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Autore: ethy    19/03/2015    6 recensioni
Spoiler 4*11/12 parte dagli ultimi minuti della puntata.
Emma accompagna Killian in camera finalmente ma la notte non andrà come lei avrebbe sperato.
gli avvenimenti da questo punto in poi sono puramente inventati
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“NOOOOOOOOOO!!!”
“ti amo”
“ti troverò ovunque sarai”
“ti auguro una lunga vita allora..”
 
 
“ho baciato Emma”
“è il tuo piu oscuro segreto?”
“è ciò che il bacio ha esposto…..”
 
 
“perché hai paura di trovare un futuro felice qui?”
“fammi indovinare.. con te?”
 
“Killian torna da me!”
 
Torna da me… torna da me… quelle parole gli giravano velocemente nella testa… da chi devo tornare… EMMA!
 
“hai scambiato la tua nave per me?”
 
“ho tutto il tempo del mondo, finchè un altro mostro non mi ucciderà”
 
“Non userai quel maledetto cappello su di lei, combatterò fino alla morte..”
 
 
“sei il mio burattino ora…”
 
 
Il cuore.. il mio cuore… lo sento… c’è.. Emma… Emma ieri sera.. l’ho baciata, no non era ieri sera.. quanto tempo è passato?
Girava tutto… il pavimento non era al suo posto… Emma dove… Emma… Killian si stava riprendendo, Emma sentiva il suo respiro riprendere vigore e piano piano vide i suoi occhi dischiudersi, e fece un sospiro di sollievo.
 
Era svenuto abbracciandola, lei riuscì a mantenere l’equilibrio ma per il peso lentamente si inginocchiò a terra tenendolo ancora abbracciato, e lui era poggiato su di lei.. senza darle cenno di ripresa.
Era una strana posizione, ma paradossalmente le piaceva tenerlo, sostenerlo.. anche se non pensava che fosse questo l’effetto della conchiglia.. stava pregando perché si riprendesse, perché tornasse in sé, il vecchio sé, e perché non voleva più soffrire, poteva sembrare egoistico, ma voleva lasciar esplodere il suo amore per lui.. non riusciva più a tenerlo a freno, non ora che era ad un passo dal riaverlo.
 
Killian aprì gli occhi mostrando quelle iridi azzurre come il cielo e profonde come il mare.. lei lo guardò ed accennò un sorriso. Lui sbattè le palpebre una volta, due volte.. no tre volte incredulo.. era abbracciato ad Emma!
“Swan…” Swan?!? Mi ha chiamata SWAN?!?!?
“Killian ti ricordi? Ricordi tutto? Sei tornato?” “tornato da dove? Emma che succede?” disse tenendosi la tempia, aveva un gran mal di testa, “ho preso una botta? Cosa è successo?” disse cercando di tirarsi in piedi ma barcollò e ricadde, girava veramente tutto, che abbia bevuto un paio di bottiglie? No non ho bevuto.. non si capacitava di tutto quel martellante pulsare nella sua testa.. “Killian, la conchiglia..” al suo collo pendeva la conchiglia di Helena, ancora luminosa, lui la prese in mano e la strinse, ebbe l’impressione di sentire la voce di sua madre.. ma è morta quando ero piccolo… poi la vide di fronte a sé… poi ricordò gli Abissi… piano piano tutto stava tornando a posto, lentamente il mal di testa andava svanendo e l’ombra che ofuscava la luce dei suoi occhi stava scemando per lasciare il posto al suo passato…
 
E lei era lì… lo guardava… aveva capito che stava cercando di rimettere in ordine i pezzi del puzzle, che stava cercando di dare un senso a tutto quello che era accaduto…
 
