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Autore: FoxFire    14/04/2015    3 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Like a Child


Nichi's Pov.

Trovare Niall e Fede in gelateria mi stupì un po'. Insomma: me lo sarei aspettata dal biondo, ma Fede non ci sarebbe andata nemmeno d'estate. Sono felice però, credo che possa nascere una bella amicizia tra i due. Gioverebbe a tutti: lei almeno si sarebbe distratta dato che ultimamente era molto stressata; io sapevo che era per i suoi sentimenti, ma lei non voleva ammetterlo né a me né a sé stessa.
<< Non sei venuta l’altro giorno a casa mia >> parlò attirando la mia attenzione, sapevo che me lo avrebbe chiesto prima o poi
<< Scusa Niall, sono mortificata. Dovevo risolvere un problema che si era creato con i miei amici e ne abbiamo parlato quella sera; abbiamo deciso poi di passare la serata tra noi con i telefoni spenti per goderci il momento. Mi spiace non essere riuscita ad avvertirti >> mi giustificai, ma ero convinta che stare coi miei amici in quel momento era più importante, infatti eravamo riusciti a risolvere il problema che avevamo affrontato alla festa di Halloween
<< Non ti preoccupare, sapevo che avresti avuto le tue ragioni >> rispose lui, ed io stoppai la conversazione.
<< Che hai? Ti vedo pensierosa >> mi chiese guardandomi dopo qualche minuto di silenzio tombale, decisi di dirgli a verità
<< Niente, pensavo a te e a Fede... vedo che hai una bella sintonia con lei, parlate spesso assieme >> lui mi guardò cercando di capire cosa mi passasse per la testa
<< Sì, è simpatica… mi piace confrontarmi con lei >> le sue guance si sfumarono leggermente di rosso
<< Ho notato >>
<< Sei gelosa? >> lo fissai ridendo per quello che stava pensando. Non sarei mai stata gelosa di Fede, è la mia migliore amica.
<< Assolutamente no, a dire il vero sono felice. Non sono mica te che sei geloso di Harry >>
<< Felice? >> il suo sguardo si fece dubbioso, il viso era rivolto verso le nuvole che oscuravano il sole lasciando passare solo qualche filo di luce. Non osava guardarmi in faccia.
<< Sì, voglio dire, credo che in questo momento abbia bisogno di qualcuno con cui potersi sfogare. Certo, io sono la sua migliore amica, ma parlare con me e parlare con un maschio è differente. E Gio... Beh non è la stessa cosa, lui non può capire come ragionano gli altri maschi su questo tipo di argomenti. Sono sicura che starebbe zitto e le darebbe ragione. Quindi sono contenta che abbia trovato qualcuno con cui poter parlare, vi vedrei bene come migliori amici >> confessai cercando di fargli capire il mio punto di vista
<< Beh, in effetti la vedo stressata negli ultimi giorni. Gliel'ho detto che non sono d'accordo con la scelta che ha fatto, e pure lei non lo è, solo che non lo riesce ancora a capirlo >>
<< È esattamente quello che le ho detto, ma alla fine non possiamo accusarla di una scelta che spetta solo a lei >>
<< Anche questo è vero >> confermò con un sorriso.
Ci fu nuovamente qualche minuto di silenzio. Mi soffermai a guardare l'atmosfera di Londra: la nebbia che rendeva il paesaggio biancastro, le nuvole che promettevano l'arrivo di una nevicata e l'aria fredda che faceva arrossare le guance. Infondo mancava meno di un mese a Natale.
<< Non vedo l'ora che inizino le vacanze >> dissi per avviare un discorso più leggero.
