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Autore: Yulin Fantasy    12/01/2015    3 recensioni
Yuma e Astral conoscono una strana ragazza che viene dall'Italia. Lei conosce tante cose sulle carte Numero e su di loro. Intanto, i bariani e 96 vogliono rapirla. Perché? Chi è questa ragazza? Da dove viene? E soprattutto, qual'è il suo potere e il suo segreto?
Il destino di questo universo è in gioco, ma forse, non solo questo universo…
Yulin Fantasy, questo è il suo nome. Con un amore impossibile, cambierà i cuori di ghiaccio. Ma lei non è fatta solo di luce, ma soprattutto di buio.
Nuovi personaggi, faranno battere il cuore, metteranno suspance, altri hanno perso ciò che hanno più prezioso.
Tutte è collegato, niente è per niente fatto a caso.
Delle guerriere bariane, dai protettori astrali.
Famiglie perdute e legami spezzati.
Cosa succede se la tua passione… è il tuo mondo?
Yulin non lo sa, ma il suo amore è inziato tanto tempo fa...
" Quando la principessa,
l'ibrido,
fonderà gli universi,
tutte le passioni si libereranno…"
Perché non ci può essere un ponte fra realtà e fantasia?
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Asutoraru /Astral, No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio, Yuma/Yuma
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 23:
ANNI DOPO
 

Un lampo rosso si mostrò nel cielo del mondo Bariano. Quel luogo stava diventando alqaunto monotono.
Nel palazzo bariano c’era un’atomsfera lugubre e triste. Una figura era seduta sul trono con fare disinteressato. Era un bariano, questo si poteva intuire, ma che non avrebbe voluto esserlo.
- Ehy Nasch, ancora con quel muso lungo?-
Nasch alzò lo sguardo da terra, con evidente aria seccata e vide Arito. Il pugile bariano era rilassato, anche se Nasch lo aveva fulminato con lo sguardo.
- Dimmi cosa ci fai qui.-
- Da non so quanto tempo te ne stai qua nel palazzo. Uscire a prendere una boccata d’aria cremisi non ti farebbe male.-
- Le boccate d’aria non possono aver un colore Arito.-
Arito sbuffò.
- Okay, ho capito, non si può più neppure scherzare, giusto?-
- Sono concentrato, tutto qui. Non so se tu l’hai notato, ma siamo a un passo da una evidente guerra con il mondo Astrale, più violenta di quella di adesso.-
- E tu ti preoccupi di questo? Intanto sai che siamo i pià forti!-
Disse, mostrando le sue carte. Nasch sbuffò, prendendosi la fronte con una mano. No, non l’avrebbe mai capito. Con un gesto della mano lo invitò ad uscire, ma il lottatore era testardo.
- C’è qualche cos’altro che ti preoccupa, vero?-
- Senti, non ho voglia di parlare con te.-
- Ma farebbe bene sfogarsi con qualcuno…-
- Ti ho chiesto di andartene… ora. Fallo, se non vuoi che mi arrabbi.-
Arito rimase un po’ a guardarlo, per poi uscire dalle porte cremisi della sala del trono.
Nasch ritornò seduto sul trono, con sguardo da cane bastonato.
- Arito ha ragione: tu non sei preoccupato solo per quello.-
Osservò una voce alle sue spalle.
- Merang… ti prego… non ti ci mettere pure tu.-
- Tu sei stanco Nasch e io non riesco a capire che cosa ti stia accadendo.-
- Non lo capisci!? E allora se non lo capisci, vattene pure tu!-
Urlò a un certo punto il bariano, spaventando la donna bariana, che sobbalzò. Merang lo guardò per un attimo, per poi annuire, ma prima aggiunse.
- Yuma non vorebbe vederti in queste condizioni… lo sai bene.-
- Lui non è qui in questo momento… e non lo sarà più.-
E detto questo, rimase solo.
 
Alla scuola media di HeartLandCity, Hannah e Emily giravano da tutte le parti, cercando qualcosa. O qualcuno. Yulin quel giorno non si era fatta vedere. Avevano chiesto a tutti. Poi videro Zoelin passegiare per il giardino, con la sacca della merenda in mano. Le due Directioners corsero da lei.
- Zoe, dove Yulin?-
Zoe non rispose subito, si limitò a sospirare.
- Yu è a casa, dopo aver visto quel ricordo, è rimasta scioccata…-
- Ma perché?-
Il viso di Zoe si fece serio.
- Se voi scopriste che i vostri genitori non sono i vostri veri genitori, non resterete sconvolte?-
Hannah e Emily abbassarono lo sguardo.
- Sì, però…-
- Però basta. Ritornate in classe, penso che tra poco suoni.-
Le due annuirono. Mentre tornavano in classe, Hannah prese la parola.
- Però ora io mi chiedo chi sia realmente Yulin.-
- Cosa intendi dire?-
- Chi sono i suoi veri genitori, poi da dove viene!? Già il nome Yulin non è molto comune in Italia…-
- E’ vero, non riesco a capire neppure io.-
Disse Emily, con lo sguardo rivolto a terra. Hannah si prese il mento tra le mani, mentre assumenva un’espressione pensierosa.
- Noi dovremmo conoscerla da anni… ma è come se avessimo conosciuto solo le sue passioni.-
- Cosa vuoi fare?-
- Scoprire chi sia.-
 
