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Autore: rose07    22/12/2008    2 recensioni
Lord Voldemort alle prese con due inaspettate nipoti pestifere.
Dal primo capitolo: «Ma Sire, almeno adorano la casa!» disse Codaliscia, sorridendo.
«Ziooo! Ma che schifo! Vivi in una topaia!» esclamò una delle due nipoti «Vale, al tre. Uno, due e... Casatum rosam!»
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Peter Minus, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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8. Ortensia – 1° parte

 

 

 

Lord Voldemort ripensava al suo passato, quel giorno.

Di solito non lo faceva quasi mai, anche perché i ricordi d’infanzia non erano assai piacevoli.

Prima di tutto, perché era stato costretto a vivere in un orfanotrofio.

Sua madre Merope, aveva abbandonato lui e sua sorella e gli pesava ammetterlo ma gli dispiaceva un tantino, non aver mai conosciuto la sua adorata mammina.

Non che fosse un problema, ma c’erano certi giorni, in cui le mancava terribilmente.

Se avesse avuto la mamma vicino a sé, forse non avrebbe più avuto problemi.

Forse avrebbe dato tante di quelle botte ad Ortensia, in modo tale che ella non lo insultasse più…

Perché Ortensia era il male maggiore– ogni tanto pensava- ma di solito tutti i mali non vengono per nuocere.

Però ogni qualvolta che affermava quella frase, ritirava quasi subito tutto indietro, anche perché Ortensia non era esattamente il male maggiore.

Ortensia era il male, ancora non l’aveva capito nessuno!

E collegando il tutto, le colpe, andavano dritte dritte alla sua “cara” mammina Merope, che aveva avuto la splendida idea di lasciarlo da solo in fasce davanti alla porta di un orfanotrofio, insieme, naturalmente, a sua sorella..

Forse era stata anche colpa di papà Tom, però non sapeva come mai, al paparino non riusciva ad affibbiare nessuna colpa, boh, forse perché tra uomini e uomini.. ( Ma zietto, tu sei un uomo?! Nd nipoti)

E comunque, Ortensia gli raccontava spesso da piccoli, che il loro papà era un signore alto e magro con la faccia da mocio Vileda ( Voldy ancora adesso non riesce a capire che forma avesse una faccia uguale al mocio Vileda.. ma vabbè), che non voleva bene ai bambini e che per colpa sua le erano cresciuti dei piccoli foruncoli sulla fronte.

Al dire il vero, lo zio da piccolo, sapeva il perché Ortensia avesse i brufoli che lei si ostinava precocemente a coprire col fondotinta di “MagaEspertaN1”, e di certo non c’entrava nulla a che vedere con il loro povero padre…Anzi.

Ah, sua sorella diceva anche che Riddle Senior, aveva degli enormi denti di coniglio e minacciava il povero Tommy, che anche a lui da grande sarebbero spuntati i denti davanti in quel modo. Voldy si spaventava terribilmente ( ci tengo all’aspetto esteriore io, e poi diciamocelo.. eheh.. sono un figo! NdZio  -.- ndNipoti) e ogni volta si rifugiava nelle braccia di Danila, la sua tata preferita, l’unica che in quel dannato orfanotrofio gli cantava per addormentarsi  la canzone di “Gira la Ruota”, il suo programma preferito.

Sospirò pensando a Danila (detta Danilona perché era un po’ sovrappeso) – Quante cose buone che mi preparava da mangiare – pensò lo zio, tristemente.

Nessuno faceva la parmigiana gustosa come la sua – pensò ancora – beh, devo ammettere che neanche Codaliscia la fa male, ma gli esce tutta quanta bruciata!

E poi ripensò a quel giorno che Ortensia aveva mangiato la SUA di parmigiana.

Ortensia l’aveva divorata, l’aveva trangugiata, l’aveva mangiata tutta, ecco! Ed io ero rimasto lì a guardarla imbambolato. Poi aveva tirato fuori una pistola d’acqua e mi aveva bagnato tutto il viso, ed io ero scoppiato a piangere. Danilona l’aveva punita e lei per dispetto ha messo un ragno sul letto di Deucalione il mio amico del cuore, che era allergico ai ragni e così ha preso a starnutire. Io imprecavo purchè arrivasse qualcuno in suo soccorso e nel frattempo mi ha vomitato addosso ( che schifo! NdZio)

Poi controllando per bene ho visto che si era fatto addosso anche un'altra cosa…

Allora io sono andato da mia sorella, ho assunto l’aria da duro, ho spalancato la porta della sua stanza, e mi sono ritrovato faccia a faccia con lei, che schiamazzava come una iena.

