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Autore: wolfsanchor    11/09/2014    3 recensioni
[Sterek – Hunger Games!AU]
Può tra due persone completamente diverse, destinate ad annientarsi a vicenda, nascere qualcosa di così grande da sfidare anche la sorte? Questa volta la fortuna sarà a loro favore?
“Restò un attimo a fissare i fogliettini, poi lentamente girò la mano e ne afferrò uno. Tutti i cittadini restarono per qualche secondo col fiato sospeso, la tensione e la paura erano palpabili nell'aria. La donna aprì il bigliettino e lesse: - Stiles Stilinski!
Stiles ci mise un po' a capire quello che stava accadendo. Rimase un attimo a guardarsi intorno, sperando di aver sentito male, ma gli sguardi sconvolti delle persone che conosceva puntati su di lui gli confermavano che non c'era alcun errore: era lui il nuovo tributo maschio del Distretto 7.”
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo secondo - "Are you afraid of them, now?" 


- Stiles, santi numi, svegliati! Non vorrai farci arrivare in ritardo!

La voce squillante di Effie Trinket giunse finalmente fino alle orecchie di Stilinski, che si svegliò di soprassalto. Quella notte, come la precedente, i pensieri avevano avuto la meglio sul sonno, e quella mattina il ragazzo sarebbe rimasto volentieri a letto, ma il dovere chiamava.

Ancora un po' intontito e assonnato, si alzò dal letto e aprì la porta dello scompartimento, trovandosi l'accompagnatrice davanti.

- Alla buon'ora! Siamo già a Capitol City, i preparatori ti aspettano per il trattamento di bellezza! - esclamò lei, allarmata dalla lentezza del tributo. Stiles si limitò a rispondere con un mugolio e finì di prepararsi, per poi seguire la donna.

La stazione della capitale brulicava di gente che aspettava i due tributi del Distretto 7, acclamandoli al loro passaggio.

Allison, con i capelli sciolti e vestita con una semplice camicetta bianca smanicata e un paio di pantaloni lunghi blu, sorrideva e salutava le persone con un sorriso un po' timido. Stiles invece , nonostante si fosse svegliato da poco, era già pimpante e interagiva col pubblico in modo simpatico ed espansivo.

Entrambi i tributi vennero subito spediti dai loro staff di preparatori per togliere la sporcizia dai loro corpi, mettere un po' di trucco, togliere qualche pelo di troppo e renderli più presentabili al pubblico di Capitol City e soprattutto agli sponsor. A Stiles il suo staff non piaceva granché, in quanto, come tutti i cittadini della capitale, erano troppo superficiali e strani (con i capelli di colori ridicoli, il corpo tatuato o la pelle tinta avevano tutti un'aria ridicola), ma quando cercavano di parlare con lui in modo gentile, lui rispondeva con la sua solita simpatia.

Quando il corpo del ragazzo fu sistemato abbastanza, i preparatori lo condussero da quella che doveva essere la sua stilista. Varcò la soglia di una piccola stanzetta e si trovò davanti una bella ragazza, impegnata a sbraitare al telefono addosso a qualcuno, ripetendo continuamente che le servivano delle stoffe ad ogni costo entro la sera. Appena si accorse del tributo chiuse la chiamata e si avvicinò a lui per lasciargli due piccoli baci sulla guancia e presentarsi.

- Molto piacere, sono Lydia Martin e sarò la tua stilista! Tu sei...?

- Stiles – rispose il ragazzo, un po' confuso e un po' divertito.

- Sì, giusto. Bene, Stiles – la ragazza accentuò il nome di Stilinski. Rimase un attimo in silenzio, girandogli attorno per cercare di memorizzare per bene le sue caratteristiche e le sue misure. Quando fu nuovamente di fronte a lui, chiese: - Sei pronto per diventare il ragazzo più sexy di Panem?

- Pensavo di esserlo già – ironizzò il tributo.

- Dolcezza, ci sei lontano, ma quando avrò finito con te non avrai nemmeno bisogno delle armi nell'arena, moriranno tutti d'invidia! - Lydia gli rivolse un sorriso complice e gli fece l'occhiolino. Stiles si ritrovò a pensare che quella rossa fosse la prima persona di Capitol City che gli piacesse sul serio.

La stilista portò il ragazzo a fare un giro. I due attraversarono una porta e si trovarono in un salotto con due comode poltrone e un tavolino. Si sedettero uno di fronte all'altra e subito la Martin iniziò a spiegare al tributo cosa avrebbe indossato: - Allora, tu sai che di solito quelli del 7 si vestono da alberi, vero? - il ragazzo annuì, lasciando continuare la rossa. – Ecco, anche se sono sicura che vestito solo di corteccia saresti davvero sexy, io e Danny, che si occupa della ragazza, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso. E ti assicuro che lascerete tutti a bocca aperta.

 

Qualche ora dopo, Stiles Stilinski ed Allison Argent erano entrambi vestiti con delle tute aderenti nere a ricami verdi, senza maniche e con scollature profonde ( “fa sempre comodo mostrare un po' di pelle in queste situazioni” aveva detto Lydia, che voleva ad ogni costo far diventare i due tributi dei sex symbol), ai piedi dei sandali lunghi con un design greco-romano e sulle mani dei guanti senza dita, tutto di un verde brillante. Ma ciò che avrebbe reso spettacolare e memorabile quegli outfit erano senza dubbio i lunghi mantelli, anch'essi dorati, che nascondevano una sorpresa.

