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Autore: Elis17    03/08/2015    5 recensioni
Mini long Larry dove Louis è un bambino e vuole un animale domestico con cui giocare perché sempre solo a casa, Dan il padre lo porta al canile in cui lavora e lì tra tanti gattini sceglie proprio Harry, un Kitten di sei anni, un bambino provvisto di coda e orecchie feline, i genitori di Lou sono sconvolti, ma, inteneriti dalla creatura, decidono di prendersi cura di lui.
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Human!Louis × Kitten!Harry × Harry!Mpreg × Slice of life × MxM × GayLove × Mpreg!AU × Kitten!AU × Human!AU × AU ×
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate
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×Tra tanti scelsi te.×



×Capitolo 2.×


 
Quando arrivarono a casa della famiglia Tomlinson, i tre si divisero i compiti: Dan andò in camera sua e della moglie per fare ricerche trovando solamente storie scritte da giovani ragazzi che trattavano l'argomento o stupidi fumetti giapponesi porno con giovani ragazze disegnate con tette enormi, orecchie e coda da felino; Johanna disse ai bambini di andare in camera mentre cercava di far funzionare la stufetta che c'era nel bagno in modo tale da riscaldarlo, tappò lo scarico della vasca ed aprì sull'acqua bollente tornando poi dai piccoli trovandoli coricati sul lettino.
La donna si avvicinò ai due e toccò la fronte di entrambi per cercare di capire se il gattino avesse la febbre, ma per fortuna non notò nulla di anormale, guardò i piedini del piccolo e trovò dieci dita, fece lo stesso con le mani e le trovò perfette, lo mise seduto ed il piccolo si coprì con la coperta la zona intima, mosse i ricci e trovò le orecchie pelose e scure, le accarezzò piano provocando uno squittio dolcissimo, gli sorrise e continuò ad osservare le orecchie, non trovò nessun graffio o taglio, spostò ancora i capelli, poco sotto le tempie e non trovò nessun tipo di orecchio umano, Charlie aveva ragione, era sprovvisto di quella parte, la pelle era unita, non c'erano malformazione, era liscia ed i capelli coprivano bene la parte.
Sposò ancora i capelli sul retro del collo trovandolo semplicemente sporco, alzò il suo volto per osservarlo bene e non notò nulla di strano fino a quando non guardò i suoi grandi occhi verdi: le pupille erano sottili ovali verticali e <> mormorò stupita, questi subito diventarono una normalissima pupilla umana e Johanna sorrise, quella era una delle caratteristiche feline.
Riguardò le mani per controllare le unghie e no, quelle non erano unghie, erano piccoli artigli, ci passò sopra le dita trovandoli alquanto appuntiti, queste all'improvviso si ritirarono più indietro, il piccolo fece questo passaggio un paio di volte, Louis lo guardava affascinato al suo fianco.
Jay spostò la coperta dal corpicino del bambino gatto e posò gli sul petto acerbo, vi erano quattro piccoli capezzoli e rimase a fissarli un pochino di troppo, tanto che il gattino si coprì con le piccole mani, Jay gli accarezzò la guancia con fare materno ed il bambino l'abbracciò di slancio muovendo dolcemente il capo sul petto della donna chiudendo gli occhi e "Prrr" fece le fusa.
La donna rimase stupita di ciò, chissà dove aveva vissuto quel povero bambino, da quanto non mangiasse, se avesse mai avuto qualcuno che lo difendesse o coccolasse, le vennero le lacrime agli occhi.
Sorrise al bambino e staccandolo da sé scoprì la sua intimità, notò che tutto era il suo posto e che non c'erano infezioni o tre testicoli.
"Okay, ti va di fare il bagno? Così ti scaldi e dopo sei pulito." mormorò lei prendendolo in braccio nudo, subito si attaccò al collo della giovane e nascose il visino tondo nell'incavo tra il collo e la spalla, la donna richiamò l'attenzione di Louis e "Vai a chiudere l'acqua della vasca, amore, e metti del bagnoschiuma sulla spugna."
Il bambino che aveva in braccio iniziò strusciare il visino sulla sua guancia e lasciò un piccola lappata su questa sorridendo timido alla donna.
Johanna era commossa, la creatura che aveva davanti era un semplice bambino esigente di affetto, cibo e cure, nulla di più e nulla di meno.
Lo trasportò in bagno e lo posò in piedi nella vasca, appena toccò l'acqua sgranò gli occhi soffiando.
Jay spaventata toccò immediatamente l'acqua pensando che fosse bollente, ma la trovò tiepida.
"Cosa c'è, piccolo?" il micio si coprì e cercò nella vasca un punto dove poter uscire e la giovane se ne accorse subito tirandolo su di nuovo in un caldo abbraccio rassicurandolo.