Le ho puntato contro il mio legnetto che usavo come bacchetta, con il quale giocavo insieme a Decky quando facevamo i Maghi Oscuri, e lei lo ha piegato in due.

Allora io sono scoppiato di nuovo a piangere e lei tentava di farmi smettere, ma siccome io non smettevo mi ha tirato un forte calcio negli stinchi ed io sono cascato a terra tramortito.

Per fortuna che Decky passava di là e notandomi si è messo a gridare – Un morto vicino camera miaaa!– E c’è in giro chi afferma che io sia il mago più cattivo di tutti i tempi… -pensò sconsolato il Lord.

 

<< Ah, eccoti qua, Tom! >> Ortensia si avvicinava verso il Lord con la solita aria spaventosa, tenendo in mano uno spazzolino fucsia.

<< Mi serve del dentifricio >> continuò.

Lo zio la guardò dalla testa ai piedi, aveva indosso una maglietta a mezze maniche nera e di sotto portava solamente un perizoma di pizzo.

<< Ortensia, per l’amor del cielo! In casa c’è Codaliscia come puoi presentarti in giro così? >> fece lo zio.

Ortensia aggrottò le sopracciglia.

<< “Aqualiscia”? Ma cosa dici? Muoviti a darmi questo dentifricio, sfaticato! >> esclamò.

<< Non ho nessun beneficio! >> rispose il Lord.

<< E con che cosa mi lavo i denti io, eh? Stupido avvoltoio, rispondimi! Come faccio? >> Ortensia afferrò lo zio dal bavero e con tutta la sua forza ( E’ cintura nera di karate! NdNipoti) lo sollevò per aria.

<< Tom dov’è il dentifricio?? >>

<< N-non lo so, Orty… Se..se vuoi vado a cercarlo.. >> fece lo zio, impaurito.

<< Bene nel frattempo beccati questo… >>

SLURP

<< Buahahahah! Come sono cattiva! >> se ne andò, ridendo.

<< Etta.. rty.. ito ovè frigio! Puah! >> sputò lo spazzolino dalla bocca, il Lord, e sistemandosi la veste disse: << Codaliscia, dove ti sei cacc…>>

<< Mi dica, Sire, sono qui >> Codaliscia era vestito da hawaiiano.

Lo zio si portò una mano sulla fronte.

<< Posso sapere perché mai, continui ad indossare quest’orrendo vestiario, Codaliscia? >>

L’animagus sorrise.

<< Ecco, io seguo la moda, Ser. Sua sorella mi sta consigliando un look da urlo, come so dire. Lei che ne pensa? >>

<< Penso che… Uhm? >> lo zio si fermò a riflettere. Aveva detto “sua sorella” per caso?

 << Scusa, Codaliscia, ma non è che stai passando troppo tempo insieme a mia sorella Ortensia, ultimamente? >> chiese.

<< Ma no, Ser, sua sorella è veramente una brava persona. >> affermò Codaliscia.

Lo zio era confuso. Sulla “brava persona” avrebbe cacciato sicuramente il “brava”.

<< Dì un po’, ma tu e Isa non vi vedete più? >>

<< Certo, Signore.Perché me lo chiede? >> domandò il seguace.

<< No, così, credevo… Insomma meglio ,meglio!Tu poi… Bah! Ora fai largo e lasciami passare, stupida ignobile creatura! >> lo zio spintonò il servo che si inchinò leggermente al suo passaggio. << Ah, e già che ci sei, cambiati quell’orrido costume, effeminato che non sei altro! Ma dico, come fa Isa a venir dietro ad un cretino come te? >>

Codaliscia farfugliò un: << Ai suoi ordini, Ser! >> e scappò giù per le scale.

Ortensia è sempre stata una dalla cotta facile.. Non vorrei che … -pensò il Lord allarmato.

Si affacciò dalla ringhiera delle scale e notò una figura rubusta dai lunghi capelli biondi, che rideva e scherzava insieme a..

<< Ortensia, lei è una donna dalle mille risorse >> commentò Lucius, mentre Ortensia era sdraiata sul divanetto dello zio, e divorava biscottini alla rucola (Rucola?!Bleah! NdZio)

<< Oh, Lucius.. Dammi del Tu, ti prego! Ah, e possibilmente “tu” scrivilo con lettera maiuscola, siamo intesi? >> e mandò giù un bicchierino di brandy.

Lo zio sgranò gli occhi.

<< Beh, certo, Ortensia. Io sono un galantuomo, che credi. >> disse Lucius, mandando giù del caffelatte << Ma scusa, come fai a bere questa  roba di prima mattina? >> commentò poi.

Voldy diede un’occhiata all’orologio a pendolo che stava vicino a lui. Erano le 8.30!

Ortensia mandò giù un altro bicchiere.

