Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Alexiel94    23/06/2015    4 recensioni
[AU! Tutti mortali | Future]
[Jason/Piper | accenni altre coppie]
[Presenza di OC]
Jason Grace era conosciuto per essere un buon uomo, sempre disponibile e pronto ad aiutare il prossimo, ma la cortesia di quel pomeriggio superava persino i suoi standard. [...]
Era vero, Jason era un uomo affascinante e non vi era nulla di male se dopo dieci anni dalla morte della moglie avesse cercato di rifarsi una vita. Eppure il solo pensiero di suo padre di fianco ad una donna era sufficiente a farle provare diverse fitte di gelosia. [...]
-Ti darebbe fastidio se venisse da noi a cena stasera? Così la conoscerai, finalmente-.
La ragazza gli scoccò un'occhiataccia.
-Anche se mi desse fastidio, lei verrebbe qui comunque, giusto?-. [...]
Quando aprì la porta per poco non le venne un colpo.
-Miss McLean?-.
Genere: Commedia, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nuovo personaggio, Piper McLean
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: finalmente riesco a trovare il tempo di correggere e postare l'epilogo di questa storia. Quasi non mi sembra vero, è da quasi un anno che mi sono lanciata in questa "avventura" che è ora giunta al termine.
Ringrazio tutti i lettori, in particolare i cinque poveretti che hanno recensito lo scorso capitolo e a cui devo ancora rispondere, per avermi sostenunta fin qui. 
Vi lascio alla conclusione di The French teacher.
 
Epilogo

-Assolutamente no! Voi due siete fuori di testa!- sbottò Piper, alzandosi dal divano sul quale era seduta.
Jason e Isabel si scambiarono un'occhiata perplessa. 
-Ma Piper...- cominciò l'uomo, venendo interrotto dalla fidanzata.
-Vi ho già detto che non ho alcuna intenzione di chiamare mio figlio Diocleziano!-.
Padre e figlia sospirarono, esasperati. 
-Diocleziano è stato un grande imperatore...- cominciò Isabel, ma lasciò cadere il discorso dopo un'occhiata particolarmente fulminante di Piper.
Erano passate tre settimane da quando aveva annunciato al fidanzato di essere incinta, e quasi altrettanto tempo che litigavano sul nome da dare al futuro nascituro. Erano tutti abbastanza concordi sul nome Arya se fosse stata una femmina, ma su quelli maschili vi era il conflitto più totale. Jason e la figlia tentavano continuamente di convincerla a scegliere il nome di un imperatore romano, quello del loro preferito con particolare insistenza.
Piper capiva la loro ammirazione per la cultura romana, ma non era disposta ad accettare un nome arcaico per suo figlio, specie se questo si rivelava quasi impronunciabile. Cercava di mettere i due di fronte a scelte più comuni come Scott o Tyler, ma il suo fidanzato e Isabel sembravano irremovibili. 
Jason si alzò dal divano e la raggiunse, abbracciandola. 
-Se questo è un modo per convincermi a chiamare il bambino Diocleziano, giuro che...-
-Anthony- disse invece l'uomo. 
Piper rimase spiazzata dalla parola.
-Cosa?-.
-Non ti piace Anthony come nome per nostro figlio?- le domandò.
Piper doveva ammettere che quello era il primo nome proposto dal fidanzato che non trovava abominevole. Anzi, era piuttosto carino.
-Ma non ti sembra un po'... come dire?... vuoto chiamarlo solo Anthony?- intervenne Isabel.
-Cosa intendi?- domandò sospettosa Piper.
-Che ha bisogno di un altro nome- spiegò la ragazzina. -Qualcosa tipo Mark-.
-A me piace molto come suona Mark Anthony- disse Jason.
Piper li guardò entrambi per qualche secondo, nonostante anche lei trovasse piacevole e azzeccata quella combinazione di nomi. 
-Mi piace- disse, vedendo padre e figlia esultare a quella risposta. 
Piper sorrise, contenta della scelta del nome e di vedere gli altri due contenti della loro piccola vittoria personale.
In fondo avrebbe dovuto aspettarsi che non riuscendo a imporre nomi di svariati imperatori, Jason e Isabel avrebbero puntato su quello di Marco Antonio.

