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Autore: eli09    30/10/2014    4 recensioni
Tessa, una ragazza di Bolzano che parte per Palermo per stare da amici. si ritroverà in una casa con sei ragazzi, tra qui un bambino, due sedicenni e tre della sua età. lei uscirà con alcuni di loro, ma solo uno le farà perdere la testa. amore, litigi e complicazioni aspettano la nostra Tess, che verrà catapultata in un mondo bello, intrigante, ma allo stesso tempo stronzo e esasperante. dal testo:
-“ Tess, io sono pentito di quello che è successo ieri, non doveva andare così, ma siamo finiti in uno Strip Club, abbiamo bevuto e poi più niente, buio totale. ma...” aggiunse, annullando la distanza tra i nostri corpi.
-“ ma?” dissi in preda all'ansia
-“ ma...” continuò lui “ se c'è una cosa di cui non mi sono pentito è di aver trovato il coraggio, anche se da sbronzo, di intrufolarmi nel tuo letto.” a quelle parole sbarrai gli occhi, e un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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io ci sarò sempre per te,

poiché chi ama

resta.

 

 

Mentre le luci piano piano si accendevano non potevo fare a meno di guardare Jake. Era così bello, e mi amava, ma per quasi due ore mi ero tormentata. Cos'è che mi doveva dire? Cos'era tanto importante da farlo diventare così terribilmente insicuro?

-“ piaciuto il film?” la sua voce, nitida contro il vociare indistinto di sottofondo, mi costrinse a risvegliarmi.

-“ mh?!” mugolai. Lui ridacchiò e si alzò, tendendomi la mano. Io la presi e mi alzai a mia volta.

-“ ti è piaciuto il film?”

-“ oh, si... molto bello” dissi sorridendo. Lui intrecciò le sue dita alle mie e insieme uscimmo dalla sala.

-“ anche se ho trovato molto stronzo da parte dei compagni di ballo del tipo abbandonarlo dicendo che non volevano più ballare e poi andare a 'the vortex'...” dissi sovrappensiero

-“ si, diciamo che potevano evitarlo” ribattè lui. A quel punto girai il viso per guardarlo negli occhi. Lui mi restituì il mio sguardo.

-“ cio'è, poi sono pure stati capaci di arrabbiarsi! Ma che razza di persona fa una cosa del genere? Io proprio non capisco...” dissi, gesticolando e mettendo il broncio. Lui scoppiò a ridere e mi attirò a se

-“ se mai li incontrerò per strada gli urlerò addosso che non devono mai più fare arrabbiare la mia ragazza!” disse, bacandomi la fronte.

La sua ragazza?! Cioè, io mi consideravo tale da parecchio tempo... però sentirglielo dire mi faceva sentire meravigliosamente bene. Lo guardai ancora, ma questa volta lui guardava assorto davanti a se.

-“ ripetilo” sussurrai. Lui mi guardò interrogativo, corrugando le sopracciglia

-“ ripetere cosa?”

-“ cosa sono” lui mi sorrise amabilmente

-“ la mia ragazza. Sei la mia ragazza” io mi misi sulle punte e lo baciai, mettendoli le mani sul petto. Lui mi circondò la vita, attirandomi a se. Quando mi staccai i suoi occhi brillavano.

-“ e questo perchè?”

-“ una ragazza non può baciare liberamente il suo ragazzo?” lui sorrise al mio sorriso

-“ no, una ragazza DEVE baciare liberamente il suo ragazzo” io risi contro le sue labbra e abbracciati ci dirigemmo verso la fermata.

 

Scendemmo dal bus tutti infreddoliti. Il sole era tramontato e io stavo gelando. Mi girai verso Jake che sembrava insensibile al freddo, ma ero scura che sentisse le folate di vento gelido oltrepassare i vestiti e infrangersi sulla calda superficie della pelle. Io rabbrividii

-“ resisti, siamo quasi arrivati” in tutta risposta battei forte i denti. Lui si levò la giacca e me la mise sulle spalle. Sgranai gli occhi

-“ ma sei pazzo? Non hai freddo? Non voglio che ti becchi un raffreddore o peggio, rimettiti subito la giacca!” dissi

-“ bene, vedo che ti è tornata la parlantina, segno che stai già meglio, quindi tienila” sghignazzò. Io gli feci una smorfia, e poi sorridendo gli dissi

-“ Jake... siamo quasi arrivati, non serve che mi dai la tua giacca, veramente...” lui mi guardò diffidente. Io annuii e me la tolsi.

-“ però se hai freddo dimmelo eh...”

-“ certo” dissi. Lui mi baciò una mano.