<< Sai, Lucius, io ho lo stomaco forte. Dovresti provare anche tu a bere, di tanto in tanto! >> propose la donna, riempiendo un bicchierino di brandy e passandolo a Lucius, che guardava la scena con orrore.

<< Beh, ecco.. Diciamo che io non bevo molto. >> Ortensia gli scoccò un’occhiataccia << Ma..Ma se proprio insisti.. >> afferrò il bicchierino, annusò l’odore e poi lo mandò giù.

<< E’..è… è.. molto buon… >> Lucius era sdraiato per terra, completamente privo di sensi.

<< Diamine! Tooom! Il tuo dannato servo è svenuto, fa qualcosa! >> e mandando giù un altro bicchierino aggiunse << che moscio, non tiene neanche un bicchiere di alcol, bah! >>

Voldemort si precipitò in salotto.

<< Ortensia, come ti è venuto in mente di far bere Malfoy?? Lui non regge queste bevande! >> esclamò, puntando il dito contro Lucius.

<< Macchissenefrega! >> commentò la sorella, entrando in bagno e sbattendo la porta alle sue spalle.

Lo zio rimase perplesso.

Lucius si agitava e invocava ad alta voce: << Il brandy no.. ti prego..no! >>

<< Misericordia santissima! Codalisciaaa! Vieni subito qui! >> chiamò lo zio.

Niente.

<< Codaliscia, mentecatto! Vieni subito giù! >>

Tese l’orecchio, ma niente. Si sentiva solo il rumore di un’aspirapolvere, evidentemente l’animagus era su a fare le pulizie.

Ma guarda tu che mi tocca fare per questo rampollo, quando poi alla fine non è neanche il mio servo prediletto! –pensò il Dark Lord, sconsolato.

E poi, rimboccandosi le maniche, si chinò per trascinare Lucius fuori da casa sua.

Ovviamente il gran fusto pesava, perciò il povero Lord ci mise parecchio a farlo uscire dalla porta e gettarlo in piscina. Gettarlo in?? Gettarlo in… Oh, cielo! Le sue nipoti avevano..

<< Nooooo! Ragazze, come vi salta in mente di gettare Lucius in piscina!! >> urlò.

Vale e Mary ridevano a crepapelle.

<< Zio, Lucius,vuole farsi solo un bel bagno! Non può proibirglielo! >> disse Vale.

<< Giusto! Non si può essere tanto meschini! Hihihihi! >> aggiunse Mary. E ripresero a ridere.

Avete usato l’aggettivo che più vi sta bene, nipotine care! – pensò lo zio, a denti stretti.

Ed osservando Lucius completamente sott’acqua, aggiunse – Devo trovare un modo per riprenderlo prima che arrivi…

<< N-narcissa! Quale onore! >> lo zio si precipitò dalla donna, che era appena entrata nel suo giardino.

<< Prego, Lord. Le serve qualcosa? >> chiese Narcissa, confusa per quella sua mancata gentilezza.

<< No. Mi domandavo come mai da queste parti.. >>

<< Per riprendermi mio marito. Suppongo abbia dormito qui tutta la notte e naturalmente si è dimenticato di prendere l’antidolorifico. >> fece Narcissa.

<< Antrimotorifico? Beh… Comunque non l’ha visto nessuno! >> disse lo zio, sudando freddo.

<< Ah no? >>

<< No. >>

Narcissa però, fu distratta da Mary che diceva: << Ahahaha! Guarda i capelli di Lucius sott’acqua! Sembrano quelli delle sirene! >> Ed avvicinandosi alla piscina notò che…

<< Aaaaaaaaaaah! >> urlò << Il mio maritino! Il mio maritino sott’acqua! >>

<< Aaaaaaaaaah! Il mio paparino è morto!!! >> esclamò Draco.

<< Aaaaaaaaaaah! Non dire queste cose, Draco! >> urlò la donna. E poi aggiunse in preda al panico << Cielo, cosa ci fa lì??? >>

Lo zio deglutì.

<< Non preoccuparti, Narcissa.. Lucius è il campione mondiale di apnea! >>

<< Ma quale apnea, Lucius a malapena nuota con la ciambella! >> esclamò Narcissa esasperata, guardando il proprio marito sospeso in acqua.

<< Faccia qualcosa, la prego! >>

<< Oh mio Dio,il mio papinoooo! >> urlava Draco.

Lo zio si confuse.

<< C-codalisciaaaa!!! >> chiamò << Vieni subito qui e porta una maschera! >>

<< Ma cosa dice, Padrone. La maschera del viso l’ha fatta appena due giorni fa. >> disse Codaliscia, arrivando.

<< Grrrr!! Possibile che non capisci mai ciò che ti dico?! >> si dimenò il Lord.