“Emma io….” “non parlare, come ti senti? Ricordi tutto ora?” “quanto tempo è passato?” “beh… cosa vuoi sapere di preciso perché di tempo ne è passato un bel po…”
“Emma, amore, perdonami… io mi sono lasciato abbindolare dal coccodrillo… io…” “Killian non importa, veramente di quella storia, ne parleremo… forse… non importa” disse sorridendogli e lasciandosi sfuggire una lacrima solitaria. Lui raccolse quella gocciolina con il pollice mentre le carezzava la guancia, poi portò il dito alle sue labbra  ed assaporò quella goccia salata, la sua Emma.. non doveva piangere.. “ ti sei addormentato quella sera, e poi non ti sei svegliato più… e poi sei scomparso come la spuma del mare… Killian, ho pensato fossi morto.. ho pensato di essere di nuovo sola e per sempre questa volta…” lui non resistette nel sentirla cosi e la abbracciò forte, la strinse a se, cercando di trasmetterle tutto l’amore che non le aveva confessato ancora.. e tutto il desiderio che aveva di far funzionare la loro storia, perché ci credeva da morire in loro e perché mai l’avrebbe lasciata sola.. poi un lampo nella mente gli fulminò i dolci pensieri dell’abbraccio per ricordargli tutto quel tempo in cui non poteva far altro che sentirla disperarsi al suo capezzale… “Emma, tesoro, ricordo i giorni che hai passato come me che non potevo parlarti! Ricordo di aver cercato di invocare Trilli, Ti ho vista nel giardino di casa mia… ma come hai fatto? Poi ad un certo punto lasciò scivolare le braccia ai fianchi e lasciò cadere lo stupore dei suoi ricordi nel baratro più grande del dolore che le aveva provocato…”ricordo, quella mattina alla spiaggia…quando mi hai lasciato andare Emma..” Lei che sembrava nuovamente la vecchia se stessa, si scosse dalla sensazione di gelo che l’aveva pietrificata per rassicurarlo, per dimostrargli che non era più cosi timorosa dei suoi sentimenti “Killian quella mattina dovevi andare… non potevo fare altrimenti.. dovevi tornare nel tuo regno per vivere.. ti ho aspettato, e tu sei tornato, tu non mi avresti mai abbandonato.. ma.. tu ricordi qualcosa della casa dello stregone?” “della villa? Cosa dovrei ricordare, tesoro?”
“sono iniziate apparizioni strane da quando tu ti sei addormentato… anche Trilli è comparsa li…”
Killian la guardò con fare circospetto, non ricordava bene tutto quanto, ancora c’erano delle cose che dovevano rimettersi a posto, se provava a farlo sentiva di nuovo quel dolore alla tempia… chiuse gli occhi e sospirò per trovare un attimo di pace, pace dei pensieri, pace del cuore.. Emma lo stava fissando e lui non potè fare ameno di  “basta domande, amore, …basta domande… hai una notte in sospeso con me.. questo lo ricordo bene” disse con quello sguardo, alzando il sopraciglio, lo guardo malandrino di  colui che ha in mente un piano diabolicamente affascinante per non farla più pensare alla tristezza dei mesi precedenti.. “è giorno adesso pero’… dovrai aspettare…” disse lei maliziosa. Lui si alzò e la tirò dentro la stanza e come lei fu dentro lui abbassò le tapparelle..”è buio ora.. che fai mi prendi in giro o non pensi di essere all’altezza?!” “forse sei tu a non essere all’altezza…” disse lei scimmiottando il suo atteggiamento sfrontato e divertito del loro primo bacio, lui la cinse con le braccia, la attirò a se, i loro nasi si sfioravano ora, la loro schiena era inarcuata quel tanto da far aderire perfettamente i loro corpi..  lui indossava solo i pantaloni… “tesoro, puoi poggiare le mani sulle mie spalle, non mordono.. o forse hai paura delle sensazioni che potresti provare?” Lei guardava i suoi occhi, poi guardava le sue labbra, poi tornava agli occhi, erano attimi ma le sembrarono interminabili, era indecisa, se ridere o se soffocare quel sorrisino diabolico con un bacio soffocante….a sua volta.
“allora, amore…” disse Killian dondolandola e carezzandole la schiena… lentamente avanzando verso il letto..” “sei stato male.. sei quasi morto… sei sicuro di farcela?” “è una sfida questa? Sai che non resisto alle sfide…” “no magari vuoi riposarti..” “tesoro, mi credi un vecchietto… o hai paura di quel che potrei..  farti provare ?!” dicendo questo maliziosamente accostò maggiormente il suo bacino su quello di Emma che sentì chiaramente la forza del suo desiderio… premerle sul vestito. Lei poggiò le mani sulle spalle e lo attirò a sé in un bacio profondo, un bacio di amore, di benessere, di mancanza, di desiderio.. un bacio da perdere il respiro e non ritrovare mai piu la forza di staccarsi, un bacio che racchiudeva tutta la frustrazione di mesi.. un bacio all’ultimo respiro.
 
