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Autore: iris3blue    16/01/2015    4 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction,ispirata alla coppia Beth e Daryl,ma ho voluto inserire loro in un altro contesto,non ci sono zombie.Vivono rispettivamente la loro vita quotidiana ricca di sorprese e ostacoli giornalieri....cosa succede quando le loro strade si incontreranno?riusciranno a vivere a pieno le loro emozioni?...Spero vi coinvolga questa storia come ha coinvolto me nello scriverla. Bethyl
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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            Capitolo 12 

 

                                                                  Beth

 

I giorni passavano veloci,i miei pomeriggi erano dedicati alla mia nuova fiaba ed il mio lavoro alla libreria andava sempre meglio,di Daryl nell’ultima settimana non si era vista neanche l’ombra,questo per me fu un sollievo. Il nostro ultimo incontro aveva suscitato sensazioni molto particolari a cui non ero pronta,creandomi paura ed insicurezza.Dire che non avevo pensato a lui,significava mentire a me stessa perché in realtà, Daryl era spesso nei miei pensieri,una volta lo avevo anche sognato ed il risveglio fù molto caldo,quest’attrazione ormai innegabile che provavo nei suoi confronti, metteva a nudo una parte di me che tendevo a nascondere e il non riuscire a controllarla mi spaventava.Nonostante ciò cercavo nel miglior modo possibile di ignorare quei pensieri e focalizzarmi sul lato lavorativo in forte evoluzione.

Stavo sistemando i libri di cucina in ordine alfabetico quando,sollevai lo sguardo e vidi che l’orologio segnava le 12.45,di lì a poco, avremmo chiuso la libreria per la pausa pranzo.Rose mi aveva gentilmente chiesto di tornare altre due ore nel pomeriggio ed io avevo accettato,questa richiesta confermò quello che sospettavo da due giorni circa,ovvero che Rose fosse molto stanca ultimamente,anche un po' pallida ma, non ne feci parola con lei non volevo sembrare invadente.

Tornai a casa per il pranzo,accesi il computer giusto per controllare le ultime righe del mio lavoro e fare qualche correzione,come sempre persi la cognizione del tempo davanti allo schermo,ma riuscii a prepararmi in orario per tornare in libreria.Decisi di non prendere il taxi e di fare una passeggiata,il sole splendeva alto e si manifestava ancora leggermente caldo per essere quasi la fine di ottobre,Halloween era alle porte e nell’aria si respirava odore di dolcetto e  scherzetto,ovunque c’erano zucche di ogni genere,intagliate, decorate ,grandi ,piccole, buie e luminose.Assaporai tutto di quell’atmosfera nell’aria e come se potessi catturarne l’odore,affondai parte del viso nella mia giacca per poterlo portare con me per il resto della giornata.

Arrivai davanti alla libreria e rimasi sorpresa di non vedere alcuna luce accesa,controllai velocemente l’ora sul cellulare e vidi che erano passate da pochissimo le quattro,il che,mi sembrò parecchio anomalo considerando che Rose arrivava sempre un quarto d’ora prima.Decisi di entrare lo stesso con la copia delle chiavi che mi aveva dato per le emergenze.

Accesi tutte le luci ed il registratore di cassa,dopo di chè attesi pazientemente che Rose arrivasse.Alle 16.30,di lei non si vedeva neanche l’ombra,iniziai a preoccuparmi un pochino ,non era questo il suo comportamento ne ero certa, perciò doveva essere successo qualcosa.Non attesi oltre e la chiamai sul cellulare,lasciai squillare parecchio e proprio mentre avevo perso la speranza che mi rispondesse,una voce parlò dall’altro capo del telefono ma, non apparteneva a lei.

B-“Salve cercavo Rose,me la può passare?”

La voce rispose un pochino in affanno e apparentemente allarmata.

V-“No non può parlare ora.Chi è lei?”

B-“Sono la ragazza che lavora in libreria ,ho bisogno di parlare con Rose”

V-“Oh cielo,devi essere Beth allora?”