- Abbiamo inserito nei vostri mantelli dei semi speciali, che appena entreranno a contatto con dell'acqua inizieranno a fiorire e ricopriranno i vestiti di fiori, foglie e piante rampicanti. Abbiamo già testato tutto, ne rimarrete stupiti - aveva spiegato Danny. Lydia era troppo entusiasta della sua opera e troppo emozionata per la parata per commentare, si limitò quindi ad augurare buona fortuna ai tributi quando tutti gli altri carri iniziarono ad avviarsi verso l'Anfiteatro cittadino. Lo stilista versò l'acqua contenuta in una bottiglietta sui mantelli dei ragazzi, poi quando il carro del Distretto 6 fu partito, anche i cavalli del loro iniziarono a muoversi.

Non appena la folla notò i due tributi del 7, si alzarono grida di stupore e tutti iniziarono ad acclamarli, ad urlare i loro nomi, a lanciare fiori. I megaschermi della città furono invasi da loro immagini, primi piani sui volti cordiali e felici o inquadrature di loro che mandavano baci e salutavano. Capitol City era in visibilio. Lydia e Danny erano riusciti davvero a renderli indimenticabili, i loro nomi non sarebbero stati dimenticati facilmente.

Tutti i carri arrivarono nell'Anfiteatro e si posizionarono in fila davanti alla residenza del presidente Snow, che osservava la parata da un ampio balcone, circondato da altri personaggi illustri della Capitale.

Le telcamere fecero una carrellata su ogni coppia di tributi, per poi tornare a fissarsi su Allison e Stiles. L'attenzione era tutta su di loro e sui loro mantelli floreali. Dopodiché, un ultimo giro dell'Anfiteatro e i carri si diressero verso il Centro di Addestramento.

Appena arrivati, Lydia e Danny si precipitarono ad aiutare i ragazzi del 7 a scendere dal carro e a togliere loro i costumi. Gli fecero i complimenti per il loro comportamento e si mostrarono anche soddisfatti e felici per il proprio lavoro, in quanto era soprattutto merito dei vestiti se i tributi erano riusciti a colpire il pubblico.

- Bella la tutina con le piantine, 7 – Stilinski si girò di scatto, trovando il ragazzo del Distretto 2, Derek Hale, che sorrideva con aria di sfida. La sua stilista l'aveva vestito con un'armatura dorata che pareva un incrocio tra quelle degli antichi romani e quelle dei Pacificatori. Si avvicinò pericolosamente al nemico e continuò – Immagino che pensi di avere in pugno gli sponsor ora, vero? Ascolta bene, Stiles Stilinski, ti dirò una cosa: nell'arena, cerca di durare di più di uno di quei fiorellini di prima.

Il cuore del tributo del 7 batteva all'impazzata. Uno dei Favoriti l'aveva anche minacciato. Si disse di stare calmo, e cercò di trovare un po' del sarcasmo che solitamente gli usciva naturale ma che in quel momento faticava a farsi vedere.

- B-beh, anche la tua corazza non è male, Giulio Cesare. Forse dovresti lucidarla un po' di più. Comunque io non ho paura di te. Ok, forse un po', ma non importa. Non vincerai comunque gli Hunger Games – replicò. L'altro fece una smorfia diverita, poi però venne chiamato da un membro del suo staff e fu costretto ad andarsene, lasciando l'avversario con un “Lo vedremo nell'arena”.

 

Poco dopo, Stilinski e la Argent vennero condotti ai loro alloggi all'ultimo piano del Centro, dove trovarono una raggiante ed emozionata Effie Trinket, che li accolse con un abbraccio. Dopo aver fatto un discorso su quanto fosse fiera di loro, l'accompagnatrice gli mostrò le camere in cui avrebbero dormito.

Stiles si ritrovò solo in un'enorme stanza arredata in modo ultramoderno, anche più del treno, con un grosso armadio, un letto in cui ci sarebbero potute stare benissimo tre persone, un bagno decisamente esagerato per una sola persona e un numero impressionante di pulsanti, microfoni, schermi e aggeggi elettronici con varie funzioni. Il ragazzo decise di farsi una doccia (incontrando parecchie difficoltà, in quanto per ogni singolo particolare doveva digitare dei comandi, cosa che per un abitante del distretto 7 che a momenti nemmeno sapeva cosa fosse un televisore non era assolutamente semplice), poi programmò l'armadio perché gli desse un qualche outfit di suo gusto e restò sdraiato sul letto a riflettere, attendendo l'avviso della cena. La giornata non era nemmeno finita, eppure lui si sentiva esausto come non era mai stato in vita sua.

Quando Effie bussò per chiamarlo, il tributo balzò in piedi e uscì dalla sua camera, seguendo la donna fino alla sala da pranzo, dove tutto lo staff era già seduto. Danny ed Allison parlavano allegramente del più e del meno, mentre sia Talia che Lydia se ne stavano per conto loro, attaccati ai cellulari come due richiestissime e super impegnate persone d'affari. Ma dopotutto una era l'unica vincitrice in vita e mentore del Distretto 7 e l'altra il nuovo astro nascente della moda, quindi era ovvio che fossero pieni di cose da fare e di persone da chiamare. Il ragazzo si sedette accanto ad Allison e di fronte alla stilista e non appena anche l'accompagnatrice si sedette, tutti iniziarono a mangiare le varie prelibatezze offerte.

