9. Il fiore della serra
Tsuki
venne dimessa quella
sera e ritornò a casa accompagnata dai suoi genitori, era
stranamente felice,
accese il computer, ricordò solo in quel momento che Heris
le aveva dato il suo
indirizzo mail per parlare. Fu allora che Tsuki decise di scriverle, le
parlò
di quello che era successo tra lei ed Higashi, l’amica
dapprima non ci credeva
e dalla sua stanza moriva dalla gioia per loro due, si sarebbe
incontrata con
Shinichi il sabato sera, forse avrebbero potuto organizzare una bella
uscita
per festeggiare il suo ritorno a casa, lo propose all’amica
che accettò felice.
Bisognava avvisare solamente Hana e poiché era tardi ci
avrebbero pensato la
mattina seguente.
Tsuki pensava che quella che
stavano facendo era una bella chiacchierata, ma poiché era
molto tardi, decise
di spegnere e andare a letto, si mise una camicia da notte bianca e si
addormentò profondamente, fu un sonno pesante senza sogni e
null’altro.
Heris era eccitata all’idea
di uscire con Shinichi come se fossero una vera coppia, domani si
sarebbe
vestita così bene che lui le sarebbe caduto ai piedi, ci
teneva a fare bella
figura davanti al suo fidanzatino.
La giornata scolastica fu
noiosissima, e tutte e tre le ragazze che si erano sedute ognuna ai
propri
banchi erano stanche morte, purtroppo per una riunione
nell’auditorium della
scuola non poterono uscire a incontrare i ragazzi, infatti loro ne
rimasero
addolorati, soprattutto perché Shin voleva mettersi
d’accordo con Heris per
l’uscita, in realtà voleva stare da solo con lei,
non voleva Higashi e Gatsu
tra i piedi. Higashi non aveva detto nulla ai due di lui e Tsuki,
preferiva
mantenere il segreto e vederli sorpresi quella sera, voleva proprio
vedere le
loro facce. Si rincontrarono all’uscita e tutti si guardarono
amorevolmente,
Shin ed Heris si salutarono con un bacio cosa che invece non fecero
Higashi e
Tsuki, preferivano farlo in un posto più appartato a
differenza dei loro
compagni non volevano dar mostra dei loro sentimenti, si incamminarono
per
ritornare a casa.
“Allora sta sera dove ci
incontriamo?” disse Hana mentre camminava voltata verso i
loro compagni, per
poterli guardare in faccia senza nemmeno ascoltare tutti gli
avvertimenti che
gli dava Gatsu come il guardare avanti perché poteva anche
finire contro un palo
o in mezzo alla strada, ma lei non ascoltava nessuno.
“Ehi coppiette non
ignoratemi!” disse lei arrabbiata, possibile che non le
dessero ascolto? Mise
il broncio e camminò più veloce.
“Hana aspetta!” disse
Gatsu
iniziando a correre ed afferrarla appena in tempo prima che iniziasse a
correre.
“Ci incontriamo davanti alla
piazza della casa di Heris.” Propose Shin, tutti annuirono e
si salutarono
ognuno diretto per la propria strada.
Hana salì le scale di casa e
raggiunse immediatamente la sua stanza, accese lo sterio e si stese sul
letto, guardava il
soffitto pensando a
tutto quello che era successo. Heris che ormai era ufficialmente
fidanzata con
Shinichi, Tsuki ed Higashi nella stessa situazione, lei e Gatsu erano
gli unici
messi un po’ da parte, erano insomma gli unici che mettevano
pace tra loro,
eppure nessuno dei due si era mai accorto che l’uno provava
sentimenti per
l’altra, ripensandoci però Hana aveva notato da
sempre che Gatsu era più
gentile con lei, anzi lo era sempre stato, forse poteva provare a
dargli
qualche soddisfazione. Ultimamente aveva pensato spesso a lui, lo
conosceva da
una vita, e un giorno aveva sognato di lui e lei che si scambiavano dei
baci,
non ci aveva mai creduto e si era svegliata di soprassalto stupita di
quel
sogno, però si era riaddormentata col sorriso sulle labbra.
