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Autore: JudithlovesJane    15/11/2014    3 recensioni
Chi avrebbe pensato che l'uomo che li avrebbe distrutti sarebbe stato anche quello che li avrebbe uniti? La Caposcuola Lily Evans è determinata a mantenere le distanze con i Malandrini, ma è più facile a dirsi che a farsi quando James è Caposcuola e innamorato di lei.
E di sicuro non aiuta il fatto di essere piuttosto legata a Sirius dopo una...movimentata lezione di Difesa contro le Arti Oscure!
Jily, Blackinnon accennata, Settimo Anno.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo Ventitrè
Capitolo Ventitré


"Ugh! Incantesimi sono stati un disastro!" Gemette Peter mentre uscivano nell'affollato corridoio. Remus sorrise comprensivo. Peter non era stato capace di scagliare bene il suo Incantesimo di Disillusione e in qualche modo era riuscito a trasfigurarsi in un camaleonte. Non avevano mai saputo, prima di allora, che il Professor Vitious fosse Scoliodentosaurofobico. Il piccolo insegnante di Incantesimi aveva passato la lezione in piedi sulla cattedra, anche dopo che James aveva riportato Peter alla sua forma umana.

"Incantesimi sono stati una figata!" Disse Sirius, ghignando. "Chi avrebbe mai pensato che il Professor Vitious, Campione di Duelli e Direttore dei Corvonero fosse terrorizzato dalle lucertole?"
"A dire la verità, le aquile mangiano le lucertole." Borbottò Remus. Peter gli lanciò uno sguardo esasperato. "Scusa, Pete, ma era divertente."
Peter sorrise a malincuore. "Pensate che Difesa andrà un po' meglio?"
Accanto a Remus, James scrollò le spalle, assente; era occupato a frugare nella sua borsa. "Sapete che cosa faremo oggi?"
Remus scrollò le spalle, ghignando di eccitazione: gli piacevano le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure. "Sirius?"
"Non ne ho idea." Rispose Sirius, succhiando la punta di una piuma di zucchero che aveva tirato fuori da chissà dove. "Non abbiamo ancora fatto i Patroni."
"Potrebbero essere i Patroni, sì." Riflettè Remus. "Avremmo dovuto fare gli incantesimi di mimetismo questa settimana, ma alla fine li abbiamo fatti quella scorsa...Tu che ne pensi, Ramoso? Patroni?"
"Che?" James si girò con curiosità, il viso macchiato d'inchiostro. Remus diede un'occhiata avanti e notò che le punte dei capelli di Narcissa Black erano macchiati dello stesso blu-nero che ricopriva il naso e le guance di James. Non sembrava che se ne fosse accorta.
"Pensi che impareremo a fare i Patroni, oggi?" Gli disse Sirius con una voce chiara e lenta. Remus gliel'aveva già sentita usare con la sua cuginetta neonata, Nymphadora.
"Forse!" Rispose James, facendo una linguaccia a Sirius. Quest'ultimo ricambiò il gestaccio, spezzando in due la piuma per sbaglio.

"James!" Ululò Sirius, agitando i due pezzi di fronte al ragazzo occhialuto. "Guarda che mi hai fatto fare!"
"Scusa, Felpy" Rispose James, avendo almeno la creanza di sembrare dispiaciuto. "Te ne comprerò una nuova."
Sirius si illuminò alla prospettiva. Remus alzò gli occhi al cielo mentre apriva la porta della classe. "Davvero, Sirius, ha lo stesso identico sapore, che sia in due pezzi o in uno."
"Non è vero!" Replicò l'altro. "Inoltre, dovrebbe essere una piuma di zucchero, non una cosa...zuccherosa!" Occhieggiò i due pezzi del suo dolciume come se l'avessero offeso.
"Molto eloquente." Borbottò James. Remus lo sentì e ghignò.