Nonostante settembre fosse cominciato da un pezzo, il caldo estivo non accennava ad andarsene. Di solito era bello potere godere ancora delle belle giornate, ma per le persone radunate davanti alla chiesa era un'autentica agonia. 
Il giovane uomo davanti all'entrata non faceva che torturare i plosini della camicia che fuoriuscivano dalla giacca dello smoking, guardandosi attorno con espressione ansiosa.
-Stai tranquillo, Jason- gli disse Thalia, dandogli delle pacche sul braccio.
-Facile parlare per te, non sei tu quella che si sta sposando- replicò l'uomo.
-Zia, papà era così nervoso anche quando doveva sposare mamma?- chiese Isabel.
Thalia la guardò con l'aria di chi la sa lunga.
-Scherzi? Quando si stava per sposare con Reyna era sul punto di svenire!-.
Entrambe scoppiarono a ridere, ma solo una persona sembrò supportare il povero Jason, che le guardava male.
-Zio, non ti preoccupare- disse Jonathan, anche egli in giacca e cravatta. -Pensa che sposerai una gran gnocca e tutto andrà bene-.
-Cosa hai appena detto?- chiese Sophia, ma il suo tono era scherzoso. 
Il volto del ragazzo si illuminò quando la vide, e la trasse a sé per baciarla. Al seguito della ragazza vi era il resto della famiglia Jackson, che andò a congratularsi con Jason.
Isabel salutò Fred e i genitori, andando poi a fare lo stesso da Silena e la sua famiglia. Conobbe Charles, suo marito, e Mercy, la sua bambina di nove anni. Per un attimo sorrise ricordando quando, mesi prima, si era ritrovata infastidita al pensiero che lei potesse essere la figlia di Piper, sentendosi un po' gelosa di quella ragazzina che aveva la fortuna di ritrovarsi Piper come madre.
Tornò dai suoi amici, che erano stati raggiunti anche da Marcus. Jonathan si era finalmente diplomato ed entro pochi giorni sarebbe partito per il college, così Isabel e Sophia cercavano di trascorrere quanto più tempo possibile assieme a lui. Parlarono per diversi minuti, fino a che un'auto non si fermò davanti a loro.
Le portiere si aprirono, e da quella sulla parte dietro della macchina ne uscì Piper, più bella che mai. L'abito bianco le calzava a pennello, con il pancione di quattro mesi che si notava appena. Di fianco a lei si presentò un uomo dai capelli brizzolati e dai tratti vagamente simili a quelli della donna: doveva essere Tristan McLean. 
Quando la donna arrivò di fianco a Jason si diedero un casto bacio sulle labbra, sufficiente a fare mormorare i presenti.
Isabel lascià andare la mano di Marcus, le cui dita erano intrecciate con le sue, per andare a salutare Piper, congratulandosi con lei e facendole i complimenti sul vestito. Non la vedeva da un paio di giorni, in nome della tradizione che impone agli sposi di non vedersi le ventiquattro ore prima del matrimonio, ma per la ragazza era già troppo. Da quando viveva con loro, era stata lontana da Piper solo per le due settimane che aveva trascorso al mare con gli amici a inizio estate, e non le piaceva molto l'idea di passare più di qualche giorno senza di lei senza una valida ragione.
-Lui è Tristan, mio padre- lo presentò, riportando Isabel alla realtà. -Papà, lei è la figlia di Jason, Isabel-.
La ragazza gli strinse la mano, e aggiunse -Posso chiamarti "nonno"?-.
Tutti i presenti scoppiarono a ridere, con l'eccezione di Tristan che la guardò un po' imbarazzato e attonito.
-Tesoro, non cominciare già a tormentare il padre di Piper- le disse Jason scherzosamente.
-Nessuna offesa- intervenne Tristan. -Non mi aspettavo una battuta del genere-.
Piper le passò un braccio attorno alle spalle.
-Devi sapere che la mia figliola ha un umorismo un po' becero- le disse.
Isabel fece per commentare, ma in quel momento la donna venne raggiunta dalla sorella e si abbracciarono. Piper salutò anche il cognato e la nipote, mentre la ragazzina attendeva impazientemente di avere la sua attenzione di nuovo.
Dei passi alle loro spalle annunciarono l'arrivo di una persona, che si rivelò essere il prete.
-Allora, siete pronti per cominciare la cerimonia?- domandò.
-Certo- disse Jason, mentre alcuni invitati cominciavano a entrare in chiesa.  
L'uomo guardò Isabel, come in cerca di una conferma. Lei lo abbracciò; aveva sempre approvato le sue scelte, ma mai nulla era stato paragonabile a sposare Piper.
Non esistevano parole per dirgli quanto fosse grata di avere fatto entrare una donna tanto meravigliosa nella loro famiglia, ma Jason sembrò capirlo comunque.
-Forse è meglio che cominci a entrare- disse lui, sciogliendosi dall'abbraccio.
-Vai- lo incoraggiò Isabel. -E non svenire sull'altare!-.
Jason rise, entrando nella chiesa. La ragazza notò che fuori erano rimasti solo lei, Piper e Tristan. La sposa, il padre della sposa e la damigella d'onore.
-Piper- la chiamò, consapevole che quello probabilmente sarebbe stato l'ultimo momento di privacy della giornata. -Cosa hai detto prima?-.
-Che hai un umorismo un po' becero?- domandò lei.
-No, prima. Quando mi hai presentata come tua figlia-.
Un'espressione di comprensione passò sul volto di Piper.
-Beh, ti voglio bene come ad una figlia e ora che Jason sta per diventare mio marito, tu sarai ufficialmente mia figlia adottiva. Se ti dà fastidio...-
-Nessun fastidio- la interruppe lei. -È bellissimo quando mi definisci tua figlia-.
Abbracciò forte Piper, che la strinse a sé a sua volta. Mai aveva pensato di essere tanto felice a causa di una donna che stava per sposare Jason, men che meno dalla sua insegnante di francese.
-Scusate ragazze- intervenne Tristan. -So che siete molto affezionate l'una all'altra, ma temo che stiano tutti aspettando noi per celebrare questo matrimonio-.
Piper e Isabel si lasciarono, compiendo quei pochi passi che avrebbero segnato l'inizio di un nuovo capitolo delle loro vite.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel94