Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: piperina    24/01/2009    43 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

*Act X*
- Hot Party -

 

 

 

 

 

Sono passati circa dieci giorni dal ritorno a scuola. Io e Draco non ci siamo più rivolti la parola, neanche uno sguardo.

Lo vedo spesso con la Parkinson, quindi credo che stiano insieme, o che comunque si frequentino.

Sto cercando di togliermelo dalla mente ma non ci riesco. Ho bisogno di qualcosa di forte. Sicuramente questa cotta passerà presto… a lui è già passata.

- Granger!.-

Mi volto per vedere chi mi sta chiamando - Steeval, ciao.-

Terry è un ragazzo molto gentile e studioso, ha ottimi voti e una mente brillante. Non a caso è stato smistato a Ravenclaw.

- Posso esserti utile?-

- Più o meno.- sorride - Domani sera c’è una festa da noi, sono tutti invitati. Ti va di venire?-

Festa, tanta gente, pochissime probabilità di incontrare lo stronzo con la troia… mi sembra un’occasione perfetta.

- Certo che verrò.- annuisco, il suo sguardo si illumina - Devo vestirmi in qualche modo particolare?-

- Non direi. È sufficiente un vestito elegante, ma niente di troppo elaborato.- spiega lui.

- Bene. A che ore è?-

- Nove e mezza, davanti al nostro dormitorio.-

- Perfetto, allora ci vediamo lì. Grazie dell’invito.-

- Grazie a te.-

Saluto Terry e continuo a camminare verso la Torre. Mi sento piuttosto leggera, l’idea della festa mi ha tirata su di morale. Sono sicura che mi divertirò moltissimo.

 

 

                                                              ***                  

 

 

Sono quasi le dieci e mi sto dirigendo verso il luogo dell’appuntamento per andare alla festa dei corvi.

Mi sono messa un vestito blu notte lungo fino al ginocchio, con la gonna un po’ a campana e la schiena scoperta, scarpe alte con il laccetto e un bracciale sottile che brilla. I capelli li ho legati in un coda alta per lasciare libera la schiena.

Voglio divertirmi, alla faccia di Draco e di quella zoccola della Parkinson. Avranno figli scemi quei due, oh.

Vedo Terry Steeval venirmi incontro, sorrido e lo raggiungo.

- Sei incantevole!- mi saluta a braccia aperta.

- Grazie, anche tu sei molto elegante.- e lo è davvero, i pantaloni scuri che indossa e la camicia blu gli stanno molto bene.

Scambiamo qualche parola mentre mi fa entrare, poi mi offre un drink e continuiamo a parlare.

Lo vedo girarsi, notare qualcosa e poi guardare di nuovo me - Scusa, ma…-

-Vai, tranquillo.- gli sorrido.

Lui risponde al sorriso e si allontana. Sta andando dalla sua ragazza che è, sorpresa delle sorprese, Luna. proprio lei, Luna - o Lunatica - Lovegood. Lei e Terry si sono messi insieme l’estate scorsa e sono sempre più felici ogni giorno che passa.

La loro unione è spettegolata almeno quanto quella tra me e Draco, se non di più. C’è da dire che nessuno, neanche la Cooman da sobria avrebbe messo insieme quei due.

Invece eccoli lì, mano nella mano, a sorridersi come due bambini alla prima cottarella.

- Hermione!- chi mi chiama?

Mi volto e vedo lui, il maniaco più maniaco che ci sia tra le mura di questa scuola.

- Theodore.- lo saluto.

Ho iniziato a chiamarlo per nome dopo di lui. Mi chiama sempre “Hermione”, è carino ricambiare, e ormai ci ho fatto l’abitudine.

- Ragazza, sei una visione!- fischia, osservandomi come se negli occhi avesse i raggi X.

- Anche tu stai bene.- sorrido.

- Posso farti compagnia o stai aspettando qualcuno?-

Una pietra si deposita istantaneamente sul mio petto. Perché mi viene in mente il volto di Draco?