Si era ricordata
solo in quel momento che Novembre stava finendo e presto sarebbe anche
giunto
natale sì avrebbero festeggiato, forse lì avrebbe
confessato a Gatsu quello che
provava per lui.
La
sera giunse come un
fulmine, tutti si incontrarono come deciso, Heris indossava una
gonnellina nera
lunga fino alle cosce e con una cintura piuttosto elaborata, una maglia
lunga
con un fiocchetto sul petto e un cappottino lungo fino alla vita, con
una
sciarpa bianca. I capelli lasciati sciolti sulle spalle e un cerchietto
in
testa con un fiocco al lato. Il trucco non molto pesante, un ombretto
chiaro
sugli occhi e il rossetto roseo sulle labbra carnose, era una ragazza
solare e
il suo volto illuminato dalla luna era come un sole alla prima alba.
Hana invece era molto
semplice dei pantaloni neri e delle scarpe da tennis del medesimo
colore, un
maglione colorato e un giubbotto rosa antico accollato e una sciarpa
bianca, i
capelli corti legati in due codine basse, senza trucco con uno zainetto
sulle
spalle.
Tsuki invece era
completamente diversa da tutte e tre, portava una lunga gonna nera con
una
camicia bianca ed una sopraveste corta da sopra che aveva lo strascico
sulla
gonna, ma era come un gilet il collo della camicia aveva il risvolto in
avanti
come un panciotto, aveva anche un bel fiocchetto nero che le circondava
il
collo. Indossava un cappotto nero lungo fino ai polpacci che le
lasciava
scoperto il collo, ma lei prontamente aveva coperto tutto con una
sciarpa del
medesimo colore così da non prendere freddo, i capelli
castani sciolti e una
cuffietta nera in testa, gli occhi truccati di nero e il rossetto rosso
sulle
labbra, rendevano la sua pelle ancora più bianca, dandole un
aspetto spettrale
sotto la luna.
I ragazzi erano vestiti in
modo semplice, forse Higashi era l’unico che aveva preferito
indossare
pantaloni neri ed una camicia bianca, da sotto al cappotto nero lungo
quasi
quanto quello della sua “piccola luna”. Si erano
incontrati davanti alla piazza
ed erano pronti per proseguire, Shinichi aveva salutato la sua
fidanzata con un
passionale bacio sulle labbra, se non fosse stato per gli altri
avrebbero
continuato per ore, fu allora che Higashi e Tsuki si scambiarono il
loro
secondo bacio, si avvicinarono e lui le mise la mani sui fianchi
alzandola
verso di lui e baciandola sulle labbra, un piccolo bacio che
lasciò sorpresi
tutti i presenti. Le ragazze non tanto, ma Gatsu e Shin sì
che guardavano
l’amico con gli occhi strabuzzai.
“Da quand’è
che fate certe
cose in pubblico voi due?” Shinichi sempre pronto a sfottere
quei due.
“Almeno siamo più
delicati.”
Insistette Tsuki guardando ancora Higashi che le sorrideva concordando
con la
ragazza.
“Senti senti che cosa
vorresti insinuare piccola… ahi!!!” Shin fu
bloccato da una violenta gomitata
data dalla sua ragazza che lo guardava storto.
“Non ti permetto di dire
certe cose alla mia amica tesoro quindi riga dritto avanti!”
disse puntando il
dito in direzione della strada per il centro, sbuffando Ichi si mise le
mani in
tasca e continuò a camminare, Gatsu ed Hana se la ridevano
così come Higashi e
Tsuki che aveva preso il braccio del suo ragazzo e seguivano i capo
fila.
“Come ti senti oggi?” gli
aveva chiesto lui avvicinandola di più a sé per
riscaldarla nel caso sentisse
freddo, era un ragazzo molto affettuoso e cercava di coinvolgere Tsuki
il più
possibile.
“Bene, grazie, tuo padre mi
ha detto che lunedì potrò iniziare la
cura.” Disse quasi triste, in realtà
tutto ciò l’amareggiava molto, ma non poteva farci
niente, era stato il dottor
Kaze a invogliarla forse per evitare di fare altri incubi.