<< Aiutooooo! Mio marito aiutoooo! >> urlava Narcissa.

<< Mio padre… La mia eredità! >> gridava Draco.

Lo zio si decise.

Devo farlo. I miei  poveri timpani sono molto sensibili – e detto questo si tuffò in piscina per salvare il seguace.

 

 

<< Tom? Tom ,svegliati, capra nauseabonda! >> lo schiaffeggiò qualcuno.

Voldemort aprì gli occhi leggermente intontito.

C’erano tutti i suoi seguaci intorno, tra cui Bellatrix, che piangeva a dirotto, invocando: << Oh, santo Salazar! Ti prego fa risvegliare il mio Padroneee! >>

Il Lord facendo una smorfia, alzò lo sguardo.

<< Ortensia? >>

<< Si, Ortensia, cherì. >> disse lei.

<< Ma..Ma cosa ci fai qui? Hai visto quello che tu e le tue figlie avete combinato? >> si alzò di scatto Voldy.

<< Oh, non è niente di grave, fratellino! E non fare quella faccia da pesce lesso. Ah, scusa. Tu lo sei! >> rise Ortensia, insieme a Vale e Mary.

<< Mio Dio, voi tre siete malefiche! >> urlò lo zio.

Ortensia si arrabbiò.

<< Come ti permetti a darci delle malefiche?? >>

<< N-no… Orty, per favore! Non ti arrabbiare… >> la supplicò Voldy, piangente.

<< E chi è la più bella del reame? Dillo, chi è? >> domandò Ortensia.

<< Sei tu! >>

<< Bene, ripeti con me… “Ortensia es la divina, diosa, unica, bonita, popular, exelent y focosa de todo el mondo”. Avanti ripetilo… >>

Lo zio sbarrò gli occhi così 0.0

<< P-potrei prendere appunti? >> balbettò.

<< Nada! >> esclamò contraddittoria la sorella.

<< Urgh… Ma..ma non ricordo tutte quelle sante parole, Orty! >> cercò di giustificarsi lo zio.

<< Ma come sei floscio, Tom! Non capisci un tubo, sei una mezza cartuccia! Ciucciati il calzino, Homer! >>

<< Mi scusi, lady Ortensia, con tutto il rispetto, ma non credo che lei debba parlare in..in quel modo a suo fra-fratello.. >> disse spaventata, Bellatrix.

<< E per quale motivo, eh? Chi sei tu per dirmi questo? Dì il tuo nome! >> tuonò Ortensia, voltandosi verso Bellatrix che si mangiava le unghie con timore. Vale e Mary ridevano, indicando lo zio. Quest’ultimo fece loro segno di star zitte.

<< Uhm…B-bellatrix L-lestrange, signora. >> mormorò la strega.

<< Bellatr…? >> gli occhi di Ortensia si spalancarono più del normale.

<< Bellatrix Lestrange??? Sei tu?! Quella che ha ucciso Sirius Black? >> avvampò Ortensia, euforica.

<< Si, signora >> disse confusa, Bellatrix.

<< Oh, santo piripillo! Io ti ammiro molto sai? Hai liberato la terra da quello zotico di tuo cugino! Cielo, come lo detestavo! Avevamo avuto una storia una volta e siccome… >>

E parlava, parlava.

Il Lord approfittò per sgusciare via.

<< Zio, dove stai andando? >> lo fermò da un braccio,Vale.

<< Mollami, nipote! Mollami! >> esclamò, dimenandosi.

<< Zio, perché ti dimeni? >> chiese Mary.

<< Zitta, nipote! Zitta! >> e detto questo, il mitico Lord, riuscì a scappare di sopra, nella sua amorevole stanza.

Arrivò davanti alla porta, e si fermò si scatto.

<< “Tarallucci MulinoBianco!” >> proclamò.

Ma nessun movimento. La porta stava ferma.

<< “Tarallucci MulinoBianco!” >> ripetè, più forte.

Nulla.

Si arrabbiò e chiamò a gran voce il suo servo.

<< Si, Ser? >> disse quello, arrivando.

<< Codaliscia, puoi spiegarmi il perché quest’assurda porta non si apre al mio dire “Tarallucci Mulinobianco”? Eh? Spiegamelo imbecille! >> esclamò.

Codaliscia sorrise come un ebete.

<< Ma Signore, sicuro di non aver cambiato la parola d’ordine, ultimamente? >>

Lo zio si fermò a riflettere.

Uhm… parolu d’ormine? No, che mi ricordi…

<< No, di sicuro>> disse.

<< Mi dispiace ma non credo di poter fare qualcosa! >> fece Codaliscia.

