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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    24/12/2014    14 recensioni
[STORIA AD OC - ISCRIZIONI SEMPRE APERTE]
Nelle profondità della Fascia Oscura, un potente demone si risveglierà dal sonno in cui era stato confinato! La sacerdotessa che si era sacrificata per sigillarlo si risveglierà a sua volta e toccherà di nuovo a lei fermare l'avanzata dei demoni ma questa volta non sarà sola. Per sconfiggere il nemico radunerà i maghi più forti e con loro creerà una gilda di maghi volti alla difesa dell'umanità!
La guerra ha inizio!
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI DAL PROLOGO AL VENTESIMO CAPITOLO (praticamente tutti i capitoli pubblicati XD). Altra cosa, al capitolo numero 20 (secondo EFP) è presente il riassunto della storia fino a quel punto e il riassunto di tutti gli OC presenti.
Spero di avervi incuriositi e grazie a chi leggerà e/o parteciperà! Alla prossima, chaos!!!
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 22



Un'ombra si muoveva silenziosamente sui tetti di Cassandrium. Era veloce e riusciva a saltare tra i vari tetti con incredibile grazia, senza attirare l'attenzione dei pochi membri di Ice Fang rimasti per strada, intenti a pattugliare la zona.

La luna apparve dietro alcuni nuvoloni, illuminando lo scalpo di lupo che la ragazza teneva sulla testa. Un'improvvisa folata di vento gelido la costrinse a fermarsi, appoggiandosi ad un camino. Pochi istanti dopo, sistemandosi il mantello nero fatto con pelle di salamandra nera, riprese la sua avanzata, salendo in cima ad un palazzo molto alto.

Finalmente, l'enorme castello, utilizzato dalla gilda oscura come quartier generale, apparve davanti a lei. Con il calar del sole, qualche mago aveva utilizzato uno strano incantesimo e una fitta nebbia aveva avvolto la città, lasciando scoperti solo i tetti più alti, dove si trovava lei in quel momento.

Sotto di lei, la nebbia le impediva di vedere la strada ma sentiva distintamente il vociferare dei nemici. Senza attendere oltre, si lasciò cadere in avanti, atterrando su un tetto nascosto dalla nebbia, per poi scattare in avanti.

In quel momento, Sisara, non stava guardando la strada ma stava ascoltando l'oscurità. Quel potere così sconosciuto le sussurrava dove andare per non farsi scoprire, facendola muovere senza alcun timore.

Dopo pochi minuti, giunse all'ultima casa prima delle mura difensive del castello. Oltre a quella barriera di roccia, c'era l'enorme cortile dove le sue compagne, poche ore prima, avevano ucciso diversi nemici.

Si sporse nuovamente in avanti ma, anziché lasciarsi cadere, fece uscire un tentacolo nero dalla strada che, dopo averla avvolta intorno alla vita, la fece scendere, posandola delicatamente a terra. I pochi metri che la dividevano dalle mura li percorse camminando lentamente, dato che la neve produceva comunque un debole rumore e la mancanza di ripari era a suo svantaggio.

Con calma, si appoggiò con la schiena contro la fredda roccia e, da sotto i suoi piedi, si creò una piccola piattaforma quadrata, fatta interamente di oscurità. Restando attaccata alle mura, quella strana piattaforma iniziò a salire nel più completo silenzio, portando Sisara in cima.

I capelli biondi, tendenti al bianco, vennero mossi da un'altra folata di vento ma lei non se ne curò troppo, voltandosi invece verso destra dove un tenue bagliore era intento ad avvicinarsi.

Lei si avviò verso quella debole fonte di luce e, a pochi metri da essa, udì “Non sto scherzando! Quei demoni secondo ci mangeranno tutti!”

Ah ah ah! Sì certo, il grande Ruganax chiede un'alleanza con noi solo per mangiarci?”

Questo non lo so ma...!” il mago si interruppe all'istante e, come il compagno, sgranò gli occhi alla vista di Sisara. La giovane alzò leggermente la testa, scrutandoli con i suoi occhi di colori diversi e, prima che i due potessero fiatare nuovamente, una strana ombra gli arrivò alle spalle, afferrandoli per la testa e sollevandoli.

Sisara si mosse in avanti e, con due rapidi movimenti, tagliò ad entrambi la gola con le sue asce gemelle fatte d'oscurità, rinfoderando poi le armi. Si sporse leggermente verso la strada dalla quale era arrivata e, facendo cenno alla strana ombra dalla forma umanoide, indicò le mura.

L'ombra annuì e si gettò di sotto, atterrando senza fare alcun rumore. Neanche la neve si piegò sotto il suo peso inesistente. Nascose i due cadaveri in un vicolo e svanì nel nulla, dissolvendosi.

La ragazza, allora, saltò nel cortile, atterrando su un cumulo di neve che altro non era se non l'ammasso di cadaveri dei membri di ice Fang.

-Non li hanno neanche sepolti...- pensò Sisara, avvicinandosi poi alle mura vere e proprie del castello. Velocemente, posò le mani sulla superficie liscia e chiuse gli occhi, restando in quella posizione per diversi secondi.

Di colpo, riaprì gli occhi, alzando lo sguardo verso l'alto.

-Terzo piano...-

Senza togliere le mani dalla parete, Sisara creò uno strano portale circolare davanti a lei e lo attraversò, ritrovandosi in una grossa stanza piena di casse e sacchi di farina. Il portale per il cortile si richiuse alle sue spalle.

Velocemente, si portò vicina alla porta, notando che era solo socchiusa e, dopo aver ascoltato l'oscurità, uscì senza alcun timore, avviandosi a passo spedito lungo il corridoio, illuminato solo da alcune torce.

Al fondo del corridoio trovò delle scale che salivano al piano superiore. Le salì velocemente, camminando rasente al muro, ed infine si appostò vicino al nuovo corridoio, scrutando a destra e a sinistra con la testa.

L'oscurità le diede un'ulteriore conferma dell'assenza di nemici e la cosa la fece insospettire non poco. Possibile che non ci fosse nessuno sul quel piano?

Con quella domanda in testa, Sisara salì fino al terzo piano, soffermandosi sul pianerottolo dalla quale poteva imboccare un nuovo corridoio o salire ulteriormente. Il suo bersaglio era sulla destra ma, come immaginato da lei, c'erano parecchi nemici.

-Demoni... dieci... no, quindici. Stanno pattugliando i corridoi e... uno di loro è molto più forte degli altri. Dev'essere un comandante o qualcosa di simile.- pensò la bionda defilandosi per il corridoio.

La presenza di un tappeto blu l'aiutò a celare ulteriormente la sua presenza, ma, purtroppo per lei, aiutava anche i demoni.

Tuttavia, lei non aveva bisogno di sentire con le orecchie per captare la presenza dei suoi nemici. L'oscurità le comunicò la posizione di tutti i demoni presenti sul piano e, sfruttando alcune stanze vuote per nascondersi, riuscì a raggiungere una stanza posta sull'ala est del piano.

Era completamente spoglia tranne che per un ragazzo imprigionato alla parete tramite cinque catene, una per arto più una intorno alla gola.

Era costretto in ginocchio con le braccia alzate verso il cielo ma Sisara immaginò che fosse alto sul metro e settantacinque. Indossava delle semplici scarpe bianche, abbinate a dei pantaloncini verdi che permettevano di vedere la carnagione lattea del ragazzo.

Il busto era coperto da una maglietta nera sopra alla quale indossava una giacca del medesimo colore. Il volto era interamente coperto da una maschera di ferro provvista solo di occhi ma, da dietro, fuoriuscivano dei capelli rossi che ricadevano lungo la schiena.

Sisara si avvicinò con passo felpato ma il ragazzo alzò immediatamente la testa. Entrambi si fissarono nell'assoluto silenzio e la ragazza si posò un dito sulle labbra. Il prigioniero annuì.

La maga dell'oscurità fece avvolgere le catene dal suo elemento che le fecero velocemente a pezzi, riducendole in polvere. Fu poi il turno della maschera ma non la distrusse completamente, limitandosi a spezzare le giunture ai lati, così da poterla rimuovere normalmente.

Chi sei tu?” chiese il ragazzo, fissandola con i suoi occhi grigi.

Mi chiamo Sisara e sono qui per aiutarti. Ora è meglio sbrigarsi.” spiegò la bionda avviandosi verso la porta ma all'ultimo si fermò. Il ragazzo non si era ancora mosso.

Chi mi dice che tu non mi stia tendendo una trappola?”

La ragazza rimase qualche secondo in silenzio, dopodiché gli chiese “Se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto quando eri incatenato, non credi?”

Il ragazzo si limitò ad annuire in silenzio, legandosi poi i capelli in una coda bassa.

Come ce ne andiamo?” chiese il rosso, avvicinandosi alla porta ma Sisara lo allontanò di colpo “Stanno arrivando”.

Chi?”

I demoni.” sibilò lei, estraendo le sue due asce gemelle. In quel momento non le veniva in mente soluzione migliore. I nemici erano tre ma sarebbero passati solo uno alla volta dalla porta. La giovane si apprestò ad avanzare per cogliere il primo nemico di sorpresa ma il ragazzo la fermò.

A... aspetta! Posso fare qualcosa io.” disse il rosso per poi chiudere gli occhi e concentrarsi “Digli che sono fuggito dalla finestra”.

Sisara parve non capire subito ma, sotto i suoi occhi, il ragazzo si trasformò in un demone dalle fattezze di minotauro e lo stesso accadde a lei. I tre demoni entrarono in quel momento e notarono subito l'assenza del prigioniero.

Che fine ha fatto il ragazzo?!” sbottò un demone, fissando Sisara la quale rispose “E' fuggito dalla finestra.” e indicò la piccola finestra rettangolare, aperta pochi istanti prima dal ragazzo.

Maledizione!” urlò il demone prima di precipitarsi fuori dalla stanza insieme ai suoi tre compagni.

Sisara si girò verso il ragazzo, notando che era tornato un semplice umano.

Ottima mossa.” si complimentò la ragazza.

G... grazie e... scusami per aver dubitato di te. Io sono...”

So già chi sei. Sebastian Gremory, figlio di un demone.” spiegò Sisara.

Sebastian si rabbuiò all'istante ma cercò di non darlo troppo a vedere “Sì, sono io... perché sei venuta a salvarmi?”

Perché ci serve il tuo aiuto per sconfiggere la gilda di Ice Fang. Alla fine della missione potrai entrare a far parte di Last Hope con noi”.

Ci? Noi? Quindi non sei da sola?” domandò Sebastian.

Sì, ma rimandiamo a più tardi le spiegazioni. Ora dobbiamo...!” iniziò Sisara girandosi verso la porta e bloccandosi all'istante.

L'entrata era bloccata da un demone.

Aveva fattezze umanoidi, ma la pelle era verde spento e aveva cinque occhi rossi in faccia, più molti altri occhi presenti su tutto il corpo, senza un ordine preciso. Il demone sorrise, mostrando gli unici quattro denti di cui era provvisto: dei canini molto simili a quelli dei serpenti.

Guarda guarda... il topolino sta scappando.” sibilò, mentre tutti i suoi occhi si spostavano su Sebastian.

Sisara rimase in silenzio, cercando un modo per passare, ma in realtà si stava ponendo una semplice domanda: -Perché l'oscurità non l'ha percepito?-

Mi sembri confusa, ragazzina.” commentò il demone, spostando gli sguardi sulla maga “Ti stai forse chiedendo come mai non mi avete percepito?”

Sisara assottigliò lo sguardo, stringendo la presa sulle asce, e, in un battito d'occhio, il demone svanì nel nulla.

Lascia che ti spieghi questo trucchetto...” disse il demone alle spalle di Sisara. La ragazza sgranò gli occhi per la sorpresa ma, prima che potesse girarsi, il nemico la colpì con un calcio alla schiena, facendola cadere a terra vicino alla porta.

Sebastian cercò di aggirarlo ma quello strano demone, ruotando su sé stesso, lo colpì con un pugno sul braccio sinistro, facendolo finire contro la parete. Gli occhi del demone posti sul lato sinistro videro un movimento e, senza alcuna difficoltà, si abbassò, evitando un'ascia scagliata da Sisara.

Giusto! La spiegazione! Perdonami per la mia misera memoria.” disse il demone “Io sono Jijis e posso teletrasportarmi in tutti i posti che vedo”.

Sisara non si preoccupò troppo di quella spiegazione. La porta era alle sue spalle, poteva fuggire, ma Sebastian era troppo lontano e Jijis non l'avrebbe fatta agire indisturbata.

Allora? La tua grinta è già svanita?” chiese il demone ghignando per poi correrle incontro. La ragazza ne approfittò subito e, con uno schiocco delle dita, creò un'altra creatura umanoide fatta di oscurità.

La creatura si frappose tra lei e Jijis, così da interrompere il contatto visivo ma, all'ultimo, notò che la mano destra del demone era visibile e c'era un occhio che la fissava.

Un istante dopo, Jijis era davanti a lei e la colpì con un pugno allo stomaco, spezzandole il fiato e sollevandola dal pavimento. La ragazza, tuttavia, riuscì a menare un fendente con l'altra ascia, ma il demone si spostò indietro, ricevendo solo un leggero taglietto sulla spalla sinistra.

Spiacente, ma per te è finita!” urlò il demone scagliandosi in avanti, mentre le unghie della mano destra diventavano lunghe ed affilate.

Sisara alzò subito il braccio armato di ascia ma, prima che potessero scontrarsi, una grossa chioma rossa si frappose tra i due, costringendo Jijis a indietreggiare. La chioma si animò nuovamente e si scagliò contro di lui, ma il demone riuscì a gettarsi di lato, evitandola.

Sisara notò in quel momento che Sebastian si era ripreso ed era proprio lui a controllare i suoi capelli. Approfittando del suo attacco, recuperò l'altra ascia e si avvicinò alla finestra.

Jijis la vide e si teletrasportò davanti a lei ma il suo colpo venne parato dalle armi della ragazza che, facendo un po' di forza con le braccia, lo fece cadere di sotto.

Abbiamo guadagnato un po' di tempo, ora andiamocene.” disse Sisara, uscendo dalla stanza insieme a Sebastian. Purtroppo per loro, dopo pochi metri, incontrarono un altro demone particolare.

Questo nuovo nemico era una sottospecie di geco enorme, dalla pelle viola chiazzata di macchie nere. Gli enormi occhi rossi brillavano nell'oscurità, mentre il demone avanzava con le sue sei zampe provviste di artigli.

Quando fu abbastanza vicino, Sisara e Sebastian videro le sue due lunghe code piene di piccoli spuntoni ossei.

Quindi Jijis si è fatto sfuggire l'intrusa e il prigioniero...” commentò il geco gigante “Vorrà dire che vi fermerò io”.

Ehi Giecas, fatti da parte, loro sono le mie prede!" sbottò Jijis alle spalle dei due ragazzi e solo Sebastian si girò di scatto, appoggiando la schiena contro quella di Sisara.

Vorrà dire che ce li divideremo.” disse Giecas e il compagno sbuffò annoiato “Tsk, tu almeno lei la puoi uccidere, io devo catturarlo vivo!”

-Neanche lui è stato percepito dall'oscurità... devono avere un qualche tipo di talismano che li rende invisibili o qualcosa del genere.- ipotizzò Sisara, quando l'oscurità l'avvertì di qualcosa.

Spiacente, ma difficilmente riuscirete a sconfiggerci in tempo...”

Oh? E come mai? Hai chiamato dei rinforzi?” domandò Giecas, quando una grossa esplosione fece tremare il castello.

Sei bravo ad indovinare.” si complimentò Sisara “Vediamo se sei altrettanto bravo a combattere.” e si scagliò verso il suo nemico, mentre Sebastian fece lo stesso con Jijis.



Una risata folle echeggiò nel cortile del castello, sovrastando la raffica di fucile automatico che uccise alcuni maghi di Ice Fang. Dal polverone venutosi a creare subito dopo l'esplosione del cancello, uscì Ireth, particolarmente eccitata dall'idea di uccidere così tante persone.

Ireth, ricordati il piano.” disse Charlotte alle sue spalle, superandola con calma.

Sì sì lo so!!! Uccidere tutti e fare festa!!!” urlò Ireth con un ghigno folle sulle labbra.

Charlotte si girò verso l'azzurra che si affrettò ad aggiungere “Senza uccidere i propri compagni... bleah...”

Dietro di lei arrivò anche Fujiko che, senza troppo entusiasmo, iniziò un combattimento corpo a corpo con alcuni maghi, usando delle spade di ghiaccio.

Un lungo ruggito squarciò l'aria e le tre maghe alzarono lo sguardo verso l'alto, individuando un demone in cima ad una delle torri. Il nemico, pesantemente corazzato, si lasciò cadere di sotto.

Al suo atterraggio, crepò pesantemente il terreno ma si sollevò senza alcuna difficoltà. Era alto almeno due metri, interamente ricoperto da un'armatura grigia, e armato con due grossi spadoni dal filo rovinato e incrostato di sangue.

Da sotto l'elmo fuoriuscì una voce che non aveva nulla di umano e, puntando lo spadone destro verso Charlotte, disse “Voi avete osato attaccarci! Ora vi farò a pezzi!!!”

Ireth fece un passo in avanti ma Charlotte tese un braccio, bloccandola.

Lui lasciatelo a me. Voi dovete procedere all'interno.” disse la ragazza, avviandosi poi verso il demone corazzato che, perdendo del tutto la pazienza, caricò l'avversaria a testa bassa.

Charlotte si fermò dopo qualche passo e il nemico saltò in avanti menando poi due colpi dall'alto con tutta la sua potenza.

La ragazza alzò lo sguardo e, senza alcun problema, bloccò i due spadoni a mani nude. I vari soldati lì presenti, così come il demone, sgranarono gli occhi per la sorpresa, mentre Fujiko fischiò per la sorpresa e Ireth iniziò a fremere per l'eccitazione.

Charlotte soffiò sulla ciocca che le copriva l'occhio destro e, senza batter ciglio, chiuse di scatto le mani, distruggendo gli spadoni. L'avversario indietreggiò di qualche passo ma Charlotte azzerò all'istante la distanza che li separava e lo colpi con un pugno al ventre, distruggendogli l'armatura e trapassandogli le carni.

Dal foro fuoriuscì una grossa quantità di sangue e il nemico urlò per dolore, riuscendo tuttavia a creare una strana spada seghettata nella mano destra. Prima che Charlotte potesse muoversi, il demone gliela conficcò tra il collo e la spalla destra, facendo fuoriuscire la lama dall'anca sinistra.

Eh eh eh... un nemico in meno!” esultò l'uomo trattenendo il dolore.

Sì... hai ragione...” commentò Charlotte fissandolo dritto negli occhi e facendolo sussultare. Prima ancora che gli altri potessero concepire quella scena, la ragazza alzò il braccio ancora conficcato nel corpo del nemico, aprendolo completamente in due.

Organi spappolati e litri di sangue si riversarono sulla neve, mentre la maga di Last Hope rimuoveva la spada dalle sue carni.

Uno in meno.” sibilò la rossa, voltandosi poi verso gli altri soldati, visibilmente terrorizzati.

E'... è un mostro!!!” urlò un soldato.

Non sono un mostro.” commentò Charlotte creando una sfera di fuoco viola nella mano destra “Sono solo una non-morta”.

I soldati iniziarono lentamente ad indietreggiare e, allo stesso modo, lei iniziò ad avanzare.

Ireth, Fujiko. Andate”.

Le due annuirono e si precipitarono all'interno del castello, eliminando i pochi soldati rimasti a difendere la porta.



Avvertendo l'esplosione proveniente dall'esterno, Leya si girò leggermente, ascoltando poi le urla dei nemici nel cortile.

Il loro piano era tanto semplice quanto brutale. Dopo la liberazione di Sebastian da parte di Sisara, le altre sarebbero entrate in azione. Charlotte, Ireth e Fujiko avrebbero attaccato frontalmente, mentre lei, Aileen e Kaori Yuno si sarebbero infiltrate nel castello, sconfiggendo i vari nemici e dando supporto a Sisara.

La giovane maga riprese il suo cammino lungo il corridoio, facendo attenzione a non calpestare alcuni avversari sdraiati a terra. Tutti quanto remavano e avevano la bava alla bocca, segno che le illusioni di Leya li avevano messi del tutto fuori combattimento.

Quando girò un angolo, tuttavia, si ritrovò di fronte ad un nuovo avversario ma non era umano.

La pelle nera era coperta da tantissimi rovi viola pieni di spine che gli avvolgevano completamente le braccia, il busto e la testa, lasciando visibili solo gli occhi verdi. La parte inferiore del corpo era una semplice coda di serpente nera lunga tre metri.

Mi era parso di avvertire una strana presenza...” commentò Leya, fissando quella strana creatura.

Il demone spostò lo sguardo lungo il corpo della ragazza e, di punto in bianco, scattò in avanti, sorprendendo la ragazza con la sua velocità. Quando le fu praticamente davanti, la colpì con una sferzata usando la coda e scagliandola all'indietro di qualche metro.

Leya si riprese all'istante e con un movimento del braccio, creò alcune copie di sé stessa, scattando poi in avanti ad esse. Tutte e cinque le Leya iniziarono a correre a zig zag, cercando così di confondere il nemico.

Il demone tuttavia, non seguì nessuna di esse con lo sguardo e menò un colpo laterale basso con la coda, colpendole tutte alle caviglie. Le quattro copie svanirono subito mentre Leya cadde a terra, venendo subito avvolta dalla coda.

Ora... muori...” sibilò il demone, iniziando a stritolarla.

Leya cercò di resistere alla presa ma era troppo forte. In pochi istanti si ritrovò a corto di energie e la vista iniziava ad annebbiarsi.

Addio...” disse il demone rafforzando di colpo la presa ma, nel silenzio del corridoio, si udì un raccapricciante rumore di carne lacerata e l'avversario, lasciando andare Leya, indietreggiò, urlando per il dolore.

Sulla sua coda erano visibili alcuni buchi dalla quale fuoriusciva un denso liquido blu.

Il demone guardò la sua avversaria con sguardo furioso, notando dei piccoli spuntoni ossei comparsi sulle braccia della ragazza.

Leya, incrociò le braccia davanti al volto e due lunghe lame ossee fuoriuscirono dai suoi avambracci, passando rasenti ai dorsi delle mani. Con dei movimenti secchi e precisi, distese le braccia ai lati, creando due profondi tagli nelle pareti del corridoio.

Tu... che cosa sei?” chiese il demone, fissando gli occhi della giovane.

E' un vero peccato che tu mi abbia trovato da sola... ora non dovrò trattenermi...” sibilò Leya per poi scagliarsi contro il suo nemico che si preparò allo scontro.



Intanto, dall'altra parte del castello, Aileen e Kaori Yuno si erano intrufolate con successo, mettendo K.O. i pochi soldati rimasti a guardia delle mura, dato che la maggior parte dei maghi di Ice Fang era accorsa al cancello principale subito dopo l'esplosione.

Ricordati. Dobbiamo sconfiggere tutti.” disse Kaori Yuno, camminando con passo spedito, mentre la compagna annuiva dietro di lei.

Entrambe sapevano che Aileen non era incline ad uccidere le persone perciò si limitava a stenderle ma andava bene comunque. L'importante era sconfiggere tutti i membri della gilda oscura, demoni compresi.

La maga della danza si arrestò all'istante, subito dopo aver voltato un angolo, notando che tre demoni toro l'avevano individuata. I tre nemici la caricarono subito ma lei si mise a danzare nello stesso istante.

Quando furono ormai a pochi metri, Kaori Yuno distese le braccia in avanti e delle scariche elettriche iniziarono a manifestarsi sulle punte delle dita. Il primo demone toro alzò la sua grossa ascia per colpirla ma qualcosa lo colpì al ventre, interrompendo l'attacco.

Un istante dopo, Kaori Yuno posò le mani sul demone che venne folgorato all'istante, crollando successivamente a terra. I due compagni cercarono di vendicarlo subito ma qualcosa, o per meglio dire qualcuno, li colpì alla schiena, facendoli voltare.

Non vedendo nessuno, i due tornarono a concentrarsi sulla loro avversaria la quale, con dei movimenti particolari delle braccia e delle gambe, che si muovevano prima velocemente, rallentando successivamente, fece fuoriuscire delle lame d'ombra dal terreno, decapitandoli.

Aileen, tutto bene?” chiese Kaori Yuno e, dietro ai cadaveri dei demoni, apparve la sua compagna “Sì, sto bene... per fortuna non mi avevano avvertita prima”.

La bionda annuì avviandosi poi lungo il corridoio. Stranamente non avvertiva altri demoni minori e neanche dei semplici umani. Dopo qualche minuto di semplice girovagare, si ritrovarono di fronte ad un portone di legno dai cardini di ferro.

Entrambe avvertivano qualcosa oltre quella porta.

Credo che abbiamo trovato l'arcidemone.” commentò Kaori Yuno, aprendo il portone per poi tapparsi all'istante il anso con una mano, imitata da Aileen. Un insopportabile odore di sangue misto a chissà cos'altro le aveva investite all'istante, lasciando alla loro immaginazione il compito di dedurre che cosa ci fosse laggiù.

Kaori Yuno fece cenno alla sua compagna di indietreggiare e, successivamente, eseguì di nuovo i movimenti di danza che usava per l'elemento dell'aria. Muovendo le braccia in avanti, come se stesse abbracciando qualcuno, generò una folata di vento che disperse il fetore, permettendo anche un cambio d'aria.

Le due ragazze si scambiarono una rapida occhiata dopodiché scesero lungo la scala di pietra celata nell'oscurità.

Non c'erano torce ma per Kaori Yuno non era un problema, infatti vedeva bene i gradini, così come le pareti, mentre Aileen, più svantaggiata, scendeva tenendo una mano contro il muro.

Dopo diversi minuti, Kaori Yuno vide la fine della discesa e lo riferì alla compagna. Non appena ebbero varcato la soglia di quell'enorme stanza sotterranea, decine di torce si accesero, mostrando vere e proprie montagnole di ossa umane con ancora alcuni pezzetti carne attaccati.

Al fondo della stanza, vi era un trono fatto d'ossa e, su di esso, vi era seduta Aghisa, intenta a bere del sangue da un teschio umano.

Raffinata la tipa...” commentò Kaori Yuno, scrutando il resto della stanza per assicurarsi che non ci fossero altri nemici.

Vi stavo aspettando!” esclamò l'arcidemone gettando a terra il teschio “Come mai siete solo in due? Dove sono le altre?”

In giro a far piazza pulita dei tuoi sottoposti.” rispose Kaori Yuno con un ghigno sulle labbra per poi togliersi il mantello, gettandolo a terra. Aileen, intanto, si era spostata sulla sinistra.

-Questo non va bene...- osservò la ragazza, spostando i suoi occhi grigi sul terreno -... ci sono troppe ossa per terra, se divento invisibile mi sentirà di sicuro...-

Keh, vorrà dire che prima divorerò voi!” urlò Aghisa scattando in avanti, distruggendo il trono. Kaori Yuno si gettò di lato, evitando l'affondo del braccio dell'arcidemone il quale, tuttavia, cambiò all'istante traiettoria, riuscendo a colpirla sulla coscia destra.

La bionda digrignò i denti ma riuscì a rialzarsi subito, riacquistando una distanza di sicurezza. Aghisa la fissò intensamente, leccandosi i denti con la lingua biforcuta, facendo uscire tre tentacoli fatti d'ossa dalla schiena.

Kaori Yuno, malgrado la ferita, riuscì ad eseguire diversi movimenti secchi e precisi con tutti e quattro gli altri, poggiando i pugni a terra. Da dietro di lei fuoriuscì un'enorme massa di terra che, assunta la forma di un pugno, si abbatté sull'arcidemone, crepando pesantemente il terreno.

Pochi istanti dopo, il pugno di terra venne distrutto dai tre tentacoli ossei di Aghisa che sbucò fuori dal polverone venutosi a creare, colpendo l'avversaria con un pugno al ventre e spedendola contro una montagnola di ossa.

Vedendola immobile, Aghisa si girò verso Aileen e la attaccò con i suoi tre tentacoli ma, non appena essi ebbero toccato la pelle della ragazza rimbalzarono, come se avessero colpito qualcosa di indistruttibile.

L'arcidemone sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere i suoi stessi tentacoli ritorcersi contro di lei, avvolgendola. Aghisa li distrusse senza troppi problemi grazie alla sua forza ma, non appena ebbe alzato lo sguardo, vide la sua avversaria davanti a lei che la colpì con un calcio al volto, facendola girare di centottanta gradi.

Non ebbe neanche il tempo di riprendersi dal colpo, che Kaori Yuno rientrò nel suo campo visivo danzando. Con un movimento veloce della gamba, disegnò un semicerchio all'altezza del ventre, generando una vera e propria lama di fuoco che colpì Aghisa in pieno, procurandole una bruttissima bruciatura.

Dannate!!! Ve la farò pagare!!!” urlò l'arcidemone, afferrandole entrambe per la gola prima che potessero allontanarsi e iniziando a strangolarle. Le due maghe iniziarono a colpirla con dei calci ma lei rafforzò ancora la presa, facendole sbiancare.

All'improvviso, il soffitto della stanza si crepò pesantemente fino a crollare e l'arcidemone, alzando lo sguardo, vide un ghigno sadico e due occhi rossi a lei familiari.

Prima ancora che toccasse il terreno, Ireth vuotò il caricatore del suo fucile addosso all'arcidemone, riuscendo a non colpire le sue due compagne.

Aghisa, per il dolore, lasciò andare la presa e Kaori Yuno, senza esitare fece degli ampi gesti con le braccia, generando poi un piccolo tornado che scagliò l'arcidemone in alto, vicino al buco nel soffitto, dalla quale sbucò Fujiko, armata di una spada di ghiaccio, che conficcò nel corpo dell'avversaria.

L'arcidemone si schiantò al suolo, mentre le quattro maghe si mettevano già in posizione di combattimento.

Ce ne avete messo di tempo...” commentò seccamente Kaori Yuno.

Scusami sorella, ma quegli stronzetti non ne volevano sapere di morire... li ho convinti io!!!” spiegò Ireth ricaricando il fucile.

In fondo siamo qui, no?” domandò Fujiko con uno strano sorriso.

Kaori Yuno sbuffò annoiata, quando, finalmente, Aghisa si rimise in piedi “Uh uh uh... che bello... ora ho quattro giocattoli nuovi...”

Ehi, non sapevo fossi telepatica!!!” disse Ireth “Anch'io ero felice per il mio nuovo giocattolo e... guarda caso sei tu!!!”

Vedremo se manterrai quel tuo patetico ghigno una volta che ti avrò strappato la testa!” urlò Aghisa, avvolgendosi in uno strano fumo nero. Sotto gli occhi sconcertati delle maghe, tranne Ireth che aveva il solito sguardo da pazzoide, l'arcidemone crebbe di misura, fino ad arrivare ad un'altezza di sei metri.

Ora la pelle era nera con delle venature verdi, mentre per il resto non era cambiato nulla.

Ora capirete come mai sono considerata uno dei cinque arcidemoni più forti!!!”



- - -



Il sole era già alto nel cielo, quando le porte dell'arena si aprirono, permettendo ai cittadini di entrare ed accomodarsi sugli spalti. I maghi di Last Hope, come il giorno prima, erano mischiati alle persone normali, fatta eccezione per quelli che erano ancora in gara.

Dopo che tutti si furono accomodati, il tabellone del giorno prima venne nuovamente mostrato sui vari schermi per qualche secondo.



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Pochi istanti dopo, Aika si alzò dalla sua postazione e disse “Ben ritrovati a tutti! Oggi assisteremo alla conclusione del torneo!!! Quest'oggi si svolgeranno tutti gli scontri rimasti ma la finale, salvo errori, la vedremo nel pomeriggio! Credo comunque che non ci sia motivo di indugiare oltre!!! Entrino i primi maghi!!!”

Sotto una pioggia di urla e applausi, Amlach e Nikora fecero il loro ingresso, seguiti a ruota da Enor e Draco.

Ehi Am, lascia che sia io ad occuparmi del dragon slayer.” disse Nikora, osservando il mago del veleno.

