Film > The Big Four
Segui la storia  |       
Autore: Sunny0909    15/08/2015    1 recensioni
:- Signori DumBroch, vi ho fatti chiamare per via del comportamento a dir poco deplorevole di vostra figlia Merida -: Elinor sospirò nuovamente, poi con voce stanca chiese :- Che ha fatto stavolta?-: L'uomo tirò su col naso
:- In poche parole signora DumBroch, vostra figlia ha lanciato una serie di sassi contro le finestre della sua aula provocandone di conseguenza la rottura e contando anche i danni provocati nell'ultimo mese, ovvero tingere i capelli del maestro di matematica, far scappare i topi e le rane presenti nel laboratorio di scienze e prendere parte a risse con studenti addirittura più grandi di lei in difesa dell'ambiente che secondo la signorina DumBroch i suoi coetanei non rispettano, sono costretto ad espellerla-:
Merida è sempre stata una ragazza strana, senza amici e con una collezione di scuole da cui è stata espulsa per via di avvenimenti paranormali a cui le attribbuiscono la colpa. Il giorno del suo undicesimo compleanno però tutto cambia: un omone grande e grosso compare nella cucina della sua casa con una lettera la cui ceralacca rappresenta uno stemma con quattro animali...
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Pitch Black, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~
Nella Sala Grande scoppiò il caos. Studenti che urlavano e insegnanti che cercavano di calmarli inutilmente. Perfino il professor Pitchiner aveva abbandonato il suo cipiglio severo e, balbettando
leggermente, cercava di calmare il tavolo di Corvonero. Il preside che era rimasto a guardare fino a quel momento si alzò di scatto battendo furiosamente le mani sul tavolo
:- SILENZIO-: urlò.
Tutti gli studenti e gli insegnanti si zittirono di colpo.
:- Calmatevi! Qui nessuno è in pericolo!-:
Passarono alcuni minuti di silenzio, in cui il preside Nicholas Nord, fissò uno per uno tutti gli allievi
e gli insegnanti presenti. Dopo un po’ sul suo volto comparve un sorriso :- Ed ora gradirei che questi piccoli studenti vengano smistatati. Professor Pitchiner?-:
:- Oh, si certo preside Nord-: disse in tono distratto l’insegnante. Poi con un colpo di bacchetta fece comparire una lunga lista. Si schiarì la voce con un colpo di tosse e iniziò a recitare i nomi scandendo bene ogni singola sillaba
:- Ahmed Mowgli-:
Un ragazzino magrolino dai lineamenti indiani camminò a passo spedito verso lo sgabello. Una volta seduto Pitchiner gli mise in testa il cappello. Questi sembrò esitare, ma dopo un po’ urlò a squarciagola :- GRIFONDORO-: e l’omonimo tavolo scoppiò in urla di gioia.
:- Andrews Ella-:
una ragazzina magrolina fece capolino dal fiume di studenti. Era abbastanza alta per la sua età e con i capelli biondi e il viso apparentemente privo d’imperfezioni sembrava una barbie in carne de ossa
:- TASSOFRASSO-: urlò il cappello non appena fu messo in testa alla ragazza.
:- Bell Tinker-:
:- GRIFONDORO-: urlò il cappello senza ombra di dubbio
:- Corona Rapunzel-:
Rapunzel si sentì mancare. Migliaia di occhi puntarono la figura minuta della ragazza. Con estrema lentezza iniziò a muoversi. Un passo, un altro passo… Presto si trovò davanti allo sgabello. Girò la testa nervosa. Subito tra quella marea di studenti riconobbe gli occhi di Merida. La ragazza mimò con la bocca “ vai avanti” e subito si sentì più sicura. La rossa era stata la sua prima vera amica e vederla le infondeva sicurezza. Si girò di nuovo verso lo sgabello dove lì accanto il professore la fissava con un sopracciglio alzato. Si sedette e si lasciò poggiare il cappello sul capo. Il cappello era grande e le copriva quasi tutto il viso.
:- Oh… Ma che personcina interessante abbiamo qui!-:
La voce del cappello la riscosse
:- Non preoccuparti… Mhm… Sai piccola Corona, hai davvero un bel cervelletto e la creatività di sicuro non manca… Potrei smistarti in Corvonero, oppure in Tassofrasso… Sei molto laboriosa e paziente, ma… qualcosa me lo impedisce, non vedevo un cervello come il tuo dai tempi dei fondatori, strano, molto stano... Nelle tue vene scorre un grande potere, fa’ attenzione … I pericoli son tanti, ma con i tuoi amici potrai superarli, ricorda... Non fidarti di nessuno… CORVONERO! -:
Rapunzel non capiva. Di quale potere parlava? Quali erano i pericoli? E gli amici? Si riferiva ad Hiccup Merida e Jack? Barcollando leggermente si avviò verso il tavolo della sua casa, che intanto era scoppiato in un’ enorme applauso.
