Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Alhena Devon    08/01/2015    3 recensioni
Dalla storia:
-Harry ragazzo mio, non ti posso spiegare niente per ora, non ho tutte le informazioni, e prima di spiegarti quello che ti sta succedendo io preferirei cercare alcune informazioni ma...- continuò il preside - tieni questo e non lo togliere mai mi hai capito?- io annuì e lui mi consegnò un ciondolo, rappresentava due fenici incrociate una rossa scarlatta e una nera.
Quella nera portava una spada con un serpente attorcigliato sulla zampa e quella scarlatta portava tra le zampe un'altra spada con dei rubini incastonati nell'elsa e infine dietro c'era uno strano simbolo, una stella a 8 punte metà bianca e metà nera. Infine mi disse di indossarlo sempre e che lo avrei dovuto avvertire per ogni singola cosa fuori dal normale.
Cos'è che mi nasconde?
------------------------------------------------
-Mira, Mira è mezzora che ti chiamo mi vuoi dare ascolto e smettere di sbavare!!- ecco la guastafeste di mia sorella
-Che c'è?- rispondo seccata
-Volevo solo chiederti di venire con me a fare un giro, ma vedo che sei impegnata- disse con aria maliziosa
---------------------------------------------------
Questa è la mia prima ff è spero che possiate aiutarmi e l'unico modo per aiutarmi è RECENSIRE (è un'ordine)
Buona Lettura
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, James/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo revisionato dalla mia bravissima beta: Lady_Kid
 

Primi incontri

 

Pov Mira


 

Uscì dalla stanza e mi ritrovai in un corridoio lungo e impolverato.

                                            

 Non sapevo dov’ero e non avevo idea di che fare.

 Continuai a esplorare la casa.

 Alle pareti erano appesi quadri rappresentanti uomini risalenti al Medioevo e avrei potuto giurare che si muovessero, ma questo era impossibile, i quadri non si muovevano mica.

 Arrivai alla fine del corridoio e trovai delle scale lunghe e pericolanti anch’esse impolverate, ma quello che mi fece rizzare le orecchie furono delle voci in fondo alle scale.
 

 Avevo paura di che cosa ci potesse essere alla fine della rampa, il cuore batteva talmente forte che avevo il terrore che lo sentissero, i polmoni non contribuivano andando in cerca di ossigeno e le mani tremavano.

 

 

La paura è solo un fattore relativo, non devi avere timore di chi ti è inferiore.

 

 Una voce.

 Una rassicurazione.

 Mi bloccai, di chi era quella voce? Con una calma quasi esasperante mi voltai.

 Nessuno.

 Tirai un sospiro di sollievo, quella voce mi era familiare, ma dove l’avevo sentita?

 Cercai di prendere coraggio e scesi piano le scale; dovevo scoprire dov’ero e fuggire, ma da chi e in che luogo scappare?

 Continuai ad avanzare con il cuore in gola, l’aspetto lugubre non aiutava come anche il mobilio della casa.

 Mi feci forza per non guardare e continuare a scendere le scale, mi bastava solo origliare e poi scappare nella stanza dove mi avevano portato.

 Mi avvicinai scorgendo una porta e un lungo corridoio subito dopo, la porta non era aperta ma si scorreva qualche straccio di conversazione.

 

«No, no e ancora no, è troppo giovane!» gridò una voce di donna.

Chi era troppo giovane?

«Non è una decisione che possiamo prendere noi» disse un’altra voce, maschile questa volta.

«Io non lo permetterò, ripeto è troppo giovane ed è impossibile che…» ribatté la donna, ma fu fermata da un’altra voce maschile che, a differenza della prima, era molto più vecchia e stanca.

«Purtroppo non abbiamo altre possibilità dovremo dire tutto al Signor Potter»

Signor Potter? Stavano parlando di Harry, quindi era probabile che non volessero uccidermi o farmi del male, forse avevo una possibilità di sopravvivere.

«E come la metti con la ragazza?» disse un’altra voce sempre maschile.

Stavano parlando di me.

«Non saprei ma credo che dovremmo aspettare che si svegli e poi vedremo come agire»

Benissimo ero già sveglia e adesso che cosa potevo fare? Fingevo di dormire o li aspettavo sveglia? Ah che confusione! Non ce la facevo più, volevo delle spiegazioni!

 

Le avrai presto, ma per ora pazienta.

 

 Di nuovo quella voce.

 Feci per tornarmene al piano superiore ma la porta si aprì di botto permettendomi di vedere l’interno della stanza.

 Mi congelai sul posto, gli arti sembravano non voler collaborare, il cuore aveva smesso di pompare, i polmoni trattennero il respiro e il sangue divenne come ghiaccio l’unica cosa che riuscì a pensare fu:

 Merda.

 


 

 

Nell’ufficio di Silente

 

 

  Era una situazione disperata, l’incantesimo non aveva retto al potere sprigionato e si era dissolto, le uniche protezioni che mi restavano per tenere a bada quella forza era il limitatore, uno tra i più potenti mai creati, che aveva il potere di annullare completamente la forza del mago che lo indossava.

 Quando Harry era stato nel mio studio, sapevo già cosa turbava il ragazzo, ma ero troppo incredulo per dirgli qualcosa, poiché quello che avevo previsto per i diciassette anni del ragazzo era giunto troppo presto.

 Non ci avevo voluto credere fino all’ultimo, gli avevo lanciato l’incantesimo per capire se le mie ipotesi erano fondate e avevo scoperto che erano più che fondate.

 Mi ero dovuto arrendere alla realtà, ma adesso dovevo trovare una soluzione.

 

 La cosa che mi preoccupava di più era l’attacco, avvenuto qualche giorno fa, ai danni di Harry e di una babbana.

 Mentre ero vicino al ragazzo, avevo sentito una strana aura provenire dalla ragazza ma non poteva essere una Nata Babbana, altrimenti avrebbe ricevuto la lettera per gli undici anni, c’era un incantesimo apposito per far in modo che chiunque, con potere magico a sufficienza, avrebbe potuto ricevere la lettera d’ammissione per Hogwarts.

 

 E allora chi era quella ragazza?

 

 Ma quello non era il mio problema più grande, Harry aveva mostrato i suoi reali poteri e questo mi scombinava i piani, dovevo riprendere il controllo della situazione.

 


 

  

A Grimmauld Place

 

 

Pov Mira

 

 

Bene e adesso che cosa facevo? Davanti a me c’era l’uomo più strambo che avessi mai visto e dietro di lui un’altra quindicina di persone che mi guardavano manco fossi un fenomeno da baraccone.

 

«Bene signorina vedo che si è svegliata» disse l’uomo davanti a me.

«Ehm io… sì mi sono appena svegliata» balbettai.

Bene, di male in peggio, mio dio che figura.

«Benissimo signorina, ora se non le dispiace le chiederei di ritornare nella camera in cui ha dormito, la cena sarà servita alle 20:00 precise, se si annoia può benissimo parlare con gli altri ragazzi che si trovano al piano superiore»

Uf, meno male questa volta l’avevo scampata… aspetta c'erano altri ragazzi? Io non avevo visto nessuno, va beh era meglio non contraddirlo.

«Va bene signore…ehm allora io vado»

«Perfetto»

 

Salivo le scale e percepivo il suo sguardo su di me, rimase fisso fino a quando non sentii la porta chiudersi dal fondo delle scale.

 Bene, non mi restava che dirigermi nella stanza e, fino alle otto, fare finta di non esistere, poi avrei visto come sarebbe andata a finire.

 Ovviamente i miei piani andarono a farsi benedire, poiché due coppie di mani mi presero, due a destra e due a sinistra e mi trasportarono nella direzione opposta.