<< Sì infatti. Quando partite voi? >> 
<< Io probabilmente mi fermerò qui: mia sorella è via, non saprei da chi stare. E mi scoccerebbe stare da Fede o dagli altri per due settimane intere. Anche gli altri probabilmente si fermeranno >>
<< E... non puoi stare da tua mamma? >> chiese con voce leggera come se avesse paura di parlare
<< Sono andata a vivere con mia sorella e il suo ragazzo, non mi va di stare a casa di mia mamma seppur con lei ho un bellissimo rapporto, ma è una storia lunga >> si limitò ad annuire, sapeva che non mi andava di parlarne ed ero grata del fatto che sapeva trovare un limite al momento giusto
<< Inoltre Chiara sta passando un brutto periodo: ha sempre la testa altrove e l'ho vista piangere più volte. Forse non dovrei dirtelo, però è triste per il rapporto che si è creato ora tra lei e Louis… Tu ne sai qualcosa? >> continuai
<< No, è un po' che non parlo con i ragazzi di questi argomenti >>
<< Conosco Chiara e credo che prima o poi esploderà ed andrà a parlarci; comunque sia per ora a scuola è un disastro. Dovrà fare i corsi di recupero vacanzieri. Ed ora che ci penso pure io dovrei farli per matematica se non la tiro su; pensa che Gio li avrà di motoria molto probabilmente >>
<< Non ci credo >> scoppiò in una risata tanto contagiosa da coinvolgermi
<< E voi quando partite invece? >> chiesi curiosa
<< Zayn tra una settimana, io e gli altri restiamo >>
<< Come mai? Non vedevi l'ora di tornare in Irlanda se non sbaglio >> in quel momento cercai di nascondere la felicità nel sapere che sarebbe rimasto.
<< I miei genitori vanno da mio zio George perché non sta molto bene… Non mi piace molto l'idea di passare due settimane in ospedale. E poi pure io dovrei avere i corsi di matematica e Louis anche. Harry ha semplicemente detto che vuole restare qui almeno ci fa compagnia perché a casa si annoierebbe e credo che Giuly abbia già detto a Liam che anche lei si sarebbe fermata ed il ragazzo ha deciso di fermarsi per lei, o almeno suppongo >>
<< Sarebbe una bella idea passare il Natale tutti quanti assieme >>
<< Vuoi scherzare?! Gli altri poi cosa mangiano se ci siamo noi due a divorare tutto? >> rispose allora girandosi verso di me
<< Molto semplicemente… si inculano >> lui scoppiò a ridere ancora più forte fermandosi dal camminare e piegandosi in due.
<< Cosa c'è da ridere così tanto? >> chiesi guardandolo contorcersi e non capendo, allora si alzò con le guance ancora rosse e gli occhi lucidi.
<< Il modo in cui l'hai detto, come se fosse una cosa scontata >>
<< Ma io credevo che fosse veramente scontata >> dissi arrossendo
<< Hai ragione, hai ragione. Però è una bella idea >> concordò guardandomi negli occhi ed io mi sciolsi.
<< Ovvio, ma ti immagini? In nove seduti attorno al tavolo per cercare di capire come si taglia un tacchino, noi due che ci ustioneremo la lingua perché mangeremo le cose anche se saranno bollenti, all'arrivo dei regali dovrò per forza mettere qualcuno in imbarazzo con un regalo idiota. È da fare! >>
<< Ci sto, e voglio aggiungermi per la cosa del regalo idiota. Dai, sappiamo già i bersagli, io lo faccio a Fede e tu ad Harry >>
<< Con tutto il rispetto, Niall, credo che Fede capisca che l'idea di farle un regalo sconcio sia mia, nessuno se lo aspetterebbe da te... E poi io ad Harry? Mi ammazza >>
<< Ma dai così sarà più divertente >> mi disse spingendomi quando dissi che nessuno penserebbe a lui come una persona da fare regali sconci. 
<< Va bene, andremo insieme a comprarli almeno io ti aiuto per il tuo e tu per il mio >> mi allungò la mano ed io la strinsi
<< Perfetto. E tu invece? Che regalo vuoi? >>
<< Io non voglio nessun regalo >> risposi sincera
<< Dite tutte così, se me lo dicessi eviterei di comprarti qualcosa che magari poi non ti piacerà >> disse con grande semplicità.