B-“Si sono io.”

V-“Sono la vicina di Rose,lei …lei ha avuto un malore,un’ambulanza l’ha portata in ospedale.”

B-“Cosa?…Come un malore,e come sta ora?”

V-“Non so dirti ragazza,non mi hanno detto nulla ora sto cercando di raggiungerla e scoprire qualcosa”

B-“Capisco,oddio!!…Senta mi faccia la cortesia di chiamarmi quando ha notizie,io sono qui in libreria,oppure mi richiami sul cellulare,il numero lo trova nella rubrica di Rose..la prego”

V-“Si certamente..ora vado”

B-“Aspetti..com’è il suo nome?Con chi ho parlato?

V-“Francis,sono Francis..ora vado a presto spero”

E riagganciò senza aspettare il mio saluto,alzai lo sguardo nel salone della libreria, tutto era semplicemente come era stato lasciato,il silenzio regnava,sentivo i miei occhi bruciare di lacrime 

‘e adesso che faccio’ pensai,non ebbi il tempo di rielaborare quel pensiero che una cliente entrò,gentilmente seguii le sue richieste,presto ne entrò un’altra e poi un’altra ancora,la libreria stava prendendo vita,c’era un via vai continuo,non riuscivo a gestire tutta la clientela contemporaneamente e questo mi creò una leggera agitazione ma,il vero panico mi assalì quando,premendo un pulsante del registratore di cassa,qualcosa andò in cortocircuito e tutto,ogni singola parvenza di elettricità mi abbandonò. Ero completamente nel terrore non sapevo cosa fare,non potevo far pagare i clienti e la sala era in completa penombra, là fuori il sole era già calato da una buona mezz’ora,cercavo di toccare qualsiasi interruttore avessi  davanti per poter far ripartire qualcosa ,ma niente,i clienti iniziarono a spazientirsi e pian piano se ne andarono dal primo all’ultimo,non sapevo cosa fare.

 Una volta rimasta sola nel negozio, presi la rubrica dove Rose segnava i numeri di telefono di tutti praticamente,non so magari avrei trovato un’elettricista o qualcuno di fiducia.Sfogliando i vari nomi subito mi saltò all’occhio il nome Martin,l’avevo già sentito nominare ma non riuscivo a ricordare chi fosse,ma poi ,vidi il piccolo asterisco di fianco accompagnato dalla scritta Daryl e il numero di cellulare,rimasi a fissare il numero per un istante e poi mi resi conto che era l’unica cosa da fare,alzai la cornetta del telefono della libreria ma,solo per scoprire che neanche quella funzionava,non c’era linea. Non avevo molta scelta così presi il mio cellulare e composi lentamente il numero,le mani sudavano e il cuore aveva appena accelerato i suoi battiti,’ti prego Beth non ora,non ora,’ripetei a me stessa poi,una voce ruvida rispose.

D-“Pronto?”

Non riuscii subito a parlare e lui disse di nuovo con voce un tantino più grave:

D-“Pronto?”

B-“D-Daryl?”

D-“Si,chi è?”

In sottofondo si sentivano delle voci e anche qualcosa di musicale,cercai di non distrarmi e parlai:

B-“Daryl sono Beth,Beth della libreria di Rose”

Ci fu silenzio dall’altra parte, solo la musica che però svaniva piano piano,poi di nuovo lui:

D-“Si so quale Beth,che c’è?”

La sua voce non sembrava infastidita ma rimaneva comunque fredda e questo mi portò subito a giustificarmi:

B-“Scusami,ho trovato il numero sulla rubrica di Rose e…io non sapevo chi chiamare,sono davvero disperata…Daryl ti giuro non ti avrei chiamato se non fossi così disperata….”

La mia voce s’incrinò e un nodo mi salì in gola impedendomi di finire la frase.

D-“Ehi..che significa disperata,Beth che succede?Passami Rose.”

