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Autore: insurgent    10/07/2015    2 recensioni
«Hey, amico! Come butta?» vidi Justin, il figlio del compagno di mia madre, avvicinarsi a Jonah e si salutarono battendosi il pugno.
«Bene! Come è andata ai Caraibi? Ancora non ho avuto modo di parlare con mia madre» a dirla tutta, nostra madre non aveva più molto tempo per noi, ma a me bastava vederla felice, sapevo che ci voleva davvero bene e nonostante facessi la dura, la verità era che mi mancava non averla più a casa con noi, sentivo sempre il bisogno di avere una figura materna al mio fianco.
«È andata alla grande! Lì le ragazze sono stupende» ovviamente un commento intelligente non poteva uscire dalla bocca di Justin. «Come te, bambolina» disse riferendosi a me, aggrottai le sopracciglia e scossi la testa lasciandomi scappare una piccola risata.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Quando finirà questa tortura?» erano passate solo due ore e non facevo altro che lamentarmi. Stavo praticamente dormendo con gli occhi aperti e il professore di matematica sembrava essersene accorto dato che mi aveva guardata male già quattro volte.
Arrivò l'ora del pranzo e andai in mensa seguita da Caleigh, guardai cosa c'era da mangiare e quasi mi salì il vomito. Di solito non mangiavo nulla ma mi portavo sempre qualcosa da casa, ad esempio una busta di patatine o una barretta di cioccolato.
Quel giorno non avevo portato nulla ma notando che servivano le patatine fritte decisi di prenderne un po'.
Caleigh e io ci sedemmo a un tavolo e aspettammo che Jonah e Justin arrivassero.
Dopo circa dieci minuti li vidi avvicinarsi e cominciammo a mangiare senza dire una parola.
Appena finii di mangiare le patatine presi il cellulare e notai che avevo un messaggio. 
 
“Ciao piccola, sono Evan. 
Mi manchi tanto!” Le domande che mi ronzavano in testa in quel momento erano due. Cosa voleva? E chi diavolo gli aveva dato il mio numero?
 
«Jonah» dissi per attirare la sua attenzione. Lui mi guardò e il suo sguardo mi incitava a continuare. «Per caso hai dato il mio numero a Evan?» chiesi.
 
«No, perché?» chiese curioso. Se non era stato lui allora dovevo averglielo dato io quando ero ubriaca. Strano che mi ricordassi il mio numero di cellulare.
 
«Nulla» risposi. Caleigh mi guardò con un sopracciglio alzato e le feci segno che le avrei spiegato tutto dopo.
Stavo per posare il cellulare quando mi arrivò un altro messaggio. Guardai lo schermo ed era ancora lui.
 
“Non vedo l'ora di vederti!” Ma cosa?
 
«Ab, vieni con me» disse Caleigh tirandomi per un braccio. Quando fummo fuori dalla mensa iniziò a fissarmi insistentemente. «Sta succedendo qualcosa?» chiese con le braccia conserte.
Le passai il cellulare e fece un sorriso malizioso.
 
«No, aspetta! A me non piace quel tipo» dissi scuotendo la testa. Lei rise e alzò le mani.
 
Quando finirono le lezioni tornai a casa con Jonah. Andai in soggiorno e trovai mia madre seduta sul divano a parlare con mio padre.
 
«Mamma? Che ci fai qui?» chiesi correndo ad abbracciarla.
 
«Ero venuta a salutarvi» disse per poi salutare Jonah.
 
«Justin mi ha detto che la vostra vacanza è andata molto bene» disse Jonah.
 
«Si, ci siamo divertiti molto» aveva il sorriso stampato in faccia il che mi rese molto felice per lei. 
Dopo averla salutata di nuovo, salii di sopra e cominciai a fare i compiti. Quando ebbi finito notai che erano le 19:35, così scesi di sotto, andai in soggiorno e mi buttai sul divano, accesi la TV e cercai qualcosa di decente. Nulla.
 
«Hey, che fai?» Jonah era appena tornato da casa di un suo amico supponevo. Mi misi composta e gli feci segno di sedersi accanto a me.
 
«Cerco qualcosa di carino in TV» risposi.
 
«Che ne dici di guardare un film e ordinare una pizza?» propose. Accettai subito e passammo la serata a ridere e scherzare.
 
Il giorno dopo mi svegliai abbastanza presto e dopo essermi preparata scesi al piano inferiore per aspettare Jonah. Mio padre era già uscito e aveva lasciato un biglietto con scritto che sarebbe tornato tardi.
Dopo qualche minuto vidi Jonah scendere le scale e ci incamminammo verso la scuola.
Dopo alcune ore finalmente andammo in mensa ma io non presi nulla, avrei mangiato qualcosa quando sarei tornata a casa. 
Eravamo seduti al tavolo, Jonah e Justin erano intenti a parlare, Caleigh fissava lo schermo del suo cellulare e io mi guardavo le unghie.
 
