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Autore: HelloAutumn_    02/11/2014    3 recensioni
(crossover Percy Jackson, Frozen, le 5 leggende)
(Jelsa, nuova ship)
Elsa aveva capito come affrontare il dolore, la paura, anche l'amore in quei lunghi anni.
Però quando il tuo mondo viene sconvolto e scopri di non essere chi credevi, anche la pace più duratura viene messa alla prova.
Perchè quando parti con l'intenzione di tornare ma l'amore si mette in mezzo niente resta come prima.
Quando dei segreti invisibili vengono a galla le scelte non diventano che più difficili
§§§
Tra amicizie, amori, segreti, battaglie, insicurezze e altro ancora Elsa, con le sue nuove (e semidivine) conoscenze dovrà capire cosa davvero è importante e come affrontare ogni sfida.
§§§
spero vi piaccia la mia prima long!
baci
Tumn
recensite vi prego,ho bisogno di consigli e dritte per migliorare.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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    Il Sigillo Bianco

Tiriamo le somme (perché tutti sanno che io faccio schifo in matematica) quindi, Capitolo 9: Falò e sorprese

 
Una volta alla mensa tutto si era confuso.
Jonathan era andato al suo tavolo, lasciando Anya in piedi in mezzo alla folla. La ragazza ricordava che il biondo le aveva detto dove e cosa fare nella mensa, ma lei si era fermata ad “adesso ti dico una cosa importante, poi andiamo a vedere combattimenti”. Forse, e dico forse, avrebbe dovuto ascoltarlo; si rimproverò tirandosi una pacca in fronte.
Mentre la evitava, qualcuno borbottava qualcosa sui nuovi arrivati o le lanciava occhiate ma Anya ugualmente non si spostava. Venne urtata violentemente da una spallata che la fece finire quasi per terra.
-Hei! Stai attenta “nuova”, sempre più stupide le semidee – esclamò Edgar sbeffeggiandola.
Anya ridusse le labbra a una fessura, pronta a ricoprirlo di insulti che di femminile avevano ben poco, quando capì che avrebbe solo peggiorato la situazione. Edward la fissava da dietro la mole del fratello, con uno sguardo mortificato e implorante. Anya lo guardò e, senza sapere il perché, gli sorrise e si voltò; appena in tempo per vedere Elsa che si sedeva ad un tavolo di Ermes e la incitava a sbrigarsi.
La castana cercò di correre senza farsi notare, col solo risultato che tutti si voltarono a guardarla come se fosse pazza (quello che succede sempre a me! ndBea)    
Con uno sbuffo si sedette sulla panca di pietra e prese un piatto avvicinandolo a sé.
-allora, Jonathan non ti ha detto proprio nulla eh? – chiese Elsa ridendo
Anya si limitò a prendere avida una forchettata di cibo, il quale era magicamente comparso nel piatto, rispondendo con un’alzata di spalle.
Le chiacchere sommersero tutti, lasciando un senso di normalità nella mensa. Quasi come fosse un gruppo di ragazzi normalissimi, e non dei problematici semidei.
-Come va? – chiese Anya bevendo un sorso d’acqua fredda
-Bene, ho imparato un sacco di cose: lo sapevi che questo campo ha un complesso sistema amministrativo basato sulla coltivazione e la compravendita di terreni da parte di privati che gli permette di essere perfettamente autosufficiente!?  - esclamò Elsa tutto d’un fiato
Anya alzò gli occhi dal piatto guardandola come si fa con un pazzo –E lo trovi interessante? –
-Moltissimo, non dimenticare che ho a che fare con queste cose tutti i giorni ad Arendelle e trovo molto costruttivo questo sistema di scambi, a breve chiederò un incontro con Admeto. Quell’uomo è un ministro nato! - rispose Elsa prendendo un po’ di cibo.
-Aha- disse Anya annoiata
-inoltre i costi per le infrastrutture...- continuò imperterrita Elsa
-Aha- ripeté la castana
Elsa la guardò perplessa per poi chiedere retorica –Tu non mi stai ascoltando vero? –
-Aha- ripropose lei
Elsa sbuffò per poi chiederle – allora cosa dovrei dirti di interessante? –
Anya si riscosse dicendo – Parlami di quel tipo carino...com’è? scommetto che vi metterete assieme! –
L’albina la guardò contrariata finendo la bevanda nel bicchiere – Non dire sciocchezze, Thomas è simpatico, sembra un buon amico ma...davvero non dire queste cose insensate! –
-Lo sai che ho ragione...- disse Anya con sguardo malizioso mentre seguiva Elsa che si era alzata dal tavolo.
Dopo aver sacrificato agli dei, tutti si recarono al falò di un bel rosso vivo.
 