Quando arrivai difronte alla mia porta avrei giurato di essere un ghiacciolo. Cavolo, era estate, perchè faceva così freddo?! Mi strinsi nelle spalle e girai la chiave nella toppa, poi mi rivolsi a Jake.

-“ Jake, non fa troppo freddo per uscire? Vuoi fermarti per un po'?” lui annuì e entrò dopo di me.

Io mi diressi in salotto e buttai la borsa su divano, poi mi butta io stessa sul divano.

-“ ah, al calduccio!” esclamai. Subito dopo Jake fu sdraiato accanto a me e mi cinse in un abbraccio. Io poggia la mia testa sulla sua spalla.

-“ io mi faccio un te... ne vuoi?” lui annuì ma restò muto. Io feci per alzarmi ma lui mi trattenne.

-“ aspetta... resta qui con me... ancora per un minuto, ancora per sempre” io sorrisi e i miei occhi divennero lucidi, poi mi accasciai contro di lui, lasciando che la sue braccia e il suo profumo mi circondassero, ancora un minuto... ancora per sempre.

Dopo circa una decina di minuti che stavamo accoccolati sul divano io gli carezzai i capelli biondi e lui alzo lo sguardo su di me.

-“ fidati, ho tanta voglia di restare qui, abbracciata a te su questo divano, ma per quanto lo possiamo desiderare il te non si farà da solo... e i ho proprio voglia di scaldarmi” lui annuì e insieme ci alzammo.

Il tè fumava nelle tazze di ceramica in cui lo avevo versato. Misi le mani a coppa attorno alla tazza, e immediatamente mi riscaldai. Io e Jake bevemmo il te in silenzio, anche perchè gli sguardi dicevano più delle parole, poi andammo a vedere le tivù, tornammo ad abbracciarci sul divano. Non so come, e nemmeno perchè, ma ad un certo punto le mie palpebre iniziarono a farsi pesanti, il mio respiro si fece regolare, così come quello di Jake. Sentivo il suo torace abbassarsi e alzarsi ritmicamente contro la mia schiena. Con le poche forze che mi rimanevano girai di poco la faccia, giusto per vedere i suoi meravigliosi occhi blu nascosti dietro le palpebre abbassate. Sorridendo mi sistemai meglio contro di lui e mi lasciai cullare dal movimento del suo torace e dalla regolarità dei battiti del suo cuore.

 

 

Un sparò mi svegliò. Un tonfo sordo e un urlo seguirono. Questi suoni mi trafissero il timpano e io scattai a sedere, con la bocca impastata e gli occhi che ancora si dovevano abituare alla luce del mattino. Girai di scatto la testa alla mia destra, e il sole che filtrava dalle tapparelle completamente alzate mi bruciò gli occhi. Di riflesso li chiusi, girai la faccia e balzai indietro, cadendo dal divano. Con una smorfia di dolore dipinta sul viso mi strofinai gli occhi e poi mi massaggiai il fianco. Appena mi voltai, per vedere da dove era partito lo sparo vidi che la tivù era rimasta accesa tutta la notte. In quel momento c'era un film western. Sbuffai e mi diressi dolorante verso quella scatola infernale. Poi la spensi. Quando mi girai vidi Jake che dormiva beatamente sul divano e stringeva un cuscino in modo adorabile. Sorridendo mi sedetti affianco a lui e gli toccai una guancia. Lui mugolò qualcosa e si girò dall'altra parte. Io scoppiai a ridere e per poco non caddi di nuovo dal divano. La mia ristata sembrò svegliarlo, perchè si tirò su e si strofinò gli occhi. Aveva i vestiti tutti stropicciati e i capelli sparati in ogni direzione. Quando incontrò i miei occhi un sorriso divertito gli di dipinse sul viso, poi si unì alla mia risata.

-“ ti ucciderò! Stavo facendo un bel sogno...” mi disse, scagliandomi contro un cuscino

-“ sei bellissimo quando dormi” sussurrai, lui mi prese tra le braccia

-“ tu lo sei sempre” mi disse all'orecchio. “ torno subito.” disse poi, alzandosi. Lo guardai scomparire nel corridoio e decisi di alzarmi per andare a preparare la colazione.

 

Pov. Jake

ci misi circa cinque minuti a trovare il bagno, ma alla fine lo trovai. Corsi sotto la doccia e mi lavai velocemente. Poi uscii e cercai di sistemarmi alla meno peggio. Trovai pure un pettine, imboscato in un cassetto. Mi pettinai, poi presi i miei pantaloni e frugai nella tasca. Mi calmai subito quando le mie dita si chiusero sopra il morbido coperchio in velluto della scatolina blu, che tirai fuori e aprii. L'anello c'era ancora, e mi piaceva tantissimo. Brillava come una sella. Delle domande mi tormentavano da quando lo avevo comprato: le piacerà? Dirà di si? Non è troppo presto? E se magari non mi ama più? E se fosse troppo tardi?

