Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Heart    04/03/2015    6 recensioni
Naraku si è ritirato dopo che la sfera si è spezzata in due. Una parte ce l'ha lui e l'altra Kagome.
Nel silenzio, una nuova presenza appare. Una giovane arrivata da molto lontano per distruggere una volta per sempre la Shikon no Tama.
Ma qual è la sua vera missione? Misteri e segreti si susseguiranno con l'andare del tempo, sentimenti sconosciuti usciranno allo scoperto e attrazioni fatali provocheranno quasi la morte.
Il mondo del sovrannaturale apre le sue porte.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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III

L'oscuro segreto”

 

 

 

<< Dannazione Inuyasha ho detto che farò io il primo turno! >> tuonò Dafne esasperata. Quello zuccone non aveva capito un accidenti di lei, sempre a blaterare su cose inutili, ma lei non si sarebbe fatta sottomettere.

 

<< Fhe! Credi che potresti farcela? Sei una ragazza! >> esclamò quello.

 

<< Che cosa vuoi dire? Anche se sono una ragazza, mica sono inutile. >> protestò la giovane, mentre si portava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

 

<< Ragazzi state calmi, se continuate così allontanerete tutti gli animali del bosco >> commentò Miroku.

 

<< E così facendo rimaneremo a digiuno >> aggiunse Sango.

Per un attimo nessuno parlò, erano fermi a fissarsi l’un l’altro. Il cielo si era fatto nero e questo avvisava che la notte era prossima.

Solo un attimo e si sentì un richiamo che portò il mezzo demone al suolo, provocando una buca sotto di se.

<< Dannata ragazzina! >> Imprecò Inuyasha; Kagome infatti lo aveva mandato “a cuccia”.

 

Dafne rise a quella scena. Da quando si era aggregata al gruppo non aveva passato un solo giorno da sola, le vicende erano tante: dai ceffoni che Sango riservava per Miroku a causa della sua mano morta, ai battibecchi tra Inuyasha e Shippo e, infine, la caduta comica di quest'ultimo ad opera della sacerdotessa.

Si. Dafne non si sentiva più sola e la missione non la infastidiva più così tanto come nei giorni passati.

Chiuse un attimo gli occhi per rilassarsi e sorridere di cuore. Aveva bisogno di trascrivere quelle emozioni, magari quando tutti sarebbero andati a letto, così sarebbe rimasta sola con i suoi pensieri.

Alla fine, dopo diverse prediche di Inuyasha, la ragazza fu mandata a fare il primo turno di guardia.

Inuyasha l’aveva sommersa di parole su come capire se c'era qualcuno nei dintorni e altre varie cose, come se lei non sapesse nulla!

 

Dopo un lasso di tempo minimo si accostò ad un albero e prese dalla sua borsa un piccolo quaderno. Frugò per un poco di tempo dentro il piccolo zaino che aveva alle sue spalle, alla ricerca di una penna, ma trovò solo una matita.

Cercò di non lamentarsi del suo disordine; di sicuro quello lo aveva preso da sua madre! A quel pensiero rise sotto i baffi e iniziò a sfogliare il piccolo diario.

Lo aveva ricevuto come regalo per i suoi dieci anni; allora non sapeva che farci, ma da quando aveva capito il suo ruolo nel mondo non se ne separava mai.

 

Prese un lungo respiro e iniziò a scrivere dal più piccolo dettaglio a quello più importante. Descrisse i suoi nuovi amici soffermandosi su come erano, tra caratteri e pensieri: le varie litigate tra Inuyasha, in cui però aveva l'aiuto di Kagome, che ogni volta lo mandava a cuccia; la mano morta di Miroku, che ci provava con tutte le belle donne, tra cui Sango; del piccolo Shippo che ogni volta era preso dal mezzo demone e poi si rifugiava tra le braccia di Kagome; della piccola Kirara che si era proprio affezionata a lei.