Al nome di Rose iniziai a piangere silenziosamente ma credo che lui se ne accorse,perchè subito parlò di nuovo con agitazione nella voce.

D-“Beth parla,che succede?Dov’è Rose?”

Tutto d’un fiato dissi qualcosa che assomigliava ad una spiegazione:

B-“Ha avuto un malore e poi è andata via la luce,non funziona niente qui,sono da sola e non so come accendere la luce e non sapevo chi chiamare,poi la rubrica,c’era il tuo nome e ti conoscevo,perciò….ti prego puoi venire,ti prego..io non so cosa devo fare…”

D-“Il tempo di arrivare,non toccare niente arrivo.”

Riattaccò,rimasi lì impalata con il cellulare tra le mani senza fare niente,aspettavo.

 

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                                                                 Daryl

In poco tempo ero nei pressi della libreria,lasciai la moto nei parcheggi adiacenti alla piazza e l’attraversai,ad illuminare la zona solo le luci dei lampioni,sembrava tutto molto tranquillo,mi saltò subito all’occhio, l’unico edificio privo di luce,mi avvicinai alla porta con passo veloce ma abbastanza tranquillo,non sembravano esserci pericoli di alcun genere intorno.Entrai e la vidi lì,appoggiata al muro dietro la scrivania,con la testa al pavimento assorta dai suoi pensieri,al suono della campanella sulla porta,alzò di scatto lo sguardo,i suoi occhi erano provati e lucidi e nonostante la leggera oscurità che c’era, potevo intravedere quelle iridi di un blu acceso.

B-“Daryl..scusa io..non sapevo chi chiamare.”

Mi avvicinai a lei salutandola con un leggero cenno alla testa.

D-“Non è un problema”

Dissi.Mi infilai dietro al bancone vicino a lei:

D-“Allora vediamo cos’è successo”

Mi abbassai per vedere i vari fili sotto al computer e al registratore di cassa, per capire se tutto era normale,apparentemente lì non vi era alcun problema,sicuramente era il contatore che era saltato.

B-“Devo aver spinto qualcosa,non so neanch’io cosa ma all’improvviso si è spento tutto e non sapevo cosa fare.”

La guardai ,era completamente in panico,di solito odiavo quando le donne andavano in confusione per queste stronzate ma con lei era diverso,sentii solo il bisogno di tranquillizzarla e abbracciarla ma mi trattenni dal farlo,mi alzai da terra e mi limitai ad appoggiarle una mano sulla spalla e dissi:

D-“Beth rilassati,non è niente di allarmante,solo un cortocircuito”

Nonostante quel tocco con lei fosse innocente,sentii ogni tipo di vibrazione sul mio corpo tanto da staccarmi immediatamente onde evitare qualcosa di cui mi sarei pentito, lei invece, non si spostò di un millimetro e continuava a guardarmi,ebbi la sensazione che aveva un estremo bisogno di quel contatto.Mi allontanai dal bancone e mi diressi sul retro facendomi luce con il cellulare,lei mi seguì chiedendo:

B-“Dove vai?”

Quasi sorrisi a quella domanda.

D-“Vado al contatore,sicuramente è lì il problema”

La sentii sospirare:

B-“Oddio non ci avevo minimamente pensato al contatore,che stupida.”

Risi davvero a quel commento e mi divertii a prenderla un po' in giro,magari avrei spezzato la tensione che aveva addosso.

D-“Non avevo dubbi Beth,sei una donna…haha”

B-“Stai dicendo che siccome sono una donna non ci potevo arrivare???”

La sua voce aveva cambiato subito tono,eccolo qui che il gattino cacciava gli artigli,almeno ero riuscito a smuoverla dal completo stato remissivo che aveva e risi di nuovo:

D-“Dai ti sto prendendo in giro,ho capito che eri allarmata,non eri abbastanza lucida per ragionare,succede lo capisco”

Intanto con le mani aprivo lo sportellino del contatore,girai leggermente la testa per guardarla,l’immagine che avevo al mio fianco era indubbiamente buffa ma allo stesso tempo di una dolcezza infinita,mi arrivava all’altezza della spalla e i suoi capelli erano raccolti da un lato, alcune ciocche le cadevano libere ai contorni del viso,le sue labbra erano di un rosa vivo strette in una linea morbida,le piccole rughe di espressione tra gli occhi,che si erano formate pochi secondi prima alla mia presa in giro,stavano sparendo al mio mezzo sorriso.Ci guardammo per pochissimi secondi ma sembrò un’eternità,il buio della stanza rendeva il tutto ancora più intimo,era così vicina che sarebbe bastato un singolo movimento per sfiorarla, fortunatamente fu lei ad abbassare veloce lo sguardo ma fui lo stesso in grado di notare l’accenno di un lieve sorriso,non persi occasione per sottolinearlo:

D-“Quel sorriso significa che hai perdonato la mia battuta sessista?”

B-“Non ho sorriso”

Rispose lei sulla difensiva.

D-“Oh si lo hai fatto”

Anche al buio la vidi arrossire leggermente,era adorabile.Nonostante non volessi staccarle gli occhi di dosso,mi girai a vedere i vari pulsanti sul contatore,dovevo mandar via questo buio che in questa situazione stava decisamente ostacolando il mio autocontrollo.Il tempo di un breve movimento sul pulsante in questione e la luce tornò,Beth si guardò subito intorno allargando i suoi grandi occhi che sorrisero ancora prima delle sue belle labbra,poi esclamò:

B-“Finalmente!! Che scema che sono,ti ho fatto correre fin qua senza motivo,potevo farlo io se solo non andavo in panico!Scusa”

Mentre parlava ci spostammo di nuovo nella sala principale,mi avvicinai alla porta d’ingresso per togliere le mandate che avevo fatto precedentemente per sicurezza e le risposi:

D-“Beth smettila di chiedermi scusa ed ora puoi spiegarmi cosa è successo a Rose?”

B-“Non lo so con certezza,quando sono arrivata lei non c’era,non era normale perché Rose è sempre in anticipo ,così l’ho chiamata al cellulare e mi ha risposto la vicina la quale mi ha detto che aveva avuto un  malore e la stavano portando in ospedale,non ha aggiunto altro,il resto lo sai.”

D-“Ok devo avvertire Martin,lui e la moglie sono molto amici di Rose,lo chiamo subito. Riesci a stare due minuti senza andare in panico?!”

Sorrisi di nuovo guardandola,mi permettevo di scherzare visto che si era totalmente tranquillizzata ora,non perse occasione per ribattere:

B-“Si,sei molto divertente,smettila di trattarmi come una damigella in pericolo,con la luce ora posso farcela da sola,Robin Hood”

Sbottai in una grossa risata,di certo non le mancava il senso dell’umorismo,uscii fuori dalla porta per avvertire Martin,anche per capire in quale ospedale Rose fosse e sicuramente Maddie,la moglie, grande amica di Rose,avrebbe fatto le telefonate giuste per avere notizie.

Intanto la libreria ,pian piano,al ritorno della luce,si stava ripopolando e Beth era già indaffarata con alcune clienti,potevo anche andarmene visto che il mio aiuto non serviva più ma,onestamente volevo rimanere,notai che un ragazzo attendeva alla cassa per pagare,non persi tempo e d’istinto raggiunsi il retro del bancone e gli feci pagare l’articolo,sapevo come fare.