 Ma che diavolo…

 

«Ehilà bella principessa addormentata…» disse il ragazzo alla mia destra.

«…Aspettavamo che ti svegliassi così…» Continuò quello di sinistra.

«…Possiamo stare tutti insieme; allora…» riprese quello che aveva iniziato il discorso.

«…Ti piace l’idea?» infine l’altro concluse la frase.

“Ma chi diavolo sono questi?! Sembrano gemelli, ok Mira cazzata numero 1… loro sono gemelli: stessa capigliatura, stesso viso, stessi occhi, stessi vestiti, stessa altezza… U-G-U-A-L-I fino al midollo.” Pensai.

 

«Ma che maleducati, non ci siamo ancora presentati» disse quello alla mia sinistra.

«Io sono Fred» si presentò quello a destra.

«… ed io sono George» continuò quello a sinistra.

«Siamo i magnifici e straordinari Fred e George Weasley» dissero all’unisono aprendo le braccia teatralmente.

 Io scoppiai a ridere, erano troppo divertenti mi stavano già simpatici (e a chi non stanno simpatici Nda Autore)(Grazie mille ;D  Nda.Fred e George).

 

«Salve magnifici e straordinari Fred e George io sono Mira, Mira White.» dissi con un sorriso.

«Oh fratellino credo che la ragazza qui presente sia nel posto sbagliato!» disse Fred o George, con un ghigno, al fratello.

«Ah! Anch’io lo credo Fredduccio» concordò George.

«Mi potete spiegare?» chiesi alzando un sopracciglio.

«Vedi Mira noi, per ora, siamo nella casa della famiglia Black e tu stoni proprio con il tuo splendido e adorabile cognome» mi rispose Fred.

 Io scoppiai di nuovo a ridere.

«Allora dove mi state portando?» chiesi.

«E’ ovvio, no? Dagli altri!» Dissero prima di trascinarmi dentro una stanza come tutte le altre.

 

«Ehilà gente» dissero i gemelli in coro.

«Ehi Fred, George come mai ci avete messo così tanto?» disse un ragazzo dai capelli uguali ai gemelli.

«Oh abbiamo incontrato una bella signorina durante il tragitto e abbiamo deciso di accompagnarla qui» risposero i gemelli.

 In quel momento gli altri si accorsero della mia presenza ed io feci un passo avanti con un sorriso sulle labbra.

«Piacere il mio nome è Mira, Mira White» mi presentai.

Vidi il rosso che aveva parlato con i gemelli sbavare alla mia vista.

 Odiavo quelli come lui, tutti i ragazzi della scuola avevano quella stessa espressione ogni volta che mi vedevano, mi facevano sentire un pezzo di carne.

«P...pia...cere io so...n...o Ron We...as...ley» disse lui balbettando.

«Piacere Hermione Granger, non ti ho mai visto a scuola» disse una ragazza con dei capelli ricci e castani e con gli occhi dello stesso colore, era molto carina.
 


 

 

«Ehm, non credo di venire nella vostra stessa scuola» dissi con un sorriso timido.

«Piacere Ginevra Weasley, ma tu chiamami Ginny» disse un’altra ragazza dai capelli rossi e gli occhi celesti.


 

«Ok Ginny» dissi con un sorriso.

«Credo che noi due già ci conosciamo, ma per non creare dubbi: Piacere Harry Potter» disse un ragazzo mezzo disteso su una poltrona.

 Mi si mozzò il fiato: Harry era lì non ci potevo credere.

 I capelli gli ricadevano distrattamente sul viso incorniciandolo alla perfezione, gli occhi belli e splendenti come smeraldi mi guardavano liberamente senza il bisogno di occhiali e con un po’ di malizia e divertimento. E poi… oh Gesù aiutami tu, non aveva la maglietta, il petto muscoloso e compatto era ricoperto di bende, era una visione.

«C…ci…ciao Har…Harry» mio dio che figura; in quel momento assomigliavo ai miei compagni, anche se non sbavavo, quello mai.