Louis capendo la situazione iniziò a spogliarsi, "Che fai, Lou?" lo guardò la madre e "Ha paura, mi metto nella vasca con lui."
Sorrisero entrambi aspettando che Lou si accovacciasse nella piccola vasca in modo tale da far vedere all'altro che non c'era nulla di cui aver paura.
Il gattino ingoiò a vuoto preoccupato mentre Jay riprovava ad appoggiarlo nella vasca, ma questo, anche dopo aver toccato la vasca, continuò a tenere le mani della donna.
Louis si alzò in piedi e prese le sue mani e piano lo fece sedere.
"Uhm... allora... Louis, lo aiuti tu a lavarsi? Io vado a preparare qualcosa di veloce così mangia. Hai sete piccolo?" il ricciolino annuì e Jay corse in cucina a prendere dell'acqua e "Ecco a te." gli sorrise raggiante vedendo con quanta foga bevve.
"Io vado." quando il piccolo sentì quella frase andò nel panico.
"Ehi... tranquillo, ascolta, vado solo nell'altra stanza a preparare qualcosa da mangiare, non hai fame? Sì? Okay, va bene, cosa vorresti?" chiese, ma il gattino non le diede risposta.
"Un tast?"
"Un piatto di pasta?"
"Un pezzo di formaggio?"
"Spinaci?"
"Cotoletta?"
"Una scatoletta di tonno?" ed il bambino si illuminò improvvisamente.
"Oh! A qualcuno qua piace il pesce!" sorrise Jay e "Vado." e se ne andò.
"Ciao." lo salutò Louis sorridendo e l'altro fece lo stesso.
"Sai parlare?" domandò ed in tutta risposta quello inclinò il capo a destra fissandolo confuso e scuotendo appena il capo.
"Come ti chiami?" chiese ancora, ma quello alzò un sopracciglio.
"Il mio nome è Louis." gli sorrise "Il tuo qual'è?" riprovò.
Il ricciolino alzò semplicemente le spalle senza rispondere.
"Uhm... possiamo sceglierne uno insieme, ti va?" e il bambino gatto sorrise.
"Oh... uhm... allora... Marcel?" il bambino lo guardò abbastanza male.
"Okay okay, ma non mi guardare così! Noah?" riprovò.
"No? Okay, George?" ed il piccolo scosse il capo velocemente.
Louis iniziò a passare la spugna sulle braccia del bambino e l'acqua si colorò di nero.
"Rick? Mickey? Ananas? No, l'ananas è un frutto. Ansel? Come quello della favola! No? Okay, James? No, non mi piace a me!" parlò Louis mentre passava la spugna piano sul volto dell'altro.
Lasciò che la spugna galleggiasse nell'acqua e mise sulle sue manine dello shampoo e lo strofinò piano tra i capelli ricci del suo nuovo amico.
Non propose altri nomi, lavò il micino e lo fece asciugare con il suo accappatoio azzurro e lo trascinò in camera sua lasciando per terra una scia di impronte di piedini.
Jay andò da loro e trovò entrambi i bambini puliti e profumati e finalmente poté vedere il colore originale della pelle del micio, aveva la pelle bianchissima ed era pallido, le occhiaie sotto gli occhi.
"È pronto da mangiare! Su vestitevi con il pigiama! Lou mettiti il tuo, ne prendo un altro da dare a lui." ragionò ad alta voce la donna.
Sorrise ad entrambi ed aiutò il suo nuovo figlio a vestirsi, ma ebbe qualche problema con la coda e "Oh!" esclamò non sapendo cosa fare, Louis subito le passò la forbice e quella sbiancò.
"Non possiamo mica tagliargli la coda, tesoro!" il gatto rabbrividì impaurito e si nascose tra le braccia della donna.
"Mamma! Fai un buco nel pantalone!" la riprese il figlio e "Oh..." disse la madre.
Jay lasciò il pantalone addosso al bambino e guardando dove posava la stoffa sulla coda fece un buco più largo del diametro di quella in modo tale che fosse comodo, prese la coda tra le sue mani e l'accarezzò piano sorridendo per rassicurare il riccio e la infilo nel buchetto.
Sorrise vittoriosa e batté il cinque al figlio, prese entrambi per mano e li portò in cucina e li fece sedere vicini sedendosi di fianco al marito in modo tale da essere difronte ai due.
"Magia pure, piccolo." gli sorrise Dan e lui guardò il suo piatto, evitò le posate non sapendo cosa fossero e prese con le mani un po' di tonno e mangiandolo sorridendo subito dopo.
Si ingozzò e guardò Jay appena finì.
"Ne vuoi ancora?" chiese prendendogli il piatto e mettendo non una, ma due scatolette di tonno.
"Ecco, mangia tutto!" gli accarezzò l'orecchio destro ed entrambe le orecchie si mossero velocemente, Dan rise trovandolo adorabile.
Louis si voltò velocemente verso il bambino ed "Harry!" esclamò raggiante notando che il bambino si girò subito verso di lui come se si fosse sentito chiamare.
Si sorrisero.

 

 
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Buongiorno!
Eccomi qua con un nuovo capitolo! Vi piace?
Grazie a chi messo la storia tra seguite/ricordate/preferite!
Spero vi piaccia, fatemi sapere con una recensione!
Elisabetta.
  
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