 

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                                                                    Beth

 

Non credevo a me stessa di come stavano andando le cose quel pomeriggio,stupita dal vedere che Daryl, si era velocemente accomodato al bancone e stava facendo pagare i vari clienti.Continuavo a servire una ragazza che cercava un libro per ragazzini da regalare al nipote ma,con la coda dell’occhio non perdevo occasione per guardare Daryl,mi piaceva averlo lì,mi sentivo più sicura e non potevo negare che la sua decisione di rimanere,mi aveva reso felice,che dico felice?Ero letteralmente al settimo cielo e mi sentivo completamente un’idiota per questo.Ad un tratto la ragazza di fianco a me disse:

R-“Si è veramente un bello spettacolo”

Mi girai subito a guardarla pensando si riferisse al libro che aveva tra le mani ma,notai che il suo sguardo era completamente rivolto a Daryl,sbalordita da tanta schiettezza risposi incredula:

B-“Cosa scusa?”

Lei mi guardò un po' imbarazzata,forse il mio tono era sembrato infastidito o forse non era solo una sembianza,ero infastidita.Lei subito si scusò:

R-“Oddio mi dispiace,è il tuo ragazzo?”

Arrossii alla sua conclusione:

B-“No,no non è il mio ragazzo,tranquilla”

Cercai di recuperare alla reazione precedente non volevo assolutamente dare l’impressione della ragazza gelosa,anche perché non ero la sua ragazza,per tanto non né avevo alcun diritto ma allora perché continuavo a sentire la voglia di insultare il soggetto davanti a me,intimandole di guardare immediatamente da un’altra parte?Ad enfatizzare quella sensazione fu la successiva affermazione che fece con un sorrisetto malizioso stampato in viso.

R-“Allora posso dire che è uno spettacolo guardarlo,fossi in te che hai la fortuna di lavorarci, non gli staccherei gli occhi di dosso.”

Ignorai completamente le sue parole,evitando di reagire in modo sconsiderato e riportai l’attenzione sul libro da scegliere.

B-“Questo mi sembra perfetto per l’età di suo nipote,guardi ‘Mitologia Greca’a fumetti,che dice?”

E sorrisi nel miglior modo possibile.Mi guardò un po' stizzita ma poi annuì,l’accompagnai alla cassa con l’intenzione di farla personalmente pagare.Daryl si spostò di lato guardandomi curioso,naturalmente non sapeva del perché mi ero diretta io in quel caso,gli sorrisi gentilmente e mi limitai a dire:

B-“Faccio io,devo fare un pacchetto alla ragazza.”

Lui tranquillamente,tirando fuori il suo cellulare dal muro,rispose:

D-“Come vuoi”

La ragazza intanto continuava a fissarlo con occhi da triglia,buttavo uno sguardo al libro che incartavo e uno a lei,m’innervosiva e volevo sbrigarmi per farla andare via,presto fatto perché pagò e se ne andò,continuando ad ammiccare verso Daryl mentre usciva,ma lui non si accorse di nulla completamente assorto dal suo cellulare.

Gettai uno sguardo all’orologio,si erano fatte le otto,potevo decisamente fare la chiusura cassa e chiudere,mi rivolsi però a Daryl prima,il quale ora stava sistemando qualcosa sotto al bancone.

B-“Grazie”

Senza alzare la testa disse:

D-“Mmmmh?”

B-“Ho detto grazie”

A quel punto mi guardò sorridendo:

D-“La damigella sta ringraziando Robin Hood per averla salvata dal pericolo?”

Non riuscii a non ridere a ciò che aveva detto,si spesso era uno stronzo ma a volte riusciva ad essere tenero e adorabile,un idiota adorabile in questo caso.

B-“Stupido,non puoi semplicemente dire prego”

Si alzò di scatto davanti a me a distanza di pochi millimetri,il viso serio, mi fissava dritto negl’occhi, sentii le gambe improvvisamente deboli e smisi di ridere,poi subito lui parlò:

D-“Prego”

Indietreggiai agitata da quell’estrema vicinanza e cercai di parlare per nascondere il mio imbarazzo.

B-“Ora puoi andare,avrai sicuramente degli impegni.Io posso farcela da sola adesso.”

Lui non rispose subito,sospirò e abbassò lo sguardo farfugliando qualcosa di incomprensibile,poi aggiunse:

D-“Allora vado?!”