Rouge passegiava per la strada, con solo la sua ombra a farle compagnia.
- Perché l’hai fatto?-
Rouge si girò e vide Misaki.
- Non capisco cosa intendi dire.-
- Perché hai preso le difese di quella umana?-
Rouge non rispose.
- Dimmelo!-
- Non era giusto!-
Esclamò lei, di botto.
- Non è giusto che noi c’è la prendiamo per una cosa successa tempo fa!-
- Quella cosa successa è stata anche colpa degli esseri umani! Quante volte te lo devo ricordare?-
Rouge sospirò.
- Misaki, forse c’è ancora tempo per ripagare i nostri errori.-
- Nostri errori? Ora basta Rouge! Me vado!-
Disse decisa Misaki e girò dalla parte opposta. Rouge, rimasta sola, non riuscì a far a meno di sospirare di nuovo. Anche lei fece per andarsene, però qualcuno la chiamò.
- Da quanto tempo è che non ci vediamo, Moon?-
Rouge si girò e vide Rosa.
- Da tanto tempo Rosa.-
Le due ragazze erano faccia a faccia, dopo non si sa quanto tempo.
- Immagino quale sia il vostro piano. E ve lo sconsiglio caldamente.-
- Perché?-
- Perché ormai lei è cambiata. Non è più come ve la ricordate.-
Disse, con i suoi occhi color caffè puntati su Rouge.
- E questo cosa te lo fa pensare?-
- Ho avuto modo di osservare la faccenda fin dall’inizio. Moon… per favore… io ti conosco e non voglio che faccia altri errori, seguendo ancora Tayo.-
- Sai che non voglio…- Gli occhi di Rouge si bagnarono, riprendendosi subito dopo. – Ma lei è pur sempre mia sorella. Non voglio perderla di nuovo.-
Rosa annuì, sospirando.
- Allora fai quello che pensi che sia giusto, anche se questo significa metterci una contro l’altra. Sono tua amica e devo lasciarti fare le tue scelte.-
- Grazie.-
Le due si salutarono freddamente, ma quando Rosa si convise di essere sola, una lacrima argentata le solcò il viso.
- Non voglio perdere pure voi…-
Si asciugò la lacrime e si incamminò verso casa, a testa alta.
 
Tanto… tanto tempo dopo. Molto dopo da quei giorni.
 
Quanti mesi erano passati da quel giorno?
Quanti?
Tanti… anzi, un anno.
Era quasi passato un anno.
Le sembrava tanto strano…
Da quella scoperta che le ha segnato la vita, era cambiato molto.
Passioni incluse.
Ciò che diceva d’amare, l’ha abbandonato. E l’ha cambiato.
Aveva ancora gli amici di sempre, questo è vero… o quasi.
Yulin era seduta alla sua scrivania, lo sguardo incollato allo schermo, mentre stava guardando uno dei suoi film preferiti, Una notte all’opera.
La sua mente però era altrove e non seguiva le buffonerie di Groucho, Chico e Harpo.
Aveva appena ricevuto notizia che la famiglia Tsukumo sarebbe tornata dalla sua lunga vacanza che aveva intrapeso un anno fa.
Non sapeva nulla di questa misteriosa vacanza, ma appena Five le aveva dato la notizia, un brivido freddo le aveva percorso la schiena.
Perché avrebbe rivisto Astral.
Era passato un anno da quando lui se ne era andato, assieme al suo migliore amico Yuma.
 
- Yulin, apri la porta.-
- NO! Non voglio più vedere nessuno!-
Urlò la ragazza. Si era rinchiusa in camera e non aveva nessuna intenzione di uscirne. Five e Three sospirarono.
- Okay, fai come vuoi, ma ti volevo avvertire… Astral se ne sta andando.-
Con questa affermazione, Yulin alzò la testa dal cuscino.
- Va con Yuma e la sua famiglia in una vacanza… vuoi andare a salutarlo?-
- NO!-
Urlò di nuovo. Non perché odiasse pure lui… ma perché quando era così era acida e gli avrebbe rovinato l’umore pure a lui.
 
