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Autore: destiel87    22/04/2015    1 recensioni
Castiel mise una mano sopra la cicatrice sul suo braccio, coprendo perfettamente le impronte delle sue dita.
"Allora piantala di guardarlo e guarda questa! Non ti ho trascinato fuori dall'inferno per vederti arrendere in questo modo. Tu sei un guerriero, perciò combatti! Anche se dovrai combattere contro te stesso... Le battaglie più dure che combattiamo sono quelle contro i nostri istinti e le nostre paure Dean. Non permettere che vincano.
Non permettere che questo marchio ti distrugga, ricordati chi sei."
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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I ragazzi arrivarono in città il giorno dopo essere partiti, non fu un viaggio semplice visto l'imbarazzo che regnava in macchina, ma la radio aiutò a superarlo.
Castiel continuava a pensare a quello che era successo tra lui e Dean, si sentiva più vicino a lui, e spesso si chiedeva cosa sarebbe successo se Sam non fosse entrato proprio in quel momento.
Era da un po' di tempo che si sentiva diverso quando era vicino a Dean, e quel loro contatto così intimo lo aveva avvicinato ancora di più a lui.
Provava dei desideri nei suoi confronti che lo confondevano, aveva sempre pensato che i sentimenti che provava per lui fossero come quelli che nutriva per i suoi fratelli, ma ultimamente le cose erano incominciate a cambiare: sentiva il bisogno di stargli vicino, e avvertiva dentro di sè il desiderio di stare con lui, di poterlo abbracciare, di poter stare sdraiato accanto a lui, di poter sentire di nuovo il contatto con la sua pelle.
Non sapeva esattamente che cosa volesse, sentiva solo che voleva di più di quello che avevano, era come se il suo corpo cercasse in tutti i modi di avvicinarsi a Dean, di sentire di nuovo le emozioni che aveva provato durante quel abbraccio.
Durante il viaggio cercò ogni occasione per toccarlo casualmente, cercando di capire se quelle sensazioni erano state solo un caso, e cosa volessero dire esattamente.
Ma più sfiorava il suo corpo più si rendeva conto che non erano un caso, e più lo toccava più la voglia di stare con lui aumentava.
Passò tutta la notte a guardarlo dormire: ma a differenza delle altre volte in cui lo aveva fatto, quella notte desiderò di poter dormire con lui, di poter raggomitolarsi tra le sue braccia, di sentirlo stretto a sè.
Quelle sensazioni lo confondevano, non aveva mai provato nulla di simile in passato, certo aveva fatto sesso una volta, ma lei era solo un estranea e per quanto avesse provato molto piacere, era stato solo un rapporto fisico per lui.
Cercava di paragonarlo a quello che provava per Dean, per cercare di capire se fosse un desiderio sessuale quello che lo stava attirando verso di lui, ma non era così.
Avvertiva delle emozioni simili, ma quelle che lo legavano a Dean erano più profonde, radicate nel profondo di se stesso.
Avrebbe voluto parlargliene, ma era spaventato all'idea di perderlo, sapeva che gli piacevano le donne, e anche se era consapevole di avere un posto speciale nel suo cuore, non voleva rischiare di rovinare il loro rapporto per qualcosa che nemmeno lui riusciva a capire.
Quando arrivarono in città si misero subito al lavoro, 11 misteriosi omicidi avevano terrorizzato gli abitanti, perciò non trovarono resistenza nel fare domande ai vari testimoni, e da quello che raccontavano era emersa chiaramente la presenza di demoni.
Sui corpi c'era ancora l'odore dello zolfo ed erano stati marchiati con simboli demoniaci, inoltre i testimoni raccontavano di come le vittime fossero scomparse davanti ai loro occhi insieme ai loro rapitori.
Esclusero una vendetta visto che dopo vari controlli risultò che non c'era nessun legame tra le vittime, solo la sfortuna di essersi ritrovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Doveva trattarsi di una piccola fazione indipendete da Crowley, visto che non era il suo modo di agire.
I ragazzi sapevano che doveva essere un gruppo abbastanza numeroso: sia per le varie descrizioni dei testimoni, sia per come avevano aggredito e rapito le vittime,  i cui corpi erano stati abbandonati qualche giorno dopo la loro scomparsa.
Dai resti dei corpi arrivarono alla conclusione che dovevano essere dei demoni fuori controllo che si divertivano a infliggere dolore alle loro vittime, viste le varie torture a cui erano stati sottoposti.