Jonathan raggiunse le ragazze correndo e prendendole per i fianchi.
Le due, di comune accordo, si spostarono ignorandolo
Il ragazzo ridendo prese posto accanto a loro e a Edward, che aveva ripreso il suo cipiglio freddo.
I figli di Apollo, guidati da Robert e Louise, proposero canzoni di tutto generi (dal popolare, ad inediti composti da loro molto orecchiabili) tutti i semidei presto si lasciarono conquistare e d iniziarono a cantare insieme.
Elsa conversava con Edward, che si era rivelato di piacevole compagnia, seppur distaccato; mentre Anya dava libero sfogo alla sua bellissima voce, che lasciò tutti di stucco.
-Non è che sei figli di Apollo, canti davvero molto bene. – disse Edward (guadagnandosi un’occhiata da Jonathan)
La serata proseguì piacevolmente, fino al coprifuoco, dove tutti tornarono alle capanne.
§§§
Anya ed Elsa avevano trovato, che fortuna, due letti vicini nella casa di Ermes.
La mora guardava il soffitto scolorito, in attesa che Hipnos le facesse visita; mentre Elsa controllava che non avessero rubato niente dalla sua tracolla.
Involontariamente lo sguardo le cadde sul ciondolo che aveva risposto accuratamente in una tasca segreta, insieme ad un disegno di Bianca.
Il ciondolo raffigurava un fiocco di neve in un cuore: in realtà le collanine erano due, ma Elsa le aveva create in modo da poterle incastrare. Il fiocco di neve metà per lei e per Anna, il cuore per lei e Bianca. Mancava da pochi giorni e già Arendelle e la sua famiglia le mancava moltissimo.
Prese in mano il disegno di Bianca, aveva quasi quattro anni e già era un talento, mentre lo srotolava con cura. L’immagine rappresentava lei, Anna, Olaf, Bianca e Kristoff con Sven intenti a pattinare. Il padre aveva un’inverosimile barba, mentre Sven assomigliava stranamente ad uno scoiattolo con le corna; ma per Elsa era il disegno più bello del mondo.
Sorridendo con gli occhi lucidi lo rispose nella borsa, mentre Anya bofonchiava qualcosa su una giornata speciale, detto questo entrambe sprofondarono nelle braccia di Morfeo.
§§§
 