 

Il tempo volò e l'alba arrivò come sempre. A metà della nottata avrebbe dovuto chiamare Inuyasha per farsi dare il cambio, ma non aveva sentito il bisogno di riposare. Così lo aveva lasciato dormire e riprendere le forze, dopo lo scontro di qualche ora prima.

 

Il primo a svegliarsi fu proprio quest'ultimo, che osservò l'alba. Le sue orecchie si rizzarono ed iniziò a guardarsi a destra e a sinistra, fino a che non trovò ciò che cercava.

Dafne era dove si era seduta la sera prima, con la testa reclinata verso l'alto e fissava il cielo rischiararsi.

Inuyasha, a mano a mano che si avvicinava a lei, percepì una strana sensazione. Non sapeva darle nome, ma proveniva dalla ragazza. I capelli svolazzavano leggiadri sotto i tocchi del vento mattutino, il viso era bagnato dai primi raggi solari. Sembrava qualcosa di meraviglioso e allo stesso tempo misterioso. Si chiedeva ancora come mai si fosse unita al suo gruppo e che cosa fossero realmente quelle pietre che tanto cercava.

 

<< Inu-chan tutto bene? >> Disse una voce interrompendo quel flusso di pensieri che lo aveva soggiogato. Inuyasha si riprese dopo aver sentito quel nomignolo.

Com'era caduto sotto il suo fascino misterioso? Non c'era nulla da dire, Dafne aveva un’eleganza sorprendente, forse la sua famiglia era nobile. Si . Lo era. I suoi movimenti lo confermavano, anche se a volte la vedeva più sciolta, più bambina.

Quella ragazza non aveva raccontato loro tutto.

 

<< Come mi hai chiamato, mocciosa? >> Urlò, facendo svegliare anche gli altri.

<< Ti sei offeso Inu-chan? Non volevo, ma mi sembravi del tutto … >> iniziò Dafne, interrompendosi nel momento in cui sentì un'aura maligna che proveniva dal fitto bosco alle loro spalle.

Si voltò di scatto e corse come un fulmine in quella direzione;

 

Inuyasha non capì tali gesti, ma bastò solo un attimo che anche lui schizzò da quelle parti.

<< Sta arrivando qualcuno >> disse, mentre gli altri si preparavano all'attacco.

Attesero per momenti interi, ma non apparve nessuno. Ma quell'aura non si allontanava, invece si avvicinava ancor di più a loro.

Non ci fu tempo di far nulla, in pochissimi attimi crollarono tutti a terra, tranne il mezzo demone e la giovane Dafne.

<< Esci allo scoperto, lo so che sei qui! >> Disse, la giovane.

Inuyasha si guardava alle spalle e se un occhio era concentrato a individuare il nemico, l'altro era sui suoi amici svenuti.

<< Inuyasha che facciamo? >> Domandò Dafne in allerta.

<< Non lo so. Per prima cosa dovremo capire dove si trova questo bastardo e poi lo facciamo fuori >> affermò, mentre impugnava Tessaiga.

 

Nessuno dei due si accorse che qualcuno dietro di loro si era avvicinato e fu questo che li portò a cadere al suolo senza nemmeno aver potuto provare a difendersi.

 

 

<< Muovetevi! >> Urlò una voce grottesca. Il sole era al centro del cielo e centrava un gruppo di persone appese su un albero come salami.

Un grande pentolone si ergeva intorno a essi, con un fuoco vivo e scoppiettante.

Il calore era forte e a percepirlo fu proprio Inuyasha che, nel momento del risveglio per poco non urlò. Sotto di sé c'era una grande quantità di acqua che bolliva. Si sentiva frastornato, non ricordava cosa fosse successo, ma nel momento in cui vide i suoi amici nelle sue stesse condizioni tutto gli tornò alla mente.

Erano stati aggrediti, ma non capiva in quale modo.

<< Kagome! Kagome! >> La prima che chiamò fu la ragazza accanto a se, la sacerdotessa aveva un bernoccolo in testa, ma non era nulla di preoccupante, infatti pian piano aprì gli occhi.