Durante il pasto parlarono molto della parata dei carri e Talia diede ai due tributi qualche consiglio per l'allenamento, come di non sottovalutare le abilità per la sopravvivenza come accendere il fuoco o riconoscere le piante velenose o ancora fare nodi o trovare acqua. Disse inoltre di non mostrare subito i punti di forza, di tenere qualcosa di speciale per la valutazione degli Strateghi. Dopo la cena si riunirono tutti intorno al televisore della sala per guardare la replica della cerimonia di apertura. Dalle riprese mandate in onda si notava chiaramente che le star erano proprio i due ragazzi del 7, cosa che provocò numerosi commenti da parte di tutto lo staff e una valanga di complimenti ai due stilisti, entrambi emozionatissimi e orgogliosi del proprio lavoro.

Quando il programma televisivo finì, Talia mandò a dormire sia Allison che Stiles, in quanto dovevano essere riposati per l'allenamento.

 

Ovviamente, quella notte nessuno dei due riuscì a dormire molto.

Il giorno seguente, a colazione, Stilinski e la Argent si riempivano la pancia in vista della faticosa giornata che li attendeva. Il loro mentore, tra un morso e l'altro ad una fetta di pane e marmellata di lamponi, esponeva ai tributi la strategia da adottare.

- Allora, come ho già detto ieri sera, concentratevi sulle tecniche di sopravvivenza. Nell'arena, saper distinguere un mirtillo da un bacio della morte è fondamentale.

- Io so riconoscere le piante, sono andato spesso nei boschi - intervenne Stiles.

- Perfetto, ti tornerà decisamente utile. Seconda cosa: non mostrate i vostri punti di forza. Dareste un vantaggio ai vostri avversari – Talia guardò prima il ragazzo e poi la ragazza, e non appena li vide annuire continuò – Piuttosto, rafforzate le vostre debolezze. Se pensate di non saper usare una spada, provate a migliorare con quella. Non potete sapere in che condizioni dovrete combattere.

Stiles si mise a pensare a quale fosse la sua specialità. Se il suo sarcasmo fosse stato letale non avrebbe avuto rivali, ma le sue battute non avrebbero ucciso nessuno e lui doveva trovare qualcosa di concreto o non sarebbe durato 10 minuti nell'arena. Tirare coltelli? Arco e frecce? Balestra? No, la sua mira era pessima. Spada? Tridente? Non sapeva nemmeno come tenerli in mano. Forse con un'ascia avrebbe combinato qualcosa di buono, dopotutto tagliava sempre la legna quando suo padre non c'era, ma tra spaccare dei pezzi di legno e tagliare un braccio a qualcuno c'era un abisso di mezzo. Alla fine decise che sarebbe stato più saggio provare qualunque cosa avrebbe trovato nel Centro e quella con cui avrebbe fatto meno schifo l'avrebbe usata con gli Strateghi.

- Ah, e l'ultima cosa – aggiunse la Hale – voglio che voi due siate alleati e che ne cerchiate altri.

Nel sentire quella frase, gli occhi di entrambi i tributi del 7 sembrarono uscire dalle orbite per lo stupore.

- Certo, così potremo fare una chiacchierata amichevole prima di piantarci a vicenda dei coltelli nell'intestino – ribattè il ragazzo, sconvolto, ma sempre pungente.

- Talia, come facciamo ad allearci con delle persone che poi dovremmo uccidere?! - chiese Allison, sconcertata dall'assurda richiesta.

- Pensate di poter sopravvivere da soli lì dentro?! - il tono del mentore, per la prima volta, era duro mentre parlava - Io urlerei al miracolo anche solo se riusciste a sopravvivere restando in coppia, contando che ci sono altri ventidue tributi che scorrazzano aspettando di farvi a fettine, sei dei quali si sono allenati per una vita e due sono anche licantropi. Ascoltatemi, importa solo arrivare alla fine, quando sarà il momento ognuno prenderà la propria strada.

Prima che qualcuno potesse replicare, Effie esordì, ricordando ai ragazzi che avrebbero dovuto cambiarsi e poi dirigersi nei sotterranei del Centro per l'addestramento.

 

Nemmeno una mezz'oretta dopo, Stiles ed Allison si trovavano nella grande palestra dell'edificio, intenti a passare da una postazione all'altra provando ogni tipo di tecnica di sopravvivenza e di arma.

La ragazza sapeva benissimo che alla sessione privata avrebbe mostrato la sua abilità con l'arco e le frecce, per questo decise di dedicarsi prima di tutto alla zona per la mimetizzazione, a quella per la creazione di nodi e a quella in cui insegnavano a costruire esche per i pesci.