Sembrava una domanda più che un’affermazione e mi resi conto che in realtà, non volevo che se ne andasse e senza neanche pensare dissi:

B-“Però..se non hai da fare,potresti venire da Rose con me?!”

Dubitai subito della richiesta che avevo fatto e aggiunsi velocemente senza aspettare una sua risposta:

B-“Ma se hai da fare non importa,non so neanche perché te l’ho chiesto,lasc…….”

Non mi fece finire di parlare che disse:

D-“Non ho da fare,ti accompagno.”

Mi rilassai alla sua risposta e gli sorrisi,avevamo saputo da Martin l’ospedale dove Rose era stata portata e volevo vederla,volevo sapere come stava e dirle che della libreria non doveva preoccuparsi,magari avrei tralasciato l’episodio della luce ed il mio panico,sorrisi a quel pensiero e guardai Daryl che era intento a spegnere le luci e successivamente il computer.Alzò lo sguardo e divertito dal mio, disse:

D-“Che hai da sorridere?”

B-“Niente,sei bravo alla cassa”

D-“Pfft”

Sbuffò.

Faceva sempre quel verso quando qualcuno gli faceva un complimento,non era la prima volta che lo notavo.

B-“Perchè fai così?”

D-“Così come?”

B-“Perchè fai quello sbuffo quando qualcuno ti fa un complimento?”

Fece un’alzata di spalle,poi disse:

D-“Se hai finito lì ce ne andiamo”

Lasciai correre il suo repentino cambio di argomento,non voleva rispondere ed io di certo non volevo forzarlo a farlo.

Una volta spente tutte le luci ci avvicinammo ad una moto,stupita che fosse la sua ,chiesi:

B-“Hai una moto?”

D-“Si,hai problemi?”

B-“No no,almeno credo,sinceramente non sono mai andata in moto.”

D-“C’è sempre una prima volta”

Lo guardai perplessa e divertita, mi stese un secondo casco che aveva slegato da sotto la sella ,infilò il suo e salì sù facendomi il cenno di salire dietro,misi il casco anch’io attenta a stringerlo bene e assecondai il suo gesto. Da sotto il casco disse un veloce:

D-“Reggiti”

Così avvolsi le braccia intorno ai suoi fianchi,un rombo e la moto partì,l’aria mi sbatteva sfacciata sul viso,non avevo una copertura sugli occhi a differenza del suo casco che aveva una visiera,decisi di appoggiarmi con un lato del viso alla sua schiena per ripararmi.Potevo sentire il calore del suo corpo e se mi concentravo riuscivo a percepire il rumore ritmico del suo battito cardiaco,mi rilassai all’istante,strano come mi sembrava così familiare andare in moto quando non ne avevo mai provato l’ebrezza.Mi piaceva,mi piaceva tanto.

 

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                                                                    Daryl

 

Fermai la moto nel parcheggio dell’ospedale e Beth delicatamente scese,a malincuore sentii il suo tocco allontanarsi dai miei fianchi, la guardai togliersi il casco liberando la cascata di capelli ora leggermente scompigliata, aveva il viso completamente rilassato il che non mi stupì affatto, questo era l’effetto della moto,sorridendo dissi:

D-“Allora com’è stato il tuo primo giro?”

B-“Grande”

Rispose entusiasta con un largo sorriso.

D-“Bene”

B-“Già”

Seguì un armonioso silenzio che ci accompagnò fino all’atrio dell’ospedale,dopo aver chiesto informazioni sulla camera di Rose ci avviammo per raggiungerla.

Era lì distesa sul letto assorta a leggere una rivista con una flebo attaccata ad un braccio,sul naso i suoi soliti occhiali leggermente scesi,al nostro arrivo subito alzò lo sguardo nella nostra direzione e ci riservò un leggero ghigno che ricordava un lieve sorriso compiaciuto:

R-“Bene bene,mi domandavo quando sareste arrivati,visto che prima di voi mi hanno raggiunto Martin e Maddie,provo ad indovinare c’è stato un giro di telefonate tra di voi?”

