Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Giuls17_    26/02/2015    1 recensioni
[Prequel de Insanity, mi piacerebbe che voi la leggeste ^^] Hermione sente nel profondo del suo cuore che quel quarto anno sarà diverso e non solo per il Torneo Tremaghi e le delegazione di Durmstrang e Beauxbatons ad Hogwarts, ma soprattutto perchè quel Serpeverde, meglio conosciuto come Draco Malfoy, metterà in dubbio tutto quello in cui crede, rivoluzionando il suo mondo e creando delle basi solide per un futuro incerto. (cit Barbarak).
C1: Non mi ha insultata...
C3: Draco Malfoy la stava guardando, ancora.
-Cos’è successo… Hermione?-
C5: -Insegnami a camminare nel tuo mondo.-
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

Mi scuso per il disagio ma ho da poco iniziato l'università e 
il tempo  si è drasticamente ridotto.
Il capitolo sarà di passaggio, il quinto anno non inizia nel migliore dei modi per 
Hermione: Draco decide di infiltrarsi tra i Mangiamorte 
e lei capisce che è qualcosa d veramente pericoloso.
Nonostante ciò farà anche lei la sua scelta.
Grazie veramente per essere ancora qui, nonostante io sia una frana <3


 
Hidden love
 
Hermione avanzò con passo svelto tra i vari corridoi, aveva scelto di assistere all’incontro tra Draco e Silente, ma per non destare troppo l’attenzione aveva aspettato che il ragazzo entrasse per primo.
Dopo pochi minuti di attesa, si ritrovò a salire le scale che davano accesso allo studio del Preside tramite la parola d’ordine.
 
-Signorina Granger.- esclamò il vecchio uomo, seduto sulla sedia della scrivania.
-Buonasera, Preside.-
 
Draco le lanciò un’occhiata furtiva ma tornò ad osservare l’uomo davanti a lui, tremava leggermente e il motivo era anche dovuto alla presenza della ragazza, inghiottì il groppo che si era formato in gola, sapendo che non le avrebbe potuto nascondere la verità ancora per molto.
 
-Perché lo fai?-
Lei è troppo intelligente, mi scoprirà.
“Sicuramente ti rifarà quella domanda.”
 
-Il Signor Malfoy mi aveva accennato alla decisione di comunicarle la sua  scelta.-
-Ed io sono convinta che anche Harry debba essere messo al corrente, non vogliamo che si creino delle incomprensioni.- sussurrò la ragazza, avanzando.
-Potter?- domandò Draco allibito.
-Harry è un ottimo amico e sa tenere un segreto.-
-Temo che avrò molta difficoltà a comunicare con il Signor Potter.-
-Per la Umbridge?-
-Professoressa Umbridge, Signorina Granger.-
 
Hermione si morse il labbro per quel rimprovero ma annuì brevemente.
 
-La prego, Harry deve saperlo o farà qualcosa di stupido contro Draco e lui potrebbe anche rischiare la sua vita.-
Il ragazzo alzò lo sguardo, ancora più allibito per le parole che aveva appena sentito; lei si preoccupava per lui, aveva a cuore la sua incolumità, sorrise brevemente e tornò a guardare il preside.
-Farò tutto quello che posso.- comunicò asciutto, -Signor Malfoy, lei dovrà continuare a comportarsi come sempre, ogni minimo cambiamento potrebbe destare l’attenzione di molti e questo non fa parte del piano, quindi voi due…-
-Lo sappiamo.- rispose, velocemente, Draco.
-Non avremo molti problemi a nascondere i nostri… Sentimenti… Io e lui ci odiamo dal nostro primo anno, sappiamo recitare bene.-
-Lo spero per voi, adesso però tornare ai vostri dormitori. Mi metterò in contatto con il Signor Potter il prima possibile mentre i nostri incontri si svolgeranno solo in rare occasioni ed in casi di necessità.-
-Certamente.-
-Arrivederci.- Hermione salutò educatamente e si ritrovò fuori dall’ufficio di Silente con Draco.
 
-Perché vuoi che Potter lo sappia?- domandò senza muoversi.
-Voglio che lui lo sappia perché può essere un ottimo alleato, e così non farà troppe sciocchezze.-
-Ma io sarò sempre Malfoy, non cambierò il mio atteggiamento.-
-Lo so e non devi farlo, le apparenze prima di tutto.-
Hermione allungò una mano e gli sfiorò la guancia, sorridendo anche se qualcosa s’impossessò del suo cuore, un nuovo sentimento: tristezza.
-Questo non potrà succedere in pubblico.- disse lui, accostando la guancia alla mano di lei.
-Purtroppo lo so, ma farò di tutto per proteggerti.-
-Anche io.- rispose lui serio.
-Perché lo fai?- domandò per la seconda volta in una serata, cercando di reprimere le lacrime.
-Un giorno te lo dirò.- sussurrò, si avvicinò a lei e la baciò.
 
Draco posò una mano sui fianchi e la strinse a se, mentre l’altra la fece passare tra i suoi capelli, perdendosi nel suo profumo e lasciando che il suo cuore provasse qualcosa di nuovo.
Lei si avvicinò a lui, la sentì piccola e indifesa tra le sue braccia anche se lui sapeva bene che non era così: era una vera Grifondoro.
Continuò a baciarla per un tempo infinito, rendendosi conto che una volta sceso dalle scale e superato il gargolle lui sarebbe dovuto tornare ad odiarla, e non voleva che succedesse.
 
***
 
-Il Signor Diggory è morto per un tragico incidente.- urlò Dolores Umbridge senza ritegno.
-E´stato Voldemort ad ucciderlo.- rispose Harry, alzando di poco il tono di voce.
 
Hermione scivolò lungo la sedia, era passata poco più di una settimana da quando anche Harry era stato messo al corrente delle intenzioni di Draco, meno di un settimana e la Umbridge aveva preso il controllo delle lezioni, impedendogli di praticare la magia.
Devo fare qualcosa o non riusciremo a difenderci da Voldemort.
 
Lentamente si voltò per osservare le reazioni degli altri compagni e posò, solo per brevi secondi, lo sguardo su Draco; come lei stava osservando la professoressa.
-Perso qualcosa Mezzosangue?-
-Stavo cercando il tuo cervello.- rispose, senza timore.
Si voltò e sentì il viso incandescente, cercò di calmarsi ma nonostante la recita i commenti di Draco la facevano sempre innervosire, poiché in qualche modo riusciva sempre a coglierla in flagrante, come se fosse colpevole di qualche reato.
 
-Punizione Signor Potter nel mio ufficio dopo le lezioni.- tagliò corto la Umbridge, guardando freddamente l’intera classe.
 
E fu in quel momento che Hermione ebbe un’idea, sorrise, e avrebbe dovuto ringraziare la Umbridge stessa per quello: se lei non gli avrebbe insegnato gli incantesimi di difesa li avrebbero imparati da soli.
“Esercito di Silente.”
ES.
“Mi piace.”
 
***
 
-Non sono la persona giusta per farlo.-
Harry guardò negli occhi tutti i ragazzi che Hermione aveva radunato alla Testa di Porco, un paio di giorni dopo la sua brillante sfuriata alla professoressa e abbassò gli occhi.
-Harry tu saresti il migliore istruttore di questo mondo e noi dobbiamo difenderci, non possiamo permettere la Ministero di dettare legge!
La Umbridge non fa altro che esaminare i professori e quelle sue regole? Vuole prendere il posto i Silente.-
-Non può!-
-Se non facciamo qualcosa sarà così, invece.- rispose seria l’amica.
-Tutti noi ci fidiamo di te.- disse Ron.
-Ma non abbiamo un posto dove poter fare pratica.-
-Oh bè ci ha pensato Neville.-
-Neville?- chiesero tutti i presenti.
-Casualmente si è imbattuto nella Stanza delle Necessità, ci permetterà di usarla.-
-E tu come lo sai Hermione?- domandò Fred.
-Ovviamente ho controllato.- rispose, come se fosse la cosa più scontata del mondo.
-Quindi voi vi fidate di me? Nonostante quello che la Gazzetta del Profeta ha detto?-
-Sei nostro amico Harry e siamo qui perché sappiamo che il Ministero mente.- disse Ginny, incrociando le braccia al petto.
-Okay allora, gli orari degli incontri saranno dettati di volta in volta, non possiamo farci notare e dovremo essere discreti nello scambio delle informazioni. Ogni casa scelga un portavoce e sarà lui a recepire il mio messaggio e a diffonderlo agli altri.-
-Non una parola con Serpeverde.- disse Ron, ironicamente.
Hermione guardò brevemente Harry, lui ricambiò lo sguardo e lei annuì; lo avrebbe detto a Draco quel pomeriggio stesso, era ad Hogsmeade come lei.
-Per oggi è tutto, ragazzi.-
Harry li congedo sorridendo e rimase con i suoi amici.
-Rientriamo?-
-Ron, tu e Harry andate avanti, io devo parlare con Ginny di una cosa.-
-Come vuoi.- esclamò il rosso, uscendo dalla taverna.
Harry le si avvicinò e sussurrò al suo orecchio:
-Stai attenta.-
-Sempre.- sussurrò.
 
Hermione uscì dalla porta sul retro del locale, strinse la sciarpa al collo per via del freddo, Dicembre si stava avvicinando.
Si allontanò dal centro di Hogsmeade e si diresse più alla sua periferia, lontano dalla strada e dallo sguardo dei visitatori.
Osservò la Stamberga Strillante da lontano ed aspettò, anche se in lontananza riuscì a percepire i suoi passi.
-Ciao.-
-Ciao.- sussurrò lei voltandosi.
-Non ti ha seguito nessuno?-
-No e a te?-
-Tiger e Goyle potranno anche essere le mie ombre ma sanno anche dileguarsi al momento giusto.-
-Oh non lo metto in dubbio.- rispose ridendo.
-Il Ministero sta cercando di prendere il controllo.-
-Silente avrà un sacco di guai con la Umbridge, gli basta un solo errore e lo caceranno e in quel caso…-
-Non pensarci ora.-
Draco allungò una mano e la posò sulla sua spalla, stringendola piano, cercando di farle percepire il suo calore.
-Sai saresti un ottimo attore.-
Hermione lo guardò negli occhi e si perse in quelle iridi color tempesta, nel suo sorriso sghembo che le faceva sempre battere il cuore.
-Potrei dirlo anche io di te.-
-Certe battute però non mi escono bene.-
-Vorrei evitarle, se potessi.-
-Ma non puoi, non possiamo.-
-Di che avete parlato? Ho visto che c’erano molti ragazzi.- chiese Draco, cercando di cambiare argomento.
-Ho proposto di creare l’Esercito di Silente, una specie di associazione segreta per imparare a difenderci, dato che la Umbridge si rifiuta.-
Lui rimase in silenzio, osservandola.
-Cosa c’è?-
-La Umbridge ha creato una Squadra d’Inquisizione.-
-Perché?-
-Perché non si fida di Potter e di te, ha il sospetto che nascondiate qualcosa.-
-E tu come fai a saperle queste cose?-
-Faccio parte della Squadra.-
-Infiltrato fino al midollo.- sussurrò Hermione, abbassando gli occhi.
-Devo farlo o potrei destare sospetti tra i Serpeverde, sono stato il loro leader per quattro anno, non posso improvvisamente sparire.-
-Lo so, scusami e che… Wow, non me lo aspettavo.- ammise, poggiando le mani sul suo petto.
-Hermione sta attenta, la Umbridge è pericolosa.-
-Fallo anche tu allora.-
Draco sorrise, quella ragazza aveva messo in dubbio tutto il suo mondo, aveva fatto crollare le sue certezze e aveva liberato il suo animo tormentato, non avrebbe mai smesso di ringraziarla per quel pugno e un giorno le avrebbe detto cosa provava, in quanto era consapevole che sarebbe stato troppo presto: troppo presto per quell’amore che stavano nascondendo.
Si abbassò e le sfiorò brevemente le labbra.
-Non fare troppo la coraggiosa, se si tratta della tua vita non voglio rischiare.-
-Oh lasciami fare, so bene in cosa vado in contro.-
-Forse.-
Decise di evitare altre discussioni e riprese a baciarla, dalla scorsa settimana non avevano avuto neanche un’occasione per stare assieme e aveva deciso che si sarebbe preso quei pochi minuti disponibili fino in fono, non avrebbe mai rinunciato a lei.
 
***
~Un mese dopo.~
-Harry, Harry stai bene?!-
Ron lo scosse leggermente e il moro si alzò dal letto, sentì il sudore lungo la schiena ma non riuscì a togliere l’immagine dalla sua mente.
-Dobbiamo andare da Silente.-
-Perché?-
-Tuo padre.-
-Cosa c’entra mio padre?-
-Voldemort sta cercando di ucciderlo.- sussurrò, mettendosi le scarpe e uscendo di corsa dal dormitorio augurandosi di essere ancora in tempo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Giuls17_