"Ah, signori!" Disse Gurdan brusco. "Grazie per averci finalmente onorato della vostra presenza."
Remus sentì la faccia accaldarsi e prese rapidamente posto accanto a Lily.
"Mr Black, chiuda la porta, per favore. Non posso far uscire questo caldo." Sirius obbedì e si inchinò come un elfo domestico prima di sedersi con un tonfo tra James e Peter.
"Bene" Disse Gurdan, lanciando un'occhiata verso Sirius. "Ora che siamo tutti qui possiamo cominciare. Faremo i Patroni, oggi."
Sirius incrociò lo sguardo di Remus e gli sillabò: "Te l'avevo detto." Remus fece una smorfia.
"Sono usati per respingere i Dissennatori e i Lethifold. Grazie ad Hagrid, sono riuscito a procurarmi un Lethifold."
Lily ansimò silenziosamente accanto a Remus. Anche lui era scioccato. I Lethifolds erano rari, però se ce n'era davvero uno nella stanza, ciò avrebbe spiegato il caldo opprimente della classe. Remus si tolse il maglione della divisa.
"Ora, non mentirò, sono pericolosi, ma voi sembrate alquanto abili e io sono pronto per ogni eventualità." L'ex Auror strinse forte la bacchetta.
"Inoltre, è già stato nutrito, quindi è tanto innocuo quanto potrà mai essere...Quello che ho bisogno che facciate tutti" continuò Gurdan "è pensare ad un ricordo felice e dire 'Expecto Patronum'. D'accordo? Bene, mettetevi in fila."
Di nuovo, Remus rimase sorpreso, stavolta dall'approccio diretto del Professor Gurdan. In tutti i libri che aveva letto si diceva che i Patroni erano difficili e che gran parte dei maghi adulti faticavano a produrlo.

Gurdan tirò via una stoffa scura da sopra una grossa gabbia dietro la cattedra. Dentro stava quello che appariva essere un mantello nero, che stava in piedi da solo. Era spesso e si muoveva un po', come smosso da una brezza inesistente. Fece scattare la bacchetta e la porta si aprì. Il Lethifold fluttuò incerto davanti all'entrata.
Sirius era il primo. Lanciò un'occhiata alle cugine, prima di far loro un gestaccio con la mano. Remus avrebbe scommesso tutto ciò che possedeva che l'espressione altezzosa sul viso di Bella era il ricordo felice di Sirius.
"Expectum- no, Expecto Patronum!"
Non accadde nulla. Sirius cominciò ad impanicarsi mentre il Lethifold si avvicinava e fece un passo indietro.
"Più felice, Black." Ordinò Gurdan.
Gli occhi di Sirius viaggiarono per la stanza e infine caddero su James, Remus e Peter.
"Expecto Patronum!" Esclamò a voce alta. Questa volta, la sua voce trasudava confidenza e Remus non rimase affatto sorpreso quando un enorme cane argentato, simile ad un orso, uscì a tutta birra dalla sua bacchetta.
"Bel colpo, Sirius!" Esultò forte James. Remus si massaggiò l'orecchio.
"Grazie, Ra-"
James scosse la testa. "Niente nomignoli qui, Sirius. Pensaci un attimo."
La comprensione brillò negli occhi grigi di Sirius mentre ritornava in fondo alla fila, battendo il cinque ai Malandrini mentre passava. James lanciò un'occhiata a Remus per essere certo che avesse sentito e compreso. Remus inclinò la testa e James rivolse la sua attenzione a Peter.

"Potter!" Abbaiò Gurdan.
"Un istante, professore!" James lanciò un rapido sguardo al Lethifold che se ne stava sulla porta della gabbia. "Lils? Mi serve un ricordo felice." Accanto a Remus, Lily arrossì e fissò gli occhi nocciola di James.
"Grazie!" Disse lui, raggiante.
"Expecto Patronum!" Disse con calma. Un cervo familiare saltò in avanti e danzò verso il Lethifold, agitando i suoi palchi in un modo giocoso che era straordinariamente da James.
"Tutto ciò che ho fatto è stato guardarlo." Lily borbottò tra sé e sé. Era ancora rossa in viso.
"E' sufficiente." Le bisbigliò Remus in risposta. Il sorriso di Lily si allargò mentre James trotterellava in fondo alla fila per unirsi a Sirius. La baciò sulla guancia mentre passava, poi battè il cinque a Remus e Peter.