“Tsuki, andrà tutto
bene,
potrei anche stare al tuo fianco durante le cure.”
“Tu mi conosci per te non ho
segreti… potrebbe anche essere una buona idea.”
Sospirò lei mentre sentì un peso
sulle sue spalle, Higashi l’aveva abbracciata e baciato una
guancia,
dolcemente, sorrise e lo strinse a sé.
“Ti amo tanto piccola
luna.”
Aveva detto lui al suo orecchio.
“Anche io sole
dell’est.” Si
sentirono richiamati dal resto del gruppo e si affrettarono a
raggiungerli.
Decisero di andare in un chiosco per mangiare qualcosa di caldo, i
ragazzi
ordinarono per tutte, dei ravioli una ciotola di ramen, alcuni onigiri
e tre
okonomiyaki e takoyaki. Le ragazze pensavano che fosse troppo tutto
quel cibo,
ma mangiarono di buon gusto non appena i piatti furono serviti, i
takoyaki
vennero divorati da tutti per la loro bontà, persino Tsuki
si arrese agli
inviti che facevano i ragazzi e assaggiò tutto quanto. Hana
invece divorò da
sola tutti gli onigiri, erano i suoi preferiti, Shinichi
tentò di far
assaggiare il ramen alla sua fidanzata che si rifiutò
categoricamente. Divisero
i tre okonomiyaki e li gustarono. Non ordinarono il dolce
perché preferivano
lasciar perdere, si erano ingozzati troppo, Tsuki si sentiva scoppiare,
non
aveva mai mangiato così tanto e il suo stomaco non era
abituato. Heris invece
apprezzò la cucina giapponese, non aveva mai mangiato niente
di così buono e
diverso allo stesso tempo.
Pagarono il conto ed uscirono
tra mille risate, Tsuki stretta ad Higashi e Gatsu che stava picchiando
Ichi
per aver fatto una battuta poco carina ad Hana riguardo agli onigiri e
la
diretta interessata era consolata da Heris che continuava a urlargli
parole
incomprensibili in inglese, almeno per loro.
“Sembriamo dei matti, dai
smettiamola!” disse arrabbiata la ragazza americana che
sbatteva i piedi per
terra imbarazzata da tanta confusione.
“Avanti tesoro non
prendertela! Ci stiamo divertendo!” disse ridendo Ichi.
“Che ne dite di andare alla
serra?” propose Hana ritornando col sorriso sulle labbra e
gli occhi che le
luccicavano pregando i suoi amici di ascoltare la sua richiesta. Heris
fu
prontamente d’accordo, non ci era mai stata e voleva vederla,
immaginandosi un
posto tutto pieno di fiori ritornava bambina ricordando quando a
Central Park
si fermava incantata dalle siepe di orchidee. Erano il suo fiore
preferito.
Fecero tutta al camminata a
piedi, e poiché i soldi non bastavano non presero il taxi,
quando giunsero
davanti alla sfera illuminata le ragazze si misero a correre per
raggiungerla,
erano tutte emozionate.
Entrarono e rimasero tutte
stupite dalla varietà di fiori e piante che le circondavano,
Hana ci era già
stata però diventava felice ogni volta che ci ritornava,
Tsuki ci era stata da
bambina coi suoi genitori e per un progetto scolastico delle
elementari. Si
giravano intorno tirate chi da una parte chi dall’altra,
Heris prese per mano
Shin non appena scoprì la strada che portava ai cespugli di
orchidee, il suo
fiore preferito visto in milioni di colori diversi, era così
emozionata e poi i
fiori portavano augurio alle coppie.
“Hana vieni ho trovato dei
biancospini!” disse Gatsu richiamando l’amica che
non appena sentì quel fiore
si mise a correre verso l’amico, adorava quei fiori, le
davano sempre tanta
speranza perché sorgevano dalla neve e mettevano il buon
umore a tutti quanti.
Tsuki invece era stata
attratta dalle rose, Higashi l’aveva seguita, mentre lei
passava per i corridoi
che il roseto permetteva, quando sentì la presenza del
ragazzo vicino alla sua iniziò
a correre per fargli uno scherzo.