<< No davvero, non mi serve niente. E poi a me non piacciono i regali >>
<< A tutti piacciono i regali, ma va bene se non vuoi dirmelo mi arrangerò da solo >> 
<< Non c'è n'è bisogno. Non mi piacciono davvero, anzi è una cosa che odio. Tu piuttosto cosa vorresti? >> chiesi per cercare di togliere la conversazione da me
<< Non iniziare adesso, non provare nemmeno a farmi un regalo >>
<< Tanto te l'ho già preso, era per vedere se ci avevo azzeccato >>
<< Ma tu le vuoi prendere, cosa ti salta in mente? >> mi spinse giocando ed io gli diedi una botta sulla spalla.
<< Pure tu vuoi farmelo quindi non rompere >>
<< E questo tono? Non con me eh >> il suo volto prese una finta espressione seria
<< Prova a prendermi se ci riesci >>
<< Non vorrai sul serio correre con questo freddo >>
<< Nah, ci rinuncio, se proprio devo mi farò sottomettere ma di correre non ne ho voglia >> risposi dopo aver guardato un gruppo di ragazzi avvicinarsi, sarebbe stato imbarazzante mettermi a correre davanti a tutti
<< Detta così sembra un’altra cosa però >> rispose facendo uno sguardo malizioso. Io feci una faccia sconvolta ma divertita allo stesso tempo
<< Credevo che il perverso fosse Harry, cosa mi combini? >>
<< Sono pur sempre un maschio >> rispose arrossendo ed alzando le spalle.
<< Questo non lo metto in dubbio >> finii sorridendogli. Eravamo arrivati a casa ormai.
<< La situazione si è calmata tra i ragazzi? >> feci cenno con la testa alla loro casa
<< Non proprio, ancora non si parlano. Odio tutto ciò perché non siamo più gli stessi di prima, nemmeno noi altri parliamo. Saranno una decina di giorni che non faccio un discorso con Louis o Liam, è veramente ridicolo non si riesce proprio a respirare >>
<< Vuoi stare da me per il momento? Gli altri sono fuori, ci ordiniamo una pizza per merenda se vuoi, credo che tanto le pizzerie siano aperte anche se sono le 16.00 >>
<< Non posso dire di no alla pizza >> rispose subito dopo aver dato un’occhiata veloce al suo appartamento.
<< Concordo >>
<< Finirai per farmi ingrassare “Nic” >>
<< Ma non dire boiate, e da quando mi chiami Nic? >> risi andando verso la casa e prendendo le chiavi
<< Ho sentito Fede oggi, è carino come soprannome >>
<< Già, ma ormai sono tarchiata Nichi, solo Fede lo usa ancora a volte >>
<< Da oggi allora ci sarò pure io >> continuò ostinato.
<< A me non piace >>
<< A me sì >>
<< Come vuoi >> cedetti roteando gli occhi al cielo
<< Come vuoi la pizza? >> chiesi a questo punto
<< Prendo quella che prendi tu >> si sedette sul divano incrociando le braccia dietro la testa.
<< Sembra di essere tornati all'asilo Horan >>
<< È bello essere bambini, niente problemi, pochi pensieri e ore passate a giocare con l'Xbox o la Playstation >> chiuse gli occhi ed io mi persi a guardare i muscoli sulle sue braccia flettersi.
<< In effetti… >> andai ad ordinare le pizze e tornai in salotto.
<< Così ti piace l'Xbox eh? >> mi sedetti accanto a lui
<< A qualunque maschio piacciono certe cose Nichi >>
<< Avevi anche la Nintendo DS? In Italia era super gettonata >>
<< Certo, vivevo di quel coso io >> così mi venne un’idea
<< Scommetti che ti batto a Pokemon? >> lo istigai
<< È praticamente impossibile che una ragazza giochi a Pokemon >>
<< Scegli, Rubino Smeraldo o Zaffiro? >> proposi avvicinandomi al mobile per prendere dal cassetto il mio Nintendo e quello di Giuly, lo portavamo sempre con noi
<< Se proprio ci tieni Rubino, perché? >>
<< Tieni il DS di Giuly, la Lega è già stata vinta ed in questo modo possiamo connetterci e sfidarci >>
<< È uno scherzo >> affermò guardandomi cercando di capire l’inganno
<< Non volevi tornare bambino? >>
<< Forse non ti è chiaro che non mi batterai nemmeno tra dieci anni, ero così fissato che passavo pomeriggi interi sotto le urla di mia mamma che doveva togliermelo a forza >>
<< E allora di cosa hai paura? >> alla mia provocazione mi strappò il Nintendo dalle mani.