Fu Killian ad interrompere quella connessione perfetta, aveva bisogno d’aria, come faceva Emma a non soffocare? Come faceva a resistere ed a non farsi travolgere da quel calore che lo stava bruciando da dentro il cuore..
“Emma…” Lei le mise l’indice sulle labbra in segno di non parlare, fissandolo nello sguardo languido e perso nel desiderio di averla.. lo stesso desiderio che lei sentiva pervaderle il corpo..
“non dire nulla Capitano…”
“Emma, tesoro, devo.. devo sapere.. perché potrei non essere in grado di fermarmi… “
“baciami e basta” Killian obbedì senza chiedersi se era un si…. Iniziò a baciarla delicatamente sulle labbra, voleva memorizzare ogni singolo centrimento di quelle stupende labbra che lo avevano stregato sull’isola che non c’è. Aveva bisogno di ricordare il suo profumo e se lasciava spazio alla passione sicuramente non avrebbe ricordato perfettamente ogni singolo istante, non voleva rischiare di non ricordare.. doveva memorizzare ogni singolo sospiro della sua Emma che stava cedendo ai soffici baci che le stava lasciando sul collo.. scese sulla clavicola spostando leggermente le spalline del vestito.. prima di scendere ancora verso il suo seno si fermò solo il tempo di alzare lo sguardo ed incontrare il suo meraviglioso verde supplicarlo di non fermarsi… non voleva fermarsi ma.. aveva bisogno di conferme, conferme non della passione che leggeva chiara nei suoi occhi e sulle risposte che aveva dal suo splendido corpo, lui voleva la conferma di poterla amare non per il momento ma per sempre.
“Emma..” Ancora una volta non lo fece parlare, stacco le sue mani dal petto di lui e si sbottonò il corpetto del vestitino, gli prese le mano che aveva ancora sulla schiena e la mise sul suo seno.. e poi gli mise le mani attorno al collo carezzandogli la nuca, buttò la testa indietro guardando divertita il viso del suo uomo che lasciava trasparire passione, desiderio, incredulità, malizia..
Killian ancora una volta non replicò, con la mano la accarezzò attraverso il reggiseno e con la bocca continuò a lasciarle baci dolci e umidi sulla pelle..
Con il respiro accelerato per l’emozione, per l’impazienza.. per l’amore che voleva darle quasi non riusciva a credere di quel che stava accadendo.. passava la mano sotto la coppa del reggiseno spostandola lentamente e baciandole attraverso la stoffa prima un capezzolo e poi l’altro, dalla reazione della sua bellissima donna, non era piu il caso di tergiversare… scostò la mano dal seno e lentamente la fece risalire dal ginocchio verso l’interno coscia, la guardò, si guardarono, continuò a risalire fino a sentirla fremere per averle sfiorato l’intimità attraverso le mutandine.
Non aveva dubbi sul desiderio di lei, il suo corpo non lasciava spazio ad una risposta diversa da quella che immaginava, ma aveva bisogno di una risposta diversa da lei, di sentire la sua voce, non voleva rovinare nulla, voleva la certezza di poterla amare ma anche a sua volta di essere amato e di non essere semplicemente uno svago del momento… non era sicuro.. aveva vinto il suo cuore ed ora era il ragazzo più insicuro del mondo per la grande paura di perderla nel caso sbagliasse anche solo una virgola.. il suo folle amore era esso stesso la sua paura folle di perderla.
 
