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Autore: Sylvie91    23/03/2015    5 recensioni
Ciao!
era da un po' che nel mio profondo cappello tenevo questo primo capitolo... e dopo aver finito la storia precedente, la tentazione di pubblicarlo ha vinto!
è la mia prima AU! chiedo pietà! ahahaha e chiedo anche di dirmi se la cosa vi piace per vedere se continuare o meno! è una prova e spero vi piaccia! Bisous! Buona Lettura
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Bofur, Fili, Kili, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Diario di lei.
Sabato, 11 ottobre 2014
 
Ciao, caro Diario!
Mamma mia, ho riletto quanto ho scritto sta notte… Dio… ho ucciso la grammatica, questo è uno sfregio all’italiano… e mi dispiace averti deturpato; prometto che non scriverò mai più da sbronza, oddio magari limito le volte!
Anche se mi sono divertita un sacco ieri sera e purtroppo per me ho scoperto a chi ho macchiato il golfino con la birra… ma voglio essere precisa, quindi vado per ordine! E parto da sta mattina!
Sta mattina volevo morire, avevo la netta sensazione che una bomba mi fosse scoppiata nel cervello; mi sono svegliata che avevo un alito che sapeva da vino misto birra, il che vuol dire che ieri notte ho fatto la cosa più stupida e micidiale: il missioto.
Da brava veneta dovrei sapere che non si deve mai, ma proprio mai fare il missioto, ergo birra più vino e questa è stata la prima maledizione che mi sono auto-lanciata… ti assicuro, mio caro diario, le imprecazioni che mi sono mandata oggi sono state molte.
Sono riuscita appena a scendere dal letto, scendere parola grossa, mi sono incastrata tra le coperte per poi cadere di faccia sul pavimento… seconda imprecazione mentale!
Una volta in piedi, sono corsa in bagno ed dopo aver visto il volto allo specchio ho preso paura: uno zombie sarebbe stato più vivo di me! Avevo delle occhiaie da record, per fortuna che i miei occhiali da nerd le coprono… è uno dei motivi per cui gli ho comprati.
Comunque dopo una veloce colazione farcita di sgridate da mio padre, mi sono diretta in camera per controllare se negli scatoloni avevo messo tutto; ovviamente la lista delle cose da portare l’ho controllata due volte, facendo pure una doppia spunta.
Mio padre ha deciso di partire per il mio trasloco nel pomeriggio ed il motivo è semplice vuole che cucino per Tilda e Bain, rispettivamente la mia sorellina e il mio fratellino, una volta tornati da scuola… devi sapere che quando mio papà cucina è di conseguenza necessario prenotare una lavanda gastrica.
Non è proprio capace.
La colpa forse è un po’ mia dopo la morte di mamma sono io che ho insistito per cucinare, volendo ad ogni costo prendere il suo posto in casa, ma questa è un’altra storia, magari te ne parlerò!
Arriviamo al clou della giornata, che ne dici?
Dopo aver preparato il pranzo, salutato Bain e Tilda promettendo a loro di tornare comunque nei weekend liberi… sono partita con il mio papà verso l’agognato appartamento, per scrivere quella che è un nuova esperienza della mia vita.
Tilda mi ha lasciato piangente… povera la mia cucciola, mi mancherà, anche se ci rivedremo; ma so di essere un suo unico punto di riferimento femminile e lei la mamma non l’ha mai conosciuta; sono quasi io la sua mamma.
Bain mi ha semplicemente detto che avrebbe conquistato la mia camera ,essendo quella più grande ed io spero solo che non tocchi le mie cose che ho lasciato… altrimenti lo desfo… gli voglio bene, ma lo desfo.
Comunque in macchina papà mi ha riempito di raccomandazioni varie, tipo: non fumare, non bere, segui le lezioni, attenta con i ragazzi… e blabla… dopo mi sono persa entrando in uno stato di trance per l’autostrada e ringrazio il cielo che il tragitto è di un oretta; povero papà se mi vedeva come ero ieri, credo che mai mi avrebbe permesso di andare a coabitare.
