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Autore: piccolo_uragano_    18/02/2015    3 recensioni
“Perché ogni volta che c’è in giro Lord Voldemort facciamo figli io e te, Martha?”
Martha accennò un sorriso. “Perché ogni volta che io e te facciamo figli c’è in giro Lord Voldemort, Sirius?”
Remus trattenne una risata. “Ed è per questo che sono vent’anni che ti ripeto che è quella giusta.”
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Non è una di quelle storie tutte miele e amore in cui Sirius trova la sua perfetta metà e vissero tutti felici e contenti. Martha darà a Padfoot del filo da torcere, insegnandogli ad amare e a restare.
(Si parte dal 1976 fino a poco dopo la battaglia di Hogwarts; in teoria è finita, dopo anni, ma in pratica.....)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Ti amo più di ieri e meno di domani.'
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“Ti sei persa una gran bella scena, amica mia.” Disse Lily entrando in camera. Martha piangeva ancora, rannicchiata sul suo baule, ai piedi del letto.  Era davvero un peccato vedere gli occhi di Martha piangere tante lacrime.
Lei non rispose. Chiese, con lo sguardo, cosa fosse successo. “James Potter che zittisce Brianna Clark per difendere sia me che te.”
“Conosco James. Lo ha fatto per te.” rispose Martha, asciugandosi una lacrima.
Lily si sedette accanto alla sua amica. “Sirius mi ha chiesto dove fossi.”
“Come se gli importasse.”
“Gli ho detto che l’ha fatta grossa, e che fossi in lui troverei un bel modo per farmi perdonare, perché so che non è stupido.”
Martha la guardò. “Dio, Lily. Hai messo da parte i tuoi pregiudizi sui Malandrini? A parte Remus, intendo.”
“Forse non sono così perfidi come giura Severus. Lo vedevo, oggi, sai. Lo vedevo nei suoi occhi che non è cattivo come dice Severus.”
“Se lo dice Severus …” rispose lei ridendo. Lily la spinse amichevolmente. E risero di nuovo.
“Ma che hai contro Severus?”
“Tu che hai contro Sirius?”
“Nulla.”
“Allora nulla. Solo che ti vedrei più con un James Potter che con un Severus Piton, se capisci cosa intendo.”
“Tesoro, non è che siccome tu ti sei innamorata di un Malandrino, a me toccherà la medesima sorte.”
“Questa triste sorte!” esclamò Martha ridendo.
Risero di nuovo. “I Malandrini …” disse Lily con un sospiro.
Erano sole nel dormitorio, e Martha si sentì libera di dire: “Tu sei amica di Remus.”
“Si.”
“E Remus scompare le notti di luna piena.”
Lily si irrigidì. “Si.” Non poteva negare. Sapeva avrebbe nemmeno potuto negare di sapere.
“James, Peter e Sirius spariscono con lui, ma lui sta via di più.”
“Si.”
“Remus è un Lupo Mannaro.”
Non lo aveva chiesto, lo aveva affermato. Era certa che Lily lo sapesse, così come era certa, che se lo avesse chiesto agli stessi Malandrini lo avrebbero negato. Perché loro erano amici veri, e gli amici veri non si tradiscono mai. Nemmeno davanti all’evidenza.
“Non me lo stai chiedendo.” Rispose Lily.
“No, perché ne sono praticamente certa.”
Lily annuì fissando un punto vuoto. “Okay.”
“Ciò che non mi è chiaro è … come fanno gli altri a stargli vicino?”
Capire che Remus era un Lupo Mannaro era stato complicato. E da qualche settimana Martha passava le notti a pensare come potessero restagli accanto. Un Lupo Mannaro, durante la luna piena, smette di essere un essere umano e diventa una bestia a tutti gli effetti. Ucciderebbe il suo migliore amico, se se lo trovasse davanti. Allora come potevano stargli accanto?
“Perché non lo hai mai chiesto a loro?” chiese Lily.
“Perché non me lo direbbero, o negherebbero. Remus è una persona diffidente, e non mi conosce. Quindi non si fida. Ma tu sei la mia migliore amica. Tu sai come fanno.”
Lily si era alzata e aveva camminato avanti e indietro per qualche metro per un minuto buono, mordicchiandosi l’unghia del pollice. Martha poteva sentire un mare di pensieri offuscarle il cervello.
“Io te lo dico, Martha,  perché mi fido davvero di te. Ma non devi parlarne mai con nessuno, al di fuori di me, di James Potter, di Sirius Black, di Peter Minus e dello stesso Remus Lupin.”
Lei alzò le mani in segno di resa e disse “Lo giuro.”
“Sono Animaghi.” Disse Lily in un sussurro.
“Loro sono cosa?” chiese Martha con sguardo stupito.
“Animaghi. Non so come abbiano fatto, un colpo di fortuna e il libro giusto nel Reparto Proibito, immagino. Potter e Black sono due animali grossi, così da poter tenere a bada Remus. Minus è un topo, piccolo, così da poter far strada e bloccare il Platano.”
“Ma certo. Il Platano Picchiatore. La Stramberga Strillante. Ma certo. Aspetta … Che intendo per animali grossi?” la guardava con aria sospettosa, e questa volta era quello di AMrtha il cervello offuscato dai pensieri.
