo nella Sala Dello Schermo. Ne parlano i sopravvissuti, è una stanza dove viene proiettato un video di Ade che ci dice buona fortuna. Sempre lo stesso, come se non avesse voglia di ripetersi ogni anno. Lì ad attenderci c'è Antino, occhi rossi e capelli neri. Non è figlio di Ade, non di sangue almeno. È stato adottato come altri del Distretto, solo che sono quelli della sua età o poco più grandi. Da quando sono stati istituiti i Templi sono tutti figli naturali, non so perché.
Di fatto, non so niente. Se ci penso seriamente so solo quello che mi dicono i Titani e dal Nucleo, ma di fatto non so niente. Dovrei iniziare a sapere più cose, impuntarmi e fare in modo di conoscere ciò che mi circonda. Ma forse mi va bene così, almeno posso dire di avere una famiglia. Una famiglia numerosa che sto per abbandonare, fantastico.
Antino mi guarda mente il video gira, poi, mentre usciamo dice:<< Basel, ti senti pronto?>>.
Mi vedo il ragazzo già a terra per un mancamento. S'irrigidisce, poi si mette sull'attenti.
<< S... sì, fratellone.>> dice sudando freddo e serrando gli occhi. Sto pensando che ucciderlo sarà più facile del previsto, magari si suiciderà per lo stress ancora prima di arrivare.
<< Bene, cercheremo di aiutarti il più possibile.>> lo sai benissimo che non accadrà, non dargli false speranze<< Dai, tra poco vi raggiungiamo nel treno.>> Basel annuisce e segue a debita distanza le nostre sorelle<< Nico, posso parlarti un momento?>>.
<< Avremo tutto il viaggio.>> gli faccio notare.
<< È importante che te lo dica adesso, dopo saremo nell'occhio del Nucleo.>>.
<< Che c'è?>>.
<< Basel è diverso, immagino tu l'avrai notato.>> annuisco cupo<< Lui è la nostra speranza, ma ho bisogno che tu faccia una cosa.>> qualunque cosa tu stia per chiedermi pensaci tre volte e no, non basta un respiro profondo<< Nico...>> non mi piace quel tono, non dire quello che penso tu stia per dire<< Proteggilo a qualunque costo.>>.
Ecco, ora sì che sono fregato.

Rimango chiuso nella mia cabina. Non ho voglia di parlare con nessuno, in modo particolare con Antino. Mi ha chiesto di proteggere il diverso o sbaglio? Sbaglio sicuramente, nessun figlio di Ade sano di mente chiederebbe una cosa del genere ad un suo fratello, vero? Sto cercando una spiegazione logica, non posso credere che il più grande tra noi mi abbia chiesto una cosa del genere. Si rende conto che è controproducente? Se io, per ipotesi, mi sacrifico per far vivere Basel poi lui verrà ucciso in 0 nanosecondi da qualsiasi altro Mezzosangue. È un fifone, un piantagrane e sono certo che non sappia nemmeno usare la lancia o l'arco. La spada bene o male la muove, ma non l'ho mai visto combattere come si deve. Anche gli altri miei fratelli quando si allenano non capiscono le sue reazioni. Punta alla difesa e alla fuga, trova diversivi ed il più delle volte rischia di rimanerci secco. Ed un elemento così sarebbe la “nostra speranza”? Mi viene da vomitare solo a pensarci.
Bussano alla porta, ma faccio finta di non sentire. Insistono ed io metto la testa sotto al cuscino, non sono in vena di vedere gente.
<< Nico.>> arriva la voce di Suzanne<< Dai Nico! Non puoi stare chiuso lì per tutto il viaggio.>> non le rispondo, magari è d'accordo con Antino<< Andiamo, Nico! Dovrai mangiare, no?!>>.
<< Non ho fame!>> esclamò acido.
<< Nico Di Angelo!>> odio quando dice il mio nome completo<< Esci immediatamente da lì o sfondo la porta!>> lo dice ma non lo fa ma... la porta cede con un botto. Mai una volta che abbia ragione io<< Muoviti.>>.
<< No.>> mi sento un bambino capriccioso.
<< Ah, no?>> fa scrocchiare le dita, poi mi prende per la caviglia e mi trascina letteralmente giù dal letto.
<< Ho detto no!>> mi aggrappo alle gambe del giaciglio<< Non ho fame.>>.
<< Lo stesso, almeno adesso che possiamo stiamo assieme.>> da un tale strattone che le dita scivolano e mi ritrovo a strisciare sul pavimento. La guardo arrabbiato tamburellando sul pavimento con la mano sinistra e sostenendo la testa con la mano destra. Ribellarsi a lei è inutile, l'ho già provato durante gli allenamenti<< Inoltre Antino vuole darci i primi consigli.>> come se non fosse bastata la chiacchierata nella Sala Dello Schermo.