Come preferisci. Per me un avversario vale l'altro.” ribatté il ragazzo, portando le mani sulle sue fidate armi.

Bene, che il primo incontro dei quarti di finale... abbia inizio!!!” urlò Aika e la folla esplose in boato di gioia, mentre i quattro maghi in campo si squadravano da capo a piedi.

I primi a scattare furono Amlach e Draco, che si era tolto i guanti, i quali corsero l'uno contro l'altro. Il primo aveva già estratto le sue tre katana, mentre il secondo aveva avvolto le mani nel suo veleno.

Keh! Da quando sono arrivato, ho davvero combattere contro di te!” urlò Draco “Mandare K.O. un licantropo non capita tutti i giorni!” e menò un affondo con il braccio destro.

Spiacente, non ho tempo per te, moccioso.” sibilò Amlach e prima che Draco potesse fermarsi, dall'ombra del licantropo fuoriuscì un sottile tentacolo nero che lo colpì al ventre, senza fargli tuttavia alcun danno, e lo sollevò di due metri, permettendo allo spadaccino di avanzare verso Enor.

Il mago del vuoto creò un muro con il suo potere giusto un secondo prima che Amlach lo colpisse con due fendenti dall'alto.

Draco atterrò in quello stesso istante, ma una piccola sfera di sangue lo colpì in pieno tra le scapole, costringendolo a girarsi.

Nikora lo stava fissando con un ghigno stampato sulle labbra e, menando qualche colpo con la sua katana di scaglie di drago, chiese “Tu non ce l'avevi con le maghe del sangue?”

Tsk, e se anche fosse?” chiese a sua volta Draco iniziando ad avvicinarsi alla bionda.

Oh niente di particolare... solo che così sarei più spronata a prenderti a calci in culo.” rispose Nikora, rivestendo la sua katana con del magma.

Il mago del veleno non volle perdere altro tempo in chiacchiere e si scagliò contro la bionda, cercando di afferrarla con la mano destra, ma Nikora mise la katana orizzontalmente per pararsi.

Un ampio ghigno si disegnò sulle labbra di Draco che fu ben felice di afferrare quell'arma. Come previsto, il magma divenne nero, quasi marcio, e si staccò dalla lama, dissolvendosi.

Tuttavia, lo stesso ghigno si formò sulle labbra di Nikora che, con una velocità incredibile, menò un fendente laterale e Draco saltò all'indietro, tenendosi la mano destra e digrignando i denti per il dolore.

Un brutto tagliò si era aperto sul palmo della mano, dalla quale fuoriusciva parecchio veleno viola, anziché sangue.

Come diavolo è possibile? Quella lama è entrata in contatto con il mio veleno.” sibilò Draco, osservando la sua avversaria che, puntandogli la katana contro, spiegò “Sono spiacente, ma quest'arma è fatta con le scaglie di mio padre e sono temprate dalle alte temperature e dall'enorme pressione che si trovano sotto la crosta terrestre. Attualmente, nella nostra gilda, solo Aika può spezzarla... e non ne sono neanche sicura al cento per cento. Il tuo veleno potrà anche annullare i miei poteri ma questa katana non avrà alcun problema!”

Draco si limitò a fissarla in silenzio, scattando poi all'improvviso in avanti. Quando fu a pochi metri di distanza, creò una grossa sfera di veleno e la scagliò contro Nikora che la evitò saltando all'indietro.

-Quindi questo tipo di attacco non può deviarlo con la sua katana... o forse è solo un modo per fregarmi?- si chiese Draco, iniziando a camminare intorno a Nikora.

La bionda si accorse della sua insicurezza e, saltando in alto, gli scagliò contro un cono di magma che venne però evitato senza problemi. La bionda lo attaccò altre volte, ma nessun attacco andò a segno.

Dopo l'ennesimo soffio di magma evitato, Draco si accorse di un particolare alquanto seccante. Era circondato dalla lava. Il grosso cerchio di roccia fusa lo circondava completamente, ed era abbastanza largo da impedirgli di superarlo con un semplice salto.

Davanti a lui Nikora lo fissò con lo stesso ghigno di prima, per poi scattare verso di lui, iniziando a sferrare una serie di affondi incredibilmente veloci. Draco si ritrovò in difficoltà nel momento stesso in cui fu costretto a fare qualche passo indietro.

-Mi sta spingendo verso il magma. Se provo a bloccare i suoi fendenti con le mani, rischio di farmi tagliare qualche dito... ma se provo ad attaccarla, lei si allontanerà subito percependo il pericolo...- pensò Draco iniziando a saltellare all'indietro, fermandosi a pochi centimetri dalla roccia fusa e facendo cenno alla bionda di avanzare, mantenendo il ghigno sulle labbra.

Nikora non si fece attendere e gli corse incontro e cercò di colpirlo con un altro affondo. Draco, piegamento leggermente le gambe, attese l'attacco e, all'ultimo, le afferrò la katana con ambo le mani, ricoprendo la lama con il suo veleno.

La maga del magma e del sangue non si fece intimorire e, anziché tirar via la spada, continuò con il suo attacco, trafiggendo Draco alla spalla destra. In quel momento, il veleno del dragon slayer, superò la guardia della katana e toccò le dita di Nikora, infettandola.

La bionda avvertì come una scossa elettrica lungo tutto il braccio e, dopo aver estratto la lama dalle carni del suo avversario, vide che la sua mano destra stava diventando viola.

Spiacente, ma ho vinto io. Tra pochi minuti non riuscirai neanche a muoverti.” disse Draco tenendo la mano sinistra sulla ferita alla spalla.

Forse hai ragione... ma per allora ti avrò già fatto a pezzi!” sibilò Nikora scagliandosi nuovamente contro il suo avversario, nello stesso istante in cui Amlach evitava una sfera di vuoto che lo avrebbe altrimenti imprigionato.

La gamba sinistra, così come il braccio destro, erano gonfi, segno che indicava la rottura delle ossa negli arti. Tuttavia riusciva ancora a muoversi velocemente. Lo stesso non valeva per il suo avversario, ancora illeso. Dopo aver capito che le sue katana non potevano passare attraverso quegli scudi di vuoto, Amlach aveva optato per attaccarlo con la sua ombra.

Tuttavia, neanche quella scelta aveva portato ad un cambiamento nello scontro, dato che neppure con gli attacchi più potenti riusciva ad infrangere le difese di Enor.

Tuttavia, il moro si era accorto di una cosa. Quando cercava di attaccare il mago del vuoto solo dal davanti, Enor creava delle barriere più spesse ma che lo proteggevano, per l'appunto, solo frontalmente, mentre quando sferrava attacchi da più direzioni, creava una cupola difensiva, benché gli ci volesse qualche istante in più a prepararla e non poteva tenerla attiva come l'altra difesa.

Basandosi su queste informazioni, Amlach iniziò a correre intorno al suo avversario, aumentando via via la velocità. Enor lo seguì con lo sguardo solo all'inizio ma smise quasi subito, capendo che si sarebbe solo confuso nel seguirlo.

Grazie alla sua calma, percepì alle sue spalle l'avvicinarsi del suo avversario e ruotò velocemente su sé stesso.

-Se mantengo la calma posso bloccarlo con un semplice scudo.- pensò Enor sorprendendosi leggermente nel vedere un enorme licantropo nero intento a colpirlo con i suoi artigli.

La zampata venne bloccata e, prima che il licantropo potesse allontanarsi, Enor lo chiuse dentro una sfera di vuoto, facendolo esplodere. Sotto lo sguardo sorpreso dei presenti, il licantropo si dissolse in una strana sostanza nera.

-Ombra...?- pensò Enor prima che una grossa X rossa si disegnasse sulla sua schiena.

Il mago si girò nuovamente e rimase spiazzato nel vedere diversi Amlach in forma umana completamente neri. Erano varie copie d'ombra ma avevano le loro “ombre” connesse tra di loro.

Le copie iniziarono a muoversi velocemente, continuando a cambiare traiettoria e Enor si difese con una barriera a cupola.

-Finché resto qua dentro non può colpirmi... l'ombra non può passare attraverso il mio vuoto.- si disse Enor ma, purtroppo per lui, Amlach aveva molta più esperienza in combattimento.

Quando una copia gli passò davanti, l'ombra svanì dalla katana nella mano destra, rivelando il metallo della vera arma e, sfruttando la luce del sole, accecò Enor con un riflesso.

Il mago del vuoto chiuse all'istante gli occhi ma, essendo stato colto di sorpresa, non riuscì a mantenere la barriera attiva e Amlach, approfittandone all'istante, lo colpì allo stomaco con la punta dell'impugnatura della katana regalatagli da Misaki.

Il suo avversario sgranò gli occhi per la sorpresa, tossendo un po' di sangue misto a saliva, per poi accasciarsi al suolo, svenuto.

Bene... e uno è andato.” commentò Amlach voltandosi poi verso Nikora e restando a bocca aperta per la sorpresa.

La sua compagna aveva la pelle viola e sembrava ormai sul punto si crollare a terra. Dall'altra parte, Draco aveva diversi tagli su tutto il corpo, di cui uno, sul torace, era particolarmente grosso e andava dalla spalla destra all'anca sinistra.

Il mago del veleno si guardò attorno, notando che Enor era stato sconfitto, e capì di doversi sbrigare a sconfiggere la sua avversaria. Dopo una serie di attacchi, era riuscito a dissipare il magma che lo circondava, utilizzando il suo veleno, ma ormai stava raggiungendo il limite fisico.

Conscio delle sue attuali condizione, si lanciò contro Nikora, ricoprendo le braccia con il suo veleno e la bionda si preparò a riceverlo, alzando la spada sopra la testa e stringendola con entrambe le mani.

Draco non se ne preoccupò molto. Un fendente dall'alto non lo avrebbe messo fuori combattimento, inoltre, evitandolo all'ultimo avrebbe potuto mirare subito al corpo privo di difese dell'avversaria.

Tuttavia, benché non fosse ancora a portata, Nikora iniziò a calare la spada e, lasciandola andare, la scagliò contro Draco che fu costretto a schivarla lateralmente, rallentando.

-Maledizione! Per poco mi tagliava la testa in due!- notò il dragon slayer del veleno, ormai davanti a Nikora, per poi colpirla con un pugno sullo sterno. Con sua somma sorpresa, Nikora gli afferrò il polso con entrambe le mani e urlò “Amlach!!!”

Draco si diede mentalmente dell'idiota, girando la testa verso sinistra e notando il suo avversario corrergli incontro, brandendo la lama di Nikora.

-Non l'ha lanciata per colpirmi... la voleva passare al suo compagno!-

Amlach, ormai vicinissimo al mago del veleno, cercò di colpirlo con un affondo ma Draco, facendo perno sulla gamba indietro, ruotò su sé stesso e, trascinando con sé Nikora, la scagliò contro il moro, che fu costretto ad abbassare la lama per non ferire la sua compagna.

Entrambi caddero a terra ma Amlach scostò immediatamente Nikora, preparandosi a vedersela con Draco, che si era già scagliato contro di lui.

A causa della gamba rotta, lo spadaccino non fece in tempo a mettersi in guardia e Draco riuscì colpirlo con un gancio al volto, infettandolo. Amlach digrignò i denti e, caricando il pugno destro, piegò all'indietro il braccio rotto.

Draco non poté difendersi a causa dello slancio iniziale e si beccò il diretto sul naso, che lo fece volare a diversi metri di distanza, rimbalzando un paio di volte sul terreno.

Amlach si issò sulle gambe, barcollando leggermente, e fissando il suo avversario, già intento a rialzarsi.

I due si scambiarono delle occhiatacce gelide ma la voce di Aika pose fine alla questione.

Basta così! Proseguire non avrebbe senso! I vincitori sono Enor e Draco!!!” urlò la master e i due si lasciarono cadere in ginocchio, mentre alcuni soldati entravano nell'arena per portarli in infermeria dove i due vincitori sarebbero stati curati per il match successivo.

Pochi minuti dopo, i quattro maghi erano sdraiati su dei lettini e la frase 'I feriti devono riposare' non aveva senso per i loro compagni.

Quindi ti hanno sconfitto, eh? Allora non sei così forte!” esclamò Misaki ghignando vicino ad Amlach, mentre Hana sembrava preoccupata per lui manco stesse rischiando la vita.

Stai zitta... io almeno ho vinto un match.” ribatté il ragazzo con un ghigno, facendo comparire una vena pulsante sulla fronte della bionda che non poté ribattere.

Di fianco a loro, Kira e Fede erano seduti accanto al lettino di Nikora, che li fissava con uno strano sorriso sulle labbra.

Beh... mi sa che alla fine non potremo affrontarci in finale”.

Vero... ma voi siete riusciti ad avanzare al secondo turno. Noi siamo stati sconfitti subito.” commentò Kira.

Ha ragione! Le nostre avversarie erano toste.” aggiunse Fede, riferendosi a Angel e Yelle.

Keh... l'importante è aver perso con onore. Quei due là non se la sono cavata con poco!” disse Nikora, alzando la voce in modo tale che Draco e Enor potessero sentirla.

Tsk... hai la lingua lunga per essere una che è stata presa a calci in culo! Fosse stato per me, ti avrei lasciata morire!” ribatté Draco, mentre Enor rimase in silenzio, conscio del fatto che era stato sconfitto e che la vittoria andava solo a Draco.

Voi due, vedete di riprendervi per la semifinale! L'idea di affrontarvi mi stuzzica!” commentò Rex sorridendo. I suoi due compagni annuirono e, in quel momento, la voce di Aika risuonò nell'arena “Ora passeremo al secondo match dei quarti di finale!”

Devo andare. A dopo!” disse il moro alzando una mano in segno di saluto per poi raggiungere l'entrata dell'arena, dove lo attendeva Layla.

I loro avversari erano già pronti e, non appena Rex e Layla ebbero fatto il loro ingresso, la master della gilda diede il via all'incontro.

Rex fissò attentamente i suoi due avversari. Zero e Miyuki erano due nemici ostici ed entrambi avevano diversi assi nella manica.

Rex... se vuoi posso vedermela io con Zero.” disse Layla, fissando l'albino con sguardo serio.

Ne sei sicura?” domandò il moro, estraendo la sua magnum e, vedendo Layla annuire, si preparò ad affrontare Miyuki. La maga del sangue, in quel momento, iniziò a correre contro di loro, mentre Zero rimase indietro, intento ad osservare.

Rex non perse tempo e sparò sei colpi contro la ragazza, mirando alle gambe, ma l'avversaria schivò senza problemi, iniziando a correre a zig-zag. Il moro fece un cenno alla sua compagna, che scattò in avanti, per poi tornare a sparare a Miyuki.

La maga del sangue creò uno scudo rosso nella mano sinistra, con cui bloccò i vari proiettili e, non appena fu vicina a Layla, trasformò lo scudo in una spada, con la quale cercò di attaccarla, ma una nuova serie di proiettili colpirono l'arma, deviandone la traiettoria permettendo così a Layla di proseguire.

Sei davvero bravo con quella pistola.” si complimentò Miyuki, facendo tornare la spada del semplice sangue.

Ti ringrazio! Di solito tu non combatti con un'accetta?” domandò Rex, ricaricando la sua arma.

Con i tuoi proiettili potresti distruggerla, e se ti colpissi, potresti distruggerla con le tue scaglie di diamante.” spiegò Miyuki “Non preoccuparti, non sarà necessaria per sconfiggerti.” e si scagliò contro il suo avversario.

Rex, nel momento stesso in cui la ragazza fu troppo vicina, ebbe alcune difficoltà a mirare. La sua arma non era troppo lunga e, piegando il polso, poteva benissimo mirare ai lati, ma Miyuki era molto veloce e non gli avrebbe dato il tempo per ricaricare.

Sparato l'ultimo colpo, deviato dal braccio metallico dell'avversaria, Rex lasciò cadere l'arma e l'attacco con un soffio di diamante. Miyuki, malgrado avesse proteso il braccio artificiale in avanti, subì diversi danni, venendo scagliata all'indietro.

La ragazza si rialzò quasi subito, sistemandosi la sciarpa, per poi creare un vero e proprio fucile da cecchino fatto interamente di sangue, con la quale iniziò a sparare a Rex. Il mago si rivestì di scaglie di diamante e i proiettili di sangue bucarono solo i vestiti, macchiandolo.

Versatile come potere... ma contro di me è inutile.” disse Rex, leggermente seccato per i vestiti rovinati.

Ne sei certo?” chiese Miyuki e, distendendo il braccio sinistro in avanti, controllò il sangue rimasto addosso a Rex, facendogli prendere la forma di una catena che bloccò il ragazzo.

Dopo lo stupore iniziale, il dragon slayer cercò di liberarsi, ma la catena, stranamente, si modificava, adattandosi a lui e rendendo vani i suoi sforzi. Se cercava di rilassare i muscoli, la catena si accorciava, ma se provava a gonfiare i muscoli, si allungava.

Miyuki, approfittandone, corse contro di lui e gli assestò un pugno sulla guancia sinistra. Le squame di diamante vennero distrutte dal braccio metallico senza alcuna resistenza e, tirandolo a sé con l'altro braccio, lo colpì altre volte al volto.

Dopo l'ennesimo pugno, Rex inarcò la schiena ma, anziché scagliare un soffio del drago, colpì Miyuki sul anso con una testata, facendola barcollare all'indietro. Approfittandone, il ragazzo trasformò il braccio destro in uno spadone di diamante, grazie alla quale riuscì tagliare la catena di sangue.

Subito dopo tentò di colpire Miyuki, ma la ragazza bloccò il colpo afferrando lo spadone col braccio metallico e, stringendo un po', lo distrusse completamente. Rex indietreggiò di qualche metro, lanciando un'occhiata alla sua compagna.

Layla era impegnata con Zero, cercando di colpirlo con le sue fruste di luce, ma l'albino deviava tutti i colpi senza neanche toccarli, limitandosi a guardarla con sguardo annoiato.

-Lui è di sicuro l'avversario più problematico...- pensò Rex, evitando al pelo una freccia di sangue scagliata da Miyuki. Ne evitò altre tre ma poi si bloccò all'istante, senza muovere più un muscolo.

C... che succede?”

Mi sono stancata di giocare con te.” sibilò Miyuki, camminando verso di lui “Ora ti sconfiggerò e poi mi occuperò della tua compagna”.

Layla si accorse del suo compagno in difficoltà ma non smise di attaccare Zero.

-Se dovessi smettere di attaccarlo per correre ad aiutare Rex... mi fermerebbe di sicuro. Devo trovare un modo per fregarlo.- pensò la maga della luce, accorgendosi poi di una cosa. Zero non stava 'bloccando' le sue fruste, ma ne deviava la traiettoria, indirizzandole verso il cielo o le pareti dell'arena.

Immaginando una possibile tattica, Layla scagliò una nuova frusta di luce contro Zero, il quale la deviò come da copione ma, essendo 'concentrato' sulla sua avversaria, non si accorse delle sue reali intenzioni.

La frusta, infatti, non si era fermata, bensì, allungandosi, si stava dirigendo verso Miyuki. Purtroppo per Layla, la concentrazione necessaria a muovere la frusta le impedì di attaccare con altre fruste e questo permise a Zero di intuire il suo piano.

Girandosi rapidamente, il ragazzo notò che la frusta aveva ormai raggiunto la sua compagna. Non fece in tempo ad avvisarla del pericolo, che la frusta colpì Miyuki sugli occhi, facendola urlare per il dolore.

Rex, ora libero dal controllo della maga del sangue, ne approfittò all'istante e la colpì con un pugno nello stomaco, sollevandola da terra e scagliandola a diversi metri di distanza.

Zero, con un solo salto, raggiunse la sua compagna, afferrandola al volo ed atterrando a distanza di sicurezza. Rex recuperò velocemente la sua magnum e cercò di colpirlo con alcuni proiettili, ma vennero tutti bloccati a mezz'aria.

-Come immaginavo... i proiettili non servono a nulla contro di lui. Devo passare a qualcosa di più potente.- pensò Rex per poi creare una piccola sfera di diamante nelle mani, il cui nucleo emanava un forte bagliore bianco.

Puntando Zero, che si era posizionato davanti a Miyuki, Rex scagliò la sfera, urlando “DIAMOND DRAGON'S CONFLAGRATION!!!”

La sfera sfrecciò verso il suo bersaglio, raggiungendolo in un istante. Zero si voltò verso l'attacco, pronto a fermarlo a mezz'aria come i proiettili, ma, all'ultimo, una frusta di luce colpì al volo la sfera di diamante la quale brillò di un intenso bagliore bianco, un secondo prima di esplodere.

L'esplosione generò delle intense fiamme bianche e una breve scossa sismica. Il pubblico rimase in silenzio, ansioso di sapere se l'attacco fosse andato a segno. L'enorme polverone venuto a crearsi, si diradò in pochi secondi, permettendo a tutti di osservare il grosso cratere fumante.

Rex pensò di averlo colpito ma poi lo vide. Zero era in piedi sull'unico pezzo di terra presente nel cratere. Aveva le braccia incrociate davanti al volto con diverse bruciature su di esse, mentre Miyuki, dietro di lui, non era stata raggiunta dalle fiamme.

Davvero niente male... quel colpo è stato incredibilmente veloce. Per poco non facevo in tempo a difendermi.” si complimentò Zero distendendo le braccia lungo il corpo.

Il dragon slayer rimase sorpreso nel vedere che era ancora in grado di combattere, ma lo stesso non si poteva dire di Miyuki, ancora accovacciata a terra con gli occhi chiusi.

Prima che potesse pensare a qualche tattica, Zero scattò verso di lui, raggiungendolo in un batter d'occhio, e lo colpì con un pugno sullo sterno. L'impatto crepò pesantemente sia il terreno che l'armatura di Rex.

-E' riuscito a danneggiare le mie scaglie di diamante? Che forza mostruosa...- pensò Rex prima di tirargli un pugno a sua volta, mancandolo al pelo.

Spiacente, ma nel corpo a corpo sono in vantaggio!” esclamò Zero assestandogli un altro pugno, stavolta alla bocca dello stomaco.

Rex strinse i denti e fece di tutto per non svenire. Quei colpì non erano problematici tanto per le scaglie di diamante, quanto i suoi organi interni. Ciascun colpo raggiungeva l'interno del suo corpo, danneggiandolo ancora di più.

-Meglio così... se lui pensa a me, Layla potrà...-

... occuparsi di Miyuki, non è così?” domandò Zero, sorprendendolo “Devi sapere che poco fa, mentre l'esplosione si stava ancora diramando, Miyuki mi ha sussurrato 'A quella stronza le spacco il naso...' e non vedo perché dovrei toglierle questa opportunità!”

Rex, in quel momento, vide Layla saltare verso Miyuki, preparandosi a colpirla con due fruste di luce.

Layla! Non farlo!!! E' una trappola!!!”

Purtroppo per lei, Miyuki fu più veloce della sua capacità di ragionare e, rialzandosi di scatto, aprì gli occhi, ora iniettati di sangue, e colpì la maga della luce sul naso con il braccio di metallo.

Anziché scagliarla via, però, le fece anche lo sgambetto con la gamba destra e, sfruttando la sua forza, le conficcò la testa nel terreno, mandandola K.O.

Il dragon slayer del diamante non ebbe tempo per pensare alla sua compagna, che Zero, dopo aver fatto un passo indietro, lo colpì con un calcio alto, mirando alla testa. Rex riuscì ad alzare il braccio sinistro per difendersi ma la potenza del colpo lo scagliò dall'altra parte dell'arena.

Dopo pochi secondi, si riprese dallo stordimento, posando lo sguardo sul suo braccio. Era tutto in ordine, tranne che per le ossa rotte che gli fuoriuscivano dall'avambraccio, esattamente a metà tra polso e gomito.

Il sangue gli sporcò velocemente la giacca, mischiandosi ai rimasugli del sangue di Miyuki, fino a colare a terra, creando una piccola pozzanghera.

Ti arrendi?” chiese Zero, avvicinandosi a lui.

Ti sembro uno che vuole arrendersi?” chiese di rimando Rex, alzandosi con la schiena attaccata alla parete dell'arena.

No, ma mi sembrava corretto chiedere. Miyuki?”

Da dietro all'albino spuntò fuori Miyuki, benché con gli occhi socchiusi, che si avvicinò a Rex. Il dragon slayer rivestì la sua pelle nuovamente con le scaglie di diamante ma, con un pugno assestato bene, la ragazza gli spezzò il fiato, facendolo tornare normale.

Aika, non credi che...?” iniziò Zero, fissando la master con sguardo eloquente che, annuendo, urlò “Il secondo incontro termina qui!!! I vincitori sono Zero e Miyuki!!!”

La folla esplose in urla di gioia e congratulazioni varie per tutti e quattro i maghi che avevano appena combattuto. Benché con dispiacere, Miyuki creò una specie di 'ingessatura' con del sangue, steccando così il braccio di Rex.

Rex... mi dispiace... abbiamo perso...” si scusò Layla, con metà faccia fasciata e gli occhi prossimi alle lacrime.

N... non fa niente, tranquilla! Erano molto forti!” disse Rex cercando di calmarla.

Quindi... non sei arrabbiato con me?”

Certo che no, non perché dovrei...!” ma l'abbraccio fin troppo caloroso di Layla impedì a Rex di concludere la frase, trasformandola in un urlo di dolore.

Zero e Miyuki osservarono la scena interdetti ma poi decisero di lasciarli soli, dirigendosi verso l'infermeria. Tra non molto, avrebbero preso parte alla semifinale e dovevano essere pronti.

Intanto, nella tribuna speciale, il re era molto felice dell'intrattenimento.

Beh, devo ammetterlo, sacerdotessa Aika, avete trovato dei maghi che sanno davvero il fatto loro!”

La ringrazio! Purtroppo diversi maghi sono in missione, altrimenti il torneo sarebbe stato ancora più grande ed emozionante!” spiegò Aika sorridendo, notando poi qualcosa, o per meglio dire qualcuno, seduto in cima all'arena, vicino ad una statua raffigurante un antico dio.

Qualche problema?” chiese il re, notando il suo sguardo.

Oh, niente di importante. Su, è ora di passare al terzo incontro!” lo rassicurò la ragazza, alzandosi poi in piedi ed urlando “Bene! Ora sappiamo quali saranno le prime due squadre ad accedere alle semifinali! Adesso scopriremo quali saranno le altre due!!!”

Mentre il pubblico era intento ad applaudire e acclamare i nuovi combattenti, il tabellone venne mostrato un'altra volta, mostrando la situazione attuale delle squadre.



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Pochi istanti dopo, Angel, Yelle, Erika e Leo fecero il loro ingresso nell'arena, facendo scatenare ancora di più il pubblico.

Non l'avrei mai detto che saremmo stati avversari.” disse Leo, guardando Yelle che, volteggiando sopra alla compagna, disse “Già, neanche io! Spero che non vi tratterrete solo perché siamo compagni di team!”

Non ti preoccupare Yelle, ti affronteremo al massimo delle nostre possibilità... ovviamente senza ucciderti.” disse Erika, facendole l'occhiolino.

Yelle le sorrise di rimando e Aika poté dar via all'incontro.

Le due squadre non persero neanche un secondo del loro tempo. Yelle si alzò in volo e scagliò diverse lame di vento contro Erika la quale le intercettò con un soffio del drago, cercando anche di colpire la maga dell'aria, che però evitò senza problemi.

Nello stesso istante, Leo aveva evocato tre grossi demoni simili a ragni rossi e neri, ma pesantemente corazzati. I tre aracnidi si avventarono su Angel ma al ragazza, dopo aver trasformato il braccio destro in uno spadone d'acciaio seghettato, tagliò a metà il primo dei nemici, per poi saltare in alto e colpirli con un soffio del drago d'acciaio.

I due ragni, incredibilmente, resistettero all'attacco e le sputarono addosso una strana ragnatela rossa che, oltre a bloccarla, iniziò ad ustionarle la pelle.

Angel strinse i denti e, dopo aver fatto tornare normale il braccio, afferrò le due ragnatele, iniziando poi a ruotare su sé stessa, trascinando con sé i due nemici. Dopo pochi secondi, l'incredibile forza centrifuga fece spezzare le ragnatele e i due demoni vennero scagliati contro la parete dell'arena, per poi essere finiti da un soffio del drago di magma.

La dragon slayer regina dovette subito tornare a concentrarsi su Leo che, approfittando della distrazione creata dai suoi demoni, si era avvicinato all'avversaria. Angel evitò al pelo un affondo del ragazzo e, allontanandosi di qualche metro, chiese “Da quando usi quel pugnale per il corpo a copro?”

Bisogna sempre provare nuove cose, altrimenti che gusto c'è?” ribatté Leo ghignando “Ma penso che tu abbia ragione, è meglio passare alle cose classiche!” e si conficcò il pugnale nel torace, assorbendolo all'istante.

Subito dopo, si tolse lo spolverino, gettandolo a terra, e scattò verso Angel, ricoprendo le braccia con degli spuntoni neri dalle venature rosse. La ragazza lo aspettò, creando delle lame di ghiaccio dagli avambracci.

Leo cercò subito di colpirla con dei diretti al volto, ma Angel, schivandoli tutti, riuscì a procurargli dei tagli sulle braccia con le sue lame, le quali iniziarono pian piano a sciogliersi.

Vedo che il ghiaccio con te non funziona!” esclamò Angel, per poi saltare in alto e scagliargli addosso una grossa sfera di acqua. Leo non fece in tempo ad evitarla e venne preso in pieno.

Scuotendo la testa per riprendersi, Leo si rialzò quasi subito e creò una strana spada ossea nella mano destra, avvolgendola con delle fiamme. Angel gli si lanciò contro, rivestendo la sua pelle con delle scaglie di diamante come Rex, per poi cercare di colpirlo con una gomitata al volto.

Leo si abbassò velocemente, evitando il colpo e cercò di colpirla con un affondo, ma Angel afferrò la spada con la mano libera, bloccandola. Il calore attraverso le scaglie di diamante, ma lei non se ne preoccupò affatto.

Il ragazzo lasciò andare la lama con una mano e, con la sinistra, afferrò Angel alla gola, sollevandola dal suolo, per poi schiantarla a terra. La ragazza incassò la botta ma non lasciò andare la lama, conscia del fatto che Leo l'avrebbe usata subito per trafiggerla.

Un'improvvisa folata di vento colpì in pieno Leo, sollevandolo dal suolo. Il ragazzo fece uscire dalla schiena dei tentacoli ossei che usò per ancorarsi al terreno e, con incredibile precisione, scagliò la spada addosso a Yelle.

La maga dell'aria evitò l'arma senza problemi ma, nel farlo, si rese vulnerabile ad un attacco di Erika, che la colpì con degli artigli di caos, spedendola vicino alla sua compagna.

Devo ammetterlo! Questo scontro è incredibilmente divertente!” esclamò Angel rialzandosi, per poi aiutare la sua amica.

Erika e Leo si scambiarono un'occhiata compiaciuta. Evidentemente anche a loro il match stava piacendo, e non poco! Dopo qualche secondo di pausa, le due squadra scattarono nuovamente l'una contro l'altra.

Erika saltò in alto, creando due grosse fruste di caos dalle mani.

CAOS DRAGON'S WINGS ATTACK!!!”

Le due grosse fruste saettarono verso Yelle ma una strana cupola di vento si creò attorno a lei e i due attacchi vennero deviati verso l'alto dall'aria. La maga dell'aria sorrise all'indirizzo di Erika e le disse “Mi dispiace, ma conosco bene il tuo potere!” e le scagliò contro una lancia di vento.

Erika la aspettò immobile e, all'ultimo, colpì il terreno con un pugno avvolto dal caos. Dal suolo fuoriuscì una specie pilastro di fumo nero avvolto da fulmini neri che dissolse del tutto la lancia, sorprendendo Yelle.

Credo che la cosa sia reciproca. Siamo pur sempre compagne di team.” disse Erika ghignando.

La maga dell'aria si sollevò ancora più in alto e, con un movimento del braccio, creò un enorme tornado, che scagliò contro la sua avversaria. Erika, anziché allontanarsi, corse verso l'attacco e ci salto dentro.

