Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Tatan    02/01/2009    1 recensioni
Fissai per un’ultima volta ciò che rimaneva di quello stupendo affresco, e con mano tremante mi avvicinai per sfiorarlo...Della Dama non rimaneva che una mano e un lembo di veste, mentre il Cavaliere era stato privato del cavallo e di una gamba [...] STORIA ABBANDONATA
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Camminavo per le vie di Santa Mònica sfidando il vento che, furioso, si accaniva contro la città.

La strada deserta sembrava ancora più spaventosa e lugubre del solito, mentre mi affrettavo stringendomi il cappotto addosso. Era sera, il sole non si vedeva quasi più...Rabbrividii.

Presto sarebbero usciti i desesperado, ed io non potevo farmi trovare sola ed indifesa, in quei viottoli appartati…

 

Non ne avevo mai incontrato uno, ma sapevo di loro quel tanto che occorre sapere: giovani squattrinati che vivono di notte, ubriaconi e disonesti, quelli che di lavorare non ne hanno mai voglia.

Feccia, come li definiva mio padre.

Non li dovevo nemmeno incrociare, i miei genitori ne avevano una paura folle ed io anche:  moltissime ragazze, tra le quali Clarissa( mia cugina ) avevano subito il fascino di quei ragazzi scapestrati e senza un futuro, ed erano scappate con uno di loro, compromettendo l’onore e la reputazione dell’intera famiglia.

A casa, pronunciare il nome di mia cugina era come proferire una bestemmia.

Dovevo assolutamente riuscire a raggiungere la casa di Cecilia prima di incontrarne uno.

 

Svoltando a Ronda de Sant’Antonio mi ritrovai a Plaza del Ángel, e quasi correndo la attraversai.

Sentivo l’ inquietudine attanagliarmi, e non vedevo l’ora di sedermi a tavola con gli zii e mangiare i fantastici turròn di Adelina…al solo pensiero l’acquolina mi salì in bocca.

Forse sarei riuscita a convincere la zia a preparare anche i Churros per la colazione...chissà.

Oppure sarei riuscita a rubare un po’ di vino dalla cucina…mamma non mi permetteva di assaggiarlo, ma forse Adelina si sarebbe lasciata corrompere…



Avevo già superato la piazza, persa nei miei pensieri di golosa impenitente, che un’ ombra mi varcò la strada. Subito mi arrestai in preda al panico, il cuore che batteva a mille.

La luce tremula del lampione non mi permetteva certo di vederlo bene, ma riuscii comunque a distinguere un paio di lunghi pantaloni strappati, una maglietta nera e sopra, una camicia aperta con una stella disegnata sopra.

 Desesperado.

Mi sentii svenire: dietro il primo, altri 5 individui si avvicinavano ridendo...Erano tutti altissimi ed imponenti, non sarei mai riuscita a scappare. Appena videro che ero una ragazza, si bloccarono, per poi avvicinarsi di nuovo.

 Quello davanti mi si accostò agilmente, ed io mi lasciai sfuggire un lamento…Rimasi interdetta quando si inchinò davanti a me come un vero signore, dicendo allegramente:

-Buongiorno signorina! È un po’ tardi per girare sole solette, non Vi pare?

E scoppiò a ridere.

Poi, vedendo che non continuavo, di girò verso i suoi compagni e sibilò velocemente qualcosa che non compresi,, ma che suonava come un ordine.

A quel suono, gli altri arretrarono un passo, sempre sghignazzando terribilmente.

Invece lui si avvicin

-Posso sapere il Vostro nome signorina?

 

Non potei fare a meno di notare il suo sorriso sorprendente, mentre tendeva una mano verso il mio viso tra gli sghignazzi dei suoi compagni. Sentii il suo odore, forte e muschiato, mescolato con l’odore di alcool e fumo, e ne restai in parte disgustata, in parte ammaliata.

Nessun uomo che avessi mai conosciuto aveva un odore così particolare, pungente.

Non appena posò la mano sulla mia guancia balzai all’indietro, nervosa e scattante.

Ciò non fece che aumentare l’ilarità del gruppo. Sentivo il sudore imperlarmi la fronte e le tempie, le mani mi tremavano.

 

- Siamo irrequiete signorina?

Non potei fare a meno di notare il tono di voce tranquillo e caldo, quello che si usa per calmare gli animali. Ancora una volta, non risposi.

Ero pronta a scappare se si fosse avvicinato di nuovo, se mi avesse toccato.

Ma lui non lo fece.

Mi chiese di nuovo il mio nome, ed io, balbettando, riuscii a dirglielo.

- D-d-alila…

-Bene signorina Dalila, è stato veramente un piacere incontrarVi.

Mi auguro di rivederVi al più presto.

E con uno splendido inchino ed un ultimo ghigno, si dileguò velocemente così come era apparso, subito imitato dai compari.

 

Sparirono tutti in un batter d’occhio, lasciandomi sola ed ammutolita.

Appena dopo essermi ripresa, iniziai a correre verso la casa degli zii, e non mi voltai più indietro.

 

 

 

 

 

E qui si conclude il primo capitolo, un po’ breve e poco chiaro…

Cara Hyla, spero di non averti deluso e ti ringrazio moltissimissimo per la tua recensione!

Se avessi dell’idee su come far continuare la ff, le tue aspettative, non esitare a comunicarmele*.*

 

Bacio

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Tatan