In compenso, ho cercato di spiegargli l’utilizzo corretto della lavatrice, sperando che non la faccia esplodere, gli ho lasciato anche diversi post-it con le istruzioni riassunte; anche per la lavastoviglie e altri elettrodomestici! Quegli strani utensili… se al telegiornale verrò sapere di una casa immersa da bolle di sapone so già che è la mia. Prego il Dio degli elettrodomestici di graziare mio papà!
Una volta arrivati, c’era un po’ di via e vai… non ero l’unica a trasferirmi.
Purtroppo non mi ricordavo più il numero civico interno dell’appartamento, avendo lasciato l’appunto nei jeans che ho messo a lavare: terza imprecazione.
Ma nessun problema insomma! Ho chiamato Tauriel… non risponde… ho richiamato Tauriel e non risponde… ho ri-richiamato Tauriel e segreteria: la segreteria l’ho mandata affanculo!
Quindi pregando il Dio dei citofoni ho suonato un numero a caso sperando che di aver azzeccato quello giusto, mentre mio papà scaricava la mia roba dalla macchina, a rispondermi fu una voce di uomo… molto molto profonda, quasi baritonale.
Gli chiesi se mi poteva dare una mano e lui mi rispose che sarebbe sceso senza problemi.
Aspetto che l’uomo scenda con mio papà, che non faceva altro che controllare l’orologio, preoccupato di arrivare tardi a lavoro… ho anche cercato di convincerlo di andare ma lo fece dopo essersi assicurato della serietà dell’inquilino.
E che inquilino!
Molto alto, possente di petto ma non palestrato, con delle braccia muscolose che sono da infarto,  occhi profondissimi azzurri in cui vorresti perderti dentro, i capelli neri lunghi stretti in un codino basso… il viso severo si è illuminato quando mi ha sorriso proponendosi come aiuto a portare su la roba.
Io in quel momento ho creduto di avere la febbre, ho sentito la mia temperatura corporea salire di colpo…a momenti boccheggiavo… poi mi ha anche detto che aveva capito dove era il mio appartamento, perché vicino a quello dei nipoti.
E in quel momento ho pensato precisamente “se i nipoti sono come lo zio, mi posso incoronare come persona più fortunata del mondo”.
Ma una volta arrivata al mio piano, ed una volta scoperto il mio appartamento scopro: che lo zio non abita con i nipoti ma era venuto ad aiutarli a sistemarsi, che Tauriel e Berti (la mia nuova coinquilina) hanno già messo a posto le loro camere, e che i famosi vicini e coinquilini sono niente popò di meno che… FDP1 e FDP2.
Quinta e sesta imprecazione!
Quando gli ho visti sono rimasta per qualche secondo con la bocca spalancata, incurante delle mosche che potevano entrare ed uscire liberamente nella mia bocca…ed il biondino si è avvicinato a me sogghignante chiedendomi se avevo un’altra birra doppio malto, perché quella di ieri sera non l’aveva assaggiata bene.
Merda.
Si, diario mio, è lui il ragazzo che ho battezzato nel nome della birra e del luppolo, che figura di merda, qui ho perso il conto delle imprecazioni mentali, si sono seguite una dopo l’altra e mi sono impegnata per non dargli voce rimanendo zitta davanti a quel cazzo di sorrisino compiaciuto.
L’unica cosa che sono riuscita a dirgli  ad un’altra sua provocazione, te la riporto dato che ce l’ho stampata a fuoco nel cervello:
FDP1: beh passerò da te a prendere lo zucchero…
IO: spero tanto di non scambiarlo per sale.
E dopo ciò mi sono ritirata all’interno dell’appartamento, rifugiandomi a mettere a posto la mia stanza… adesso sono qui a scriverti distesa sul letto, sperando che domani sia un giorno privo di imprecazioni, dato che quelle di oggi possono bastare anche per il prossimo anno.
 
