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Autore: _Daenerys Targaryen93_    08/08/2015    3 recensioni
Misa Amane è una bellissima ragazza, solare e sarcastica.
Dopo un test del quoziente intellettivo è stata spedita al Sakura College, una scuola specifica in cui sono tutti cervelloni.
Qui incontra Light Yagami e cerca di stringere amicizia ma ...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il lago di notte era uno spettacolo magnifico.
La luna piena si rifletteva sulle acque ed illuminava tutto l’ambiente.
Guardai il cielo e vidi tantissime stelle.
Sorrisi sistemandomi gli occhiali sul naso.
Ci avvicinammo alla riva ed iniziammo a tirare i sassi in acqua cercando di farli rimbalzare sulla superficie.
Ma questi una volta colpita l’acqua, affondavano.
Sbuffai e afferrai un altro sasso, decisa a non arrendermi.
Lanciai, ma fallii miseramente.
<< Guarda che così non otterrai nulla. >>.
Mi voltai e vidi un ragazzo con i capelli neri e gli occhi azzurri che mi sorrise, insieme a lui c’era Light che mi guardò sorpreso.
<< Mi chiamo Akise, piacere. >> mi afferrò la mano e ne baciò il torso.
Io lo guardai inquieta, mi sentivo strana.
Però era stato molto cavalleresco ed educato.
Con la coda dell’occhio guardai Light.
Sembrava rigido, e inespressivo.
Akise afferrò un sasso e me lo porse, poi si mise accanto a me per darmi indicazioni.
Mi afferrò il polso per mostrarmi il movimento giusto da fare, poi iniziò a indicarmi anche la postura del corpo.
Era troppo vicino, mi sentivo un po’ a disagio.
Riuscii a fare almeno un rimbalzo e lui mi lodò, e riempì di complimenti riguardanti il mio aspetto.
Mi sforzai di sorridere.
Guardai Light di nascosto e lo vidi sbuffare e giocherellare con un rametto.
Non gli interessava che il suo amico ci stesse provando con me?
O meglio perché volevo che a lui interessasse?
Persa com’ero nei miei pensieri continuai a fissarlo.
All’improvviso alzò gli occhi, come se avesse sentito il mio sguardo su di lui.
Lo vidi sorridere compiaciuto, io volevo sotterrarmi.
<< Allora, ancora non mi hai detto il tuo nome. Fanciulla misteriosa e dalla bellezza ultraterrena. >>,
Light soffocò una risata io lo fulminai con lo sguardo.
<< Misa. >> risposi,
<< Misa, che bel nome. Hai da fare questo finesettimana? Potremmo passare del tempo insieme, uscendo magari. >>.
Sciolsi i capelli e li sistemai facendo finta di riflettere, non volevo che ci restasse male ma non avevo voglia di uscire con lui.
Risposi con molto tatto di non essere interessata, e i complimenti e le sue tante cerimonie cessarono così come erano iniziate.
Light si avvicinò all’amico e gli mise una mano sulla spalla, come se volesse consolarlo.
Anche se, gli stava praticamente ridendo in faccia.
<< Hai sbagliato pollo, amico. Non dovevi avvicinarti. >>,
Akise sputò e lo mandò al diavolo.
Non bisognava mai giudicare il libro dalla copertina.
Light mi si parò davanti con un sorriso.
Il silenzio era snervante, così decisi di romperlo con una battuta.
<< E tu? Sei sicuro di poterti avvicinare anche solo fisicamente a questa bellezza ultraterrena? >> incrociai le braccia, in attesa della risposta.
Lui alzò un sopracciglio e inclinò la testa da un lato:
<< Cosa non direbbe quello là per portarsi a letto una. >>,
<< Le stesse cose che diresti tu? >> lo provocai,
lui abbassò lo sguardo poi mi guardò intensamente negli occhi.
<< No, per me sono cazzate. Se una te la vuole dare non credo servano tante moine. >>,
la sua risposta mi innervosì parecchio, anzi mi fece incazzare.
<< Capisco, hanno fatto così con te le altre? >> mormorai sperando che non mi sentisse,
<< Cos’è sei gelosa? >> si chinò verso di me, io indietreggiai,
<< Perché dovrei? Ero solo curiosa. >>.