Il tributo maschio invece scelse di mettersi immediatamente a cercare quella che sarebbe potuta essere la sua specialità. Iniziò provando a maneggiare una lunga spada, ma non riusciva a controllarla bene e quasi tagliò la testa dell'istruttore, perciò passò ad altro. Provò con un tridente, ma non riusciva a scagliarlo molto lontano e lo trovò scomodo, poi grazie all'arco e alle frecce constatò che con la sua mira probabilmente non avrebbe ucciso un avversario nemmeno se gli fosse stato a pochi centimetri e infine passò alla postazione dedicata all'uso dell'ascia, ma nonostante con quella si sentisse già più a suo agio, non era abbastanza bravo.

- 7, se questo è il massimo delle tue abilità di combattimento, allora credo che farti a fette sarà più semplice di quanto credessi – ancora una volta, la voce di Derek arrivò beffarda al ragazzo.

- Oh, parli di quello che ho fatto adesso? Ovviamente è una strategia, così tutti crederanno che sono una schiappa quando invece sono letale. Fossi in te inizierei a scappare, Hale – rispose Stiles.

- Divertente Stilinski, mi sei simpatico. Credo che potrei quasi ucciderti in modo veloce, senza farti soffrire. Anche perché se ti torturassi sarei costretto a sentirti blaterare per tutto il tempo – disse il tributo del 2 con il solito ghigno da spaccone. Il più piccolo deglutì e un brivido gli percorse la schiena. Il modo in cui il suo avversario parlava gli metteva i brividi. Derek gli si avvicinò pericolosamente e chinando la testa accanto al suo orecchio, sussurrò – Però ammetto che mi piacerebbe sentirti urlare il mio nome, Stiles.

Sentendo quella frase, il ragazzo del 7 sentì l'aria mancare per un momento e iniziò a sudare freddo. Era davvero una minaccia o l'evidente doppio senso era voluto? Al pensiero della seconda possibilità, avvampò. L'Hale nel frattempo lo guardava divertito, in quanto il più piccolo era visibilmente imbarazzato e aveva assunto un colorito sul bordeaux. In quel momento arrivò Erica, che disse al compagno che avrebbero dovuto provare insieme la zona dedicata all'arrampicata, così il ragazzo rivolse un sorrisetto a Stiles e se ne andò. Stilinski riprese il controllo delle sue facoltà mentali e si diresse in un'altra postazione in cerca di qualcosa di decente da mostrare agli Strateghi, deciso più che mai, ma ancora con la mente annebbiata dalle parole del ragazzo del Distretto 2.

 

Così trascorsero i giorni di allenamento del tributo maschio del 7: passando da una specialità all'altra nel tentativo di migliorare. In realtà, restava un disastro con la maggior parte delle armi, ma fece degli enormi progressi nell'uso dell'ascia e scoprì di essere davvero bravo con le tecniche di sopravvivenza e a creare trappole, anche se non era proprio certo che interessasse molto agli Strateghi.

Ogni giorno a pranzo si sedeva insieme ad Allison (che al contrario suo era brava in quasi tutte le discipline) a parlare di come procedevano gli allenamenti e a discutere di chi 'arruolare' come alleato, cosa che sembrava praticamente impossibile visto che tutti li evitavano, evidentemente invidiosi della loro trionfante parata. Alla fine decisero che non avrebbero potuto farci niente e si convinsero che forse nell'arena qualcuno avrebbe cambiato idea, anche se Talia non ne sarebbe stata molto felice.

 

E tra i mille pensieri e le preoccupazioni, i tributi nemmeno si accorsero di come il tempo scorreva veloce e si trovarono catapultati direttamente al giorno delle sessioni private.

I due osservavano gli altri ragazzi entrare ed uscire dalla palestra uno dopo l'altro, con l'ansia che aumentava sempre di più. Sarebbero stati valutati a seconda delle loro abilità e avrebbero dovuto dare il meglio; per gli sponsor, un tributo con un voto alto era un buon investimento e uno con un voto basso era una perdita assicurata. Per gli avversari, invece, un tributo con una valutazione alta era un avversario da temere, mentre uno con una valutazione bassa era una preda facilmente eliminabile.

La prima ad entrare tra i due fu Allison. Si diresse subito con passo sicuro verso l'arco e le frecce, che per lei erano semplici da usare come delle posate e si mise a tirare, prima da ferma, poi in corsa e saltando e infine posizionò insieme tre frecce e riuscì a fare centro nei vari bersagli ogni volta che scoccava. Fece un inchino per i suoi spettatori che applaudirono entusiasti, e fiera di se stessa uscì, lasciando posto al compagno.

Stiles passò subito nella postazione dedicata alle erbe, in cui era riprodotto una piccola area verde con qualche albero e alcuni tipi di piante e frutta. Era certo che se avesse fatto assistere gli Stateghi ad una sua dimostrazione di abilità con la spada o una qualsiasi altra arma avrebbe preso un punteggio inclassificabile, per questo decise di mostrare loro la sua intelligenza. Prese qualche foglia dai vari vegetali che trovava, tagliuzzò il tutto e poi lo immerse nell'acqua mescolando, facendolo dissolvere e creando una sostanza quasi trasparente, ma con una sfumatura verdastra. A quel punto, il ragazzo afferrò un' ascia e vi versò sopra il liquido. Gli Strateghi restarono a bocca aperta quando videro la lama lentamente diventare poltiglia entrando a contatto con la sostanza, che a quanto pare era un potente acido. Stiles fece un inchino che diede il via libera agli applausi degli Strateghi.

E anche le valutazioni erano finite.