<< Inuyasha! >> Urlò lei, frastornata e ansimante per il calore sotto i suoi piedi.

<< Che male alla testa >> mormorò Sango, risvegliandosi.

<< Siamo nei guai ragazzi, questi ci vogliono cucinare >> balbettò Miroku, cercando qualcosa per liberarsi.

<< State tutti bene? >> Chiese poi il monaco, guardando i suoi amici.

<< Si >> confermarono le due ragazze.

La visuale non era delle migliori a causa del vapore, sicuramente non erano più dove erano prima.

Mura spesse li circondavano, facendo scudo da avversari non graditi.

Le loro armi non erano più a loro posto, questo significava che non si potevano liberare e la fuga era impossibile.

<< Dannazione >> urlò infastidito Inuyasha, mentre una smorfia si dipingeva sul suo viso.

<< Che succede? >> Chiese Miroku, dando voce all'ansia di Kagome, vedendo il ragazzo sudare freddo.

<< Queste corde non mi permettono di usare i miei artigli >> fece notare, infatti da esse usciva una strana sostanza verdastra.

<< E con questo mi stanno tirando l'energia, credo che siano quelle famose erbe che prosciugano i demoni >> ringhiò frustrato il mezzo demone.

 

Il tempo passava e nessuno riusciva a liberarsi; l'acqua sotto di loro iniziava a bollire e le bolle arrivavano alla loro altezza, continuando così si sarebbero ustionati o peggio, bruciati vivi; a tale pensiero iniziarono a dimenarsi, ma era tutto inutile.

 

Pensieri negativi affollarono le loro menti.

Oramai il calore era diventato insopportabile, il sudore cadeva dentro il calderone.

<< Ah! Ah! >> Rise qualcuno. I ragazzi si voltano verso colui che si stava beffando di loro. Si trovarono di fronte a una sorte di salamandra tutta verde e marrone.

<< Che hai da ridere verme? >> Disse sprezzante Inuyasha.

<< Tra poco sarete prosciugati delle vostre energie e dei vostri poteri e finalmente sarò invincibile! >> Esclamò, mettendo a nudo le sue intenzioni.

<< Non credere che sia facile ucciderci! >> Affermò Miroku con il respiro ormai al limite.

<< Non fare il buffone bonzo, ormai voi umani siete al limite >>. Le sue parole erano veritiere.

Anche Inuyasha si accorse della realtà, forse lui sarebbe sopravvissuto, ma i suoi compagni no. Solo allora si accorse che mancava qualcuno all'appello.

<< Dov'è Dafne? >> Chiese, allarmato.

Anche gli altri se ne accorsero, come avevano potuto dimenticarsene?

<< Parli di quella ragazzina fastidiosa? Sarà ormai sciolta! >> Rise ancora, mentre la rabbia del mezzo demone aumentava. L'afflusso di potere demoniaco lo invase, Kagome cercò inutilmente di calmarlo, ma ormai la frittata era fatta.

Ma un colpo di scena li sorprese.

Un lampo bianco invase la grotta, per poi sovrapporre di statura la salamandra.

<< Dov'è Rin? >> Disse una voce alquanto gelida e tagliente.

Il demone cercò di deglutire, ma la forza di quella mano non gli permetteva di respirare. Chi era costui? Gli sembrava di conoscerlo, ma il vapore dell'acqua non permetteva una visuale perfetta.

 

Anche gli altri tentarono di acchiappare qualche dettaglio, ma quella voce era inconfondibile.

Sesshomaru, il principe dei demoni si trovava in quella grotta!! Come mai?

<< Ah parli della mocciosa? Sarà ormai morta! >> Sghignazzò, ma la sua vita fu spezzata dagli artigli di Sesshomaru;

il demone poi lasciò cadere il cadavere davanti ai suoi piedi, per poi entrare infondo alla grotta.

