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Autore: eenkeli    01/03/2005    5 recensioni
Prendete cinque ragazze adolescenti, una formula per diventare animagus e un pizzico di sana magia.. che viene fuori? Un disastro ovviamente! E allora cosa succede se cinque ragazze decidono di trasformarsi in Animagus ma la cosa non va a buon fine? Storia scritta a due mani da me e da Alelea
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Agneseee” cantilenò una ragazza dai capelli scuri battendo con forza il piede a terra “Avanti sbrigati o faremo tardi!” aggiunse guardando l’amica con apprensione. Agnese, sbuffò rumorosamente chiudendo un pesante libro di erbologia “E va bene Carolina, andiamo”.

Carolina si sciolse in un sorriso e le due si misero a correre per i corridoi.

 

Il dormitorio dei Tassorosso era vicino alle cucine e quindi la strada fino al bagno del terzo piano era decisamente lunga e, dato che le due ragazze erano già partite con un ritardo di almeno cinque minuti, nessuno si stupì di vederle arrivare con un buon quarto d’ora di ritardo.

 

“E’ colpa di Agnese” borbottò Carolina a mo di scusa cogliendo lo guardo di Angelina e Monica, due grifondoro del quinto anno, che sembravamo piuttosto contrariate.

“Meno male” scandì Angelina mentre Carolina e Agnese si sedevano sul pavimento freddo “che Claudia ed Federica non sono famose per la loro puntualità” disse proprio mentre Claudia e Federica, due corvonero del quinto anno, entravano di corsa nel bagno.

 

“Finalmente ci siamo tutte” esordì Monica mentre le ultime arrivate cercavano di riprendere fiato “Oggi dobbiamo verificare se tutti i nostri sforzi sono stati vani” Claudia fece una smorfia di disapprovazione ma non parlò, forse perché le mancava il fiato, ma le altre capivano benissimo che potendo avrebbe consigliato a Monica di portare meno sfiga.

 

“Abbiamo faticato tanto..” disse Angelina con serietà ma subito fu sommersa da una marea di proteste “Tu hai faticato tanto?” sbottò Carolina “Io ho faticato il doppio cara! Io in trasfigurazione sono da Accettabile solo quando sono di buon umore!” disse  “Io sono occupatissima con i vari corsi e i compiti di Aritmanzia che mi tengono molto occupata” disse Federica sistemandosi come meglio poteva il suo cravattino blu e argento “Io non avevo assolutamente voglia di perdere tempo con queste cavolate” disse Monica sedendosi accanto ad Angelina “avrei potuto allenarmi a quidditch!”.

 

Angelina aspettò che le sue amiche avessero finito con le lagne e poi continuò “Insomma, volevamo tutte diventare Animagus e ora dobbiamo solo vedere se ha funzionato..” Agnese tirò fuori dalla tasca uno specchietto piuttosto grande “Engordo” scandì puntandogli contro la sua bacchetta magica (Squame di drago, 11 pollici e mezzo, rigida) e lo specchietto prese a ingrandirsi finché non occupò uno spazio considerevole della parete “Così potremo vedere cosa succederà” disse rimettendo via la bacchetta. “Ben fatto Agnese” disse Claudia sorridendo soddisfatta.

“Va bene” disse Federica alzandosi in piedi seguita a ruota dalle altre “Ora dobbiamo solo metterci davanti allo specchio e provare..” Carolina non poté fare a meno di notare che l'amica non sembrava particolarmente tranquilla.. “Andrà benissimo” disse Angelina con entusiasmo senza rendersi conto di essere l’unica a crederlo.

 

“Allora al tre” disse Monica in tono solenne “Uno.. due.. tre”.

Successe tutto in un attimo, Carolina non capì bene come ma all’improvviso si rese conto di non essere più.. umana.

 

“Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta” urlò Angelina saltando allegramente “Allora che animali…” ma le parole le si bloccarono in gola perché lo specchio di Agnese aveva rivelato una tremenda verità “Un.. un barboncino rosa?!” esclamò Angy con una nota di panico nella voce “Come sarebbe a dire?!”.

Le altre non era certo messe meglio di lei, Federica era diventata uno struzzo e faceva fatica anche solo a muoversi, Monica invece ora era un grosso elefante e, solo per girarsi, aveva già distrutto mezzo bagno, Carolina era diventata un barbagianni particolarmente spelacchiato e Agnese si era trasformata in topo particolarmente bruttino.

 

“Dov’è Claudia?” chiese Carolina guardandosi con orrore le ali “ragazze non muovetevi” urlò Claudia anche se le altre non riuscirono a vederla.

“Claudia ma dove sei?” disse Agnese cercando di sovrastare le urla di disperazione della povera Angelina (“Ma poi perché rosa?! Che ho sbagliato?!”) “Io sono un lombrico!” (“potevo essere rossa.. o viola! Ma non rosa! Tanto valeva che diventassi una scrofa!”).

Monica cercò di voltarsi per cercarla ma  così facendo mandò in mille pezzi un’intera fila di lavandini “State ferme!” sbraitò Claudia “Qualcuno mi schiaccia se continuate così”

“Qui ci vuole il contro incantesimo” disse Federica prima di perdere completamente l’equilibrio e cadere con un tonfo a terra (non prima di aver dato una sonora capocciata contro il muro).

 

“Ragazze qui ci facciamo male” osservò Agnese nascondendosi sotto un lavandino giusto in tempo per evitare che Federica le cadesse addosso “Claudia ci sei ancora?” chiese

“Si ma ci sarò ancora per poco se non state ferme!” (“Rosa!! Io sono da Eccezionale in Trasfigurazione! Tutto ma non un barboncino rosa!!!”)