<< Come non puoi? Stai scherzando?! >> obbiettò il Lord.

<< No, Padrone. Se non ricorda la parola d’ordine non si può fare niente per poter aprire questa porta! >>

Lo zio si arrabbiò.

E’ stata Ortensia!!! E’ stata lei!!! Grrrrr! Sacrilegiooo!  - pensò, imbizzarrito.

Prese Codaliscia dal colletto della giacca ed urlò minaccioso:

<< Trova un metodo per aprirla immediatamente, stupido essere! >>

<< Ma Ser, non so cosa fare! >> si giustificò l’animagus.

<< Non mi interessa, fallo lo stesso!!!! >> piagnucolò lo zio.

 

 

<< …Avete capito ragazzi? Ahahahah! Vi giuro una catastrofe! E poi credevate che io, cioè io, la best of the world, gliela avrei fatta passare liscia? Muahahahahah!!! >> rideva e beveva vodka, Ortensia, con tutti i Mangiamorte accerchiati intorno a lei.

<< Ahahahahah!! >> ridevano a ruota.

<< Io veramente non lo volevo uccidere >> ammise Bellatrix ad un certo punto << Gli ho solo fatto lo sgambetto e lui ha colpito alla testa. Poi per non passare nei guai, gli ho lanciato una maledizione Cruciatus, insomma per rimetterlo in piedi, non volevo se la prendessero per me. Ma mi sono distratta e ho continuato per tanto tempo. Poi mi hanno richiamato e mi sono accorta che… insomma, che non si muoveva! Ed ho sentito quel ragazzo.. come si chiama..Potter >>

<< Bah! >> fecero all’unisono tutti.

<< ..insomma che urlava: “Wuaahah olllaaaa muaahahah obladì obladàààà!!” Così mi sono spaventata e sono fuggita! >> finì la donna.

Ortensia mandò giù un bicchierino di vodka, ed aggiunse:

<< L’importante è che quello sciaquetto sia morto e sepolto! >>

<< Già! >> affermarono tutti, per poi scolarsi i rispettivi bicchierini di vodka.

<< Mamy! >> dissero in coro Vale e Mary.

<< Si, tesori? >> si girò Ortensia.

<< Mamy, volevamo… insomma volevamo fare quella cosa che ti abbiamo accennato ieri… >> disse Vale.

<< Certo, quando volete! Ma prima andate a chiamare quel cretino di vostro zio! Senza di lui non si può iniziare! Gradite? >> disse porgendo loro il bicchiere di alcol.

Le ragazze annuirono vigorosamente e bevvero tutt’ad un sorso.

<< Non saranno un po’ troppo giovani per bere, milady? >> domandò Bellatrix, perplessa.

<< Non preoccuparti! Davo loro questo, al posto del latte, quando erano piccole! >> rispose tranquillamente, la donna.

 

 

<< Allora?? Hai pensato?? >> esclamò lo zio, al seguace.

<< Signore, mi scusi ma non so! >> disse questo.

<< Grrrrr! Cosa vuol dire che non sai? >> si arrabbiò, il Dark Lord.

<< Vuol dire che… un attimo che prendo il vocabolario, Ser… Ecco! Allora, allora… S.. >>

Lo zio guardò la scena confuso.

Codaliscia continuò:

<< ..santuario…sanzione…sapere!!! Dunque.. Sapere: conoscere qualcosa per averlo appreso durante lo studio o l’applicazione.. Oppure: conoscere qualcosa per esperienza diretta..o ancora: essere o venire a conoscenza, essere informato, avere notizia di qualcosa;apprendere… Ma nel suo caso, lei, non sa che vuol dire “non sapere”.. Uhm..Perciò “non sapere” significa: non conoscere qualcosa! Ecco, Ser, ora ha capito? >> chiese sorridente, Codaliscia.

Lo zio era incacchiato.

<< Ma..Ma..Ma brutto pallone gonfiato, come ti permetti a darmi dell’ignorante??? >>

<< Sire, io..credevo.. >>

<> urlò il Lord.

<< Ma Sire, è inutile non so che fare! >> si difese, Codaliscia.

<< Ho detto che non mi interessa! >> gridò quello.

Codaliscia parve riflettere.

<< Che ne dice se facciamo rilasso celebrale? >> disse poi.

<< Ma che..cosa?? Cosa stai…? >>

<< Si. Rilassiamo la mente ed il corpo >> fece Codaliscia, inginocchiandosi per terra, facendo delle piccole flessioni.

<< E quello sarebbe rilassarsi? >> chiese lo zio, che al solo pensiero di dover fare quelle cose, gli facevano male le braccia.

<< Si, Ser! Dai faccia con me… E uno.. e due.. e uno… e due… >> faceva l’animagus.