p.s: ho scoperto il nome dei miei vicini di casa, cioè di FDP1 e FDP2… rispettivamente Fili e Kili, che nomi insulsi.
 
 
diario di lui
Sabato, 11 ottobre 2014
 
Ciao.
Giornata interessante. Molto interessante.
Mi sembra strano ma sto cominciando a prendere gusto a scrivere, forse è solo un momento così, dato i diversi cambiamenti che sono avvenuto nell’arco di poco.
Lo strizza cervelli dice che sto andando bene… gli è piaciuto quanto ho scritto, dice che sono molto onesto… beh mi sembra da idioti dire cazzate ad un insieme di carta, e poi sono diretto con  tutti quindi non vedo sta gran cosa che dice.
Sono andato sta mattina con Kili e lo zio , prima del trasferimento nel nuovo appartamento… solo lo zio può trovare un psicanalista stacanovista che lavora di sabato mattina, volevo dormire io, oggi.
Dopo l’incontro con il dottore ho dovuto preparare di corsa gli scatoloni, con le robe essenziali.
Ho buttato tutto un po’ a casaccio sperando di non aver dimenticato niente, solo una volta arrivati a disfare gli scatoloni mi sono accorto di aver dimenticato di mettere dentro i calzini e il pigiama; ma per entrambi non c’è problema: Kili ha il mio stesso numero e lui è stato più diligente di me (stranamente), per il secondo posso dormire in boxer non soffro granché il freddo.
Thorin ci ha accompagnato a mettere a posto l’appartamento, gli altri coinquilini arriveranno domani, mi ha detto Kili… meglio ci possiamo prendere le stanze migliori.
L’appartamento è abbastanza grande: dopotutto riesce ad ospitare 4 studenti con ognuno la propria camera, anche se la cucina e il salotto sono tutto uno e il bagno è comune. La prima cosa che ho fatto è stato collegare la console al televisore e mettere a posto i vari giochi.
Poi mi sono diretto in camera su ordine dello zio che ha sbraitato qualcosa tipo: “diabolici marchingegni informatici succhia cervello” rivolgendosi alla console.
Verso le quattro del pomeriggio scopro che nell’appartamento dirimpettaio coabitano delle ragazze: una la conosco è quella che piace a Kili, la rossa amica della secchiona del pub… mio fratello è andato subito a presentarsi scusandosi per non averlo fatto prima, mentre io mi sono presentato poco dopo.
La rossa si chiama Tauriel, mentre l’altra ragazza non è del nostro corso ha gli occhi grigi e i capelli scuri, un po’ tanto bassa… ma sembra simpatica e si chiama Berti.
Alla cinque, il citofono del nostro appartamento suona e a rispondere è lo zio, per poi scendere bofonchiando che c’è un’altra ragazza in arrivo e che ha bisogno di aiuto… io mi volevo anche proporre per dare una mano, ma lo zio è partito immediatamente e non sono riuscito ad aggiungermi.
Nel giro di 5 minuti… scopro chi è l’inquilina del mistero e tadan la stupratrice di canzoni, l’innaffiatrice da pub, la ragazza del registratore è la mia vicina di casa! Bene bene, Dio vuole farmi divertire.
Ho già cominciato a stuzzicarla un poco, anche se la sua reattività era pari a quella di uno stoccafisso, immagino per la sbronza colossale che ha preso ieri, aveva lo sguardo vuoto e sorpreso; solo ad una battuta ha risposto, lasciando trasparire un bel caratterino che avevo già sospettato dallo scappellotto dell’altro giorno.
Io e Kili dobbiamo ancora fare i letti… siamo seduti sul divano lui perso a giocare ad Assissin’s creed ed io ,come vedi, a scrivere aspettando il mio turno di gioco, se vede lo zio come abbiamo già ridotto il soggiorno ci uccide… è un campo minato di birre appoggiate sul pavimento.
Va buono, alla prossima cosa interessante. Ciao.
 
p.s. il nome dell’innaffiatore umano è Sigrid.


Ciao!
Come già detto nel capitolo precedente, mi sarei fatta una scaletta! E ieri notte è stata quella delle idee… quindi ho scritto e pensato anche la piega della storia! Per questo motivo ho cambiato il raiting… perché vorrei inserire una idea, che quando la leggerete spero vi piaccia! Intanto vi chiedo un po’ di fiducia!
Ringrazio di cuore chi ha recensito :Leila91, Sara_3210, Oro_e_zaffiri e Dollyvally!
Ringrazio Sara_3210 che ha inserito la storia nelle seguite e oltre a Dollyvally ringrazio anche Elanor Hermione per aver aggiunto la storia nelle preferite!
E per ultimo, ma non meno importante ringrazio chi passa per di qua a farsi due risate! ...dimenticavo "missioto" è una tipica parola del dialetto veneziano ahahah più "s" mettete mentre leggete e meglio è!
Buona giornata!
Bisous
Sylvie
 
   
 
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