 

La sera, dopo cena, tutto lo staff del Distretto 7 si riunì nel salone davanti alla televisione, in attesa della trasmissione in cui avrebbero comunicato i vari voti.

La Argent si sentiva abbastanza sicura della sua prestazione e raccontava orgogliosa di come aveva fatto centro ad ogni singolo tiro. Tutti la ascoltavano affascinati mentre parlava della sua sessione.

- Poi alla fine ho preso tre frecce insieme, le ho scoccate e ho fatto centro! Non ci potevo credere! - finì la ragazza, dando via ad un' ondata di complimenti.

- E tu, Stiles? Che hai fatto? - chiese Lydia, notando come il tributo sembrasse teso.

- Ho sollevato un peso da 20 kg, roba da niente – rispose Stiles cercando di essere ironico, ma con pochi risultati visto che lo staff lo guardava incredulo. – Scherzo, ovviamente. Io ho... sciolto la lama di un'ascia.

- Oh cielo! E come hai fatto?! - domandò stupita Effie.

- Con una miscela di erbe e acqua che ho inventato. Penso che non gli sia dispiaciuto, anche se non ho usato la forza – il ragazzo vide il sorriso dell'accompagnatrice nel sentire la sua risposta e sentì un po' di soddisfazione. Sapeva che quella donna era ossessionata dalle buone maniere e che le aveva fatto piacere sentire che lui aveva fatto una cosa solo con l'intelletto. Si disse che dopotutto, Effie Trinket non era poi così male.

Talia stava per dire qualcosa, ma venne interrotta dallo stemma di Capitol City sullo schermo della televisione e da Ceasar Flickerman, il presentatore più famoso di Panem, che dava il benvenuto alla trasmissione in cui sarebbero stati annunciati i voti.

Dopo un breve riassunto della mietitura e della parata dei carri, arrivò il momento dei voti. I Favoriti avevano preso tutti punteggi superiori all'8, con Derek che aveva addirittura guadagnato un 12. Gli altri tributi fino a quel momento se l'erano cavata con valutazioni dall' 8 al 4. Ed era arrivato il turno di Stiles ed Allison.

- Dal Distretto 7, Stiles Stilinski, con un punteggio di... – il presentatore lasciò un attimo di silenzio, per aumentare la tensione – sette!

Nel salone si levarono urletti compiaciuti e complimenti per il ragazzo, che comunque aveva preso un voto più che sufficiente. Il ragazzo sorrideva nonostante il suo voto non fosse proprio alto, in quanto fino a quel momento si era interrogato sull'andamento della sessione, non convinto di ricevere un esito positivo.

- E dal 7, anche Allison Argent, con un punteggio di... - ancora un attimo di suspance – dieci!

Tutto lo staff balzò in piedi in preda alla gioia e la ragazza venne ricoperta da abbracci e belle parole. Il Distretto 7 raramente aveva visto valutazioni così alte, per questo l'entusiasmo di tutti era ancora maggiore. Ad eccezione di quello di Stilinski. Da una parte era contento per la sua amica e alleata, ma dall'altra temeva che lei potesse riuscire ad ucciderlo nell'arena. Certo, gli sarebbe dispiaciuto dover essere lui il carnefice, ma non poteva permettersi di perdere e sapeva che non doveva sottovalutarla. Decise in ogni caso di scacciare questo pensiero e si tuffò anche lui sull'amica per congratularsi con lei e partecipare ai festeggiamenti.

 

Il giorno seguente si sarebbero tenute le interviste ai tributi durante lo show di Ceasar Flickerman.

I ragazzi del 7 avevano passato la giornata tra prove di abiti con Lydia e Danny e strategie per conquistare il pubblico suggerite da Effie e Talia, ma non si sentivano per niente preoccupati. Erano riusciti a prendere voti più che sufficienti in una prova di abilità e avevano già avuto un ottimo primo impatto con gli spettatori grazie ai loro vestiti di fiori rampicanti, affrontare una chiacchierata di qualche minuto con un presentatore televisivo sarebbe stata una passeggiata.

Durante il programma, nel backstage, Stiles, vestito con un elegante completo color verde metallizzato con dei ricami neri sulle maniche, ed Allison, che indossava un lungo abito di pizzo rosa con un motivo a fiori, studiavano attentamente il comportamento dei loro avversari. I Favoriti sembravano tutti molto sicuri, ma risultavano un po' spocchiosi. Isaac lahey del Distretto 1 aveva un ghigno crudele mentre parlava della sua futura vittoria. Erica Reyes del 2 si atteggiava da gatta morta. Boyd del 4 rispondeva male alle domande del presentatore, con un tono di superiorità. E poi c'era Derek, che usava il suo sottile umorismo e i suoi sorrisi sicuri, comportandosi un po' come il “bello e dannato” della situazione. E a giudicare dalle urla delle spettatrici in sala, era riuscito a conquistare il pubblico femminile.

- Woah, senti un po' le signore qui presenti come si agitano! Ma dicci un po', Derek … c'è una ragazza per cui vorresti vincere? – chiese Flickerman, esprimendo quella che era una curiosità comune un po' a tutte le donne che guardavano lo show. E anche a Stiles.