Ma non potevo continuare a tormentarmi. Sapevo quello che volevo. Sapevo che lei avrebbe potuto rendermi felice e sapevo che avevo bisogno di lei, bisogno di essere salvato. Sinceramente qualche anno fa non mi sarei nemmeno sognato di sposarmi, ma poi avevo conosciuto la mia Tess e tutto è cambiato.

Chiusi in fretta la scatola e me la infilai di nuovo in tasca. Respirai profondamente e uscii dal bagno. Con tutte quelle cose per la testa dovetti fare mente locale per ricordarmi dove si trovava il salotto, ma alla fine lo trovai e entrai. Tess aveva preparato la colazione. Era bellissima, anche con il viso assonato. Fece mezzo giro verso di me e mi guardò come mi guardò la prima volta che la vidi, con uno sguardo così meraviglioso da lasciare senza fiato, con quel modo di sorridere con gli occhi, con quel modo, quel suo modo, di amare incondizionatamente e sinceramente. Rimasi li, in piedi, a fissarla

-“ wow. Eri già bello prima, ora sei...” sorrise timidamente e abbassò lo sguardo “ mi fai sentire la barbona della situazione” io risi e le andai incontro, abbracciandola e posando il mento sulla sua testa.

-“ non so più come dirtelo, sei bellissima.” dissi, e le baciai la fronte. Poi presi coraggio e mi staccai. “ Tess... a me oggi è piaciuto, nel senso, mi è piaciuto addormentarmi abbracciato a te e svegliarmi con te...” iniziai, guardandola. Lei annuì

-“ anche a me...” disse sorridendo

-“ sul serio, il più bel risveglio della mia vita e vorrei che ce ne fossero degli altri così, identici a questo, perfetti come questo... molti altri. Vorrei che tutti i giorni fossero così, vorrei potermi coricare guardandoti dormire e vorrei potermi alzare baciandoti la fronte e stringendoti a me. Vorrei poter preparare la colazione per due persone, solo per vedere quel tuo sguardo pieno di gioia, solo per vederti guardarmi come mi guardi quando pensi che io non ti veda, mentre con la coda dell'occhio mi godo quel tuo modo di sorridere timidamente e arrossire. Vorrei potermi arrabbiare con te, solo per poi correrti incontro e abbracciarti. Vorrei baciarti. Baciarti sempre, ogni secondo di ogni minuto di ogni ora di ogni giorno per tutto l'anno, fino a quando tu non ti staccherai da me senza fiato. Vorrei fare tutte queste cose, farle con te, se tu me lo permetti. Per questo ti chiedo, vuoi rendere le mie giornate meravigliose... e sposarmi?” le dissi, mostrandole l'anello

vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime, mentre io riprendo fiato. La vedo annuire, con tanta foga che mi viene quasi paura che la sua testa posso staccarsi dal collo e volare via. Si butta addosso a me, allacciando le mani dietro il mio collo, mentre io la abbraccio tenendola stretta a me.

-“ si, certo che voglio!” quasi urla. Io sorrido contro il suo collo e lei si stacca da me per asciugarsi una lacrima che scende solitaria lungo la sua guancia.

-“ dobbiamo dirlo a tutti, a Cla, a Eric, alla tua famiglia, alla mia... a tutti!” dice lei entusiasta

-“ già...” sussurro io, abbracciandola “ io trovo che suoni benissimo...” dico pensieroso

-“ che cosa? “ mi chiede lei. Io la guardo e sorrido, poi la bacio e contro le sue labbra sussurro

-“Theresa Bolen, Tess Bolen... mi piace!” sento che sorride

-“ piace anche a me” dice, prima di baciarmi.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

allora, oggi sarò molto breve, anche perchè devo correre a studiare T.T

cooomunque, intanto grazie Momo per lo scorso capitolo, graziegrazie veramente <3

e mi piacerebbe avere un po di più di recensioni, capisco che c'è la scuola, ma ormai siamo agli sgoccioli della storia e ci terrei che mi lasciaste un piccolo parere :( anche negativo, tranquille...

ora faccio un piccolo piccolo SPOILER

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a quanti di voi mancano i fratelli Bolen? Nel prossimo capitolo li rivedremo, visto che descriverò il giorno delle nozze! :)

io sono davvero impaziente di far incontrare Tessa e i fratelli, muoio dalla voglia!

Allora ci scriviamo al prossimo capitolo

un bacio enorme a tutte

Eli 

   
 
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