- Sei arrivato al momento giusto,- gli dico con un sorriso - mi sentivo piuttosto sola.-

Mi guarda come un cacciatore guarda la sua presa e mi fa strada fino ad un comodo divanetto posto in un angolo abbastanza nascosto della sala. Non perde tempo il ragazzo.

- Mi chiedevo,- inizia, mentre io sorseggio il mio drink - se avessi impegni per questa sera.-

Ho trovato una dote di Theodore Notte: non usa mai inutili giri di parole.

- Sì che ho impegni.- rido - Sono ad una festa, no?-

- Intendevo per il dopo festa.- risponde lui serio e malizioso allo stesso tempo.

I suoi occhi fissano intensamente i miei. Per qualche istante mi sento paralizzata. So cosa vuole da me, so quale proposta sta per farmi, e io… io non voglio rifiutare.

- Non ho nessun impegno.- le parole lasciano le mie labbra senza che io abbia il minimo potere su di loro.

So cosa accadrà stanotte. Farò sesso con Theo.

- Che ne dici- si fa più vicino a mi sfiora il braccio nudo con la punta dell’indice - se io e te, più tardi, abbandonassimo questa festa e la continuassimo da soli,- il tono di voce di fa basso e suadente - in camera mia?-

Credo di aver smesso di respirare… questo ragazzo va dritto al sodo. Non nasconde i suoi pensieri e dice chiaramente quello che vuole. È lodevole.

- Possiamo andarci anche adesso.-

I suoi occhi si illuminano. Si alza dal divano, io lo seguo e insieme usciamo da questo posto per dirigerci verso i sotterranei.

Questa è stata la mia festa più breve, ci sono rimasta solo mezz’ora.

Percorriamo i corridoi deserti in silenzio. Non parliamo né ci sfioriamo. Stiamo semplicemente camminando uno accanto all’altra.

Arrivati al dormitorio Theo pronuncia la parola d’ordine e insieme raggiungiamo la sua camera.

Mi fa entrare e chiude la porta dietro di sé. Vedo cinque letti davanti a me, ma non faccio in tempo a dire niente che mi sento abbracciare da dietro.

La sua bocca è sul mio collo e le mani sui fianchi. Mi sono mancate queste cose…

Mi gira intorno e mi porta con le spalle al muro. Subito il suo corpo è contro al mio, sento il suo respiro caldo sulla guancia e la mani ovunque.

- Aspetta…- riesco a mormorare.

- Che c’è?- risponde senza muoversi di un centimetro.

- Potrebbe entrare qualcuno… i tuoi compagni di stanza verranno a dormire.-

- Quando troveranno la porta chiusa andranno a dormire altrove.-

Rido all’idea di Blaise, Pucey e i due gorilla sul divano fino a domattina. Ma non riesco a pensarci troppo, le attenzioni che Theo mi sta dedicando mi distraggono.

- Vieni.-

Prende la mia mano e mi porta verso il suo letto, tira le tende e in mezzo minuto il mio bel vestito blu notte cade ai miei piedi. Si stupisce di vedermi senza reggiseno.

Sorrido, per nulla imbarazzata. Non so perché, ma mi sento come se tutto questo non stesse accadendo per la prima volta, come se l’avessi già fatto in passato… forse è dovuto alla familiarità che ho con Theo?

Ad ogni modo non ho intenzione di restare qui come una bambolina mentre lui mi mangia con gli occhi.

Non devo pensare a Draco. Non penserò a lui stanotte.

Davanti a me c’è uno dei ragazzi più bella della scuola, e tutto ciò che desidera è buttarmi sul letto e seppellirsi in me fino all’alba. Chi sono io per negarglielo?

È eccitato e non lo nasconde minimamente. Mi desidera, me l’ha detto, ogni fibra del suo essere lo sta gridando.

È disarmante la sincerità di questo ragazzo.

Faccio un passo verso di lui e incollo le mie labbra alle sue, giocando con i suoi capelli castani con una mano e sbottonandogli la camicia con l’altra.

Spinge i fianchi contro i miei, le sue mani sono ovunque su di me. È una bella sensazione… mi fa stare bene.