«Ciao Mari» disse lui tranquillamente con ancora quello sguardo pieno di malizia e divertimento.

«Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni, tu mi devi spiegare che cosa ti è successo e come mai sei così diverso» disse Ginny rivolta a Harry.
Ecco adesso non mi stava più così simpatica e poi si stava mangiando con gli occhi Harry, quello lo potevo fare solo io… aspetta STOP! Ok che mi piace, ma fino a questo punto no e poi…

I miei ragionamenti furono interrotti dalla risposta di Harry.

 

«Te lo avrò ripetuto milioni di volte Ginny: ci hanno attaccato due dissennatori e quando ho lanciato il Patronus se ne sono andati e poi sono svenuto» disse con voce seccata e quasi incolore.

 

 Ma lo sapevo che mentiva, quelli non erano Dissenaqualcosa o come cavolo si chiamavano, lo sapevo punto e basta: era come se qualcosa mi dicesse che quelle creature non fossero ciò che gli altri credevano ma qualcosa di più potente e poi che diavolo erano i Dissennatori?

 Poi mi ricordai della voce dentro la mia testa.

«Non preoccuparti quelli che vedi sono solo i miei servi, non ti faranno niente» era quello che aveva detto la voce; poteva essere che i suoi servi si chiamassero Dissennatori?

Ma io credevo di no. Vidi lo sguardo di Harry e capii che stava mentendo, lui sapeva che quelli che ci avevano attaccato non erano dissennatori, allora cosa erano? Harry lo sapeva veramente? Dovevo chiederglielo e poi, cos’era un Patronus?

 

«Scusate cos’è un Patronus?» chiesi.

Tutti mi guardavano stupiti, tranne Harry.

«Vedi è un incantesimo che ti protegge dalle creature che avete incontrato, Dissennatori appunto e fa in modo di creare una cupola che ti protegge. Quando il mago che lo evoca è abbastanza potente prende la forma di un animale diverso per ognuno è un incantesimo di altissimo livello e solo le persone più potenti ci riescono» disse pratica Hermione.

 

«L’unico tra di noi che lo sa fare è Harry» disse “Ginevra-antipatica-oca” orgogliosa.

Mi piaceva il nome, lo avrei usato più spesso d'ora in poi.

«Davvero? Quindi il patronus era quella cosa che hai evocato, se non sbaglio era un serpente, no?»

ASPETTA! Evocato? Mago? Creature? Incantesimo? Persone più potenti? Ma siamo matti?

«Aspettate che vuol dire il mago che lo evoca? E poi esistono gli incantesimi?» dissi anzi quasi gridai.

«A queste domande risponderemo dopo prima dobbiamo farci spiegare quattro cose dal signorino qui presente» disse apatica Hermione; per poi girarsi con aria arrabbiata verso Harry.

«Ora tu mi spieghi perché il tuo patronus ha la forma di un serpente» disse severa rivolta ad Harry mentre gli altri si riprendevano dallo shock iniziale e si mettevano in ascolto.

«Non ne ho idea, nemmeno me ne ero accorto» disse Harry svogliatamente, si vedeva lontano un miglio che non ne voleva parlare.

«Come non te ne eri accorto?» ribatté lei

«Non me ne ero accorto» disse lui. Si stava iniziando ad arrabbiare.

«Adesso tu signorino ci spieghi cosa succede e subito!» ringhiò lei

«Non sono un bambino che mi devi dire cosa fare e non fare, per una volta fatti i cavoli tuoi» sbatté rabbioso Harry. Si alzò e se ne andò.

«Harry» gridò Hermione.

Presa da una forza non mia mi girai e gli corsi dietro, volevo delle risposte ma se non me le voleva dare mi sarei arresa, si vedeva che era arrabbiato e non volevo infierire.

«Mira» gridarono i gemelli ma non mi seguirono.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Alhena Devon