“ma tu dovevi trasformati proprio in un lombrico?”osservò Monica fissando Claudia inorridita

 “Non sono un gran che.. ma diventerò una farfalla!” disse entusiasta Claudia “e avrò le ali colorate, magari azzurre e lilla!” aggiunse con aria sognante.

 

 “Va bene” disse Federica alzandosi barcollando “Qui ci vuole il contro incantesimo.. attenta Monica” disse abbassando la testa appena in tempo per evitare che l'amica la colpisse con la sua enorme proboscide. Carolina non fu così fortunata, era così distratta a lisciarsi le piume che non si accorse di nulla e venne sparata a 200 all’ora contro il muro del bagno, cosa che, date le proteste che volarono, sembrò non essere stata di suo gradimento.

 

“Basta!” urlò Carolina che dopo la considerevole botta presa contro il muro era più spelacchiata di prima “Angelina dicci subito come si torna normali!”.

Ma Angy non solo non aveva la minima intenzione di dirle il contro incantesimo, non aveva proprio intenzione di ascoltare nulla “R-o-s-a! Se la McGrannit lo sapesse.. oh povera me!” “ANGY!” urlarono all’unisono le quattro ragazze/animali

“Si?” disse lei voltandosi e facendo ondulare appena la sua coda rosa acceso.

“Vogliamo tornare normali” disse Claudia strisciando

“Ci vuole in contro incantesimo, ce l’ho nella borsa, Carolina o Federica, voi che avete ali e becco tiratelo fuori e leggetevelo” rispose Angelina disse prima di prepararsi ad un altro monologo allo specchio.

“Em.. Angy tu non hai preso la borsa” la corresse timidamente Monica che ora cercava di stare immobile per non fare guai (cosa ormai inutile dato che erano rimasti in piedi solo tre bagni e un lavandino e mezzo)

“Certo che l’ho.. no.. non l’ho presa!” osservò Angelina terrorizzata.

“Non ditemelo.. e adesso?” chiese Agnese squittendo sotto l’ultimo lavandino rimasto integro “Siamo nei guai” sentenziò Claudia “Non possiamo mica andare fino alla torre dei grifondoro a prenderlo!”

“Si invece!” disse Angelina.

“Certo, un Elefante e un lombrico magari!” rispose Carolina che aveva ripreso a stirarsi le piume

“Magari loro no, però noi possiamo” la corresse Angelina correndo accanto a Federica “Uno struzzo, un cane, un barbagianni e un topo in giro per Hogwarts e nessuno nota niente? E poi Agnese potrebbe essere facilmente divorata dal gatto di Gazza!” disse Carolina accoccolandosi a terra.

Agnese rabbrividì “Io credo che starò qui” sentenziò nascondendosi accanto ad Monica “Non possiamo andare solo noi tre!” disse Federica che sembrava sul punto di mettersi a piangere.

“Sentite io non ho la minima intenzione di rimanere a vita un barboncino.. per di più rosa! Quindi in tre o in dieci ora si va, forza Federica e Carolina con me, voi non fatevi vedere, nascondetevi in un bagno” disse Angy con fare da leader

“Nascondersi in un bagno?” chiese Agnese titubante “quale scusa dato che Monica li ha distrutti tutti?”

“Fate come volete, noi andiamo” e così in un batter d’occhio lo strano tiretto partì, destinazione la torre dei grifondoro.

 

“Questa è l’ultima volta che ti do retta Angy” piagnucolò Carolina cercando di riprendersi da una situazione di stallo

“Voi eravate pienamente d’accordo” sentenziò lei arrancando per stare dietro ad Federica

“E meno male che sono tutti a cena ora, perché se no..” disse Federica/struzzo solcando a grandi passi il corridoio.

 

“Arriva la gatta di gazza” disse Carol (che era andate un po’ avanti per vedere la situazione) allarmata tuffandosi contro Federica “Mi mangerà lo sento, mi mangerà! Non voglio essere mangiata!”

“Non essere stupida, io sono un cane maledizione, le metterò paura” cercò di rassicurarla Angy

 “tu non metteresti paura neanche a un micetto.. figurarsi se quel mostro si spaventa Sei tutta rosa.. sei ridicola! Ti scambierà per un uovo di pasqua!!” commentò Carolina cercando di riprendere quota.

 

“Sentite” disse Federica che dopo il quinto ruzzolone iniziava a stancarsi di essere uno struzzo “Se quel gatto prova a fare qualcosa io me lo mangio! Noi dobbiamo prendere quel maledetto foglietto!” disse con determinazione e sotto lo sguardo inorridito di Angy e Carolina che si chiedevamo come un adorabile struzzo (nonché una secchiona del calibro di Fede) potesse diventare un feroce divoratore di innocenti (mica tanto) gattine.

 

“Questo è il nostro piano d’attacco, Carolina tu vai avanti e fai da esca” spiegò Federica

“e ti pareva” borbottò la prescelta riprendendo lentamente quota per la ventesima volta

“E poi io e Angelina l’attaccheremo e..” ma Carolina non seppe mai cosa avrebbero dovuto fare le sue due amiche perché una voce attirò l’attenzione delle tre “Cosa c’è piccolina?”

“E’ Gazza, torniamo indietro di corsa.. correte!” bisbigliò Angelina voltandosi di scatto e iniziando a correre manco fosse alle Olimpiadi.

 

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