Passammo una buona mezz'oretta a fare gli idioti, se la cavava abbastanza però: infatti eravamo ad un punteggio pari.
<< Hai solo una mossa per sconfiggermi e il tuo Pokemon è paralizzato, te l'ho detto che non mi avresti battuto >>
<< Solo perché non ho ancora messo in campo la mia arma vincente, volevo tenerla per il gran finale e dato che tu hai finito i colpi possibili ora ti distruggerò >>
<< Non vedi? Non riesci con una sola mossa >> le sue affermazioni convinte mi facevano abbastanza ridere, povero illuso
<< Vallo dire al mio Exploud di liv. 152 >>
<< È impossibile avere un Pokemon a quei livelli, il massimo è 100 lo sanno tutti >>
<< Non se scarichi dei trucchi su una scheda a parte e la colleghi con il cavo mettendo alcuni codici dell'action replay... Mmmh, vediamo, ti anniento con il fulmine o faccio un bel terremoto? Vada per il terremoto dai >> la musica di fine incontro suonò e naturalmente ero la vincitrice come ad ogni partita contro chiunque.
<< Ma porco cane c'è qualcosa che tu non sappia fare? >> domandò appoggiando la testa allo schienale.
<< Batterti in una gara di pizza, a proposito credo che sia arrivata ho sentito la moto >> grazie al mio intuito andai a pagare il fattorino e tornai di là con lui
<< I soldi Nichi >>
<< Non se ne parla nemmeno, mettili via >> prese le scatole dalle mie braccia e le poggiò sul tavolino.
<< Certo certo... Ma gli altri? >>
<< Tornano per le 18.30 >> iniziai a mangiare
<< Sai giocare ad altri videogiochi? >>
<< Quante cose non sai di me Niall… io sono una gamer, una mezza otaku e una cosplayer. Quando vuoi giochiamo a qualcosa ti va? >>
<< Non ci posso credere, ma te quante passioni hai? Come fai a seguirle tutte? >>
<< Non sono tutte… comunque non c’è un modo, quando mi va di fare una cosa la faccio e la metto prima di fare altro >>
<< Fai bene! Comunque, cambiando argomento, questa sera ci andate in discoteca? >>
<< C'è una serata? >> sinceramente, dopo il ballo non mi ero minimamente interessata agli eventi di quel periodo. Con tutto quello che era successo, le feste erano l’ultimo dei miei pensieri
<< Sì, la fanno nella solita discoteca in occasione delle vacanze che si stanno avvicinando >>
<< Potrei proporlo agli altri… Ma voi andate? >> sapevo già la risposta, ma senza Niall non so se sarei andata
<< Mmmh… Teoricamente sì, ma non più come gruppo. Harry ogni volta che ha la minima occasione di uscire la sfrutta pur di non stare in quel contesto così soffocante, infatti andrà con l’altro suo gruppo della scuola. Zayn e Liam ho origliato che vanno, quindi lo avranno sicuramente chiesto a Fede e Giuly. Probabilmente farò compagnia a Louis o gli tocca andare da solo, sai che io sono neutro in questa situazione >>
<< Capisco, allora ne parlerò con gli altri, non credo ci saranno problemi quindi molto probabilmente verremo con voi >>.
Lui annuì infilandosi un’altra fetta di pizza in bocca e tirando leggermente il formaggio che era rimasto attaccato. Presi un fazzoletto pulendo il pomodoro dalla sua guancia, lui subito arrossì ed anche io di conseguenza.
<< D'accordo... mettiamo un film? >> chiese cercando di smorzare la tensione.