Quando anche i suoi pantaloni sono a terra lui mi spinge sul letto e mi inchioda sotto di sé. Lascia che il desiderio e la passione muovano le sue mani e la sua bocca, non nasconde niente di quello che prova.

Theo mi vuole. Draco non più.

 

 

                                                              ***                  

 

 

 

Soffio di vento… tocco di angelo… carezza di nuvola… qualcosa di estremamente delicato mi sta sfiorando la schiena, mandando brividi sulla mia pelle esposta.

Mugolo qualcosa di incomprensibile e una risata sottile raggiunge le mie orecchie.

Inizio a svegliarmi, strizzo gli occhi ma non mi azzardo ad aprirli. Voglio dormire ancora, sono stanca…

Una bocca che ormai conosco bene lascia baci leggeri sulla mia schiena, partendo dalla spalle lungo la colonna, e fino al limite della decenza.

- Theo…- biascico con la voce impastata dal sonno - …non ho voglia, dai… lasciami dormire…-

- Non dicevi così, stanotte.- ridacchia divertito senza smettere di baciare ogni centimetro di pelle che ha a disposizione.

- L’abbiamo fatto tre volte, no ne hai avuto abbastanza?- ribatto più sveglia di prima.

- Tre volte, sì, ma sua signoria ha avuto cinque orgasmi, e non mi sembrava che ne avesse avuto abbastanza.-

Che fa, sfotte? Sicuramente la mia faccia è diventata bordeaux per la vergogna.

- Non è colpa mia se le tue mani sono dotate di volontà propria.- mi giro verso di lui per guardarlo in faccia.

Sorride, visibilmente divertito, e pienamente soddisfatto. Effettivamente sono più che soddisfatta anche io. Non riesco a trattenere un sorriso.

Lui scende a baciarmi e tenta un’avanzata sul mio corpo con quelle belle mani talentuose che ha, ma lo blocco subito.

- Che ore sono?-

- Le sette e mezza.- risponde - Hai fame?-

- Sì, ma prima devo farmi una doccia e cambiarmi.- mi metto seduta sul letto e inizio a cercare le mie mutandine. Dove cavolo sono finite?

- Cerchi queste?-

Theo mi guarda con un sorriso sornione e l’espressione da maniaco mentre fa ruotare le suddette mutandine attorno al suo indice.

- Dammele.- allungo il braccio per prendere ciò che è mio ma lui allontana la mano.

- Theo…- lo avverto - …mi servono.-

- Il vestito è lungo.-

Credo di avere la bocca aperta e gli occhi a palla.

- Sei pazzo?!- esclamo - Non posso uscire da qui senza le mutande! Dammele subito!-

Ridendo lui alza ancora di più il braccio e io non riesco a raggiungerlo. Stronzo. È una sfida? Bene, la accetto.

- Sai che ti dico?- incrocio le braccia al petto e mi mostro assolutamente calma e padrona della situazione - Tienile.-

Ah, non se l’aspettava! Non gli do il tempo di ribattere che scendo dal letto, come mamma mi ha fatta, mi infilo il vestito che avevo ieri sera, prendo le scarpe e mi giro verso di lui.

- Ci vediamo, tesoro.- sorrido con le scarpe in mano, mi chino su di lui per dargli un bacio di saluto e, ridendo, mi avvio alla porta.

So che non fa sul serio, ma non sono il tipo di persona che prega e supplica gli altri.

Esco dalla stanza con il sorriso sulle labbra, faccio due passi e sento la porta aprirsi. Mi giro, sempre sorridendo, ma è orrore quello che si dipinge sul mio viso.

- Hermione, scherzavo.- dice Theodore, con il lenzuolo legato ai fianchi e i miei slip in bella mostra nella sua mano - Tieni.-

Dietro di lui c’è Draco.

Draco Malfoy, immobile come una statua, che guarda la scena come se stesse vivendo un’esperienza extracorporea.

Theo segue la linea del mio sguardo e impallidisce. Torna a guardare me con un’espressione colpevole in viso, abbassa la mano con cui tiene i miei slip e aspetta che io dica qualcosa.