-I tifosi sono protetti da una speciale barriera di energia perciò posso scatenarmi!- pensò Erika un attimo prima di scagliare il suo soffio del drago verso l'esterno. Come conseguenza del suo attacco, il tornado di Yelle non fece altro che amplificarlo e quell'attacco di caos colpì sia Yelle che Angel, distratta da Leo.

Il ragazzo, approfittandone, scattò verso la sua avversaria e la colpì con una sfera di fuoco infernale a distanza zero, ustionandole il braccio destro e spedendola addosso a Yelle. Il tocco finale arrivò per mano di Erika che, seppur confusa dal giramento di testa, riuscì a scagliare un altro soffio del drago contro le due.

La dragon slayer del caos atterrò in piedi finendo però subito in ginocchio con uno strano senso di malessere allo stomaco.

Leo le andò vicino per sincerarsi delle sue condizioni ma, un istante dopo, una grossa esplosione investì la sua compagna, facendola finire contro la parete dell'arena, sotto lo sguardo scioccato del ragazzo che, voltandosi a sinistra, vide Angel già in piedi, mentre Yelle, piena di ferite, era sdraiata dietro di lei.

-Come pensavo... Yelle ha cercato di proteggere la sua compagna incassando la maggior parte dell'attacco.- pensò Leo, mentre una spessa corazza ossea iniziava a ricoprire il suo corpo.

Sia Yelle che Erika, ancora stordita dall'attacco, provarono per un attimo paura nel vedere il loro compagno ridotto come tempo addietro contro gli angeli, anche se, questa volta, non c'era nessun numero sulla sua fronte.

Angel ghignò alla vista di quell'armatura e, girandosi verso Yelle, disse “Tu resta qui, ok? Concluderò tutto ora!”

Yelle annuì ma prima di lasciarla allo scontro, richiamò a sé un po' di vento e la dragon slayer, intuendo, assorbì tutta l'aria, ricaricandosi. Intanto, Leo si era avvicinato ad Erika, ridotta abbastanza male dopo quell'esplosione.

Cerca di riposare. O la va o la spacca.” commentò Leo rialzandosi.

Metticela tutta! Puoi vincere!” lo incoraggiò la compagna, tenendosi la spalla destra.

Leo annuì e si voltò verso la sua avversaria, iniziando a camminare verso di lei. Lo stesso fece Angel che, sotto lo sguardo stupito e affascinato dei presenti, ricoprì il suo corpo di scaglie, mentre una strana energia multicolore iniziò a vorticarle intorno.

-Dragon Force, eh?- pensò Aika, sorridendo alla sua compagna -Vediamo un po' come la gestisce-.

Nello stesso istante, i due avversari scattarono l'uno contro l'altra, tirandosi un pugno. Entrambi colpirono il bersaglio sulla guancia destra, crepando il terreno sotto ai loro piedi.

Dopo un secondo di immobilità, si allontanarono di scatto e Angel scagliò una grossa sfera di energia addosso a Leo che, senza batter ciglio, la colpì col dorso della mano sinistra, dissolvendola.

Il ragazzo passò dunque all'attacco e scagliò un raggio di energia rossa dalla bocca. Angel incrociò le braccia davanti al volto e, venendo tuttavia sospinta all'indietro di diversi metri, resistette all'attacco, procurandosi delle leggere bruciature.

-Sembra che qui dovremo passare subito alle maniere forti.- pensò la ragazza, iniziando ad accumulare potere magico. Leo se ne accorse e scattò all'istante verso di lei.

Con dei movimenti incredibilmente rapidi, le procurò diversi tagli sul corpo grazie ai suoi artigli neri, ma, nel contempo, Angel lo colpì con dei pugni d'acciaio, crepandogli l'armatura ossea in più punti.

Con un calcio ben piazzato, Leo la scagliò addosso a Yelle, ma Angel iniziò a levitare, alzandosi in aria, fino a trenta metri circa. Il ragazzo, capendo di doversi spostare alla sua altezza per continuare, fece uscire dalla schiena due grosse ali da pipistrello nere e si alzò in volo.

I due avversari ripresero a combattere, svanendo alla vista dei tifosi ma non agli occhi allenati dei maghi che continuavano a seguirli senza perdersi una solo mossa. Dopo pochi secondi, i due si fermarono di scatto.

Leo era riuscito ad immobilizzare Angel a mezz'aria bloccandole le braccia dietro alla schiena con le mani e le gambe con due tentacoli. Senza darle il tempo di colpirlo, le cinse il busto con le braccia, iniziando a stritolarla, per poi scendere in picchiata verso il suolo.

Ad un metro dallo schianto, Leo la lasciò andare, evitando l'impatto, mentre la ragazza colpì il terreno con violenza, creando un piccolo cratere. Il ragazzo, atterrato poco lontano, si avvicinò alla sua avversaria ma, quando su sul punto di afferrarla, un fulmini lo colpì in pieno, folgorandolo.

Leo cadde in ginocchio, paralizzato da quell'attacco, e Angel si rialzò in quell'istante. Un grosso taglio era visibile sulla tempia destra ma la ragazza sembrava non preoccuparsene troppo. Senza esitare, afferrò il suo avversario per le corna di cristallo nero e lo scagliò in cielo.

E' ora di concludere la faccenda!!!” urlò Angel portando le mani sul lato destro del corpo “DRAGON SLAYER'S SECRET ART...!!!”

-Vuole usare usare una tecnica del drago distruttore mentre ha la Dragon Force attiva?!- pensò Erika con gli occhi sgranati, alzandosi poi verso Leo, restando ancora più sorpresa.

Il ragazzo si era già ripreso dalla paralisi e, al posto delle ali da pipistrello, erano apparse sei grosse ali d'angelo bianche, inoltre, le varie parti di cristallo nero della sua armatura, erano diventate bianche.

Leo posò lo sguardo sulla sua avversaria e avvolse la mano destra nelle fiamme bianche, mentre quella sinistra nelle fiamme nere.

Vediamo come te la cavi contro di questo!!! FALL OF THE BLACK ANGEL!!!” urlò Leo per poi scendere nuovamente in picchiata contro la sua avversaria, tendendo le braccia verso di lei e ruotando sul suo asse, creando così una spirale di fiamme nere e bianche.

Angel attese fino all'ultimo, accumulando sempre più potere magico, e, quando Leo fu ad un metro da lei, ruotò su sé stessa, creando una spada di pura energia nelle mani e sferrando un fendente con essa.

... SWORD OF CREATION!!!”

La spada colpì l'avversario in pieno sui pugni. L'impatto creò un'esplosione accecante, abbastanza potente da far tremare l'intera città per qualche secondo. Un'imponente colonna di fumo nero si creò al centro dell'arena e, malgrado le urla di entusiasmo udibili poco prima, ora gli spalti erano piombati nel silenzio più assoluto.

I vari maghi della gilda, Edward e CJ soprattutto, fissavano a bocca aperta il fumo intento a diradarsi, curiosi di sapere chi avesse avuto la meglio in quel terribile scontro.

Dopo circa un minuto, tutti poterono vedere i risultati di quei due attacchi: Leo era in piedi, pieno di ferite su tutto il corpo e privo della sua armatura demoniaca, con le sue due armi a terra, mentre Angel, anch'essa ricoperta di ferite, aveva le mani completamente ustionate e sembrava sul punto di svenire.

Attimi di silenzio trascorsero, senza che nessuno dei due si muovesse, quando Angel, alzando di poco lo sguardo, notò una cosa e non poté fare a meno di sorridere.

Keh... pur di non cadere... hai preferito svenire in piedi, eh?”

Aika sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa e, con un solo balzo, atterrò tra i due avversari, avvicinandosi poi a Leo. Effettivamente il ragazzo aveva gli occhi semi aperti e completamente bianchi.

La master gli schioccò le dita davanti alla faccia, ma non ci furono reazioni. Spostando lo sguardo su Erika, notò che non si era ancora rialzata, così come Yelle.

Beh, mi sa che la questione finisce qui... le vincitrici sono Angel e Yelle!!!” urlò la master distendendo un braccio verso le due dirette interessate, che vennero acclamate da tutti i tifosi, così come Leo ed Erika.

Edward e CJ fissarono i soldati intenti ad aiutare le loro compagne a raggiungere l'infermeria, dall'alto della tribuna riservata ai partecipanti.

Quindi ce l'hanno fatta.” commentò Edward, accendendosi una sigaretta.

Beh, devo ammetterlo... ero in dubbio su questo incontro. Bengie e Efina sono due avversari temibili, non lo pensi anche tu?” domandò CJ.

Edward tralasciò il fatto che avesse sbagliato il nome dei suoi compagni di team e, voltandosi verso un'altra parte, disse “Già, lo sono... ma ora dobbiamo occuparci di quelle due novelline”.

CJ seguì il suo sguardo, soffermandosi su Caramell e Nora, le loro due future avversarie e, squadrandole da capo a piedi, disse “Devo dire che non sono niente male!”

Edward alzò gli occhi al cielo, tornando poi a fissare l'interno dell'arena, il quale stava venendo 'riparato' da alcuni maghi di corte.

Beh, meglio avviarsi verso l'entrata. Almeno inizieremo prima e concluderemo prima.” sibilò l'ex-assassino, allontanandosi dalla tribuna con CJ subito dietro di lui.

Dopo diversi minuti, Aika tornò al suo posto, notando con piacere che l'arena era stata ripristina completamente. Alzando un braccio, urlò “Bene, eccoci all'ultimo scontro dei quarti di finale!!! Che entrino i quattro partecipanti!!!”

Edward e CJ entrarono pochi istanti dopo nell'arena, ricevendo una pioggia di applausi dagli spalti. Caramell e Nora li raggiunsero poco dopo, andando a posizionarsi dalla parte opposta dell'arena.

Aika non perse tempo e diede subito il via all'incontro. CJ, imitandola, non rimase fermo neanche un secondo e scattò verso le due avversarie. Caramell, accogliendolo con uno strano sorriso, posizionò le mani a terra e creò un alto muro di ghiaccio tra di loro, girandosi poi verso destra, mentre Nora si girò a sinistra.

-Può essere veloce quanto vuole, ma dovrà passare davanti a noi per raggiungerci. Il muro è troppo alto per superarlo con un salto.- si disse Caramell, creando intanto una lama di ghiaccio nella mano destra.

Come previsto, CJ si fece subito vedere, comparendo davanti a Nora, seppur a circa tre metri di distanza. La maga della luce non si fece attendere e, rivestendosi di un manto luminoso, scattò in avanti.

Come ebbe messo la faccia oltre il muro di ghiaccio, si ritrovò una lama di veleno vicino alla spalla destra. La ragazza ebbe tutto il tempo per notare Edward con la coda dell'occhio e aumentare la velocità, schivando così la lama e colpendo CJ con un pugno allo stomaco.

Il ragazzo incassò bene il colpo e riuscì a colpirla con un calcio basso in risposta. Nora non perse l'equilibrio, e accumulando potere magico nella mano sinistra, sferrò un pugno diretto al volto del ragazzo che, senza alcun problema, inarcò la schiena all'indietro, evitando il colpo.

Senti, non è che puoi vedertela con Edward? Mi sembra di combattere contro una bambina.” commentò CJ con un ghigno, riferendosi al loro divario in altezza.

Nora non la prese proprio bene e, schioccando le dita, creò un piccolo flash che accecò temporaneamente il ragazzo per poi colpirlo con una spazzata bassa della gamba, facendolo finire con il sedere per terra.

CJ si strofinò gli occhi per poter tornare a vedere e, la prima cosa che vide, fu lo sguardo compiaciuto della sua avversaria.

Scusa potresti affrontare Caramell? Mi sembra di combattere contro uno sbruffone.” commentò la ragazza, fissandolo mentre si rialzava.

CJ si sistemò il berretto rosso e, scrocchiandosi le nocche, disse “Ok, lo ammetto Sora... ti ho sottovalutata”.

La ragazza non stette neanche a dirgli il suo nome giusto, preferendo scattare verso di lui e cercare di colpirlo con un bastone fatto di luce. CJ evitò agilmente il primo affondo scansando di lato, per poi tentare di colpirla con un pugno al volto.

Nora svanì istantaneamente in un flash e, prima che CJ potesse girarsi per parare il colpo, lo colpì alla schiena con un colpo dall'alto, prendendolo tra le scapole. Il ragazzo ruotò su sé stesso, abbassandosi nel mentre, e cercò di colpirla con una spazzata laterale, come aveva fatto lei poco prima.

Nora intuì la sua tattica e saltò in alto evitando il colpo ma, essendo a mezz'aria, non poté evitare il pugno che la colpì in pieno petto spedendola a diversi metri di distanza.

-Quel ragazzo... ha bloccato la spazzata non appena mi ha visto saltare... e ha usato quella gamba come appoggio per sporgersi in avanti e colpimi-.

La ragazza si rialzò lentamente, massaggiandosi il punto colpito, per poi creare due grossi shuriken a tre lame di luce. CJ, intuendo che la situazione si stava facendo seria, attivò la sua modalità Blood Fire e delle piccole colonnine di vapore iniziarono a fuoriuscire dal suo corpo.

Nora lo fissò per qualche secondo in silenzio, dopodiché saltò in alto e scagliò entrambi gli shuriken verso CJ. Le due armi sfrecciarono velocemente verso il loro bersaglio, compiendo due curve ai suoi lati ma, di colpo, svanirono.

CJ sgranò gli occhi per la sorpresa, credendo che si fossero dissolti per volontà o distrazione della sua avversaria, ma, pochi istanti dopo, due profondi tagli si crearono sulle sue spalle, schizzando sangue tutt'attorno.

Il ragazzo si girò all'istante ma non vide niente o nessuno. Edward era impegnato ad evitare dei pugnali di ghiaccio scagliati da Caramell la quale sembrava interessata solo all'ex-assassino.

-Cosa diavolo mi ha colpito?- si domandò CJ poco prima che altrui due tagli si aprissero sulle cosce, spargendo ancora più sangue.

Cosa c'è? Ti senti talmente superiore da lasciarti colpire senza reagire?” domandò Nora con uno strano ghigno sulle labbra. CJ non se ne preoccupò troppo e svanì nel nulla, lasciando del vapore al suo posto, riapparendo di fronte alla sua avversaria.

Il ragazzo cercò di colpirla direttamente con due pugni, ma Nora svanì nuovamente in un flash, spostandosi di diversi metri indietro. CJ assottigliò lo sguardo e cercò di nuovo di avvicinarsi per colpirla, ma ogni volta la sua avversaria svaniva e si portava ad una distanza di sicurezza.

In quell'istante, due tagli si formarono sulla schiena di CJ, creando una X rossa ma il giovane non si girò neanche per controllare. Doveva cercare di capire cosa stesse succedendo.

Dopo aver fatto un respiro profondo, svanì nuovamente nel nulla, spostandosi sul lato sinistro della sua avversaria, mantenendo comunque una certa distanza, per poi tirare un pugno in avanti.

Il colpo di fiamme che scaturì dal suo pugno sfrecciò velocemente contro il bersaglio ma, a pochi centimetri dall'obbiettivo, si schiantò contro qualcos'altro, creando un piccolo flash.

Il ragazzo alzò un sopracciglio e, spostandosi in un altro punto, ripeté l'attacco che ebbe lo stesso finale di prima. Riprovò altre tre volte, ma alla fine i suoi occhi si erano abituati a vedere quella 'difesa'.

I tuoi shuriken, eh?” domandò CJ, sorprendendo leggermente Nora “Essendo fatti di luce... puoi 'dissolverli' alla luce del sole, per poi materializzarli dove occorre, ad esempio per ferirmi all'improvviso o proteggerti dai miei attacchi”.

Vedo che sei un ottimo osservatore...” si complimentò Nora “... mi chiedo se il tuo amico sia altrettanto abile”.

CJ spostò leggermente lo sguardo e notò con sorpresa, che il suo compagno era in netta difficoltà contro Caramell.

Il mago del veleno, infatti, aveva diversi tagli su tutto il corpo, mentre Caramell era aveva solo un taglio sull'avambraccio destro che aveva congelato con il suo stesso potere.

La ragazza scattò nuovamente verso il suo avversario e, creando una catena di ghiaccio, cercò di colpire Edward che però si abbassò velocemente, evitando il colpo, scagliando poi due pugnali di veleno, mirando alle gambe di Caramell.