Mi spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, le mie guance avvamparono.
<< Non vorrei darti questa soddisfazione, ma sei carina con gli occhiali. >> sorrise,
io cercai di distogliere lo sguardo dai suoi occhi magnetici.
Respirai a fondo, non potevo permettergli di prendermi in giro di nuovo.
<< Guarda che io non te la do, è inutile che ti impegni. >> sbottai,
lo vidi ridere a crepapelle e passarsi una mano sul volto mormorando un ‘oddio’, ma ero forse una barzelletta per lui?
Scosse la testa divertito.
<< Cazzo, hai scoperto le mie intenzioni. Che razza di pervertito sono. >>,
<< Ecco, vergognati! >> lo rimbeccai,
<< Comunque a parte gli scherzi lo penso sul serio, ti stanno bene. >>,
<< Basta, sei solo un pervertito che vuole portarmi a letto. >> risi e lui con me,
<< Non sarei normale se non lo volessi, cioè non è che non mi piacerebbe. >>.
Lo guardai stupita, aveva detto che voleva portarmi a letto.
Non riuscivo a crederci.
Lo guardai stava sorridendo.
Gli puntai un dito contro:
<< Eh no, eh! Non ci casco. Mi stai prendendo in giro. Levati quel sorrisetto furbo dalla faccia. >,
si morse il labbro e alzò un sopracciglio continuando a sorridere.
<< Forse sto scherzando, forse no. Chi può dirlo? Vorresti saperlo, eh? >>.
Avrei voluto, ma mai lo avrei ammesso.
Neanche sotto tortura.
Mi sciolsi i capelli e lo vidi fissarmi incerto.
Quando tolsi la canottiera lo vidi tremare e deglutire:
<< Ma .. ma .. che stai facendo? >>
<< Non mi frega saperlo, caro mio. Ed ora vado a fare il bagno. >> ghignai lasciando scivolare la tuta lungo le gambe.
Misi tutto in ordine, occhiali compresi.
Light seguiva ogni mio movimento, sorrisi compiaciuta.
Per una volta ero stata io a sconvolgerlo.
Presi la rincorsa e mi tuffai.
Riemersi ed iniziai a nuotare.
<< Un pezzo di legno nuota meglio di te! >> urlò Light,
rimasi a galla mostrandogli il dito medio.
<< E l’altro? Voglio anche l’altro dito. Fammi vedere le tue sublimi dita. >> disse citandomi,
<< Mi spiace ma non assecondo le richieste. Se sai nuotare meglio di me, tuffati e fammi vedere.  Dai vediamo se hai le palle! >>
<< Ma che maniaca! Vuoi violare il mio intimo! >> rise,
<< Non intendevo in quel senso! >> sbottai.
Light si tolse la maglietta.
Io con la scusa di prenderlo in giro mi avvicinai abbastanza da vederlo chiaramente.
Aveva un fisico mozzafiato.
Rimasto in boxer si tuffò.
Appena riemerse si passò una mano tra i capelli, gettandoli all’indietro.
Si avvicinò a me e mi lanciò una sfida.
Ci allontanammo di una ventina di metri, il primo che avrebbe raggiunto la riva sarebbe stato il vincitore.
<< Se vinco io, sarai la mia schiavetta per un giorno. >> sorrise malefico, << Altrimenti sarò io ad obbedire ai tuoi ordini per un’intera giornata. >>.
Annuii, ero sicura di me.
Himiko ci urlò di partire.
All’inizio fui in testa ma per mia sfortuna Light mi superò e vinse.
Lo vidi uscire dall’acqua e fare il segno della vittoria nella mia direzione.
Io uscii a mia volta strizzandomi i capelli.
<< Porca miseria quanto sei sexy. Vorrei essere al posto di quelle goccioline d’acqua. >> mormorò Akise vedendomi tutta bagnata.
Io arrossii cercando di coprirmi.
Light alzò gli occhi al cielo e cambiò argomento:
<< Domani sarai la mia servetta. Ci sarà da divertirsi. >>.
Mi passai una mano sul volto, mormorando un ‘aiuto’.
Lui raccolse le sue cose e si allontanò con il suo amico salutandoci con un cenno della mano.
 
Himiko saltellava sul letto, mi stava facendo impazzire.