<< Tutto ma non horror, non li riesco a vedere >>
<< Sono solo film Nichi, ci sono qui io poi >>
<< Un giorno ne vedrò uno prometto, ma adesso proprio no >>
<< Mettiamo “Come ti spaccio la famiglia”? Ci tiriamo su di morale >>
<< Ci sta >> mi alzai per prendere il telecomando ed aprire Netflix.
<< Come mai hai così paura degli horror? >> adoravo il fatto che mi faceva sempre un sacco di domande, come se gli interessasse della mia vita.
<< Storia lunga e abbastanza ridicola, quando guarderò un horror te lo dirò e ti farò sentire in colpa per avermelo fatto guardare >>
<< Molto simpatica >> mi buttai sul divano accanto a lui, molto più vicino di quanto ero prima, ma lui non sembrò accorgersene.
<< Modestamente >> iniziammo a guardare il film.
Le sue risate erano qualcosa di dolcissimo, con le guance tutte arrossate sembrava un bambolotto e veniva voglia di stritolarle. Da lì decisi che avremmo visto più spesso dei film comici insieme. Passammo circa metà del film a conversare, ma non potevamo farne a meno. Lui era così bello e così speciale, stare accanto a lui era paragonabile a sentirsi in paradiso. Ero davvero presa da lui, non facevo altro che pensarlo e ammirarlo. Niall, accorgendosi che lo stavo fissando da 10 minuti, iniziò a prendermi in giro:
<< Vuoi una foto? >>
<< No grazie, diventerei ceca guardandoti >>
<< Lo so, lo sanno tutti che si diventa cechi masturbandosi troppo >>
<< Ma vai a cagare, al massimo è il contrario >>
<< Può essere sai? >>
<< Sicuro Niall >>
<< Guarda che è un complimento >>
<< Non ne voglio sapere niente, grazie! >>
<< Dai sto scherzando, ma… vieni qua, no? >>
<< Qua dove? Sono accanto a te… >> non rispose facendo una smorfia e fissando il film, mi misi di conseguenza a fare lo stesso
<< Lo fai apposta? >>
<< No Niall, non ho capito davvero >>
<< Guarda te, doveva piacermi una rincoglionita! >> disse ridendo mettendomi un braccio intorno alle spalle e spingendomi addosso a lui, ero praticamente sdraiata sulle sue gambe
<< DA CHE PULPITO! >> gli urlai tirandogli una sberla in testa
<< Con te non si può mai scherzare >> rispose tornando serio e prendendo ad accarezzarmi i capelli e le guance, stavo letteralmente impazzendo ed ero sicura di potermi addormentare sotto il suo tocco così delicato
<< Poverino anche te, per tua informazione io sono la ragazza più simpatica del mondo >>
<< Secondo Mister Ironia? >>
<< No, ho una medaglia con questo titolo, me l’hanno regalata i bambini che tenevo al centro ricreativo estivo. Sai, ero la loro animatrice preferita >>
<< Quanto li hai pagati? >>
<< Vai a cagare >> risposi fissandolo male
<< Dopo piccola, ora non mi scappa >> sorrisi inconsciamente per il soprannome
<< Buon per te >> risposi tirandomi su per dargli un abbraccio affettuoso. Lo strinsi a me con forza, ma sentii le sue mani prendermi il viso e girarlo nella sua direzione. Ci fissammo intensamente per qualche secondo, senza respiri, senza parole, senza tutto il resto. In quel momento eravamo solo io e lui. Solo noi. Quelli che in realtà erano pochi secondi, davano l’impressione di essere attimi interminabili, sembrava che il tempo si fosse fermato perennemente perdendosi nel nostro sguardo. Nessuno osava parlare, nessuno osava spostarsi. E fu in quel momento che realizzai davvero quanto il mio sentimento fosse diventato forte e troppo incontenibile. Era così: Niall era il mio pensiero felice. Ma per avere il pieno valore della felicità, serviva qualcuno con cui condividerla. Per me era lui, ma io lo ero per Niall? Era la mia paura più grande. Forse era troppo presto, forse non ne avevamo parlato abbastanza. Ed io non ero così stupida da rischiare e mandare tutto a puttane. Sorrisi a Niall interrompendo per la prima volta il nostro contatto visivo. Ma subito dopo mi costrinsi a rialzare gli occhi incredula:
 
<< Pay attention, I hope that you listen
'Cause I let my guard down
Right now I'm completely defenceless…
For your eyes only, I'll show you my heart
For when you're lonely and forget who you are
I'm missing half of me when we're apart
Now you know me, for your eyes only.