Lo zio, ormai al culmine delle sopportazioni, lo imitò.

<< E uno.. e due.. e uno.. e due.. >>

 

 

<< Ehi, Lucius! Come ti va, eh? >> domandò Ortensia, al Malfoy Senior, che era sdraiato lungo l’amaca dello zio.

Lucius spalancò gli occhi.

<< C-ci sono le tue figlie, per caso? >> domandò titubante.

<< Perché, che ti hanno fatto? >> disse sedendosi vicino a lui.

<< Beh, non domandarlo a me…Domandalo a lei >> disse indicando una donna bionda, che correva furiosa verso di loro.

<< Mi scusi, milady! >> esclamò Narcissa, rivolta ad Ortensia << alzi le sue chiappe da lì, e porti quel suo culo gigante via da questo giardino! >>

Silenzio.

Rumore di grilli.

Lucius era rimasto sbalordito. Al dire il vero non aveva capito un’ acca di ciò che aveva detto la moglie, ma passiamo avanti…

Ortensia si gonfiò, rossa di rabbia.

<< Grrrrrrr!!! Tu >> indicò << tu, razza di specie antropomorfa con il naso all’insù! Dico tu, come ti permetti?? Bionda ossigenata, come osi rivolgerti a me così? Io sono l’Oscurissima, la sorella di Lord Voldemort in persona! (Solo quando ti conviene dici di essere mia sorella! NdZio) Io sono perfetta, come puoi dire che ho il culo gigante, tu di culi non te ne indendi! Visto che il tuo l’hai lasciato in macchina! Muahahahahah!! >>

Narcissa quasi si offese per il commento afflittole.

<< Io di culo c’è ne ho, anzi c’è ne ho abbastanza! E poi, come osi tu, avvicinarti di nuovo a mio marito? Lui è un uomo di classe! >>

<< Capirai, un uomo con la parrucca bionda è un uomo di classe..Tsk >> ridacchiò Ortensia.

Narcissa si arrabbiò.

In quel momento arrivarono Vale e Draco.

<< Mamy, che succede? >> chiese Vale.

<< Oh, niente. Questa vacca si crede di potermi battere! >> affermò la madre.

Vale si rivolse a Draco.

<< Dracky, ma quella non è la tua mammina? >> domandò.

<< Si, perché? >>

<< Perché tua madre e la mia stanno litigando furiosamente, non vedi? >> disse lei.

Draco inarcò le sopracciglia.

<< No >> disse.

<< Beh, ma se loro litigano e si urlano contro, noi come facciamo a fidanzarci in casa? >> domandò Vale.

Draco ci pensò sù.

<< Non ho capito cosa vuoi dire, scusami. >>

<< Non ha importanza. Secondo te cosa dovremmo fare? >> chiese.

<< Non lo so. >> rispose Draco.

<< Esatto, tesoro! Dobbiamo fermarle! >> esclamò Vale.

<< Ma veramente… >>

<< Avanti avviciniamoci >>

Vale tirò Draco dalla camicia, e tutti e due si piantarono di lato alle rispettive mamme che continuavano a discutere.

<< Così ti credi meglio di me? Dell’amata Ortensia Riddle? Ti sbagli, cara, io sono più bella e non ho certi fianchi da poterli usare come appendi abiti >> fece Ortensia.

<< Si, mamma vai! Sei grande! >> urlò Vale, guadagnandosi un’occhiataccia da Draco.

<< Ah si? Non parliamo allora della tue cosce sembrano due armadi! >> si difese Narcissa.

<< Mamma falle vedere chi sei! >> fece il tifo Draco, guadagnandosi un’occhiataccia da Vale.

<< I tuoi capelli, vorrai dire! Dimmi, usi acqua ossigenata o la pipì di Lucius? >> sghignazzò Ortensia.

<< Mamma stendila! >> urlò Vale.

Narcissa s’indignò. La pipì di Lucius faceva schifo!

<< Sei maleducata e volgare come Kiara The Cantant’s! >>

<< Mammina dalle il colpo di grazia! >> gridò Draco.

<< Sei sudicia e brutta come Kiara The Cantant’s! >> si difese Ortensia.

<< Mamma the best! >> urlò Vale.

Narcissa si fece livida dalla rabbia.

<< Nessuno mi dice che sono brutta! >>

<< E nessuno dice a me che sono volgare! >>

Ortensia e Narcissa si presero dai capelli.

<< Hai sentito? >> fece Draco << nessuno dice a mia madre che è brutta! >>

<< E nessuno dice alla mia che è volgare! >> esclamò Vale.

<< Quanto chiasso, quando poi io non ho nemmeno capito il perché! >> commentò Lucius, sdraiato beatamente sull’amaca del Lord.

