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Autore: Demoiselle An_ne    06/10/2014    4 recensioni
Questa piccola raccolta è per la prima Rumbelle week italiana promossa da Rumbelle Remilie.
Be' sì, insomma, speriamo che vi piaccia! Buona lettura :)
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giorno II – Alcohol – Assenzio.
Dimora dell’Oscuro, tempo prima del sortilegio.
“Dearie, è tutta colpa tua! Se tu non mi avessi costretto a trasformare quell’uomo in uno scarafaggio e a schiacciarlo, questo non sarebbe accaduto. Mi spieghi che me ne faccio ora io della fatina verde?” – l’Oscuro rivolse un’occhiata truce alla sua interlocutrice, se solo non fosse stata così graziosa non avrebbe dovuto tramutare quel viscido, seppur potenziale cliente, del principe…Giovanni? Neanche ne ricordava il nome, tanto la collera aveva prevalso, in un inutile scarafaggio. Era già capitato prima, certo, ma non con un facoltoso cliente!
La ragazza lo fissò a metà tra l’adirato, il mortificato e il dispiaciuto e disse “ Non volevo, è che non ce la facevo più ad aspettarvi fuori. Se sono tanto un peso avreste potuto non portarmi con voi e ora questa cosa che chiamate fatina verde vi avrebbe fruttato qualcosa. Inoltre, non c’era bisogno di tramutarlo in uno scarafaggio!”- la voce di Belle era salita di tre ottave e un visibile rossore si estendeva dal viso al collo. Rumple la osservò con attenzione, soppesando le parole e decidendo come rendere la situazione più divertente, alla fine replicò con tono suadente e a tratti sadico “Ma sì, ho trovato! Ecco come possiamo rimediare e come sfruttare al meglio questo incidente…o almeno, io, credo che mi divertirò parecchio!” – si profuse nel suo risolino che non lasciava presagire mai nulla di buono, mettendo in mostra una schiera di denti marci. Belle gli scoccò un’occhiata preoccupata, ancorandosi con una mano al regale tavolo di mogano, in attesa della sentenza: il sangue le pulsava nelle orecchie e il cuore pareva volerle balzare fuori dal petto, nonostante tutto cercò di mantenere compostezza e serietà ma era chiaro che Rumple fiutasse i reali timori che scuotevano la sua domestica, traspariva dal piglio compiaciuto che gli adornava lo sguardo.
“Siediti, cara. Beviamo la fatina verde e  così, forse, riuscirai a sentire da me qualcosa che la tua sete di sapere bramava da tempo: un racconto sul passato. Il mio. Stai tranquilla, dal pallore che ora ti sta segnando il viso si direbbe che temi questa sia una fata vera”- Belle deglutì e annuì impercettibilmente- “Oh cara, a volte sei deliziosamente ridicola! Per quanto mi piacerebbe aver spremuto quelle inutili e melense fate, no, non l’ho fatto. Che schifo, il sapore dolciastro mi perseguiterebbe per giorni”-arricciò il naso per poi proseguire-“No, questo si chiama assenzio. E’ un afrodisiaco. No, non intendo attentare alla tua virtù! Cielo, sei peggio di Bianca…una mia conoscenza, volevo dire. Sostengono sia un afrodisiaco, non l’ho ancora provato, ma qualsiasi cosa accada”- e qui, forse un po’ intenerito, addolcì il tono-“Puoi stare tranquilla, se necessario, ti proteggerò anche da me. Ora prendi i calici e non farne cadere neanche uno o potrei rivalutare l’ultima condizione”. Malgrado l’avesse appena rimbeccata, Belle non riuscì a trattenere un flebile sorriso. Non l’avrebbe mai ammesso facilmente, ma amava condividere dei momenti col suo bizzarro padrone e lo sguardo benevolo che ora le rivolgeva le infondeva un po’ di sicurezza… Chi voleva prendere in girò? Era anche tremendamente elettrizzata all’idea di scoprire un tassello in più del misterioso affresco che l’Oscuro rappresentava per lei. Con circospezione afferrò i calici e delicatamente riuscì a versare il liquido dalle sfumature verdine al loro interno. Senza neanche versarne una goccia. Era orgogliosa di sé stessa. 