Quindi non l’aveva salutato. E ormai era passato un anno.
Sulla scrivania, aveva tutte le lettere che Astral le aveva mandato e a cui le non le aveva mai risposto.
Tentava di restare con lo sguardo fisso sullo schermo.
Cambiava video, alzava il  volume, tentava in tutti i modi di concentrarsi solo su i suoi attori preferiti… ma al sol pensiero che l’essere astrale che aveva amato sarebbe tornato e l’avrebbe odiata, la faceva star male.
Ormai aveva tredici anni… ma voleva ancora comportarsi come una bambina.
Spense il computer e prese la sua borsa, con dentro i suoi fumetti, e diede un’occhiata alla sua camera, in casino come sempre.
Quanto era cambiato, ormai?
Sulla mensola si poteva ammirare i suoi fumetti, per la maggior parte italiani, e nelle altre i suoi videogame e film e libri sul cinema.
Ormai erano ciò che la rendevano felice.
Si mise le cuffie e si preparò per uscire.
Mentre era sulla porta, fu richiamata da Three.
- Dove vai, Yu – chan?-
Chiese, vedendola con la giacca.
- A fare un giro.-
- Ma non vuoi aspettare Yuma e Astral?-
Yulin scosse la testa e uscì.
La neve ormai si era sciolta, ma faceva comunque freddo.
Una lacrima cadde a terra, ma la ragazza non se ne accorse.
Indossava una lunga giacca nera, ma il freddo lo sentiva comunque.
O semplicemente era il rimpianto?
Non voleva pensarci. Alzò il volume del suo ipod, con la canzone “Hello, I must be going” e tentò in tutti i modi di non pensarci.
- Ehy, Yulin!-
Ecco, come non detto.
Yulin alzò lo sguardo e vide davanti a lei Rin e Zoelin. Le due si avvicinarono sorridendo a Yulin.
- Ehy sorellina, cosa succede?-
Chiese Zoe, vedendo l’espressione buia di Yulin.
- Questa è la mia espressione naturale, dovresti saperlo.-
- Ma, Yu – chan, sai bene che non è così!-
- E piantatela di chiamarmi con quei ridicoli soprannomi!-
Esclamò arrabbiata la tredicenne, facendo spaventare le due quindicenni.
- Io sono italiana, non usate il “chan”, con me!-
- Ma è una forma d’affetto…-
- E io non lo voglio il vostro affetto! Voglio rimanere sola!-
Esclmaò di nuovo, per poi correre via, con gli occhi viola rimpiti di lacrime. Rin voleva correre da lei, ma Zoelin la bloccò.
- No. Vuole restare sola… rispettiamo la sua decisione.-
- Ma sta male, non lo vedi?-
- Sì, lo vedo. Ma facendo così, peggioreremo solo la sua situazione. Ha attraversato un periodo difficile… e l’arrivo di Astral non farà che aiutare il suo disagio.-
Si sedettero su una panchina, con lo sguardo perso nel vuoto.
- Cosa vuoi fare Zoe?-
- Aspettare… tutto qui.-
- Aspettare? Aspettare cosa!? Che si isoli ancora di più dal resto del mondo!?-
- Se è questo che vuole fare… noi rispetteremo la sua decisione.-
Rin rimase a guardarla in silenzione. Voleva ribattere, ma alla fine non capiva il perché avrebbe dovuto. Quindi rimase a guardare l’orizzonte.
 
ANGOLO AUTRICE
Groucho & Chico & Harpo & Zeppo & Gummo Marx: *La guardano interrogativi*
Io: 
VOGLIO UN APPLAUSO PERCHE' HO AGGIORNATO!!! QUANTO SIETE STATI SORPRESI, RAGAZZI?
Groucho Marx: O.O
Buster Keaton: Ma è uno scherzo!?
Dylan Dog: Non mandi avanti questa fiction da un anno e ora pretendi che i tuoi ex – lettori si appioppino questo capitolo!?
Io: Io… io… io devo tornare a guardare Duck Soup del 1933.
Charlie Chaplin: No, ora resti qui e spieghi, per bene!
Io: Okay: visto che l’ultima volta che ho aggiornato questa storia era febbraio, ho deciso di far passare un anno. Vedete che Yulin è cambiata e scoprirete perché… perché ora ho deciso di riprendere le redini di questa storia!
Tutti: E finalmente!
Io: Spero che vi piaccia… scusate se questo capitolo è corto, ma avevo bisogno di un avvio, se posso chiamarlo così.
Qua ci sono gli OC delle mie amiche “Cucciolo_Curioso1D” e “Saralondon”, ovvero Hannah e Emily. Poi ci sono:
Rosa di Rosa Hagane
Rouge e Misaki di Angel_Chan_ (ex Virgi_Chan)
Rin di Surii_Otouto
Zoelin di Zoelin.
Sto già pensando al secondo capitolo e vi volevo avvisare: per ora le fiction che sto mandando avanti seriamente sono questa, “Why did you leave me alone?” (Dylan Dog) e “Always be together” (Fratelli Marx), ma è molto possibile che sui fratelli Marx e magari Dylan Dog ne spunti qualche d’unaltra.
Chico Marx: ma stai facendo pubblicità perché non hanno quasi recensioni?
Io: Se siete quasi sconosciuti qua in Italia, micca la colpa è mia!
Okay, meglio che la smetta di scleare e mi dispiace per qualche errore. E poi… per la prima volta nella mia storia appaiono Nasch e Merang, perché prima me ne ero… ehm… dimenticata. Scusate.
Spero che il capitolo vi piaccia!
Sayōnara,
Yulin Dyana Fantasy
   
 
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