 

 

 

<< Uno e due… Uno e due.. Uno e……….dueee >> dicevano stancamente Voldemort e Codaliscia.

Finchè, stanchissimi, non si alzarono ansimando.

<< Co…Codalisc… Non… Non… C’è la facc… più! >> disse lo zio, col fiatone.

<< A..a chi lo…lo dic.. Ser! >> rispose di rimando lui.

Poi lo zio si appoggiò, esausto, sulla porta, mentre Codaliscia si teneva dalla ringhiera delle scale.

<< Anf.. Anf…Anf.. >> ansimavano i due.

Beh, dopo 35.200 flessioni, sarei stanca anch’io!

<< Ser.. Ora che ricordo.. Sono stato io a cambiare la parola d’ordine. >> fece ad un tratto, Codaliscia.

Voldy balzò sull’attenti.

<< Eh???! >>

<< Si, Ser. So qual è la parola d’ordine. La parola d’ordine è “Isa”! >> disse Codaliscia.

Lo zio fece solo in tempo a dire: << Ma… >>, e a sentire il suo servo urlare: << Si sposti! >> che si ritrovò in terra.

Nella testa dello zio giravano tanti piccoli Codaliscia che correvano, dicendo << Ser! Ser! Ser!>>

Codaliscia si abbassò.

<< Io gliel’avevo detto di spostarsi, Padrone! >>

<< Grrrrrrr!!!! >> si sfogò il Lord, pronto ad azzannare il seguace.

Ma qualcuno lo trattenne.

<< Zio, zio, zio, zio, zio! >>

Si girò, e vide una ragazza bionda che saliva le scale e avanzava verso di loro.

<< Cosa c’è, Mary? Non vedi che ho da fare? >> esclamò lo zio, con un ascia a mezz’aria, pronto a colpire Codaliscia.

<< Si, ma mi servi, zio! >> disse Mary.

<< Ti servo? C’è tua madre di là, va da lei >> disse, concentrandosi sull’animagus.

<< No, no! Perché la mamma ha detto esplicitamente di portarti di sotto! >>

<< Ah si? E come ha detto? >> fece lo zio, curioso.

Ortensia che chiede di me! Sto sognando? –pensò.

<< Ha detto: “Andate a chiamare quel cretino di vostro zio” >> disse sorridendo, Mary.

Troppo bello…. –pensò sconsolato, Voldemort.

<< E cosa vuole, Ortensia, da me? >>

<< Vuole che tu assista al nostro fidanzamento in casa. >> esclamò la nipote.

<< Cosa??Ho sentito bene? >> saltò all’impiedi.

<< Si, ziaccio >> fece la ragazza.

<< Ma..Ma… Tra chi? Quale fidarramento en casa? >> chiese.

<< Tra me e Barty Crouch jr e Vale e Draco Malfoy! >> disse sognante, Mary.

<< Oh, santaccì! Cosa mi tocca sentire! >> si dimenò lo zio << Codaliscia! È tutta colpa tua! >>

<<< Mia? E perché mai, Sire? >> si difese quello.

<< Perché sei stato tu che riempivi la testa alle mie nipoti, con storie assurde dell’accoppiamento del gallo e la gallina! Avranno voluto provare, no? >>

Mary ridacchiò.

<< Ma, Ser… >>

<< Niente “ma”, Codaliscia! Finirà che farai le valigie ed andrai a dormire a casa di Isa, un giorno! >> esclamò il Lord.

<< Zio, comunque io avrei fretta >> aggiunse Mary << e poi ti devi vestire, non puoi farti vedere dal padre di Barty in questo modo! >>

<< Il padre di Barty? Ma non era un osso? >> chiese confuso lo zio.

<< Si, ma per l’evenienza, Barty, lo ritrasformerà in umano. Non è fantastico? >>

E prima che lo zio potesse pensare: << Si, un amore >>, i suoi vestiti tramutarono in un orrido smoking.

Naturalmente, firmato chi? Johnatan.

<< Ma che cosa hai fatto alla mia magnifica veste? >> urlò.

<< Te lo spiegherò più tardi. Adesso andiamo >>

E afferrandolo da un braccio,la nipote, lo trascinò giù per le scale.

 

 

<< Mollami i capelli! >> urlava Narcissa.

<< No, bellezza, te lo scordi! >> gridava Ortensia.

Le due donne erano praticamente sdraiate per terra, una con i capelli dell’altra stretti tra le mani, che tiravano e tiravano.

Lo zio arrivò.

<< Ma che succede qui? >>

<< Mia sorella e sua sorella si picchiano! Non è forse una coincidenza, Padrone? >> disse Bellatrix, con occhi sognanti.