"Eccellente! Minus!"
Peter avanzò rapidamente, lanciando dietro di sè un ghigno nervoso. "Expectum Patronus!" Squittì. Il Lethifold si mosse in avanti.
"Riprovi, Minus."
L'espressione di Peter cambiò e Remus era certo di poter vedere il ragazzo più basso pensare attentamente. Un ghigno soddisfatto si posizionò sul viso di Peter mentre prendeva un respiro profondo.
"Expecto Patronum" Disse con una voce sorprendentemente nitida. Un nebuloso scudo bianco gli apparve di fronte. Sembrava sorpreso almeno quanto il resto della classe che avesse effettivamente funzionato.
"Vai, Pete!" Gridò James dal fondo dell'aula. Si sollevò un piccolo applauso e Peter arrossì d'orgoglio mentre si univa agli altri due dietro.

Narcissa era la successiva. Si mise elegantemente di fronte alla gabbia, le punte dei suoi biondi capelli ancora sporche d'inchiostro. Remus nascose un sorriso.
"Expecto Patronum" Scandì lei, fredda. Niente. Non sembrava felice, secondo Remus, benché lui sospettasse che sarebbe bastato il suo sguardo duro a tenere lontana la creatura.
"Di nuovo." Disse Gurdan.
"Expecto Patronum." Questa volta, un sottile refolo d'argento uscì dalla sua bacchetta. Un piccolo sorriso le apparve sulla bocca prima di andare in fondo, lanciando uno sguardo disgustato a Sirius, James e Peter. Sirius le fece la linguaccia, come il maturo studente del settimo anno che era. Remus sghignazzò.

Gurdan annuì. "Lupin."
Remus annuì distrattamente e fece un passo avanti. Aveva già il ricordo perfetto fisso nella mente, ma diede un'occhiata agli altri Malandrini e a Lily prima di sussurrare: "Expecto Patronum."
Vide lo scampolo d'argento e si concentrò di più: loro sapevano. I suoi amici sapevano e gli volevano ancora bene. Lo avevano accettato. Gli avevano dato un nome. Lunastorta. Lui era Lunastorta.
"Straordinario!" Esclamò Gurdan. Remus sbattè le palpebre. Il Lethifold si era rintanato in fondo alla gabbia, con un lupo enorme che gli girava attorno.

"Evans."
"Bella lì, Remmy!" Disse James quando lui li raggiunse in fondo all'aula.
"Grazie" Rispose Remus, ghignando.
"E' stato fantastico!" Commentò Sirius. "Non c'era niente e poi tutto d'un tratto...BOOM!"
Remus e Peter risero.
Remus si allungò dietro a Narcissa per osservare Lily. Il suo viso era stretto dalla concentrazione e le sue guance erano leggermente arrossate. Aveva uno scudo dall'aria resistente tra lei e il Lethifold, ma il Patronus non aveva una forma definita.
Sembrava delusa quando raggiunse il fondo della fila, ma James e Sirius si misero rapidamente all'opera per tirarla su di morale; James le baciò una guancia e le disse cose che Remus non poteva sentire mentre Sirius faceva facce buffe oltre la spalla di James.
Dopo poco, stava sorridendo e ridendo di nuovo ma segretamente, Remus era convinto che il motivo della sua improvvisa felicità avesse molto più a che fare col fatto che James e Sirius sfoggiavano una chioma di un vivace colore blu.
I loro occhi si incrociarono, lui ghignò e mise la bacchetta in tasca mentre riportava l'attenzione all'inizio della fila.













Nota della Traduttrice: Eccomi. Non vi siete ancora liberati di me! L'unica scusa che ho per questo gap tra un capitolo e l'altro è che real life's a bitch, spero vi basti.
Io AMO questo capitolo, per il semplice fatto che ci sono i Patroni. L'incantesimo più bello mai concepito da mente umana. Sto ancora aspettando che su Pottermore mettano il test per scoprire qual è il proprio, giusto per rendervi nota questa mia speranza.
Incredibile quanto sia grande il potere della Jily. Bastano due righe due per far scattare il fangirling! *-*
Ringraziamenti di rito ai recensori dello scorso capitolo: mezzosangue230, dandelion10, MarykoLove, milkymusic.
Ah, giusto per dirvelo: la Scoliodentosaurofobia esiste sul serio. E' la paura delle lucertole.
Alla prossima!
JudithlovesJane
  
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