“Emma ti prego, devo sapere..sento che mi vuoi, che mi desideri, ma ho bisogno di saperlo..” Lei sembrò destarsi da uno stato di estasi mai provato prima, chi era a disturbare quel momento magico che non provava da cosi tanto tempo.. no, che non aveva mai provato!
“Killian, sono qui… io ti voglio…non ti lascerò mai…”
Lui prese un respiro profondo, alzò lo sguardo al soffitto buio della stanza e ripiantò il suo sguardo penetrante sul suo viso, le prese il mento con il pollice e l’indice, le sorrise malizioso e le chiede definitivamente “Emma posso amarti? ” Lei non capì subito perché tutto questo formalismo, nessuno aveva mai usato tanto riguardo nei sui confronti, nemmeno Neal.. con lui si lasciava travolgere dalla passione.. nessuno faceva domande.. accadeva e basta. Killian era tutto un altro mondo.. lui chiedeva, lui si preoccupava, lui non avrebbe mosso un dito se lei gli avesse chiesto di interrompere..  era un’uomo d’altri tempi.. ma forse non era nemmeno quello il motivo di questa formalità.. era un uomo d’onore….si ma…. Lui la amava.. lui la amava dal piu profondo del suo cuore e lei per lui era il tesoro piu prezioso..lui si stava donando a lei.. senza schermi, senza muri, senza nessuna barriera sottile nemmeno come la carta velina, le stava offrendo tutto se stesso e non il suo corpo.. la sua anima.. in questa domanda c’era tutta la sua essenza che le stava dicendo che l’amava e.. ma…anche lei lo amava.. lui meritava di essere amato..
..Negli attimi di questi pensieri, scorse negli occhi del suo Capitano una scintilla di dubbio e paura, non doveva temere..”si Killian, …puoi…” quella nuvola nel suo sguardo scomparve per lasciare subito lo spazio al cielo limpido che sorrideva nei suoi occhi.
La sollevò e la adagiò sul letto… si stese al suo fianco e la baciò. Emma chiuse gli occhi e lui percorse con le sue morbide labbra il suo mento, il suo collo, l’incavo tra i seni.. lei trasalì e si sganciò il reggiseno.. che lui fece scivolare via rendendo anche il solo gesto di abbassarle le spalline terribilmente accattivante e malizioso.
Lei fece per togliersi il vestitino, ma lui la fermò “non avere fretta, lascia che io mi prenda cura di te, abbiamo tempo ed io non voglio perdermi nulla di te”.
 
Emma non era sicura, tutte queste attenzioni la faceva impazzire, sembrava impaziente e timorosa allo stesso tempo.. “cosa non va amore? Perché tremi? ” “Killian io.. non sono..” “dimmi, vuoi che mi fermi?.. tu devi star bene.. questo mi importa....” Nel sentire queste parole smise di dubitare e di tremare, si concentrò sui suoi occhi chiari e gli carezzò una guancia, facendo poi scivolare la mano sul collo, sulla spalla possente, fino a scendere sul suo petto e scendere sempre più giù verso  incavo della muscolatura del fianco all’altezza della cintura dei pantaloni.
Lui guardò dove lei mise la mano, “mi farai impazzire cosi swan” “e tu impazzisci…”  veramente l’aveva detto? Entrambi non credettero alle loro orecchie.. lei fece l’unica cosa che le venne in mente… lo attirò a sé stringendolo forte sulla schiena “non mi lasciare mai Killian, baciami e prendimi”
 
 
Si persero nei loro abbracci caldi e confortevoli, si persero nel calore dei loro corpi nudi, si persero nei loro respiri, nei loro nomi, uno dentro l’altra.. dolci e commoventi, forti ed estenuanti.. così si persero, cosi si trovarono..insieme.
 
 
Lei non voleva lasciarlo andare, aveva avvinghiato le gambe attorno al suo bacino, quella sensazione di soddisfazione, di essere uniti l’uno all’altra.. aveva paura che non sarebbe sopravvissuta al vuoto che avrebbe sentito per quei pochi istanti prima di riprendere il controllo del suo corpo… Lasciò la presa, Killian si sdraiò accanto a lei, la baciò sulla fronte.. si mise sul fianco, le stese il braccio sul petto stringendola a sé o “non ti lascio andare via” lei gli sorrise ma lui aveva già chiuso gli occhi ed il suo respiro irregolare  stava prendendo un ritmo calmo e silenzioso…
 
Come riusciva a dormire? Lei era tutto un fremito e un miscuglio di emozioni, ma forse dopo tutto quel che era accaduto era ancora stanco.. la conchiglia era li, ancora luminosa, forse ancora stava risistemando i suoi ricordi..
 