Passarono in rassegna i video della sorveglianza riuscendo a fare alcuni identikit, ora si trattava solo di trovarli.
Dopo vari tentavi falliti riuscirono a scoprire il possibile rifugio dei demoni, e decidero di andare a mangiare qualcosa prima di passare a trovarli, avevano bisogno di energia per ciò che gli attendeva.
Si fermarono in un ristorante in città e ordinarono da mangiare, e quando Sam si assentò per fare una telefonata, Cas ne approfittò per parlare con Dean.
Sebbene il ragazzo non avesse più parlato di quello che era successo e delle sue preoccupazioni, Cas ormai aveva imparato a conoscerlo: sapeva che era turbato, forse anche spaventato, all'idea di affronatare quei demoni.
"Dean... Ti senti pronto per quello che stà per succedere?"
"Francamente? No. Ma non importa, me la caverò!" Disse, continuando a mangiare il suo hamburger.
"Non preoccuparti, io e Sam resteremo sempre con te, qualsiasi cosa accada. Non dovrai affrontarli da solo."
"Grazie Cas... Sai ultimamente ti preoccupi fin troppo per me, dovresti pensare un po' più a te stesso, prima o poi quella grazia si esaurirà..."
"Lo sò. Ma ho ancora tempo, perciò affronterò un problema per volta, e per adesso la mia priorità sei tu."
Dean smise di mangiare il suo hamburger, e guardò intensamente Cas.
Cas ripensò a quello che aveva detto, e si sentì un po' a disagio, era sempre strano dire certe cose a Dean.
"La tua priorità dovresti essere tu Cas... In questo schifo di mondo non vai avanti se non pensi prima a te stesso!"
"Non è quello che fai tu, Dean. Tu pensi sempre agli altri, a Sam, a me, e a tutte le persone che vorresti salvare, non pensi mai a te, perciò lo farò io. Dopotutto sono io che ti ho tirato fuori dall'inferno, perciò sei una mia responsabilità!"
"Una tua responsabilità ? Povero Cas non ti invidio proprio! Io sono un disastro!" Disse Dean ridendo.
"Un bellissimo disastro." Aggiuse Cas.
Dean rimase imbambolato a guardarlo, con lo sguardo confuso e interrogatorio.
Cas si sentiva uno sciocco per quello che aveva detto, e non riusciva più a sopportare lo sguardo di Dean su di lui. Cercò di mangiare qualcosa per alleviare la tensione, ma non ci riuscì. Aveva paura che lui lo prendesse in giro, invece Dean li limitò a dire: "Se lo dici tu..." Continuando a mangiare.
Rimasero in silenzio fin quando Sam non tornò e rianimò la conversazione, ma qualcosa era cambiato: si avvertiva dai loro sguardi, dal loro imbarazzo quando si parlavano.
Quando finirono di mangiare si misero in viaggio verso il vecchio magazzino abbandonato fuori città , dove presumeva avrebbero trovato le loro prede.
Arrivarono un ora dopo essere partiti e nascosero l'auto nelle vicinanze per non farsi scoprire, poi proseguirono a piedi. Quando entrarono avvertirono subito dei rumori, Dean 
procedette verso destra, Sam e Cas cercarono di seguirlo, ma un gruppo di demoni tagliò loro la strada, e dovettero nascondersi per non rovinare l'effetto sorpresa.
Dean arrivò in un grande spazio pieno di vecchi macchinari in disuso, e rimase nascosto dietro uno di quelli più grossi, mentre cercava Sam e Cas con lo sguardo.
All'improvviso qualcuno lo colpì alle spalle buttandolo a terra, e quando atterrò un altro gli diede un calcio in testa, mentre altri due si avvicinarono con il coltello in mano.
Uno di loro lo colpì allo stomaco, mentre un altro gli dava un calcio sul fianco sinistro.
"Ma guarda guarda... Sembra che qualcuno stia per diventare il nostro nuovo giocattolino"  Disse uno dei demoni.
Dean sentì il marchio pulsare, la testa gli scoppiava e perdeva sangue dalla bocca.
"Ma guarda guarda... Sembra che qualcuno stia per diventare la mia nuova puttanella!" Disse sorridendo.
Impugnò il coltello, e lo piantò nella gamba del tizio davanti a lui. 
La danza del sangue era iniziata.

  
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