Le avevo raccontato tutto, dagli eventi di quella mattina fino a quando non avevamo salutato i due ragazzi.
La mia amica era seriamente in preda all’isteria, non faceva che ripetere di aver notato in Light un lampo di fastidio mentre Akise mi faceva la corte.
Di come Light mi avesse mangiata con gli occhi quando mi ero spogliata e gettata in acqua.
Viaggiava troppo di fantasia a mio parere.
<< Voleva baciarti! >> urlò,
<< Mi ha presa per il culo, cosa dici! Ma mi ascolti quando parlo? >>.
Lei mi ignorò:
<< Vuole portarti a letto, cazzo!! Però è un tipo complesso. Ti punzecchia, ti dice certe cose, poi ti prende in giro. Non lo capisco! >>.
<< Himiko! Anche quando ha detto quella cosa, mi stava chiaramente prendendo in giro! >> sbottai afferrando la spazzola e iniziando a massacrarmi i capelli ancora umidi.
Megumi scosse la testa:
<< Può darsi che dicesse sul serio. Avanti guardati! Hai un corpo da paura, degli occhi favolosi. Sei perfetta, cavolo! Secondo me ti strapperebbe volentieri i vestiti di dosso. >>.
Alzai gli occhi al cielo, e la contraddissi.
<< Stava scherzando, fidati. E’ un bellissimo ragazzo. Ma è uno stronzo. Sembra che adori mandare il mio cervello a farsi benedire. E’ ammaliatore, e non è un bene. Vi confesso che stamattina l’idea di baciarlo si è fatta spazio nella mia mente. Sa come manipolare .. >>
<< Aspetta! >> mi interruppe Himiko, << Se lui davvero volesse venire a letto con te. Tu… lo faresti con lui? >>.
Arrossii, scuotendo la testa dicendole che stava sparando cazzate.
Lei guardò Megumi, poi me a bocca aperta.
<< OH, MIO DIO! LO FARESTI! >>
<< No! Non è vero! >> ribattei,
<< Si invece, te lo si legge in faccia! >>.
<< Stai dicendo cavolate! Pensi che la darei a uno che conosco da appena tre giorni, durante i quali non ha fatto altro che sfottermi? >>.
Megumi affermò che l’attrazione fisica non dipendeva dal fatto di conoscere o no una persona.
Succedeva e basta.
‘Questione di chimica!’ mormorò Himiko.
Io sbuffai, e rimasi ferma sulla mia posizione.
Si sbagliavano, e di grosso.
Lui per me non era altro che un rompipalle antipatico.
Un bel rompipalle, ma pur sempre un rompipalle.
Anche se dovevo ammettere che mai un ragazzo mi aveva sconvolta in quella maniera.
Se da un lato non lo volevo tra i piedi, dall’altro volevo capire cosa gli passava per la testa.
Mi irritava ed intrigava allo stesso tempo e la cosa un po’ mi spaventava, in quanto mi mandava in confusione.
Sbuffai, e accompagnai Megumi alla porta.
Dopodiché mi infilai a letto, avevo bisogno di dormire, di non pensare a nulla.
“ Domani sarà sicuramente una giornataccia. Quello mi manderà al manicomio, ne sono certa!” pensai.
Chiusi gli occhi e senza rendermene conto, mi addormentai.
 
Mi svegliai di soprassalto, spaventata.
Qualcuno stava bussando violentemente alla porta.
Mi alzai sbadigliando e stiracchiandomi, tanto che la maglietta di due taglie più grandi dei Nightwish che indossavo si sollevò, lasciando il mio sedere al vento.
Guardai la sveglia, erano le sei e mezza.
Imprecai.
Qualcuno voleva morire giovane.
<< Chi è? >> sputai,
<< Light Yagami desidera che ti prepari in fretta e lo raggiungi al suo dormitorio. >>.
<< Cosa? >> aprii la porta e mi ritrovai davanti un ragazzetto, era il figlio del giardiniere.
Mi passai la mano sul volto.
La scommessa, giusto.
<< Digli che vado subito. >>.
 
Nota dell’autrice: Mi sto divertendo a scrivere questa fic XD. Spero piaccia, e di ricevere qualche recensione in più.
Qualsiasi parere è ben accetto.
Un bacio,
Daenerys
  
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