Lei non riusciva a dormire, lei non riusciva a smettere di pensare…
 
Aveva fatto l’amore con lui.. aveva paura di farlo.. si era spesso domanda come sarebbe stato.. con tutti gli uomini precedenti.. che poi non erano molti.. non era mai stato cosi.. intenso, coinvolgente, tenero, dolce.. non si era mai sentita cosi amata, coccolata e  rispettata… con Neal era stato fantastico.. ma ora poteva dire che nonostante fossero ricordi molto passionali e belli, non erano nulla in confronto a quello appena passato con lui.. lui era cosi con tutte le donne?  Questo pensierò la ingelosì per un istante.. Suo padre le aveva detto che nella foresta incantata Capitan Uncino era ben conosciuto come un donnaiolo incallito… e lui si chiedeva del perché tutte perdessero la testa.. non avrebbe mai ammesso che era un uomo molto affascinante… ma piu che altro… dopo una notte con lui.. nessuna si sarebbe mai rifiutata alle sue richieste..future…e sicuramente nessuna avrebbe tenuto segrete le sue doti amatoriali…. sorrideva divertita… se suo padre avesse saputo… non si sarebbe piu fatto certe domande.. ma non avrebbe mai voluto sapere.. rideva… rideva veramente divertita… ora quell’uomo fantastico era tutto suo, quest’uomo perfetto aveva occhi solo per lei.. quest’amante favoloso non l’ avrebbe lasciata mai… lentamente le si insinuò un piccolo e pauroso pensiero.. sapeva che era un uomo d’onore, che era un uomo fedele.. nonostante cosi bello…. ed era completamente dedito a lei… ma per un attimo… un solo singolo attimo il dubbio che potessero portarglielo via le fece capire cosa si aspettasse lei veramente dal futuro… un futuro con lui… ed una piccola scintilla le illuminò lo sguardo… prima di rilassarsi completamente e scivolare nel sonno.
 
 
 
 
 
 
Era sera ormai.. quando decisero di scendere per mangiare qualcosa oltre alla colazione gentilmente offerta da Granny… giusto Granny… “Killian.. tu sapevi che la nonnina è…” “oooh si tesoro… ma come darle torto?” Niente anche il suo ego sembrava essere tornato rapidamente in ottima forma…
“Scendiamo a mangiare qualcosa?” “non ti basto io amore?” “Capitano.. hai una certa età.. dovresti recuperare un po’ di energie prima di sfidarmi ancora..” “io sfido te amore? “”certo.. ti addormenti..”, “chiami dormire quei pochi minuti che mi sono serviti per essere…. Sai cosa…. Per questo mi dici che sono vecchio? “ , “va bene.. allora sono vecchia io per te.. dopo la quarta ho fame.. fame di cibo..” “come vuoi, ma giusto perché tu sappia.. potevamo continuare…” disse poggiandosi su di lei leggermente.. dandole modo di capir da sola cosa intendesse.. lasciandola senza parole e senza la capacità di poter replicare…
 
 
 