Lo zio fece una smorfia di disgusto.

<< Lucius che cosa stanno facendo? >> domandò al suo servo seduto sulla sua amaca.

<< Loro non so, noi stiamo mangiando pop-corn! Ne vuole? >>

Lo zio annuì e con entusiasmo si sedette vicino Lucius ad osservare la scena.

Che bello vedere Ortensia picchiare qualcun altro all’infuori di me –pensò compiaciuto.

<< Hahahahahahahum! Onos ert a onu rep aut alleros! Al ydelim ah

al onam etnasep!!! Hahahahaha emoc im otrevid! Sssssssssssss >> esultò di giubilo, Nagini.

Proprio in quel momento, ma naturalmente nessuno se ne accorse, (Ehy! NdBarty) entrò dal cancellò Barty Crouch jr, con suo “padre” in mano.

Il ragazzo era vestito con solo un papillon attaccato al collo, dei mocassini eleganti ai piedi ed era coperto da un enorme cartellone bianco.

<< Come può dire una cosa del genere! E’ riluttante! >> urlava ancora, Narcissa.

<< Oh-oh! La nostra cara Narcissa, non vede un uomo nudo da 16 anni ormai! …Tieni,Tom… Tieni questo >> disse Ortensia, porgendo al Lord, un filo trasparente.

<< E che dovrei fare? >> chiese lui.

<< Tirarlo >>

<< Sicura? >> chiese.

<< Muoviti!! >> esclamò lei.

<< Urgh… Si >>

Voldy tirò. Il cartellone di Barty volò via ed il ragazzo rimase completamente nudo, eccezione fatta ovviamente per il papillon e le scarpe, davanti a Narcissa e tutti gli altri.

Ortensia rideva.

<< Ahahahahah! Vedi, Narcissa? Una volta tanto, mio fratello, è servito a qualcosa! >>

Il Lord gettò subito il filo per terra, fischiettando come se niente fosse.

<< Oh, God… >> fece Narcissa, scandalizzata.

<< Ricorda! Io vinco sempre! Muahahahaha! >> e poi guardando gli altri aggiunse: << Ridete con me, voi! >>

<< Muahahahahahah! >> fecero tutti.

Mary corse a coprire Barty, che borbottava indignato.

<< Ed adesso, possiamo anche cominciare, ragazze! >> disse rivolta alle figlie, la donna.

Vale e Draco, voltarono la testa dall’altro lato, senza parlarsi.

<< Scusami, Orty..Ehm…Ma questo fidarramento en casa, ci deve essere per forza? >> domandò lo zio.

<< Certo. Se le mie figlie desiderano così, così deve essere >>

<< Ma… >>

<< Ma?? >>

<< Insomma, Orty… Mi chiedevo se… >> farfugliò lo zio.

<< Ti chiedevi se? Parla, orrenda creatura! >> esclamò Ortensia.

<< Ecco, se per caso.. Avresti invitato anche il padre delle ragazz.. >>

SBANG!

Ortensia colpì il Lord in testa, con una padella.

 

 

Continua…

 

Spazio Autrice:

 

Ciao ragazze! Volevo avvertirvi che questo capitolo verrà diviso in due parti. Nel prossimo ci sarà una sorpresa emozionante…..! (se se ndTutti)

Ho deciso di mettere un immagine ad inizio capitolo, sempre se il computer la visualizza… Sennò, pazienza…

Adesso passiamo ai ringraziamenti:

Tecla_Leben: visto? Un capitolo per loro due… e non sai cosa ho in mente per la 2 parte..hihihi! E’ vero stavo pensando che Nagini potrebbe fare coppia col Basilisco…Uhm… vabbò…Cmq te ne prego, non avadakedavrizzarmi, ho una fic da portare avanti Io!!! Scherzo… un bacione, ciao!

 

isina4everyoung: ciao darling! Hai visto? Sei citata anche tu nella fic.. Spero non ti dispiaccia, ma tra Nagi e Coda le cose non andavano bene.. Coda ha scelto te! E poi Nagi è così orgogliosa.. Chi le capiterà?? Forse il Basi… Boh! Un bacione, ciauuu! ( ti saluta Coda, con un enorme abbraccio..attenta che morirai soffocata dalla sua ciccia xD)

 

Ringrazio come sempre tutti..

Beh, fatevi sentire chi l’ha messa tra i preferiti…Pure per sapere una vostra opinione..

Se non aggiorno prima di Natale, vi faccio i miei più sinceri AUGURI!

Ps. Se visualizza la foto, allora la donna che ride è Ortensia, poi c’è il Lord, e in basso ci sono le nipoti.. La prima a sinistra è Mary e la seconda è Vale.

 

Bye….Rose

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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