Sbuffò mentre mi lascia la caviglia che piomba a terra, poi mi alzo e continuo a guardarla male. Le sorelle maggiori mi piacciono, mi ricordano Bianca, ma quando fa così Suzanne è davvero insopportabile. Studio la scena. Clelia è seduta di fianco a Basel che sembra concentrato a fare non so bene cosa. Lo guarda incuriosita, anche se si è messa a ridere quando ha visto me e Suzanne arrivare. Non sta guardando cosa fa “nostro” fratello, semplicemente cerca di non dare l'idea di essersi divertita con la nostra scenetta. Qualcuno mi mette una mano sulla testa scompigliandomi i capelli.
<< Bene, sei arrivato anche tu, Nico.>> sorride Antino, lo vorrei strozzare.
<< Sì, già, bene.>> aggiungo sarcastico scambiandomi uno sguardo fulminante con Suzanne.
<< Dunque inizio col dirvi che ho piena fiducia in voi.>> perché guarda Basel? Clelia posso capire, ma Basel<< Che vi farete valere e che arriverete sicuramente alla Seconda Fase delle Olimpiadi.>>.
<< Ecco, è arrivata la iazza!>> esclama Suzanne incrociando le braccia sotto al seno, credo abbia espresso il parere di tutti<< Non ti smentisci mai.>>
<< Em... sì... comunque, appena arriverete sarete portati alla Casa di Ade nell'Agorà.>>.
Image and video hosting by TinyPic<< L'Agorà e una cupola di vetro che copre una grande piazza divisa in Settori.>> spiega Suzanne, devono essersi messi d'accordo prima<< Noi siamo il tredicesimo Settore. Ogni settore è diviso in due camere, due bagni ed una Sala Riunitiva. Da questa sala si raggiunge il Centro di Addestramento.>>.
<< Qui dovrete allenarvi in tutto fuorché in quello che vi riesce meglio.>> continua Antino<< Non dovete dare opportunità agli avversari di scoprire i vostri punti di forza.>>.
<< Capisci che così non ha molto senso, vero?>> domando perplesso<< Se facciamo vedere i nostri punti deboli per loro sarà più facile attaccarci, no?>>.
<< Si chiama Centro di Addestramento, tutti saranno intenti ad imparare cose nuove. Allenatevi separatamente, così da lasciare nel dubbio gli avversari.>>.
<< Vero.>> aggiunge Suzanne<< Molti stanno attenti agli alleati che vi tenete stretti e se siete veramente legati tra fratelli. Una tattica è quella di dividere i fratelli se questi sono molto legati tra loro.>> quindi per me non ci sono problemi, giusto? Perché Antino mi fissa con quell'aria così seria?<< Avete dei dubbi?>> Basel alza la mano? Ma se è stato tutto il tempo piegato su quel dannatissimo quaderno.
<< Volevo capire esattamente com'era fatta l'Agorà.>> mostra un disegno a matita straordinariamente ordinato e preciso. Ma siamo sicuri che sia figlio di Ade? Io a malapena so fare un cane e sembra sempre un pony.
<< È esattamente così!>> esclama sgranando gli occhi Suzanne<< L'hai riprodotta solamente seguendo le mie descrizioni?>>.
<< Bé, sei brava a spiegare.>> arrossisce<< Poi non è gran che, insomma. Credo di non aver fatto proporzionati i bagni e le camere. Alcune devono essermi venut...>>.
<< È assolutamente perfetto!>> aggiunge Clelia<< Non conoscevo questo tuo dono.>> perché sono tutte così entusiaste? È solo un disegno, uno stupidissimo disegno fatto alla Giotto.
<< Em... Basel...>> lo richiama Antino. Il ragazzino diventa ancora più rosso e si mette freneticamente a cancellare non capisco cosa.
<< Scusate, scusate, scusate.>> dice iniziando a scrivere numeri romani in ogni spicchio, possibile che avesse scritto numeri diversi?
<< Voi due siete strani.>> sospiro e mi spingo indietro, cado di schiena come uno stupido e tutti scoppiano a ridere. Mi unisco anch'io a loro. Cavolo, erano secoli che non ridevo. Per un attimo spero di fermare il tempo, di rimanere a questo momento di straordinaria normalità. Vorrei continuare a ridere così per sempre e cancellare le Olimpiadi Culturali, eliminare i dissapori, lasciare che anche Basel faccia una vita normale.