- Tienile tu.- torno a posare gli occhi su di lui - Verrò a riprenderle più avanti.-

Senza aggiungere altro né attendere risposta mi giro e me ne vado.

 

 

                                                              ***                  

 

 

 

Cazzo, cazzo, cazzo!

Che razza di tempismo ha Malfoy? È arrivato proprio quando Theo è uscito dalla stanza con le mie mutandine in mano! Di sicuro avrà visto gli altri quattro dormire sui divani della Sala Comune.

Sto camminando a passo di carica con il mio bel vestito al vento e le scarpe in mano. Meno male che non c’è quasi nessuno in giro, almeno evito gli sguardi allusivi al mio abbigliamento.

Finalmente raggiungo la Torre. Pronuncio la parola d’ordine ed entro, fermamente intenzionata a correre dritta nella mia stanza ma, ovviamente, qualcosa me lo impedisce. Anzi, qualcuno.

- Hermione…?-

- Ciao Harry.- mi dispiace, non ho voglia di parlare adesso. Spero solo che mi lasci andare senza domande.

Lui però ha notato che indosso il vestito di ieri sera.

- Lasciami andare Harry, per favore.- lo anticipo - Non fare domande.-

- Solo una.- mi dice serio - E’ Malfoy?-

Lo fisso negli occhi. Devo rispondergli, e devo dirgli la verità.

- No.-

Senza dargli tempo di aggiungere altro lo sorpasso e corro in camera mia.

 

 

                                                              ***                  

 

 

Sono stata chiusa nella mia stanza per tutto il giorno. Non volevo vedere né sentire nessuno, così mi sono isolata dal mondo e ho concentrato la mia attenzione solo ed unicamente sullo studio.

Dopo aver finito i compiti di tutte le materie mi sono messa a leggere un libro ma adesso sto morendo di fame.

Devo per forza uscire da qui e andare in Sala Grande per nutrirmi, porca miseria.

Non ho voglia di dare spiegazioni ad Harry, non ho voglia di vedere l’espressione colpevole di Theodore e non ho voglia di vedere Draco. Con la Parkinson.

Se lui esce con quella zoccola, beh, anche io ho tutto il diritto di uscire con chi mi pare e piace, no?

Theo non mi ha certo proposto di sposarlo, non stiamo neanche insieme. Abbiamo solo trascorso una bella notte sotto la sue lenzuola, tutto qua. Io non ho alcuna colpa, cavolo!

Animata da questi sentimenti mi do una sistemata davanti allo specchio ed esco dalla mia stanza, diretta verso un’ottima cena e per nulla intenzionata a farmi rovinare questa serata da chicchessia.

Molti studenti camminano per i corridoi. Saluto qualcuno e proseguo per la mia strada.

Raggiungo la Sala Grande e, senza guardarmi intorno, mi dirigo verso il mio tavolo per sedermi con i miei amici.

- Buonasera.- sorrido.

- Ciao Herm.- risponde in coro mezzo tavolo.

Inizio a mangiare e parlo del più e del meno con chi mi sta intorno. Noto un certo movimento nella Sala e un paio di indagatori occhi verdi che non mi lasciano un secondo.

Cavolo, Harry è tremendo quando ci si mette. Basta un suo sguardo a far venire sensi di colpa a chiunque.

- Ehi, hai visto?-

Seamus al mio fianco indica qualcosa che sta al di là del nostro tavolo. Alzo gli occhi e capisco subito a cosa si riferisce.

Al tavolo delle Serpi c’è qualcosa di strano: Draco sembra vivere in simbiosi con la Parkinson, cosa che mi sta rivoltando lo stomaco per il disgusto, ma ciò che attira di più l’attenzione è un’altra cosa.

Theo.

È stato isolato. Mangia da solo, in silenzio. Nessuno gli parla. Draco non lo guarda nemmeno.

Dall’espressione che ha in volto direi che è stato lui ad ordinare agli altri di fingere che Theo non esista. O forse è sufficiente il suo comportamento ad influenzare i suoi compagni.

