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Autore: Elenie87    18/08/2015    5 recensioni
A seguito della scomparsa della Sfera dei Quattro Spiriti, Kagome non è più riuscita a riattraversare il pozzo. Inuyasha e la ragazza vivranno le loro vite separate e moriranno nelle rispettive epoche. E se il destino avesse ancora un'ultima carta da giocare? Se il loro amore fosse soppravvisuto al tempo? Le loro anime si reincarneranno nel futuro, e con loro ci saranno anche Sango e Miroku. Riusciranno Inuyasha e Kagome ad incontrarsi? Riusciranno a ricordarsi del loro passato? Tutto dipenderà da un unico elemento: l'amore. Ed un pizzico di mistero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anno 2078.
 
Era terribilmente in ritardo e lo sapeva. Suo nonno si sarebbe arrabbiato per l'ennesima volta, ma proprio non aveva voglia di ricevere qualche strambo regalo di compleanno.
Si, oggi compiva 20 anni. I suoi genitori non avevano perso l'occasione per complimentarsi su quanto si fosse fatta bella e di quanto avessero fatto un buon lavoro.
Sorrise, pensando a come si amassero dopo venticinque anni che si erano conosciuti.
Sua madre le ripeteva sempre che era stata la zia Kagome, da cui aveva ereditato il nome, ad averle insegnato il valore dei sentimenti quando era piccola. Ed a quanto pare aveva ereditato non solo il nome, a dire loro e dei parenti, ma anche il suo aspetto fisico.
Le era capitato di vedere delle foto, e lei stessa era rimasta stupita dalla somiglianza. Erano praticamente identiche.
Si fermò a prendere fiato dalla corsa fatta per non tardare più del dovuto. Era ormai arrivata.
Mentre si avvicinata al tempio Higurashi, di proprietà della sua famiglia da generazioni, si soffermò vicino ad un albero che suo nonno le aveva spiegato essere pluri-centenario: il Goshinboku.
Si trattenette ad osservarlo. Era veramente enorme. Guardò in alto, sulle sue fronde, e vide le foglie muoversi al dolce ritmo della brezza primaverile.
Chissà come mai quel luogo le suscitava sempre sensazioni malinconiche.
Ed ecco, di fianco all'albero, la tomba della sua prozia Kagome.
Sua madre e Sota l'avevano sepolta li. Osservò la foto. La loro somiglianza era disarmante.
La sua famiglia l'aveva definito come un evento eccezionale ed incredibile.
-Kagome- la voce del nonno la riscosse dai suoi pensieri.
-Ciao! Scusa il ritardo ma ho finito il turno in gelateria più tardi del previsto-
-Non preoccuparti. Dunque auguri, nipotina adorata!- fece Sota abbracciandola teneramente.
-Grazie nonno. Ma che succede laggiù?-  chiese Kagome indicando una piccola folla vicino al tempio.
-Oh nulla. Ho solo messo qualche gadget in vendita su una bancarella. Sai, amuleti e cose simili.-
-Ma nonno...- provò ad ammonirlo Kagome.
-Non farmi la ramanzina. Dovrò pur tirar su qualche soldo no? Dai, vieni, così posso darti il tuo regalo-
La giovane lo seguì proprio verso la bancarella e Sota tirò fuori una deliziosa collana con una piccola sfera rosa come ciondolo.
-Che carina nonno. Ti ringrazio molto- disse con un sorriso.
-Ti piace? Questa è una riproduzione della sfera dei quattro spiriti- rispose lui.
-Sfera dei che?..- chiese Kagome alzando un sopracciglio.
-Insomma Kagome, ma quando ti raccontavo le storie da piccola mi ascoltavi mai?- chiese sconsolato.
Lei fece una risata. Le sue storie erano per lo più assurde, ma sopratutto troppo lunghe. Riusciva a starlo a sentire per un quarto d'ora ma poi la sua mente iniziava a vagare e ... alla fine non arrivava mai a sentire l'epilogo di quei racconti.
-Qualche volta.... ora devo scappare nonno, grazie per il regalo. Tornerò a trovarti- disse posandogli un tenero bacio sulla guancia. -A presto!-
Sota rimase a guardare la nipote allontanarsi. Sì, erano proprio due gocce d'acqua.
 