Ma tutto ciò non è possibile e lo sappiamo tutti dietro a quelle risate spontanee, le ultime che forse faremo assieme.

Mi sveglia un rumore sospetto. Chi ha aperto la porta della cabina?
Ignoro appositamente. I mostri sono tutti nel Colosseo, non permetteranno mai a dei mostri di ucciderci durante il viaggio.
Qualcosa si accuccia alla destra del letto e a quel punto scatto ed accendo la luce.
Prima cosa che noto, una frangia bicolore che vorrei non vedere.
<< Ah! Scusa, scusa, scusa. Non volevo svegliarti.>> inizia Basel a mani unite come se mi stesse pregando.
<< Cosa diamine ci fai qui?>> rispondo, poi mi ributto sul letto, mi giro dall'altra parte e spengo la luce<< Ah! Lascia perdere.>>.
<< Ho paura.>>.
<< Vai da Antino, allora.>>
<< Non posso.>> vuoi vedere che ha provato ad andare da tutti?<< Non sarò nel Colosseo con lui.>>.
<< Non è una scusa valida.>> sbuffo e provo a prendere sonno.
<< Comunque sto qui sotto, non ti preoccupare.>> non ci credo, sta dormendo per terra pur di non disturbarmi? Credo che anche un bambino di sette anni se fosse figlio di Ade mi verrebbe addosso e ci ritroveremmo a scalciare per avere ciascuno più coperta.
Rimango un po' in silenzio, poi mi volto verso il suo lato.
<< Non fare lo stupido.>> sbuffo<< Vieni qui, su.>> sembra titubante<< Sbrigati prima che cambi idea.>> sale sul letto ma tiene una certa distanza, in fondo è un ragazzino intelligente.
<< Grazie.>> dice tutto raggomitolato. Sembra anche più piccolo della sua età, e dire che tra poco fa quattordici anni. Mi volto nuovamente per dargli le spalle.
<< Di cosa hai paura?>> ora che ho perso il sonno per colpa sua voglio sapere perché ci tiene tanto.
<< Delle Olimpiadi.>> rimane un po' in silenzio<< Tu hai paura?>>.
<< No.>> mento spudoratamente, senza contare che la rabbia è più forte della paura.
<< Vorrei essere più forte, proprio come te. Invece sono solo uno stupido coniglio fifone.>> temo che stia per piangere<< Sono il diverso, avete ragione a dire così.>> sbaglio o ha appena detto che sa quello che diciamo di lui alle spalle?<< In fondo sono felice, però. Non mi dispiace che sia tu a mettere fine alla mia vita.>>.
E io come lo uccido uno così!?

Ciao a tutti, come state? Io sono appena tornata dal mare che non mi sono goduta e dove non volevo andare.
Ade: E dove volevi andare?
Volevo venire a visitare gli Inferi e fare la turista fotografa.
Ade: Come i giapponesi?
Esattamente!^^
Ade: Ah! Bah, visti i precedenti non vedo perc... *legge la fic* tu stai mandando ad ammazzare i miei figli!?
Noooo... forse!^^
Ade: Tu devi venire agli Inferi, c'è un girone anche per le fanwritress sanguinose, sai?
Oh! No, mi sfugge, ma c'è di peggio... *gli fa leggere una fic pervy sui 1D*
Ade: Ah, però! Questa me la segno, va diretta con la strittrice di 50 Sfumature e Twilight.
Bene, e adesso *alza uno scudo anti-pomodori*. Non uccidetemi, mi sembrava bello fare il rapporto contorto tra i due fratelli.
Ade: Dunque, fammi capire. Tu hai preso il personaggio di una scritrice inconcludente...
Sì...
Ade: Poi hai preso il mio caro figlioletto Nico...
Sì...
Ade: E hai messo tutto in una specie di Hunger Games versione Olimpo?
Sì...
Ade: Non so se congratularmi o distruggerti.
La prima?
Ade: Ci penserò, intanto tu pensa alle recensioni.
Tre!? O miei dei! Sono al settimo cielo! Non ci credo, insomma! Tre recensioni al primo capitolo è come dire "Ottimo lavoro, farai carriera!"
Ade: *smussandosi le unghie* Non sei tu la scrittrice inconcludente, ricordatelo.
Comunque, grazie infinite a Green Fairy,  katness_jackson e Alexiel94, spero di non deludervi anche perché è pieno di colpi di scena e non sarà come Hunger Games, come ho già detto.
Ade: Non l'hai detto.
Lo dice tuo figlio.
Ade: Tiché.
Il prossmo capitolo ci vorrà un po', non l'ho ancora finito. :P
Grazie ancora ed alla prossima!^^
JKEdogawa ed Ade
   
 
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