Risi alla sua solita ironia, presente anche in un letto di ospedale.

D-“ Scoperti…allora come stai?”

Beth intanto aveva raggiunto il letto sulla destra senza dire una parola,non ne ero sicuro ma sembrava leggermente imbarazzata.

R-“Sto bene,a quanto pare non era il mio momento.”

B-“Non dire questo ti prego”

Replicò Beth in agitazione mentre le prese la mano.

B-“Mi hai fatto preoccupare,che dicono i medici cosa è stato?”

R-“Angelo non devi preoccuparti,non è stato niente, solo stanchezza”

Guardai Rose sul viso e non aveva un colorito dato dalla stanchezza.

D-“Cazzate,cosa hai avuto?”

R-“Ehi,modera il linguaggio ragazzo!!..Niente ,un piccolo dolore al petto ed ora hanno deciso di controllare il mio cuore nel dettaglio.”

D-“Sarà più lunga di quanto pensi allora.”

Rose sospirò palesemente abbandonando la testa al cuscino.

R-“Ho paura di si ragazzi.A proposito di questo Beth,devo chiederti un enorme favore”

B-“Ovvio,mi occuperò io della libreria,non devi neanche chiederlo”

Gli occhi di Rose si riempirono di lacrime inaspettate,non l’avevo mai vista così,mi era apparsa sempre forte e sarcastica ma a quelle parole si era sciolta come neve al sole,guardai Beth e pensai che quello era l’effetto che aveva sugli altri,regalava amore.

Ad un tratto entrarono nella stanza Medico ed infermiera la quale ci chiese gentilmente di lasciare la paziente per l’ultima visita giornaliera,Beth salutò Rose con un abbraccio e si avviò alla porta, io mi limitai al mio solito cenno e la seguii quando,Rose mi chiamò:

R-“Daryl,aspetta”

D-“Dimmi”

Risposi restando sulla porta.

R-“Occupati di lei,mi raccomando”

Non aveva bisogno di chiedermelo,l’avrei fatto.La tranquillizzai con un cenno deciso della testa ed uscii.

B-“Che ti ha detto?”

Disse Beth nel corridoio.

D-“Niente,vieni ti porto a casa”

Non chiese altro e ci avviammo alla moto.

Lasciai Beth davanti al suo portone senza scendere,mi guardai intorno e lei lo notò.

B-“Cosa cerchi?”

D-“Niente perché?”

In verità mi stavo chiedendo dove stava l’idiota del suo ragazzo,ma questo non lo avrei detto.

B-“Non so ti guardavi intorno”

Sollevai leggermente le spalle e vagamente dissi:

D-“Così”

Sorrise guardandomi.
B-“Ok…bè allora ciao”

D-“Si,Ciao”

B-“E grazie ancora di tutto,sei stato gentile”

Continuava a guardarmi riconoscente, mentre io continuavo a pensare che non servivano i ringraziamenti,avevo fatto quello che andava fatto,no non era vero,lo avevo fatto per lei e ovviamente un pochino anche per Rose,ma questo non volevo lo sapesse perciò,cercai  di camuffare:

D-“Smettila,lo hai già detto”

B-“Ok allora ciao”

Si voltò per raggiungere il portone ma prima che entrò dissi:

D-“Ci vediamo domani”

Si girò a guardarmi ma non disse nulla, mi regalò solo uno splendido sorriso.

 

 

 

 

N.A. ok,mi mancavano insieme questi due perciò,ho deciso di fargli passare qualche ora in comune!!Ditemi cosa ne pensate,vi è piaciuto?Sempre aperta ad ogni vostro consiglio!!vi prego scrivetemi,scrivetemi,scrivetemi!!! E volevo aggiungere tanti tanti ringraziamenti a chi finora ha commentato e chi ha letto la mia fanfiction! Grazie ragazzi non mi abbandonate un bacione a presto.

 

 

 

 

   
 
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