Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Schully    02/12/2014    4 recensioni
Capitoli in revisione.
Mi sono messa a pasticciare dopo un finale di metà stagione mooolto deludente... se vi piace sognare forse questa storia fa per voi... premetto che l'ho scritta e pubblicata... non le ho dato il tempo di riposare sono troppo arrabbiata se c'è qualcosa da aggiustare dite son tutta orecchi.
Genere: Angst, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Carol Peletier, Daryl Dixon, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A volte i miracoli accadono
 
 
 
Non posso crederci, è viva! La mia Beth è viva: il battito del cuore è lieve, il respiro appena accennato ma c’è. La stringo forte al petto mentre ho un attimo di panico. Il mio cervello non ragiona di fronte a tutto questo; so che devo aiutarla ma sono bloccato. È Maggie che prende in mano la situazione. Alzandosi in piedi si asciuga le lacrime e mi guarda negli occhi, dicendomi risoluta:
«Torniamo lì dentro, loro potranno aiutarla.» È così ovvio... “Come ho fatto a non pensarci? Sveglia Daryl!”, penso scuotendo il capo. Rick e gli altri ci seguono, il loro sguardo è di nuovo pieno di speranza. L’ex vicesceriffo mi fissa e sorridendo mi dice:
«Andrà tutto bene, vedrai, a volte i miracoli accadono.»
Il Dr. Steven Edwards ci accoglie all’ingresso e nei suoi occhi colgo la tristezza e la paura di qualcuno che non ha più niente da perdere, ma ora non ho tempo per i suoi problemi. Lo fisso con astio e quasi urlando gli dico che Beth è viva. Lui sgrana gli occhi incredulo, prima fissa me, poi il suo sguardo si posa sul capo di Beth.
«Sta sanguinando… non posso crederci» dice. Chiama a raccolta i suoi che vengono con una barella, io adagio piano Beth sul lenzuolo immacolato e il Dr Edwards si china su di lei per esaminarla meglio. Lo afferro per un braccio:
«Vedi di non fare cazzate, dottore, o te ne farò pentire» sibilo ad un passo dal suo volto; lui si limita a deglutire e, abbassando lo sguardo, risponde:
«Farò del mio meglio!» Spingendo la barella, sparisce in fondo al corridoio: sento che sta dando ordini ai suoi assistenti. Non posso fare altro, mi accascio contro il muro e vado come in trance.
 

∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞
 
 
Sono stanca, così stanca e sento male dappertutto... dove mi trovo? Che mi sta succedendo? Non riesco a muovermi, è tutto così dannatamente buio, mi sento soffocare. Il buio è denso che mi inghiotte, sto affogando, ho paura, qualcuno mi aiuti! Qualcuno mi aiuti, vi prego, aiuto. Il mio cervello riesce solo a pensare a queste parole, per un tempo interminabile.
Poi riesco a percepire dei cambiamenti nel mio corpo, il dolore sordo che mi invadeva sta cambiando forma e direzione, è diventato pulsante ed è concentrato nel mio cranio, sembra quasi che mi abbiano sparato. “Dio che male”. È tutto così confuso, non può essere successo per davvero... O sì?
Il buio piano, piano si dissipa intorno a me, sento che ho gli occhi chiusi e la luce che intravedo filtra attraverso le mie palpebre abbassate, però non ho forza a sufficienza per alzarle. Forse se sto un po’ qui e mi riposo le forze mi torneranno. Inoltre così avrò del tempo per riflettere su quello che mi è successo; sicuramente ho avuto un incidente e, dal dolore che sento, deve essere stato grave. Chissà come saranno preoccupati papà e mamma, senza contare Maggie. Se l’hanno fatta tornare a casa dal college per questo, la sua ira sarà devastante.
Non mi resta che cercare di ricordare quello che mi è successo e trovare una spiegazione plausibile al perché io abbia la capacità innata di attirare catastrofi.
La testa mi fa troppo male però, e non riesco a pensare. Sento una puntura nell’incavo del braccio destro, un umore freddo mi percorre le vene risalendo verso l’alto, pochi secondi e mi addormento.
 

∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞
 

La stanza è in penombra, il bip del monitor cardiaco, segnale che il cuore di Beth batte con regolarità, riempie la stanza. Normalmente lo troverei fastidioso ma ora è musica per le mie orecchie stanche. Daryl dorme con il capo appoggiato sul letto di Beth, la sua mano stringe protettiva quella più piccola e minuta della ragazza in coma farmacologico, stesa sul letto davanti a me. Mi appare così fragile in questo momento, ma so che è cambiata molto, so che troverà la forza di lottare per tornare da tutti noi. Soprattutto da lui.
Il Dr. Edwards si avvicina:
«Vice sceriffo…»
Alzo gli occhi e la mia espressione gli dice che può continuare a parlare:
«Come ben sa l’operazione è riuscita perfettamente; è stata molto fortunata, come ho spiegato a suo…»
«Mio fratello!» Taglio corto io guardando Daryl che continua a dormire.
«Bene, come dicevo, è stata molto fortunata. Se per assurdo, si potesse scegliere dove farsi sparare in testa, sarebbe auspicabile farsi sparare in fronte. L’osso frontale è una delle ossa più spesse e dure che abbiamo: questo, unito alla traiettoria fortunata che ha assunto il proiettile una volta entrato in contatto con il suo cranio, ha fatto sì che si salvasse; purtroppo però, sia prima che durante l’operazione, l’emorragia è stata molto estesa. Non posso sapere se abbia dei deficit permanenti. Per avere delle risposte dovremmo svegliarla, però io ritengo che sia ancora prematuro; credo che dovremmo dare al suo cervello ancora un po’ di riposo, il trauma che ha subito è stato notevole. Anche se so che siete tutti provati e che sono passati due giorni dall’operazione e che volete delle risposte, credo che sia meglio per Beth rimanere sotto sedativi per altre settantadue ore.»
«Se questo è ciò che prescrive il medico, credo che non abbiamo alternative» rispondo. «Ma perché l’ha detto a me? Daryl è sempre stato qui: poteva diglielo in qualsiasi momento.»
Mentre prende nota della pressione di Beth mi risponde:
«Perché quando ho provato a spiegarlo è andato su tutte le furie e mi ha cacciato in malo modo dalla stanza. Confido che lei saprà presentagli i fatti in modo migliore. Buongiorno.» Con passo svelto si defila.
«Pensavo che non la smettesse più di blaterare, quel dottore da strapazzo» mi volto e vedo che Daryl è sveglio e mi osserva mentre si stiracchia sulla sedia:
«Cosa ne pensi Rick? Dovremmo fidarci?»
«Non lo so, però che alternative abbiamo?» Rispondo con sincerità; il mio amico fa segno di sì con la testa. Non c’è altro da fare.
Aspettiamo.
 
Continua….
 
Allora vi piace? Critiche suggerimenti? Cosa vorreste vedere… sono aperta a tutto baci baci alla prox J
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Schully