Kagome nell'uscire dalla zona sacra del tempio si soffermò nuovamente sulla tomba della prozia.
Quel posto aveva sempre avuto un non so che, che l'attirava come una calamita.
Si accovacciò e sfiorò con le dita la foto.
"Possibile che due persone possano essere così identiche?", si ritrovò a pensare dubbiosa.
Un dettaglio catturò la sua attenzione. Chissà come mai prima non l'aveva notato.
Prima di tutto il nonno aveva scelto una foto per la tomba di quando zia Kagome aveva si e no 16 anni. Una scelta insolita. Ed in secondo la foto era stata tagliata, ma si vedeva chiaramente che dietro di lei doveva esserci qualcun'altro al momento dello scatto.
Ma cos'erano quelli? Capelli? Erano.. bianchi? Impossibile.
All'improvviso, come un flash della durata di mezzo secondo, l'immagine di un giovane voltato di spalle, dai lunghi capelli d'argento le sfiorò la mente.
-Ma che... ?! Sarà meglio andare- mormorò tra sè e sè alzandosi ed incamminandosi verso gli scalini dell'uscita.
Stava ancora pensando a quella strana immagine quando un ragazzo le passò di fianco.
Si immobilizzò mentre scendeva i gradini ed un lungo brivido le attraversò la schiena congelandola sul posto.
-...cosa..?...- bisbigliò.
Si girò lentamente per osservare quel giovane, ma lui continuò a salire gli ultimi scalini del tempio senza voltarsi e non riuscì a vederne volto.
Notò solo dei lunghi capelli neri come la pece che gli scendevano sino al fondo schiena.
"Ragazza mia, hai proprio bisogno di riposare oggi", pensò scuotendo la testa e dirigendosi verso casa.
 
-Ehi, Kagome!- la salutò la sua compagna di appartamento Sango.
-Ciao! Sono esausta...- borbottò buttandosi sul divano.
L'amica la guardò con fare interrogativo.
-Insomma, oggi è il mio compleanno ed invece che divertirmi ho passato il giorno a lavorare e per di più ad avere strane... non so nemmeno come definirle... visioni, sensazioni... non lo so! Sto impazzendo!- mugugnò dentro al cuscino.
Sango si incuriosì.
-Kagome, spiega.. che genere di visioni e sensazioni?-
-Se te lo racconto mi prendi per matta, ed io non voglio perdere la mia migliore amica- rispose sedendosi.
L'amica fece una risatina.
-Tu provaci comunque, al massimo provvederò a consigliarti un buon psichiatra-
Kagome le fece la linguaccia ma poi provò a spiegare riassumendo i due strani episodi avvenuti al tempio Higurashi.
L'amica la fissava seria più che preoccupata.
-Kagome, credo tu abbia solo bisogno di un bel bagno e di metterti a riposare. Magari sei solo stressata più del dovuto-
Lei annuì.
-Hai ragione. Mi vado a fare subito una bella doccia- e si incamminò verso la sua camera.
Sango dal canto suo prese il telefono e chiamò il suo ragazzo. Si appartò in un angolo cercando di non farsi sentire dall'amica.
-Pronto?- disse la voce maschile rispondendo alla chiamata.
-Miroku? Sono io.. credo... Credo stia succedendo...-


***************
Allora, ragazzi. Ho ricevuto davvero ottimi commenti sia in recensione che privati. Ho deciso di postare subito il primo capitolo visto che avrei dovuto farlo domani ma non sarò a casa.
Ho notato nelle vostre recensioni che diversi di voi hanno pensato che "l'ultimo desiderio" sia ciò che dice Kagome. Ne siete sicuri? Ihihihi... non posso dirvi altro ma... se notate la frase... non è proprio un disiderio, quanto una speranza, Non credete anche voi? :P
Attendo i vostri feed back sperando questo primo capitolo vi piaccia! A presto per il continuo! Manu.
  
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