Emma si affacciò al locale… Ruby la vide “Emma.. tutto bene non vi ho visti per tutto il giorno… ….” Si interruppe un attimo e poi ”….Emma.. “ Ruby incrociò le braccia al petto e guardò la salvatrice con aria di rimprovero… ma anche divertita… “ Emma… non dirmi che….”, “ cosa? Dirti cosa?” disse sorridendo da dietro lo sguardo furbetto ma serio…”tu… ragazza.. tu sai di mare…. E c’è una sola persona che ha quest’odore..e sappiamo entrambe…”
“ok, Ruby..si… tutto quello che pensi è successo.. più volte….. c’è gente al locale? “ disse tutto d’un fiato tanto da lasciare l’amica senza parole se non  “stavamo chiudendo.. sono usciti tutti..” “ok posso chiederti un favore? Puoi farci preparare la cena?” sentendo la parola cena Granny si affacciò dalla cucina.. “stellina è tardi.. non potevi scendere prima con il cucciolotto?” in quel momento il cucciolotto in questione si affacciò dalle scale, lasciando Ruby e Granny dapprima basite per poi riprendersi “ma guarda, il mio pirata preferito è tornato.. ti preparo il solito ragazzo? Disse la nonnina sotto lo sguardo stupefatto di Emma e Ruby.. fino a due secondi prima si stava rifiutando di cucinare ed ora invece… “buonasera Granny, non credo di essere ancora pronto per il solito.. mangio quel che mangia Emma“ qui furono in tre a girarsi a guardare sconcertate il Capitano…. “tu, mangeresti un toast al formaggio? Davvero? E da quando?” chiese Emma, lui la guardò non capendo il suo stupore..”cosa ho detto di strano?” “beh Capitano mio, è strano che ti basti un toast… di solito devo farti due bistecche sane.. per non sentir brontolare il tuo stomaco dopo nemmeno un ora…” Emma e Ruby proruppero in una risata nel vedere un certo Captian Uncino imbarazzato.. tanto da aver le orecchie completamente rosse oltre ad aver iniziato a grattarsi la nuca, come tutte le volte che si sentiva al centro dell’attenzione.. o quando doveva dire qualcosa di personale.. “è bello riaverti qui Killian” disse infine Ruby nel mentre li fece accomodare ad un tavolino leggermente appartato, in modo che nessuno potesse vederli da fuori.
 
 
“Davvero mangi un toast?”
“si, non ho voglia di carne.. credo che non riuscirò a mangiarla ancora per un bel po… e poi non vorrai che mi addormenti troppo presto… dopo…” disse facendole l’occhiolino, Emma non potè fare  a meno di arrossire pensando che lui… lui era… beh… quello.
 
Rimasero seduti parecchio, cenarono con calma e chiacchierarono molto sull’accaduto di quei  mesi e del tempo che lei aveva passato da sola.. e di come erano gli Abissi, Emma voleva sapere tutto su questo luogo nuovo che poteva essere raggiunto anche dal mondo senza magia…
 
“Killian, te la senti domani di andare alla villa?”
“si, amore”
“sai che dovrai incontrare tutti… se esci da qui domani mattina… questa mattina c’era tutta la città..”
“sarò pronto alla battaglia solo ad una condizione principessa”
“e quale sarebbe…?”
“che tu ora salga con me.. e mi faccia l’uomo piu felice del mondo permettendomi di amarti più e più volte” dicendo questo bevve un sorso di caffè e si leccò le labbra maliziosamente in attesa di una risposta della sua Swan.
 
 
 
 
 
***
 
 
La mattina dopo cercarono di evitare tutte le strade principali.. ma non riuscirono ad evitare il telefono.. Emma era stata chiamata dai suoi genitori, da Regina, da Henry… stranamente tutti quella mattina vollero parlare con lei.. nonostante il giorno precedente fossero spariti…  quindi rinunciando ad evitarli decise di dar loro appuntamento alla villa.
 
Erano tutti già li… “te la senti? Sicuro?” disse Emma vedendo Killian leggermente teso, “no, tesoro, devo affrontare quel cancello.. e quel salone, se voglio sapere” La villa per lui era stato un doppio problema, la paura smisurata di perdere Emma dentro il cappello.. e l’essere soggiogato da Gold e convinto di morire.. e di far soffrire Emma… di se stesso poco importava.. lui era bloccato sul pensiero di farla soffrire… di non essere all’altezza della fiducia che lei gli stava dando.. si svegliò da questi pensieri solo perché lei gli prese la mano e lo trascinò fuori dal maggiolino.
“andiamo Capitano, non ti lascio” disse stringendogli la mano e facendolo alzare dal sedile.
 