Lui stette al gioco e si mise
ad inseguirla, vedeva i suoi capelli al vento e quando entrambi
indecisi
camminavano l’uno alle spalle dell’altra si
toccarono e si voltarono
spaventati, quando si accertarono che erano loro si abbracciarono e
baciarono
più volte, piccoli baci dati tra le risate di Tsuki.
“Tsuki…”
pronunciò lui
prendendola per mano, uscirono dal roseto per incontrare i loro amici
che li
stavano aspettando all’ingresso. Heris aveva gli occhi
luccicanti per aver
visto così tante orchidee che le sarebbero bastate per tutta
la vita. Anche
Hana era soddisfatta di quello che aveva visto.
“Bene credo che sia meglio
tornare a casa, si sta facendo tardi.” Disse Hana guardando
il suo orologio da
polso che segnava le dieci di sera, sua madre si sarebbe preoccupata
così come
quelle delle altre due ragazze.
Uscirono dalla serra dopo
aver ringraziato i giardinieri di avergli fatto assistere a quello
spettacolo,
decisero che ci sarebbero ritornati anche a Natale dove le feste
avrebbero
permesso più incontri con loro, Heris e Tsuki camminavano
abbracciate ai loro
ragazzi perché entrambe sentivano la stanchezza, soprattutto
Tsuki che si era
dovuta sorbire tranquillanti non appena si era svegliata in ospedale e
si era
fatta prendere dal panico, Higashi allora decise di prenderla in
braccio e
senza avvisarla la sollevò da terra, la ragazza spaventata
lanciò un flebile
urlo e si aggrappò al suo collo.
“Ma che fai?”
“Ti vedo stanca e ti porto in
braccio.” Disse lui sorridendole e dandole un tenero bacio
sul naso, lei
arrossì per quel contatto così dolce, quasi da
bambini.
“Ichi perché non mi
porti
anche tu in braccio? Io sono stanca!” disse anche Heris per
vedere se il suo
ragazzo si comportava da cavaliere.
“Neanche per sogno pesi e poi
come faccio ad arrivare sano a casa?” Heris inviperita gli
diede un ceffone
sulla faccia allungando il passo, Gatsu gli rivolse uno sguardo freddo,
doveva
andarla a recuperare, ed erano già due giorni che stavano
insieme e già
litigavano, erano incredibili.
“Perché Higashi non
cerchi di
essere un po’ meno cavaliere?”
“Scusami Shin, ma è
nella mia
natura.” Sorrise lui ridendolo e invitandolo a raggiungere la
sua ragazza.
Shinichi lo fece e la prese per un braccio stringendola contro il suo
petto e affondando
il volto tra i suoi capelli.
“Come va amore?” disse
lui
baciandole il collo, la ragazza lo scansò violentemente,
ecco adesso si
prendeva pure gioco di lui, non si faceva così.
“Sei un cafone!” disse
lei
allontanandosi, lui però l’afferrò di
nuovo e questa volta andò al sodo, la
baciò con passione senza neanche darle il tempo di
obbiettare, era stato troppo
lontano dalle sue labbra, gliele dischiuse con la sua lingua
coinvolgendo
quella della ragazza in una danza, un acchiappa e fuggi, la strinse
più forte
così che non potesse scapparle più.