“Potter è un cervo, Sirius un cane.”
“Un cane?”
Si sentirono delle voci provenire dalla Sala Comune, probabilmente la cena era finita e i Grifondoro stavano tornando nei dormitori.
“Non devi dirlo mai a nessuno.”
“Ho giurato, Lily.”
Sirius stava sdraiato sul letto a guardare il soffitto. Era notte fonda. Sarebbe voluto scendere in Sala Comune, ma sapeva per certo che non l’avrebbe trovata. Teneva le mani sotto la testa e osservava un punto vuoto. Era stato davvero stupido. Gli occhi pieni di lacrime di Martha, e il suo viso teso continuavano a tornargli in mente.
“Stupido, stupido, stupido.” Si sussurrò da solo, picchiandosi il pugno destro sulla fronte.
  James stava nella stessa posizione, mentre guardava il Boccino d’Oro fluttuare sopra di lui. Remus li guardava divertito, mentre Peter dormiva.
“Amici, come ho potuto essere così stupido?”  chiese Sirius.
“Credo sia colpa di tua madre.” rispose Remus.
“Che c’entra quella vecchiaccia?”
“Beh, lei non ti ha mai dato amore, e quindi ora tu non sei in grado di esprimere il tuo amore ad un’altra strega.”
“E che strega! Voglio dire, avete visto quanto è bella? La sua risata,poi. Quella risata è la meraviglia.” rispose Sirius in un sospiro.
“Beh, si, è carina.” Ammise Remus.
James, invece, dentro di sé pensava che nessuna strega al mondo potesse mai essere bella quanto Lily Evans, per quanto Martha potesse essere carina.
“Sai, Felpato.” Disse afferrando il Boccino. “Non avrei mai pensato che ti avrei visto ridotto così.”
“Così come?”
“Con il rimorso che ti mangia lo stomaco.”
“Il rimorso non …”
“Avanti, Sirius, non hai mangiato. E tu mangi sempre.”intervenne Remus.
“Rettifico: non avrei mai pensato di vederti saltare pranzo e cena perché stai male per una ragazza.” Riprese James ridendo.
“Siete molto d’aiuto.”
Il Boccino iniziò a fluttuare sopra Felpato.  Lui lo guardò con sospetto per qualche secondo, e poi il suo viso s’illuminò.
“Devi vincere, domani.” Esclamò, rivolto a James. Si mise a sedere di scatto.
“Certo che devo vincere.”
“Non hai capito. Devi vincere così faranno la festa in Sala Grande. E lei sarà lì. E io avrò una seconda occasione.”
“Felpato, amico mio, non credo che verrebbe alla festa.”
“Parlerò con Lily.”
“Non ti lascio da solo con la Evans.”
“Allora andiamo tutti insieme.”
Dopo pochi minuti, Remus aspettava Lily nella Sala Comune, seguito da James e Sirius. Per loro fortuna, una ragazzina del primo anno era seduta davanti al fuoco in Sala Comune. Remus, con i suoi modi gentili, le aveva chiesto di salire in dormitorio a cercare Lily, e lei aveva annuito.
Lily scese le scale con aria sospetta.
“Ah, siete voi.” Disse con aria sollevata. “Tutto bene?”
“Dobbiamo chiederti una cosa.” Disse Remus.
“Riguarda Martha?” chiese, notando l’espressione combattuta di Sirius.
“Si.” Rispose quest’ultimo. “Avrei bisogno, per favore, che tu facessi in modo che domani, quando James farà vincere Grifondoro…” Lily guardò James, che sorrideva maliziosamente. “Avrei bisogno che tu facessi in modo che Martha sia presente alla festa che daremo per la vittoria di Grifondoro. Per favore.
Il fatto che Sirius avesse chiesto ben due volte per favore l’aveva lasciata senza parole.
“Si, si, credo … questo credo di poterlo fare.” Disse, annuendo e portandosi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
“Grandioso! Grazie!” esclamò Sirius.
Stavamo per andarsene, quando Lily fermò Remus.
“Remus. Remus, Martha lo sa.” Disse con sguardo spaventato. Loro capirono subito a cosa si stesse riferendo.
“Come può saperlo?” chiese Remus con aria terrorizzata.
“Lo sa. So che non ne ha parlato con nessuno, la conosco. E la conoscete anche voi. Oggi me ne ha semplicemente chiesto la conferma.”
Raccontò loro tutto. Dall’inizio alla fine, ogni singola parola.
“Okay.” Disse James alla fine.
“Okay?” chiese Lily.
“Beh. Non credo ci sia molto da fare. Lo sa. E basta.” Rispose lui. LA guardò dritta negli occhi, pensando che fosse bellissima, anche in vestaglia. “Sirius si fida di lei. Se Sirius si fida, mi fido anche io. E hai detto tu, Evans, che sai che non ne ha parlato con nessuno.”
Lily si calmò. “Oh. Okay, allora. Buonanotte.” Si alzò e si diresse verso la scala con aria stanca.
“Buonanotte.” Disse James.
“Ricordati della festa.” Le disse Sirius.
Lei annuì e scomparve nella tromba delle scale.
   
 
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