- Beh, in realtà ce ne sono due – rispose Hale, con sorrisetto divertito. Il conduttore lo guardò come per dirgli di raccontare, e così fece – le persone per cui voglio a tutti i costi tornare, le uniche donne della mia vita, sono le mie sorelle Laura e Cora.

Dal pubblico si levò un “owwww” generale, segno che aveva intenerito ogni singolo spettatore che lo guardava. Dietro le quinte, il ragazzo del 7 era rimasto stupito e affascinato da questa affermazione. Non avrebbe mai creduto di trovare un lato dolce in quello che considerava solo un ammasso di superbia e crudeltà.

Gli altri tributi cercavano di essere cordiali ed educati, a volte risultando fin troppo noiosi.

Poi, quando anche l'intervista al tributo maschio del 6 terminò, venne finalmente il turno di Allison.

Alla ragazza venne fatto cenno di entrare in scena; salì sul palco e dopo aver salutato Ceasar, si sedette su una delle poltroncine. Il presentatore iniziò chiedendole come si trovasse a Capitol City, poi passarono subito a parlare della sua famiglia, in quanto durante la mietitura, l'abbraccio tra lei e suo padre era stato “un momento davvero straziante che aveva commosso tutta Panem”. Infine scambiarono anche qualche parola sulla parata dei carri, durante la quale il Distretto 7 aveva brillato grazie ai vestiti floreali di Lydia e Danny e poi si salutarono, lasciando il posto a Stiles.

Il ragazzo entrò in scena radioso come sempre, stringendo la mano al conduttore e mandando baci al pubblico.

- Allora Stiles, come va? Che ne pensi della nostra capitale? - mentre parlava, Ceasar diede una pacca sulla spalla del tributo.

- Beh va tutto bene, è una città normale in cui la gente si colora la pelle di verde e si mette vestiti infuocati, cose di tutti i giorni per uno come me! - Flickerman scoppiò a ridere, accompagnato da tutto lo studio. Il ragazzo sapeva come conquistare gli spettatori.

- Stiles, sei una forza, davvero! Quindi quelle della parata erano piante vere che crescevano sui mantelli... non ti davano fastidio?

- Davvero nessuno ha notato che mi sarei strappato subito quell'erbaccia di dosso, Ceasar?

Un' altra risata generale di tutti i presenti. Il pubblico adorava Stilinski.

- Beh, allora potrai fare l'attore se vincerai – il conduttore si concesse un' ultima battuta, poi continuò con le cose serie – Allora, so che a casa hai solo tuo padre che ti aspetta, perché tua madre è morta molto tempo fa... cosa credi che abbia pensato vedendo la sfilata dei carri e il tuo voto nell'allenamento?

Per il ragazzo erano stati dei giorni pieni e difficili e non aveva avuto nemmeno un momento per pensare a suo papà, o a Scott e Melissa. Ora che il loro ricordo era riaffiorato, un senso di panico e di tristezza lo pervase. Avrebbe dovuto cercare di fare di meglio per gli Strateghi, un misero sette non avrebbe tranquillizzato le persone che a casa stavano sperando in un suo ritorno. Cosa avevano pensato di lui? Erano orgogliose? Erano deluse? Si erano già arrese? Avevano ancora fiducia in lui?

- Io... spero che sia fiero di me. Lo spero con tutto il cuore – rispose Stiles, con la voce un po' instabile, quella di qualcuno che potrebbe piangere da un momento all'altro.

- Lo è sicuramente, davvero – disse Flickerman, mettendogli una mano sulla gamba per conforto – e lo sarebbe anche tua madre.

Il tributo sorrise e dopo qualche istante suonò il campanello che avvertiva che il tempo era finito. Stiles si alzò in piedi, salutò Ceasar con una stretta di mano e poi cercò tra il pubblico lo sguardo di Lydia. La trovò in seconda fila, accanto all'altro stilista del loro team, e appena i loro sguardi si incrociarono, la rossa fece un cenno con la testa. Era il segnale. Il ragazzo fece un inchino molto teatrale verso il pubblico, e improvvisamente dalle maniche della sua giacca sbucarono delle piccole margherite e altri fiori colorati. Il pubblico andò in visibilio per la sorpresa finale e ricevette una standing ovation. La gente amava Stiles Stilinski.

 

Nel backstage ad attenderlo dopo lo show c'erano Effie, Talia ed Allison, che uno ad uno si congratularono con lui, sostenendo che era nato per stare sotto i riflettori. E mentre chiacchierava ed abbracciava Allison, non si accorse che il team del 7 non era solo.

- Complimenti, Stiles. Vedo che questo piccolo vizio di tirare fuori piante non ti è ancora passato – Derek Hale se ne stava con le braccia incrociate appoggiato ad una parete.

- Sì, ci sto prendendo gusto. Potrei provare a ricoprire te di edera velenosa, già che ci sono – rispose il più giovane. – Cosa vuoi, Hale?

- Niente, volevo solo salutarti prima dell'arena. Sai, non è detto che tu rimanga vivo abbastanza per riuscire a rivolgermi ancora la parola, lì dentro.

- Bene, grazie per la visita, se non c'è altro puoi tornare da dove sei venuto.

- Eh va bene – disse il tributo del 2, voltandosi verso la porta – comunque, se fossi tuo padre, sarei fiero di te.