La ragazza si concentrò velocemente e ricoprì le gambe con uno strato di ghiaccio, sulla quale i pugnali di Edward rimbalzarono. Un secondo dopo, fece diventare il ghiaccio del semplice vapore acqueo e riprese ad attaccare l'avversario.

-Se provo a toccarla o ad afferrare le sue armi, mi congelerà... ma se per caso dovessi riuscire a colpirla con del veleno, ghiaccerà il veleno.- ricapitolò Edward, evitando le sferzate della catena -Devo trovare uno modo per sopraffarla... e in fretta!-

Evitando l'ennesimo colpo, il ragazzo scagliò un altro pugnale di veleno e Caramell, come prima, rivestì la gamba di ghiaccio ma, con sua somma sorpresa, il pugnale passò attraverso il ghiaccio come se fosse burro, e si conficcò nella gamba.

La ragazza digrignò i denti per il bruciore derivante dal veleno per poi congelare del tutto quella parte della gamba, rimuovendo il veleno, ma ciò non impedì al veleno di diffondersi per tutto l'arto.

Perché il ghiaccio non ha più effetto?” domandò Caramell, fissando Edward che, con un ghigno sulle labbra, spiegò “Devi sapere che le tossine dei veleni risentono molto delle basse o delle alte temperature, infatti prima con il tuo ghiaccio le neutralizzavi senza problemi, ma esistono degli speciali veleni adatti a queste situazioni”.

Il ragazzo si accese una sigaretta, indicando poi la gamba di Caramell e riprendendo a spiegare “Quel veleno è più caldo degli altri e ciò gli consente di superare le tue difese di ghiaccio... purtroppo questi speciali veleni sono più complicati da preparare, dato che potrei crearlo troppo caldo, distruggendo così le tossine”.

L'avversaria si limitò ad ascoltarlo in silenzio, per poi posare entrambe le mani a terra “Immagino che questo veleno mi paralizzerà o mi renderà impossibile combattere... perciò cercherò di concludere il tutto ora!”

Il terreno davanti a lei iniziò a ghiacciarsi velocemente, creando una vera e propria scia di ghiaccio che si diresse verso Edward, dividendosi davanti a lui, per poi ricongiungersi alle sue spalle. Dal ghiaccio fuoriuscirono diversi lupi che balzarono addosso all'avversario, ma Edward riuscì a creare una grossa hydra di veleno a tre teste e, grazie a lei, fu in grado di proteggersi dall'assalto.

Contrariamente a quanto previsto dall'ex-assassino, i lupi si sciolsero all'istante, diventando acqua e imprigionandolo in una grossa sfera liquida. Attraverso l'acqua, Edward riuscì a vedere il sorriso di Caramell che, con un semplice schiocco delle dita, trasformò l'acqua in ghiaccio, congelandolo sia il ragazzo che l'hydra.

Preso!” esclamò la ragazza, ma una voce maschile alle sue spalle la sorprese “Sembra che il mio veleno abbia fatto effetto”.

Caramell si girò all'istante ma non vide nessuno.

Mi spiace per te, ma il veleno con cui ti ho infettato sta 'uccidendo' il tuo senso della percezione dello spazio... tra poco non riuscirai neanche a capire dove ti trovi.” disse Edward alle sue spalle, ma quando la ragazza si girò verso di lui, non lo vide.

Quindi... ho congelato una copia?” domandò Caramell la cui vista iniziava piano piano ad annebbiarsi. Doveva sbrigarsi a concludere lo scontro.

Edward annuì, benché non la ragazza non potesse vederlo, per poi colpirla con un pugno ben assestato allo stomaco. Caramell si piegò in due per il colpo subito, ma riuscì comunque ad indietreggiare di diversi metri.

Nora!!! La gabbia!!!” urlò la maga del ghiaccio, richiamando l'attenzione della sua compagna ancora intenta a combattere contro CJ. La maga della luce si spostò rapidamente vicino a Caramell e lo stesso fece il ragazzo con Edward.

Prima che i due ragazzi potessero creare una strategia, Caramell creò una grossa gabbia di ghiaccio come aveva fatto contro Stefan e Michael, imprigionandoli e Nora scagliò all'istante alcuni raggi di luce che iniziarono a rimbalzare di colonna in colonna.

Edward, ho bisogno che mi copri!” urlò CJ evitando alcuni raggi di luce.

Il mago del veleno annuì e, scagliando delle strane lame circolari di veleno, riuscì a deviare i raggi di luce prima che colpissero il suo compagno, sacrificando però la sua difesa.

CJ tornò in modalità Blood Fire e scattò in avanti il più rapidamente possibile, raggiungendo la colonna di ghiaccio che lo separava dalle due avversarie. Nora lo fissava con sguardo serio, attendendo la sua mossa, mentre Caramell era ormai prossima a crollare a causa del veleno.

Il ragazzo posò la mano sinistra sulla colonna, caricando il pugno destro, e chiuse gli occhi. Edward venne colpito da due raggi di luce sulla schiena ma riuscì a restare in piedi per poter scagliare altre lame e proteggere il suo compagno.

Dopo pochi secondi, CJ aprì gli occhi di scatto e colpì la colonna di ghiaccio con tutta la sua forza. Delle leggere fiamme avvolsero il suo intero braccio per un istante, ma alla fine riuscì a distruggere la colonna, scagliando schegge tutt'attorno.

Nora, notando che il suo vero obiettivo era la sua compagna, scattò in avanti ma, all'ultimo, CJ si abbassò, permettendo ad una freccia di veleno di colpire la maga della luce, rimasta sorpresa da quell'attacco.

La freccia si conficcò nella spalla destra della ragazza, facendola indietreggiare vicino a Caramell. Caricando entrambi i pugni, CJ fece un ultimo scatto in avanti e le colpì entrambe alla bocca dello stomaco, sollevandole dal terreno e scagliandole in aria.

Le due ragazze finirono contro la parete dell'arena, cadendo poi a terra. Caramell rimase immobile, ormai sopraffatta dal veleno, mentre Nora riuscì a girarsi verso CJ, per nulla preoccupato da un prolungamento dell'incontro.

La maga provò subito a rialzarsi, ma scoprì di avere il corpo completamente paralizzato a causa del veleno con cui era fatta la freccia che l'aveva colpita.

Notando la situazione, Aika si alzò in piedi e annunciò “L'ultimo incontro dei quarti di finale termina qui!!! I vincitori sono Edward e CJ!!!”

La folla applaudì calorosamente a tutti e quattro i maghi e urlò i suoi complimenti per i due vincitori, che vennero poi aiutati dai soldati a raggiungere l'infermeria insieme a Caramell e Nora.

Non appena furono usciti dall'arena, si trovarono di fronte a Yelle e Angel.

Quindi ce l'avete fatta anche voi.” commentò Angel con un sorriso, fissando il suo compagno di team che, rispondendo al sorriso, disse “Beh, volevate affrontarci in semifinale, no?”

Spero che non ti metterai a piangere quando ti prenderò a calci, Edy!” esclamò Yelle, svolazzando intorno al compagno che, dopo essersi distaccato dal soldato, ribatté “La cosa è reciproca, ragazzina!”

Aika, intanto, aveva annunciato che le due semifinali si sarebbero svolte dopo una breve pausa, giusto il tempo di far riprendere al meglio i vari maghi, dopodiché saluto il re, svanendo nel nulla come se fosse nebbia.

Il sovrano si domandò dove fosse andata ma nessuno seppe dargli una risposta. Quello che nessuno dei presenti poteva sapere, era che la master della gilda si era materializzata in cima all'arena, vicino alla statua dell'antico dio.

In meno di un secondo, individuò un ragazzo seduto sul bordo dell'arena, con le gambe a penzoloni. Era alto poco più di un metro e settanta, dal fisico magro con pochi muscoli e la carnagione chiara.

I corti capelli neri scompigliati erano mossi dalla leggera brezza che soffiava là in alto, facendo oscillare anche i due bastoni di legno che portava incrociati sulla schiena, sopra al cappotto nero. Sulla spalla sinistra era visibile uno spallaccio argentato che risaltava bene con i capelli.

Le gambe erano fasciate da dei pantaloni blu scuro, mentre la mano destra era coperta da un guanto metallico nero.

Katsu Itsuna, che sorpresa vederti qui.” proruppe Aika, avvicinandosi pian piano al ragazzo che, lentamente, si voltò verso di lei, fissandola con i suoi freddi occhi color ambra.

Aika... a cosa devo il piacere di questa visita?” chiese il ragazzo con uno strano sorriso enigmatico sulle labbra.

Oh, niente di particolare! Mi domandavo che cosa fossi venuto a fare qui, ma ora credo di saperlo... volevi goderti un torneo come si deve, eh?” commentò la ragazza sedendosi vicino a lui, notando così gli stivali neri con cerniera bianca del ragazzo.

Un futile modo per passare il tempo.” disse il ragazzo, sistemandosi il gilet nero che portava sotto al cappotto, sotto alla quale portava anche una camicia bianca “In una biblioteca potrei fare qualcosa di interessante almeno”.

Oh, come siamo schietti...” lo canzonò Aika con un ghigno sulle labbra “Non l'avrei mai detto che il ragazzo più intelligente del mondo, famoso per le sue doti da ladro, i suoi poteri e la sua... paura, fosse così scontroso!”

Invece io non avrei mai detto che tu saresti riuscita a convivere con delle ragazze, data la tua sindrome di inferiorità per quanto riguarda la grandezza del seno. Conosco un ottimo chirurgo se vuoi.” ribatté Katsu mantenendo il sorriso e facendo comparire una vena pulsante sulla fronte di Aika.

Mi sembra di capire che tu sia in cerca di guai...”

Oh la ricerca di guai è una delle forze principali che fanno muovere questo mondo. Sappiamo entrambi come andrebbe a finire se passassimo alle maniere forti”.

Bene, allora perché non la risolviamo in maniera pacifica? Che ne dici degli scacchi?” domandò Aika, suscitando leggermente l'attenzione del ragazzo “Se vinco io, la smetterai di lanciarmi quelle odiose frecciatine... e ti unirai alla mia gilda”.

Cosa ti fa pensare che io voglia unirmi alla tua gilda? Lavoro da solo.” rispose seccamente Katsu, tornando a guardare l'arena.

Forse il fatto che io so dove si trova quel demone?”

Il ragazzo si girò verso di lei, fissandola con quegli occhi freddi, e le chiese “Come fai a saperlo? Neanche io ho scoperto dove si trova”.

Spiacente, non posso divulgare tali informazioni.” proferì Aika mantenendosi sul vago. Il ragazzo la fissò ancora per qualche secondo per poi alzarsi in piedi “D'accordo, giochiamo a scacchi... ma se vinco io, tu mi dirai dove si trova”.

Ok, andata!” esclamò la ragazza, rialzandosi velocemente “Ti dispiace se giochiamo da te?”

Katsu alzò un sopracciglio ma, con un movimento del braccio, creò un portale ovale nell'aria e, insieme ad Aika, lo attraversò. I due si ritrovarono in un mondo uguale al precedente ma con due grosse differenze.

La prima era che i colori erano più spenti e la seconda era che non c'era anima viva in giro.

Bene, qua potremo giocare in santa pace... anche se sarà una cosa rapida!” disse Aika, per poi schioccare le dita. Al centro dell'arena comparì una grossa scacchiera con i relativi pezzi.

I pedoni erano dei semplici soldati con spada e scudo, le torri erano delle sottospecie di golem, i cavalli erano rappresentati come dei centauri armati di tridente, mentre gli alfieri erano pesantemente corazzati e armati di alabarda. I re e le regine non avevano aspetti particolari.

A te l'onore della prima mossa!” disse la ragazza, andando a posizionarsi su una specie di torretta posta dietro allo schieramento nero.

Una scacchiera grossa, dei grossi pezzi... sì, la tua sindrome dell'inferiorità è davvero una brutta cosa. Mi piacerebbe fare degli esperimenti su questo tuo lato.” disse il ragazzo, scoccando così l'ennesima frecciatina.

Aika questa volta non la prese benissimo ma, mantenendo uno strano sorriso sulle labbra, disse “Bada a quello che fai. Questa non è una semplice partita di scacchi! Ora siamo due veri e propri dei che comandano due eserciti!”

Non sapevo fossi anche megalomane.” aggiunse Katsu, prendendo posizione sulla sua torretta “Ma comunque sia... pedone in B-4”.

Come pronunciò quelle parole, il pedone nella casella B-2 si alzò e camminò fino alla casella indicata dal ragazzo, rimettendosi poi in ginocchio.

Aika esibì uno strano ghigno e, alzando una mano, disse “Vedo che non sei entrato nell'ottica di questa megalomane. Pedone in E-7... elimina il re nemico!!!”

Katsu sgranò leggermente gli occhi, immaginando che fosse un modo futile per distrarlo ma, incredibilmente, il pedone selezionato da Aika si alzò e, correndo verso l'esercito nemico, salto oltre al pedone che gli stava di fronte e, con un semplice fendente, tagliò di netto la testa al re bianco, facendola ruzzolare a terra.

Credo che questo sancisca la mia vittoria.” disse Aika con un sorriso sulle labbra.

Il ragazzo rimase in silenzio, intento a fissare la scacchiera e la testa del suo re separata dal suo corpo “Immagino che con quella frase di prima... tu volessi dire che potevamo controllare liberamente i nostri 'soldati'...”

Indovinato! Avresti potuto semplicemente dire al tuo pedone di difendere il re, oppure a qualche altro pezzo.” spiegò Aika, scendendo dalla torretta e smaterializzando la scacchiera con uno schiocco delle dita “Dopo il torneo vieni pure alla gilda per farti mettere il marchio!”

Katsu annuì per poi creare un altro portale dalla quale uscì insieme alla master, la quale svanì nell'aria come nebbia.

Una mentalità così semplice... eppure così pericolosa...” sussurrò il ragazzo, svanendo alla vista delle tribune “Sembra proprio che con lei dovrò impegnarmi per superarla”.



Ah, sacerdotessa Aika! Ben tornata!” disse il re, sorridendo alla ragazza che, inchinandosi leggermente, disse “Mi scuso per l'attesa. Il torneo riprenderà subito!”

Dopo essersi sistemata davanti alla sua poltrona, la master alzò un braccio e urlò “Spero che siate tutti pronti!!! Ora passiamo al terzo turno, le semifinali!!!”

La folla esplose come al solito in urla di gioia e applausi, mentre il tabellone del torneo veniva mostrato un'altra volta sugli schermi.



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Che entrino i quattro maghi!!!”

Zero e Miyuki furono i primi ad entrare, seguiti a ruota da Draco ed Enor. Le due squadre si scambiarono occhiatacce di fuoco e Draco, ghignando, disse “Bene bene, ora posso spedire un'altra maghetta del sangue in infermeria!”

Fossi in te farei attenzione... potrei ridurti talmente male da doverti portare direttamente in ospedale.” sibilò Miyuki.

Aika alzò la mano destra e, calandola di colpo, urlò “Che la prima semifinale... abbia inizio!!!”



- - -



Siete tutti pronti?” chiese Tsuki, voltandosi all'indietro. Era buio pesto in quel tunnel, ma ormai si erano talmente abituati all'oscurità da riuscire a vederci senza problemi. I suoi compagni annuirono e lei, con un semplice pugno, colpì la prete di terra davanti a lei, sgretolandola.

La maga della creazione sporse la testa fuori dal tunnel e scoprì con piacere di essere arrivata in un altro tunnel ma, a differenza di quello scavato da loro, quello era illuminato e molto più largo.

Quando i suoi compagni avevano scoperto di dover, letteralmente, scavare un tunnel sotto terra, per tutta la notte, per avvicinarsi alla base nemica, non erano stati molto felici, ma le parole successive di Tsuki li avevano rincuorati.

Combattere all'esterno sarebbe inutile. Ci circonderebbero in pochi istanti e per noi sarebbe la fine. Se combatteremo nei tunnel scavati da loro potremo bloccarli ed eliminarli più velocemente man mano che ci avvicineremo al castello! Così facendo, i maghi di classe S verranno a fermarci e il master resterà privo di difese!”

