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Autore: Alice_Jackson    28/03/2015    3 recensioni
La guerra era finita. Un'altra guerra era finita, la guerra contro Gea. I Sette erano sopravvissuti, ma alla fine erano morti Nico e Reyna. E se dopo la guerra gli dei decidessero di separarli? Cosa succederebbe e loro? E se riuscissero a riunirsi?
Potrebbero esserci degli spoiler dell'ultimo libro: Il sangue dell'olimpo
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, I sette della Profezia, Nico di Angelo, Reyna, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1

Jason aveva 16 anni, catapultato in una vita che sapeva non essere la sua, due mesi prima. Viveva con quello che diceva di essere il suo migliore amico, Jack, ma Jason sapeva che non era lui. L'appartamento era nel Massachusetts, in un paesino sperduto e andava al terzo anno di una scuola sperduta. Si era svegliato una mattina in quello che doveva essere il suo letto, dopo si era accorto che non sapeva nulla di se tranne che si chiamava Jason, Jason Grace. Per lui non era una sensazione nuova, l'amnesia, lo sapeva. Ma non riusciva a capirne il motivo, però sapeva che era importante, molto importante. Stava andando a scuola mentre pensava queste cose. Aveva saputo che ci sarebbe stato un nuovo studente quel giorno, era curioso di sapere se fosse simpatico, aveva una strana sensazione, ma non ci fece troppo caso e arrivò a scuola, stranamente in anticipo.
Aspettò fuori, mentre il cortile che si riempiva di ragazzi, finché non arrivò anche Jack, quindi entrarono insieme, raggiunsero l'armadietto, e presero i libri. Arrivati in classe si sedettero al solito posto, infondo alla classe e vicino alla finestra, aspettando il professore della prima ora. 
Arrivò dopo pochi minuti insieme ad un ragazzo, capelli ricci spettinati, carnagione da latinoamericano, orecchie un po' a punta, sembrava proprio un folletto di babbo natale... A Jason sembrò subito familiare, ma si disse che non era niente e continuò a sentire quello che stava dicendo il prof che diceva come avrebbero dovuto accogliere il ragazzo. Ad un tratto Jason incrociò lo sguardo di quello del ragazzo nuovo ed ebbe una specie di flash. Vide di sfuggita un drago di bronzo, una nave di bronzo e del fuoco; il flash, che non aveva idea di cosa significasse, finì proprio mentre il professore stava chiedendo al ragazzo di presentarsi, quello rispose con un sorriso furbo, un sorriso che Jason non si sarebbe mai dimenticato. 
–Io sono...– cominciò il ragazzo, ma venne subito interrotto da Jason, a cui venne un altro flash-ricordo-intelligente. 
–Leo Valdez...– finì lui. Leo in quel momento sbarrò gli occhi fissandoli in quelli del ragazzo e i due si fissarono per vari secondi, fino a quando il prof li riscosse. 
–Bene, vedo che vi conoscete già, Valdez siediti là, vicino a Grace– il ragazzo, ancora stordito, andò in silenzio dove gli era stato indicato. Jason non sapeva cosa gli fosse preso quando ha detto il nome del ragazzo, ma era sicuro lui lo conosceva, non sapeva come e perché si conoscessero, ma ne era sicuro, lui lo conosceva.


*****************

Leo, un ragazzo di 16 anni molto problematico, passato da una famiglia di affidamento all'altra, o così almeno gli avevano detto, non ricordava niente che riguardasse prima di due mesi prima. Era dislessico, iperattivo, affetto da deficit dell'attenzione, e molte altre cose: lui stesso si definiva un ragazzo problematico. Da quando si era risvegliato quel giorno in quella casa, da cui era subito scappato, aveva sempre avuto la sensazione che qualcosa non andasse, che qualcosa dentro di lui mancasse, ma si era imposto di non pensarci e andare avanti, come faceva sempre nascondendosi dietro la sua ironia. 
Era già stato espulso da due scuole e scappato da altrettante famiglie, ma ora doveva andare bene. Lì davanti allo specchio, mentre cercava di pettinarsi inutilmente i capelli ricci, pensava, sperava, doveva e gli importava che andasse tutto bene, lui SAPEVA che sarebbe andato tutto bene, eppure non riusciva a convincersene, era come una vocina che glielo diceva. 
Arrivò a scuola molto in anticipo, per essere sicuro di non avere problemi già il primo giorno, arrivato davanti a quella che sperava fosse la sua scuola fino, almeno, alla fine dell'anno, anche se sapeva sarebbe stato impossibile. Subito notò un ragazzo, appoggiato al muro dell'edificio che gli dava le spalle, aveva qualcosa di familiare... ma non avrebbe saputo dire cosa. Era alto, biondo e con gli occhi azzurri... Aspetta! Come faceva a sapere che aveva gli occhi azzurri se era girato di spalle? Beh, lo sapeva e basta, lo sentiva, era come se lo avesse sempre saputo, anche non conoscendolo. Al suono della campanella entrò nella scuola e si diresse verso la segreteria, per ricevere il numero del suo armadietto e l'orario delle lezioni. Ovviamente, però non sapeva dove fosse la sua classe, quindi finì per girovagare per la scuola in cerca dell'aula. Il suo giro finì quando andò a sbattere contro qualcuno, che poi scoprì essere il suo professore della prima ora e che lo accompagnò in classe. Quando entrarono il prof cominciò a dire come gli alunni avrebbero dovuto comportarsi con lui, essendo nuovo; rimanendo in disparte imbarazzato, ebbe il tempo studiare i nuovi compagni di classe, notando che c'era anche il ragazzo biondo, del quale incrociò lo sguardo,aveva davvero gli occhi azzurri! Il ragazzo fece una cose strana, lo fissò per qualche secondo e dopo sgranò gli occhi, rimanendo quasi a bocca aperta, come se si conoscessero. Lui notò solo che gli aveva procurato una fitta di dolore allo stomaco e che era incredibilmente familiare. 
–Ora, le dispiacerebbe presentarsi alla classe?– il professore li riscosse entrambi. 
Lui sorrise –Io sono...– venne interrotto dal ragazzo biondo.
–Leo Valdez– concluse al posto suo guadandolo negli occhi, lui in quel momento ebbe un flash assurdo. Un drago di bronzo, una nave di bronzo e un ragazzo che vola con un fulmine dietro è una bella ragazza con i capelli biondi e gli occhi castano chiaro. Non aveva idea di cosa significasse e si ritrovò a camminare verso il banco vicino al ragazzo biondo ancora stordito dopo che il professore gli disse di sedersi accanto a 'Grace', aveva subito capito che era il ragazzo di prima.


_______________

Angolino miooo:
Eccomi qua! Con il secondo capitolo! Ringrazio tutti quelli che hanno letto/recensito la storia!
Alice;D

   
 
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