Qualche tempo dopo, quando la fatina verde era sparita ed entrambi  erano visibilmente allegri, Belle pose la fatidica domanda “Non avete sempre vissuto così. Prima c’era amore nella vostra vita. Che ne è stato. Non parlo del vostro amato figlio…”- Rumple parve riaversi per un secondo e un lampo di tristezza offuscò lo sguardo d’ebano- “Dearie, sei troppo giovane per comprendere le implicazioni stesse dell’amore…”- trasse un profondo sospiro e si passò una mano nella chioma ribelle prima di continuare- “L’amore è come l’alcohol stesso, forse peggio, non ti fa avere controllo della situazione. Non è per me. Sono convinto che quando amiamo qualcuno, siamo molto più deboli. Non  siamo noi stessi, siamo quello che la persona che amiamo vuole che siamo e solo quando l’amore svanisce torniamo ad essere quel che realmente siamo. Noi, solo noi”. Belle lo scrutò per un secondo prima di dire con un tono tanto candido e innocente che a Rumple parve di amarla per qualche secondo “E la principessa?”- “Quale principessa?”- “C’è sempre una principessa!”. Rumple rise mestamente “Tu leggi troppo, dearie! Nel mio caso non era una principessa, era una foglia capricciosa che appena il vento è cambiato, è volata via. Era radiosa, questo sì. Bella, oltre ogni dire, e quando rideva la stanza si illuminava di mille colori. O almeno così mi sembrava.  Ma no, categoricamente non era una principessa”. Belle continuò a scrutarlo e con un tono più dispiaciuto di quanto avrebbe dovuto, chiese “ Che ne è stato?” – “E’ morta…” .L’Oscuro per evitare di sentirsi a disagio con un’altra domanda, le si sovrappose dicendo– “E tu, dearie? Sei mai stata innamorata?” – Belle riflettè per un secondo e poi con tono sommesso disse “ E’ complicato, non l’ho mai provato prima e credo di esserci vicina…temo di essermi innamorata di lui, solo lui. Così com’è…”-la giovane si pentì istantaneamente di quanto detto e arrossì, anche sul volto dell’Oscuro parve esserci rossore ma la ragazza non ebbe il tempo di appurarlo che si trovò colta dal sonno.
Rumple trasse un respiro di sollievo, aveva avuto il coraggio di addormentarla, le aveva promesso di protteggerla da tutto: anche da sé stesso e se l’avesse lasciata continuare, temeva che non sarebbe riuscito ad adempiere alla sua promessa. Questo non doveva accadere, tutto ciò che toccava non gli sopravviveva e lei andava protetta. Nel rimboccarle le coperte, senza magia stavolta, voleva farlo lui stesso, le sussurrò all’orecchio – “Forse la principessa della storia l’abbiamo trovata…”
                                                                                                                               
 
 

 
Spazio dell’autrice: grazie a tutte! Vedo con piacere che il primo capitolo è andato benissimo. Sono sgomenta e al tempo stesso commossa e grata. Ringrazio: padme83,Stria93, Chrystal_93, Seasonsoflove Emyscarano e naturalmente l’insostituibile Euridice100. Oggi sono immensamente di fretta e quindi sono indietro sia con le storie delle altre (tutte molto belle, sinceramente sincera XD) che con le repliche alle recensioni, appena ho un po’ di respiro (probabilmente stanotte) mi fermo e mi metto all’opera. L’ispirazione per questo capitolo nasce  da qui:   https://www.youtube.com/watch?v=DpYuFR47wfM
Sono un’appassionata di cinema, per la cronaca! XD
Ah, la canzone che dà titolo alla raccolta è di Slash e Adam Levine: “Gotten”.
Sperando che mi vada bene una seconda volta, rinnovo un immenso grazie. A domani <3

 
  
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