Anya venne letteralmente buttata per terra da John che richiedeva la fila per la colazione e il bagno. Elsa si stava facendo una treccia elaborata davanti allo specchio, perfettamente sveglia. Anya non osava nemmeno immaginare quale fosse il suo aspetto di prima mattina (calcolando le risatine, doveva essere perfettamente anormale) quindi sgusciò in bagno. Si sistemò alla bene meglio ed uscì.
 Dopo una leggera colazione con il rumoroso gruppo di figli di Ermes, Admeto diede loro le divise. O meglio, gli indicò il sacco dove cercare. Dopo mezz’ora di ricerche infruttuose le due uscirono dalla casa grande. Elsa indossava una camicia bianca, enorme se non fosse stato per i polsini che le permettevano di non scivolare via, dei pantaloni neri da fantino e degli stivali. Anya aveva dei pantaloni molto simili e una camicia arancione, i capelli legati in una coda spettinata.  
Per Jonathan e Thomas non potevano essere più belle. Il moro scacciò il pensiero dalla testa e si concentrò sul ferretto che stava modellando distrattamente, da bravo iperattivo qual era.
Edward si aggiunse al gruppo e tutti andarono nell’arena ad allenarsi, fuorché Anya e Jonathan che optarono per la stalla con i pegasi.
Thomas si era preparato un bel discorso sulle varie armi e come utilizzarle. Aveva precedentemente portato alcuni esempi da mostrare ad Elsa. L’albina ascoltava senza troppo entusiasmo il discorso del ragazzo. Aveva già frequentato, seppur per poco tempo, un corso nell’armeria di Arendelle. Era nettamente più portata per l’arco. Aveva provato a fare un arco una volta...così, senza accorgersene iniziò a plasmarlo dal ghiaccio. Appena Thom si girò rimase di stucco.
Elsa aveva tra le mani un lungo arco ricurvo e sinuoso, finemente inciso di fiocchi di neve. Pareva leggero e potente.
La ragazza gli sorrise e lo prese per un braccio dicendo quasi sfacciatamente (cosa che sorprese perfino lei) – cambio di programma, adesso andiamo al poligono di tiro con l’arco. –
Thom si riscosse dalla sorpresa e l’accompagnò volentieri.
§§§
Era abbastanza tardi, la cena era trascorsa tranquilla ed ora Elsa era seduta su una panchina accanto ad Anya che trafficava con ingranaggi per chissà quale progetto, mentre canticchiava entusiasta. Jonathan era allegro come sempre, sebbene avesse la faccia stanca, sfido chiunque a passare un’intera giornata con un’Anya esaltata.
Thomas era seduto in silenzio, dopo che lui ed Elsa avevano appurato che la ragazza era un asso con l’arco, i due si erano presi un po’ di tempo per chiacchierare al laghetto come il giorno precedente. Ad entrambi piaceva moltissimo conversare rilassati, le parole uscivano a fiumi, con una facilità quasi inquietante.
Un gridolino esultante lo fece distrare dalle sue elucubrazioni: Anya, dopo quasi una giornata di lavoro, era riuscita a riparare il fermaglio che Edward le aveva regalato. Continuava a schiacciare compulsivamente una piccola levetta a fianco dell’oggetto, trasformandolo, in un cigolio metallico, in un set di coltelli da lancio, che potevano essere appesi alla cintura, ai parastinchi o all’avambraccio.
In quel momento una luce guizzante l’avvolse, mentre il fuoco del falò divampava improvvisamente, un simbolo le comparve sulla testa: un incudine infuocata.
-Ave Anya, figlia di Efesto, dio del fuoco e dei fabbri. - disse Chirone inginocchiandosi, seguito da tutti.
Subito la ragazza venne abbracciata di slancio dai suoi nuovi fratelli mentre Thom le dava vigorose pacche sulle spalle (e Jonathan faceva un sospiro di sollievo).
Poco dopo tutti se ne andarono, Anya a vedere la nuova cabina con Thom e gli altri mentre Elsa tornava alla casa di Ermes con gli altri.
Si infilò nel letto sospirando, distraendosi nelle chiacchere inutili dei figli del dio dei ladri e degli indeterminati, come lei.
L’albina si addormentò, felice per Anya, che ora aveva la famiglia che le era sempre stata negata; e triste per se stessa, lontana da casa e avvolta dalla malinconia. Fissando il letto accanto, ormai vuoto.
 

Angolino psikki:

eccomi quaa *le lanciano ortaggi radioattivi* lo so sono in un ritardo mostruoso.
Ma il capitolo è più lungo del solito (sto cercando di farli più lunghi, anche a costo di aggiornare meno)
Che ne dite? Succede non tantissimo, ma le novità arriveranno presto.
Un grazie e una medaglia al valore a Kam che mi sta aiutando molto (se è minimamente decente è tutto merito suo)
Ora i ringraziamenti:
ai miei recensitori preferiti : Kamala_Jackson, VaneFrancyforever e xwhatsernamex (una mia folle compagna di classe, capitela poverina, l’ha messa tra le preferite, ha seri problemi)
alle seguite:
2000fb ],borntodie_s   Darck_Angel   Deadly special  ,Diana_Fangirl   Fred Halliwell  ],Kamala_Jackson  ],ludmy610 , ]lunadelpassato  , mintheart  ,Notalovesong98  ,Poseidonson97  , Sara JB  , VaneFrancyforever ,  Weasley_
 
 
Ai preferiti (8!!)
Kamala_Jackson, GretaBho, Krista Kane, Mirabel_Malfoy, xwhatsernamex, Diana_fangirl, acquamarina_21
Alle 487 visualizzazioni del prologo (adesso metà efp mi riderà in faccia dicendo Pivella, ma per me è un grande traguardo.)
Per la dedica beh, sto iniziando ad esaurire le idee *popolo fa la ola* morite voi!
Ehmehm...lo ri-dedico a Kam, che è una metà tra un beta reader e una confidente, che riesce a indovinare la trama senza saperlo e che mi ha sempre supportato molto. E anche a seth ovvio <3 un grazie immenso
Bene, spero che il capitolo vi piaccia e che mi lasciate un parere. Recensite mi raccomando! Nah fate come vi pare ;)
Un bacione

tumn
   
 
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