Salutò tutti.. tra abbracci e sorrisi, veramente erano contenti di vederlo?  Entrarono nella villa e si diressero alla piccola biblioteca segreta per mostrargli il suo libro.. se lui aveva un libro tutto suo ora.. probabilmente anche Regina ne avrebbe potuto avere uno.. forse c’era speranza anche per lei…
 
Entrato nella biblioteca Killian ammirò tutti quei libri “sono tutti bianchi?” Henry prese la parola “lo erano, prima che trovassimo il tuo”  si avvicinò allo scaffale e lo prese, Killian non credette ai suoi occhi era un libro su di lui… lui non c’era nel libro delle favole originale di Henry, era parte del libro solo al ballo di Re Mida..  e nemmeno con il suo nome… era una strana sensazione.. toccò la copertina ed ebbe un brivido lungo la schiena, un immagine gli si materializzò nella mente, vide suo padre parlare con sua madre..
Lei era in mare, lei non era morta… era andato a cercarla dunque e lui… lui… si riprese da quel pensiero nel momento stesso in cui Henry tirò via dallo scaffale un altro libro.. che era sicuro di non aver mai visto prima.. era due ripiani piu in alto.. e sul dorso della copertina c’era scritto in bella grafia e in lettere dorate  “K.Jones e E.Swan”.
 
Henry si precipitò alla scrivania e lo aprì  senza dare modo di vedere agli altri cosa fosse scritto sulla copertina, lo aprì fugacemente,  ma non vide nulla.. era completamente bianco.. c’era solo il titolo.. i loro nomi per esteso…
“mamma.. guarda è vuoto” Emma guardò il libro, lei era su un altro libro? Un libro con Killian…
 
Rimasero ore a guardare tutta la biblioteca cercando altri indizi, altri libri sfogliandoli tutti.. dal primo all’ultimo,cercando magari qualche pagina strappata.. qualsiasi cosa.. ma la spiegazione che venne in mente soprattutto a Killian era che il loro destino dovevano scriverlo da soli.. dovevano costruirlo con la loro volontà.. dopo secoli di vendetta e dopo aver capito che per avere il cuore di Emma doveva cambiare… lui per primo aveva capito da tempo che doveva costruirsi ogni singolo giorno di felicità lavorando su se stesso.
 
 
 
Nella piccola baia intanto le onde scivolavano sulla spiaggia bagnandogli i piedi.. era seduto li con i suoi fogli ed il suo carboncino.. quando lei più bella che mai uscì dall’acqua
“ciao Davy”
“ciao Helena”
“ti piace il disegno cara?”
“si molto, è la prima pagina?”
“si tesoro, è la prima pagina, sono sicuro che sarà esattamente cosi”
“ne sono sicura anche io, non ti sbagli mai quando vedi le pagine, una tovaglia a quadri rossi.. sarò cosi? Inizierà qui?”
“no, amore mio, è già iniziato.. la tovaglia è solo la consapevolezza”
“bene” rispose lei con un sorriso
Davy mise un braccio sulle spalle di Helena che nel frattempo si era seduta a fianco a lui, e in questo piccolo gesto di intimità lei si accucciò alla sua spalla”
“mi sei mancato tanto, ma grazie di quel che hai fatto”
“non ho fatto nulla, tranne che creare sofferenza ad un bambino..”
“Davy sai bene che cosi facendo lo abbiamo salvato.. non darti colpe che non hai, vedrai ora sarà felice, noi veglieremo sempre su di lui..”
“e su Liam invece?”
“sai che lui ha avuto una vita diversa, sai che non potevamo interferire.. “
“si, è vero..ma anche lui ha sofferto..”
“lo so Davy, ma…”
L’uomo si girò verso la donna, le diede un bacio sulla fronte
“..si hai ragione, non serve aggiungere altro Helena, veglieremo su nostro Killian….sempre.”
 
 
 
Un paio di mesi dopo…
 
Regina decise di cercare Robin e di riportarlo a storybrooke se Emma e Killian avevano un libro bianco da scrivere probabilmente anche lei non doveva aspettare che qualcuno le scrivesse il liete fine, ma doveva scriverlo lei stessa.. partì lasciando istruzioni precise per rientrare con il suo amato e la sua famiglia.
 