È per questa mattina, quando mi ha vista uscire dalla sua stanza?

Se non mi avesse vista in quel momento non avrebbe mai saputo che ho fatto sesso con Theo, ma lui ci ha visti. Si è arrabbiato per questo?

È assurdo!

Completamente assurdo, e anche infantile direi. Lui non mi ha più rivolto la parola da Natale e tutto ciò che fa è stare attaccato al culo della Parkinson come la carta moschicida.

Non può vantare alcun diritto su di me.

Bevo un sorso d’acqua e guardo Harry.

- Vuoi sapere con chi sono stata?-

Lui ricambia lo sguardo ma non dice niente. Mi alzo senza salutare nessuno e mi dirigo a testa alta verso il tavolo verde-argento. So che tutti mi stanno guardando ma non mi interessa.

Blaise mi sorride e io rispondo al sorriso, proseguo e mi fermo a metà tavolo.

- Theo.- dico con la voce più melensa che ho - Ti andrebbe di farmi compagnia?-

Se dice di no farò la figura di merda più grande di tutta la mia vita.

Lui mi guarda stupito, poi sorride e si alza - Con piacere.- risponde. Prende la mia mano e insieme lasciano la Sala Grande.

Ho il cuore a mille, non avevo mai fatto una cosa del genere, ed è… wow, è fantastico!

Rido come una bambina. Sono sinceramente divertita. La faccia di Draco era impagabile! Cosa credeva, che i giochetti dell’asilo fossero sufficienti?

Durante le vacanze di Natale si è dimenticato di me e si è messo con la Parkinson. Io non gli ho detto nulla, quindi cosa gli da il diritto di sentirsi infastidito da quello che c’è tra me e Theo?

Corriamo per i corridoi come due bambini. Mi sono presa una piccola rivincita su Draco per i suoi comportamenti indecenti con la zoccola davanti a tutti. Ben gli sta.

Ignoro la punta di dolore che inizia a farsi sentire nel mio petto e mi concentro sul ragazzo che mi sta portando verso la sua stanza. Credo sia palese a tutta la scuola quello che stiamo per fare.

- Vieni qui.-

La voce di Theodore mi risveglia dai miei pensieri. Non ho tempo di rispondere che mi ritrovo con la schiena al muro, contro il mio un corpo ben modellato.

Le labbra del proprietario del suddetto corpo trovano le mie e le catturano in un bacio molto, molto passionale.

Non abbiamo bisogno di dirci nulla. In pochi minuti i nostri vestiti formano un bel mucchio ai nostri piedi.

- Che ne dici di spostarci sul letto?- suggerisco con il respiro irregolare.

- Il muro è invitante…- ride contro il mio collo facendomi correre lunghi brividi per tutto il corpo.

- Porco.- gli do un piccolo pugno sulla spalla e mi libero dalla sua stretta, poi mi dirigo verso il suo letto e lui mi raggiunge.

Theo è un amante intenso e passionale. Esigente, sincero in ogni sua espressione e parola. Non calcola le reazioni di chi gli sta intorno. È semplicemente se stesso. Anche quando fa il maniaco alle feste e tutti ridono per le sue figure, è sempre se stesso.

Lo è in quei momenti come lo è adesso con me, sul suo letto, i fianchi che spingono con forza contro i miei, le labbra sulle mie, le sue mani ovunque sul mio corpo.

È un fuoco che arde, e mi sta bruciando.

È fuoco il piacere che mi scuote, lava incandescente che ci unisce in questa danza primordiale.

Theo è tutto questo. È fuoco.

Mi prende e mi completa, mi trascina tra le fiamme e mi porta all’apice.

Non so se sto gridando per l’intenso piacere che provo o per la punta di dolore che parte dalle sue dita strette intorno ai miei fianchi e mi trafigge il cuore.

Theo è magnifico, mi piace e mi fa stare bene.

Ha un unico difetto.

Non è Draco.

 

 

 

 

   
 
Leggi le 43 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: piperina