Stilinski rimase pietrificato a guardare Derek che percorreva il corridoio che portava all'uscita, con l'ultima frase che echeggiava nella sua testa. Davvero gli aveva fatto un complimento? Perché? Stiles non capiva, ma in ogni caso quelle parole avevano scatenato in lui uno strano mix di eccitazione, imbarazzo e gioia dentro di sé. Avrebbe voluto che quel ragazzo fosse rimasto, per ringraziarlo, per chiedergli come mai dopo tutti quegli insulti e gli scontri si era dimostrato gentile, e semplicemente per stare ancora un po' con lui. Avrebbe potuto fermarlo, ma restò fermo dove si trovava, senza battere ciglio.

Sentì un colpo di tosse dietro le sue spalle e dal mondo dei sogni venne catapultato di nuovo sulla Terra. Allison lo fissava con espressione maliziosa, come per insinuare che tra lui e l'Hale ci potesse essere qualcosa. Il ragazzo diventò quasi della tonalità della sua giacca per l'imbarazzo, ma fortunatamente, prima che la Argent potesse fare domande, Talia fece segno ai tributi di seguirla.

Uscirono dalla sala di attesa dello show e attraversarono un lungo corridoio fino ad una rampa di scale che li portò su un balcone in cui non sembravano esserci telecamere. Talia doveva sicuramente dire ai ragazzi qualcosa di importante.

- C'è una cosa che dovreste sapere – iniziò, facendo un respiro profondo. Ci fu un momento di silenzio carico di tensione. - Derek è mio figlio.

Stiles ed Allison restarono a bocca aperta, scambiandosi sguardi confusi. Nessuno dei due si aspettava una cosa del genere.

- Ma com'è possibile? Insomma, i cittadini devono restare nel proprio distretto natale! - chiese Allison. Fin da piccola era stata abituata a conoscere le mille regole dei distretti, vivendo nella famiglia più importante del Distretto 7, a stretto contatto con il sindaco e non aveva mai sentito qualcosa che fosse anche lontanamente simile a quello.

- Almeno che non si parli di un vincitore – disse Stilinski, in tono basso. Lui aveva già capito come erano andati i fatti. - Il Tour della Vittoria, giusto?

Talia sorrise, ancora una volta si sorprese di quanto quel ragazzo fosse intuitivo.

- Giusto. Sono rimasta incinta di Laura, mia figlia maggiore, ad uno dei miei primi Tour da mentore - iniziò a raccontare. - Ho conosciuto suo padre nel Distretto 2, era uno degli addestratori dei Pacificatori e aveva il compito di scortarci durante la nostra breve permanenza. Quel giorno ad una festa in onore dei vincitori ci siamo incontrati e abbiamo passato del tempo insieme e ci siamo lasciati andare. Qualche mese dopo ho scoperto di essere incinta ed è stato un disastro per me. Non fraintendetemi, volevo un bambino, ma è pericoloso... sapete, i figli dei vincitori a volte vengono sorteggiati apposta per rendere lo show più interessante e non potevo fare questo ai miei figli.

Nella sua voce si era fatta una nota di tristezza. Si poteva percepire quanto la facesse soffrire quello che aveva passato. - Per questo al termine della gravidanza ho usato un paio di conoscenze che avevo per andare clandestinamente nel Distretto 2 e partorire lasciando Laura al padre. E ogni anno, durante il Tour della Vittoria, andavo a fare visita alla mia famiglia.

- E poi sono arrivati Derek e Cora – terminò per lei Stiles. La Argent lo guardò sorpresa e maliziosa per il fatto che lui si ricordasse il nome della sorella del loro nemico, ma venne ignorata.

- Ogni volta che lui ed io facevamo l'amore, finiva per essere un errore. E così ho ripetuto tutto ancora e ancora. E qualche anno fa ho saputo che il padre dei miei ragazzi era morto, e non sono più potuta andare nel Distretto 2. Quest'anno è la prima volta che vedo Derek dopo tanto tempo.

 

Qualche ora prima.

- Ho trovato il tuo biglietto. Spero che tu mi abbia chiesto di vederci per un motivo importante e non per una pseudo-riunione di famiglia – Derek Hale aveva fatto il suo ingresso dalla porta dorata che divideva il balcone dalla rampa di scale. Le sue parole colpirono il cuore di Talia come lame appena affilate. Lui non l'aveva perdonata.

- Sono qui per spiegare... - rispose la madre, forse in tono troppo debole per essere presa sul serio. Lo sguardo amareggiato del figlio ne fu solo la conferma.

- Spiegare?! Non pensi di essere un po' in ritardo? - il ragazzo stava quasi urlando. - Papà è morto da tempo ormai e tu? Tu non sei mai tornata! Non sei nemmeno stata al suo funerale! Come pensi che sia stato per Cora non avere una madre?! E per me? E Laura?! Che hai fatto per noi, oltre che venire una volta all'anno o due quando papà c'era ancora?!

Talia voleva piangere, ma cercò di calmarsi, per non mostrarsi debole.Era comumunque il capofamiglia, doveva comportarsi come tale.

- Derek, ascoltami.- disse. - Non sono più tornata perché i controlli si sono intensificati e non avevo più un ponte col vostro distretto. Non sai quanto avrei voluto esserci al funerale di tuo padre. Non sai quanto avrei voluto passare i vostri compleanni con voi, quanto avrei voluto vedere Laura alle prese con il suo primo lavoro, te diventare un lupo potente e sentire le prime parole di Cora, ma non potevo. Vi avrei messi in pericolo, ed era l'ultima cosa che avrei voluto. Ho fatto tutto quello che potevo per evitarvi quello che ho passato io..

- Ma non è bastato.

- Ma non è bastato, lo so. La fortuna non è proprio a mio favore. Ma io credo in te. Tu sei forte. Tu eri destinato a diventare l'Alpha. Io so che ce la farai. E mentre sarò qui, io farò di tutto per non far passare tutto questo anche alle tue sorelle.

Derek restò in silenzio, dopo le parole della madre. Non capì precisamente cosa avesse voluto dire, ma la sua rabbia era svanita. Aveva sempre voluto una mamma accanto a sé. Si era sempre chiesto perché non ci fosse, temeva che non le importasse, ma ora sapeva di essersi sbagliato. Ora voleva solo uscire vivo da quei giochi e magari dopo avrebbe potuto ricostruire il rapporto tra di loro.

Per questo, finalmente, il ragazzo strinse la madre in un abbraccio liberatorio, uno di quelli che gli erano mancati tanto.

E dopo aver sciolto la stretta ed essersi detti “ti voglio bene” a vicenda, si divisero per l'ultima volta.

 

Stiles ad Allison erano rimasti in silenzio ad ascoltare il racconto della donna, che piano piano aveva perso la forza che l'accompagnava sempre e si era lasciata sopraffare dalle lacrime.

- In ogni caso, sappiate che ve l'ho detto solo perché mi sono sentita in dovere di farlo. Non vi chiederò di morire per mio figlio o per me, non sono egoista. Mi sembrava giusto dirvelo.

Il mentore guardò i tributi uno ad uno, sul suo viso bagnato ed un po' arrossato si potevano vedere in modo evidente la paura e la tristezza. Talia Hale era sempre stata una donna sicura e forte, anche dopo tutto quello che aveva passato.

Ci fu un abbraccio di gruppo, per sentirsi una squadra, per darsi sostegno reciproco, per comunicare l'affetto che in quei giorni si era creato, poi si presero un attimo per calmarsi e tornarono ad assistere alla diretta nel backstage insieme agli altri team.

 

Si erano persi qualche intervista, ma niente di importante. Erano arrivati giusto in tempo per sentire l'altra Hale, Malia, che sparava battute taglienti sulla Capitale e rispondeva alle domande personali in modo freddo. Stiles pensò che fosse una suicida, per andare conto Capitol City.

Alla fine del programma, la squadra del 7 tornò nel proprio appartamento, dove Effie attendeva raggiante.

Stiles ed Allison salutarono per l'ultima volta Talia ed Effie, che non avrebbero più visto, e tornarono nelle loro stanze, ognuno con i propri pensieri per la testa, che non sembravano volerli lasciar riposare.

Il giorno successivo, il loro inferno sarebbe iniziato.




[sapete tutti di chi è questo angolo]
ciao cutiessss
ok, non fucilatemi. questo capitolo non mi fa impazzire, forse sono stato frettoloso in alcune parti, forse ho scritto un bel po' di vaccate ma vi prego, abbiate pietà di questo povero sgorbietto che ha avuto un esame di matematica e inizia domani la scuola e dovrebbe ancora leggere un libro intero per inglese *si nasconde*
detto questo, sappiate che l'ultima parte, quella del flashback, è nuova di zecca, scritta giusto adesso. Non lo so, non ero convinto del discorso di Talia che parla di Derek, l'ho fatto leggere alla mia love (aka la mia fidata jeremyhipster) e mi ha detto che sembrava sbrigativo, allora l'ho riscritto ma non mi convinceva e all'improvviso mi è venuta un'idea per un flashback della Hale family e la mia love ama angry!Derek quindi 1+1 = quello (schifo) che avete letto.
La cosa che mi è piaciuta di più da scrivere sono le interazioni Sterek che sono ancora misere, ma wait my darlings, dal prossimo capitolo si cambia musica eheheheeee
Riguardo alle piante che crescono dai vestiti........ vi prego, non commentate. Mi sento un po' ridicolo. Volevo fare anche io qualcosa di particolare che facesse trionfare i nostri tributi del 7 alla parata come nei libri fanno le fiamme per Katniss e Peeta, ma con un distretto basato sul legname che potevo fare? ;-; 
Stessa cosa per l'acido (?) durante la prova per valutazione, sapevo semplicemente che Stiles con un'arma sarebbe stato credibile quanto Britney Spears che canta in live quindi ho inventato qualcosa che mettesse in evidenza il suo ingegno... ma con pessimi risultati. ;-;
E niente, chiedo scusa se ci sono errori grammaticali ma sono di fretta, questo capitolo è un piccolo disastro ma vi assicuro che dal prossimo si cambia musica, iniziano gli Hunger Games (e lì sì che mi diverto eheheheeee)!
Ringrazio tutti i lettori, da quelli silenziosi a quelli che hanno messo tra i ricordati/seguiti/preferiti e hanno recensito! Spero che continuerete a farmi sapere cosa ne pensate!

A presto babies! <3


 

  
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