 
Emma chiese a Killian di vedersi alla spiaggia, gli aveva organizzato una piccola sorpresa anche se solitamente era lui a pensare a queste frivolezze romantiche per lei..
Quando arrivò alla spiaggia vide una tovaglia a quadri rossi stesa, con sopra un cestino.. vide lei seduta li ad aspettarlo, era bellissima, aveva un’aria felice e sorrideva tanto.. si sentiva l’uomo piu fortunato del mondo.. il coccodrillo era fuori gioco, almeno per il momento.. lui era vivo ed aveva il suo grande amore ad aspettarlo per un pic-nic in riva al mare…
“ciao tesoro.. tutto questo è per me?”
“ciao Capitano, no non è per te è per noi..”
“a cosa devo l’onore?”
“devo chiederti una cosa molto importante.. ed avvisarti di una ancora piu grande”
Killian era sorpreso.. la faccenda sembrava seria e non seppe cosa dire “quale vuoi sentire per prima?”
“io non saprei amore, mi spaventano entrambe, sembri cosi seria..”
“lo sono, ma sono anche felice.. allora Capitano.. sto cercando casa, pensavo ad una casa vicino al mare.. “
“mi sembra un’ottima scelta” non aggiunse altro.. doveva chiederglielo lei se anche lui era compreso nella nuova casa, non voleva forzare nulla alla sua Swan, lui avrebbe aspettato, anche se stava sperando… e tanto.
“vieni a vivere con me ovviamente.. oh se per te va bene Killian”
Killian smise di trattenere il fiato ed annuì con un enorme sorriso stampato sul viso “… e l’altra cosa?”
 
Emma fece un respiro profondo, e con lo sguardo pieno di adorazione per l’uomo di fronte a lei.. “te la sentiresti.. di badare ad un bambino prossimamente?”
“io cosa? Quale…” non finì la frase, capì… gli si riempirono gli occhi di lacrime.. per la prima volta Emma vide le sue lacrime scendere dai suoi occhi, una scivolò via dalla guancia e bagnò la mano della salvatrice, l’altra si fermò sulla cicatrice indugiò a lungo prima di scendere anch’essa seguita da un’altra e un’altra ancora… Killian era felice, Emma lo vedeva, ma non parlava, erano i suoi occhi a farlo per lui.. sarebbe diventato padre..…
… avrebbe avuto una famiglia tutta sua…
 
“Swan..”disse dopo qualche minuto “sai che ti amo infinitamente…” “si certo” disse lei compiaciuta “… ma credo che amerò qualcun altro piu di te” Emma lo guardò torva per poi sorridergli immediatamente “sciocco pirata.. per un attimo…” lui le mise una mano sul basso ventre “davvero mi stai regalando il mondo Emma?” “si amore mio, si , sarai un papà perfetto”
“certo che lo sarò, non tutti possono vantare di avere Capitan Uncino nell’albero genealogico!”
“Killian!!!”
“grazie” disse tenendo quegli occhi blu cobalto puntanti sui suoi “sarà bellissima come te, ed io sarò gelosissimo..”
“perché una bambina Killian?”
“perché sarà la piu bella principessa pirata mai vista nei libri di favole e nel mondo reale amore, perché sarà nostra figlia”
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Nella biblioteca il libro a loro intitolato era aperto sulla scrivania, la lampada da tavolo era accesa, ed alcuni colori erano sparsi sul tavolo… il disegno di Davy  lentamente si impresse sulla prima pagina… erano loro due che su quella tovaglia a quadri rossi stavano abbracciati guardando il tramonto, mentre Killian teneva la mano sulla pancia di Emma.. e proteggeva il loro futuro… il suo tesoro piu immenso… la sua famiglia appena nata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:ebbene siamo giunti alla fine.. un po’ mi dispiace.. e un po’ sono contenta.. e un po nervosa perché spero di non aver sbagliato nulla nel finale.. non sono brava su “certi” argomenti.. mi imbarazzano molto.. se devo scriverli e quindi.. chissà… spero di non aver rovinato nulla.. e che vi sia piaciuta…
Ringrazio tutti coloro che sono passati sia solo leggendo che lasciando un commento.
Un mega abbraccio a tutti :)
E.
 
Ps:perdono x gli errori!!
 
   
 
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