Tsuki scese per prima nel nuovo tunnel, seguita a ruota da Dorein e poi tutti gli altri. Un demone toro li individuò quasi subito ma una lama circolare invisibile scagliata da Kay gli staccò di netto la testa.

Ora resta un solo problema...” disse Yukiteru annusando l'aria “... non sappiamo quale sia la via più veloce per il castello”.

Da una parte c'è il castello, dall'altra un deposito di minerali e rocce, dalla quale poi parte una via per il castello. In qualunque caso dovremmo riuscire a raggiungere la base nemica, ma ci sono molte diramazioni.” spiegò Dorein, ripensando a tutto quello che aveva visto durante la notte.

Una via vale l'altra per me.” sbottò Zafrina “Ci siamo mossi lentamente come delle lumache per non fare rumore! Ora devo scatenarmi!”

In quel momento, due soldati di Empty Scream apparvero dal nulla e, notando i maghi, uno dei due scattò verso una campana, colpendola con un pugno, facendo scattare l'allarme.

Zafrina si lanciò sul soldato rimasto indietro che cercò di fermarla con delle lame di ferro uscire dalle mani, ma la ragazza gli afferrò la faccia con una mano e generò un piccolo sisma nel cranio del nemico, facendolo esplodere.

Zafrina! Ti ho detto di non eliminarli!” urlò Arya incoccando una freccia nel suo arco.

Mi spiace, ma ora come ora non posso trattenermi!” urlò di rimando la maga dei cataclismi, ripetendo l'attacco sull'altro nemico, uccidendolo.

Come previsto, una trentina di soldati arrivò in pochi secondi, bloccando del tutto una delle due vie.

Beh, credo che di là ci sia il castello.” commentò Vaiter.

Credo che tu abbia ragione.” ammise Tsuki, pronta a combattere ma, all'ultimo, un raggio di energia arancione scaturì alle spalle dei soldati, uccidendoli.

Il colpo era inclinato in modo tale da colpire il tunnel in alto sopra Tsuki e gli altri. L'impatto del raggio creò una grossa esplosione e diversi pezzi di roccia e terra crollarono addossò ai maghi di Last Hope che li evitarono gettandosi in avanti o indietro.

Dopo pochi secondi, tempo che la polvere si posasse a terra, Tsuki scoprì di essere rimasta con Arya, Dorein e Yukiteru, mentre Zafrina, Kay e Vaiter erano dall'altra parte della frana.

Zafrina! Kay! Mi sentite?” urlò Yukiteru, dando un colpo al muro di roccia e terra.

Sì ti sentiamo!” urlò di rimando Kay, spolverandosi i vestiti dalla polvere, mentre Zafrina e Vaiter si rialzavano.

Tsuki si girò verso l'origine dell'attacco e rimase alquanto disgustata dalla scena, così come Arya.

L'autore di quell'attacco era un uomo enorme, alto sui due metri, incredibilmente grasso e dalla carnagione cadaverica. Indossava solo dei pantaloni laceri neri abbinati a degli stivali del medesimo colore, mentre l'avambraccio destro era coperto da uno strano macchinario, simile ad un cannone o ad un fucile, su cui erano visibili delle lucine arancioni.

La faccia era coperta quasi tutta da una strana maschera grigio scura che lasciava visibile solo l'occhio sinistro, interamente nero, e parte della testa, attraversata da orribili cicatrici.

Guarda un po'... dei topolini sono sgattaiolati nelle nostre gallerie!” esclamò l'uomo scoppiando in una grassa risata che mise i brividi alle due ragazze.

Ehi Tsuki! Allontanati dal muro che adesso lo distruggo!!!” urlò Zafrina, ma la compagna urlò di rimando “No! Voi procedete per quella via! Così non potremo essere presi alle spalle!”

Zafrina sembrò contraria all'idea ma alla fine scattò lungo la galleria, con Kay e Vaiter subito dietro.

Intanto, i loro quattro compagni stavano ancora osservando il loro avversario che, avvicinandosi a loro, schiacciò il cranio di una ragazza rimasta coinvolta nel suo attacco, uccidendola definitivamente.

Chi diavolo è quel ciccione?” chiese Yukiteru, indicando il suddetto interessato.

Tieni a freno la lingua, moccioso! Sono Qwavish, uno dei maghi di classe S di Empty Scream!” urlò l'uomo, indicando il dragon slayer con l'arma montata sull'avambraccio destro.

Un mago di classe S? Benissimo!!!” esclamò Yukiteru scrocchiandosi le nocche, notando poi lo strano sguardo che il nemico gli stava rivolgendo.

Tu... hai per caso un fratello maggiore?” chiese Qwavish, assottigliando l'occhio e Yukiteru, sgranando gli occhi, chiese “Lo conosci?!? Dimmi dove si trova!!!”

Calmati Yukiteru... se è vero che lo hanno catturato, lo avranno segregato nelle celle sotterranee del castello.” disse Dorein, fissando con sguardo neutro l'avversario. Yukiteru strinse i pugni e scattò in avanti, caricandosi di elettricità, passando di fianco a Qwavish che lo lasciò passare senza problemi.

Yukiteru! Aspetta!!!” urlò Tsuki ma il compagno non la ascoltò, continuando ad avanzare. La maga della creazione, allora, cercò di seguirlo, ma il nemico le puntò contro la sua arma e le sparò un raggio di energia arancione.

La maga evitò il colpo senza problemi ma il pavimento cedette sotto ai suoi piedi e finì in un altro tunnel, riuscendo a rotolare di lato prima che le macerie la schiacciassero. Di sopra, Arya guardò scioccata il pavimento ormai crollato e urlò il nome della sua compagna, ma non udì risposta.

Oh, che peccato! Un topolino è rimasto schiacciato!” esclamò Qwavish.

Dorein... tu vai avanti e cerca Yukiteru.” disse Arya, fissando l'avversario con sguardo truce.

E Tsuki?”

Sono sicura che sia ancora viva, ma Yukiteru sta andando dritto al castello e potrebbe aver bisogno di una mano.” spiegò Arya.

Lo slime parve pensarci un attimo, ma alla fine corse in avanti, evitando il buco nel pavimento. L'avversario cercò di colpirlo con un raggio di energia, ma una freccia incredibilmente veloce gli passò davanti agli occhi, rigandogli la maschera, e costringendolo a fare un passo indietro, permettendo a Dorein di passare.

La tua avversaria sono io!” esclamò Arya, incoccando un'altra freccia e scagliandola contro l'avversario. Qwavish, malgrado la mole, riuscì ad evitarla scansando di lato per poi sparare un raggio di energia.

Arya si gettò a terra, evitandolo, per poi rialzarsi e scagliare in rapida successione tre frecce, ma nessuna di esse colpì l'avversario che le deviò tutte colpendole con la sua arma.

La maga, allora, incoccò una freccia speciale che, dopo essere stata scagliata, si divise in una decina di frecce di luce, le quali saettarono tutte verso Qwavish. L'uomo puntò l'arma in avanti e creò una starna barriera di luce arancione contro la quale le frecce di luce rimbalzarono, dissolvendosi a mezz'aria.

Perché non usi la tua vera magia?” chiese l'avversario, sorprendendo Arya “Tu... conosci la mia vera magia?”

L'energia Zero, un potere incredibilmente distruttivo! La mia energia è una versione controllabile della tua!” spiegò Qwavish “Mi ci sono voluti anni di esperimenti, ma alla fine sono riuscito a controllarla!”

Un attimo... esperimenti? Vuoi dire che sei stato tu a fare degli esperimenti su di me?!”

Indovinato! Sono uno dei maggiori esperti dell'energia Zero e quando sei riuscita a fuggire, credevo fosse tutto finito, ma con i dati a mia disposizione, sono riuscito ad ottenere questo potere!!!” urlò Qwavish per poi sparare velocemente un raggio di energia che colpì Arya sul braccio, distruggendole il braccialetto.

Quel braccialetto ti impediva di mostrare il tuo massimo potenziale! Ora... mostrami di cosa sei capace!” urlò l'uomo cercando di colpirla nuovamente con dei raggi di energia, ma la ragazza riuscì ad evitarli, inciampando però alla fine e perdendo il suo arco.

Arya si rialzò subito per recuperarlo, ma Qwavish lo distrusse con un raggio di energia che creò un'esplosione abbastanza potente da scaraventare Arya contro la parete del tunnel.

Ora non hai più armi... combatti seriamente e mostrami il tuo potere!” la incitò nuovamente il nemico. Dal polverone venutosi a creare, scaturì una sfera di energia che colpì Qwavish in pieno, scagliandolo lontano.

L'uomo si rialzò lentamente, individuando Arya con una sfera di energia nella mano destra. La sfera era composta da diversi colori, dall'azzurro del bordo, passando per il blu fino al nero del nucleo.

Sotto la maschera, Qwavish ghignò compiaciuto nel potere vedere nuovamente l'energia Zero.

Sì! Finalmente! Ora mostrami come sai usarlo!!!”

Arya strinse i denti e, concentrandosi, si scagliò contro il suo avversario.



L'ennesimo demone toro venne tagliato di netto a metà da una lama scagliata da Kay, mentre Zafrina e Vaiter si occupavano di due tunnel, facendo crollare il soffitto, in modo da bloccarli.

Certo che questa via è piena di diramazioni.” notò Vaiter, allontanandosi da alcune macerie.

Non lamentarti. Almeno possiamo eliminare più demoni.” lo canzonò Zafrina, avviandosi lungo il tunnel principale, sbucando poco dopo in un enorme magazzino pieno di scatoloni e carrelli da miniera straripanti di pietre preziose.

Zafrina e Kay rimasero leggermente colpire alla vista di quel luccichio, mentre Vaiter si preoccupò di trovare subito la via per il castello ma, non appena fu vicino ad un tunnel, una lama venne scagliata dall'ombra e riuscì ad evitarla al pelo, saltando all'indietro.

Le sue due compagne accorsero subito, notando la lama svanire come se fosse fumo, e si misero vicino a Vaiter, individuando il nemico. Era un uomo parecchio alto coperto interamente da un mantello grigio lacero, che però non lasciava visibile neanche un lembo di pelle.

Intrusi. Ciò è imperdonabile. Devo eliminarvi prima che il master venga a saperlo.” sibilò l'uomo “Non vi avvicinerete al Nemesias”.

Nemesias?” domandò Vaiter e Kay disse “Dev'essere quell'affare per evocare demoni più potenti”.

Zafrina esibì un ghigno piuttosto inquietante e, scrocchiandosi le nocche, disse “Sembra che abbiamo trovato qualcosa di interessante! Facciamo a pezzi questo buffone e dirigiamoci verso il Nemesias!”

Sciocca insolente!” sbottò l'uomo, scagliando dal mantello alcune lame seghettate che vennero prontamente evitate da tutti e tre i suoi avversari. Kay scagliò delle lame invisibili come risposta, ma quelle passarono attraverso il nemico, tagliando alcune casse dietro di lui.

Keh, immagino che tu sia un mago di classe S...”

Indovinato. Sono Skuas, guardiano del Nemesias.” spiegò l'uomo dissolvendosi per poi apparire su delle casse più in alto.

Vaiter e Zafrina si prepararono ad attaccarlo, ma Kay alzò un braccio per fermarli “Voi andate, a lui ci penso io”.

Cosa? Perché mai dovrei lasciartelo?!” domandò Zafrina e l'albina, voltandosi verso di lei, disse “Perché non sappiamo cosa sia questo affare per evocare i demoni! Potrebbe volerci un enorme potere magico per distruggerlo e tu ce l'hai!”

Zafrina la fissò per qualche secondo poi, dirigendosi verso il tunnel, disse “Andiamo Vaiter.” e il ragazzo, visibilmente, sorpreso, la seguì.

Strano... come mai li hai lasciati andare?” domandò Kay sospettosa, fissando il suo avversario.

L'animaletto del master deve mangiare ogni tanto.” spiegò Skuas “Io mi occuperò di te e poi getterò il tuo cadavere nelle sue fauci”.

Kay soffocò una risatina per poi creare diverse lame intorno a lei.

Voglio proprio vedere come farai ad eliminarmi... secondo me sei tutto fumo e niente arrosto!” disse Kay, ghignando.

L'uomo si dissolse nuovamente e riapparve alle sue spalle, notando che la ragazza si era già girata per affrontarlo.

Coraggio, mister mago di classe S, giochiamo!!!”



Tsuki riaprì lentamente gli occhi. La testa le faceva un male cane e sentiva il sangue colarle sulla guancia destra. Evidentemente, nella caduta si era tagliata sulla fronte.

Si rialzò lentamente, guardandosi attorno. Si trovava in un tunnel alquanto strano. Era ben scavato, con torce poste su ambo i lati e ogni quattro metri, inoltre tendeva verso il basso.

-Chissà dove porta...- pensò la ragazza, mentre, sopra di lei, sentiva diverse esplosioni. Evidentemente i suoi compagni stavano ancora combattendo contro Qwavish.

Tenendosi la spalla sinistra con la mano destra, iniziò ad avanzare lungo quel tunnel. L'istinto le diceva che era la cosa giusta da fare, così decise di fidarsi e, dopo diversi minuti, giunse di fronte ad un portone di ferro.

Senza alcuna difficoltà, creò una chiave adatta al portone e lo aprì, facendo un po' di forza per aprirlo. L'interno della stanza era completamente buio ma Tsuki vide una figura seduta a terra davanti a lei.

Dopo aver creato una torcia nella mano sinistra, la ragazza entrò e il suo cuore perse un battito.

Seduto davanti a lei, c'era un vecchio uomo dai capelli grigi lunghi fino alla schiena. Era molto magro, segno di una lunga prigionia, e aveva il corpo ricoperto di lividi. La barba grigia, unita ai baffi, copriva le labbra dell'uomo, mentre la frangetta copriva gli occhi. Indossava solo dei pantaloni neri sporchi e rovinati.

Marihito...?” sussurrò Tsuki con gli occhi umidi. L'uomo alzò di poco lo sguardo, fissandola con i suoi occhi neri, che sgranò all'inverosimile non appena la vide “Tsuki?!”

La ragazza lasciò andare all'istante la torcia e si precipitò dall'uomo, abbracciandolo con tutte le sue forze, venendo ricambiata all'istante.

Che cosa ci fai qui?” chiese l'uomo, visibilmente preoccupato.

Faccio parte di Last Hope, una gilda della luce, e sono qua con i miei compagni per sconfiggere Empty Scream!” spiegò rapidamente Tsuki, aiutandolo ad alzarsi, ma l'uomo, scostandola appena, disse “Devi andartene subito da qui! E' troppo pericoloso!”

Prima che Tsuki potesse chiedergli qualche spiegazione, uno strano rumore catturò la sua attenzione e, girandosi verso l'uscita, scoprì che era bloccata da una strana creatura.

Aveva una forma umanoide e, forse, si trattava davvero di un umano, benché l'aspetto suggerisse tutt'altro. Il braccio destro era ricoperto da delle squame blu scuro, con la mano attraversata da delle vene nere; quello sinistro sembrava 'normale' tranne che per le cuciture che tappezzavano la carnagione cadaverica; Il busto aveva tre buchi sul pettorale destro, rendendo visibili le costole, mentre il ventre sembrava ricoperto da una corazza di roccia; le gambe erano uguali a quello di un licantropo, con i peli neri e gli artigli rossi, ed erano fasciate da dei pantaloni bianchi, dalla quale fuoriusciva una grossa coda rossa di scorpione, il cui pungiglione penzolava sopra la testa.

La testa, che ricordava per l'appunto quella di un ragazzo, aveva una cucitura che partiva dalla fronte, scendendo tra i due occhi, per poi tagliare sulla guancia destra. I capelli erano verde bosco e lunghi fino alle spalle, che però non riuscivano a nascondere le orecchie a punta.

Gli ultimi tratti distintivi di quella strana creatura erano i denti da squalo ben in vista e gli occhi simili a quelli dei serpenti, azzurri.

La creatura fissò intensamente Tsuki, mettendola in soggezione e, senza dir nulla, cercò di trafiggerla con il suo pungiglione. La ragazza gettò di lato Marihito e si abbassò, evitando il pungiglione, per poi scattare in avanti e, dopo aver creato una spada nella mano destra, cercare di trafiggerlo a sua volta.