Se fosse successo qualcosa a Rin avrebbe ucciso tutti, ma qualcosa lo fece fermare. Qualcuno stava combattendo e pian piano l'ombra si avvicinò a lui.

Dafne... la ragazza del futuro si era avvicinata a lui, dalle sue spalle spuntò la piccola, che, nel momento in cui lo vide, scese e lo abbracciò.

<< Signor Sesshomaru ho avuto tanta paura, quei demoni mi volevano bollire >> disse con terrore Rin.

Il demone appoggiò una mano sulla sua testolina per incoraggiarla, per poi guardare la ragazza che sorrideva.

 

<< Rin-chan adesso andrà tutto bene! Sesshomaru-sama è venuto a salvarti. >> Fece notare alla piccola, che si aggrappò con più tenacia alla gamba del demone.

<< Comunque sei stata formidabile piccola, ce la siamo cavate alla grande >> disse la giovane, facendole un grande sorriso, mentre alzava la mano e formando con il pollice il segno “mi piace”.

<< Si, onee-chan. >> urlò felice la piccola.

Sesshomaru li fissò per tutto il tempo; la bambina si fidava dell'umana.

 

<< Comunque e meglio che usciamo, tra breve la grotta esploderà. Ma prima devo salvare i miei amici >> fece notare la ragazza; poi si guardò in giro per trovare le armi e prese con disinvoltura Tessaiga e la infilò come le altre nel suo strano zaino.

I tre corsero verso l'uscita e lì trovarono gli altri ormai svenuti.

<< Devo fare in fretta >> balbettò in ansia Dafne.

 

Sesshomaru rimase fermo a fissare la scena con stupore, mentre la ragazza emanava una strana energia benevola: infatti, come quella volta, fu avvolta da una fiamma azzurra. Gli occhi erano chiusi e le braccia tese, fino a che aprii entrambi i palmi della mano per far uscire delle sfere azzurre che volteggiarono verso gli umani ed Inuyasha; nel momento in cui li sfiorarono, le funi si sciolsero e le sfere avvolsero tutti.

 

Dafne sembrava non soffrire di quel prolungo uso del suo potere, così con l’ausilio delle mani trascinò con se le sfere e con loro anche gli amici che si stavano riprendendo. Solo un attimo per voltarsi che la grotta esplose e tutto fu trascinando in basso; la valanga di detriti li stava raggiungendo, ma per fortuna si fermò vicino ad un fiume che l'inghiottì.

 

 

 

 

Il sole stava tramontando; era stata una lunga giornata piena di insidie e colpe.

Il gruppo si era rifugiato in una folta boscaglia per non essere scovati da altri nemici e da Naraku, che non avrebbe perso tempo a distruggerli, se li avesse trovati, esausti come erano.

Ma lo dovevano dire, quelle sfere li avevano rigenerati, anche se per poco. al contrario Dafne era quasi collassata per lo sforzo compiuto.

 

Accidenti a me, perché l’ho usato, sapendo che in queste condizioni il mio potere è scarso. Ma a pensare era l'unico modo di fare in fretta. pensò tra se e se.

I lunghi respiri non le provocavano un rilassamento adeguato, l'unica cosa che poteva fare era dormire e riprendere l'energia persa.

 

<< Grazie Dafne-san ci hai salvate, non credo che adesso saremmo ancora qui altrimenti >> disse Miroku.

Dafne lo guardò di sotto occhio: quel monaco aveva qualcosa in testa.

<< Grazie, può andare, onorevole monaco >> disse, mentre gli diceva con la mano di smammare.

<< Sei troppo intuitiva >> protestò quello, ritornando indietro con la testa china.

<< Hai avuto ciò che ti meriti, bonzo pervertito >> aggiunse decisa Sango, facendo l'occhiolino a Dafne.

 

Il fuoco era stato acceso per riscaldarli, ma qualcuno era nervoso per la presenza che non li aveva abbandonati.

<< Perché lui è qui? >> Sbuffò Inuyasha indicando il fratello.