For your eyes only >>.
 

Giuly's Pov.
 
Eravamo tutti in casa buttati sul divano mangiando patatine e guardando la televisione. Nessuno quella sera aveva voglia di cucinare quindi avevamo deciso all’unanimità di cenare con quello che viene comunemente chiamato junk food. Ero seduta sulla poltrona laterale: Nichi, Chiara e Gio erano sul divano e stavano litigando per l’ultima patatina. Fede invece era nell’altra poltrona totalmente indifferente alla situazione, stava infatti messaggiando al telefono. Io e gli altri avevamo intuito che ancora non le era passata l’ansia per tutta la situazione creata, ma avevamo capito che era meglio lasciarla sola così avrebbe trovato il modo di superarlo. Mi alzai ed andai in cucina per prendere un altro pacco di patatine e lo lanciai agli altri. Loro smisero di litigare per un attimo guardandomi e scoppiando a ridere; approfittando della situazione Fede da dietro rubò l’ultima patatina. Loro la guardarono furibondi e lei alzò le spalle:
<< È questione di principio, quella era la mia patatina >> urlò Nichi.
Tutti scoppiammo a ridere e lei prese una grande manciata del nuovo pacchetto infilandoselo in bocca. Fede si abbassò dandole un bacio sulla guancia e lei la guardò male. A quel punto qualcuno suonò alla porta e tutti ci girammo: non aspettavamo nessuna visita ed eravamo molto curiosi; Gio si alzò e andò ad aprire. Era Greta. Aveva i cappelli lunghi scompigliati e gli occhi rossi, tutti le andammo vicino preoccupati:
<< Cosa è successo? >> chiese Chiara mettendole una mano sulla spalla
<< Scusate se vi sto disturbando >> rispose lei con tutte le guance rosse
<< Ma non dirlo nemmeno per scherzo, vieni >> la rassicurò Gio facendole segno di sedersi.
Tutti la guardammo per capire cosa fosse successo, era leggermente imbarazzante:
<< Non fissatemi così… ho lasciato Logan >>.
Ci fu uno strano silenzio nella stanza, tutti sapevamo che sarebbe successo prima o poi, ma io speravo che questo momento sarebbe stato il più lontano possibile. Lui non lo conoscevo molto, ma mi stava simpatico e sembrava un bravo ragazzo.
<< Ti vuoi unire alla nostra serata? Mangiamo schifezze davanti alla televisione >> le propose allora Nichi. Lei sorrise annuendo. Tornammo tutti alle nostre posizioni, quando però il campanello suonò di nuovo. Fede si avviò per aprire dato che era l’unica che ancora non si era seduta, così si girò di scatto tornando verso la porta sbuffando:
<< Perché la gente deve perennemente rompere le palle? >> urlò lei per farsi sentire da fuori la porta.
<< Se disturbo passo dopo >> disse un ragazzo dagli occhi azzurri poco più alto di lei: era Jack Johnson.
<< Ciao Jack, no lasciala stare è stanca perché ha dovuto camminare dal divano alla porta poveretta >> si intromise Nichi ridendo, lei era l’unica a conoscerlo meglio, ci aveva raccontato di frequentare il corso di Hip Hop con lui ed il suo omonimo e si erano rivelati molto simpatici. Fede la guardò e le fece la linguaccia, scoppiammo tutti a ridere.
<< Sono passato per portarti il CD di danza >> disse con le guance piuttosto arrossate per l’attenzione di tutta questa gente rivolta verso di lui. Poi ci guardò con un sopracciglio alzato:
<< Perché siete vestiti così? Non venite sta sera? >> chiese probabilmente vedendo i nostri look casalinghi
<< Dove? >> domandò Chiara alzandosi dal divano.