La pelle del ragazzo si ricoprì all'istante di acciaio e la spada di Tsuki si infranse contro di essa, sorprendendola. Un istante dopo, la creatura la colpì con un pugno al volto, schiantandola contro la parete.

La ragazza rimase completamente stordita da quel colpo, ma riuscì a rialzarsi in qualche modo, tenendo una mano appoggiata alla parete. La creatura cercò nuovamente di colpirla con il suo pungiglione ma il vecchio si mise in mezzo e la coda si fermò all'istante.

Levati.” sibilò la creatura per poi colpirlo con una sferzata della coda, sbattendolo a terra.

Approfittando della sua distrazione, Tsuki creò una granata nella mano destra e la lanciò tra i piedi della creatura. L'esplosivo creò una discreta esplosione ma né lei ne il vecchio rimasero coinvolti.

Tsuki si avvicinò a Marihito ma, dal polverone venutosi a creare, sbuco il braccio destro della creatura che la afferrò per la gola e la sollevò di peso, iniziando a stritolarla. La ragazza creò due pugnali nelle mani e li conficcò nel braccio del nemico il quale non batté ciglio, limitandosi a rafforzare la presa.

Ti prego! Lasciala andare!” urlò Marihito, cercando di rialzarsi.

E' un'intrusa. Devo eliminare gli intrusi.” sentenziò la creatura quando, dal nulla, sbucò un tentacolo nero che gli tagliò di netto il braccio destro all'altezza del gomito, facendo schizzare dello strano sangue nero per la stanza.

La creatura si fissò impassibile il moncherino, mentre Tsuki gettava via l'arto amputato, tossendo e riprendendo fiato.

Dopo qualche secondo, alzò lo sguardo verso l'uscita e vide Dorein con il braccio sinistro ancora trasformato in tentacolo. Lo slime, vedendola, allungo il tentacolo e la sollevò dal terreno portandosela contro il petto.

D... Dorein? Sei davvero tu?” chiese la ragazza, ancora frastornata dalla botta.

Sì, sono io. Arya sta combattendo contro Qwavish e mi ha detto di seguire Yukiteru.” spiegò Dorein, senza distogliere lo sguardo dalla creatura che si era già fatta ricrescere l'arto reciso.

P... perché sei qui, allora?” domandò Tsuki, seppur fosse felice di vederlo.

Credevo che per gli umani fosse normale darsi delle priorità.” disse Dorein con leggerezza, senza rendersi conto del rossore che era comparso sulle guance della sua compagna.

P... p... priorità?”

Il ragazzo annuì lentamente “Avevi appena subito un attacco. Dovevo vedere se stavi bene e ho trovato un tunnel che si collegava con quello dov'eri finita”.

La creatura, stufa di ascoltarlo, sferrò un nuovo colpo col pungiglione, mirando a Tsuki, ma Dorein lo afferrò al volo con la mano destra, iniziando a stringere fino a crepare l'esoscheletro.

Dorein... puoi mettermi giù!” disse la ragazza, rendendosi conto di essere sollevata dal terreno e bloccata contro il petto del ragazzo che, però, non la lasciò andare, creando invece un tentacolo dalla schiena con la quale recuperò Marihito.

La creatura inclinò leggermente la testa e allungò di colpo le unghie delle mani, rendendole dei veri e propri rasoi, per poi scattare verso Dorein. Il ragazzo si girò, dandogli il lato destro e divise il braccio destro in tre tentacoli, con la quale iniziò a combattere.

Tsuki, prendi l'uomo e vattene da qui. Di lui me ne occupo io.” disse Dorein, posandola vicino a Marihito, per poi tornare alla forma slime e avventarsi addosso alla creatura che balzò all'indietro, attaccandosi al soffitto.

La ragazza annuì e, dopo aver fatto alzare l'uomo, corse lungo il corridoio, mentre il suo compagno iniziava un acceso scontro con la creatura.

Chi diavolo era quello?” domandò Marihito e Tsuki rispose con un semplice “Un mio compagno! Puoi fidarti!”

L'uomo sorrise e, dandole una pacca sulla testa, disse “Sei davvero cambiata Tsuki. Ne sono più che lieto”.

La ragazza gli sorrise di rimando, per poi chiedergli che cosa ci facesse lì. Trovarlo in una cella non era stata di sicuro una bella sorpresa.

Mi hanno rapito tempo fa... il master della gilda era interessato al mio filtro della morte...” spiegò l'uomo con voce stanca “Ora lo stanno usando per soggiogare i paesi vicini. Devono essere fermati!”

D'accordo! Come facciamo?” chiese allora Tsuki, curandosi nel mentre le ferite più lievi.

Dobbiamo raggiungere i sotterranei del castello. Lì stanno producendo il filtro. Se distruggiamo la base, poniamo fine a tutto questo.” spiegò l'uomo cambiando direzione ed infilandosi in un tunnel, con la sua ex-allieva dietro di lui.

La ragazza si voltò un'ultima volta indietro e pensò -Dorein... fai attenzione!-



Yukiteru sfondò il portone di legno con un raggio elettrico, precipitandosi poi nel salone del castello. Lo trovò completamente vuoto e la cosa non gli piacque neanche un po'.

Aveva raggiunto il castello poco prima, iniziando a setacciare le segrete, ma non aveva trovato nessuno che corrispondesse a suo fratello o a sua madre.

-Che li abbiano già...?- si chiese Yukiteru ma scosse all'istante la testa. Non doveva pensare a quelle cose. Finché non vedeva i loro cadaveri, c'era una possibilità che fossero ancora vivi.

Iniziò a cercare nelle varie stanze ma, stranamente, erano tutte vuote. Sembrava quasi che tutti i demoni ed i soldati fossero stati assegnati alle miniere e questo poteva girare a suo vantaggio.

Dopo diversi minuti di ricerca, trovò uno strano protone di legno, dipinto di azzurro con i dettagli dorati. Lo aprì senza timore, ritrovandosi di fronte a qualcosa che lo lasciò sorpreso.

Oltre al portone c'era un enorme prato tempestato di fiori di vario genere e il sole illuminava tutta la pianura. Yukiteru si girò notando che la porta dalla quale era entrato, si trovava nel bel mezzo della pianura.

Sembra la magia della nostra gilda...” disse il ragazzo guardandosi attorno individuando un piccolo villaggio. Ricoprendosi con dei fulmini, saettò verso quelle casette e, quando fu abbastanza vicino, capì che qualcosa non andava.

Ma questo... è il villaggio dove sono nato...”

Fermandosi vicino alle prime case, iniziò a camminare per la via principale, notando che tutte le case erano vuote, finché non raggiunse la piazza principale e lì, credette per un attimo di morire.

Al centro della piazza, c'era un enorme palo di legno. Alla base del palo c'era una catena che si collegava ad una cavigliera. La cavigliera si trovava sulla caviglia destra di una donna sulla quarantina dai capelli castani, vestita come una contadina, dalla carnagione rosea.

Yukiteru si avvicinò lentamente e, quando fu ad un paio di metri, sillabò “Mam... ma...?”

La donna alzò leggermente gli occhi, guardandolo con degli occhi neri uguali a quelli del ragazzo. I due si fissarono in silenzio per qualche secondo, quando la donna, alzandosi in piedi, urlò “Yukiteru!!!”

Il ragazzo scattò in avanti e abbracciò la donna, iniziando a piangere come un bambino, mentre la madre gli accarezzava i capelli e piangeva insieme a lui.

Ti ho ritrovata... finalmente ti ho ritrovata!” disse Yukiteru sorridendo, per poi scostarsi da lei e chiederle “Perché hai questa catena alla caviglia? Aspetta che ti libero!”

No, Yuki! Aspetta...!” urlò la madre ma una sfera di energia oscura colpì il ragazzo alle spalle, scagliandolo contro una casa.

Chi cazzo è che osa entrare nella mia stanza?” domandò un ragazzo, avvicinandosi alle macerie dalla quale uscì Yukiteru, visibilmente incazzato nero ma la sua rabbia svanì nello istante in cui riconobbe il ragazzo.

Era poco più alto di lui ma dal volto pressoché uguale, solo con i capelli poco più corti.

A... Alexander?”

Il ragazzo che lo aveva colpito sgranò gli occhi per la sorpresa e, indicandolo, disse “Yukiteru!!! Ma sei proprio tu?!? Ah ah ah vieni qui!!! Fatti abbracciare!!!”

Il mago del fulmine non se lo fece ripetere e si fiondò addosso al ragazzo, abbracciandolo e venendo subito ricambiato.

Fratellone! Ho ritrovato anche te! Sono così felice!!!” urlò Yuktieru e Alexander, con un sorriso sulle labbra disse “Anch'io sono felice di averti ritrovato, fratellino! Dimmi, cosa ci fai qui?”

Sono qui con i miei compagni per sconfiggere la gilda di Empty Scream! Ho preso parte a questa missione perché volevo ritrovarvi e ci sono riuscito! Ora non dobbiamo far altro che sconfiggere il master! Visto che non hai le catene, sai portarmi da lui?” domandò Yukiteru, notando poi un particolare.

Sua madre, non appena era arrivato Alexander, era impallidita e aveva iniziato a tremare.

Ma certamente!” esclamò Alexander, posandogli una mano sul petto “Il master è di fronte ai tuoi occhi”.

Il cuore di Yukiteru perse un colpo e il ragazzo sbiancò all'istante.

... eh...?”

Dalla mano poggiata sul petto del fratello, Alexander generò una grossa esplosione nera che scagliò Yukiteru oltre tre case, incenerendogli la maglietta e ustionandogli il petto.

Il dragon slayer rimase con gli occhi aperti a fissare il cielo, mentre Alexander si avvicinava a lui.

No... non è vero... è uno scherzo...” biascicò Yukiteru rialzandosi “Dimmi che è uno scherzo!!!”

Spiacente, ma non mi sono mai piaciuti gli scherzi.” disse Alexander sorridendo, per poi guardarsi attorno “Non vedo nostro fratello minore! L'hai lasciato alla gilda?”

Yukiteru strinse i denti quasi fino a creparli e urlò “Bobby è morto molto tempo fa!!! Il suo unico sogno era di ritrovarvi e ora tu mi vieni a dire che sei diventato il master della gilda oscura che ha rovinato le nostre vite?!?”

Oh... quindi è morto? Peccato.” commentò Alexander con sguardo neutro, scioccando il fratello.

Prima che Yukiteru potesse urlargli qualcosa, una voce a lui familiare risuonò nell'aria “Vedi di occuparti in fretta dell'intruso. Master Ruganax odia i ritardi”.

Il dragon slayer alzò lo sguardo, individuando un ragazzo avvolto in un mantello nero con cappuccio, seduto in cima ad una casetta lì vicino. Sul lato destro portava una katana interamente nera, mentre alcune ciocche bianche fuoriuscivano da sotto il cappuccio.

Alexander gli sorrise e disse “Non preoccuparti, non ci vorrà molto! Tu e Master Ruganax non resterete delusi!”

Il nuovo arrivato si girò verso Yukiteru e il mago di Last Hope vide due occhi rossi come il sangue ma c'era qualcos'altro di inquietante.

La voce era uguale, il fisico anche ma soprattutto il profumo. Con i suoi sensi di dragon slayer Yukiteru ne era certo, ma sperava con tutto sé stesso di sbagliarsi.

Il cuore gli batteva all'impazzata ma riuscì a sillabare una semplice parola. Un nome.

Ashuros...?”













Angolo dell'autore:

BUONE FESTE A TUTTI QUANTI!!! SPERO PASSIATE UN FELICE NATALE E UN BUON CAPODANNO!!!

QUESTO CAPITOLO DI 44 PAGINE (Sì, ESATTO, NUOVO RECORD) E' IL MIO REGALO PER VOI!!! XD

Ora, è tempo di tante parole perciò mettetevi comodi u.u

1) in questo cap ci sarebbero dovute essere anche le due semifinali ma non avrei fatto in tempo per Natale, perciò le metterò nel prossimo cap!

2) Sicché ho notato di non aver spiegato una cosetta, al dirò qua: le tre saghe (Tsuki&co – torneo – Charlotte&co) si svolgono in due giorni ma con sbalzi temporali diversi.

Mi spiego: la saga di Charlotte & co, ad esempio si svolge partendo dalla fine del primo giorno (cap 21) e continua nella notte tra il primo e il secondo giorno (cap 22 ovvero questo); la saga del torneo si svolge durante i due giorni, così come la saga di Tsuki & co, perciò, nel prossimo cap (ove si concluderanno scontri e cose varie), la saga di Charlotte sarà ambientata ancora durante la notte tra il primo e il secondo giorno, mentre le altre due si svolgeranno nel secondo giorno (durante le ore diurne)

E' un po' complicato, ma se avete bisogno, chiedete pure u.u vi spiegherò meglio.

3) Ecco la notizia che più mi interessa. L'altro giorno ho pensato “Quelli che vogliono il nuovo cap, devono solo aspettare, senza poter far nulla.” e questo, a mio parere, è snervante o comunque può dar fastidio star lì ad aspettare e basta, attendendo di scoprire cosa succederà (manco fosse un manga però va beh)...

Quindi ho pensato “Facciamo in modo di coinvolgerli!” ed ecco la mia idea (malsana): una 'competizione' di immagini!!! In pratica, ogni cap, io sceglierò un OC a caso tra tutti quelli presenti nella fic, e metterò la descrizione fisica e il vestiario del suddetto OC. Chi vorrà partecipare, dovrà fare un disegno dell'OC ma non per forza! Infatti potrà scegliere di cercare un'immagine già pronta o di photo shoppare un'immagine pronta per adattarla!

Regole precise:

a) si può partecipare con una sola cosa alla volta: o disegno o immagine pronta o immagine photo shoppata.

b) nessuno vi vieta di farvi aiutare da qualcun altro per realizzare il disegno o immagine che sia.

c) possono partecipare anche gli utenti che non partecipano alla fic (se caso mai gli piace disegnare, sono liberi di partecipare).

d) non sono ammessi gli 'avatar', quei personaggi piccoli che si possono creare su alcuni siti speciali.

e) Dovrei dire “obbligatoria recensione per partecipare” ma siamo sotto Natale, perciò, se qualcuno vuole partecipare può dirmelo anche via mp.

f) Valuterò io il vincitore e qua c'è la classifica delle 'valutazioni': disegni (fatti partendo da zero) VALGONO DI PIU' delle immagini photo shoppate che VALGONO DI PIU' delle immagini già pronte. Quindi se mi inviate una photo shop bellissima ma c'è un disegno altrettanto bello, vince il disegno.

g) con immagini pronte mi riferisco a delle immagini che corrispondo bene all'OC quindi sia vestiario che aspetto fisico.

h) le immagini/disegni, inviatemeli via mp, oppure datemi il link del disegno/immagine qualora aveste deviantart o simili

Ora vi starete chiedendo: eh, noi partecipiamo ma alla fine a che serve? La risposta è semplice: nel 2015 (suona figo così) creerò una raccolta di OS dedicate a La nostra gilda (saranno solo One Shot dato che potrebbero essere carine, visto il gran numero di OC) e, di volta in volta, il vincitore della 'gara' potrà scegliere che tipo di OS vorrà, specificando anche gli OC da far partecipare, e io la scriverò, aggiungendola poi alla raccolta.

Il vincitore, di volta in volta, verrà presentato con tanto di immagine/disegno, nel capitolo successivo della fic originale.

Spero che quest'idea malsana possa intrigarvi un pochino, se poi vedrò che non funge, la cancellerò. Perciò direi che possiamo passare con la scelta del primo OC!

Uhm... essendo la prima volta, partiamo con “Aika”! Don't worry, dalle prossime volte, estrarrò a caso i vostri OC.

Aika”

Aspetto fisico: alta sul metro e sessantacinque, carnagione rosea e seno piatto. Lunghi capelli viola (libera scelta per acconciatura) e occhi del medesimo colore.

Vestiario: A questo giro vi lascio libera scelta ^^

Bene! Le notizie sono finite e siamo a 45 pagine yeeeeh! Ora posso salutarvi in tranquillità augurandovi buone feste e ci rivediamo nel 2015!!!

Alla prossima!!! CHAOS!!!



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