Gli altri ne furono
soddisfatti e applaudirono quando i due si staccarono Tsuki era scesa
dalle
braccia di Higashi altrimenti sul serio il poveretto non sarebbe
neanche
riuscito ad arrivare in metro. Hana andò ad abbracciare
l’amica che emozionata
si strinse a lei ridendo e saltellando come bambine
dell’asilo, almeno Shinichi
aveva fatto la sua parte. Gatsu si avvicinò al ragazzo
dandogli pacche sulla
spalla e sorridendo felice per l’amico, Tsuki ed Higashi
erano mano nella mano
mentre raggiungevano l’entrata della metropolitana, sorrisero
entrambi
aspettando gli amici che iniziarono a correre per raggiungerli. Fecero
i
biglietti e si sedettero vicini, il loro vagone era quasi deserto se
non per
qualche persona che portava valigette in mano, i lunghi cappotti e i
cappelli
sulla testa, i ragazzi però poterono intravedere le loro
facce stanche, già
chissà cosa sarebbe successo loro dopo le superiori, Higashi
aveva già in mente
tutto e pensava di farsi aiutare da suo padre, Gatsu sarebbe stato un
ottimo
veterinario dopo l’università, anche Hana voleva
fare la stessa cosa, Tsuki
invece era indecisa, pensava di prendere il posto di suo padre in
un’importante
studio tecnico, ma non era tanto convinta per paura di non esserne
all’altezza
e infine Shin ed Heris, la ragazza pensava di intraprendere la stessa
carriera
di sua madre anche perché la conoscenza delle lingue non le
mancava poteva
essere d’aiuto, ma Shin? Lui aveva genitori ricchissimi e suo
padre era a capo
di una potente industria, lui essendo il primogenito aveva il compito
di
studiare per diventarne il successore. In realtà il ragazzo
non ne voleva
proprio sapere di quello che gli diceva il padre infatti non parlava
mai di
lui, avevano un rapporto piuttosto conflittuale, anche il rapporto che
c’era
tra Higashi e suo padre non era sempre dei migliori, l’unica
cosa che li faceva
stare in pace era il caso di Tsuki, ormai lei era conosciuta come la
sua
ragazza e di certo il padre non avrebbe avuto niente da ridire su di
lei, ma
per quanto riguardava le sue scelte il più delle volte
finivano in litigi
violenti e questo lo faceva innervosire. Fortuna che trovava la calma
tra gli
occhi nocciola della sua piccola luna. Uscirono tutti dalla metro e si
ritrovarono di fronte alla casa di Heris, la ragazza salutò
con bacio
frettoloso il suo ragazzo ed entrò nella porta del palazzo,
era davvero tardi.
Il gruppo restante era
piuttosto silenzioso, Hana stava cadendo dal sonno e ogni tanto
sbandava
andando a sbattere contro la schiena di Tsuki che prontamente
l’aveva presa
sottobraccio aiutandola, Gatsu decise di prendersela in spalla e
sebbene la
ragazza rifiutasse fu costretta ad accettare perché non ce
la faceva proprio
più, arrivarono davanti alla casa dei due, Gatsu
chiamò i genitori di lei
perché ormai si era addormentata sulla sua schiena e
salutò gli altri.
Shinichi, Higashi e Tsuki abitavano a qualche isolato più in
là e non appena
furono davanti alla casa della ragazza Higashi
l’abbracciò baciandola sulle
labbra e portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio,
si staccarono e si
guardarono negli occhi, sorrisero entrambi e il ragazzo la
guardò entrare dalla
porta dopo aver attraversato il grande giardino.
“Ti piace
veramente…” sospirò
Ichi, poggiandogli una mano sulla spalla quando si rincamminarono,
Higashi
sorrideva e sembrava non ascoltare le sue parole perché era
intento a fissare
la Dama d’Argento che splendeva nelle Tenebre del cielo.
“Sì, è una
persona stupenda…”
Buon anno a tutti!!!! Sì in ritardo, ma sono tornata con un nuovo capitolo, ringrazio tutti quelli che leggono e commentano la fiction^^ ne sono veramente entusiasta, spero però che anche questo nuovo capitolo piaccia e non deludi i lettori. Ed ora passo alle recensioni^^
xXBlack Rose OSheaXx : Ciao!!! Scusa il ritardo, non sono riuscita ad aggiornare prima di oggi, impegnata tra i vari compiti in classe prima e coi cenoni nel periodo di Natale non ho avuto un briciolo di tempo per venire ad aggiornare la fan fiction. Spero vivamente che ti sia piaciuto e ti ringrazio infinitamente se commenterai anche quest'obrobrio di 9 capitolo^^ XDXD avrei dovuto metterla in periodo natalizio questa parte^^ altro che primo dell'anno, ma spero ti farà contenta lo stesso. Grazie per le tue recensioni, mi fanno stare veramente allegra e poi sapere che c'è a qualcuno che piace ben venga^^
Bene sembra giunto il momento di andare, vi lascio e spero che continuiate a seguire la nostra storia che presto giungerà al termine, a presto!!^^