«Abigail!» Quella voce la conoscevo. Alzai lo sguardo e vidi… Evan? Cosa ci faceva lui a Stratford? E soprattutto cosa ci faceva nella mia scuola?
Era in piedi alle spalle di Jonah che non appena vide la mia faccia si girò e rimase a bocca aperta. 
 
«Evan, amico!» si alzò in piedi e lo abbracciò. Okay, il giorno prima voleva ammazzarlo e adesso faceva l'amico? Beato chi lo capiva.
Fortunatamente suonò la campanella, così presi Caleigh per un braccio e corsi in classe. Non c'era ancora nessuno e ne approfittammo per parlare.
 
«Lui era quell'Evan?» chiese quasi sconvolta quanto me.
 
«Sì! Ma non capisco perché è qui» risposi facendo le spallucce.
 
Fortunatamente le ore terminarono e quando uscimmo decisi di parlare con Evan.
Lo vidi parlare con Justin da lontano. Justin stava gesticolando e dalla faccia sembrava arrabbiato.
Mi avvicinai e lo sentii dire «Spero di essere stato chiaro!» dopo di che se ne andò dalla parte opposta alla mia quindi non mi vide.
 
«Evan» dissi avvicinandomi, lui mi guardò e prima di parlare sospirò.
 
«Tranquilla, lo so che quello che è successo è stato uno sbaglio. Ci si vede» okay, era stato troppo facile. Non me lo aspettavo.
Se ne andò e aggrottai le sopracciglia.
 
«Tutto bene?» chiese Caleigh vedendo la mia faccia. Annuii.
Mi girai verso Jonah e notai stava battendo il cinque con Justin mentre rideva. Non capivo nulla in quel momento. 
I miei pensieri vennero interrotti dal mio cellulare che squillava, guardai lo schermo e vidi che era mia madre.
 
“Mamma! Dimmi tutto” dissi.
 
“Vi va di venire a cena da noi stasera? Puoi portare anche Caleigh con te”
 
“Va bene” accettai senza pensarci due volte.
Aspettai una risposta ma staccò.
 
«Stasera vieni con me a cena da mia madre» dissi a Caleigh.
 
«Va bene, Ab. Grazie per avermelo chiesto» disse sarcastica. Risi e insieme ci avvicinammo a Jonah e Justin.
 
~
 
«Jonah, muovi il culo» urlai dal piano di sotto. Era ancora in bagno e se non si fosse mosso saremmo arrivati in ritardo per la cena. 
 
«Se magari non mi avessi avvisato mezz'ora fa adesso saremmo già lì» urlò a sua volta. Beh, forse era colpa mia. 
Qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire e trovai Caleigh.
 
«Andiamo?» chiese lei.
 
«Jonah è ancora in bagno» risposi sbuffando.
 
«Eccomi, sono pronto» disse Jonah prendendo le chiavi della macchina.
Arrivammo dopo cinque minuti, salutammo Jeremy, ovvero il compagno di mia madre, poi mia madre e infine Justin.
 
«Ragazzi, non è ancora pronta la cena. Justin perché non andate in camera tua?» disse Jeremy. Justin annuì e salimmo tutti e quattro al piano superiore.
 
«Allora? Come è andata con Evan?» chiese Jonah sedendosi sul letto di Justin e trattenendo una risata. Guardai Justin e stava sorridendo guardandosi le scarpe.
Quei due non me la raccontavano giusta.
 
«Cosa intendi? E perché hai fatto l'amico?» chiesi guardandolo male.
 
«Stavo solo scherzando, in quel momento volevo strozzarlo. Ma non ci darà più fastidio» disse.
 
«Cosa gli hai fatto?» mi avvicinai a lui piuttosto preoccupata.
 
«Nulla. Ho solo chiesto a Justin di dirgli qualcosa» pensai a quando avevo visto Justin parlare con Evan e a quanto era stato strano Evan con me.
 
«Cosa gli hai detto?» chiesi a Justin alzando un sopracciglio.
 
«Forse potrei avergli detto che sono il tuo ragazzo e che deve starti lontano» rispose grattandosi la nuca.
In quel momento sentii solo Caleigh scoppiare in una fragorosa risata.
 
 
[N/A]
Eccomi qui con il secondo capitolo! Mi ha fatto davvero piacere ricevere belle recensioni per il primo capitolo quindi vi ringrazio molto. Spero di riceverne alcune anche qui.
Ps. La storia è anche su wattpad!
   
 
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