<< Inuyasha non iniziare, la piccola Rin è rimasta ferita. >> Dichiarò la sacerdotessa, mentre con un cerotto copriva il ginocchio della piccola.

<< Grazie Kagome-chan >> ringraziò la piccola, per poi sedersi vicino a Dafne, che guardava tutto con la vista offuscata.

Il potere che aveva usato era stato troppo, ed in quelle condizioni non poteva usufruire del suo vero potere, ma solo limitarlo per quel poco che riusciva.

Aveva un grande bisogno di riposare e di riprendere il controllo di se stessa, qualcosa di oscuro le si stava risvegliando da dentro.

 

<< Nee-chan stai bene? Sei pallida >> fece notare Rin; in un battibaleno Kagome le fu accanto. La piccola aveva ragione, l'amica era pallida e le sue palpitazioni erano deboli, ma era ancora viva.

 

<< Dafne. Dafne mi senti? >> Parlò Kagome con finta calma. La vedeva sudare eccessivamente, non sapeva che cosa le stesse succedendo, ma un flash le si parò in mente.

Forse era causato da quel potere che aveva sprigionato! Strano però, non era la prima volta che lo usava! Ma allora perchè quel repentino cambiamento?

 

<< Kagome allontanati >> disse piano la ragazza, cercando di spostare l'amica, prima che fosse troppo tardi.

<< Che stai dicendo, stai male. >> S'impose Kagome. Cercò di asciugarle la fronte che era grondante di sudore, quando una forza mostruosa avvolse le due. Kagome, avvertendo quella grande energia si guardò in giro, ma nessuno sembrava essersene accorto… non era possibile che fosse Dafne!

 

Si girò nella sua direzione e la trovo dritta con gli occhi aperti.

C'era qualcosa di strano nel suo sguardo.

In quegli occhi qualcosa brillava di una luce potente.

Si sentì calda ma nello stesso tempo fredda.

Dafne non parlava, non si muoveva, la guardava solamente.

<> Chiese preoccupata di ciò che le stava accadendo davanti agli occhi.

Le iridi della ragazza infatti si stavano sfumando in un colore strano, ambiguo. Un blu elettrico si stava mischiando al rosso. Un vortice la costrinse a tenersi al suolo, e aggrapparsi a quella realtà.

 

Un solo attimo, e tutto ritorno alla normalità.

 

Si alzò di scatto quando il suo nome venne ripetuto dalla impaziente voce di Inuyasha.

<< Che accidenti ti prende? Come sta questa qui? >> Chiese.

Kagome non rispose, lo guardò solamente storto per poi aggiungere che l'amica si era addormentata.

Non se la sentiva di raccontargli il suo breve viaggio negli occhi dell'amica, perchè ancora adesso si sentiva scombussolata da quelle potenti emozioni che l'avevano disorientata.

 

 

La quiete regnava sovrana e tutti dormivano, inconsapevoli di ciò che stava per succedere. Di lì a poco un urlo sovrumano si spinse oltre il mare e montagne, svegliando di colpo tutti gli essere viventi.

<< Chi ha urlato? >> Domandò Inuyasha alzandosi di scatto. Anche gli altri lo imitarono.

<< Signor Sesshomaru ho paura >> dichiarò la piccola Rin, aggrappandosi al suo signore.

Il demone non riusciva a identificare il luogo preciso, ma una cosa era sicura, colui che aveva gridato stava soffrendo.

 

 

 

 

 

 

 

°°°°°

 

Salve.

Vi sono mancata? Spero non tanto.

Eccomi con un nuovo capitolo pieno di azione, forse.

Che mi dite? Vi ho incuriosito, un pochino?

Non dico molto questa volta, ma sarete voi a farmi delle domande se ne avete.

Non voglio prolungare e vi lascio.

Ringrazio chi mi sta seguendo, mi da una grande carica.

Al prossimo aggiornamento.

Heart

P.S: Ho creato un gruppo chi volesse far parte ecco il link. https://www.facebook.com/groups/411746989000957/
  
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