Non avevo voglia di uscire quella sera, sembrava che gli inglesi non aspettassero altro che un modo per andare in qualche discoteca ed a me che non piacevamo mi sembrava una grande perdita di tempo
<< C’è una serata particolare alla discoteca sulla spiaggia perché si stanno avvicinando le vacanze >>
<< È vero, me lo aveva chiesto Niall prima, ma mi sono dimenticata di dirvelo >> confermò Nichi. Noi ci guardammo per un attimo.
<< Io devo andare, comunque al massimo ci vediamo sta sera >> continuò dando un bacio alla bionda sulla guancia dato che conosceva solo lei ed uscì velocemente, mi stava simpatico quel ragazzo un po’ impacciato e timido, mi rivedevo in lui. Appena richiuse la porta esplose la conversazione nella stanza. Gio e Fede (seppur lei sapesse che Zayn sarebbe andato) non volevano uscire, io dal canto mio ero già d’accordo con Liam e sarei andata, anche Nichi e Chiara insistevano ad andare:
<< Per piacere ho già detto a Niall che ve lo avrei proposto, non fate gli stronzi >> implorò la mia amica con le mani a preghiera; se si fissa su una cosa non puoi farle cambiare idea nemmeno a prenderla a sprangate sui denti
<< Decide Greta visto che è nostra ospite >> consigliò Gio e tutti noi fissammo trepidanti la ragazza davanti a noi. Lei alzò la testa, sorrise leggermente e si mise in piedi.
<< Usciamo, non voglio stare a casa a pensare a quanto sono stata stronza con Logan… quindi distraiamoci >> Fede si buttò con l’aria sconfitta sul divano allargando le braccia. Nichi scoppiò a ridere e si buttò accanto a lei facendole il solletico.
<< Okok, ma a casa prima di mezzanotte, domani si va a scuola >> disse la mora puntando il dito verso gli altri. Tutti ridemmo e Chiara la rassicurò:
<< Sì mamma >>.
Salii al piano superiore per mettermi qualcosa addosso. Greta era in camera con Nichi per cercare qualcosa anche per lei ed io mi trovai a sbuffare nuovamente, non avevo voglia di uscire. Le discoteche erano belle solo con l’alcol, ma il giorno dopo avevo la verifica di filosofia e sicuramente ubriacarmi non sarebbe stata una buona idea.
Presi un paio di leggings e una maglietta a maniche lunghe semplice, non ci tenevo ad attirare troppo l’attenzione.
Poggiai gli occhiali sul naso e sciolsi i capelli che caddero sulle spalle, una passata leggera di mascara ed uscii dalla porta entrando in quella della bionda da dove si sentiva un forte rumore.
Nichi era sommersa da una valanga di vestiti per terra, Chiara si stava guardando allo specchio con un semplice vestito nero che però le donava molto.
Mi sentivo fuori luogo, ma poi vidi Fede che aveva solo un paio di pantaloni neri attillati ed una maglietta a maniche corte.
Non ero l’unica che non voleva dare nell'occhio.
Mi sedetti vicino a lei che mi sorrise, poi ci girammo verso le altre, Nichi aveva un paio di pantaloncini con le calze ed una camicia rossa, invece Greta indossava un bel vestito azzurro.
Stava benissimo, sembrava stare superando velocemente quello che era successo con Logan, ma alla fine era lei che lo aveva lasciato.
Io non sarei mai riuscita a lasciare il mio ragazzo, e di sicuro con Liam non sarebbe finita.
Giovanni si era messo una semplice camicia azzurra e dei pantaloni blu, ma stava benissimo.
Uscimmo di casa andando alla ricerca di un taxi, ma d’un tratto Nichi si fermò all’uscio della porta rientrando immediatamente in casa:
<< Iniziate ad andare, vi raggiungo dopo perché vengo con Niall un po’ più tardi… Mi ha scritto che va da solo dopo, così gli faccio compagnia nell’andata >>.
Nessuno obiettò, sorridemmo alla nostra amica e ci dirigemmo verso la discoteca.
  
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