Tum, tum… Merida cercava di controllare i propri battiti cardiaci. Anche se da fuori sembrava calma, dentro era completamente incontrollata. Il cuore sembrava voler fuoriuscire dal petto, la testa le giravafino e la schiena incominciava a dolerle. Lanciò uno sguardo a Rapunzel al tavolo dei Corvonero. Merida non si considerava un pozzo di scienza e la sua creatività lasciava a desiderare. Non sarebbero mai finite nella stessa casa. Vide Jack mordersi il labbro nervoso dietro di lei ed Hiccup affondare così violentemente le mani nelle tasche della tunica che sembrava volesse sprofondarci. Sentì il professore scandire per bene il suo nome e allora sarebbe volentieri sprofondata lei al posto di Hiccup. Come un’ automa si mosse e con rapidità si sedette sullo sgabello
:- Oh… ma come siamo tesi qui… No, non preoccuparti Merida, sono solo il cappello parlante e… no non sono qui per farti la psicoanalisi-:
Merida sbuffò
:- Mhm… Stano, molto strano…In tutti questi anni non ho… Non ho mai visto una personcina così… Così simile a lui… Sei molto irascibile, ma hai… Coraggio da vendere… Ecco saresti perfetta a Grifondoro…  Se solo ci fosse ancora… A lui avrebbe fatto piacere conoscere una persona così simile a lui… GRIFONDORO!-:
Il signor Pitchiner intanto continuò ad elencare. Hiccup iniziava ad annoiarsi, così per passare il tempo prese la figurina di Remus J. Lupin e iniziò a farla saltare da una mano all’altra. Dopo il quarto passaggio la figurina gli scivolò dalle mani finendo per terra. Fece per raccoglierla, quando uno spiffero di vento la fece volare più in là, finendo ai piedi di una ragazza che la raccolse subito. Hiccup sapeva perfettamente chi era quella ragazza: Astrid Hofferson, coraggiosa, asso nel quiddich già ad undici anni e sua vicina di casa, niente di meno che la ragazza per cui aveva una cotta pazzesca dall’età di otto anni. Astrid notò Hiccup che la fissava e allora gli si avvicinò
:- Hey Haddok, gli sussurrò il più piano possibile, ti è caduta la figurina, e ti consiglio di sembrare meno babbeo, con quell’occhio…-:
Hiccup prese la figurina, poi provò ad articolare una frase sensata, ma lasciò subito perdere per via della voce del professor Pitchiner che lo chiamava
:- Haddok Hiccup? C’è il signor Haddok?-:
correndo leggermente Hiccup si avvicinò allo sgabello. Il signor Pitchiner gli guardò l’occhio, poi la figurina ancora stretta tra le dita. Il ragazzino girò di aver sentito il professore sussurrare qualcosa di simile a “ stupidi mocciosetti” prima di infilargli il cappello.
:- Certo deve essere dura portare un cognome così, eh piccolo Haddok?-:
:- Puoi dirlo forte, rispose Hiccup, eh aspetta cosa? Con chi sto parlando?-:
il cappello ridacchiò :- Ma con me, il cappello parlante… Hum… Vediamo un po’ questo cervellino… Ah… Gran lavoratore, intelligente, paziente, leale e anche leggermente ingenuo-:
:- EHY!-: pensò Hiccup imbarazzato
:- Tranquillo, tranquillo… Uhm… Sai come la tua amichetta, la biondina Corvonero, tu… hai un dono speciale... Mi raccomando, non farti mai, dico mai, condizionare dagli altri… TASSOFRASSO!-:
 Jack non riusciva a smettere di mordersi il labbro. Quel viziaccio l’aveva ereditato da suo padre, eh suo padre… Se ne era andato... Solo sentire il suo nome gli provocava una rabbia immensa…
:-Frost Jack-:
Sentì gli occhi del professore puntarlo. Con calma innaturale attraversò il lasso di strada che lo divideva e si lasciò infilare il cappello in testa. Sentì la voce del cappello e si lasciò analizzare senza problemi e dopo poco venne smistato in Serpeverde. Non appena l’ultima ragazza venne smistata, una certa Leika Tomago*, una ragazza dai tratti asiatici e sempre con una gomma da masticare in bocca, il banchetto finalmente ebbe inizio. Tutto sembrava procedere magnificamente, ma al tavolo dei professori non si respirava la stessa aria allegra che tutti gli studenti stavano provando.
Dopo aver bevuto un bel sorso dal suo calice d’oro, il preside Nord si rivolse a Pitchiner, che nel frattempo si era seduto sulla sedia alla sinistra del preside
:- Avete sentito l’avvertimento del cappello professor Pitchiner?-:
L’interpellato smise di tagliare la propria bistecca
:- Come potevo non sentirlo, disse tenendo gli occhi bassi, devo chiamare gli altri?-:
Il preside si versò un’abbondante porzione di carote all’olio 
:- Si, bisogna chiamare gli altri Pitch sta arrivando-:

 

Angolo rinfrescato di Sunny
Heilà, come va?  Ecco credo dovervi alcune spiegazioni: credo che il nome “Leika” non vi dica niente, il cognome Tomago credo che sia familiari ad alcuni. Per chi non lo sapesse l’ultima ragazza ad essere smistata  è Gogo Tomago direttamente dal film Big hero 6. Per quanto riguarda l’ultima parte, il professor Pitchiner e Pitch Black non sono la stessa persona ma *spoiler*
Bene ora vado a guardare i Simpson , Buon Ferragosto
-Sunny 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: Sunny0909